Cittadella primo, Pelagatti: “Venturato è bravissimo a tenerci tutti sul pezzo! E adesso…”

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Problema del giorno: a chi tocca portare le paste? «Ah, non a me», sorride Pelagatti. «Ho fatto il mio esordio stagionale sabato, ma in Serie B avevo già giocato quand’ero all’Ascoli». Arrighini? Neanche, «non è il mio primo gol fra i cadetti». «Le porto, le porto», ribadisce Bartolomei, «sono nella lista-paste perché ho debuttato nella categoria, ma mica sono l’unico…». Il giovane Maniero, che sabato non era a Vercelli perché è rimasto a giocare con la Primavera, risultando decisivo nella vittoria sul Benevento, il suo vassoio l’ha già offerto la scorsa settimana, dopo l’esordio con la Ternana. «E adesso tocca a Strizzolo e Chiaretti, che hanno firmato i loro primi gol. Mi sa che ne mangeremo parecchie nei prossimi giorni», riprende Pelagatti. Samba granata. Eccolo qui, il clima che si respira al Tombolato alla ripresa degli allenamenti del Cittadella capolista, dopo la scorpacciata – di gol – di Vercelli. Nelle orecchie, al solito, risuonano i motivi che rimbalzano dallo spogliatoio, ma questa non è una novità. Ieri pomeriggio le sonorità erano tra la dance e la samba. Vietatissima ai tempi di Foscarini, la musica ha fatto la sua comparsa sotto la più permissiva gestione Venturato, fedele al principio che si ride e si scherza più che volentieri, l’importante è che poi, quando si tratta di sudare, nessuno si tiri indietro. Lavori in corso. Fuori dai cancelli non ci sono striscioni che esaltino il primato in classifica, ma è rimasto appeso l’annuncio del doppio appuntamento della scorsa settimana: la serata “pasta all’amatriciana” che ha permesso di raccogliere oltre 800 euro pro-terremotati e l’invito a partecipare alla trasferta di Vercelli. Nemmeno girando in città si nota niente. Nell’aria, tuttavia, c’è qualcosa di diverso. «La Rai ha parlato per un quarto d’ora di noi in apertura di “90º Minuto”!» fa notare Angelo, che, assieme a Mariano cura come un figlio il manto del Tombolato. Orgoglioso, ti conduce ad ammirare il campo che già contro la Ternana era tirato come un biliardo: «Guarda qua che bello, adesso! Però ci vorrebbe una bella pioggia prima della gara di sabato con il Novara». Difficile che i tifosi si presentino al centro sportivo di via Gabrielli di lunedì, anche perché la seduta è in parte dedicata all’analisi della partita precedente e i giocatori si chiudono subito in conclave con Venturato e il suo staff. Una quindicina di sostenitori, tuttavia, è passata in sede e si è aggiunta agli abbonati, portando il totale a 1.516. Il via vai al Tombolato c’è comunque, perché gli operai sono indaffarati nell’allestimento dell’area hospitality che, dedicata a “fedelissimi” e autorità, dovrebbe fare la sua comparsa in occasione della partita con il Brescia del 24 settembre. «È una delle novità di questa stagione, contiamo d’inaugurarla il prima possibile», spiega l’amministratore delegato Mauro Michelini, che controlla i lavori. Pelagatti tassista. I giocatori arrivano alla spicciolata. Quando passa Chiaretti, Severino, che fa il magazziniere con la moglie Clara, lo prende in giro: «Se adesso segna anche il brasiliano, siamo a posto. E pure di destro l’ha fatto!». «Ah no?», replica il fantasista carioca, «e non sarà l’ultimo». Carlo Pelagatti è ovviamente fra i più contenti, glielo si legge in faccia: «E stamattina sono pure andato alla stazione di Vicenza a riprendere Scaglia, Pascali e Schenetti, che nel giorno di riposo erano rientrati a casa», finge di lamentarsi il difensore toscano. «Ora mi aspetto che, come minimo, mi offrano il pranzo». In pochi sabato s’immaginavano di vederlo titolare a Vercelli. «Il mister è bravissimo a tenerci tutti “sul pezzo”. Ho saputo che avrei giocato soltanto all’annuncio delle formazioni: nemmeno dagli allenamenti settimanali riusciamo a capire quali scelte farà, perché ci mischia sempre. Ma l’ho capito: in questo gruppo chi non gioca è importante quanto chi gioca». Calma e gesso. Il ritornello rimane in ogni caso il solito non appena si accenna a questa classifica impensabile ad inizio stagione. «Siamo contentissimi, ma abbiamo disputato soltanto tre partite», continua Pelagatti. «Prendete il Livorno: l’anno scorso aveva iniziato con un filotto di quattro vittorie e poi è retrocesso a piombo. Però sappiamo che dobbiamo continuare così e che potremo toglierci delle belle soddisfazioni». Ecco, continuate così: magari senza troppo clamore, ma ve lo chiede tutta Cittadella.

(Fonte: Mattino di Padova)




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