Live 24! Padova, è il giorno di Alfageme: firmato un biennale

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Ore 21.50 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno è già sul pezzo. Nonostante la squadra gialloblù abbia iniziato gli allenamenti da poco più di due settimane le sensazioni scaturite sembrano essere tutte molto positive. Cominciando dai nuovi arrivi. Portieri. È il reparto che sarà fin da subito sotto la lente di ingrandimento. I due portierini gialloblù Menegazzo e Borghetto, classe 1998 e 1999, arrivati in prestito da Pordenone e Liventina, si giocheranno un posto e molto probabilmente mister Vecchiato gli alternerà durante l’anno. Difesa. Lasciato andare Pellicanò, che non sarebbe comunque più stato un fuoriquota, il ds Fardin è andato fino a Cagliari per portare a casa Granara, difensore fisico che si giocherà molto probabilmente un posto con Franchetto, di pari età, al centro della difesa. Per gli altri posti della retroguardia gialloblù non dovrebbero esserci grossi dubbi. A destra ci sarà ancora il confermarissimo Pescosta, mentre a sinistra il solito Mosca ha già dimostrato di essere in forma smagliante. Al centro si giocano un posto Nicola Calcagnotto e Sebastiano Sommacal. Da tenere d’occhio il giovane Dosso. Centrocampo. È il reparto che non ha subìto cambiamenti in estate. Bertagno, Miniati e Masoch sono stati, come previsto, confermati in blocco. Quarzago, dopo le tante voci di mercato primaverili ed estive, dovrebbe restare e non può che non essere una bella notizia per Vecchiato, che potrà contare su una mezz’ala in più e fuoriquota classe 1999. Attacco. La partenza di Acampora ha lasciato spazio al piacevole ritorno, il terzo per l’esattezza, di Brotto, un giocatore che conosce molto bene la categoria. La speranza di tutti i tifosi del Belluno è di poterlo vedere in coppia con bomber Corbanese e magari, alle loro spalle, il solito Duravia. In rosa gialloblù però c’è il gioiellino di casa Salvadego, classe 1998, che scalpita per un posto. Dotato di un fisico da prima punta, il ragazzino bellunese ha segnato il gol che ha regalato il trofeo Europoint al Belluno ma già la scorsa stagione aveva saggiato il terreno del Polisportivo nei minuti finali di alcune partite. Pronto per giocarsi una maglia da titolare, anche il confermatissimo Marta Bettina, protagonista la scorsa stagione di ottime prestazioni. Francesco Grando fermato da problemi fisici. L’attaccante friulano classe 1997, in prova durante la preparazione, non è mai riuscito ad allenarsi con regolarità e la sua conferma al Polisportivo sembra essere difficile.

Ore 21.30 – (Il Centro) Teramo-Amadio: potrebbe essere il giorno del sì. È in agenda oggi, salvo rinvii dell’ultima ora, un nuovo incontro tra la dirigenza biancorossa e il procuratore del centrocampista romano, l’agente Carlo Di Renzo. In ballo c’è il prolungamento del contratto di Stefano Amadio, in scadenza tra un anno. Le parole del patron Luciano Campitelli, che ha espresso la volontà di chiudere positivamente la trattativa con il giocatore, lasciano presagire una fumata bianca vicina. Oggi, oltre alla ripresa degli allenamenti fissata nel pomeriggio, è in programma anche un summit tra la società e il tecnico Lamberto Zauli per fare il punto della situazione in chiave mercato. Sta prendendo quota l’ipotesi di rinforzare numericamente il centrocampo, reparto nel quale l’assenza dell’infortunato Ilari (segnalato comunque in miglioramento) ha complicato un po’ i piani di questo inizio di stagione. Tra i profili tenuti sotto osservazione c’è sempre quello del 21enne Danilo Bulevardi, del Pescara. Nel test di domenica sul campo del Pineto, vinto 2-0 da un Teramo apparso ancora in rodaggio, si è messo nuovamente in luce il trequartista Federico Carraro. «Fa piacere sentir parlare in positivo di me», dice il 24enne di scuola Fiorentina al canale Youtube, «ma siamo appena agli inizi. Queste amichevoli sono importanti per conoscersi e prepararsi al meglio in vista del campionato. Stiamo crescendo gradualmente e ci sono i presupposti per fare bene. Il mio ruolo? Negli ultimi due anni», sottolinea il giocatore biancorosso, «ho arretrato il mio raggio d’azione giocando da mezzala o davanti alla difesa. Qui sono tornato nella mia posizione d’origine». A proposito del girone di ferro in cui è stato inserito il Teramo (giovedì verrà svelato il calendario di Lega Pro), il centrocampista Carraro commenta: «Sarà un girone tosto. Ci sono squadre attrezzate sia per il vertice, che per la metà classifica. Noi siamo forti e a mio parere ce la possiamo giocare contro tutte». Da definire un’amichevole da giocare in questa settimana, mentre il 17 agosto (ore 17) è in programma un test sul campo del Fontanelle, formazione del campionato regionale di Promozione). Settore giovanile. È ripresa ieri, al campo del complesso sportivo dell’Acquaviva, l’attività della Berretti – alla cui guida è stato confermato il tecnico Rinaldo Cifaldi –, dell’Under 17 (il nuovo allenatore è Edmondo De Amicis), dell’Under 16 e dell’Under 15.

Ore 21.10 – (Gazzetta di Mantova) La squadra riprenderà oggi gli allenamenti dopo un giorno di riposo. Oggi è previsto un allenamento pomeridiano con mister Prina che non avrà a disposizione tutti gli elementi della rosa. Ai box infatti ci sono i difensori Cristini e Carini, entrambi alle prese con dei problemi fisici. Cristini ha riportato una lesione tendinea e verrà sottoposto oggi a una risonanza magnetica per capire l’entità del problema. Stesso iter per Carini: entrambi non parteciperanno al secondo turno di Coppa Italia. Per quanto riguarda Ruopolo ci vorrà tempo. Il giocatore sta proseguendo nel suo percorso di recupero. Il Mantova scenderà in campo a Venezia (stadio Penzo) sabato alle ore 18. Le due società si sono accordate ieri sull’orario del match. Capitolo abbonamenti, saliti ieri a quota 272. Il Mantova Point sarà aperto per sottoscrivere le tessere stagionali fino a giovedì dalle 16.30 alle 19.30. Dopo il Ferragosto la riapertura è prevista per mercoledì 17 con il medesimo orario.

Ore 21.00 – (Gazzetta di Mantova) In attesa che i nuovi soci del Mantova comincino a mettere mano alla rosa, resta aperto il capitolo cessioni. Un capitolo spinoso per l’Acm che deve abbassare il suo monte ingaggi per poter operare sul mercato. Contatti avviati con il Siracusa per la cessione dell’attaccante Alessandro De Respinis. Attenzione però, anche il Santarcangelo (che ha già avuto in rosa De Respinis) potrebbe farci un pensierino. Aperta la trattativa con il Forlì per Samuele Sereni. L’esterno al momento non si è ancora sbilanciato per cui non c’è ancora una fumata bianca. Il Mantova spera di sbloccare la situazione nei prossimi giorni. Per quanto riguarda Matteo Momentè è calda la pista che porta alla Reggina. I calabresi, da poco ripescati in Lega Pro, si stanno muovendo molto in questa fase di trattative e potrebbero fare l’offerta giusta. Pietro Tripoli, altro attaccante che attualmente non rientra nei piani societari, potrebbe finire alla Lucchese. I toscani offrono un contratto annuale, Tripoli invece punta a un biennale. In questo senso c’è quindi una situazione di stand by, con l’Akragas che potrebbe inserirsi. In entrata due i nomi caldi. Quello del giovane Patrick Cutrone, punta centrale cresciuta nel Milan. Classe 1998, ha giocato nella Primavera rossonera con discreti risultati. L’altro è il 25enne Paolo Regoli, che nell’ultima stagione ha giocato sei partite in B fra Latina e Livorno. Possibili anche degli innesti dalle giovanili dell’Atalanta. Tutte queste trattative sono idee di mercato della nuova cordata romana. Non si esclude che domani (giorno della presentazione pubblica del nuovo assetto) ci siano già delle novità. Tutto fermo invece per quanto riguarda il centrocampista Loris Damonte della Pistoiese.

Ore 20.50 – (Gazzetta di Mantova) La politica, si sa, è l’arte del compromesso. La storia italiana in particolare è segnata da convergenze tra destra, centro, sinistra e chi più ne ha più ne metta. Da qualche giorno anche il Mantova calcio ha imboccato la strada della conciliazione: due degli imprenditori romani che attraverso la Costruzioni Generali Zoldan srl (società creata a maggio con 10mila euro di capitale sociale) hanno acquisito il 75% dell’Acm, infatti, hanno un profilo politico di tutto rispetto. Uno di sinistra e uno di destra. Larghe intese. Massimo De Simoni (Pd), fino a due mesi fa era assessore del X Municipio di Roma e Enrico Folgori (Pdl) è stato consigliere provinciale nella Capitale dal 2008 al 2012. Entrambi imprenditori, accomunati dalla passione per il pallone, hanno deciso di mettere da parte le divergenze di partito per la causa biancorossa. Larghe intese in Viale Te, insomma. Mafia Capitale. Un paio di settimane fa il nome di De Simoni è finito in evidenza sulle pagine del quotidiano Il Messaggero. Il motivo? Il manager della società di servizi Alfa srl («ma nell’affare Mantova i miei soci non centrano niente, mi sono impegnato da solo») viene citato da Salvatore Buzzi, uno dei criminali arrestati nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, in una telefonata intercettata. Scrive Il Messaggero: «… ogni tanto spunta qualcuno deciso a porre condizioni. Ma Buzzi e i suoi sembrano certi di poter scegliere quali accordi fare e con chi praticamente in qualsiasi momento. Buzzi: “Ha capito De Simoni che poi la gara la deve pilotare?»; Nacamulli: «Questo l’ha capito, la prima cosa che ha capito! Tranquillo, lì devo andare a parlare per forza con l’assessore e quindi lui lo deve far pesare come una sua quota, quindi ci chiederà qualcosa, che ne so, di assumere due persone…”». De Simoni non risulta indagato. Una campagna… popolare. Per quanto riguarda Folgori, nel 2013 il neo ad del Mantova è rimasto coinvolto in una polemica in merito alla campagna elettorale per le comunali di Roma. All’epoca dei fatti gli inquilini dei 50mila alloggi dell’Ater di Roma (l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) trovarono nella loro cassette della posta una busta intestata dell’ente comunale. Sembrava a tutti gli effetti una comunicazione ufficiale dell’Istituto ma in realtà era una pubblicità elettorale di Folgori, allora consigliere d’amministrazione dell’Ater. Il presidente dell’Istituto, Renato Panella, prese le distanze da Folgori dicendo che aveva agito a titolo personale annunciando «azioni per tutelare il nome dell’azienda». «Non era vero niente – smentisce Folgori – La situazione è stata chiarita e non ci sono state ripercussioni». Toccata e fuga a L’Aquila. Tornando al calcio, ieri è emersa una nuova vicenda legata all’ad biancorosso. A febbraio di quest’anno Folgori ha trattato l’acquisizione dell’Aquila per conto della Graziella Group, azienda orafa toscana. Peccato che il titolare Gianni Gori abbia successivamente dichiarato di non voler investire nel calcio insieme a Folgori. Una situazione simile si era verificata anche nella trattativa che avrebbe dovuto portare l’imprenditore romano alla Ternana. In quel caso l’azienda per conto della quale trattò Folgori era l’Europetroli, ma anche in questo caso la ditta prese le distanze dalla cordata e tanti saluti. Tifosi in ansia. Il curriculum di Folgori, protagonista di avventure sportive infelici anche a Zagarolo, Civitavecchia e Martina Franca, non fa dormire sogni tranquilli ai tifosi che negli ultimi due giorni si sono scatenati sul web attaccando i membri della cordata romana e mettendone in dubbio la serietà. I romani sono attesi al Martelli domani per presentare il loro progetto in conferenza stampa. E i soci mantovani? Tirelli, Bompieri e Giovanardi hanno conosciuto i nuovi soci solo venerdì davanti al notaio: «Stiamo monitorando la situazione – sottolinea Carlo Giovanardi – e spero che cammin facendo ci sia un’organizzazione definita. Noi siamo fuori dal Cda, ma l’esposizione netta di Musso e Di Loreto che sono entrati nel consiglio mi da fiducia».

Ore 20.30 – (Gazzetta di Modena) Eccezion fatta per la parentesi del secondo turno di Tim Cup, la sfida di sabato scorso al Picco con lo Spezia, il Modena si è abbonato ai test precampionato contro squadre di serie D: dopo aver sfidato in coppa il Francavilla in Sinni ed essersi misurato in amichevole con l’Imolese, tra domani e sabato i canarini affronteranno a San Damaso le due compagini che rappresentano la provincia modenese nella categoria più alta del calcio dilettantistico. Alle 18 di domani la formazione di Pavan sarà di scena contro il Castelvetro, alle 17 di sabato invece sarà la volta del Castelfranco per chiudere questo inedito esame di serie D. Nelle due gare si potrà vedere all’opera l’ultimo arrivato in casa gialloblù, il difensore Antonio Marino, Domani sarà una giornata molto importante anche per capire chi sarà la squadra che completerà il girone B di Lega Pro: se il ricorso verrà accolto toccherà alla Cavese, altrimenti sarà l’Albinoleffe. Giovedì, a Parma, è in programma il sorteggio dei calendari.

Ore 20.20 – (Gazzetta di Modena) Ripresa degli allenamenti senza alcuna novità di rilievo, se non l’assenza dell’infortunato Besea, per il Modena. Dopo due esclusioni consecutive in altrettante gare di coppa, Francesco Stanco si è ripresentato regolarmente allo Zelocchi ed ha continuato ad allenarsi in gruppo, segnale chiaro di come la trattativa con la Cremonese – ma si continua a dire che su di lui ci sia anche un altro club, ndr – non sia ancora giunta ad una conclusione che possa soddisfare le richieste del Modena. La società e mister Pavan hanno scelto di gestire questa situazione lasciando aperto ogni scenario: se, come sembra, l’attaccante pavullese sarà ceduto, ci sarà il vantaggio di aver già testato in gare ufficiali giocatori che vivranno sicuramente la prossima stagione in maglia gialloblù, altrimenti si potrà contare su un attaccante che nelle ultime settimane si è sempre allenato assieme ai compagni, giocando anche in amichevole, e che dunque non ha subìto la telenovela-mercato rimanendo ai margini della squadra. Situazione analoga riguarda un pezzo pregiato della rosa canarina, Matteo Rubin, che soltanto a La Spezia ha fatto il suo debutto stagionale giocando appena cinque minuti: il terzino piace parecchio in serie B, in particolare al Vicenza, ed entro la fine del mercato sembra destinato a fare le valigie, un sacrificio utile anche per dare a Pavarese un po’ più margine di manovra sul mercato a livello economico. Per questo motivo Pavan sin dall’inizio del ritiro ha scelto Stefan Popescu come titolare sulla corsia mancina della difesa, consapevole di poter anticipare i tempi rispetto ad una situazione che quasi sicuramente andrà a verificarsi. Se poi Rubin rimarrà, come detto per Stanco, mister e società sapranno di poter contare su un giocatore di sicuro affidamento che non avrà alcun bisogno di inserirsi in nuovi meccanismi, essendosi regolarmente allenato sin dal ritiro. Più delicate, invece, le posizioni di Giorico ed Osuji, gli altri due giocatori che attirano l’attenzione di club di serie cadetta ma al tempo stesso giudicati pedine imprescindibili in funzione del prossimo campionato. Riguardano in particolare il regista sardo le ultime voci di mercato, con la Salernitana seriamente intenzionata a portarlo alla corte di mister Sannino dopo la bocciatura di Bacinovic e quella ormai prossima di Ronaldo.

Ore 20.00 – (Gazzetta di Reggio) La sconfitta di Vercelli non ha assolutamente intiepidito l’entusiasmo dei tifosi della Reggiana. Nel week end (fino ale 19 di ieri) si sono aggiunti 149 abbonati che portano il numero di tessere a quota 2.188. La Reggiana fa sapere che « i problemi alla linea internet che avevano impedito l’operatività per quanto riguarda l’emissione di abbonamenti e tessere del tifoso, sono stati felicimente risolti. Da ieri mattina è di nuovo possibile procedere all’emissione dei tagliandi stagionali e della supporters card». La sede della Reggiana Calcio, in via Mogadiscio, adotterà i seguenti orari nelle giornate di oggi e domani : dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) Messi da parte i sogni di gloria (e cioè affrontare il Torino) nella Tim Cup – competizione che ha visto i granata uscire sconfitti per 3-1 dal “Piola” ad opera della Pro Vercelli – la Reggiana si ritrova questo pomeriggio in via Agosti (ore 17) dopo un giorno di riposo assoluto. Prende il via un intenso ciclo di tre settimane di allenamenti che porteranno al debutto in campionato nel week end del 28 agosto. Nolè e compagni, sul terreno piemontese, erano partiti alla grande, trovando la rete del vantaggio nel primo tempo e dimostrando di tenere bene il campo ma nella ripresa la freschezza e l’esperienza dei padroni di casa ha capovolto il risultato. Adesso, non essendoci più impegni ufficiali fino all’inizio del torneo di Lega Pro, il trainer Leonardo Colucci utilizzerà alcune amichevoli per rodare a dovere i propri uomini, a partire da quella in programma domani sera al Borelli di Correggio (ore 20.30, €.5 il costo del biglietto) con la Correggese di Massimo Bagatti. Di fatto, insieme alla par categoria Lentigione, la seconda forza calcistica della provincia (militante in serie D) che da anni prova la scalata verso la Lega Pro. Nella mattina del match la squadra sosterrà comunque una seduta alle ore 10 sempre in via Agosti. Stessa sede anche per la seduta pomeridiana di giovedì (ore 17) e per quella doppia di venerdì (ore 10 e 17); sabato allenamento solo al mattino (ore 10) poi la squadra si fermerà domenica 14 e lunedì 15 per il Ferragosto. INFERMERIA. In attesa degli ultimi colpi di mercato, in entrata ed in uscita, oggi l’attenzione sarà rivolta verso quei giocatori che non si allenano regolarmente da giorni, a causa di vari acciacchi: l’attaccante esterno Jacopo Manconi ed i centrocampisti Simone Calvano e Dario Maltese. Per quanto riguarda il difensore sinistro Daniele Pedrelli ci vorranno ancora alcune settimane prima di rivederlo in campo, dopo che si è sottoposto a Salus Hospital ad un intervento con fattore di crescita. Per fortuna il processo di rieducazione dell’arto procede nel migliore dei modi. MERCATO. Alessandro Cesarini, Lorenzo Staiti e Paolo Rozzio sono i nomi caldi per completare la Reggiana. Il fantasista in uscita dal Pavia deve dare a (se non a ore) una risposta al direttore sportivo Andrea Grammatica, in un senso o nell’altro. Il difensore Rozzio non è stato nemmeno convocato per la partita di Coppa Italia che il Pisa ha giocato e vinto 2-0 contro il Brescia e questo lascia presagire una sua imminente partenza. Il centrocampista Staiti, ex Entella, conosce bene Grammatica e questo lo attira verso la Reggiana.

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Fuori dalla Coppa dei grandi, il Pordenone rientra nel lotto delle partecipanti a quella di LegaPro. Come tutte le altre di Terza serie eliminate dalla Tim Cup, i neroverdi accederanno direttamente alla seconda fase (probabilmente a settembre) che vedrà impegnate 38 formazioni, fra le quali le 11 qualificate dopo la prima fase a gironi tuttora in corso. Non sarà una manifestazione di secondo ordine. La vincente infatti accederà direttamente alla seconda fase dei playoff per la promozione in B. REGOLAMENTO – Definite le 11 promosse, verranno determinate altre 6 gare di qualificazione per l’ulteriore riduzione da 38 a 32 delle compagini ammesse alla seconda fase. Saranno sfide a eliminazione diretta (eventuali supplementari e rigori), in gara unica, con sorteggio per definire la squadra ospitante. Lo stesso criterio verrà adottato anche per gli ottavi e i quarti. Dalle semifinali in poi invece le qualificate si affronteranno in match d’andata e ritorno. Passeranno il turno i team che nei due confronti avranno ottenuto il miglior punteggio. Se dovesse esserci parità, passerà la squadra che ha segnato più reti in trasferta. In caso di ulteriore equilibrio al termine del ritorno si andrà ai supplementari, dove i gol segnati dalla squadra ospite varranno doppio. Ultima ratio, ovviamente, i penalty. Per l’intera fase finale la designazione della squadra ospitante per le gare d’andata si effettuerà tramite il sorteggio.

Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Brucia un po’, l’eliminazione dei ramarri dalla Tim Cup. I risultati del precampionato e la vittoria sul Grosseto (5-2) avevano spinto alle stelle l’entusiasmo del popolo neroverde. Quasi tutti i supporter credevano nel colpaccio a Terni. Il Pordenone è andato molto vicino ad accontentarli, disputando al Liberati una buona gara di fronte alla Ternana di Christian Panucci, che milita in serie B. I neroverdi si sono arresi soltanto al 14′ del primo tempo supplementare, dopo 107 minuti (93 più 14) di generale equilibrio. Oltre a tutto, per una colossale ingenuità. CONTROPIEDE – A 100 secondi dal cambio-campo, l’arbitro Martinelli ha assegnato una punizione in favore del Pordenone. L’hanno battuta velocemente Azzi e Cattaneo. Forse valeva la pena conservare il possesso. Invece: palla rubata, contropiede rossoverde mentre Stefani e compagni si stavano “alzando” e gol di Palombi che in pratica ha deciso la qualificazione. La seconda rete, a opera di La Gumina (0-2 il finale), è arrivata a 1′ dal termine del secondo overtime. Forse la fretta di Cattaneo e Azzi, entrati entrambi nella ripresa, era dovuta alla voglia di essere determinanti, dimostrando di valere un posto fra i primi undici. CON O SENZA “VELENO” – «No – garantisce Bruno Tedino raggiunto al telefono ieri mattina, mentre rientrava con la squadra a Pordenone dalla trasferta in Umbria -, sono cose che succedono in avvio di stagione. Non è umano, il 7 di agosto, avere già condizione e concentrazione al massimo. Dispiace, perché sino a quel momento avevamo profuso tante energie e disputato una buona partita, con grande attenzione». Resta la domanda: sarà un Pordenone con o senza la fantasia di Luca Cattaneo, il giocatore più amato dal popolo neroverde? La scelta di lasciarlo in panca all’inizio della gara di Terni è già un segnale della volontà di privilegiare l’organizzazione rispetto all’imprevedibilità? «Io non faccio mai scelte pregiudiziali – risponde Bruno -, com’è testimoniato dall’impiego di Valente nei playoff della scorsa stagione dopo due mesi di panchina. Ciò detto, l’esclusione dai primi undici di Luca è stata dovuta solo alla necessità di ruotare i ragazzi a disposizione. Suciu, Broh e Azzi, tanto per fare qualche nome, hanno bisogno di fare minutaggio per raggiungere la condizione del resto del gruppo. Ci saranno altre rotazioni prima dell’inizio e durante la stagione. “Veleno” – garantisce Tedino – è un uomo importante per questo Pordenone». COPPA DI LEGA – Uscito dalla Tim Cup, il Pordenone «scende» nella Coppa di LegaPro. «Un’altra manifestazione importante – la definisce Tedino -. Primo perché chi la vincerà andrà direttamente alla seconda fase dei playoff per la promozione in B e poi perché, riprendendo il discorso del minutaggio, consente di distribuire meglio l’utilizzo dei giocatori in manifestazioni ufficiali». AMICHEVOLI – I ramarri riprendono la preparazione oggi. Domani amichevole alle 20 a San Donà di Piave con la formazione del Passarella, che milita nell’Eccellenza veneta. Sabato test di lusso alle 17 al Bottecchia con il Cittadella degli ex.

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Per quanto sia stato onorevole, considerato che il ko è maturato nei tempi supplementari, il match di Terni ha sottolineato un aspetto: questo Pordenone ha ancora bisogno di lavorare. A venti giorni dal campionato (il via il 27-28 agosto) i “ramarri” devono crescere se vogliono trovarsi pronti al grande ballo del girone B della Lega Pro, il più quotato dei tre. L’ha ammesso anche il tecnico dei neroverdi, Bruno Tedino, subito dopo il rovescio in Umbria. Per farlo – tra le altre cose – sono state subito programmate due amichevoli. La seconda la più interessante: sabato alle 17 al Bottecchia col Cittadella degli ex Strizzolo, Pasa e Martin. Una rivale di B, nonché ex rivale promozione. Da migliorare. Un aspetto su cui progredire, secondo quanto detto da Tedino dopo il match giocato al Liberati, è la fase di finalizzazione. «Dobbiamo migliorare il nostro indice di pericolosità», ha affermato nella sala stampa dello stadio umbro il tecnico, snocciolando come aluo solito un’adeguata terminologia tecnica. I neroverdi devono migliorare negli ultimi 16 metri, settore del campo in cui l’anno scorso si sono rivelati a tratti devastanti, con giocate di alta qualità e 52 gol segnati (secondo miglior attacco del torneo). Con la Ternana, forse, si è patito il passaggio all’albero di Natale (4-3-2-1) con Pietribiasi non propriamente a suo agio nel ruolo di spalla di Berrettoni dietro Arma. Ecco, se il marocchino è sembrato aver fatto un passo indietro, ancora in palla è stato invece “Berre”, le cui idee di calcio a tratti sgorgavano come acqua di sorgente. Non c’è dubbio, almeno per ora, che la sua conferma sia stata azzeccata. Il calendario. Intanto, prima del debutto in campionato, lo staff ha programmato due amichevoli, entrambe questa settimana. La prima è domani alle 20 a San Donà con la squadra locale: non si tratta però della vecchia squadra di Tedino, bensì del Passarella, che ha cambiato denominazione prendendo quella del comune in cui ha la sede. Il team milita in Eccellenza, il match si gioca allo Zanutto (stadio che Tedino conosce bene, esattamente come Buratto). Quindi sabato la sfida al Bottecchia agli ex neroverdi: arriva il Cittadella e la difficoltà aumenta. Intanto la squadra riprende a lavorare oggi alle 16.30 al De Marchi. Mercoledì previsto allenamento mattutino (alle 10), giovedì e venerdì alle 16.30. Sabato solo il match. E che match, per quanto sia solo un’amichevole.

Ore 18.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.20 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.

Ore 18.00 – Qui Guizza: continuano le prove di 3-5-2.

Ore 17.40 – Qui Guizza: lavoro tattico.

Ore 17.20 – Qui Guizza: ancora assente Altinier, corsa a parte per Alfageme e Mandorlini.

Ore 17.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 16.20 – Luis Alfageme: “Già l’anno in cui ho giocato il Grosseto vedevo il Padova come una grande squadra! Appena ho saputo dell’interesse dei Biancoscudati ho subito chiamato il mio grande amico Matias Cuffa, che mi ha parlato benissimo della città e della gente. Il ruolo? Preferisco fare la seconda punta come l’anno scorso, in cui ho segnato dieci gol, ma in passato più di un allenatore mi ha dirottato sulle fasce. Il girone? Dicono che il più difficile sia il C, ma in questo ci sono tante squadre competitive. E tra queste ci siamo anche noi, perché a livello di nomi siamo una grandissima squadra… Dobbiamo crederci e compattarci, così possiamo davvero farcela! In passato ho fatto tre gol contro il Vicenza, ma spero che nel futuro i tifosi si ricorderanno delle mie prestazioni con la maglia del Padova! La Casertana mi aveva voluto fortemente, e quindi non è stato facile lasciarla, continuerò a tifarla in quel girone ma quando ho visto il gruppo e la società non ci ho pensato su più di tanto. E non ho mai visto così tanti giornalisti insieme ad una mia presentazione! Il mio soprannome? Me lo darete voi, negli ultimi anni ero “AlfaTurbo” ma preferisco che lo decidiate voi… Il numero di maglia? Ho sempre avuto il 21, ma se ce l’ha già qualcuno non c’è nessun problema…”.

Ore 16.10 – Giorgio Zamuner: “Non è stata una trattativa lunga, avevamo già chiuso l’accordo venerdì e c’erano da limare solo dei dettagli… Ce l’avevo già in testa, e l’abbiamo chiuso velocemente. Lui nasce come seconda punta, me lo ricordo in quel ruolo dai tempi di Brescia, ma essendo veloce poi l’hanno dirottato negli anni anche sull’esterno”.

Ore 15.40 – (Giornale di Vicenza) Maistrello sarebbe piaciuto a De Amicis. Novello Garrone, Tommy gigante buono ieri mattina dopo una nottata con l’adrenalina addosso per il gol segnato all’Avellino si è precipitato all’ospedale di Abano a fianco dell’amico Pippo Stevanin, operato per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio dal prof. Davide Bertolini. L’intervento è perfettamente riuscito, una stima di rientro non è stata ancora fissata, tuttavia indicativamente il recupero clinico salvo complicazioni è previsto per febbraio inoltrato, tantopiù che Steva non ha perso un solo secondo e nei giorni prima dell’operazione ha lavorato con Massimo Magalini, lo specialista della riabilitazione. Il cuore grande di Maistrello, al secondo pesantissimo bollo in due gare ufficiali si traduce anche nei pensieri scevri di qualunque individualismo. «Quando ho segnato – rivela Tommy – ho urlato subito ai miei compagni che quel gol era di tutti noi e non soltanto mio. La verità è che tutti lottiamo per un obiettivo e si è creata una splendida alchimia nel gruppo, fra noi, dentro e fuori dal campo. Sicchè questa rete la dedico alla squadra eppoi ad Alessia, la mia ragazza. Dite che ero su ogni palla? Quest’anno avverto la fiducia del mister, mi sento molto responsabilizzato da club e compagni».

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Il lunedì virtussino è persino liquoroso per quanto dolce. L’Avellino appena fatto a fette, la suggestiva e stimolante Samp all’orizzonte nel catino molto british di Marassi (domenica sera alle 20.45 e senza diretta tv è l’ipotesi più plausibile) e soprattutto le consapevolezze di una formazione che addirittura spaventa per fluidità di manovra. Poi è ovvio: nel preciso momento in cui questo Bassano si sentirà bravo smarrendo le peculiarità di mutuo soccorso, di aggressività e di linearità di manovra per cui si è fatto applaudire, verrà buggerato dal primo che passa. Ma per ora è bello cavalcare l’onda lunga dell’entusiasmo, la stessa scia che ieri ha portato decine e decine di tifosi allo sportello in sede o ai punti vendita per sottoscrivere l’abbonamento. La rimonta orgogliosa con l’Andria e lo showtime organizzato l’altra sera con l’Avellino che non aveva un pensiero sparato di cosa fare sono due manifesti programmatici dell’energia Virtus che il popolo del Mercante ha recepito al volo. Ma c’è ancora da intervenire sul mercato: questa è la settimana annunciata dell’ingresso di Nicolò Bianchi, il medianone precettato per surrogare l’addio di Davì. Quindi è facile che Seeber draghi il circuito delle trattative per approdare a un mancino di fascia basso con cui ovviare al lungo forfait di Stevanin visto che Crialese è l’unico momentaneamente in organico con quelle caratteristiche. In ballo c’è il 25enne spagnolo Juan Cruz, ex Pistoiese e seguito pure dal Mantova ma non è il solo. Nella speranza che sia Cenetti che il portiere di scorta Guadagnin rispettino i tempi di recupero entro fine mese per non ricercare ulteriori addizioni. Intanto coi doriani verrà riattivato a pieno regime il febbriciante Candido, out domenica. «Ho visto quelli dell’Avellino distratti sul corner e ho chiesto all’arbitro di poter battere – confida Rantier – e ne ho approfittato. Ma la gioia vera è tornare nello spogliatoio e sentire i ragazzi dire che si son divertiti un mondo».

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il lancio degli abbonamenti fa partire il conto alla rovescia del Venezia verso l’esordio in Coppa Italia, sabato 13 agosto al Penzo contro il Mantova (ore 18). Il presidente Joe Tacopina oggi a mezzogiorno in sede presenterà la campagna abbonamenti alla Lega Pro 2016/17, per la gioia dei tifosi che da settimane la invocavano essendo trascorsi ormai due mesi dall’investitura di Pippo Inzaghi a condottiero per centrare la serie B. Ieri intanto la società arancioneroverde, dopo aver valutato la possibilità di ricevere il Mantova allo Zanutto di San Donà per una maggiore comodità dei tifosi dato il weekend ferragostano, ha optato per iniziare regolarmente la stagione al Penzo. «Alla fine sarà più utile alla squadra calcare per la prima volta il prato di Sant’Elena, anche perché per molti giocatori sarà il debutto assoluto nella loro nuova casa – motiva il ds Giorgio Perinetti -. Ci avviciniamo fiduciosi e con entusiasmo alla sfida col Mantova (reduce dallo 0-0 col Santarcangelo, ndr) dopo tre settimane di ritiro nelle quali è stato svolto un lavoro sia di quantità sia di qualità». Oggi tornerà a Mestre mister Inzaghi che alle 18 dirigerà il primo allenamento al Taliercio. Prima però il tecnico condividerà con Tacopina e Perinetti le sue valutazioni sulla rosa a sua disposizione. «L’organico così com’è va bene – assicura Perinetti – però l’unico giocatore a non avere un alter ego è Fabiano, quindi vedremo se ci sarà un attaccante esterno mancino da far giocare alto a destra nel 4-3-3. In ritiro c’è stato qualche contrattempo, penso a Geijo e Stulac, ma anche a Ferrari e Virdis. La Sambenedettese vuole Virdis? Il giocatore in effetti ha tante richieste ma è del Venezia. Pensiamo a partire bene contro un Mantova che sarà solo il primo avversario che ci affronterà con un atteggiamento difensivo». Domani si conoscerà l’ultima avversaria del Venezia nel girone B tra AlbinoLeffe e Cavese, mentre giovedì (ore 18) la Lega Pro pubblicherà i calendari del campionato al via domenica 28 agosto con Soligo e compagni al debutto al Penzo.

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il sasso nello stagno lo ha lanciato direttamente Filippo Inzaghi: «Potremmo prendere un attaccante esterno entro la fine del mercato. Ne parlerò col presidente e valuteremo il da farsi». Conoscendo Joe Tacopina, rientrato ieri in Italia, la possibilità che oggi (in occasione della presentazione della campagna abbonamenti) ci possa essere un annuncio a sorpresa non sono del tutto da escludere, anche se su questo versante fioccano le smentite. Quel che si è scoperto, scandagliando dietro le quinte, è che Inzaghi ha chiesto un attaccante esterno mancino, in quanto i quattro a disposizione (Fabiano, Marsura, Tortori e Basso) sono tutti destri naturali. Nella giornata di ieri si sono diffuse voci in merito a un interesse per Nicola Petrilli, 7 gol nella passata stagione col Padova e in uscita dalla città del Santo, ma anche in questo caso le conferme sono state pari a zero. Dalla Sicilia, inoltre, rimbalzano voci su un interesse del Venezia per Luigi Falcone, che il Catania potrebbe cedere, ma che è un destro che gioca a sinistra. Il direttore generale Giorgio Perinetti lo aveva già trattato nel recente passato, ma Inzaghi avrebbe chiesto un mancino naturale. Ci sono altre due strade potenziali da percorrere. La prima porta alla cessione di un centrocampista over, allo spostamento di Basso nel ruolo di mezzala e all’acquisto di un giocatore pronto, un mancino appunto. La seconda strada porta all’acquisto di un giovane dal vivaio di una big, o comunque di un under di qualità, senza cessioni. Non il «botto» da novanta in linea con tutta la campagna acquisti, ma un innesto che possa completare la rosa adeguatamente in relazione alle esigenze di Filippo Inzaghi. Il quale, dopo averlo visto all’opera in ritiro, si sarebbe convinto sulle potenzialità di Marco Modolo. L’iniziale scetticismo relativo al giocatore che Superpippo non aveva scelto, sarebbe stato fugato dallo stesso difensore. Le ultime prove sembrerebbero aver ben impressionato l’ex allenatore del Milan. La partenza di Modolo, dunque, al momento non è più una priorità, fermo restando che se si trovasse un’occasione last minute di qualità (per esempio Lino Marzorati, accostato nei giorni scorsi anche al Lecce), non sarebbe da escludere un ulteriore ribaltone finale. Fatto sta che, mercato a parte, la squadra ha concluso il ritiro di Norcia con un successo con la Fermana, con una difesa confermatasi bunker e con la Coppa Italia che finalmente si avvicina. Dopo lo 0-0 fra Mantova e Santarcangelo, è stato definito il programma della seconda giornata. Venezia-Mantova, si giocherà sabato prossimo 13 agosto alle 18, mentre col Santarcangelo la data fissata in agenda è per domenica 21 agosto, con orario ancora in fase di definizione. Ieri il club virgiliano ha accettato la proposta del Venezia per il fischio d’inizio nel tardo pomeriggio e oggi verrà data comunicazione ufficiale Quanto accaduto sabato sera a Fermo, comunque, va considerata una vera e propria prova generale in vista del debutto di Coppa Italia di Lega Pro. Si partirà col 4-3-3, oggi nel primo allenamento settimanale si dovrebbe rivedere anche Geijo, da valutare anche le condizioni di Virdis.

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Oggi il Venezia presenterà la campagna abbonamenti per la prossima stagione. Un appuntamento molto atteso dalla tifoseria arancioneroverde, che si concretizza in ritardo rispetto agli anni scorsi, ma per la scelta del club di attendere prima la composizione del girone a 18 o 20 squadre. Un altro passo avanti nel puzzle che completerà il quadro prima del via al campionato fissato per il 28 agosto. Intanto ieri è stata anche fissata l’ora per l’esordio casalingo della squadra di Filippo Inzaghi, che sabato giocherà allo stadio Penzo di Sant’Elena contro il Mantova alle 18. Sarà questo il primo appuntamento di Coppa Italia di Lega Pro. Poi il Venezia giocherà a Santarcangelo di Romagna domenica 21 agosto, chiudendo così le tre sfide previste da questo mini girone di qualificazione alla fase successiva. Una sfida contro i virgiliani alla quale sabato il Venezia arriverà con un ruolino di marcia immacolato, fatto di tre settimane di preparazione con sei amichevoli: cinque vinte e una pareggiata e senza subire reti. Mantova che invece ha pareggiato domenica in casa per 0-0 contro il Santarcangelo. Una vittoria del Venezia lancerebbe la squadra di Inzaghi in testa al girone, e a quel punto basterebbe un pareggio in Romagna per chiudere i conti. Ieri a Mestre è arrivato anche il presidente Joe Tacopina, che confronterà con il direttore sportivo Giorgio Perinetti e il tecnico Filippo Inzaghi. Si farà un bilancio della prima parte di preparazione ed eventualmente si discuterà di rinforzi o cessioni. Domani è atteso il nome della 20ª squadra che comporrà il girone B di campionato in lega Pro, dovendo essere discusse le posizioni di Paganese, Cavese e Albinoleffe. Giovedì l’uscita del calendario.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il calcio vicentino si prepara a vivere un weekend di ferragosto da protagonista. Se il Vicenza, infatti, non ci ha messo poi troppo a regolare la Casertana col brivido finale dell’espulsione di Siega e della rimonta campana appena sfiorata dopo il 3-0 del primo tempo, il 2-0 del Bassano all’Avellino entra di diritto nella carrellata di imprese della settimana. Il 4-2 che spiana la strada alla trasferta di Empoli, invece, rientra nella quotidiana normalità, anche se l’emergenza di questi tempi fa abbozzare un sorriso a Franco Lerda. Il quale risponde fra il divertito e l’ironico a chi gli chiede il perché di un secondo tempo vissuto con l’acqua alla gola: «Da un lato possiamo sicuramente dire di esserci divertiti, visto che abbiamo visto sei gol in novanta minuti – chiosa – dall’altro ci sono sicuramente degli aspetti da rivedere. Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, abbiamo creato, non abbiamo concesso nulla ai nostri avversari, siamo stati aggressivi e abbiamo fatto tutto quello che avevamo preparato in settimana. Sul 3-0 purtroppo ci siamo rilassati, cosa che non doveva accadere e si è spenta la luce. Se non correggiamo immediatamente questo difetto, passeremo guai seri». Tutti gli occhi sono puntati su sabato 13 agosto, quando il Vicenza affronterà l’Empoli al Castellani, mentre il Bassano è atteso da una trasferta impossibile a Marassi contro la Sampdoria. Nel frattempo si muove pure il mercato. Il Vicenza oggi potrebbe riuscire a definire la rescissione contrattuale di Nicola Pozzi, il che spianerebbe la strada, considerata la probabile partenza di Filip Raicevic negli ultimi giorni di mercato, all’arrivo di Giacomo Beretta, bloccato dal direttore sportivo Antonio Tesoro in attesa di sfoltire il reparto offensivo. Per la difesa, incassato il no (temporaneo o meno bisognerà capirlo) di Nicolò Cherubin per rinforzare il reparto e scartata la pista che porta a Lino Marzorati, c’è sempre Lorenzo Ariaudo fra i possibili obiettivi ed è tornato a rimbalzare pure il nome di Matteo Rubin, in uscita da Modena. Una postilla su Raicevic: sono ripresi i colloqui fra il direttore sportivo Antonio Tesoro e l’agente dell’attaccante, ma la fumata è stata grigia tendente al nero. A questo punto, a poco più di venti giorni dalla fine del mercato, una partenza di Raicevic (si continua a parlare del Palermo interessato) è un’eventualità tutt’altro che impossibile. Quanto al Bassano, il 2-0 all’Avellino con grottesco gol su calcio d’angolo di Rantier e difesa irpina completamente e inspiegabilmente immobile lancia i giallorossi verso la vetrina di Marassi: «Abbiamo disputato la gara che avevamo preparato, merito dei ragazzi che hanno applicato molto bene i compiti richiesti. I ragazzi hanno fatto bene sotto ogni punto di vista. La squadra è mentalmente forte e si stanno allenando bene, il gruppo ha poi capito che in questa squadra c’è spazio per tutti. Ora ci aspetta la Sampdoria che è il giusto premio per questa squadra, si parte dallo 0-0 e a me non piace perdere, quindi proveremo il tutto per tutto per provare a metterli in difficoltà, io poi a Marassi ho segnato 20 anni fa, sarà bello tornare». Quanto al mercato, è vicino l’arrivo di Nicolò Bianchi dalla Cremonese.

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Giulio Ebagua riparte dal “suo” Piemonte. L’attaccante italo-nigeriano, cresciuto nelle giovanili del Torino, dopo aver chiuso il suo contratto con il Vicenza lo scorso 30 giugno nel prossimo campionato giocherà con la maglia delle “bianche casacche” della Pro Vercelli, società con la quale ha raggiunto un accordo triennale. L’arrivo di Ebagua, peraltro, ridefinirà le gerarchie nel reparto avanzato dei piemontesi: in uscita ci sarebbe il centravanti classe 1992 Giacomo Beretta, accostato anche al Vicenza come possibile prossima destinazione. È chiaro, tuttavia, che al momento in casa biancorossa, per quanto riguarda nuovi movimenti di rilievo in attacco, tutto ruota attorno all’esito della trattativa per l’eventuale adeguamento del contratto di Filip Raicevic. Il quadro della situazione in prima linea si completa poi con la risoluzione del contratto di Nicola Pozzi, ormai quasi certaEcco perché la priorità nel mercato in entrata, come noto, è piuttosto in difesa, con l’obiettivo di garantire al più presto a Franco Lerda un nuovo centrale d’esperienza pronto a guidare da subito una retroguardia che, come ha esplicitamente dichiarato lo stesso tecnico, ha bisogno di rinforzi immediati: Zuparic del Pescara un obiettivo forse più raggiungibile rispetto a Cherubin del Bologna e Terranova del Sassuolo. Da segnalare infine che un altro ex biancorosso ieri è stato tesserato da una società di serie B: il Chievo ha infatti ceduto al Cesena (prestito con obbligo di riscatto) l’ex capitano del Vicenza Antonio Cinelli.

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Tra tanti volti nuovi, quello di Francesco Signori è uno dei volti meno nuovi del Vicenza. Al centrocampista, che veste la maglia biancorossa da gennaio (ma in passato, stagione 2009-2010, aveva già giocato qui) ed è stato protagonista di un finale in crescendo nella passata stagione che si è conclusa con la salvezza, è chiesto di fare da chioccia. «Se c’è da farlo non mi tiro indietro – spiega – quest’anno ci sono parecchi giovani e persone come me e Benussi possono certamente dare una mano nell’inserimento a chi è arrivato da poco». Pur rientrando da un piccolo infortunio (già, pure lo stakanovista Signori ha dovuto farsi un giro in infermeria assieme a tanti altri suoi compagni), domenica il tecnico Franco Lerda ha scelto di mandarlo in campo con la Casertana. Ma come sta ora il mediano? «Bene, sono stato sostituito nel secondo tempo da Bianchi solo perchè ero un po’ stanco; del resto avevo fatto un solo allenamento con la squadra e aver giocato un tempo e mezzo è comunque un risultato positivo per me. Per quanto riguarda la squadra, sono contento. Stiamo compiendo dei passi in avanti, il lavoro inizia a dare i suoi frutti, ma ora bisogna dare continuità e la partita di Empoli, in questo senso, potrà essere utile per migliorare ancora tutti quanti».

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Monte Berico sta qui, ad un passo. Battute a parte (ma non c’è poi tanto da ridere…), l’infortunio di D’Elia pare piuttosto serio. Il mancino, che non ha potuto disputare il match di Coppa Italia con la Casertana, si è procurato una lesione al retto femorale sinistro. Quanto starà fuori? Difficile dirlo e la risposta potrà arrivare solo nei prossimi giorni dal dottore che il Vicenza sceglierà per il dopo-Ragazzi, visto che lo storico medico sociale biancorosso ha chiuso la propria esperienza proprio domenica sera al Menti; a proposito, il successore dovrebbe essere in via di definizione. D’Elia, che prima di infortunarsi aveva indossato la fascia di capitano – e ridagliela con i capitani sfortunati… – salterà ovviamente la trasferta di Empoli e difficilmente debutterà in campionato con il Carpi, anche se l’augurio è che il terzino napoletano possa bruciare le tappe e guarire al più presto. Nel frattempo toccherà a Pinato prendere il posto di D’Elia sulla fascia sinistra.Urso in attesa. Tra i tanti infortunati di questo periodo (chi manca di più in questo momento è Adejo che si è fatto male ancora ad Andalo durante il ritiro), c’è anche Urso, che si è fermato sul più bello, nelle battute conclusive della rifinitura, il giorno prima dalla partita con la Casertana. Il centrocampista soffre di un fastidio muscolare e ieri si è sottoposto ad una risonanza per capire meglio l’entità del problema. La lista dei giocatori infortunati è lunga e prosegue con Vita, Orlando, Zivkov, Bertaso che sono però in ripresa. Ieri, infatti, nell’allenamento che il Vicenza ha svolto al mattino al centro tecnico Morosini, hanno tutti lavorato in gruppo dedicandosi ad una parte aerobica; niente partitella, invece, in via precauzionale. La squadra proseguirà la preparazione a Isola stamattina, alle 10.Anticipi e posticipi. La Lega di B ha comunicato date e orari degli anticipi e posticipi del primo turno di campionato, fissato per il 27 agosto; le variazioni non interessano il Vicenza. Prima giornata. Venerdì 26, Spezia-Salernitana alle 20.30; domenica 28, Novara-Trapani alle 17.30; lunedì 29, Cesena-Perugia alle 20.30. Seconda giornata. Sabato 3 settembre, Brescia-Frosinone alle 18, e Perugia-Bari alle 20.30; domenica 4, Virtus Entella-Avellino alle 17.30.

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) «Alé Méndez!». Sembra ieri. E invece sono passati almeno vent’anni da quando nel Vicenza-meraviglia di Francesco Guidolin l’uruguaiano Gustavo Méndez – oggi ha 45 anni – amico fraterno di Marcelo Otero e compagno in biancorosso in quegli anni, dal ’95 al ’99, si faceva apprezzare per la grinta e la non comune versatilità: difensore centrale, terzino o mediano, Méndez sapeva sempre come soddisfare allenatore e tifosi. Dopo dieci anni (l’ultima volta in cui era tornato a Vicenza per trovare degli amici), eccolo di ritorno. Méndez domenica ha assistito alla sfida di Coppa con la Casertana, assieme ad Otero, in tribuna. E il fiume di ricordi è improvvisamente tracimato.Méndez, bentornato! Quanto tempo è passato…Non mettevo piede a Vicenza da dieci anni e che dire: è un’emozione sempre grande ogni volta che torno. L’effetto è stupendo.Chi l’ha invitata allo stadio?Naturalmente Otero. Ci sentiamo sempre.Partiamo con l’operazione-nostalgia…Il Menti, Vicenza sono la mia seconda casa. Qui è nato pure mio figlio Christian, emozione che esula dall’aspetto sportivo.Ha altri figli?Sì, due: Stefanie e Martina.Se lo ricorda quel coro, Alé Méndez?Come potrei averlo dimenticato? Qui mi sentivo in famiglia, eravamo coperti di affetto.Crede sarà difficile ricreare una squadra come quella di cui ha fatto parte?Ho avuto la fortuna di giocare in una formazione che resterà nella storia. Oggi il calcio è cambiato tanto. Sono stato davvero fortunato se ci ripenso. Non capita a tutti.Chi è diventato dopo aver appeso le scarpe al chiodo?Un procuratore sportivo che lavora soprattutto in Spagna. Ma io vivo nel mio paese, in Uruguay, a Montevideo.Spesso i procuratori non sono tanto ben visti. Come si difende?Dipende dall’uomo che sei. Ci sono tante persone per bene che fanno questo lavoro per il piacere di farlo, non speculano, agiscono in favore del giocatore e della squadra. Come in tutti i mestieri, non bisogna generalizzare.Contro il Roda in Coppa delle Coppe segnò un gran gol in rovesciata. Se lo ricorda?Eccome, fu un “golasso”, come dite voi qui. Ce l’ho ancora impresso. Fu il mio primo gol in biancorosso.Contro il Chelsea fallì una rete clamorosa invece…Calciai male, molto male. Se fossi riuscito a segnare quel gol saremmo andati giustamente in finale. Non ne avrò mai la certezza assoluta, ma in quel momento eravamo la miglior squadra del torneo. Resta l’amarezza di essere usciti immeritatamente.Come ha visto il Vicenza contro la Casertana?A parte che mi sono chiesto che maglia avesse inizialmente… Non ho visto le righe biancorosse e sono rimasto un po’ così, non mi è molto piaciuta questa scelta. È una squadra giovane, a cui auguro di fare bene. So che è cambiata la proprietà, chissà che possa essere un nuovo inizio per il Vicenza. E magari tra qualche anno potrà raggiungere i palcoscenici di un tempo. Perchè sapete come la penso.Come scusi?Il Nacional Montevideo e il Vicenza sono le mie squadre del cuore per le quali farò sempre il tifo.E se il Vicenza le chiedesse una mano un giorno?Ben volentieri, se potrò avvicinare una promessa del calcio ai colori biancorossi, non mi tirerò indietro.Un saluto ai tifosi?Li abbraccio tutti e li ringrazio per le emozioni che mi hanno fatto vivere.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Un anno fa di questi tempi il Cittadella entrava nella storia della Tim Cup vincendo 15-0 con il Potenza. Passaggio del turno e record della competizione, difficilmente eguagliabile in futuro. Domenica sera, da squadra di serie B, i granata hanno salutato la Coppa Italia all’esordio, contro un’avversaria quotata ma pur sempre di categoria inferiore. Sconfitta al Tombolato, 2-1, dopo i tempi supplementari: un campanello d’allarme per Roberto Venturato? Il primo a predicare serenità è stato proprio l’allenatore del Cittadella, che ha mosso solo una critica verso i suoi giocatori: la disattenzione al 93′ che è costata il pareggio, si doveva evitare. Punto. Il calo fisico evidenziato con il passare dei minuti? Secondo il tecnico la squadra ha giocato bene anche nella ripresa, pur riconoscendo che il Cittadella non riusciva più ad uscire palla al piede. Su questo bisogna lavorare, ci sono due settimane di tempo per rimettere le cose a posto, per il debutto di campionato a Bari. Il pareggio della Cremonese al 93’ha vanificato quindi il bel gol di Filippo Lora: tutti si aspettavano in campo Valzania o Paolucci, invece Venturato gli ha dato fiducia, ampiamente ripagata. «Mi spiace per l’eliminazione, non tanto perché il mio gol si è rivelato inutile ai fini del risultato finale. L’1-0 tra l’altro era arrivato al termine di una bella azione manovrata del Cittadella». Si dice che dalle sconfitte si imparano tante cose… «Magari ci potrà veramente servire per arrivare pronti al campionato». Bene per un tempo, poi il calo: quanto ha pesato la condizione fisica nell’economia generale della partita di Coppa? «È normale in questo momento non essere ancora al top. Alle prime di campionato vedrete certamente un Cittadella più brillante, anche se non credo che la squadra sia indietro nella preparazione, assolutamente. C’è stato un calo fisico, non siamo riusciti a muovere la palla come volevamo». Anche il baricentro della squadra è calato molto nella seconda parte di gara. Le fatiche si sono fatte sentire nelle gambe? «Probabilmente sì. Abbiamo espresso buone cose nel primo tempo, a sprazzi pure nella ripresa». Uscire al primo turno di Tim Cup non fa piacere, si è perso il palcoscenico di Bergamo, della serie A: «Sarebbe stato un ottimo test, una sconfitta ci farà ragionare in ottica campionato. Rivedremo gli errori commessi e non li ripeteremo». Filippo Lora sembrava sul piede di partenza invece si sta confermando utile anche in fase realizzativa: un messaggio al Cittadella? «La società sa che io ci sono, mi alleno e cerco di fare tutto il possibile per farmi trovare pronto alla chiamata dell’allenatore. Fare gol, poi, fa sempre piacere». Oggi la ripresa, nel weekend due amichevoli: venerdì test a Piove di Sacco, sabato a Pordenone, entrambe le gare alle 17.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Niente drammi, ma riflessioni sì. La sconfitta interna maturata in Tim Cup contro la Cremonese, fra le più attrezzate candidate alla promozione della Lega Pro, ma comunque squadra che paga una categoria al Cittadella, impone di soffermarsi sulle ragioni di questo brusco risveglio, dopo l’ottimo pre-campionato disputato da Iori e compagni. La condizione. Roberto Venturato a fine partita ha sottolineato, un po’ stizzito, «Non voglio sentir parlare di cali fisici», ma è evidente che la gara contro gli uomini di Tesser può essere divisa in tre fasi: una prima mezz’ora in cui il Cittadella è stato quello spumeggiante ammirato più volte nella scorsa stagione, una seconda mezz’ora più equilibrata e un’ultima in cui ha sofferto la pressione lombarda. A quel punto, l’appendice dei supplementari ha seguito l’inerzia del match, premiando gli ospiti. L’ha riconosciuto con onestà Filippo Lora, fra i più positivi nelle file granata: «La condizione non può essere quella che avremo dopo le prime giornate di campionato. Non siamo di sicuro indietro sulla tabella di avvicinamento, ma abbiamo pagato un calo, non riuscendo a muovere la palla come dovevamo». Il che, per certi aspetti, mitiga la delusione: per molti quella di domenica è stata la prima partita disputata per intero da quando è iniziata la preparazione. Il cinismo. Venturato preferisce soffermarsi su un aspetto sui cui si deve crescere: in Serie B servirà più cattiveria. «Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, che meritavamo di chiudere con almeno due gol di scarto. Non ci siamo riusciti e abbiamo visto come il calcio sappia essere spietato e ti punisca alla minima disattenzione. Abbiamo commesso un grave errore in pieno recupero, ma dovremo imparare a essere concreti oltre che belli, ed evitare di trovarci in ballo sull’1-0 quando possiamo chiudere prima la partita». Le esclusioni. Il tecnico granata ribadisce come l’undici iniziale sia stato dettato da scelte esclusivamente tecniche: «Cerco di far giocare la squadra che in questo momento reputo migliore, rispetto alla condizione e all’avversario che incontriamo». Anche alla luce degli errori individuali e di squadra commessi in occasioni di entrambi i gol subiti, pare tuttavia difficile pensare di poter rinunciare a un difensore centrale del valore di Scaglia. Altri elementi fra i più positivi del pre-campionato come Strizzolo e Paolucci sono invece stati utilizzati soltanto a gara in corso. Doppia amichevole. Dopo la sosta di ieri, il gruppo si ritroverà al Tombolato oggi pomeriggio per il primo allenamento di una settimana che sfocerà in ben due amichevoli ravvicinate: venerdì alle 17 è stata fissata quella con la Piovese, a Piove di Sacco; sabato alla stessa ora la squadra sarà ospite dello Stadio Bottecchia, tana del Pordenone, a sua volta eliminato dalla Coppa ai supplementari, dalla Ternana. Evidente la volontà di far mettere a tutti minuti nelle gambe.

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Il Cittadella si lecca le ferite dopo la brutta eliminazione casalinga contro la Cremonese subita domenica sera al Tombolato, che ha escluso i granata dal terzo turno di Tim Cup. Da quello che si è visto in campo, la squadra sembra aver qualche problema difensivo e non è escluso che il direttore generale Stefano Marchetti possa valutare di tornare sul mercato per rinforzare il reparto. Nota lieta, l’ennesimo gol di Filippo Lora, che allontana le voci di una sua partenza: «E’ stato un gran gol frutto di un’azione lavorata – spiega il centrocampista granata – ma questa è una sconfitta che ci deve servire. La società sa che ci sono, che mi alleno e che faccio ciò che devo fare, il gol è una gioia particolare». Sabato è stata programmata un’amichevole a Pordenone contro i neroverdi alle 17.

Ore 10.40 – (Gazzettino) A confermare che Ilari, al pari di Petrilli, Dionisi e Giandonato, è con le valigie in mano è lo stesso Zamuner. «Sono giocatori che possono avere mercato e sono fiducioso che salti fuori una situazione che vada bene anche a loro. Se riusciamo a farli uscire per avere un posto in più nella lista degli over con la possibilità di fare un colpo a fine mercato in un ruolo nel quale capiamo di essere scoperti, sono contento. Tanto più che se l’infortunio di Altinier richiedesse un periodo di recupero più lungo, dobbiamo valutare anche questa situazione». E il direttore lascia intendere che potrebbe tornare in auge anche la pista che porta a Tavano. «Siamo arrivati vicini due-tre volte, ma c’è stato sempre uno slittamento di qualche giorno, il che significa che non c’era tutta questa convinzione del giocatore. Ciò non toglie che tra venti giorni possa essere magari il colpo dell’ultimo momento. Se abbiamo un buco in più nella lista, vediamo cosa possiamo fare per essere più competitivi».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Tra l’altro è uscita l’indiscrezione di un possibile trasferimento di Ilari alla Casertana. «Loro lo vogliono prendere, ma il giocatore sta temporeggiando. È comunque un discorso separato dall’operazione Alfageme». Ecco allora proprio Ilari. «Dell’interessamento della Casertana mi ha accennato qualcosa il mio procuratore, ma è stata solo una chiacchierata neppure approfondita. Io sul piede di partenza? Personalmente il direttore non mi ha detto niente, sono attualmente sotto contratto e lavoro per il Padova. Ma non sono uno stupido e sento che qualcosa si sta muovendo. Qui sono arrivati giocatori che hanno portato il direttore e l’allenatore, ed è evidente che il progetto si basa su di loro. Se mi dicono che parto dietro nelle gerarchie, la cosa non mi spaventa e sono pronto a fare cambiare idea. Ma se non è possibile, c’è poco da fare».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Per Luis Alfageme al Padova ormai è fatta. Oggi alle 12.30 nella sede biancoscudata andrà in scena il faccia a faccia decisivo tra Giorgio Zamuner e l’attaccante argentino, assistito nell’occasione dal suo agente Franco Zavaglia. In realtà una formalità, dato che il giocatore firmerà un contratto biennale e nel pomeriggio effettuerà il primo allenamento con i nuovi compagni. «Ci siamo sentiti anche questa mattina (ieri, ndr) – spiega Zamuner – Dobbiamo mettere a posto un paio di stupidaggini, non credo che ci saranno problemi per chiudere. Con la Casertana è già tutto definito, trasferimento a titolo gratuito». Cosa l’ha convinta a puntare su Alfageme? «Era una pista che avevo già sondato all’inizio del mercato con il suo agente, ma non si sapeva ancora bene quali intenzioni avesse la Casertana. Poi è uscita l’occasione di Tavano: poteva essere un’idea, ma quando è tramontata ho ricontattato l’agente di Alfageme dato che nel frattempo la Casertana aveva deciso di ridimensionare tutto, e ha dato la disponibilità al trasferimento a Padova. È un giocatore con caratteristiche diverse da Tavano essendo un ragazzo che fa della corsa e della forza fisica le sue peculiarità, e abbiamo valutato che probabilmente ci servivano».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Viaggia a gonfie vele la campagna abbonamenti che ieri ha fatto registrare la sottoscrizione di ulteriori 158 tessere portando il totale a quota 1.025. L’abbonato numero 1.000, Barbara Scantamburlo, ha ricevuto come premio un poster della campagna abbonamenti con le firme dei biancoscudati. Il diritto di prelazione può essere esercitato fino a sabato all’Euganeo. SQUADRA. Ripresa della preparazione per i biancoscudati alla Guizza, con lavoro tattico incentrato sul 3-5-2. Con i compagni sono tornati ad allenarsi Neto Pereira e Russo, mentre Germinale ha portato avanti il suo programma differenziato. Ancora ai box Altinier. Oggi doppia seduta, e domani alle 17 amichevole all’Euganeo con la Vigontina. KREEK. L’ex centrocampista biancoscudato (53 partite e dieci gol in serie A dal 1994 al 1996) farà parte dello staff di Frank De Boer, nuovo tecnico dell’Inter dove ritroverà altri due vecchi biancoscudati: Adriano Bonaiuti, preparatore dei portieri, e il dg Giovanni Gardini.  IL LUTTO. È mancato mentre si trovava in vacanza Giancarlo Carraro, 50 anni, grande appassionato di calcio. Giancarlo era il papà di Marco, cresciuto nelle giovanili del Padova e attuale giocatore nella Primavera dell’Inter.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per Giandonato, inoltre, nel giro di una settimana potrebbe prendere una direzione il possibile approdo al Siena: la società toscana è sempre in pole position per assicurarselo, e nei prossimi gironi si lavorerà per limare la distanza economica. Clamorosa riapertura? Dopo Alfageme, tuttavia, l’attacco biancoscudato potrebbe ricevere un’altra pedina. Se Zamuner riuscirà a cedere Petrilli, Ilari, Giandonato e pure Dionisi, in rosa rimarrà un posto libero per un over. E visto che Altinier non sta ancora bene – la speranza è di recuperarlo per l’inizio della stagione – e che Germinale non sarà al cento per cento prima di un mesetto almeno, potrebbe riaprirsi a sorpresa anche la pista che porta a Ciccio Tavano. «Se è vero che vuole davvero venire a Padova come aveva detto una ventina di giorni fa, magari può diventare il colpo dell’ultima ora», le parole di Zamuner.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Lo aspetto in sede e credo che dovremmo chiudere», l’ottimismo del direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner, ieri alla Guizza. «Era un giocatore che seguivo da tempo, e sul quale ho puntato dopo i problemi nella trattativa per Tavano e dopo il ridimensionamento degli obiettivi da parte della Casertana, che inizialmente non voleva lasciarlo partire. Con il giocatore siamo molto vicini, mentre con la società campana è tutto fatto: oggi dovrebbe essere il giorno buono». Percorso inverso, verso Caserta, potrebbe invece farlo Marco Ilari: la società casertana lo vorrebbe portare in Campania, ma il giocatore non sembra ancora del tutto convinto della proposta. In ogni caso, le due trattative procedono su binari separati, e Alfageme firmerà indipendentemente dalla possibile partenza dell’esterno romano. Altri movimenti. Oltre a Ilari, nelle ultime ore anche Petrilli ha ricevuto una proposta dalla Campania: è stata la Paganese a contattare l’attaccante torinese, che però non sembrerebbe interessato.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È il giorno del nuovo attaccante. Dopo aver cercato fino in fondo il colpo-Tavano – una pista che, clamorosamente, potrebbe anche riaprirsi negli ultimi giorni di agosto – il Padova oggi è pronto ad accogliere Luis Maria Alfageme. Arriverà dalla Casertana, la nuova pedina per l’attacco a disposizione di Oscar Brevi. Già nel primo pomeriggio arriveranno firme e annunci. E mentre per Ilari potrebbe aprirsi una pista proprio sull’asse con Caserta, cominciano ad arrivare le prime offerte anche per Petrilli, mentre nell’arco di una decina di giorni potrebbe accelerare anche la cessione di Giandonato al Siena. Tutto fatto. È atteso verso mezzogiorno, in sede allo stadio Euganeo, l’attaccante argentino. Luis Alfageme sbarcherà in città insieme al suo agente, per presentarsi negli uffici di viale Rocco e chiudere gli ultimi dettagli di un accordo – sulla base di un contratto biennale – che pare vicinissimo.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) L’ulteriore novità è che la trattativa per Francesco Tavano, che sembrava essere finita su un binario morto, potrebbe decollare a sorpresa negli ultimi giorni di mercato. Ma le possibilità sono assai ridotte e il perché lo spiega il direttore generale Giorgio Zamuner: «La pista Tavano non è chiusa definitivamente – taglia corto – se è vero che l’Avellino gli farà rescindere il contratto con incentivo all’esodo e buonuscita, potremmo prendere in considerazione un suo arrivo nuovamente se riuscissimo a cedere i nostri quattro giocatori in partenza, ossia Ilari, Giandonato, Petrilli e Dionisi, ci rimarrebbe un posto over da poter occupare e in quel caso potremmo decidere di aggiungere un’ulteriore pedina in attacco. Anche perché stiamo valutando le condizioni di Altinier, che ha un edema osseo al collo del piede e se la sua situazione dovesse complicarsi dovremmo fare un ragionamento in tal senso». Intanto domani alle 17 allo stadio Euganeo è stata organizzata un’amichevole contro la Vigontina (Serie D) allenata dall’ex capitano biancoscudato Vincenzo Italiano dopo l’annullamento di quella originariamente prevista per sabato scorso contro l’AltoVicentino. E che ha provocato un piccato botta e risposta fra l’amministratore delegato Roberto Bonetto e il presidente Rino Dalle Rive.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Oggi alle 12 è atteso nella sede di viale Nereo Rocco Franco Zavaglia, procuratore di Luis Alfageme, per mettere il nero su bianco a un trasferimento che, di giorno in giorno si arricchisce di nuovi particolari. La novità di giornata è che nell’affare il Padova ha tentato di inserire Marco Ilari, un giocatore molto gradito alla Casertana, che detiene il cartellino del trentunenne attaccante argentino. In un primo momento le due trattative viaggiavano in parallelo, poi sono proseguite su due binari separati. Il problema riguarda la volontà di Ilari, che ha chiesto qualche giorno di tempo per accettare il trasferimento, ma che per ora sembra orientato a rimanere a Padova. Il suo agente si limita a chiosare: «Abbiamo ricevuto la proposta della Casertana e la stiamo valutando». La trattativa per Alfageme, in ogni caso, è stata definita nei dettagli. La Casertana lascerà andare l’argentino a titolo gratuito, il Padova gli garantirà un lieve ritocco di ingaggio in linea con i parametri della rosa e un allungamento di un anno del vincolo in essere con il club campano.




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