Live 24! Padova, è il giorno dei calendari: alla prima giornata si va a San Benedetto del Tronto!

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Ore 21.40 – (Gazzetta di Mantova) Nel giorno che precede quello della compilazione dei calendari di Lega Pro (alle 18 al Teatro Regio di Parma, diretta su Sportitalia, canale 225 di Sky), il Mantova trova nell’AlbinoLeffe la sua 19a rivale, a completare il girone B. Un nuovo ripescaggio quello dei seriani, il secondo consecutivo in Lega Pro, ufficializzato ai danni della Cavese, a cui il Collegio di Garanzia del Coni ha bocciato la richiesta di inserimento nella terza divisione nazionale. Per i campani c’è un ultima possibiltà: quella del ricorso al Tar, ma perduto il round di ieri le possibilità di ripescaggio si riducono drasticamente. Intanto, in attesa di conoscere stasera i primi impegni da sostenere in campionato, i biancorossi proseguono la preparazione in vista della trasferta di sabato (ore 18) al “Penzo” di Venezia, gara valevole per la seconda giornata dei gironi eliminatori di Coppa Italia. Nella doppia seduta svolta al Martelli la novità è il rientro in gruppo di Ruopolo, che ha completato l’intero programma previsto, disputando anche la partitella pomeridiana senza rinunciare a dar battaglia con i compagni. In campo anche i quattro atleti in lista di cessione, con Sereni ormai vicinissimo al passaggio al Forlì, mentre a Milano il dg Togni e il ds Pelliccioni discutevano con la Reggina del duo Momentè-Tripoli, senza togliere dal piatto della bilancia persino il centrocampista Di Santantonio. Per la trasferta in laguna restano ai box Cristini e Carini; a causa di un lieve affaticamente non si è allenato Bandini, con Siniscalchi che prosegue un programma di lavoro differenziato in attesa di rimettersi dal virus intestinale che l’ha colpito lunedì. In prova (e utilizzato nella partitella otto contro otto) il portiere Nicolò Coppiardi, classe ’99 cresciuto nel Chievo ed ex Carpi. Curioso siparietto nel finale con scommessa (un generico “da bere”) vinta da Ciccio Graziani ai danni del giovane Donkor, su una presunta realizzazione da grandi distanze. Per i dettagli chiedere ai diretti interessati ma l’episodio ha scatenato l’ilarità dei presenti.

Ore 21.30 – (Gazzetta di Mantova) O il Mantova ha ingaggiato la più incredibile compagnia di teatranti, abile a dissimulare le crepe che dopo cinque giorni dalla stesura dell’atto notarile vox populi dà per sicure, o il matrimonio fra i soci bresciani e quelli romani (i mantovani no, quelli ormai vengono disposti in tavola come fossero dei centrini…) è destinato ad essere reiterato, rinnovato e rafforzato anche se le modalità del tutto inusuali di gestione della situazione (vedi summit dopo la stipula dell’atto, con rinvio dell’incontro con la città per chi ha il 75% dell’Acm) sembrano fare a pugni con la logica. Ieri, sfumata la conferenza stampa di presentazione, prima a Milano poi a Mazzano nella sede Sdl Musso e Di Loreto hanno parlato, ragionato e pianificato (dicono così…) del futuro del Mantova, corroborati ad ogni passo dall’entusiasmo dei capitolini che con Marco Claudio De Sanctis hanno lasciato chiaramente intendere come il passato o certe vicende “sfortunate” siano realmente alle spalle degli interessati e costituiscano un bottino da cancellare in fretta: «Noi il calcio lo amiamo, mi permetto di chiedere più positività – ha esclamato il vice presidente – da parte della piazza. Non veniamo a crear problemi, sia chiaro. Stiamo uniti e nascerà un grande progetto». Parole non nuove, sulle quali però piomba come una coperta di Linus la dichiarazione di Serafino Di Loreto, manager che potrà piacere o meno ma che i fatti premiano per il lavoro che ha svolto con la sua azienda assieme a Musso e a Pigolotti, che pare definitivamente sparito dal calcio biancorosso dopo una stagione in cui si è visto di rado. Il patron soppesa le parole, lui che su questa operazione si sta spendendo anche con il prestigio derivante dalla carica di presidente della Calcio Servizi: «Stasera e domattina (oggi, ndr) proseguiremo l’esame delle singole questioni, da quelle economiche alla identificazione dei giocatori che dovremo prendere per rafforzare la squadra. Folgori e De Sanctis sono persone per bene, che apprezzo sempre più e che mi colpiscono per il loro entusiasmo e la loro serietà. Dobbiamo cominciare a valutare con maggiore fiducia l’interesse che i nuovi soci portano nel Mantova, sono convinto che si tratti di un importante rafforzamento che si sta delineando per il Mantova e la nostra sicura presenza, lo ripeterò fino alla noia, è la migliore garanzia per chi teme sconquassi». Silente Sandro Musso, peraltro stressato per tutto il giorno da un diluvio di chiamate, il microfono è passato a Enrico Folgori: «Tutto a posto – ha sottolineato l’imprenditore romano – proseguiamo con l’esame delle singole situazioni mossi dalla volontà di allestire una squadra all’altezza e di rispettare gli impegni che ci siamo presi». Tutto ok, quindi? Ne parliamo domani…

Ore 21.10 – (Gazzetta di Modena) Come sua consuetudine, Gigi Pavarese ha seguito tutta la gara accanto a Simone Pavan, concedendosi nell’intervallo una veloce chiacchierata a bordo campo con Beppe Galli, procuratore tra gli altri di Daniele Giorico: «Se avete notato il clima scherzoso – ha sottolineato il ds del Modena – significa che non si stava parlando di cose serie. Su Giorico continuo a leggere notizie che non mi risultano. La Salernitana sarà anche interessata, ma io non sento da dieci giorni il mio amico Fabiani (ds dei granata, ndr) e con lui non ho mai parlato del giocatore. Visto che Caliendo è in vacanza, quindi in questo momento ci sono solo io, dubito che siano arrivate telefonate ad altri. Partenze o arrivi? Non siamo una stazione ferroviaria, però vedremo. Il mercato è lungo e non ci faremo trovare impreparati, posso solo ribadire che sono arrivati ed arriveranno giocatori “da Modena”, dunque importanti. Stanco? La sua posizione la conoscete. C’è una trattativa che “stancamente” va avanti, manca ancora qualcosa tra richiesta ed offerta». Nonostante le smentite di rito, il Modena sembra però aver bloccato due potenziali innesti di esperienza, entrambi svincolati: il difensore Maurizio Lanzaro (’82) e il centrocampista Giovanni La Camera (’83). Il loro ingaggio dipenderà anche dalle uscite.

Ore 21.00 – (Gazzetta di Modena) Finché il volto di Simone Pavan è sereno, nonostante qualche normale rimprovero nel corso della gara, significa che il tecnico ha avuto in partita le risposte che voleva. Magari non tutte, ma qualcosa di interessante per continuare a pensare che il lavoro iniziato in ritiro stia portando i frutti sperati: «Questi ragazzi – ha raccontato il tecnico alla fine dell’amichevole con il Castelvetro – stanno sudando tanto. Da giorni mettono benzina nelle gambe senza sosta, motivo per cui a Ferragosto concederò un paio di giorni di riposo, e stanno lavorando con grande applicazione. Proprio in virtù dei carichi pesanti di lavoro dei primi due giorni della settimana, mi aspettavo che potessimo andare piano, cosa che forse si è vista nel primo tempo. A me premeva avere conferme, vedere che il nostro percorso sta proseguendo sulla strada giusta. Ho avuto risposte positive ed anche negative, com’è normale che sia, ma sono soddisfatto. L’obiettivo era provare a cambiare qualcosa, facendo rifiatare chi ha giocato di più in coppa e soprattutto sperimentando vari moduli che potranno esserci utili in campionato. Con il 4-3-3 della ripresa, ad esempio, in questa amichevole siamo riusciti a renderci più pericolosi. Sono contento dell’esordio di Marino, per essere arrivato da così poco tempo si è già ben inserito». Pavan ha voluto anche chiarire la situazione di Granoche, che ieri si è allenato nel campo accanto a quello nel quale era in corso l’amichevole: «Parliamone una volta e poi più. Pablo mi ha chiesto solo il favore di allenarsi con noi, non costruiamo altre ipotesi».

Ore 20.50 – (Gazzetta di Modena) Quattro gol, tre di marca gialloblù ed uno biancoazzurro, e tantissimo pubblico. Proprio da questa nota di colore del tutto inattesa è doveroso partire, perché non capita tutti i giorni di assistere ad un’amichevole infrasettimanale, per di più nella prima metà di agosto, con una tribuna murata e decine di spettatori a bordo campo. La sfida andata in scena ieri pomeriggio a San Damaso tra il Modena e il Castelvetro è riuscita a regalare tutto questo, creando un bel clima attorno alle squadre. Sperimentare è stata la parola d’ordine di Simone Pavan: il tecnico canarino ha testato tre moduli nel corso dei 90 minuti, abbandonando presto l’ormai classico 4-3-1-2 di partenza per passare al 4-2-3-1 e, nella ripresa, al 4-3-3. Opzioni che potranno tornare utili in campionato e che il Modena può permettersi di attuare in particolare grazie alla duttilità di Schiavi e Tulissi. Stanco, rispolverato nell’undici titolare con tanto di fascia di capitano a conferma della sua posizione ancora incerta, è stato nel bene e nel male il protagonista dei primi 45′, fallendo prima un paio di buone occasioni e sfruttando poi una leggerezza di Tabaglio, al 41′, per rubargli palla ed appoggiare in rete. Nell’undici di partenza dei gialli, eccezion fatta per Giorico, Schiavi e Tulissi, solo le riserve di coppa. Dall’altra parte del campo, il combattivo e ben organizzato Castelvetro di Cristian Serpini ha saputo farsi apprezzare: un colpo di testa di Bagatti finito alto ed un altro paio di azioni ottimamente orchestrate sono state il preludio ad un gol meritato, quello del momentaneo 1-1, firmato da Beppe Greco prima dell’intervallo. Magistrale la conclusione da fuori area del nuovo bomber biancazzurro, per la prima volta a segno da ex contro il Modena, con palla all’incrocio. Nella ripresa tanti cambi e la possibilità in casa canarina di vedere all’opera il neoacquisto Marino oltre a Loi, al rientro dopo due settimane di infortunio. Solo Manfredini, Accardi, Doninelli, Sakaj e Besea non sono stati utilizzati. A salire in cattedra è stato Schiavi, autore di una doppietta in poco più di venti minuti con un altro “gollonzo”, dopo un’uscita errata di Ndreu, ed un gran tiro dal limite. In mezzo due buoni occasioni fallite da Ravasi e, soprattuto, Diakite. Le prove generali del Modena continuano con risposte confortanti, assicura Pavan, ma al tempo stesso con la sensazione che un paio di innesti che portino esperienza e qualità siano imprescindibili. Per quanto riguarda il Castelvetro, l’impressione è che il progetto ambizioso firmato Grampassi-Salvioli possa tradursi sul campo in altri risultati degni di nota, seppure in una categoria nuova come la D.

Ore 20.20 – Questo, invece, il commento del presidente del Padova Giuseppe Bergamin a Padovagoal dopo l’emissione dei calendari di Lega Pro: «Abbiamo un inizio tutto sommato abbordabile, vorrà dire che nelle prime giornate dovremo portare a casa venti punti e portarci avanti il più possibile. Novembre sarà un mese tremendo, con Bassano, Feralpisalò, Parma e Venezia tutte di seguito e poco prima avremo la Reggiana e il Modena. Io sono fiducioso, faremo un grande campionato».

Ore 19.50 – Questo il commento del presidente del Parma Nevio Scala dopo l’emissione dei calendari di Lega Pro: “Il calendario propone all’ultima giornata il derby con la Reggiana, manca da vent’anni e sarà stuzzicante! Il Padova? Non guardo mai in casa degli altri, ma mi auguro che faccia un ottimo campionato arrivando però secondo dopo di noi… Se poi arriverà primo tanto di cappello, vuol dire che se lo sarà meritato così come se lo meritano i suoi fantastici tifosi. Il mio Parma? Vogliamo arrivare in alto il più presto possibile”.

Ore 19.20 – IL CALENDARIO DEL RITORNO DEL GIRONE B!

VENTESIMA GIORNATA, 26 dicembre: Padova-Sambenedettese
VENTUNESIMA GIORNATA, 30 dicembre: AlbinoLeffe-Padova
VENTIDUESIMA GIORNATA, 22 gennaio: Forlì-Padova
VENTITREESIMA GIORNATA, 29 gennaio: Padova-Fano
VENTIQUATTRESIMA GIORNATA, 5 febbraio: Maceratese-Padova
VENTICINQUESIMA GIORNATA, 12 febbraio: Padova-Gubbio
VENTISEIESIMA GIORNATA, 19 febbraio: Mantova-Padova
VENTISETTESIMA GIORNATA, 26 febbraio: Padova-Teramo
VENTOTTESIMA GIORNATA, 5 marzo: Reggiana-Padova
VENTINOVESIMA GIORNATA, 12 marzo: Padova-Santarcangel
TRENTESIMA GIORNATA, 19 marzo: Modena-Padova
TRENTUNESIMA GIORNATA, 26 marzo: Padova-Bassano
TRENTADUESIMA GIORNATA, 2 aprile: FeralpiSalò-Padova
TRENTATREESIMA GIORNATA, 5 aprile: Padova-Parma
TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA, 9 aprile: Padova-Venezia
TRENTACINQUESIMA GIORNATA, 16 aprile: Pordenone-Padova
TRENTASEIESIMA GIORNATA, 23 aprile: Padova-Ancona
TRENTASETTESIMA GIORNATA, 30 aprile: SudTirol-Padova
TRENTOTTESIMA GIORNATA, 7 maggio: Padova-Lumezzane

Ore 19.15 IL CALENDARIO DELL’ANDATA DEL GIRONE B DEL PADOVA

PRIMA GIORNATA, 28 agosto: Sambenedettese-Padova
SECONDA GIORNATA, 4 settembre: Padova-AlbinoLeffe
TERZA GIORNATA, 11 settembre: Padova-Forlì
QUARTA GIORNATA, 14 settembre: Fano-Padova
QUINTA GIORNATA, 18 settembre: Padova-Maceratese
SESTA GIORNATA, 25 settembre: Gubbio-Padova
SETTIMA GIORNATA, 2 ottobre: Padova-Mantova
OTTAVA GIORNATA, 9 ottobre: Teramo-Padova
NONA GIORNATA, 16 ottobre: Padova-Reggiana
DECIMA GIORNATA, 23 ottobre: Santarcangelo-Padova
UNDICESIMA GIORNATA, 30 ottobre: Padova-Modena.
DODICESIMA GIORNATA, 6 novembre: Bassano-Padova
TREDICESIMA GIORNATA, 13 novembre: Padova-FeralpiSalò
QUATTORDICESIMA GIORNATA, 20 novembre: Parma-Padova
QUINDICESIMA GIORNATA, 27 novembre: Venezia-Padova
SEDICESIMA GIORNATA, 4 dicembre: Padova-Pordenone
DICIASSETTESIMA GIORNATA, 7 dicembre: Ancona-Padova
DICIOTTESIMA GIORNATA, 11 dicembre: Padova-SudTirol
DICIANNOVESIMA GIORNATA, 18 dicembre: Lumezzane-Padova

Ore 19.10 – Nel girone A Alessandria-Livorno, big match, si giocherà già alla seconda giornata. Questa intanto la prima giornata del girone A: Arezzo-Como, Giana Erminio-Carrarese, Livorno-Racing Roma, Lucchese-Piacenza, Lupa Roma-Pistoiese, Pontedera-Robur Siena, Prato-Tuttocuoio, Pro Piacenza-Alessandria, Renate-Olbia, Viterbese-Cremonese.

Ore 19.07 – Prime reazioni, Minotti: “Puntiamo a vincere, non ci nascondiamo e partiamo coi favori del pronostico assieme al Venezia. Ma è un girone fortissimo, ci sono anche il Padova, la Reggiana, il Modena, tante squadre molto attrezzate”

Ore 19.05 – Prime reazioni. Perinetti: “Inizio in casa di fronte ai nostri tifosi, noi siamo tornati in Lega Pro per cercare di fare il massimo e puntiamo in alto. Siamo in un girone fortissimo, ci sono tante squadre forti come Parma, Padova, Reggiana, Modena, Feralpi, Bassano, Pordenone”

Ore 19.02 – Venezia-Padova si giocherà il 27 novembre, Parma-Venezia alla quarta giornata

Ore 19.00 – Questa la prima giornata di Lega Pro: Albinoleffe-Maceratese, Ancona-Mantova, Bassano-Reggiana, Lumezzane-Teramo, Modena-Parma, Pordenone-Gubbio, Sambenedettese-Padova, Santarcangelo-Feralpi, Sudtirol-Fano, Venezia-Forlì

Ore 18.46 – Ecco i calendari del girone A, a seguire ci sarà il girone B

Ore 18.42 – Viene presentato il nuovo sito ufficiale della Lega Pro

scala gravina guerrera scalaOre 18.32 – Sul palco Nevio Scala: “Siamo entrati in punta dei piedi, siamo nati ieri e siamo riusciti a tornare subito fra i professionisti, ci auguriamo di riuscire sul campo a ripagare le attese che ci circondano. Fare il presidente è una cosa difficilissima, l’allenatore è un’altra cosa. Il presidente raccoglie una responsabilità incredibile”. Viene mostrata la maglia griffata Unicef del Parma. Applausi in sala per Unicef, che per la prima volta si lega alla Lega Pro: la Lega Pro per Unicef si occuperà in particolare dell’emergenza migranti.

Ore 18.27 – Giacomo Guerrera, amministratore delegato di Unicef Italia: “Unicef nasceva 70 anni fa, sono emozionato davvero in questa occasione. Il tema dei migranti ci sta particolarmente a cuore. Dopo 70 anni torniamo nuovamente in Italia, per investire e affiancare il governo italiano. Quella con la Lega Pro rappresenta una collaborazione fondamentale per tutti noi”

giacomo guerreraOre 18.25 – Viene svelato il nome del partner commerciale e solidale della Lega Pro, che darà il nome al campionato 2016-2017: è Unicef, sarà Lega Pro per Unicef

Ore 18.20 – Viene suonata “Caruso” di Lucio Dalla

Ore 18.12 – Viene proiettato un video della Lega Pro, con tutte le innovazioni proposte per la stagione

Ore 18.10 – Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro: “Siamo tornati alle 60 squadre, un passaggio fondamentale dopo che il format di Lega Pro era stato violentato nel campionato scorso”.

Ore 18.09 – Il presidente Gabriele Gravina sul palco assieme all’assessore allo sport del Comune di Parma

gravina

Ore 18.06 – Viene suonato l’inno di Mameli

Ore 18.02 – Inizia la cerimonia

Ore 17.46 – Ci sarà turnazione: un girone giocherà sempre di sabato per tre mesi e due gironi sempre di domenica per tre mesi. In tal modo ogni girone avrà un trimestre di sabato e due trimestri di domenica, fatti salvi anticipi e posticipi di venerdì  e lunedì

Ore 17.45 – Qualche notizia in anteprima sui calendari di Lega Pro: quattro fasce orarie, sabato 14.30, 16.30, 18.30, 20.30. Stessa fascia per la domenica, con in  più una partita alle ore 12.

Ore 17.40 – Gli orari ufficiali: Il sabato alle 14.30, 16.30, 18.30 e 20.30; la domenica alle 14.30, 16.30, 18.30 e 20.30 ed una gara alle 12.00.

Ore 17.35 – Le date ufficiali: inizio 28 agosto 2016, termine 7 maggio 2017. Turni infrasettimanali 14 settembre, 7 dicembre e 5 aprile. Si giocherà anche lunedì 26 dicembre e venerdì 30 dicembre. Playoff da domenica 14 maggio a domenica 11 giugno. Playout domenica 21 maggio e domenica 28 maggio.

calendari lega proOre 17.30 – Un cordiale benvenuto da Parma e benvenuti al sorteggio dei calendari di Lega Pro!

Ore 17.30 – (Gazzetta di Reggio) Continua a pieno ritmo la campagna abbonamenti granata. Sono 138 gli abbonamenti sottoscritti nel corso della giornata di ieri per un totale di 2.487 tessere stagionali già vendute. L’obiettivo dichiarato dal club granata, in sede di presentazione della campagna abbonamenti per la stagione 2016/17, è il raggiungimento di quota cinquemila tessere. Novità intanto in LegaPro. Nella giornata di ieri è stato respinto il ricorso presentato dalla Cavese per il ripescaggio in Lega Pro. Di conseguenza, sarà l’Albinoleffe a disputare il prossimo campionato di Lega Pro. L’Albinoleffe sarà inserita nel Girone B.

Ore 17.20 – (Gazzetta di Reggio) Alessandro Cesarini e la Reggiana, il matrimonio si fa. Dopo alcuni giorni in cui il direttore sportivo Andrea Grammatica ha dovuto quasi ricominciare la trattativa con il nuovo procuratore del giocatore, si è finalmente arrivati ad una conclusione e prima di Ferragosto, se non già nella giornata di oggi, il calciatore potrebbe mettere nero su bianco il proprio futuro in maglia granata. Cesarini e la Reggiana avevano già trovato l’accordo da una decina di giorni, ovvero da quando l’ex Pavia e Andrea Grammatica si erano incontrati a Reggio, ma il cambio di procuratore aveva fatto rallentare un po’ la trattativa. Adesso che tutti i tasselli sono stati sistemati, arrivano conferme anche dalla Liguria per la fumata biancA: Cesarini sarà quindi il regalo di Ferragosto per tutti i tifosi granata. Poter concludere adesso il contratto che legherà Cesarini alla Reggiana permetterà anche allo staff tecnico di stilare un programma di lavoro specifico per il giocatore per averlo nelle migliori condizioni per le prime sfide di campionato, senza rischiare eventuali ricadute dopo l’operazione subita per risolvere il problema di pubalgia che ha costretto il forte attaccante a saltare la preparazione estiva. Cesarini pur di vestire la maglia della Reggiana ha rifiutato anche alcuni interessamenti dalla categoria superiore, perché Ghiringhelli, già suo compagno di squadra a Pavia, Bruccini e lo stesso Andrea Grammatica gli hanno parlato molto bene della piazza di Reggio e il giocatore ha dimostrato da parte sua grande voglia e determinazione di disputare una stagione da protagonista in Lega Pro invece di avere un ruolo da comprimario in categoria superiore. Con l’arrivo di Cesarini e quello di Paolo Rozzio dal Pisa definito nella giornata di martedì, la formazione granata è pressoché al completo con un unico tassello mancante a centrocampo per colmare il vuoto lasciato liberto dalla partenza di Bartolomei. Tutti gli ultimi innesti fatti sono uomini di esperienza, che hanno già vinto campionati e che sanno cosa serve per vincere. Questo è un chiaro segnale dell’ossatura che la società vuole dare alla squadra e, molto probabilmente, le grandi corazzate nel girone stanno iniziando a guardare con un po’ più di preoccupazione la Reggiana.

Ore 17.10 – (Gazzetta di Reggio) L’ultima cosa che interessava al tecnico Colucci dell’amichevole sul campo della Correggese era il risultato finale. «Lasciamo stare il risultato – sentenzia il tecnico granata – in mattinata avevamo sostenuto un duro allenamento su un campo pesante e non mi aspettavo francamente di più nonostante questo ho visto i ragazzi che hanno comunque messo impegno». Ad un certo punto si è arrabbiato per un contrasto a centrocampo. «E’ vero ma in certi momenti mi sento il fuoco dentro ma non sono arrabbiato. Tempo un paio d’ore e si smaltisce tutto». Come giudica il debutto del neo acquisto Rozzio. «Ha avuto un buon impatto ma non mi aspettavo nulla di più visto il lavoro che avevamo fatto. Si tratta di un giocatore con personalità e buoni piedi». Come proseguirà il lavoro nei prossimi giorni? «La Coppa Italia ci ha tolto 15 giorni di lavoro e nelle prossime settimane lavoreremo per mettere fieno in cascina». Lei cosa aveva chiesto a questa amichevole? «Soprattutto di non farsi male perchè come ripeto spesso “Agosto, calcio mio non ti conosco”». Possiamo definirla come una tappa di avvicinamento al campionato che inizia il 28 agosto? «L’importante è non essere umorali: non eravamo già promossi dopo la vittoria di Salò e non siamo retrocessi dopo la sconfitta di Vercelli. I cavalli vincenti si vedono all’arrivo. Non ho mai visto un cavallo che parte per primo e che arriva vincente sul traguardo». Come giudica la prestazione di Laffuente. «E’ un ragazzo che va disciplinato. Detto questo per chiudere con un giudizio sulla partita non dimentichiamo che ci divide una sola categoria».

Ore 17.00 – (Gazzetta di Reggio) Termina con un pareggio per 1 a 1 la sfida tra la Reggiana e la Correggese svoltasi al Borelli. Buona sgambat, quella dei granata che hanno affrontato un’ottima Correggese e la partita è servita al tecnico Leonardo Colucci per testare la condizione della squadra e spezzare la routine degli allenamenti. Presenti anche l’ex presidente Alessandro Barilli e l’ex team manager Stefano Buffagni. Mister Colucci aveva già anticipato che nella sfida di ieri sera a Correggio avrebbe dato spazio a tutti i suoi, perché, avvicinandosi all’avvio del campionato, è fondamentale che tutti gli elementi inizino a mettere minuti nelle gambe e, proprio per questo motivo, è stata schierata una Reggiana inedita con Narduzzo, Panizzi, Giron, Lombardo e Otin. In difesa ha fatto il proprio esordio in maglia granata anche Paolo Rozzio, arrivato a Reggio nel martedì e, con soli due allenamenti svolti con la squadra, anche se l’ex capitano del Pisa ha dimostrato già una buona condizione atletica e delle doti tecniche importanti, impostando l’azione fin dalle retrovie così come richiesto dallo staff tecnico. I granata hanno iniziato la gara un po’contratti e la Correggese ha avuto buon gioco nel mostrarsi pericolosa in avanti. La prima occasione del match è stata infatti dei locali, con Pasi che da calcio piazzato ha spaventato Narduzzo. Con il passare dei minuti la Reggiana ha aumentato i ritmi, riuscendo a pressare alta la Correggese e ripartendo verticale appoggiando il pallone su Marchi che ha anche sfiorato il gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La pressione granata ha portato portato anche Angiulli a tentare la conclusione a rete prima che lo stesso centrocampista trovasse la via del gol al 31’ dopo una bella percussione in area dalla destra. La prima frazione di gioco ha visto un Paolo Rozzio già leader della difesa, che ha guidato i compagni con autorità nonostante i pochi allenamenti con la squadra e, la presenza in squadra dell’ex capitano del Pisa alzerà l’asticella della competizione in allenamento poiché ogni giorno lui, Spanò e Sabotic si giocheranno i due posti da titolare. La girandola di cambi della ripresa, in cui entrambe le squadre hanno dato spazio a tutti gli effettivi a disposizione ha abbassato i ritmi della partita, permettendo ai padroni di casa di alzare il proprio baricentro sfruttando la presenza dei molti giovani schierati dal tecnico granata che ha dovuto sopperire alle assenze di Maltese e Manconi (in tribuna) e ha dato spazio a Tripsa centrocampista in prova tra le file della Reggiana. Proprio da una palla persa di Tripsa è nato il gol del pareggio della Correggese con Sciamanna che, da fuori area, ha trafitto Perilli con un bel tiro sotto all’incrocio dei pali, fissando il risultato sull’1-1, rimasto invariato fino al triplice fischio del direttore di gara.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Proficuo allenamento per i ramarri allo Zanutto di San Donà in vista del test ben più impegnativo di sabato pomeriggio (inizio alle 17) al Bottecchia con il Cittadella, neorprosso in serie B. Fra i biancocelesti, allenati da Andretta, c’erano anche gli ex sacilesi Stefano Facret e Alessandro Beccia. Tedino ha dato spazio a 18 dei suoi uomini nel corso dei due tempi iniziando con quelli che avevano maggior bisogno di accumulare minuti. Sono rimasti sempre in campo solo D’Arsiè, Zavan e Azzi. Il tecnico ha avuto riscontri positivi da tutti i suoi ragazzi. I ramarri sono andati in vantaggio al 24′ con Cattaneo, pronto a ribadire in rete il pallone respinto su conclusione di Azzi. Poco prima (20′) però era stato il San Donà ad andare vicino al gol con Costantini. Bravo D’Arsiè a togliere il pallone dal sette. Il raddoppio dei neroverdi è giunto al 29′ grazie a Martignago che, servito da Azzi, ha inventato una splendida conclusione a giro. Buona la prova dell’ex Cittadella. Nella ripresa si è scatenato Paulo Dentello Azzi, autore di due centri. Al 52′ il carioca entra in area e scarica il pallone verso il legno più lontano. Martignago (59′, Raffini 75′ e Berrettoni mancano di poco il quarto gol. Non sbaglia invece Azzi che all’86’ raccoglie il pallone respinto dalla difesa di casa dopo una botta di Salamon e lo spedisce sotto la traversa firmando la sua doppietta. Oggi i neroverdi si alleneranno regolarmente al De Marchi, seduta pomeridiana con inizio alle 16.30, così come domani. Sabato invece tutti al Bottecchia per il big match con il Cittadella degli ex ramarri Strizzolo, Pasa e Martin.

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà l’Albinoleffe a completare l’organico di LegaPro. Lo ha deciso ieri il Collegio di garanzia del Coni, che ha respinto il ricorso dei campani della Cavese. Della Terza serie 2016-17 adesso sappiamo ormai tutto, o quasi. Manca solo il calendario, che verrà ufficializzato dal Palazzo questo pomeriggio (inizio alle 18) dal salone del Teatro Regio di Parma. La cerimonia si potrà seguire in diretta su Sportitalia, sul canale 60 del digitale terrestre e sul 225 di Sky. CERTEZZE – Per il momento si sa che la stagione inizierà nell’ultimo fine settimana di agosto (sabato 27 e domenica 28), che i gironi saranno di 20 squadre ciascuno (due in più rispetto allo scorso torneo), che il Pordenone è stato inserito nel girone B (centro-nord-ovest) e che dovrà vedersela con Albinoleffe, Parma, Venezia, Ancona, Virtus Bassano, Fano, FeralpiSalò, Forlì, Gubbio, Lumezzane, Maceratese, Mantova, Modena, Padova, Reggiana, Sambenedettese, Sant’Arcangelo, Sudtirol e Teramo. DUBBI – La diciannovesima avversaria sarà dunque la Celeste, secondo quanto stabilito. Il club bergamasco sostituisce la «x» che era stata inserita nel gruppo B al momento dell’ufficializzazione dei tre gironi e suo sarà il nome che finirà nell’urna dei sorteggi che definiranno oggi il calendario della stagione 2016-17. Per gli orobici è il secondo ripescaggio consecutivo. L’anno scorso maturò insieme al Pordenone, che versò la “supertassa”. ATTESA NEROVERDE – Quando inizierà la cerimonia al Regio parmense i ramarri saranno ancora in campo al De Marchi, per completare la quotidiana seduta di allenamento. È prevedibile però che a loro e a Bruno Tedino giungano comunque notizie in tempo reale dal passaparola che arriverà dalla zona bar (la tv è sempre accesa) e dai computer delle stanze riservate a dirigenza e segreteria. PROGRAMMA – Stefani e compagni si alleneranno anche domani alle 16.30. Sabato invece arriverà al Bottecchia (inizio alle 17, prevendita in corso) il Cittadella, neopromosso in B, reduce dall’eliminazione in Tim Cup (2-4) a Vicenza. L’amchevole, stuzzicante, vedrà il ritorno al Bottecchia da avversari di Strizzolo, Pasa e Martin.

Ore 16.10 – (Messaggero Veneto) Non solo Arma, Pietribiasi e Berrettoni. Bruno Tedino può contare anche sugli altri suoi attaccanti. Azzi, Martignago e Cattaneo colgono positivamente la chance offerta ieri dal proprio mister. Le tre punte, infatti, siglano i 4 gol con cui il Pordenone stende il Sandonà nell’amichevole giocata allo stadio Zanutto di San Donà. Doppietta per il nuovo brasiliano ex Pavia, un gol per gli altri due, già ramarri la scorsa stagione. Rivale di Eccellenza, quella veneta, ma per certi versi poco importa: conta dare dei segnali e il trio li ha forniti. Positivo. Il tecnico dei neroverdi, martedì, l’aveva annunciato: in questa gara giocherà chi sinora è sceso meno in campo. Ecco dunque la possibilità di vedere all’opera un altro trio di attaccanti, stavolta schierato in linea e non con il trequarti a supporto delle due punte oppure i due fantasisti alle spalle del centravanti. Cattaneo, Martignago e Azzi giocano uno a fianco all’altro e pungono. Il primo gol arriva da una combinazione fra i tre: Martignago avvia un contropiede di forza – in cui emerge la sua bravura nel ripartire – e serve il brasiliano, che da pochi passi sbaglia. Sulla ribattuta arriva Cattaneo, che insacca rasoterra. Quindi è la volta della rete di Martignago, che dalla destra trova l’angolo lontano con un tiro a giro, capitalizzando l’assist di Broh. Nella ripresa le reti di Azzi: la prima rete la sigla con un bel tiro all’incrocio, la seconda con una conclusione potente sotto la traversa a poco dalla fine. In generale il trio fornisce buone indicazioni, anche di tenuta. Come si vede il brasiliano gioca 90’ (e segna pure quasi allo scadere); Martignago viene tolto a 12’ dalla fine mentre Cattaneo disputa la sua ormai canonica ora di gioco. Gli altri. Insomma, le seconde linee offensive rispondono presente. Anche molte altre, però: Broh e Gerbaudo dimostrano spessore in mezzo al campo. La mezzala ex Sassuolo gioca 90’ di qualità, l’ex Juventus disputa 55’ in cabina di regia facendo vedere molti spunti buoni, mostrando anche una certa personalità, aspetto sempre molto positivo per il ruolo. Ok anche Parodi al centro della difesa (in campo per più di 80’). Non sono scesi in campo come da previsione Tomei e Arma. Questa la formazione che ha affrontato il Sandonà (4-3-3): D’Arsiè; Pellegrini (st 11’ Buratto), Parodi (st 37’ Ingegneri), Zavan, Semenzato (st 11’ Stefani); Broh, Gerbaudo (st 11’ Burrai), Suciu (st 11’ Raffini); Cattaneo (st 11’ Salamon), Martignago (st 33’ Berrettoni), Azzi. Ripresa. Il Pordenone riprende oggi a lavorare con una seduta pomeridiana in programma alle 16.30. Stesso programma domani, quindi sabato alle 17 l’amichevole al Bottecchia col Cittadella.

Ore 15.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Campagna acquisti chiusa? L’impressione è che Werner Seeber abbia fatto il più e che ci potrebbe essere spazio per un’occasione last minute solo a determinate condizioni. Ieri è stata formalizzata la trattativa messa sui giusti binari negli ultimi giorni per Nicolò Bianchi, che arriva a titolo definitivo dal Novara. È il terzo giocatore ex Cremonese che sbarca a Bassano dopo Formiconi e Crialese. Bianchi, centrocampista classe ’92, nell’ultima stagione alla Cremonese è sceso in campo in 29 occasioni, siglando una rete. Nella stagione 2014/2015 ha militato nel Novara, con cui ha conquistato la Serie B, registrando 29 presenze ed una rete. In precedenza ha vestito anche le maglie di Monza, Alessandria, Giulianova, Foggia. La squadra, con l’arrivo di Bianchi e Grandolfo, gli ultimi due acquisti in ordine di tempo, sembra praticamente al completo. Al momento un possibile undici titolare vedrebbe Bastianoni o Rossi in porta, Formiconi, Bizzotto, Pasini e Crialese in difesa, Falzerano, Bianchi, Proietti e Minesso a centrocampo, Grandolfo e Rantier di punta, con prima alternativa rappresentata da Maistrello, che sta facendo passi da gigante nelle prime uscite ufficiali.

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Come anticipato, il Bassano ha chiuso l’operazione relativa a Nicolò Bianchi. Ieri pomeriggio è arrivata anche l’ufficializzazione del trasferimento del centrocampista comasco alla corte di D’Angelo. Il giocatore, 24 anni, un metro e 86 per 74 kg, l’ultima stagione alla Cremonese, è stato preso a titolo definitivo ed è il sostituto di Davì finito alla Feralpi Salò. Bianchi è un medianone che alza la stazza del centrocampo per chili e centimetri e che nell’ultimo biennio è stato impiegato con continuità sia a Novara nell’anno della promozione in B ai danni proprio del Bassano che a Cremona nello scorso torneo: in entrambi i casi per lui 29 gettoni coronati da un gol a campionato. Due anni fa al Mercante confezionò l’assist che mandò in porta Faragò nel successo piemontese (1-2). Bianchi ritrova due compagni che erano con lui sino a maggio a Cremona, ovvero Formiconi e Crialese, il modo migliore per accelerare l’ambientamento in spogliatoio e l’intesa in campo. Il suo ingresso poi argina l’emergenza nel reparto degli interni con Cenetti fuori uso almeno sino a fine mese.

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Scongiurata la trasferta al sud, è l’AlbinoLeffe l’ultima avversaria del Venezia (140 tessere in un giorno e mezzo di campagna abbonamenti) nella Lega Pro che oggi si toglie il velo. Questo pomeriggio al Teatro Regio di Parma – ore 18, diretta su Sportitalia – è in programma la pubblicazione dei calendari, possibile dopo la sentenza con cui ieri il Collegio di Garanzia del Coni ha rigettato il ricorso della Cavese ripescando il retrocesso Albinoleffe (per il secondo anno di fila) come ventesima squadra del girone B. Tutte le 60 caselle della Lega Pro sono quindi occupate grazie ai 12 ripescaggi dalla serie D, con le ultime incognite che riguarderanno il girone C nel caso in cui la Cavese dovesse rivolgersi al Tar, già chiamato a pronunciarsi il 30 agosto sull’avvenuta riammissione della Paganese. In casa arancioneroverde si può invece pensare soltanto al campo, visto che dopodomani al Penzo (ore 18) arriva il Mantova per il debutto in Coppa Italia. Ieri al Taliercio doppia seduta agli ordini del tecnico Pippo Inzaghi, il quale ha avuto per la prima volta a disposizione l’attaccante mancino Simone Edera, vicecampione d’Europa Under 19 con l’Italia, classe ’97 giunto in prestito dal Torino (manca solo la firma del presidente granata Cairo) e che in rosa prende il posto di Chicchiarelli girato in D al Viareggio. Ad oggi alla corte del presidente Joe Tacopina l’unico muso lungo è quello di un Francesco Virdis con la valigia in mano. «Interessa a sei squadre essendosi aggiunto anche il Lumezzane – fa il punto il ds Giorgio Perinetti -. Il giocatore nicchia però oggi, non avendo ancora la certezza scritta che Cernuto sarà «giocatore bandiera», abbiamo 17 senior anziché 16 e quindi Virdis è l’unico che può partire. Sarà bene che si metta a posto e prenda in considerazione di trovarsi una destinazione». Sempre sul fronte mercato l’ex terzino lagunare Ferrante si è accasato al Melfi ripescato in Lega Pro. Agli sportelli Vela è attiva la prevendita per Venezia-Mantova: curva sud 5 euro, distinti Solesin 10, laterale nord-sud 15, centrale vip 20.

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) 140 tessere sottoscritte nel primo giorno di campagna abbonamenti, la firma di Simone Edera in arrivo dal Torino e che ieri si è già allenato con i nuovi compagni, il caso – Virdis che rischia di prendere una piega inaspettata. È stata un’altra giornata ricca di novità in laguna, a cominciare dalla conferma che l’entusiasmo che si respira dopo la promozione in Lega Pro è tangibile. Lentamente sta rifiorendo un entusiasmo che pareva sopito da tempo e che la determinazione di Joe Tacopina e di Giorgio Perinetti sta restituendo alla piazza. E sul mercato non si vuole lasciare nulla al caso, se è vero che l’indiscrezione trapelata appena 24 ore prima sull’arrivo di Simone Edera dal Torino ha subito trovato un riscontro concreto. Edera ieri si è già allenato con i nuovi compagni e, al termine della seduta pomeridiana è arrivato il comunicato che chiude la questione: « La società Venezia FC – si legge in un comunicato – comunica di aver trovato l’accordo con il Torino FC per il prestito annuale dell’’attaccante classe ’97 Simone Edera. In attesa di formalizzare il trasferimento, il giocatore oggi ha comunque preso parte all’allenamento pomeridiano della prima squadra essendo in possesso di nullaosta rilasciato dalla squadra di provenienza». Questo il commento di Joe Tacopina: «Siamo molto orgogliosi di avere con noi Simone, – ha dichiarato il presidente – un giovane di prospettiva che ha preso parte all’ultimo Europeo con la nazionale Under 19 arrivando a giocare la finale contro Francia e che ha avuto già modo di esordire nel campionato di serie A nella scorsa stagione. Edera è un elemento di valore che, nel corso del campionato, sono sicuro darà il suo importante contributo alla nostra causa». Dulcis in fundo, ma non troppo, il caso-Virdis. Comprensibilmente il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha smorzato i toni, limitandosi a parlare di quattro richieste per il giocatore, senza aggiungere ulteriori considerazioni. Certo è che non è usuale che un attaccante di valore acquistato appena un mese e mezzo fa sia già al centro di voci di mercato. Il Modena è quella che in questo momento sembra aver mosso i passi più consistenti, un addio di Virdis, chiuso da Geijo e Ferrari, sarebbe comunque clamoroso. Pare che il giocatore abbia sparato alto a tutti gli acquirenti, con il club emiliano in cima alla lista, ma con Pistoiese, Carrarese e Fidelis Andria che sono in attesa di un segnale. Da Modena arriva la seguente dichiarazione del direttore sportivo Luigi Pavarese: «Virdis? Buon attaccante, ma secondo me il Venezia se lo tiene stretto…». Ieri, infine, Francesco Tavano ha smentito i rumors che volevano lo stesso Venezia interessato in caso di partenza di Virdis: «Il Venezia? Mai sentito, lo apprendo da voi in questo momento. Il Padova? Siamo andati vicini alla chiusura della trattativa, poi non si mettevano d’accordo le due società e io più di tanto non potevo fare. Avevo solo detto che, prima di prendere qualsiasi decisione, avrei voluto rescindere e chiudere definitivamente il contratto con l’Avellino. Adesso vediamo cosa succede».

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Viaggia a gonfie vele la campagna abbonamenti del Venezia. In due giorni sono state già sottoscritte 140 tessere: ci sarà tempo fino al 26 agosto per scegliere una delle opzioni offerte dal club arancioneroverde in vista della prossima stagione di Lega Pro. Un campionato che ha visto ieri andare al suo posto l’ultimo tassello relativo alla composizione dei gironi. Nel B, quello in cui si trova il Venezia, c’era una X che è stata colmata dall’Albinoleffe, ripescato ieri, mentre è stato rigettato il ricorso della Cavese. Il Collegio di garanzia dello sport del Coni, ascoltate le argomentazioni dello staff legale dei bergamaschi, nell’udienza pomeridiana ha dato il via libera al loro ritorno nella categoria. Per la società lombarda si tratta del secondo ripescaggio negli ultimi due anni. Alla Cavese non resta che presentare ricorso al Tar, che il 30 agosto dovrà pronunciarsi anche sull’ammissione sub-judice della Paganese. Il tutto due giorni dopo l’inizio del campionato. Oggi a Parma sarà invece stilato il calendario di Lega Pro. Alle 18, al Teatro Regio, i rappresentanti delle sessanta società iscritte al torneo si riuniranno per seguire l’operazione in diretta televisiva (su Sportitalia). Con la Coppa Italia di categoria già cominciata, tutto sarà pronto. Il Venezia dovrebbe in teoria esordire in casa al Penzo, dal momento che la domenica successiva è in programma la Regata Storica, giornata in cui da anni per motivi di ordine pubblico il club arancioneroverde gioca fuori casa. Sul fronte del mercato ieri il Venezia ha annunciato l’ultimo arrivo. Si tratta di Simone Edera, attaccante esterno sinistro in arrivo dalla Primavera del Torino. La formula è quella del prestito secco annuale. In attesa di formalizzare il trasferimento, il giocatore (classe 1997) ieri ha comunque preso parte al suo primo allenamento, mettendosi a disposizione dello staff guidato da Filippo Inzaghi per la sessione pomeridiana. Questo dopo aver ricevuto il nullaosta dalla formazione granata. «Siamo molto orgogliosi di avere con noi Simone», ha detto ieri il presidente del Venezia, Joe Tacopina, «un giovane di prospettiva che ha preso parte all’ultimo Europeo con la nazionale Under 19, arrivando a giocare la finale contro la Francia e che ha esordito anche nello scorso torneo di A. Edera è un elemento di valore che, nel corso del campionato, darà il suo importante contributo alla nostra causa».

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Palermo potrebbe prendere Filip Raicevic negli ultimi giorni di mercato, nel caso in cui non andassero a buon fine le trattative per l’adeguamento contrattuale in corso con il Vicenza. Uno scenario per ora solo sullo sfondo, ma che potrebbe concretizzarsi nel caso in cui la situazione prendesse una piega ben definita da qui al 31 agosto. La priorità biancorossa, però, rimane quella di rinforzare il pacchetto arretrato. Sbarrata la strada che porta a Nicolò Cherubin nonostante il placet del Bologna, bisognerà trovare un’altra soluzione. Fra i nomi possibili proposti dai rispettivi agenti ci sono quelli di Lorenzo Ariaudo e Lino Marzorati, ma qualche occasione last minute potrebbe comparire sulla scena da un momento all’altro. E il nome giusto potrebbe essere quello di Zuparic (che non dispiace neppure al Frosinone), mentre Terranova (Sassuolo) è reduce da un gravissimo infortunio e la società difficilmente rischierà, perché dal punto di vista tecnico nessuno dubita del valore del giocatore. Per l’attacco proseguono le trattative per la rescissione di Nicola Pozzi, che percepisce una cifra superiore ai 200mila euro. Il giocatore dovrebbe comunque riuscire a strappare una buona parte del compenso, con incentivo all’esodo e buonuscita e vorrebbe rimanere vicino a Vicenza. È stato proposto a Verona e Padova, ma nessuna delle due piste pare percorribile, altre soluzioni all’orizzonte al momento non sembrano essercene e sono arrivate smentite pure su un interesse del Venezia. Una volta che verrà formalizzata la rescissione di Pozzi, che in un modo o nell’altro dovrebbe arrivare a un accordo con il club, il nome più caldo è quello di Giacomo Beretta, che potrebbe vestire di biancorosso al suo posto. Nel frattempo ieri Giampiero Pinzi ha firmato per il Brescia, dopo una telefonata fatta nella serata di martedì da Christian Brocchi allo stesso giocatore. Il Vicenza aveva preso tempo, rinviando un’eventuale decisione a fine mercato e dopo aver formalizzato alcune uscite: «Confermo che stiamo andando a firmare per il Brescia – spiega Danilo Caravello – è stata una trattativa-lampo, nata e chiusa nello spazio di poche ore. A volere fortemente Giampiero è stato Brocchi, con il pieno appoggio della società e della dirigenza, Castagnini e Sagramola in primis. Il Vicenza? E’ stata la prima società con cui abbiamo parlato, sia per una questione di categoria che per un aspetto logistico: era la soluzione ideale per la vicinanza geografica a Udine, dove risiede la famiglia di Giampiero. La cosa è andata avanti per alcuni giorni, probabilmente non c’è stato accordo economico o loro non erano pronti a chiudere adesso, fatto sta che quando ha chiamato il Brescia Pinzi non ha avuto dubbi». Altre notizie in pillole. La campagna abbonamenti regala soddisfazioni, visto che è stata sfondata ieri quota 4000, una cifra impressionante considerato che c’è ancora tempo per migliorare il dato. Per ora sono 4029 i tifosi che hanno deciso di sottoscrivere la propria tessera per la prossima stagione. Oggi verrà presentato Raffaele Pucino, mentre gli occhi sono tutti puntati su Empoli-Vicenza di Coppa Italia in programma sabato sera al Castellani. All’allenamento di ieri non hanno preso parte Urso, Zivkov e D’Elia, per i quali erano programmate cure fisioterapiche. Vita, Orlando e Bertaso, invece, hanno lavorato con il gruppo per la parte atletica, ma non hanno partecipato alla parte tattica e alla partitella.

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Biancazzurra, blu notte e… gialla. Il Pescara ha presentato le nuove divise della stagione e c’è una sorpresa. La terza maglia non sarà biancorossa, come quella del Vicenza, ma, appunto, gialla, come nella stagione dell’ultima serie A del 2011/12. La cosa è quantomeno curiosa. Non doveva il Pescara, secondo quanto alcuni si aspettavano, in onore al gemellaggio più antico d’Italia, vestire il biancorosso? Era stato il presidente del Vicenza, Alfredo Pastorelli, a lanciare l’idea subito dopo il passaggio di consegne con Sergio Cassingena e il cambio di proprietà, alla fine di maggio. Qualcosa non dev’essere funzionato. Dall’Abruzzo dicono che il Pescara era già d’accordo con il principale sponsor, l’Errea, per realizzare le tre divise presentate e che la maglia biancorossa verrà utilizzata solo in occasioni particolari, com’è stata per esempio la partita che si è disputata al Menti per ricordare Morosini. Niente biancorosso per il Pescara, quindi, mentre il Vicenza aveva annunciato come terza maglia quella biancazzurra.

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Nicolò Cherubin era a un passo dal Verona, ma quel passo alla fine non si è compiuto. Nella tarda serata di martedì, infatti, con un blitz repentino la società gialloblu ha puntato decisa su un altro difensore centrale di prima fascia per la serie B, il giocatore del Brescia Antonio Caracciolo, seguito anche da alcuni club di A, chiudendo rapidamente l’acquisto. È ovvio che a questo punto per il Verona diventa molto meno probabile una seconda operazione economicamente onerosa nello stesso ruolo: Cherubin rimane dunque al Bologna e sul mercato, con il Vicenza che può ancora provare a convincerlo ad accettare il trasferimento. Peraltro la voce di un possibile approdo del difensore, vicentino di nascita, al Verona, aveva scatenato sul web commenti anche molto pesanti da parte di alcuni tifosi biancorossi, tanto che ad un certo punto ieri è intervenuto con un post il fratello di Cherubin, Mattia: «Trovo poco corretto offendere in questo modo augurando del male. La persona in questione al momento non è stata contatta da nessuno e per ora c’è solo l’interessamento di entrambe le società». Si vedrà nei prossimi giorni se la trattativa registrerà dei passi avanti, o se invece prenderà quota la pista alternativa diretta a Zuparic del Pescara, mentre pare tramontata sul nascere l’ipotesi Terranova (Sassuolo). Nel frattempo il Vicenza ha ormai definito la risoluzione di alcuni contratti con giocatori che non rientrano più nei piani tecnici: già effettuata quella con Malivojevic, ormai prossime quelle con Corticchia, Manfredini, e Pozzi. Capitolo ex: dopo Modic, in prestito dal Milan al Brescia, anche Sbrissa pare diretto dal Sassuolo verso le “rondinelle”.

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) C’è un amore che viaggia da nord a sud, attraversa città, naviga, si spinge ad est e a ovest, unisce persone lontane. Il Vicenza ha tifosi in tutta Italia. Li accomuna un’incrollabile fede e una sfrenata passione per i colori biancorossi, quelli che li hanno incendiati da bambini, mentre sedevano sui banchi di scuola in Sicilia e giocavano nei vicoli di Roma.La storia è quella di un amore così grande raccontata dagli stessi tifosi, che sono tanti, talmente tanti che sentirli tutti è impossibile. (Per ora) ne abbiamo raccolto un campione. L’innamorato numero uno non può che essere Daniele Carrubba, 45 anni, di Gela, di professione consulente del lavoro. Segni particolari: aggiornatissimo. D’altra parte -dice lui – «tifo Vicenza da quando ho iniziato a gattonare, so tutto del Lane, che è la mia squadra del cuore. Mio fratello tifava Juventus in quel campionato che vide il Vicenza arrivare secondo. Io mi innamorai delle maglie biancorosse e da quel momento basta, scelsi per sempre».A Gela tutti conoscono Daniele, ma soprattutto tutti sanno per chi fa il tifo. «Quando parlo con le mie due figliolette, tutti ci guardano sbigottiti, perchè le domande riguardano lo stato di salute di un giocatore biancorosso piuttosto che di un altro. Sono carico – volge lo sguardo alla nuova stagione – e fiducioso. Non appena rientreranno gli infortunati, il Vicenza disputerà un buon campionato. Sarò a Trapani il 5 novembre, non posso perdermi il mio Lane nella mia Sicilia».Massimo De Tomasi vive a Faenza, ma è vicentino. Dal ’93 è una delle colonne del gruppo Fantasma (si chiama così perchè all’inizio il club era formato da pochissimi tifosi che allo stadio neanche si vedevano), che riunisce tifosi prevalentemente dell’Emilia Romagna. «Ho sempre e solo tifato Vicenza – racconta – credetemi, non guardo neanche la nazionale. Chi mi ha fatto venire i brividi e ancora mi regala emozioni? Paolo Rossi, ma sarebbe ingiusto parlare di un solo calciatore». De Tomasi, 51 anni, è manager di un’azienda commerciale. Gli ultimi eventi di mercato in casa biancorossa (su tutti, l’addio di capitan Brighenti) non hanno lasciato indifferente nemmeno lui, che in passato ha pure giocato per un periodo nelle giovanili biancorosse. «Oggi – è la sua opinione – è molto difficile trovare una bandiera, ecco perchè non bisogna attaccarsi molto ai giocatori di pallone: a 51 anni l’ho capito…». Riguardo alla nuova stagione, alza il pollice e afferma convinto: «Ho rifatto l’abbonamento dopo alcuni anni. Questo Vicenza mi piace, partiamo da una buona difesa, l’importante sarà avere un attaccante di peso. Spero non vada via Raicevic, anche se nella passata stagione, dopo un po’, non è più stato lui».Parlate pure di Gran Premio a Carlo Biavati, altro fan biancorosso di Imola. Vi racconterà che il suo mondo ha la forma rotonda e che il suo pallone preferito è quello mandato in gol da un calciatore del Vicenza. «Mi innamorai di questa squadra per i colori, come tanti. E poi c’era Alfonso Bertozzi, imolese di origine, che è stato un giocatore del Lanerossi tra l’84 e l’89. Anche a lui devo parte della mia passione per il biancorosso; e poi mia moglie è vicentina, questo è un altro dei motivi. Biavati senza alcun dubbio ci crede: «Ora che la società è cambiata, vedo un progetto a lungo termine, che riguarda anche lo stadio. La squadra è in mani sicure e non vedo l’ora che il campionato inizi per vedere all’opera i ragazzi di Lerda. Sono sicuro che daranno soddisfazione, anche a noi tifosi lontani».Gabriele Ghilarducci è un toscano doc. Nato a Viareggio, vive a Lucca. Ha 52 anni, lavora come impiegato e fa parte del club “Quei da fora” – sezione Toscana. Habitué dello stadio Romeo Menti, porta su un palmo di mano il tecnico Franco Lerda. «Un allenatore – dice con assoluta convinzione – che salva una squadra merita sempre enorme rispetto, anche perchè in poco tempo ha fatto davvero i miracoli. Come sarà il mio 2016/2017? A tinte biancorosse, ovvio. Intanto vado ad Empoli sabato. Poi aspetto con ansia la partita col Pisa del 15 ottobre. Non è un derby ma poco ci manca. Anche perchè i pisani ce l’hanno a morte, per via di quel ripescaggio in serie B di qualche anno fa… Prevedo una sfida molto calda».Chiedete a Fabrizio Fiori, 48 anni, cantautore romano, cos’è per lui il Vicenza. Vi risponderà che è musica. Tra una cover e l’altra dei Pooh, Fabrizio, che ha scritto pure una canzone dedicata a Piermario Morosini e un inno del Vicenza che ancora non è decollato, ammette di sentirsi molto più vicentino che romano. «Certo – fa sapere della capitale – non sono il tifoso sfegatato che tutti vorrebbero. Gli impegni mi impediscono di venire spesso allo stadio, ma io mi sento profondamente biancorosso». Così lontani, così vicini.

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Due gol di Luca Munarini permettono all’Este di superare di misura la Piovese. In un test amichevole tutto sommato piacevole, reso pimpante dai 25 gradi dello stadio “Vallini”, una tregua dai “bollori” estivi, i giallorossi fanno il pieno di fiducia. Per la Piovese una bella occasione per testare la rosa a disposizione di Carlo Perrone, candidata a dominare in Eccellenza. Parte forte l’Este, che al 5′ va al tiro proprio con Munarini dopo una bella iniziativa di Gilli sulla fascia. Risponde la Piovese con Lombardo che riceve palla in area dalla sinistra senza trovare il tocco decisivo. Riesce, invece, il diagonale a Munarini (22′), bravo a infilare il portiere di casa Boscolo da posizione leggermente defilata. Ancora più scaltro è il nuovo acquisto Matteo Gilli, che cinque minuti più tardi offre al solito Munarini l’assist per il 2-0. La Piovese attende e riparte: come alla mezz’ora, quando Lombardo si mangia un gol fatto sparando sopra la traversa. Prima dell’intervallo break dell’Este: Ferrara ferma la corsa, alza la testa e pesca in area Munarini, stregato dalla voglia di fare il pallonetto a Boscolo ma sfortunato nella parabola, smorzata dal portiere. Nel secondo tempo in campo si giochicchia e sugli spalti si parla d’altro. Le due compagini, infatti, provano nuovi schemi o la giocata individuale. Al quarto d’ora Boron esalta il suo sinistro calciando da 30 metri, trovando però l’ottimo Ortali, felino nella deviazione in corner. La Piovese accorcia al 20’ con Correzzola, che si beve sullo scatto la retroguardia atestina prima di battere Lorello. I ragazzi di Perrone vanno pure vicini al pareggio 5’ dopo: Correzzola appoggia per Morandi che dal limite colpisce il palo alla sinistra di Lorello. Le sostituzioni “volanti” tolgono ulteriore verve all’incontro, che si arena in un fraseggio molto agostano. In amichevole sarà impegnato oggi pure il Campodarsego, che alle 17 ospiterà il Legnago al “Gabbiano”. Potrebbero già uscire in mattinata i gironi di Serie D. Per le 4 padovane, Este, Campodarsego, Abano e Vigontina, si ipotizza il raggruppamento del Triveneto, il “C”, con le corazzate Mestre, Triestina e Altovicentino.

Ore 11.40 – (Gazzettino) Marco Martin è un pordenonese atipico, almeno calcisticamente. Sabato con la maglia granata giocherà in amichevole al Bottecchia. «Sono di Pordenone – spiega il terzino sinistro – ma sono cresciuto nel settore giovanile del Treviso e ho indossato la maglia del Pordenone soltanto negli ultimi sei mesi del campionato scorso. Mi fa piacere tornare a giocare nello stadio della mia città, anche perchè nel girone di ritorno dello scorso campionato ho avuto grandi soddisfazioni sia a livello personale, sia come squadra». Meno fortunato domenica scorsa il suo esordio in gare ufficiali con la maglia del Cittadella. «Non avremmo meritato la sconfitta con la Cremonese, ma il calcio è così. Abbiamo disputato un gran primo tempo e si doveva andare all’intervallo con un vantaggio maggiore, poi sono venuti fuori loro dimostrando di essere una buona squadra». Sulla sua prestazione e sull’espulsione nel primo tempo supplementare, continua: «Sono partito bene, poi ho seguito l’andamento della squadra. Sul primo giallo sono stato penalizzato perchè sono entrato sul pallone e porto ancora i segni di Cavion che mi ha colpito alla gamba. È stato un contrasto deciso, ma il fallo casomai era suo. Il secondo giallo, invece, è colpa mia perchè sono stato ingenuo entrando in ritardo in scivolata; forse è dipeso dalla stanchezza. Mi è dispiaciuto molto lasciare la squadra in dieci in un momento di difficoltà, ma sono stato punito negli unici due interventi in cui sono entrato in modo forse troppo determinato». Sul suo inserimento a Cittadella e sulle sue aspettative, conclude: «Mi trovo benissimo, il gruppo è meraviglioso e ognuno cerca di aiutare gli altri. Alloggio a Bassano con la mia compagna Federica e non ho hobby particolari. Ci tengo a fare bene sfruttando questa opportunità in serie B». Ieri la squadra si è allenata con un’ora d’anticipo per partecipare in duomo a Cittadella alla messa in ricordo di Lino Pierobon, deceduto un anno fa, per molti anni accompagnatore ufficiale della prima squadra. Domani alle 17 amichevole a Piove di Sacco, ingresso gratuito.

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Avete 100 euro che vi avanzano? Può valere la pena di scommetterli sulla vittoria del campionato di Serie B del Cittadella. A fine stagione, in caso di effettivo successo granata, potreste ritrovarvene in tasca 10mila. In fondo è proprio questo il bello del calcio d’agosto. Sognare si può. E se vi criticheranno perché il pronostico è perlomeno azzardato, sarà facile rispondere che dicevano lo stesso a chi ipotizzava che il Leicester conquistasse la Premier League, con i bookmaker d’Oltremanica pronti a pagare fino a 5mila volte la posta in gioco, ritenendola meno probabile di un incontro con Elvis Presley. Sappiamo tutti com’è finita. Allo stesso modo, una vittoria della Venturato’s band (che ieri si è allenata di nuovo al completo al Tombolato) è decisamente ben pagata. Eurobet, ad esempio, la dà a 101: un investimento di 10 euro ne può fruttare 1010. In testa, qui come per tutti gli altri siti di scommesse, c’è l’Hellas Verona, dato a 3.50 (investi 10 euro, ne puoi vincere 35), davanti alle altre due retrocesse dalla Serie A, con il Carpi dato a 5 e il Frosinone a 6.50. Seguono poi lo Spezia, a 9, e il Bari, avversario il 27 agosto al San Nicola del Citta, a 10. E le altre neopromosse? Sulla carta stanno dietro al Citta, con il Pisa e il Benevento quotate entrambe a 151 e con la Spal alla pari, a 101. Siccome a retrocedere saranno in quattro, rovesciando le prospettive si può dire che i granata se la giocheranno con i ferraresi e con la Pro Vercelli, anch’essa data a 101. Cambiando casa di scommesse mutano però anche le quote. Betclic vede ancora favorito l’Hellas, pagando 4 volte l’investimento, con il Carpi a 7, il Bari a 8 e il Cittadella che chiude la graduatoria accanto al Pisa: una sua vittoria finale frutterebbe 100 volte la posta. Secondo il tabellone di 888sport.it il solito Verona, dato a 3.75, primeggia sul Carpi, pagato 8 volte, e sul Bari, 9. Le quote s’impennano bruscamente per il trionfo di una neopromossa: il colpo del Pisa è dato a 101, poi si scende a 81 per la Spal e a 51 per il Benevento. E, udite udite, in questo caso fra le nuove arrivate è il Citta ad avere la quota più bassa per il primo posto: 41 volte la scommessa. Che dire, la favola di Cenerentola che diventa regina piace molto agli animi romantici, ma sai mai che possa insegnare qualcosa anche ai tifosi di calcio?

Ore 11.00 – Qui Guizza: allenamento mattutino per i Biancoscudati, lavoro di scarico dopo l’amichevole di ieri con la Vigontina ed in vista di quella di sabato col Mestrino.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Poi è Emerson a impegnare Vanzato con una punizione. A questo punto inizia la girandola delle sostituzioni per dare minutaggio agli altri componenti della rosa. E maturano anche i sigilli del sorpasso, entrambi sugli sviluppi di calci da fermo di Dettori: perfetta l’incornata di Mazzocco per il 2-1, e tris sempre con la testa di Cappelletti. Ecco Brevi. «Abbiamo incontrato qualche difficoltà nel primo tempo prendendo due-tre ripartenze nelle quali dovevamo stare più attenti, però mi aspettavo un test del genere. Anche l’altro giorno abbiamo fatto due allenamenti pesanti ed è normale non essere brillanti. Ciò che conta in questa fase è fare crescere il più velocemente possibile la condizione dei ragazzi». Sull’infortunio di De Risio. «Ha preso una botta e si è girata un pò la caviglia. Farà accertamenti, speriamo che sia solo un trauma». Intanto, oggi alle 18 a Parma sarà svelato il calendario della Lega Pro e l’Albinoleffe è la ventesima squadra nel girone del Padova.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Se si eccettua un tentativo ravvicinato di De Risio su assist di Dettori (parato), in mezzo al campo e in difesa i biancoscudati palesano più di qualche difficoltà, andando a tratti anche in affanno davanti alle ripartenze bianconere. D’accordo l’attenuante di una preparazione fisica ancora non ottimale, ma è arrivato qualche sbandamento di troppo. E così è stato Bindi a metterci una pezza salvando sul tiro a botta sicura di Michelotto, e poco più tardi sulla conclusione di Favero. Il portiere non ha potuto invece nulla in occasione del vantaggio della Vigontina San Paolo: Scarpa, entrato da qualche minuto al posto di Masiero, ha avuto tutto il tempo di girarsi al limite dell’area e infilare il numero uno biancoscudato con un rasoterra alla sua destra. In avvio di ripresa Padova con gli stessi interpreti, anche se De Risio è costretto quasi subito a dare forfait per un infortunio alla caviglia sinistra, tanto da andare in spogliatoio affiancato dal medico biancoscudato Michieli. Ora i biancoscudati sono un po’ più quadrati, pur non esprimendosi a ritmi elevati. Neto Pereira timbra il pareggio con un destro piazzato da fuori area.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Il Padova vince nell’amichevole con la Vigontina San Paolo ma è ancora lontano dalla forma migliore. Neto Pereira, Mazzocco e Cappelletti firmano i gol della rimonta nella ripresa, dopo una prima frazione nella quale i biancoscudati non hanno mostrato il meglio sul piano fisico e del gioco, incappando in qualche amnesia di troppo tanto da consentire alla squadra allenata da Vincenzo Italiano, prima volta da ex all’Euganeo, di portarsi con merito in vantaggio grazie a Scarpa. Brevi manda in campo la formazione tipo, restando sempre fedele al 3-5-2. È lo stesso undici schierato nell’inaspettata sconfitta ai rigori con il Seregno nella Tim Cup, con l’unica novità rappresentata dal debutto di Alfageme in attacco con Neto Pereira. È proprio la ricerca dell’intesa tra i due sudamericani uno dei leitmotiv più interessanti: la buona volontà non manca, ma il feeling è da costruire. Nel primo tempo sono comunque più dolori che note positive per la truppa di Brevi.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) OGGI I CALENDARI. Questa sera, dalle 18, al Teatro Regio di Parma saranno svelati i calendari per la prossima stagione di Lega Pro. Il Padova conoscerà quindi il cammino che lo attenderà nel prossimo campionato, e l’evento sarà trasmesso in diretta su Sportitalia e Sportube. Lega Pro che, ai nastri di partenza, vedrà anche l’Albinoleffe: il Collegio di garanzia del Coni ieri ha infatti respinto il ricorso della Cavese, di fatto estromettendola dal prossimo campionato. Al posto del club campano, per questo, nel girone B ci sarà la squadra lombarda, ripescata per il secondo anno di fila dopo altrettante retrocessioni sul campo.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Pronti-via, ed è stato Neto Pereira, con un destro a giro dal limite, a pareggiare i conti, prima che tra il 29′ e il 32′ chiudessero il definitivo 3-1 i due colpi di testa sui piazzati armati dal sinistro di Dettori. La vittoria c’è, le certezze meno: a poco meno di tre settimane dall’inizio del campionato, c’è ancora molto da fare. «Nel primo tempo abbiamo preso qualche ripartenza perché non siamo stati molto attenti», le parole di mister Brevi a fine gara, «Ma tutto sommato era il test che mi aspettavo. Il risultato conta poco, abbiamo avuto qualche difficoltà di troppo ma sappiamo che in questa fase della stagione può essere normale per qualche giocatore mon essere brillantissimo. Dobbiamo aumentare un po’ di intensità, ma senza uscire dal percorso di lavoro che stiamo facendo». Da verificare, in vista dell’amichevole di sabato col Mestrino, le condizioni di De Risio, uscito claudicante ad inizio ripresa per una botta alla caviglia.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tre gol per scacciare i brutti pensieri, ma una sensazione sempre più evidente che il progetto-Padova sia ancora un cantiere aperto. I biancoscudati, nella prima amichevole della settimana, davanti ai quasi cinquecento tifosi dell’Euganeo, battono per 3-1 i dilettanti della neonata Vigontina San Paolo (Serie D). Ma al di là del risultato i dubbi rimangono tanti, sia tecnici che tattici, in attesa che questa sera vengano svelati i calendari della prossima stagione. TRIS CON RISERVA. Contro la Vigontina, allenata dall’ex capitano biancoscudato Vincenzo Italiano, il Padova della prima frazione, per la prima volta guidato in attacco dalla coppia Neto-Alfageme, non ha per nulla convinto, anzi. Fatta eccezione per una percussione di De Risio e una punizione a lato di Emerson, sono mancate le idee a centrocampo e gli spunti offensivi, tanto che a fare un figurone, al termini dei primi 45′, sono stati proprio i vigontini. Il portiere biancoscudato Bindi per tre volte si è dovuto superare, ma al 38′ è stato bucato dalla bella girata in area di Scarpa. E solo nella ripresa, quando le maglie ospiti si sono un po’ allargate, il Padova è riuscito a portare a casa la gara.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Capita che nel calcio d’estate le cose non vadano per il verso giusto, ma l’approccio all’amichevole di ieri vinta dal Padova 3-1 contro la Vigontina (reti di Neto Pereira, Mazzocco e Cappelletti) dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio di un gol ha fatto arrabbiare Oscar Brevi. Che nello spogliatoio è andato su tutte le furie nei confronti della squadra: «Abbiamo preso 2-3 contropiede che non dovevamo subire, ma abbiamo caricato tanto dal punto di vista fisico e certe difficoltà sono abbastanza normali» – ha poi minimizzato l’allenatore biancoscudato nel dopogara. Nel frattempo Francesco Tavano ha aperto allo sbarco nella città del Santo. La società si aspetta un passo ufficiale dell’agente per far riprendere la trattativa: « Avevo solo detto che, prima di prendere qualsiasi decisione, avrei voluto rescindere con l’Avellino. Poi Padova era una mia priorità, è una piazza bellissima, che mi è sempre piaciuta. Se ci verrei ancora? Non ho cambiato idea, ma non mi sono piaciute certe dichiarazioni da parte della società in cui si diceva che sarei venuto per soldi… ». Intanto la Reggina potrebbe prendere Giandonato, mentre Dionisi ha rifiutato una proposta biennale del Rieti, che gli offre la fascia di capitano e un ricco contratto

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) 23 aprile 1995, stadio Delle Alpi di Torino: Juventus-Padova 0-1, rete di Michel Kreek al 32′ della ripresa. Una pagina storica e indimenticabile della storia del club di viale Nereo Rocco, con un gol del “Tulipano Bianco”, un olandese dalla faccia pulita che fece innamorare una città intera con i suoi. Sono trascorsi oltre due decenni da quella grigia domenica pomeriggio, Kreek adesso di anni ne 45 e qualche capello bianco in più, ma la disponibilità e la cordialità sono le stesse d’un tempo. Michel è tornato in Italia da qualche giorno, è sbarcato alla Pinetina assieme a Frank De Boer, amico vero di vecchia data e che lo ha voluto con sé all’Inter nello staff del post Roberto Mancini. Kreek risponde nel primo pomeriggio. «Ciao, come stai?», qualche battuta e si comincia. Il suo cellulare olandese gracchia un po’, la linea va e viene. Non ha ancora una sim italiana («ma ne prenderò presto una», assicura) l’Inter è a Jesi per l’amichevole contro il Borussia Moenchengladbach e Michel risponde in un italiano ancora molto buono, visti gli anni di assenza nel belpaese: «E’ un onore essere “assistant coach” di Frank – sorride – ho accettato con entusiasmo la sua chiamata ed è un piacere per me potergli dare una mano, è un amico vero. Abbiamo iniziato la carriera di allenatore assieme, abbiamo vinto una Coppa Uefa assieme, lui è un grande uomo e un grande tecnico e adesso c’è questa esperienza che faremo assieme. Mi auguro che duri il più a lungo possibile, sono concentrato e felice di essere tornato in Italia, perché sono sempre stato benissimo. Padova, poi, mi è rimasta nel cuore». E gli regala subito una boccata d’aria di casa, perché nello staff dirigenziale nerazzurro c’è Giovanni Gardini, che al tempo era segretario generale in viale Rocco, perché il preparatore dei portieri è un certo Adriano Bonaiuti, il Superman dei bei tempi andati e fra gli osservatori ci sarebbe pure Ivone De Franceschi, un altro col biancoscudo nel cuore: «E’ stato bello ritrovare tante facce amiche – ammette il Tulipano Bianco – con Adriano abbiamo mantenuto i contatti nel corso degli anni. Niente di così speciale, ma siamo rimasti in ottimi rapporti e adesso lavoreremo di nuovo assieme. Ho ritrovato con piacere anche Gardini, mentre so che De Franceschi a Padova è stato un giocatore importante, ma non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo. Non è stata una decisione difficile da prendere venire all’Inter, quando Frank me l’ha chiesto gli ho detto subito di si, questa è una grande società, un club speciale. Sono concentrato e carico, in questi giorni sto dando una mano a De Boer soprattutto con l’italiano, perché non lo conosce ancora bene e c’è bisogno di parlare tanto coi giocatori». Kreek chiude con una sorta di “promessa” per il futuro: «A Padova sono tornato diverse volte – chiosa – e nei miei confronti ho sempre riscontrato tanto affetto e riconoscenza. Il gol di Torino non me lo dimenticherò mai e mi piacerebbe un giorno tornare, magari allenare il Padova è nel mio destino. Nella vita non si sa mai, si fanno tanti giri strani e non posso pensare che la squadra che ho conosciuto possa stare ancora tanto nelle categorie più basse. E’ una città straordinaria con un pubblico fantastico, merita davvero il meglio».




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