Live 24! Padova, altro giro altra doppia seduta: si suda a Mezzano

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Ore 22.00 – (La Provincia Pavese) Intenso pomeriggio ieri nella sede di via Alzaia del Pavia calcio. E non per la presenza del nuovo proprietario Alessandro Nuccilli che dovrebbe presentarsi al pubblico nella giornata di domani, ma per il via vai di giocatori di questa stagione che hanno firmato la rinuncia a percepire il mese di giugno. Dopo che la scorsa settimana i calciatori azzurri dell’ultima stagione avevano percepito il pagamento degli stipendi di marzo, grazie all’escussione di parte della fideiussione di garanzia presentata un anno fa, mancavano tre mensilità per chiudere l’annata sportiva e consentire al club la regolare iscrizione al prossimo campionato. L’accordo raggiunto dopo una trattativa intavolata nelle scorse settimane tra società e calciatori prevedeva che ci fosse la rinuncia al mese di giugno in cambio del pagamento delle altre due mensilità mancanti. Operazione, che a quanto pare, è stata completata ieri con alcuni tesserati che avevano anche le deleghe di alcuni compagni di squadra. L’accordo prevede una rinuncia dello stipendio valida a patto che l’A.C.Pavia paghi entro venerdì 15 luglio i due stipendi mancanti. In cambio i giocatori hanno ricevuto il via libera per il trasferimento diretto ad altri club con cui hanno già un accordo, altri, come nel caso di Alessandro Cesarini, hanno formalizzato una risoluzione che li lascia liberi per valutare offerte nei prossimi giorni. Con quest’operazione, se portata a termine regolarmente nei prossimi giorni, e la presentazione di una fideiussione di garanzia per la prossima stagione, il club azzurro può sperare di superare l’esame della Covisoc che intanto in queste ore ufficializzerà al primo step la bocciatura del Pavia calcio e di altri club non in regola. Sulla possibilità di sanare la situazione è convinto da Roma il neopresidente Alessandro Nuccilli che conferma a parole quanto dovrebbe essere fatto nelle prossime ore. «Domani (oggi per chi legge) sarà presentata la fideiussione in Lega Pro – sostiene Nuccilli – Poi entro la fine della settimana è previsto il pagamento degli stipendi arretrati, per poter regolarizzare la situazione in vista del perfezionamento dell’iscrizione». Un salvataggio, quindi, che è convinto di poter portare a termine regolarmente ? «Certo, posso confermare che dal 24 luglio il Pavia sarà in ritiro a Trento», ribatte il neo presidente azzurro che poi, incalzato, risponde anche sulle questioni tecniche. «Sarò più preciso nei dettagli sull’organigramma nei prossimi giorni anche con una conferenza stampa – continua Nuccilli – Sturba? Rimane in pole position come nome per essere l’allenatore del Pavia del prossimo campionato di Lega Pro. Mentre circolano voci su nomi di direttore sportivi che non ho contattato. Su questo prenderò decisioni a breve».

Ore 21.40 – (Gazzetta di Reggio) 12 luglio 2016: questa data è cerchiata in rosso sui calendari di tutte le formazioni di serie B e Lega Pro. Entro oggi, infatti, verranno date le risposte definitive sulle domande presentate dalle squadre per prendere parte al prossimo campionato e, molte formazioni stanno già iniziando a tremare. Una società che aspetta con ansia la giornata di oggi è il Vicenza, poiché se il Tribunale non darà parere positivo la squadra veneta non potrà iscriversi al campionato di serie B, lasciando un posto libero in cadetteria, che sarebbe preso dal Livorno, ma l’esclusione dai campionati del Vicenza potrebbe avere una ripercussione anche sul mercato della Reggiana. Nicholas Siega è infatti a un passo dalla firma con la formazione veneta, con l’ufficialità che non è ancora avvenuta perché il giocatore voleva aspettare di capire al meglio la situazione della società biancorossa e, una sua mancata iscrizione alla prossima stagione, lascerebbe l’esterno ancora sul mercato in cerca di una sistemazione. La Reggiana aveva già fatto una proposta di rinnovo al giocatore, ma Siega aveva rifiutato perché la sua intenzione era quella di provare a mettersi in mostra in Serie B. Con lo scenario che potrebbe improvvisamente cambiare però ecco che Siega potrebbe rientrare a piedi pari nell’orbita granata, perché la Reggiana ha bisogno di esterni offensivi da mettere a disposizione di Colucci che necessita di giocatori di grande gamba sulle corsie esterne per il suo modo di giocare sia che sia 4-2-3-1 che 4-3-3. Quel che è certo è che in questo eventuale scenario il giocatore dovrà accettare le condizioni della Reggiana, ma Siega piace molto a Colucci e, in queste due stagioni a Reggio è stato sicuramente uno degli elementi più apprezzati dai tifosi, che ne hanno sempre apprezzato l’impegno speso sul terreno di gioco. Oggi sarà quindi un giorno chiave per molte società, ma se ci sarà la possibilità di provare ad arrivare di nuovo a Siega la Reggiana non se la lascerà sfuggire. Completate tutte le procedure di esame delle domande di iscrizione ai campionati presentate da ogni singola società, sarà poi tempo di prendere in considerazione le domande di ripescaggio che dovranno essere poi anche queste esaminate prima di essere accolte. Proprio per questo è evidente che prima di agosto inoltrato tutte le formazioni di Lega Pro non potranno sapere in che girone saranno inserite. A oggi, se tutte le domande presentate dalle società aventi diritto a partecipare al prossimo campionato di Lega Pro fossero accolte e l’intenzione dei vertici della Lega di predisporre comunque un campionato a 60 squadre, le formazioni ripescate dovranno essere ben nove.

Ore 21.30 – (Gazzetta di Reggio) Primo colpo di mercato in attacco per il club granata. Com’era prevedibile la Reggiana ha ufficializzato nella giornata di ieri l’arrivo di Marco Guidone, proveniente dal Santarcangelo dove ha giocato nelle ultime due stagioni. Guidone è una prima punta e nelle idee del tecnico Leonardo Colucci dovrebbe rappresentare un’alternativa importante partendo dalla panchina, con la speranza che ad agosto inoltrato arrivi anche un secondo giocatore per ricoprire il ruolo di prima punta. Guidone nelle due stagioni a Santarcangelo, dov’è stato prima coinvolto e poi scagionato nello scandalo del calcioscommesse, è sempre andato in doppia cifra di gol e la maglia granata rappresenta un salto in avanti importante nella propria carriera, dovendo giocare in una piazza certamente molto diversa rispetto a Santarcangelo. Guidone è una prima punta forte fisicamente a cui piace dialogare con i compagni e non stare statico all’interno dell’area di rigore, potremmo dire che è un giocatore simile per caratteristiche a Francesco Ruopolo, perno fondamentale dell’attacco granata nella stagione 2014/15 quando la Reggiana raggiunse la semifinale playoff. Il ds della Reggiana Andrea Grammatica ritiene Guidone «Un giocatore dalle qualità importanti per la categoria, che ha avuto un rendimento costante nelle ultime stagioni e in continuo miglioramento, con i numeri che sono lì a dimostrarlo. La Reggiana gli offre una possibilità di fare un passo in avanti nella sua carriera». Classe ’86, il nuovo attaccante granata è stato spinto a venire a Reggio anche dalle parole spese dal suo allenatore Lamberto Zauli, che ha guidato il Santarcangelo nell’ultima stagione e che, appena si è presentata la possibilità per il proprio attaccante di approdare a Reggio, gli ha subito parlato dell’importanza della società e dell’ambiente. Il neoattaccante della Reggiana, com’è normale che sia, promette grande impegno e sacrificio per la maglia granata, anche perché in queste prime settimane di ritiro estivo sarà lui la prima scelta in attacco e Guidone potrebbe sfruttare questo periodo per convincere il mister che può reggere il ruolo di titolare, facendo così cambiare gli obiettivi di mercato. Ghiringhelli. Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche l’ufficialità dell’acquisto da parte della Reggiana di Luca Ghiringhelli, terzino destro che, con il suo arrivo, va così a completare il numero di elementi a disposizione del tecnico Colucci per quello che riguarda i terzini. Ghiringhelli nella mattinata di ieri si è svincolato dal Pavia e nel pomeriggio ha formalizzato l’accordo con la società granata. Le due parti avevano già sistemato ogni aspetto sulla parola, ma l’essere riusciti a mettere subito il tutto nero su bianco ha permesso di anticipare la concorrenza. Con questo innesto si possono dire completate le coppie di terzini a disposizione del tecnico granata che sulla sinistra potrà contare su Pedrelli/Giron, mentre a destra si contenderanno il posto Ghiringhelli/Mogos. Con questo nuovo innesto il reparto difensivo della Reggiana è sicuramente quello più completo in questo momento della stagione, con il ds Grammatica che ora potrà concentrare i propri sforzi sul centrocampo e sugli esterni offensivi, in attesa di sferrare il colpo grosso in avanti, anche se per questo l’attesa sarà con ogni probabilità molto lunga.

Ore 21.10 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova ha fissato ufficialmente l’inizio degli allenamenti: la truppa biancorossa comincerà a sudare lunedì prossimo, nel pomeriggio, allo stadio Martelli, dove si svolgerà la preparazione della squadra. L’elenco dei convocati non c’è ancora perché al gruppo saranno aggregati diversi elementi della formazione Berretti, in attesa che cessioni e conseguenti acquisti completino la rosa a disposizone di mister Luca Prina. Sono già state fissate, inoltre, le prime amichevoli stagionali: il debutto del Mantova ci sarà sabato 23 al Martelli contro una selezione mista di giocatori provenienti dalle squadre di Prima categoria e Promozione. Il secondo test, sempre contro una selezione di Prima e Promozione (ma stavolta bresciana), sarà giocata poi mercoledì 27, sempre al Martelli. Sono poi in corso colloqui per i successivi impegni: il Mantova potrebbe affrontare il Vigasio (in attesa di ripescaggio in D), il Rezzato (idem) e il Darfo Boario (serie D).

Ore 21.00 – (Gazzetta di Mantova) Dopo un mese di discorsi legati alla società, finalmente si torna a parlare di calcio giocato. E come di consueto, il primo, tradizionale, atto della nuova stagione sportiva è legato alle rituali visite mediche, Ieri presso il centro Green Park di Dosso del Corso si sono presentati in quattro: i portieri Francesco Bonato e Pasquale Pane, il difensore Filippo Carini ed il centrocampista Silvano Raggio Garibaldi. Il primo, fresco reduce dal matrimonio e dal viaggio di nozze, è stato Bonato: «Lo scorso anno venni qui con l’intenzione di ritagliarmi uno spazio – dice l’estremo difensore – e complessivamente, malgrado le difficoltà del campionato, ci sono riuscito. Ora ricomincio con maggiore esperienza e spero di poter disputare un’altra stagione positiva, magari con meno sofferenze». Le questioni societarie per Bonato sono lontane: «È normale che un orecchio era rivolto a quello che poteva succedere – conclude – ma poi alla fine noi siamo stati saldati di tutto e questo depone a favore della dirigenza». Anche Filippo Carini riparte con molta motivazione: «Le vacanze dopo una stagione così intensa e difficile mi hanno ritemprato – dice il centrale – e la fiducia che ha riposto la società in me anche per il prossimo campionato è un ulteriore stimolo a fare bene. Sono cambiati gli obiettivi? D’accordo, lo sappiamo, ma non è detto che sia negativo: dobbiamo resettare tutto quello che è accaduto lo scorso anno ed impegnarci al massimo per centrare quanto prima la salvezza. Poi quello che verrà in più tanto di guadagnato: e ripartire con mister Prina è un po’ come proseguire un lavoro già iniziato». Silvano Raggio Garibaldi, al terzo anno in biancorosso, è uno dei più esperti. Chiamarlo bandiera forse è esagerato, ma sicuramente il mediano è entrato nei cuori dei tifosi per determinazione e attaccamento ai colori: «Sapete quanto sia legato al Mantova e come mi trovi bene in questa splendida città – sorride Raggio – sono felicissimo di ripartire in biancorosso e che ci possa essere ancora Luca Prina a guidarci. Sappiamo che ci aspetta un torneo difficile ma siamo pronti a dare il massimo: voliamo bassi con la consapevolezza di non ripetere più gli errori dell’anno scorso». Il portiere Pasquale Pane sarebbe in lista di trasferimento: «Ho un altro anno di contratto e con la società non ho ancora parlato. Ovvio che ognuna delle due parti cerchi il meglio per sé stessa: quando ci troveremo per il raduno ci confronteremo e vedremo quali saranno le prospettive». Oggi nuovo giorno di visite mediche per i tesserati Acm con Caridi, Ruopolo, Anastasi, Cristini e De Respinis che saranno in città.

Ore 20.50 – (Gazzetta di Mantova) Fumata nera sul fronte direttore sportivo: l’intesa con Andrea Iaconi – che sembrava a un passo dopo giorni di dialogo – non è stata trovata e dunque non sarà l’ex dirigente del Brescia a gestire il mercato biancorosso. «Non c’erano le condizioni per portare avanti l’operazione», sintetizza il presidente Sandro Musso. Accantonata anche la pista Giovanni Galli, a questo punto l’Acm potrebbe optare per la “soluzione interna”. Vale a dire il ripescaggio in extremis di Alfio Pelliccioni che, pur avendo cominciato una trattativa per la rescissione del contratto, sta comunque ancora lavorando per l’Acm sul fronte delle cessioni, in stretta connessione con il dg Matteo Togni e ovviamente su indicazioni di mister Luca Prina. L’esigenza di far quadrare i conti, del resto, sconsiglia in questo momento voli pindarici e sfruttare al massimo le risorse che si hanno già in casa potrebbe alla fine rivelarsi la soluzione migliore. In attesa di sviluppi ufficiali su questo fronte, c’è da registrare lo slittamento di 24 ore del trasferimento di Dalla Bona al Santarcangelo. Ieri sera, comunque, l’accordo fra tutte le parti in causa è stato raggiunto (il regista firmerà un biennale col club romagnolo) e oggi la cosa dovrebbe essere messa nero su bianco. Il che permetterebbe al Mantova di ufficializzare i primi due acquisti: si tratta del 20enne centrocampista Ibrahima Pape Sene e del 22enne esterno destro Stefano Lanini. Il senegale, soprannominato Ibra, è esploso quest’anno nella Primavera dell’Entella con 24 presenze e ben 11 gol. Stefano Lanini, invece, nonostante la giovane età ha alle spalle già 4 stagioni in serie D (una nel Sant’Angelo e tre nella Caronnese) e una presenza in B con l’Entella. Nell’ultimo campionato è andato in prestito alla Pistoiese, totalizzando 19 presenze e un gol in Lega Pro. Oggi, intanto, Pelliccioni sarà a Milano per provare a concludere altre cessioni. Sembra in dirittura d’arrivo quella del portiere Pane, il cui procuratore avrebbe già in tasca un’intesa con un club (l’Akragas?) del quale però non ha ancora rivelato il nome. Da verificare è poi la possibile cessione di Perpetuini alla Lucchese (per ora accantonato lo scambio con la Pistoiese per Damonte). Si è complicata un po’ invece la trattativa per la rescissione del contratto di Beretta: giovedì comunque l’attaccante sarà in sede per discuterne. Sul fronte entrate, i fari restano accesi sul 25enne difensore centrale ex Albinolefe Antonio Magli (30 gare e 2 gol) e sul 22enne esterno sinistro della Spal Andrea Beghetto (18 presenze). Piace anche, per la fascia sinistra, il 23enne dell’Entella Luca Cecchini, lo scorso anno 24 gare e un gol in Lega Pro nel Teramo. Nella lista di Prina restano poi tre ragazzi dell’Atalanta: gli esterni Valerio Nava (11 gare nel Cittadella) e Luca Barlocco (33 nella Carrarese) e l’attaccante Gabriel Lunetta della Primavera nerazzurra.

Ore 20.30 – Giorgio Zamuner, rintracciato pochi minuti fa dalla nostra redazione a Mezzano di Primiero non appena sbarcato in ritiro, ha confermato a Padovagoal gli ultimi sviluppi di mercato riferiti nel tardo pomeriggio: “Russo? Dovrebbe venire su domani, ha sistemato le sue cose. Il portiere? Dopo mi sento con Bindi, anche per lui siamo ai dettagli e anche lui potrebbe arrivare in ritiro domani. Altre novità? Stiamo valutando sia in entrata che in uscita. Come ho trovato la squadra? Bene, stanno lavorando sodo: giusto così, perché per correre dopo bisogna correre prima…”.

Ore 20.20 – (Messaggero Veneto) Sono 27 i giocatori con cui Tedino lavorerà al fresco di Arta Terme sino al 24 luglio. Sabato alle 17 il debutto con la selezione locale Arta-Cedarchis. La rosa. Portieri: Matteo Tomei (’84), Marco D’Arsiè (’93), Nicola Rigo (’94). Difensori: Eros Pellegrini (’90), Mirko Stefani (’84), Andrea Ingegneri (’92), Paolo Marchi (’91), Daniel Semenzato (’87), Michele De Agostini (’83), Matteo Uliari (’98), Andrea Zavan (’98). Centrocampisti: Matteo Buratto (’84), Salvatore Burrai (’87), Matteo Mandorlini (’88), Andrea Dussi (’98), Luca Salamon (’98); Attaccanti: Riccardo Martignago (’91), Paulo Azzi (’94), Francesco Finocchio (’92), Nicola Valente (’91), Rachid Arma (’85), Stefano Pietribiasi (’85), Luca Cattaneo (’89), Emanuele Berrettoni (’81), Marco De Anna (’98), Andrea De Anna (’99), Simone Raffini (’96). Lo staff. Allenatore: Bruno Tedino. Vice: Carlo Marchetto. Collaboratore tecnico: Andrea Toffolo. Preparatori atletici: Adalberto Zamuner e Tommaso Zentilin. Preparatore dei portieri: Paolo Lenisa.

Ore  – (Messaggero Veneto) Un’altra ufficialità è arrivata, dopo tanto parlare. Paulo Dentello Azzi, attaccante classe ’94, è un nuovo giocatore del Pordenone. Il 22enne brasiliano arriva in prestito dalla Tombense, club brasiliano che ne detiene il cartellino e in cui ha militato in passato. La punta sudamericana ha comunque esperienza tricolore, perché la scorsa stagione si è diviso tra lo Spezia (in serie B) e il Pavia in Lega Pro. Prima ancora Azzi aveva vestito la maglia del Cittadella, con cui aveva realizzato una rete tra i cadetti. «Sono molto contento di essere qui – afferma il professionista –. Il Pordenone gioca un calcio propositivo e offensivo come piace a me. C’è tutto per fare bene: sia a livello di squadra che personale. Il mio punto forte è la velocità, gioco esterno d’attacco ma anche seconda punta». «La qualità nel reparto avanzato non manca – continua –: sarà bello confrontarsi con compagni forti ed esperti. Bellissimo il centro sportivo De Marchi, ora concentriamoci sul ritiro per preparare al meglio la stagione». Azzi era già stato cercato da Giorgio Zamuner lo scorso gennaio: poi l’attaccante aveva scelto Pavia. Adesso il neroverde, con cui punta a consacrarsi. Affare chiuso, dunque, mentre in dirittura d’arrivo ce ne sono altri due. Stiamo parlando delle trattative che portano tra i “ramarri” Giulio Parodi (classe ’97) e Matteo Gerbaudo (’95), rispettivamente terzino e centrocampista della Juventus. La coppia bianconera potrebbe salire a breve nel ritiro di Arta Terme e legarsi così ai nuovi compagni. Esclusa invece la pista che indicava il Pordenone sulle tracce di David Di Nicola (’96), terzino abruzzese del Pescara, la scorsa stagione al Lanciano: c’era stato interessamento, sfumato però per dirottare su Parodi. Con gli arrivi dei due juventini, a ogni modo, la squadra sarebbe di fatto al completo. Mancherebbe un centrocampista, giovane, su cui la dirigenza e Tedino stanno lavorando. Nomi non se ne sono ancora fatti. Sembra però chiaro che il profilo sia simile a quello di Gerbaudo e, in precedenza, di Pasa. A proposito: Pasa, assieme agli altri ex neroverdi Strizzolo e Martin, cominciano oggi la loro stagione in serie B col Cittadella. I granata si radunano e cominciano a lavorare e preparare il rientro tra i cadetti. Intanto i prossimi venti giorni saranno decisivi per quanto riguarda il completamento dell’organico di Lega Pro. Attualmente le società sono 52 e bisogna arrivare a 60. Rischiano però di non farcela Pavia, Rimini, Casertana e Paganese: si rischia di scendere sotto le 50. Intanto dovrebbero essere richiamate Cuneo, Lupa Roma e Melfi, poi l’Albinoleffe (pagheranno tutte 250 mila euro di tassa). Nel secondo giro dovrebbero fare domanda Fano, Fondi, Forlì, Olbia e Lecco. Insomma, quest’estate non presenta nulla di nuovo rispetto al passato, anzi.

Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Molti tifosi (per gli standard neroverdi), entusiasmo da parte di tutti, la voglia di lasciare nuovamente il segno e disputare quindi una grande annata. Il Pordenone ha cominciato col miglior piglio possibile la sua terza annata di fila in Lega Pro. La squadra si è radunata ieri al De Marchi, dove ha sostenuto dei test. Alle 15 è poi partita per il ritiro di Arta Terme, in cui ha sostenuto subito il primo allenamento. Rimarrà in quota sino al 24, per lavorare al meglio e preparare la stagione della conferma: adesso bisogna dimostrare che, il clamoroso e inaspettato secondo posto – con annessa semifinale play-off – non è stato un caso. La giornata. I primi giocatori ad arrivare ieri in via Villanova di Sotto sono stati i nuovi, seguiti poi da capitan Stefani e il gruppo dei “senatori”. Buratto, quarta stagione a Pordenone (è il neroverde più longevo), ha fatto gli onori di casa ai vari Pellegrini, Pietribiasi e agli altri nuovi. Particolarmente acclamato Rachid Arma, il bomber prelevato dalla Reggiana, che si è dimostrato felice dell’accoglienza. «Sono soddisfatto – le sue prime parole –. Mi sono subito accorto di aver trovato un ambiente carico, familiare e con grande positività. C’è tutto per fare bene. Non vedo l’ora di mettermi a disposizione del mister». All’arrivo ha fatto seguito un test in palestra e, quindi, i colloqui individuali. Alle 13 la squadra ha pranzato assieme e si è spostata ad Arta. Da oggi si comincia a lavorare seriamente, con due sedute: sarà così sino al 24. Gli orari (escluse le amichevoli) degli allenamenti saranno 10-12 e 16.30-18.30. Entusiasta. Dopo la meritata settimana di ferie non poteva mancare lui, il mister, Bruno Tedino, che dopo aver fatto il mercato assieme a Denis Fiorin e Matteo Lovisa è pronto per guidare la squadra. «Sembra sia passato un giorno dall’ultima gara giocata col Pisa – afferma il tecnico –. Il tempo è volato, ma ci siamo riposati e siamo pronti a ripartire. La squadra? Penso che sia stato svolto un buon lavoro. Abbiamo costruito una rosa competitiva: ora la parola passa al campo». Tedino ha una parola d’ordine: «Dobbiamo ragionare col “noi” – spiega il mister –. Solo con l’unità d’intenti possiamo arrivare lontano. Esattamente come abbiamo fatto l’anno scorso. Solo così possiamo dimostrare che il secondo posto non è stato un caso: abbiamo una bellissima sfida di fronte, speriamo di vincerla». Il presidente. Oggi, nel frattempo, dovrebbe vedersi ad Arta Terme il presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, ai box dopo la presentazione del mister dello scorso giugno. «É grazie a lui – chiude Tedino – che siamo riusciti a mettere in pratica le nostre idee. Ora vogliamo farlo felice». Probabile che questa squadra riuscirà nell’intento.

Ore 19.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Tutto confermato. Alla fine, come anticipato, è arrivata anche l’ufficialità dell’arrivo di Julien Rantier al Bassano. Per l’ex esterno di Vicenza, Verona e nell’ultima stagione del Pro Piacenza, decisivo il parere espresso da Luca D’Angelo, che ha spinto molto per il suo arrivo. Nella giornata di oggi potrebbe arrivare il bis, con la formalizzazione anche del portiere che affiancherà Gian Maria Rossi: tutti gli indizi portano a Elia Bastianoni, ex Varese e Catania, pronto alla firma e ad essere annunciato proprio in coincidenza con l’avvio della nuova stagione. L’ultimo colpo del dg Werner Seeber sarà un attaccante, la cui traccia è già presente e tenuta ben coperta dietro le quinte. Piace anche il centrocampista Manuel Giandonato, in uscita dal Padova. I giallorossi si sono radunati in sede ieri per le visite mediche. Domani i primi test atletici al Mercante, che proseguiranno nelle giovedì e venerdì. Sabato è prevista la partenza per il ritiro di Asiago dove la squadra si tratterrà fino a venerdì 29 luglio.

Ore 19.20 – (Giornale di Vicenza) Prima scelta estiva di Werner Seeber, il francese di lungo corso Julien Rantier è stato ufficializzato solo nel pomeriggio di ieri, ma in realtà è stata la primissima addizione virtussina, definita già a giugno e ratificata adesso soltanto per esigenze di scaletta. Globetrotter del pallone, Rantier, trequartista o esterno offensivo di piede mancino, 33 anni da compiere ad agosto, è reduce da un’annata ricca di soddisfazioni personali alla Pro Piacenza e costellata da 8 reti in 30 presenze e diversi assist smazzati alla comunità. Rantier, un metro e 76 per 65 kg, è transalpino solamente nella carta d’identità, è in Italia da 15 anni e la sua carriera professionistica l’ha sviluppata qui: preso dall’Atalanta neppure 18enne dai francesi del Nimes, Rantier ha debuttato con gli orobici in A da titolare, poi il passaggio a Vicenza per un biennio, quindi un giro d’Italia a tappe infinito: Albinoleffe, Verona, Piacenza, ancora Verona, Taranto, Perugia, Alessandria, Pro Piacenza e adesso Bassano. Nel suo lungo percorso Rantier non ha mai mancato l’appuntamento col gol: in doppia cifra all’Hellas e altrove sempre 7 o 8 bersagli a decorare la sua referenziata presenza. Al Bassano è stato arruolato indicativamente per rilevare Misuraca dietro le punte ma in realtà il suo ingresso mira ad elevare mestiere e leadership nella zona nevralgica del campo con un uomo di personalità, in grado di vedere la porta, mandare in gol i compagni ed essere un riferimento nello spogliatoio. Rantier inaugura di fatto un quartetto di arrivi in questo inizio di settimana in via Piave: con lui ci saranno Simone Perico, Elia Bastianoni e Marco Soprano, quest’ultimo virtualmente un ritorno. Perico, bergamasco di Seriate, 27 anni da compiere, un metro e 81 per 70 kg, prende il posto di Dario Toninelli sulla corsia difensiva di destra, ma a differenza di Darietto, finito a Livorno, voluto dal nuovo trainer Foscarini, vanta una prolificità offensiva inusuale per un terzino: 6 reti nell’ultimo campionato alla Giana Erminio, non alla Spal o al Cittadella. Quanto al portiere Elia Bastianoni, 25 anni, un metro e 85 per 82 kg, ligure di Santa Margherita, sino a un paio di anni fa pareva un predestinato: il Livorno l’aveva prelevato dal Varese in B dove salvo qualche prestazione dispari (ad esempio una prova non memorabile col Vicenza) si era messo in evidenzia benone. Ma due mesi prima di trasferirsi in Toscana (è cognato dell’ex portiere labronico Mazzoni) una frattura allo scafoide del polso l’ha messo ko. Da qui il passaggio al Catania in Lega Pro e ora il Bassano da svincolato, possibile rampa di rilancio. Affiancherà Rossi tra i pali, la società ha puntato su due estremi difensori affidabili. Bastianoni a 20 anni lo voleva il Bologna in A, poi non se ne fece niente ma le doti sono fuori discussione: solido e reattivo, negli ultimi tempi è cresciuto molto anche nelle uscite aeree che in avvio non rappresentavano esattamente il suo punto di forza. E nell’eventualità il ginocchio di Rossi richiedesse un pit stop, il club ha voluto cautelarsi con un giocatore di pari valore. Quanto a Marco Soprano, il suo rientro dal Genoa dopo la parentesi semestrale della scorsa stagione è una piacevolissima notizia poiché i margini di crescita di questo ragazzone di Casale sono acclarati. E Seeber in silenzio confida possa emulare Barison, giunto la scorsa estate a fari spenti da quarto stopper e affermatosi poderosamente da titolare nel giro di un mese. Ieri mattina è ricominciata a tutti gli effetti la nuova annata col rituale delle visite mediche, poi sarà la volta di test fisici e atletici al Mercante prima della partenza per il ritiro ad Asiago fissata per sabato mattina dallo stadio.

Ore 19.00 – Qui Mezzano: termina l’allenamento.

Ore 18.40 – Qui Mezzano: partitella finale a campo ridotto.

Ore 18.20 – Qui Mezzano: mister Brevi spiega ai suoi giocatori i movimenti del 3-5-2.

Ore 18.00 – Qui Mezzano: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 17.40 – Qui Mezzano: lavoro col pallone, classici esercizi di controllo e precisione dei passaggi.

Ore 17.20 – Qui Mezzano: presente alla seduta pomeridiana anche Giorgio Zamuner, che ha raggiunto la sede del ritiro dei Biancoscudati nel primo pomeriggio.

Ore 17.00 – Qui Mezzano: Biancoscudati in campo per la seduta pomeridiana.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Tante piccole cose mi hanno spinto a scendere in Lega Pro. La prima che a Venezia giocherò per vincere». Si presenta così Alexandre Geijo Pazos, botto finale del calciomercato dalla serie B di Brescia, dove si è fatto apprezzare come centravanti da 4-3-3 da mister Inzaghi. «Questo è un buon punto di partenza, lui di calcio ne sa più di tutti – sorride il 34enne, spagnolo seppur nato a Ginevra dove la sua famiglia vive -. Che qui ci sia un progetto serio lo si capisce dai giocatori, oggi chi non verrebbe a Venezia? A Brescia ho fatto bene, l’obiettivo era la salvezza e siamo andati oltre, ma partire per vincere la Lega Pro è un altro stimolo». Nove anni dopo Alex Pederzoli ci riprova, sulle orme di suo padre William (terzino del VeneziaMestre nell’87). «Papà è contento e mi ha detto solo «mi raccomando» – confida il 32enne centrocampista -. Nel 2007 fui ceduto dopo un rigore segnato in Coppa Italia e non ho mai capito perché. Dopo Venezia ho conquistato la B sul campo, altre volte ci sono andato vicino, anche nell’ultima stagione col Pordenone. Alla fine però conta solo vincere e l’umiltà è il primo passo». Con Pederzoli hanno giocato nel Pavia il portiere Davide Facchin e il difensore Alessandro Malomo. «Negli anni scorsi ero già stato accostato al Venezia, stavolta sono qui davvero ed essendo di San Donà significa molto per me – assicura Facchin -. Respiro l’aria di una società importante, con traguardi ambiziosi ma non scontati». «Anche a Pavia c’erano obiettivi alti e nessuna avvisaglia della crisi societaria – aggiunge Malomo -. Dobbiamo conquistarci la fortuna, io spero di dare un grosso contributo e mi ha fatto un’ottima impressione mister Inzaghi, che subito ci ha parlato di dieta e cultura del lavoro. Vinceremo se avremo più voglia di tutti». Chi tocca il cielo con un dito è il 21enne Nicola Sambo, portiere del sestiere di Castello. «Avevo un altro anno con lo Spezia ma quando il Venezia, la squadra che ho sempre tifato, mi ha chiamato non ci ho pensato un attimo. Esserci è un grande motivo d’orgoglio per me e la mia famiglia, un’emozione indescrivibile».

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Prime strette di mano, pacche sulle spalle ma non solo. Nel giorno del raduno per gli arancioneroverdi sono subito iniziate le consegne da parte dell’allenatore Pippo Inzaghi. «La prima cosa che ci ha chiesto è stata quella di cercare di fare subito gruppo – riferisce il difensore Marco Modolo, primo riconfermato con Fabiano dal ds Perinetti – d’altra parte dalla scorsa stagione siamo rimasti in pochi e quindi c’è molto da costruire sotto tutti i punti di vista. Sono arrivati giocatori di primo piano, ora sarà fondamentale cercare quanto prima le alchimie giuste per toglierci delle soddisfazioni». Entusiasta il fantasista Gianni Fabiano, neo 32enne e «modello» nei giorni scorsi per le nuove maglie del Venezia. «Il clima è ottimo, ma soprattutto è super che la squadra sia completa fin dal primo giorno di preparazione. A leggere l’organico c’è tanta qualità e dico che questo Venezia ha poco da invidiare anche a compagini di categoria superiore. Il calciomercato è stato un crescendo e innesto dopo innesto è aumentata la consapevolezza del nostro obiettivo. Inzaghi? Da allenatore punta tutto sugli stessi valori, in primis la cultura del lavoro, che l’hanno portato ad essere un grande del calcio italiano». Volto ben noto quello di Francesco Cernuto, al via per il quarto anno a Venezia. «Purtroppo questa continuità sembra non basti alla Lega Pro per considerarmi «giocatore bandiera» (e quindi fuori dalla lista blindata dei 16 senior, ndr), io però mi sento solo uno del gruppo con tutto l’orgoglio di farne parte – assicura il difensore di Milazzo -. Se penso che Domizzi fino a ieri lo guardavo in tivù in serie A posso solo essere felice della concorrenza che ci sarà a Venezia». Stessa prospettiva per il ventenne Alberto Acquadro, riconfermato mesi addietro da Perinetti. «Quest’anno si alza il livello rispetto alla serie D ed oltre ad imparare voglio mettermi alla prova e migliorare il più possibile. A maggior ragione visto che non ci sarà l’obbligo di schierare gli under, quindi lo spazio dovrò essere bravo a conquistarmelo con tutte le mie forze».

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Bellissimo, ma ne parliamo domani nell’incontro-stampa». Queste le parole del tecnico Pippo Inzaghi ieri per commentare il primo contatto con la nuova realtà del Venezia, che punta alla serie B. Il diesse Giorgio Perinetti – al 39. anno nel mondo del pallone – intanto sottolinea come «per ora è indubbiamente un ottimo organico, che deve crescere e diventare squadra e poi arrivare ad essere un vero e proprio gruppo, vincente».
Giornata lunghissima quella del ritrovo arancioneroverde. All’Hotel Villa Fiorita di Monastier i giocatori arrivano alla spicciolata – chi con la super-valigia, chi con un sacco di nailon gigante – qualcuno vi ha trascorso la notte. Il diesse Perinetti assieme al fido Giampaolo Marcheggiani saluta uno a uno i nuovi arrivati, mentre il tecnico Inzaghi controlla che tutto proceda per il meglio, freme perchè i tempi siano rispettati. Alle 12 tutti e 25 i giocatori sono nella hall pronti all’incontro con allenatore e presidente nella sala Verdi. Manca solo Tacopina che a causa del navigatore dell’auto in tilt arriva con una ventina di minuti di ritardo e chiude la riunione. Al pomeriggio presa di contatto con il campo del Taliercio per quella che è una squadra che avrà uno schieramento titolare tutto nuovo, per puntare subito alla B. «Da un mese sono eccitato aspettando questo giorno – confida il presidente Tacopina – e ho già notato grandi differenze con le esperienze di Roma e Bologna. Qui ho visto un feeling immediato, una voglia di far gruppo che contraddistingue tutti. Anche Inzaghi non vedeva l’ora di iniziare e mi chiamava più di una volta al giorno per sapere se tutto era ok: gli ho detto di godersi le ferie fino in fondo, di stare al mare altri tre giorni… Ha tanta voglia di fare e crede davvero in questo progetto». Oggi doppia seduta di test per la squadra, incontro-stampa di presidente e tecnico con presentazione dello staff di Inzaghi e domani mattina partenza per il ritiro di Piancavallo.

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) L’emozione e la solennità del primo giorno. Le divise, le foto, i discorsi di benvenuto del presidente. E’ iniziata così la nuova stagione del Venezia, con il doppio appuntamento di Monastier e del Taliercio. Sugli spalti una cinquantina di tifosi che non hanno voluto perdersi i primi fotogrammi di una stagione che si annuncia da incorniciare. «Inizia il nostro viaggio. Sono emozionato, aspettavo questo momento da più di un mese. E ho respirato un’atmosfera che non avevo sentito neanche a Bologna o a Roma — sono le parole di Joe Tacopina — anche se siamo in Lega Pro ci sono un livello e una cultura superiori». Dopo i primi test medico-atletici del mattino, il lavoro è proseguito sul sintetico del Taliercio. I giocatori hanno vestito la divisa nuova per le foto, poi è arrivato il momento del confronto nel segreto dello spogliatoio. Un applauso ha chiuso l’intervento di Tacopina: «Ho cercato di far capire ai giocatori che fanno parte di un progetto importante e che loro sono importanti per questo progetto». In campo Tacopina e Inzaghi si sono abbracciati: «Un bellissimo impatto», ha detto il tecnico, concentratissimo sul lavoro della squadra chiamata attorno a sé sul sintetico per avviare la seduta. A illustrare il programma è il preparatore atletico Luca Alimonta: «Questi test iniziali servono a conoscere i giocatori, per adattare il programma di lavoro che abbiamo pianificato con staff tecnico e staff medico e che inizierà da giovedì». Un anno fa, a metà luglio, il Venezia Fc ancora non esisteva ufficialmente e il raduno era arrivato più tardi, con la squadra non ancora al completo. E con Tacopina in incognito: «Non vedevo l’ora che si iniziasse. Ma tutti erano ansiosi di cominciare. Inzaghi mi telefonava più volte al giorno ed ero io a dovergli dire “goditi la vacanza”. Ora siamo molto felici». Anche il ds Giorgio Perinetti può tirare un sospiro di sollievo, dopo aver consegnato al tecnico una rosa di 25 elementi: «Abbiamo scelto gente temprata, alla quale intendiamo trasmettere lo spirito che ci ha contraddistinto lo scorso anno. L’organico è buono, ma è tutto l’ambiente a fare la differenza». Grande curiosità, in questo primo giorno, per il neo arrivato Alexandre Geijo, l’attaccante spagnolo voluto fortissimamente da Inzaghi. «A convincermi sono state tante cose, dalle parole del direttore alla presenza di un allenatore come Inzaghi, fino al presidente Tacopina. E poi volevo disputare una stagione in cui lottare per un traguardo importante». Oggi i test atletici, domani partenza per il ritiro di Piancavallo.

Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Ad un passo dalla conferma in biancorosso Alessio Vita. L’esterno, sotto contratto fino al 2018 con il Sassuolo proprietario del cartellino, si appresta ad affrontare la sua terza stagione nel Vicenza grazie al rinnovo del prestito che si può considerare sostanzialmente definito con il club emiliano: in pratica mancano solo le firme. Una buona notizia per il tecnico Lerda che considera Vita una pedina importante nell’assetto tattico della squadra. Procede con buone speranze anche la trattativa in corso con la Fiorentina per avere a Vicenza Simone Minelli, classe ’97, ala sinistra delle giovanili del club viola. Dalla stessa società Toscana il Vicenza vorrebbe anche Saverio Madrigali, difensore centrale, classe ’95, alto 1,90 per 80 chili di peso, di ritorno da una stagione in prestito all’Arezzo in Lega Pro. Per entrambi i giocatori non mancano le richieste e c’è quindi da battere la concorrenza, ma il Vicenza ha fatto passi avanti nell’incontro svoltosi ieri a Firenze con Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica della Fiorentina. Il club di via Schio può far pesare a suo favore anche il buon rapporto personale tra il presidente Alfredo Pastorelli e Andrea Pastorello che è il procuratore sia di Minelli che di Madrigali.Per quanto riguarda Nicholas Siega, esterno sinistro, classe ’91, svincolato dalla Reggiana, è questione di poco, in pratica manca solo l’ufficializzazione, perchè l’accordo è stato trovato su tutto. Un po’ più complessa la trattativa per il centrocampista Giuseppe Rizzo, classe ’91, di proprietà del Perugia, individuato come obiettivo per rinforzare e completare il reparto centrale: c’è ancora una leggera distanza infatti tra domanda e offerta ma non è escluso che per domani la trattativa vada in porto.

Ore 15.10 – (Giornale di Vicenza) E alla fine Sergio Cassingena e Tiziano Cunico hanno raggiunto un accordo. In extremis, alle 19 di ieri, la vicenda che ha tenuto in ansia i tifosi biancorossi ha conosciuto la parola fine. È stato un pomeriggio lungo che ha visto nello studio dell’avvocato Fabio Sebastiano, legale del Vicenza, confrontarsi da una parte l’avvocato di Sergio Cassingena, Patrizia Merlin, e dall’altra quello di Tiziano Cunico, Edda Grasselli. Una volta trovato l’accordo il legale dell’ex presidente del Vicenza, Tiziano Cunico, ha depositato per via telematica al tribunale civile, sezione fallimentare, la rinuncia all’opposizione all’omologa che lo stesso aveva depositato l’8 luglio.Al termine dell’incontro nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma Tiziano Cunico, arrivato in città proprio per poter firmare l’eventuale accordo, ha voluto dire due parole: «Sono stati tre giorni terribili – il suo commento a caldo – ma sono felice che tutto alla fine si sia risolto anche se non con mia piena soddisfazione; se ho accettato l’accordo è perché ho pensato soprattutto ai tifosi biancorossi, ad uno in particolare, al caro Attilio che da lassù sarà soddisfatto di questa mia decisione».La diatriba che ha portato ad un gesto così clamoroso da parte di Tiziano Cunico aveva preso il via nel febbraio del 2015, quando come abbiamo spiegato nei giorni scorsi, il Vicenza aveva chiesto ed ottenuto un finanziamento alla Banca Popolare di Vicenza per 1,2 milioni di euro. A garanzia le firme di Sergio Cassingena, presidente di Finalfa azionista di maggioranza della società biancorossa, di sua moglie Teresita Brusaterra e appunto di Tiziano Cunico allora presidente del Vicenza. Quando si è vicini alla cessione del club di via Schio a Vi.Fin. Cunico chiede di essere sollevato dal debito sottoscritto, ma non viene ascoltato ed anzi si ritrova, senza saperlo, con quello stesso debito ceduto alla Vi.Fin.. In questi mesi si è cercato un accordo tra le parti che però non è mai stato trovato e così si arriva all’atto di forza dell’avvocato Grasselli che, per conto di Cunico, presenta opposizione all’omologa al Tribunale. La vicenda ha così allarmato l’ambiente biancorosso che perfino lo stesso sindaco Achille Variati se ne è interessato facendo ancora una volta appello al senso di responsabilità di tutti. D’altra parte il Vicenza è un bene della città e della provincia e il fatto che per una lite tra vecchi soci rischiasse di non poter essere iscritto al campionato di serie B aveva del clamoroso. Perché si deve ricordare che l’opposizione all’omologa per la ristrutturazione dei debiti era davvero una bomba innescata in quanto senza questo documento, che comunque deve essere presentato entro stasera alla Federazione, non si può ottenere l’iscrizione al prossimo campionato. Documento che in ogni caso proprio stamattina dovrà avere l’avallo del Tribunale civile, che in pratica dovrà dire se è d’accordo col piano di ristrutturazione dei debiti presentato appunto dal Vicenza. Una volta ottenuto il parere favorevole la società biancorossa potrà girare l’omologa alla Federazione che a quel punto darà il via libera all’iscrizione al campionato di serie B del club. I tempi sono stretti perché la documentazione deve arrivare entro stasera.

Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Alessandro Lanzarini, classe 1998, difensore esterno destro, è un giocatore del Campodarsego (Serie D). La squadra di patron Pagin, affidata quest’anno a mister Enrico Cunico, sta prendendo dunque gradatamente forma ed ecco l’innesto di un giovane di belle speranze che arriva dalla Centese, e che ha accumulato una trentina di presenze l’anno scorso nel campionato di Promozione dilettanti. Il d.g. Attilio Gementi è impegnato su più fronti, per garantire al tecnico vicentino una rosa il più possibile completa al momento del raduno, fissato per fine settimana, con inizio della preparazione a Reschigliano lunedì 18. A questo proposito sono attesi gli annunci per due portieri, uno dei quali dovrebbe essere Gabriele Brino (ex Belluno), un terzino sinistro e due centrocampisti.

Ore 14.10 – (Gazzettino) Com’era ampiamente annunciato, ieri il Cittadella ha reso ufficiale l’arrivo del difensore Carlo Pelagatti, nato ad Arezzo l’8 gennaio 1989, l’ultima stagione a Catania, società dalla quale si è svincolato. Pelagatti, a lungo inseguito anche dal Pisa tra i cadetti e anche dal Padova per la Lega Pro, vanta una lunga esperienza tra Prima e Seconda divisione, con un paio di presenze in serie B con l’Ascoli. Sarà questa la prima, vera stagione nella serie cadetta. «L’ho vissuta soltanto di sfuggita – racconta il calciatore – Con l’Ascoli sono salito in serie B, poi è cambiato l’assetto societario e ho cambiato maglia, finendo al Catania. Adesso spero proprio di vivere una stagione ricca di soddisfazioni». Nello scegliere la destinazione, Pelagatti non ha mai avuto dubbi: «Del Cittadella ne parlano tutti bene. C’erano diverse altre soluzioni fattibili, ma ho optato sin dall’inizio per questa. Quando il mio agente mi ha chiamato per riferirmi della possibile trattativa, ho immediatamente detto di sì». Tra l’altro un trasferimento facile da portare a termine, Pelagatti ha lasciato fare tutto al suo agente Bergossi: «Mi ha detto che il Cittadella cercava un difensore con le mie caratteristiche, con il direttore Marchetti ho parlato soltanto quando Bergossi era in sede per definire il tutto. Mi ha passato Marchetti a telefono con il quale ho fatto due chiacchiere, l’intesa si è trovata al volo, anche perché il modo di intendere il calcio del Cittadella è lo stesso che vivo io. Adesso non vedo l’ora di cominciare». Se dovesse descriversi, come si definirebbe? «Sono un difensore centrale che all’occorrenza può agire anche da esterno. Non sono la classica torre ma ho un comunque un buono stacco di testa. So stare attaccato all’uomo, difficilmente me lo perdo, anche perché non mollo mai, ho grande temperamento, e in campo riesco a dare sempre tutto quello che ho in corpo». Il messaggio ai suoi nuovi tifosi: «Vi prometto sempre il massimo impegno, ho scelto Cittadella e voglio che la società sia contenta di avermi preso, non voglio deludere nessuno. Ho visto la rosa dei giocatori, penso che il direttore abbia messo in piedi una buona squadra. Non facciamo proclami, ma sono certo che ci divertiremo». Oggi intanto dovrebbe essere il giorno di Luca Valzania, il centrocampista classe 1996 che arricchirà la mediana del Cittadella. Giovane dai piedi buoni, ha giocato l’ultima stagione a Cesena, è di proprietà dell’Atalanta.
RADUNO. Sono finite le vacanze in casa granata. Nel pomeriggio, alle 16, al Tombolato il Cittadella si ritroverà per il primo allenamento stagionale. Fino a sabato lavoro al campo, test atletici e visite mediche.

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) Sono 26 i giocatori granata che si ritroveranno oggi pomeriggio al Tombolato agli ordini del tecnico Roberto Venturato per riprendere la preparazione in vista della prossima stagione in Serie B. Ai 21 elementi della prima squadra si aggregheranno 5 ragazzi della Berretti, che ha vinto lo scudetto. Ecco i convocati, ruolo per ruolo. Portieri: Enrico Alfonso e Alberto Paleari (nuovo); difensori: Amedeo Benedetti, Alessandro De Leidi, Marco Martin (nuovo), Manuel Pascali, Ivan Pedrelli (nuovo), Carlo Pelagatti (nuovo), Filippo Scaglia, Alessandro Salvi; centrocampisti: Massimiliano Busellato (rientro per fine prestito), Manuel Iori, Filippo Lora, Andrea Paolucci, Daniele Pasa (nuovo), Andrea Schenetti; attaccanti: Andrea Arrighini (nuovo), Giulio Bizzotto, Lucas Cossenzo Chiaretti, Gianluca Litteri, Luca Strizzolo (nuovo). I 5 ragazzi della Berretti: Alberto Corasaniti (portiere), Marco Varnier (difensore centrale), Luca Maniero (terzino), Giacomo Caccin (centrocampista) e Giulio Fasolo (attaccante).

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Raduno con il botto. E il botto risponde al nome di Carlo Pelagatti, il cui ingaggio è stato annunciato ufficialmente ieri. Anche lui, difensore centrale 27enne di Arezzo, nella scorsa stagione al Catania, questo pomeriggio alle 16 si ritroverà allo stadio Tombolato per la ripresa dei lavori del Cittadella, che inizia a prepararsi con cinque giorni di test fisico-atletici e visite mediche prima di salire in ritiro a Lavarone per due settimane di allenamenti in altura. E non è finita qui, perché la sorpresa dell’ultima ora potrebbe materializzarsi proprio oggi, con l’ingaggio del ventenne centrocampista Luca Valzania, in prestito dall’Atalanta e ormai in dirittura d’arrivo. «Per quanto mi riguarda, la trattativa è stata molto rapida», racconta Pelagatti, che si è legato alla società granata per le prossime due stagioni. «Il Catania non sta attraversando un momento molto felice e il presidente ha detto a tutti i giocatori che, qualora avessero trovato un’altra squadra, li avrebbe lasciati liberi. A quanto mi risulta, il direttore Marchetti, appena l’ha saputo, si è fatto avanti. Avevo altre proposte (fra cui quella del Padova, ndr), ma non ho esitato un attimo nello scegliere il Cittadella, non solo perché so quanto lavori bene questa società, ma anche perché sono molto legato a queste zone». Nel suo curriculum c’è infatti anche una stagione trascorsa al Bassano, fra il 2013 e il 2014. «E ci ho lasciato il cuore, tanto che non vedevo l’ora di tornare da queste parti. Poi, per una scelta lavorativa, ho seguito mister Petrone quando da Bassano si è trasferito ad Ascoli. Nelle Marche abbiamo raggiunto la promozione con il ripescaggio, anche se poi in B, l’anno successivo, ho avuto poche opportunità, venendo ceduto al Catania». Dei nuovi compagni conosce bene Arrighini («È toscano di Pisa, ma non c’è la rivalità che esiste con i livornesi», sorride) e Iori, per averli affrontati più volte. Mentre la concorrenza nel reparto di Scaglia e Pascali, titolari nella scorsa stagione, non lo spaventa. «È uno stimolo ulteriore, aiuta a non rilassarsi. Io? Credo di essere un difensore aggressivo, rapido, attento in marcatura e abbastanza esplosivo. Anche se con il mio metro e 81 non sono un gigante, ho un buon stacco di testa, tant’è che qualche gol, ogni anno, riesco a realizzarlo». Con il suo arrivo si completa il reparto arretrato, che, al centro, può contare pure su Pasa e De Leidi. Con Pelagatti diventano 18 i giocatori “over 21” in rosa, considerando che Paolucci e Busellato non finiscono nella lista, in quanto tesserati da più di quattro stagioni, e che Bizzotto è ancora un “under”. In sostanza il tetto massimo è stato raggiunto, anche se proprio il ritiro di Lavarone, al via da domenica, chiarirà se ci saranno nuovi innesti e se qualcuno dovrà cercare più spazio altrove. Intanto, a proposito di possibili arrivi – o meglio ritorni – va detto che, nella prima amichevole disputata dal Chievo, Jallow è andato subito a bersaglio, siglando il gol del 3-0, appena entrato, nel 6-0 con cui i gialloblù hanno travolto la Rappresentativa del Trentino, in ritiro a Brentonico.

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto) Nel frattempo il Cittadella ha ufficializzato l’arrivo di Carlo Pelagatti dal Catania, mentre oggi alle 16, al raduno della squadra agli ordini di Roberto Venturato ci potrebbe essere anche Luca Valzania , per il quale è stato raggiunto un accordo con l’Atalanta. Per l’attacco si aspetta ancora per qualche giorno Lamine Jallow, poi verrà cercata un’alternativa. Con la Lazio è stata fatta una chiacchierata per Antonio Rozzi , col Milan per Patrick Cutrone . Sabato sera è fissata la presentazione ufficiale in piazza Pierobon, mentre il giorno dopo (domenica 17 luglio) ecco la partenza per il ritiro di Lavarone, appuntamento fisso giunto quest’anno alla dodicesima edizione. Durante le due settimane di ritiro in altura sono previste cinque gare amichevoli, questo il programma: contro il Lovadina domenica 17 luglio alle 17, mercoledì 20 luglio alle 17 contro l’AltoVicentino, domenica 24 luglio alle ore 17 con il Levico Terme, mentre mercoledì 27 luglio alle 17.30 si scende a Rovereto per il test contro il Chievo, a cui seguirà l’amichevole di sabato 30 luglio alle 20.30 al Menti contro il Vicenza. Da lunedì 1 agosto la ripresa al Tombolato.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Così sul modulo 3-5-2: «L’ho fatto solo per una parte di stagione al Sudtirol, ma sicuramente la posizione di terzo di mezzo sarebbe l’ideale per me, perché la giusta via tra i ruoli di centrale e terzino destro o sinistro, che normalmente ricopro». Nel frattempo, dopo la cessione al Carpi di Petkovic c’è anche da coprire il vuoto tra i pali. In ballottaggio restano Giacomo Bindi, sotto contratto con il Pisa, e Antonio Donnarumma di proprietà del Genoa. Per tale scelta il diggì Zamuner si è preso ancora un paio di giorni. Con tempi più soft, l’organico verrà poi ulteriormente potenziato con due punte, una forte fisicamente ed esperta e una giovane e con altri “under”, non prima però di avere valutato in ritiro Turea, Bottalico e Marcandella su cui hanno già messo gli occhi società di prima fascia di serie D.

Ore 12.30 – (Gazzettino) Tra i nomi che circolano in questi giorni figura anche quello di Daniel Cappelletti, appena svincolato dal Cittadella e tutt’altro che indifferente all’ipotesi di tornare a Padova, dopo l’esperienza all’ombra del Santo nel campionato di serie B 2010-11 in cui, ancora giovane, aveva fatto fatica a mettersi in mostra. «Onestamente anch’io ho letto e sentito qualcosa – premette l’ex granata – e mi risulterebbe che siano state chieste informazioni su di me, ma in questo momento non c’è nulla di concreto. Penso che stiano ancora sondando». E se arrivasse una vera e propria offerta? «Mi farebbe sicuramente piacere. In Lega Pro Padova è una delle squadre più importanti e blasonate. Essendoci già stato, del resto, conosco l’ambiente e so che si tratta di una bella piazza. Al tempo stesso, sul piano tecnico sarebbe come una prima volta dato che a quei tempi ero un ragazzino e non avevo trovato molto spazio».

Ore 12.20 – (Gazzettino) È ormai solo una questione di ore l’ufficializzazione dell’arrivo a Padova di Michele Russo. L’agente del centrale difensivo classe ’86 si è incontrato ieri pomeriggio con Stefano Giammarioli, diggì della Cremonese, società con cui ha ancora un anno di contratto, per definire le ultime pendenze e ora si attende solo il placet dell’ex portiere Michelangelo Rampulla, da qualche settimana presidente dei lombardi. Non sono previsti intoppi e oggi, una volta perfezionata l’operazione, il giocatore dovrebbe raggiungere immediatamente i compagni in ritiro a Mezzano. Come noto, però, Russo non sarà l’ultimo volto nuovo per il pacchetto arretrato biancoscudato. Nelle prossime settimane arriverà infatti un ulteriore centrale che si aggiungerà all’ex Entella, Sbraga ed Emerson, senza dimenticare Dionisi, che può svolgere tali mansioni, e il possibile innesto di un elemento “under”.

Ore 12.00 – Qui Mezzano: termina l’allenamento.

Ore 11.40 – Qui Mezzano: ultime ripetute per i Biancoscudati.

Ore 11.20 – Qui Mezzano: esercizi per il possesso palla a campo ridotto.

Ore 11.00 – Qui Mezzano: si passa al lavoro col pallone.

Ore 10.40 – Qui Mezzano: si corre con grande intensità. Il clima è dalla parte dei Biancoscudati: la pioggia diminuisce di intensità, temperatura di 19 gradi.

Ore 10.20 – Qui Mezzano: lavoro atletico.

Ore 10.00 – Qui Mezzano: Biancoscudati in campo sotto alla pioggia per l’allenamento mattutino.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nel frattempo, i giocatori messi in lista partenti potranno provare a convincere Brevi e Zamuner in ritiro. Ilari per la sua duttilità può avere qualche chance più degli altri, Dionisi è stato provato nel trio difensivo ma sembra avere meno possibilità. Giandonato è chiuso e andrà via, mentre Petrilli proverà ad adattarsi da seconda punta, ma a meno di grandi exploit difficilmente resterà, e potrà essere usato come preziosa pedina di scambio. E i giovani? Marcandella, che rischia di essere penalizzato dal modulo, potrebbe avere mercato in Lega Pro, Bottalico può essere testato come jolly di centrocampo, mentre Turea agirà da vice Madonna e non è detto che non possa strappare la conferma. In alternativa su di lui c’è il Lentigione del vecchio tecnico Zattarin. Ieri doppio allenamento a Mezzano, oggi si replica con sedute incentrate soprattutto sulla parte atletica.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) In questo momento rappresenta la prima scelta per i biancoscudati, ma se Zamuner non dovesse ricevere una risposta definitiva entro 3-4 giorni, virerà su Donnarumma, con il quale ha già l’accordo. Definiti i due acquisti, come dicevamo, scatterà la seconda fase del mercato. Con portiere e difensore la lista degli “over” raggiungerà i 15 elementi, solo uno in meno del tetto stabilito dalle regole della Lega Pro. Il Padova, però, vorrebbe inserire almeno altri due profili di spessore (un difensore e un attaccante) e va da sé che ha bisogno di cedere. E lo dovrà fare prima di acquistare. La società ha già fatto capire che non intende rischiare di mettere qualche giocatore fuori rosa, per cui è molto probabile che le prossime trattative si dilatino, aspettando di conoscere quali ma soprattutto quante squadre saranno in organico nella prossima Lega Pro. L’equazione è semplice: più squadre, più possibilità di piazzare i giocatori in esubero. Ecco perché i prossimi acquisti potranno arrivare anche ad agosto inoltrato.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Con la squadra partita per il ritiro, scatta ufficialmente la seconda fase del mercato biancoscudato. Anzi, per la precisione bisogna ancora aspettare un paio di giorni prima che si esaurisca la prima fase, visto che all’appello mancano ancora un difensore e un portiere. La giornata di ieri ha visto compiere un’ulteriore accelerata per l’acquisto di Michele Russo. Il difensore della Cremonese si è incontrato con il procuratore e sta definendo i dettagli del suo svincolo dalla società grigiorossa. Il Padova aspetta l’ok stamattina, prima di fargli firmare il contratto e mandare il giocatore a Mezzano già oggi pomeriggio: «Se non ci dovessero essere intoppi, chiudiamo», ha spiegato il dg Giorgio Zamuner. Per quanto riguarda la porta, Giacomo Bindi non si è ancora liberato dal Pisa, società con la quale ha un biennale e con cui sta trattando l’uscita.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Capitolo portieri. Il dilemma fra Giacomo Bindi e Antonio Donnarumma continua. Ieri il Pisa ha ufficializzato l’arrivo di Samir Ujkani , Bindi a Padova verrebbe volentieri ma ha un contratto pesante e vorrebbe un biennale. Zamuner ci sta pensando, per Donnarumma ci sarebbe la compartecipazione dell’ingaggio da parte del Genoa e la volontà di impostare un discorso sul lungo periodo. C’è pure una terza opzione, che tuttavia ha pochissime chance di realizzarsi. Si tratta di Carlo Pinsoglio , di proprietà della Juventus, a quanto pare diretto a Latina. Oggi è stato annunciato un incontro per l’intesa definitiva, se l’accordo dovesse saltare il Padova tornerebbe in gioco. Queste le due urgenze maggiori e per la difesa c’è anche l’obiettivo grosso, quello di Lino Marzorati , svincolato dal Modena, ma che ha offerte dalla B. Per l’attacco si aspetta fino a domani Marconi (Alessandria), poi si virerà su altri obiettivi.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Due obiettivi nel mirino del Padova, siamo alla stretta finale. Per il difensore la strada è già spianata. Ieri l’agente di Michele Russo ha incontrato il direttore sportivo della Cremonese Stefano Gianmarioli ed è stato discusso il trasferimento del difensore ai biancoscudati. Siamo in dirittura d’arrivo, oggi dovrebbe essere il giorno giusto per la fumata bianca: «Oggi abbiamo incontrato il suo agente — spiega Giammarioli — e con dispiacere, perché il ragazzo avrei voluto tenerlo visto che l’ho portato io a Cremona, abbiamo appreso che ha un’offerta del Padova. Ci dobbiamo incontrare nuovamente domani (oggi per chi legge, ndr ) ma prendiamo atto della volontà di Russo, vedremo quello che succede. Petrilli ? Non ci interessa, siamo praticamente a posto e venerdì il nostro mercato sarà concluso. Scappini? E’ qualcosa più di un’idea». Le firme sono attese per oggi, il Padova dovrebbe corrispondere l’equivalente di una mensilità alla Cremonese come piccolo indennizzo per il cartellino di un giocatore sotto contratto.

 




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