Cittadella-Pordenone, Tedino: “Giocheremo a viso aperto, non vogliamo fare gli invitati alla festa…”

Condividi

Ramarro con la forza dei nervi distesi. Nonostante la «strana» domenica di lavoro, vigilia del match di questa sera al Tombolato (inizio alle 20) con la capolista Cittadella, davanti alle telecamere nazionali di RaiSport. Quasi quasi sono più agitati i granata che nell’occasione, in caso di vittoria, potrebbero festeggiare il ritorno in serie B. Non hanno scalfito il morale dei ramarri (almeno sino a questa sera quarti in graduatoria) né il nuovo sorpasso della Virtus Bassano (58 punti), né l’aggancio dell’Alessandria (56). Con ogni probabilità, infatti, per arrivare ai playoff basterà il quarto posto. A VISO APERTO – «Ce la giocheremo – promette Bruno Tedino – a viso aperto. Il Cittadella è forte, merita il primo posto e la promozione, ma non è scritto da nessuna parte che debba ottenerla proprio al termine del match contro di noi. Non andiamo – sorride il tecnico dei ramarri – al Tombolato da invitati alla festa. Non ci stiamo proprio a perdere. Faremo come sempre la nostra partita, giocando a viso aperto». Paradossalmente l’occasione di timbrare il pass per la B e la prevedibile eccitazione sugli spalti potrebbero condizionare il team di Venturato, favorendo il Pordenone. CORSI & RICORSI – «Ho giocato con il Cittadella nella stagione 1983-84 – racconta Bruno, ex centrocampista – e conosco l’ambiente. Non credo che i tifosi prepareranno grandi feste. È gente tranquilla, con i piedi per terra. Questo non vuol dire che non saranno pronti nel caso dovesse succedere. In campo però – prevede l’allenatore – nessun condizionamento. Sarà anche per loro una gara importante. Tutto qua». SPINA DORSALE GRANATA – All’andata, lo scorso dicembre, i padovani si imposero al Bottecchia per 3-1. Fu forse l’unica volta che i ramarri soffrirono veramente gli avversari davanti al pubblico amico. È anche vero però che era un altro Pordenone. Quello vero è sbocciato (con 8 vittorie consecutive) nel gennaio del 2016. «Il Cittadella – blocca subito Tedino – resta di un altro livello rispetto alle altre del gruppo. Difficile indicare gli uomini migliori. Si farebbe un torto agli altri. È forte la squadra intera, per valore dell’organico e organizzazione di gioco, supportata da una società ottimamente strutturata. Dovessi proprio indicare il loro valore aggiunto direi Scaglia, Iori, Chiaretti e Litteri, ovvero la spina dorsale del gruppo granata. Ci aspetta – riprende il mister dei ramarri del Noncello, già a Pordenone per un biennio all’inizio degli anni 2000 – una gara di grande sofferenza, ma anche stimolante. Da giocare al massimo, con la consapevolezza che comunque dopo avremo altre tre partite per arrivare a quota 60, dove ci attende la garanzia di riuscire ad allungare la stagione».

(Fonte: Gazzettino, edizione di Pordenone)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com