Padova, Poliero: “Bergamin e Bonetto? Ci sono le condizioni per fare un’altro anno in tranquillità, e poi…”

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«L’obiettivo è formare i ragazzi e dare a loro la possibilità di arrivare in prima squadra. Vogliamo essere il centro di riferimento almeno del Triveneto per il settore giovanile». Con queste parole il presidente del vivaio biancoscudato Massimo Poliero suggella la nascita della Padova Football Academy, una nuova società dilettantistica autonoma dotata di un proprio budget che sarà detenuto da Poliero (51%) e dal Padova (49%). Lo stesso Poliero, come noto, è anche azionista del club biancoscudato (20%), e questo suo impegno diretto nell’Academy comporterà una revisione dell’assetto societario. «Era già prevista una mia partecipazione più importante nel settore giovanile. Più avanti ci sarà una cessione delle mie quote, ma senza fretta». E con riguardo agli equilibri in seno al club, è altrettanto eloquente. «Può capitare che in una società ci siano dei modi di vedere diversi, però ci sono le condizioni per fare almeno un altro anno in tranquillità cercando di centrare gli obiettivi, poi si vedrà». Della serie il presidente Giuseppe Bergamin e l’amministratore delegato Roberto Bonetto andranno avanti insieme anche nella prossima stagione, mantenendo fede al programma triennale annunciato al momento della costituzione della società davanti al sindaco Bitonci.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)

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«Il budget a disposizione rimarrà lo stesso di quest’anno (più di un milione di euro, ndr)», ha proseguito Poliero. «Ma con questa nuova organizzazione migliorerà la qualità del lavoro: ottimizzare le risorse non vuol dire diminuirle». Ciò che potrebbe ridursi, invece, è l’impegno economico dello stesso Poliero nei confronti della prima squadra: «Era già stata prevista una mia partecipazione importante sul settore giovanile, diciamo che con questa nuova strada in futuro potrebbe arrivare una cessione di una parte delle mie quote del Calcio Padova, ma non c’è fretta e si farà eventualmente più avanti». La speranza, ora, è che con questo progetto ambizioso possa essere raggiunta quell’unità d’intenti (termine utilizzato più volte nel corso della presentazione anche dal ds, Fabrizio De Poli) tra Bergamin e Bonetto: «Non nego che, come in ogni società, ci siano visioni diverse, ma pensando ad un obiettivo comune si può fare ancora team. Credo che ci siano le condizioni per vivere un altro anno in tranquillità».

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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