Live 24! Mercato Padova, telefonini bollenti: si cerca il colpo nel weekend

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) È arrivato il grande giorno della Curva Furlan ma anche di tutti i tifosi della Triestina, che in realtà in questi anni hanno sempre affollato la festa degli ultras alabardati anche nei momenti più bui dell’Unione. Già, perché l’aspetto più bello di questa quinta edizione di Grido Libero, oltre al fatto che celebrerà i dieci anni dalla fondazione del gruppo Curva Furlan, è che dopo tante estati di incertezze, caos societari, futuri nebulosi e addirittura rotture ufficiali con la società, è che stavolta sarà in qualche modo una festa più serena e gioiosa. Per la prima volta, infatti, la festa si svolge con la certezza della categoria in cui giocherà la Triestina, senza aspettare ripescaggi, graduatorie o salvataggi in extremis a luglio o agosto. E con la certezza anche che una Triestina ci sarà, solida e pronta a ripartire, grazie a Milanese e Biasin. Tutto il popolo rossoalabardato dunque è chiamato a raccolta, anche perché al campo sportivo Dolina “Marino Barut” di Domio, dove si svolge la kermesse, da stamattina fino a notte fonda gli appuntamenti saranno tantissimi. A partire dai tanti personaggi che interverranno nel tardo pomeriggio e in serata. Innanzitutto i tifosi potranno festeggiare Mauro Milanese, ma ci sarà anche la possibilità di dare il primo saluto ad Antonio Andreucci, il nuovo tecnico della Triestina. E poi spazio a tantissimi ex giocatori alabardati, da Godeas ad Ascagni, da Costantini a Birtig, da Pippo Vianello a Vailati, da Terracciano a Sedivec, da Sessi a Muiesan. E ancora Renzo Di Justo, Bruno e Tito Rocco, e anche Giuseppe Alessio Vernì, che in questa rinascita ha avuto il suo ruolo essendo stato il curatore fallimentare dell’Unione 2012. Ma come detto questa quinta edizione di Grido Libero inizierà già dal mattino: alle 10 infatti ci sarà l’apertura degli stand enogastronomici che funzioneranno per tutta la giornata per pranzare e cenare, inoltre prenderanno il via il torneo di calcio ed il camp organizzato per i bambini più piccoli. Nel pomeriggio alle ore 16 si svolgeranno le divertenti Alabardiadi, e per tutta la giornata aranno aperti anche i banchetti col materiale promozionale, l’area giochi e la zona dedicata ai bambini con gonfiabili e piscina. Il clou come detto è atteso verso la serata, con la presenza dei tanti ospiti citati. Alle ore 20.30 poi l’appuntamento con il concerto musicale dei Laidos, che sarà molto particolare. Il concerto infatti sarà dedicato a Valentina Gherlanz, la ragazza scomparsa domenica scorsa nel tragico incidente con l’auto che andava contromano. Valentina infatti, oltre a essere corista dei Laidos per anni, era l’ex compagna del cantante e la mamma di suo figlio Gabriel. Dopo il concerto a seguire ancora musica con Mreux Dj. A tarda sera entrerà in azione anche un pulmino-navetta che sarà disponibile per tutta la notte con partenze dal parcheggio della festa. E per chi vuol tentare la fortuna, non mancherà una lotteria a premi. Buona festa a tutti.

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) I portieri hanno detto sì. Poi si sa, tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare, ma una settimana ancora di pensieri, possibili contatti, sogni di Lega Pro e quant’altro. Dunque niente annunci, ma la strada è quella giusta. Sia Matteo Menegazzo, sia Nicola Borghetto hanno dato la propria disponibilità al ds Augusto Fardin e al mister Roberto Vecchiato per iniziare la propria avventura in serie D. E per il Belluno, qualora tutto finisse per il verso giusto, sarebbe davvero un doppio colpo niente male. Lasciati andare Brino e Solagna, portieri della passata stagione, i gialloblu si sarebbero assicurati due ottimi giovani portieri fuoriquota, osservati e voluti da molti. Il primo, classe 1998 proveniente dal Pordenone, è stato contattato dal Belluno e ha risposto «ok»; il secondo, figlio d’arte (suo papà Marco è stato il portiere del Chievo in serie B) e considerato da molti un vero talento, è un classe ’99 che in molti hanno chiesto alla Liventina, società proprietaria del cartellino, ma che alla fine dopo una lunga riflessione e parecchi «no» detti a destra e sinistra, a quanto pare ha scelto il giallo e il blu. «A parole la volontà di entrambi è questa – conferma il diesse Fardin – ci hanno detto che vengono, ce lo hanno confermato a voce e dunque dovrebbe andare a finire così; io però finché non vedo il nero su bianco mi fido, ma non del tutto. Aspettiamo fine mese, quando finalmente si potrà firmare quel che c’è da firmare e dunque annunciare il loro arrivo». FRANCESCUTTI CONGELATO. Tutto fermo invece per la pista che porta a Elia Francescutti, difensore e all’occasione centrocampista classe 1997 che il Belluno ha chiesto all’Udinese. Il suo arrivo potrebbe essere legato alla partenza di Quarzago e poiché la società bianconera non ha ancora preso una decisione finale sul talentuoso centrocampista bellunese, Fardin non può chiudere lo scambio di prestiti lasciando Simone a Udine e portando Elia a Belluno.

Ore 19.00 – (La Provincia Pavese) Si preannuncia ancora un’estate calda per la Lega Pro sia per quanto riguarda le esclusioni o rinunce che per i successivi ripescaggi. L’unica certezza è rappresentata dal numero di squadre che prenderanno parte al prossimo torneo: 60. I gironi rimarranno 3 e saranno formati da 20 squadre ciascuno e il campionato tornerà a chiamarsi serie C. Il Pavia calcio la sua battaglia per la sopravvivenza la sta combattendo in questa seconda metà di giugno. Ieri è scaduto il termine per il pagamento degli stipendi fino al mese di maggio e come previsto non sono stati pagati giocatori e tesserati azzurri per mancanza di liquidità per farlo. Questo, da regolamento, prevedrebbe in caso di iscrizione una penalizzazione di un punto per mese non pagato entro le scadenze previste. Bisognerà attendere, invece, settimana prossima per conoscere gli sviluppi, positivi o negativi, della trattativa tra il gruppo guidato dal manager bresciano Abele Lanzanova e la proprietà cinese alla vigilia della scadenza improrogabile dell’iscrizione entro il 30 giugno alla Lega Pro, pena l’esclusione. Esclusione che lo scorso anno aveva visto il Consiglio Federale della Figc non ammettere 9 società alla stagione appena conclusa: Barletta, Monza, Castiglione, Grosseto, Reggina, Venezia, Real Vicenza, Varese e Paganese. Rischio che oltre al Pavia corrono altri club anche in queste settimane. Tra questi il Como, appena retrocesso dalla serie B, ma alle prese con la richiesta di fallimento da parte della Procura per i troppi debiti accumulati dal club lariano. Fallimento già decretato per la Carrarese per il cui titolo diverse aste sono andate sempre deserte. Come il Pavia anche il Rimini non ha rispettato la scadenza di ieri (pagamento degli stipendi di marzo, aprile e maggio, e tutti i contributi di marzo e aprile) e punta come il club azzurro al 30 giugno per iscriversi alla Lega Pro in attesa di risolvere i suoi problemi economici con un possibile cambio di proprietà e un investimento previsto per concretizzarlo di 2,5 milioni di euro. Dopo una stagione di vertice nel girone C rischiava anche la Casertana ma in questi ultimi giorni l’avvocato romano Luca Tilia ha acquisito le quote di maggioranza del club dal patron Giovanni Lombardi e si andrà avanti. In prima fila tra le ripescabili c’è il Cuneo come perdente dei play out, stesso discorso per il Melfi. Domanda di riammissione alla Lega Pro per il secondo anno consecutivo la presenterà ancora l’Albinoleffe. Sicuramente dalla serie D un posto assicurato l’avrebbe il Fondi, che oltre alla vittoria della Coppa Italia ai rigori contro l’Oltrepovoghera ha anche vinto i playoff. A sperare ci sono, poi, altri ex club professionistici come Taranto, Grosseto, Olbia e anche la Reggina.

Ore 18.30 – (Gazzetta di Reggio) Andrea Grammatica che si sta prodigando per allestire un organico importante da consegnare a Leonardo Colucci per il ritiro; in attesa di qualche colpo da mettere a segno negli ultimi giorni di mercato quando le pretese di giocatori e procuratori inizieranno a calare. Il concetto caro al ds granata – giocatori con fame, non fama – lascia presupporre l’orientamento più sui settori giovanili, che l’ex talent scout dell’Entella conosce molto bene, rispetto ad atleti già affermati che comunque verranno cercati per immettere esperienza nei vari reparti. Per la difesa resta attiva la pista del 30enne reggiano Simone Gozzi, anche perché giocatori come Minel Sabotic e Alessandro Spanò hanno contatti con la serie B, mentre si aspetta un sì da Daniele Mignanelli. Poche, se non nulle, le chance di restare per Alessandro Castellana (piace alla neopromossa Lupa Piacenza) e Francesco Rampi mentre Marcello Possenti va in scadenza e sarà lasciato libero. Per il centrocampo bisognerà capire se Colucci punterà sul 4-2-3-1 che amava schierare con la Primavera del Bologna: in tal caso in rosa ci sono già i confermati Paolo Bartolomei a destra e Dario Maltese a sinistra, inoltre si attende la firma del giovane talento dell’Inter Mattia Bonetto ma il grande pupillo di Grammatica, che farà di tutto per convincere a scendere di categoria, è Lorenzo Staiti; esperto centrale dell’Entella. Trevigiano, 29 anni, può giocare sia mediano che mezzala destra ma l’operazione è, al momento, molto difficile. Complicata anche la trattativa con Francesco Stanco: il Modena si iscriverà al campionato e cercherà i mantenere un organico competitivo. Idem per Riccardo Nardini. L’attacco è il reparto su cui ci sarà molto da lavorare perché anche la pista Gianluca Litteri si sta raffreddando mentre Rachid Arma ha parecchio mercato e verrà ceduto. Al momento ci sono solo Angelo Raffaele Nolè e Antonio Letizia, non proprio quegli arieti che piacciono a tecnico e ds. Salirà in ritiro il correggese della Berretti Andrea Storchi ma due giocatori con caratteristiche diverse dovranno arrivare.

Ore 18.00 – (Gazzetta di Mantova) La Cremonese si sta muovendo con decisione sul mercato in vista della prossima stagione. Il club grigiorosso ha annunciato ufficialmente l’ingaggio di tre calciatori: l’ex terzino destro del Mantova Simone Salviato (ex Lanciano), l’esterno sinistro Giuseppe Gemiti (ex Novara) e il centrocampista Luca Belingheri (ex Modena). Sono stati invece riscattati rispettivamente dall’Inter e dal Bologna l’attaccante Manaj e il difensore Brignani.

Ore 17.30 – (Gazzetta di Mantova) Si stanno riempiendo pian piano tutte le caselle degli allenatori del prossimo campionato di Lega Pro. Il Santarcangelo proprio ieri ha emesso un comunicato ufficiale con il quale informa che ha affidato la sua panchina al tecnico Michele Marcolini, che ha sottoscritto un contratto annuale con il club romagnolo. L’allenatore, che avrà come vice Davide Mandelli, ha guidato nelle ultime stagioni Lumezzane, Real Vicenza e Pavia.

Ore 17.00 – (Gazzetta di Mantova) Dopo il grosso sospiro di sollievo tirato giovedì, con il saldo degli stipendi di marzo, aprile e maggio, adesso il Mantova guarda avanti e si appresta a vivere un’altra settimana importante per il suo futuro. Entro il 30 giugno, infatti, la società dovrà versare circa altri 350mila euro per saldare contributi e tasse, per provvedere all’iscrizione al campionato di Lega Pro e per presentare una fideiussione da 350mila euro (se la si fa assicurativa la si può ottenere versando meno di un decimo della cifra). Nel contempo, in Viale Te si dovrà cominciare a operare sul fronte tecnico, perché anche lì i tempi stringono. Fermandosi per ora al versante economico, c’è da dire che non è ancora archiviata la trattativa con Roberto Masiero, che si era impegnato a rilevare il 100% del Mantova con la società Td & Rm Football Ltd, di cui detiene il 50% al pari del 35enne socio romano Daniele Tasciotti. Masiero, come aveva dichiarato giovedì, ieri si è presentato nella sede della Sdl di Mazzano per incontrare Sandro Musso e Serafino Di Loreto: «Sì, ci siamo visti – conferma il 67enne imprenditore vicentino – e confermo che non ci sono più ostacoli di alcun genere. Nei primi giorni della prossima settimana l’affare sarà concluso». Masiero non lo dice, ma ai dirigenti bresciani ha mostrato l’attesissimo Swift (codice) di un bonifico effettuato dalla banca Hsbc di Dubai. Dunque i soldi, stando al documento, sarebbero partiti e dovrebbero arrivare sul conto del Mantova lunedì o al massimo martedì. Per ora, però, nell’Acm nessuno avrebbe fatto controlli in merito. E i dirigenti bresciani cosa dicono? Di Loreto fa un po’ il vago: «Masiero mi ha telefonato, ha spiegato di aver avuto soltanto qualche problema con i tempi a causa di operazioni estero su estero e ha confermato che tornerà a trovarmi (lunedì? ndr) quando i soldi saranno arrivati. Noi siamo qui, aspettiamo senza ansie e stiamo a vedere». Più o meno dello stesso tenore sono le dichiarazioni del presidente Sandro Musso: «Masiero continua a sostenere che lunedì l’operazione sarà conclusa, la nostra posizione resta la stessa espressa giovedì: non chiudiamo le porte ma nel frattempo ci muoviamo per cominciare a organizzare la prossima stagione come se al timone dovessimo restare noi». E infatti Musso si è subito attivato sul fronte tecnico, contattando l’allenatore Luca Prina: «Ci siamo sentiti – spiega il presidente – e, visto che lui al momento è in ferie al mare (a Marina di Pietrasanta, ndr), ci siamo dati appuntamento per lunedì. In quella circostanza parleremo di programmi e della possibilità che Prina possa portarli avanti come allenatore del Mantova. Fino a quel momento, ogni altra decisione sul fronte tecnico è sospesa». Il riferimento è ovviamente alla carica di direttore sportivo, virtualmente vacante visto che giovedì in conferenza stampa Musso e Di Loreto hanno chiarito che «il ciclo di Alfio Pelliccioni sta finendo». Il ds biancorosso, che ha altri due anni di contratto con l’Acm, interpellato in merito si è limitato a dire di attendere ancora notizie dalla società: «Non ho sentito nessuno». Su chi sarà a prendere eventualmente il posto di Pelliccioni per ora ci sono soltanto voci. Una riguarda l’ex Mantova Enrico Dalè (che lavora per il Rezzato), ma è stata smentita l’altro giorno da Sandro Musso. Un’altra riguarda l’ex Carrarese Sandro Turotti, che però si è accasato alla Pro Patria. Le ultime due, infine, indicano l’ex Como Giovanni Dolci (che potrebbe andare al Siena) e l’ex biancorosso David Giubilato,che dopo aver smesso di giocare è stato ds della Salernitana.

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ufficialmente la stagione 2016-17 inizierà il 1. luglio. Già quella di ieri però è stata una giornata importante. Entro il 24 giugno infatti tutte le 54 società che attualmente hanno diritto a disputare il torneo di LegaPro avevano l’obbligo di documentare l’avvenuto pagamento delle spettanze dovute (sino a tutto il mese di maggio) a tesserati e dipendenti. Premessa necessaria alla presentazione della domanda d’iscrizione che dovrà essere depositata entro il 30 giugno. ITER – La Covisoc e la Commissione criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi esaminerà la documentazione prodotta dalle società ed entro il 12 luglio dovrà comunicare loro (con copia per conoscenza alla Figc e alla Lega italiana calcio professionistico) l’esito dell’istruttoria. È prevedibile che non tutte le società abbiano i conti a posto. Le inadempienti avranno 3 soli giorni (sino alle 19 del 15 luglio) per presentare ricorso contro le decisioni negative della Commissione, dimostrando di aver sanato tutte le situazioni che avevano portato alla bocciatura. Entro il 18 luglio le Commissioni dovranno poi esprimere il loro parere sui ricorsi al Consiglio federale che nella riunione del giorno successivo (19 luglio) prenderà la sua decisione sulla concessione delle licenze. Chi dovesse restare ancora senza licenza avrà un’ultima chance: ricorrere al Collegio di garanzia dello sport presso il Coni. A RISCHIO – La situazione sembra essere leggermente migliore rispetto a quella della scorsa estate. Sono comunque a rischio le posizioni di alcune società. A partire dal Brescia in serie B. In LegaPro sarebbero nel giro d’aria Lanciano (retrocesso dalla B) e Carrarese. RIPESCAGGI – I posti lasciati liberi dalle società che non saranno ritenute idonee all’iscrizione in Lega Pro si aggiungeranno ai 6 già definiti dalla volontà di riportare la Terza serie a 60 squadre, con 3 gironi da 20. La graduatoria delle aventi diritto è già stata stilata (alternanza fra vincenti dei playoff di Lega D e perdenti i playout di LegaPro). Fortunatamente il Pordenone quest’anno non è coinvolto in questa angosciante pre-season.

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sciarpa tra le mani, cenno d’intesa con Bruno Tedino: Salvatore Burrai è un giocatore del Pordenone. Ieri pomeriggio il regista ha messo la firma sul contratto biennale che lo legherà ai ramarri fino al giugno del 2018. È arrivato al De Marchi dopo aver rifiutato l’Arezzo, l’ultima società che aveva provato a intromettersi nella trattativa tra il centrocampista e il Pordenone. Ha vinto a mani basse Bruno Tedino, che così festeggia il suo primo acquisto ufficiale da quando è diventato, oltre che allenatore, anche manager dei neroverdi. Burrai è il perfetto sostituto di Alex Pederzoli (ora al Venezia) in cabina di regia. Sassarese, è un classe 1987 che nel 2007 aveva esordito in serie A con la maglia del Cagliari. Poi tanta LegaPro (Ternana, Cremonese, Foggia, Latina, Monza, Juve Stabia e appunto Siena) e un anno in B con la maglia del Modena. Nel 2015-16 ha giocato al Siena nel girone B. LE PAROLE – «Ringrazio la società, che mi ha voluto fortemente – dice Burrai -. Con mister Tedino c’è stata da subito un’intesa: condivido la sua filosofia di calcio e la mentalità propositiva che riesce a donare alle sue squadre. Nello scorso campionato – prosegue il nuovo acquisto neroverde – il Pordenone ha realizzato qualcosa di straordinario. Ha dimostrato di essere una squadra molto forte, che esprimeva un buonissimo calcio. Darò il mio contributo per confermarci ad alti livelli. Vedo Pordenone come la piazza giusta per rendere al meglio. Ho trovato subito un’ottima organizzazione e il centro sportivo mi ha davvero impressionato – conclude, parlando del De Marchi -. Ci sono tutte le basi per poter fare bene, poi parlerà il campo». I PROSSIMI – Fatto Burrai, ora toccherà all’esterno Pellegrini e all’attaccante Azzi. I due rinforzi dovrebbero firmare la prossima settimana al De Marchi, contribuendo a dare forma alla nuova rosa a disposizione di Tedino. RITORNO – In questo caso, di fiamma. Rachid Arma torna prepotentemente nel radar neroverde. La punta marocchina della Reggiana è di nuovo un obiettivo possibile, anche se ha un contratto che lo lega al club emiliano fino al 2017. È lui il sogno dell’attacco, mentre a Reggio potrebbe finire Finocchio, coinvolto in un eventuale scambio. Arma è una punta da almeno 10 reti a stagione. IDEE – In difesa piace Alex Sirri, forte centrale originario di Forlimpopoli. Alto un metro e 84, pesa più di 80 chili. Un colosso della linea arretrata sul quale il Pordenone ha posato lo sguardo. Nato nel Cervia in Eccellenza, Sirri ha compiuto il salto tra i professionisti nel 2010, quando è passato alla Giacomense (C2). Tre anni in Quarta serie, poi il passaggio all’Alessandria, il club con il quale ha militato per tre stagioni. Un altro nome che continua a girare è quello di Mauro Belotti, centrale esperto e grintoso del Lumezzane (che a sua volta vuole Valente). È in scadenza di contratto e piace pure alla Maceratese. Altre voci danno un interesse per Massimo Loviso, nell’ultima stagione all’Alessandria, corteggiato dal Padova. Attesa per i rinnovi contrattuali di Mirko Stefani e Andrea Ingegneri. Stallo del Padova su Mandorlini. Allievi: Nicolò Nardini, centrale difensivo del 2001, arriva dall’Ol3.

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Ultimo sopralluogo con esiti positivi. Una delegazione del Pordenone, ieri mattina, si è recata ad Arta Terme per verificare le condizioni dei campi e delle strutture in cui la squadra sosterrà la preparazione. Bruno Tedino, mister-manager dei neroverdi, è rimasto soddisfatto. Così il team cittadino, dopo la convocazione e il primo allenamento in sede al mattino dell’11 luglio, partirà per la località carnica in cui rimarrà sino al 23. Dodici giorni pieni in cui il tecnico assieme al suo staff “inserirà” i primi principi di gioco della sua nuova creatura, attesa al debutto stagionale ufficiale il 31 luglio in Tim Cup. La sfida, che si disputerà al cospetto di una squadra di serie D, sarà preparata al De Marchi dal 26 luglio, dopo due giorni liberi. Queste le date della prima parte della stagione neroverde. Naturalmente ad Arta Terme saranno effettuate delle amichevoli: giorni e avversari saranno comunicati dalla società poco prima della partenza per il ritiro. È la seconda volta di fila che il Pordenone sceglie la località carnica. Prima si sudava a Piancavallo, dove ora dal 2015 si trova il Venezia.

Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Adesso lo si può dire: è arrivato il primo acquisto del Pordenone 2016-2017. Ieri, infatti, la società neroverde ha ingaggiato ufficialmente il regista Salvatore Burrai. Classe ’87, proveniente dal Siena in Lega Pro, il giocatore di Sassari ha firmato un contratto biennale. Spetterà a lui, dunque, raccogliere la pesante eredità lasciata da Alex Pederzoli, tra i migliori la corsa stagione, in procinto di passare al Venezia. «Questa è la piazza per rendere al meglio – le prime parole di Burrai –: darò il mio contributo per confermare la squadra ad alti livelli». Non è finita: torna a essere viva la pista per il bomber Arma. Play. É arrivato poco prima delle 14, ieri, il nuovo playmaker del Pordenone. Una visita al centro sportivo, poi la firma: il momento tanto atteso è arrivato, per la gioia del mister Bruno Tedino, sceso da Arta Terme da poco per salutare e parlare col nuovo acquisto. É stato il manager a volere Burrai, un giocatore che conosceva da tempo. Il regista arriva molto motivato a Pordenone: gli ultimi anni sono stati contraddistinti da scelte non sempre adatte per il suo percorso, perché dopo le due ottime stagioni a Latina (2011-2013) in C – con salvezza e promozione in B – sono arrivate le parentesi non del tutto soddisfacenti a Modena, Monza e Juve Stabia, prima di Siena. «Sono qui anche perché con mister Tedino ho trovato subito un’intesa – spiega il regista –: condivido la sua filosofia di calcio. Le basi per poter fare bene ci sono». Burrai si augura di disputare una grande annata: «Lo scorso campionato il Pordenone ha realizzato qualcosa di straordinario – afferma – . Ha dimostrato di essere una squadra molto forte, che esprimeva un buonissimo calcio. Farò la mia parte per rimanere lassù». Le altre trattative. In attesa di ufficializzare una serie di rinnovi e gli altri due acquisti (Azzi e Pellegrini) il Pordenone – secondo indiscrezioni – ha avuto un feedback decisamente positivo sul fronte Rachid Arma. La pista che porta al centravanti della Reggiana riprende a essere molto percorribile: da stabilire la formula, visto che il marocchino ha ancora un anno di contratto coi granata, ma a quanto pare la situazione sembra aver preso una piega positiva a favore dei “ramarri”. Arma, classe ’85, vede Pordenone come la piazza giusta per riprendere la sua ottima media gol, abbassatasi la scorsa stagione (10 gol): nei precedenti due tornei, col Pisa, ne ha realizzati ben 31. Tedino, l’ultima annata, ha fatto segnare 17 gol a due prime punte che non si erano ancora sbloccate in categoria. Dove potrà arrivare allora Arma? Il popolo neroverde già sogna in grande.

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Quando ormai pareva orientato ad attendere seduto sulla riva del fiume qualche panchina liberarsi per l’autunno, Mario Petrone (sotto contratto con l’Ascoli sino al 2017) è entrato nei pensieri del Benevento, matricola di serie B che ha rotto con Gaetano Auteri. È un’ipotesi caldeggiata in queste ore mentre è certo l’approdo di Fabio Gallo al timone del Como, per cui in queste ore proprio la Procura comasca ha presentato istanza di fallimento per la situazione economica del club. Un epilogo che fa bruciare di rabbia Bassano, che lo scorso anno si è visto prima cancellare dal tribunale la serie B con l’assurdo tiraemolla delle penalizzazioni del Novara, quindi si è visto superare sul campo in finalissima dal Como, un sodalizio già allora traballante che si era illuso col balzo al piano superiore di ricevere una boccata di ossigeno per le sue casse esangui e che ora, dodici mesi più tardi, viaggia sempre sul filo del rasoio. Una beffa che riapre una vecchia ferita che difficilmente potrà rimarginarsi. Intanto il gigante dell’Este, Ferdinando Mastroianni che a gennaio era stato sondato dal Soccer Team, finirà al Carpi in B che ha fulminato la concorrenza dell’Alto Adige. Il Carpi conta di riproporre con lui il colpaccio fatto con Kevin Lasagna, prelevato anch’esso dall’Este. Anche in quella circostanza Werner Seeber era arrivato per primo solo che Lasagna preferì il diverso palcoscenico (la B invece che la C) e la superiore offerta degli emiliani.

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Julien Rantier, alors. Per il francesino è proprio fatta. E pazienza se per il rituale annuncio ufficiale bisognerà attendere presumibilmente la settimana ventura. Quello che conta è che Luca D’Angelo volesse assolutamente il transalpino (francese oramai italianizzatissimo poiché vive qui sin da quando era nelle giovanili dell’Atalanta) e che Seeber l’abbia accontentato. L’ultima volta che Bassano ha presentato stranieri in lista è stato 4 anni fa (il bulgaro Galabinov, l’argentino Correa e il brasiliano Lucca) e non è che sia finita benissimo, a dire il vero. Ma qua non si fermano davanti a simili quisquilie e semmai badano a puntellare l’organico, in vista della prossima stagione. Annotato con l’ex Piacenza il primo colpo a referto ce n’è subito un altro. Il secondo ingresso in carnet sarà quello di Dimitri Bisoli, 22 anni, figlio dell’allenatore Pierpaolo quest’anno a Perugia in B. Bisoli, mediano incontrista di un metro e 83 per 80 kg era con D’Angelo ad Andria sino al mese scorso e il novello timoniere virtussino l’ha voluto ancora con sé anche a Bassano, convinto delle sue capacità. Bisoli è giocatore temperamentale di potenza e fisicità, che può essere impiegato pure come difensore centrale. Prima di approdare ad Andria, con cui ha vissuto una stagione da titolare fisso segnando anche una rete, era stato a Santarcangelo in Lega Pro Unica (sempre inamovibile e in gol anche in Romagna), la stessa formazione con la quale l’anno precedente aveva debuttato in C2 dopo la Primavera al Bologna col babbo che allenava la prima squadra. Ergo Rantier e Dimitri Bisoli formalmente scritturati e chi adesso? La logica consiglia Mattia Minesso, esterno d’attacco su cui hanno chiaramente allentato la presa sia il Padova che il Pordenone e che attende solo la chiamata del Soccer Team. In prima linea invece non si perde di vista il granatiere Chinellato, un giovanottone trevigiano il cui cartellino è ancora controllato dal Genoa e che quest’anno al Cuneo ha timbrato 12 volte senza rigori, tra cui una rombante doppietta assestata proprio contro i giallorossi. Attenzione però: i soliti “vicini” di Padova e Pordenone si sono catapultati sul ragazzo e il Bassano che era in vantaggio ora deve guardarsi dal ritorno di fiamma di biancoscudati e friulani su un centravanti che ha indiscutibilmente mercato. E a proposito di numeri 9, ancora non si hanno certezze sulla permanenza di Pietribiasi e Germinale, entrambi in scadenza. Il Condor rientrerà la prossima settimana dal mare e può spuntare un rinnovo da finalizzatore di scorta (sarebbe delittuoso privarsene), Germinale invece moralmente ha convinto tutti e se sta bene dopo il crac del ginocchio dello scorso novembre va tenuto senza fiatare.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Venezia all’opera sulle due sponde dell’Oceano. Qui sul fronte del calciomercato, negli Stati Uniti su quello degli investimenti. Ieri a New York il presidente Joe Tacopina, insieme ai soci John Goldman e John Tapinis, hanno incontrato una quindicina di potenziali investitori ai quali è stato illustrato il progetto del Venezia Fc. Quello sportivo, le cui quotazioni sono in super rialzo dopo l’arrivo di Pippo Inzaghi, e quello extra-sportivo legato alla realizzazione dello stadio e alla cittadella dello sport nell’area di Tessera. Al di qua dell’Oceano, invece, si lavora sulla costruzione della squadra, in attesa che la settimana prossima rientri dalle vacanze mister Inzaghi per piazzare i colpi definitivi. E’ un momento di stand by dovuto anche alle incertezze legate al futuro regolamento e all’eventualità di un tetto-limite al numero di senior. Ma è una fase di attesa anche su alcune risposte da parte di giocatori sondati. Davide Lanzafame sta valutando con interesse la proposta del Venezia: il suo contratto con il Novara scadrebbe nel 2017 ma l’attaccante conosce bene Perinetti (che lo ha avuto al Bari) e sarebbe tentato dall’offerta. E anche su Daniele Cacia c’è una residua speranza, nonostante le smentite ufficiali del ds arancioneroverde. Lunedì gli agenti del bomber si incontreranno con la dirigenza dell’Ascoli e se non arriverà l’accordo, potrebbero riaccendersi le speranze di averlo in laguna. Sempre la settimana prossima Perinetti dovrebbe incontrare il procuratore di Simone Bentivoglio , centrocampista esterno ex Padova, quest’anno in serie B a Modena. E si registra anche un concreto interesse per l’esterno destro Simone Basso che sta per svincolarsi dal Trapani e che sarebbe finito così nel mirino del Venezia, oltre che del Modena. Intanto si muove sul mercato anche il Mestre che, dopo aver ufficializzato l’arrivo di Kabine e confermato Pettarin e Casarotto , ieri ha annunciato l’arrivo dei difensori Thomas Veronese e Matteo Gritti . Veronese, mestrino, proviene dal Trento e ha trascorsi in Lega Pro, mentre Gritti, bergamasco, arriva dall’Alto Vicentino di mister Zironelli.

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Non ha mai nascosto (anzi) di ambire alla serie A e di essere al lavoro (rigorosamente sottotraccia) per riuscire dove tutti i suoi predecessori hanno fallito, regalando cioè alla città il nuovo stadio. Joe Tacopina non si ferma mai e ieri negli uffici newyorkesi del Venezia Football Club ha tenuto un meeting con gli investitori, attuali e soprattutto potenziali. Il presidente lagunare ha provveduto ad aggiornare i suoi interlocutori alla luce dell’accelerata impressa al progetto nel primo anno di attività, concluso con il ritorno nel calcio professionistico e soprattutto con il colpo mediatico dell’affidamento del ruolo di allenatore ad un nome «mondiale» com’è quello di Pippo Inzaghi. A New York nel corso del meeting Tacopina ha avuto accanto i suoi attuali partner: i volti noti sono quelli dei consiglieri di amministrazione del Venezia, John Goldman e John Tapinis, nonché quel James Daniels che nel luglio scorso era stato indicato nel «via libera» del sindaco Luigi Brugnaro come presidente del neonato club arancioneroverde. Operativo nello staff anche Ted Philipakos, operativo dal 1. luglio nella sede societaria di Mestre per lo sviluppo dell’area commerciale del club. A proposito di strategie di marketing studiate oltre oceano, su Facebook continuano a suscitare l’attenzione e la curiosità degli appassionati le prove tecniche del nuovo «Venezia Pass». La card, cui è già possibile registrarsi sul sito http://it.veneziapass.com/, si rivolge a tifosi e turisti proponendo che potranno accedere a una serie di iniziative e attività esclusive. La società presenterà i dettagli tra qualche settimana, di massima però i possessori della card saranno «in corsa» per incontrare mister Inzaghi e i giocatori, assistere da vicino agli allenamenti, avranno merchandising ufficiale gratuito e biglietti omaggio per alcune partite, oltre a sconti per concerti e musei. Sul fronte calciomercato il centrocampista brasiliano Filipe (Perugia) è nel mirino anche del Padova, ma il ds Perinetti all’inizio della prossima settimana cercherà l’accordo con Bentivoglio, in uscita da Modena.

Ore 12.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Fino ad ora quello del Vicenza è stato soprattutto il mercato dei giovani, con i vari Giusti , Cernigoi , Zivkov pescati nelle serie minori e con il solo Di Piazza che la serie B l’ha già giocata. Adesso è il turno del vent’enne difensore croato Luka Bogdan , dell’estremo difensore della Primavera dell’Udinese Alex Meret , e del centravanti della Juventus Primavera Andrea Favilli che sono entrati nel mirino del direttore sportivo dei berici Antonio Tesoro. «Sono tanti i giovani promettenti che stiamo monitorando — spiega il dirigente del Vicenza — Bogdan lo abbiamo visionato più di una volta ed è un calciatore interessante, che ci piace e che potremmo prendere. Però stiamo seguendo anche giocatori importanti per la serie B, perché cerchiamo di allestire una squadra che abbia un buon valore tecnico e che in rosa presenterà giocatori giovani ma anche esperti della categoria». Nella lista dei giovani vanno inseriti Bogdan, Meret e Favilli, calciatori promettenti sui quali c’è folta concorrenza ma sui quali il Vicenza è ben posizionato e potrebbe riuscire a chiudere in tempi brevi. Le difficoltà maggiori sembrano esserci su Favilli, che la Juve ha ricattato a maggio dal Livorno e che adesso è ritenuto pronto per un campionato lungo e difficile come la serie B. «Confermo che è un giovane che stiamo seguendo — precisa Tesoro — ma non c’è solo il Vicenza sulle sue tracce e quindi la trattativa non è semplice». In entrata piace Luca Garritano , esterno offensivo del Cesena, rincorso anche nella campagna trasferimenti estiva dello scorso anno, che potrebbe andare a rinforzare nel ruolo il Vicenza di Lerda, considerato che Alessio Vita è tornato per fine prestito al Sassuolo (anche se si sta trattando per farlo rientrare) e Stefano Giacomelli è ancora alle prese con i problemi alla caviglia che l’hanno fortemente limitato nel finale della scorsa stagione. Un rinforzo nel ruolo dovrebbe arrivare a breve visto che Lorenzo Laverone sembra molto vicino al trasferimento alla Salernitana, trattativa che Mario Giuffredi, procuratore dell’esterno destro del Vicenza, ha quasi definito nei giorni scorsi. Quello dell’esterno d’attacco e — considerata la partenza di Federico Moretti tornato al Latina — del mediano davanti alla difesa nel 4-2-3-1 di mister Lerda, sembrano essere le due priorità del Vicenza, acquisti che il tecnico biancorosso spera possano essere concretizzati prima del 17 luglio quando si partirà per il ritiro estivo che, salvo cambiamenti dell’ultima ora, si svolgerà ad Andalo. Ritiro a cui quasi sicuramente parteciperà anche Daniel Adejo , che non ha ancora firmato il prolungamento di contratto con il Vicenza ma che ha già raggiunto l’intesa con la società. Con la quasi certa conferma di Brighenti , verrà quindi ricomposta la coppia di centrali, in attesa di capire se Thomas Manfredini potrà recuperare dal grave infortunio patito al tendine destro lo scorso 30 gennaio. A quasi cinque mesi dall’operazione, l’ex atalantino sta lentmente recuperando ma non sarà ancora in grado di potersi allenare con i compagni durante il ritiro estivo.

Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) Chi sarà il partner di Nicolò Brighenti al centro della difesa biancorossa nel prossimo campionato? La conferma del capitano, in base a quanto dichiarato sia dal tecnico Franco Lerda, sia dai massimi dirigenti biancorossi (Alfredo Pastorelli e Marco Franchetto) dovrebbe costituire un pilastro irrinunciabile sul quale costruire l’architrave del nuovo Vicenza. A meno di una clamorosa cessione a fronte di un’offerta davvero “scandalosa”, dunque, una casella nella formazione dei titolarissimi per il prossimo campionato dovrebbe già essere occupata di diritto, con tanto di fascia al braccio ben stretta.Le tre carte. Resta da capire chi ci sarà al fianco di Brighenti al centro della difesa. Il direttore sportivo Antonio Tesoro è al lavoro per perfezionare il prolungamento del contratto con Daniel Adejo, con il quale Brighenti nel finale di stagione ha costituito una coppia ben assortita ed efficace. Nel frattempo, però, Tesoro si è già procurato anche un’altra carta da mettere a disposizione di Franco Lerda: come anticipato sul giornale di ieri, infatti, il Vicenza ha già “prenotato” per l’apertura effettiva del calciomercato estivo l’ufficializzazione dell’acquisto di Luka Bogdan, ventenne difensore centrale croato alto 1 metro e 93, lo scorso anno nella serie A slovena con la maglia dell’Nk Krka, dove ha collezionato 20 presenze. E sempre in tema di… giovani promesse, va ricordato che il Vicenza al momento sta attendendo anche di valutare come procederà il recupero di Thomas Manfredini dall’intervento al tendine d’Achille del piede destro: se i segnali fossero particolarmente incoraggianti, non è da escludere che proprio l’esperto difensore ferrarese, con un passato importantissimo in serie A, possa rivelarsi una terza carta di peso a disposizione del tecnico biancorosso da affiancare a Nicolò Brighenti nel prosieguo del campionato. Quest’ultima ipotesi, però, non è semplice da percorrere. Coppia d’oro. Confrontando le statistiche, in effetti, risulta chiaro come proprio Manfredini si sia rivelato il partner perfetto per Nicolò Brighenti. Insieme questa “coppia d’oro” ha giocato negli ultimi due campionati 11 partite (10 nel girone di ritorno 2014/15, purtroppo solo a Como per 70 minuti nella stagione scorsa), nelle quali la retroguardia del Vicenza ha incassato appena 7 gol (media 0,63 a partita). Da quando Brighenti è tornato in biancorosso (2014/15), trovando collocazione in pianta stabile – a parte rare eccezioni – come centrale difensivo, proprio Manfredini è stato il compagno di reparto con il quale ha ottenuto i risultati migliori. Secondo in questa classifica è Alessandro Camisa, l’ex capitano ora a Lecce che ha costituito la coppia titolare con Brighenti prima che, nel gennaio del 2015, arrivasse dal Sassuolo Manfredini: anche con Camisa le partite giocate sono state 11, durante le quali il Vicenza ha subito 9 reti (media 0,81). Come si ricorderà, il difensore veronese all’inizio della stagione scorsa è stato a lungo indisponibile per il grave infortunio (lacerazione del pancreas) rimediato contro il Como già alla terza partita di campionato. Tornato a disposizione a tempo di record per il girone di ritorno, dopo l’iniziale rodaggio in cui, anche a causa di infortuni e squalifiche dei compagni, ha spesso cambiato partner nella coppia centrale, nel finale di stagione ha ritrovato un affidabile “compagno di battaglia” in Daniel Adejo: i due hanno sommato assieme 10 partite e subito 11 gol (media 1,1). Ovviamente tutte queste statistiche vanno “tarate” tenendo presente che non si difende solo in due, e che in determinati periodi una squadra risulta più o meno efficace nel serrare le fila.Usato sicuro. Numeri a parte, è comunque innegabile che poter contare su un pacchetto arretrato centrale (difensori e portiere) già rodato sarebbe utile per garantire da subito alla squadra equilibri e automatismi nella zona del campo che scotta. Ecco perché ripartire dalle conferme contemporanee di Benussi, Brighenti e Adejo, di nuovo insieme dopo il positivo finale dello scorso campionato, potrebbe essere un’ottima prima operazione di mercato, assai gradita al tecnico Franco Lerda.

Ore 11.40 – (Gazzettino) Gianluca Litteri un po’ più vicino, Gianvito Misuraca ancora in stand-by, Michele Pellizzer ai saluti. Si chiude senza “botti” dell’ultima ora la settimana di mercato in casa granata, quella che tra le altre cose doveva portare alla corte di Roberto Venturato anche Simone Pasa, il cui annuncio ufficiale slitterà nei prossimi giorni per colpa di qualche cavillo burocratico. Nel frattempo, però, qualche passo in avanti sul fronte-Litteri è stato compiuto, ma le voci che continuano a rincorrersi sulla situazione societaria del Latina non favoriscono l’accelerata alla trattativa. Per tutta la giornata di ieri si parlava infatti di un imminente passaggio di proprietà – almeno il 50 per cento delle quote – nelle mani di una nuova cordata, indiscrezione smentita in serata dall’amministratore delegato Natale Aprile. Il dirigente ha parlato di adempimenti eseguiti verso i tesserati e della fidejussione pronta per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B, confermando l’interesse e la voglia di Pasquale Maietta e della famiglia Aprile nel continuare la gestione del Latina, ma allo stesso tempo lasciando comunque aperta la porta per eventuali proposte di collaborazione. In questo quadro societario ancora nebuloso non è facile portare a compimento una trattativa complessa come quella di Litteri, che il Cittadella sta cercando di riscattare. «Le parti stanno discutendo, Stefano Marchetti vuole il giocatore», le parole dell’agente Alessandro D’Amico, che non nasconde l’interesse di altre società verso il suo assistito: «Litteri è reduce da una grande stagione, naturale ci siano altre realtà che ci hanno puntato gli occhi. Il Cittadella però è la prima scelta, lo ribadiamo ancora una volta, c’è da lavorarci su con il Latina». Considerando che Andrea Arrighini è finito a titolo definitivo al Cosenza, che ha esercitato il diritto di riscatto dall’Avellino, L’impressione è che si rafforzerà il pressing del diggì Marchetti con il Latina per portare a casa Litteri, anche se la pista-Arrighini è ancora da seguire da vicino: il Cosenza infatti potrebbe cedere l’attaccante – che a Marchetti piace parecchio – di fronte a una richiesta congrua proveniente dalla serie B. A proposito di riscatti, come aveva annunciato la scorsa settimana il diesse Matteo Superbi, l’Entella ha prelevato a titolo definitivo Michele Pellizzer dal Cittadella per una cifra che sfiora i 300 mila euro. Capitolo Gianluca Misuraca: il centrocampista, in scadenza di contratto con il Bassano – che ha detto non voler esercitare l’opzione per il rinnovo – è tuttora sul mercato. «Le richieste non mancano, Misuraca è un giocatore che piace parecchio, in particolare modo al Cittadella, con Marchetti che ne è un grande estimatore – le parole del procuratore Matteo Roggi – Quella granata è una pista percorribile, ma in questo momento siamo in una fase di stallo come lo è l’intero mercato, che deve ancora accelerare nelle trattative».

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Sistemata la questione rinnovi, scatta adesso la seconda fase di mercato per il Cittadella. Il d.g. Stefano Marchetti è riuscito a mantenere bene o male l’ossatura della squadra che ha dominato l’ultima stagione di Lega Pro, anche se gli manca ancora un tassello preziosissimo. La situazione di Gianluca Litteri, infatti, è ancora ben lontana dall’essere risolta. L’attaccante è tornato al Latina, che ha intenzione comunque di cederlo ancora, ma non vuole fare sconti e punta a monetizzare il più possibile, sfruttando l’ottima stagione disputata in maglia granata. E così si è scatenata una piccola asta tra tante società di Lega Pro, che non sembra però turbare più di tanto Marchetti: «Ovviamente sto cercando di riportare Litteri a Cittadella, ma non dipende da noi», spiega. «Lo vogliamo e lui vuole noi, visto che a Cittadella ha disputato una grande stagione e si è trovato benissimo. Io sono convinto che in una squadra come la nostra possa fare benissimo anche in Serie B e prendersi grosse soddisfazioni. Il Latina sta facendo le sue valutazioni e spero che questa situazione si sblocchi presto, quantomeno entro la prossima settimana». Come arrivarci, appunto? Magari inserendo una pedina di scambio, che potrebbe anche essere Massimiliano Busellato. Il centrocampista non sarà riscattato dalla Ternana e rientrerà in granata. Per restarci? Marchetti a riguardo non si espone troppo: «Busellato è reduce da una grande stagione in B e rappresenta un patrimonio della società. Ci può fare comodo, ma vedremo se avrà qualche richiesta». Per l’acquisto di Simone Pasa, invece, manca solo l’ufficialità, che verrà data ad inizio luglio per questioni burocratiche: «È tutto fatto, è un giocatore che mi piace molto perché sa giocare a calcio e interpretare più ruoli». Infine, i rinnovi sono stati effettuati, anche se ne mancherebbe uno. Come siamo messi con Coralli? «Ci dobbiamo riaggiornare. Abbiamo uno splendido rapporto, ma purtroppo tutto è legato al tetto dei 18 “over”. Aspettiamo di vedere come si sbloccano certe trattative e poi prenderemo una decisione».

Ore 10.50 – (Gazzettino) «Le gambe vorrebbero ancora giocare, il cuore non ha ancora capito cosa sta succedendo, la testa mi dice che è un’opportunità da accettare alla mia età, un attestato di stima che spero di ripagare alla grande. Restano due anni di ricordi bellissimi sul campo, anche se nell’ultima stagione mi sarebbe piaciuto giocare un po’ di più e avere la possibilità di andare in campo nell’ultima partita per salutare i tifosi». Ha ricevuto qualche proposta per continuare a indossare gli scarpini bullonati? «Qualcosina, ma avevo già deciso. Dopo due stagioni al Padova, difficilmente avrei trovato qualcosa di simile». Quando si sveglia al mattino quale è la sua sensazione? «Non me ne sono ancora reso conto al 100 per cento di avere smesso, lo capirò bene solo quando inizierà il ritiro e vedrò gli altri in campo». La più grande soddisfazione in carriera? «Ho dato sempre il massimo con passione e non ho rimpianti. Ho comunque vinto dei campionati, l’ultimo proprio con i biancoscudati e queste sono state le soddisfazioni più grandi».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Ecco di nuovo Cunico, che parte dai ringraziamenti rigorosamente in ordine cronologico. «Parlato è stato il primo a chiamarmi per portarmi al Padova, mi ha permesso di essere il capitano della squadra e di vincere un campionato. De Poli perché ha avallato la scelta del tecnico. La proprietà perchè mi ha fatto sentire importante e a mio agio, dandomi adesso la possibilità di questa nuova esperienza, e Zamuner che ha condiviso la scelta con serenità. So che è un ruolo ritagliato per me, spero di essere utile. Farò quello che mi dice Zamuner, cercherò di essere una spugna e imparare tutto quello si può». Si è un po’ sentito in questo periodo come Totti, anche se il romanista giocherà per un altro anno? «Quando vedi giocatori così importanti che non riescono a smettere, ti rendi conto di quanto è difficile farlo. Quanto a me era giusto lasciare un buon ricordo sul campo, altrimenti a volte si rischia di diventare un po’ patetici».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Non tutti si possono permettere di lasciare una squadra come il Padova e poter restare in questa società: è il massimo». Appare visibilmente emozionato Marco Cunico nell’annunciare ufficialmente il suo addio dopo vent’anni di calcio giocato, ma anche il suo nuovo percorso che lo vedrà come “braccio destro” di Giorgio Zamuner. Oltre a quest’ultimo, al suo fianco nella sala stampa dell’Euganeo è presente il presidente Giuseppe Bergamin: «Marco ha preso una decisione importante perché è sempre difficile smettere quando ci si diverte ancora. In questi due anni è stato un emblema della società, un capitano sotto tutti i punti di vista dentro e fuori dal campo con una personalità importante e grande serietà. Gli abbiamo dato questa opportunità immaginando che possa essere utile per il club e Padova è per lui un trampolino di lancio per intraprendere questa nuova professione, augurandogli di avere successo». Un flash di Zamuner: «Gli do il benvenuto, ho già percepito che sarà una persona con la quale andrò d’accordo. Sarà quotidianamente al mio fianco, si dovrà fare l’occhio sui giocatori, parteciperà alle riunioni tecniche e avrà modo di seguire la squadra. Mi auguro di potergli dargli una mano e introdurlo nell’ambiente, speriamo di fare tutti bene».

Ore 10.20 – (Gazzettino) «In questo momento sono concentrato su Madonna e sul centrocampista, per l’attacco aspetto l’occasione giusta». Giorgio Zamuner fa il punto sul mercato a margine della conferenza stampa di Cunico. «Per Madonna non c’è ancora l’ufficialità, ma siamo in dirittura d’arrivo. Per il centrocampista, Filipe e Loviso sono profili che mi piacciono, ma si tratta di situazioni complicate perché sono entrambi sotto contratto, in particolare Filipe che ha altri due anni con il Perugia e un ingaggio elevato, e l’ostacolo più grande è che gli umbri lo vogliono cedere a titolo definitivo».
Il diggì ha tentato anche uno scambio con il Catania: Russotto in biancoscudato e Petrilli con gli etnei. «Avevo ipotizzato un’opportunità del genere anche perché potevo offrire a Petrilli una piazza importante, però al momento il Catania ritiene incedibile Russotto, un giocatore che Brevi ha avuto a Catanzaro. Fermo restando che lo vuole anche il Foggia». Quanto a Fabiano, il Padova ha avanzato la sua proposta di rinnovo con parte fissa e parte variabile degli emolumenti. Così l’agente Palomba del brasiliano: «Siamo in una fase di colloqui e di vedute, e stiamo cercando di risolverle al meglio».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) E in questi primi giorni, di passaggio da una parte all’altra della barricata, il cuore va a mille. «Non me ne sono ancora reso conto al cento per cento, credo che lo “stacco” arriverà tra qualche settimana, e il cuore starà male nel vedere i compagni in ritiro correre e sudare, mentre io invece degli scarpini avrò addosso la camicia. Chiudo una carriera che mi ha dato tanto, tante gioie e anche diverse sconfitte, ma sono contento di aver fatto il massimo. Le uniche soddisfazioni che non sono riuscito a togliermi sono state l’ultimo campionato, che avrei voluto concludere con un’altra vittoria, e l’ultima partita all’Euganeo: avrei voluto scendere in campo per salutare per l’ultima volta i miei tifosi». Ma il suo nome rimarrà, comunque, nel cuore di Padova. «In questi due anni Marco è stato l’emblema della nuova società», l’investitura ufficiale del presidente Giuseppe Bergamin. «Un capitano sotto tutti i punti di vista, un uomo di personalità e serietà, apprezzato da tutti. Adesso potrà diventare una figura importante per il futuro societario».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Ho deciso di fare questo passo per lasciare un buon ricordo di me, senza arrivare a trascinarmi in campo o rischiare di diventare patetico. E l’ho fatto perché il Padova mi ha offerto questa grande possibilità, un ruolo ritagliato apposta sul sottoscritto, che farò di tutto per meritarmi: sono qui solo da due anni, ma nel cuore è come se fossi in questo ambiente da molto più tempo. E non finirò mai di ringraziare le persone che mi hanno portato fino a qui: mister Parlato e De Poli, i primi che mi vollero due anni fa, la proprietà che ho conosciuto subito dopo e per la chance che adesso mi dà, e Giorgio Zamuner, che ha deciso di darmi una mano anche se non ci eravamo mai conosciuti prima». Le sensazioni. E pensare che, proprio negli ultimi giorni, gli era pure arrivata qualche offerta per continuare a giocare. «Ma ormai avevo già deciso: dopo due anni intensi come quelli di Padova, avrei avuto bisogno di grandissimi stimoli per ripartire, e so che non li avrei trovati da nessun’altra parte».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Arriva per tutti, prima o poi, il momento di salutare. Per Marco Cunico quel momento è arrivato a 38 anni, dopo 20 di carriera, 4 promozioni conquistate, 525 partite e 119 reti segnate. Chiude con il calcio giocato, e se ne va da capitano del Padova, a testa alta, con un piccolo rimpianto e tanta voglia di guardare avanti. Da qualche giorno è entrato in viale Rocco con un nuovo ruolo: sarà il braccio destro di Giorgio Zamuner, un po’ come fu per Ivone De Franceschi ai tempi di Rino Foschi. Le ragioni dell’addio. «Le gambe vorrebbero ancora correre e il cuore ancora non si rende conto di ciò che sta succedendo», ha spiegato ieri, «ma la testa dice che questa è la decisione da prendere. Quando si arriva ad una certa età, è normale pensare di smettere, ma basta guardare a persone come Francesco Totti, uno che ha un futuro assicurato come dirigente della Roma, per capire quanto sia difficile staccarsi».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Due giorni trascorsi con l’accordo tra le mani, ad osservare quel computer, in attesa di una e-mail che non è ancora arrivata. Solo questo manca per poter ufficializzare l’ingaggio di Nicola Madonna: una e-mail contenente i contratti firmati dalla controparte. Al Padova si attende, ma non c’è preoccupazione: «Giovedì era impegnato l’agente, venerdì il giocatore», la spiegazione di Zamuner, «ma l’accordo c’è e quindi è solo questione di ore». In questo week end, oltre a chiudere finalmente l’acquisto dell’esterno destro in uscita dallo Spezia, in viale Rocco si punterà a fare passi in avanti anche per il regista. «Filipe ci piace, ma ha un pesante ingaggio biennale e il Perugia vorrebbe cederlo a titolo definitivo, e per questo la trattativa non è facile. Ci sto lavorando, stiamo cercando l’incastro giusto: in corsa ci sono anche Loviso, che pure ha un altro anno con l’Alessandria, e Capodaglio della Casertana». Non ci sono margini, per il momento, per avere Russotto dal Catania in cambio di Petrilli: gli etnei non liberano l’esterno, richiesto anche dal Foggia, mentre per l’attaccante esperto da affiancare a Neto Pereira e Altinier si aspetterà ancora qualche settimana in attesa dell’occasione giusta. Riguardo alla composizione della rosa, infine, Zamuner è stato categorico: «Avremo i 16 “over” e i giovani come da regolamento, ma dalla società non ho avuto particolari diktat, quindi non credo che sia importante accedere ai contributi di Lega». Segno che i giovani ci saranno, sì, ma che non li si manderà in campo per forza.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Ieri pomeriggio si sono diffuse alcune indiscrezioni su un possibile scambio in ballo col Catania, che avrebbe portato Russotto i biancoscudato in cambio di Petrilli . Zamuner, però, morde il freno e taglia corto: «Il Catania al momento non vuole cederlo, oltretutto lo vuole anche il Foggia e quindi non si farà». Per quanto riguarda Fabiano , Zamuner glissa: «Siamo in attesa di una sua risposta, vedremo». Nel frattempo ieri Marco Cunico ha annunciato ufficialmente, come già si sapeva, l’addio al calcio e l’ingresso nei quadri societari. Collaborerà con Zamuner e nello staff degli osservatori. «Le gambe potrebbero ancora giocare — ha spiegato — il cuore non capisce ancora bene cosa sta succedendo, ma la testa dice che bisogna cogliere certe occasioni e capire qual è il momento adatto per farlo. Mi inorgoglisce ancor di più il fatto che venga ritagliato per me un ruolo all’interno della società, soprattutto perché sono solo due anni che vesto questa maglia. Sarò al fianco di Zamuner, lo aiuterò e farò quel che lui vorrà. Dovrò essere una spugna ed assimilare tutto perché mi viene data una grande opportunità». Molto sentito il discorso di commiato del presidente Giuseppe Bergamin: «Marco — ha detto — ha preso una decisione importante, perché è sempre difficile farlo quando ancora ci si diverte a giocare e quando ancora si hanno le possibilità e le forze. La sua serietà in questi due anni gli ha permesso di essere rispettato da tutti, a partire dalla società sino ad arrivare ai tifosi. La gente gli vuole bene e merita che gli venga dato un ruolo all’interno della società».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il ritardo nelle firme di Nicola Madonna non preoccupa il Padova. Non c’è alcun intoppo e non ci sono altri colpi di scena in arrivo. La questione è semplice: il giocatore è all’estero in vacanza e lo scambio di documentazione telematica con l’Italia è più complicata così come lo sono le comunicazioni, nonostante nell’era della globalità la tecnologia, spesso, risolve molti problemi. Insomma, questione solo di un po’ di pazienza e poi tutto sarà messo nero su bianco. «Non ci sono problemi — fa sapere l’agente Silvio Pagliari — l’accordo è stato raggiunto su tutta la linea. A breve formalizzeremo il tutto». Allo stesso modo ci vorrà un po’ di pazienza per capire chi potrà essere il nuovo regista biancoscudato. Massimo Loviso è il primo nome della lista ma anche quello più complesso da raggiungere; lo stesso dicasi per Filipe , legato da contratto biennale con il Perugia a cifre molto elevate. Il club umbro potrebbe cederlo a titolo definitivo, ma la distanza fra domanda e offerta è per ora molto elevata. Bisognerà lavorarci, così come non va escluso il nome di Paolo Capodaglio della Casertana. Ad aggiornare la situazione ci ha pensato ieri pomeriggio lo stesso Giorgio Zamuner. «Filipe e Loviso — ha detto il dg del Padova — sono due profili che mi piacciono e ci stiamo lavorando ma sono situazioni particolari, sono entrambi sotto contratto, soprattutto Filipe perché ha ancora due anni di vincolo con un ingaggio oneroso e il Perugia vorrebbe cederlo a titolo definitivo».

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica finale: Cittadella 76, Pordenone 65, Bassano 62, Alessandria 57, Padova 54, Cremonese 53, Reggiana 52, FeralpiSalò 50, Pavia 49, SudTirol 44, Renate 43, Giana Erminio e Lumezzane 42, Pro Piacenza 39, Cuneo e Mantova 34, AlbinoLeffe 20, Pro Patria 7 (-3 punti di penalizzazione).

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, la trentaquattresima giornata: Cremonese-Cuneo 2-1 (Sansovini (Cr) al 15′ st, Brighenti (Cr) al 22′ st, Cavalli (Cn) al 38′ st), FeralpiSalò-Pavia 1-3 (Manconi (Pv) al 9′ st, Ferretti (Pv) al 13′ st, Romero (Fs) al 35′ st, Ferretti (Pv) al 44′ st), Lumezzane-Pro Piacenza 0-0, Mantova-AlbinoLeffe 1-1 (Gonzi (Mn) al 25′ pt, Magli (Al) al 33′ pt), Padova-Alessandria 4-0 (Fabiano (Pd) al 4′ pt, Petrilli (Pd) al 23′ pt, Altinier (Pd) al 25′ pt e al 1′ st), Pordenone-Giana Erminio 3-1 (Bruno (Ge) al 12′ pt, Beltrame (Pn) al 16′ pt e al 2′ st, Valente (Pn) al 36′ st), Reggiana-Bassano 2-2 (Mignanelli (Re) al 47′ pt, Momenté (Ba) al 27′ st, Alessi (Re) su rigore al 37′ st, Cenetti (Ba) al 46′ st), Renate-Pro Patria 3-1 (Napoli (Re) al 3′ pt, Teso (Re) al 10′ pt, Santana (Pp) al 35′ pt, Ekuban (Re) al 20′ st), SudTirol-Cittadella 2-3 (Fink (St) al 5′ pt, Tait (St) al 11′ pt, Litteri (Ci) al 12′ pt, Paolucci (Ci) al 43′ pt, Coralli (Ci) al 25′ st).

Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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