Cittadella-Brescia, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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La cavalcata vittoriosa del Citta impatta sul muro delle Rondinelle. Niente record per i granata e un ko piuttosto pesante, che comunque non intacca il primato in classifica conquistato nelle precedenti giornate. Il Cittadella dopo cinque vittorie in altrettante partite viene affondato al Tombolato 3-0 da un Brescia sbarazzino e che per novanta minuti soffoca costantemente la manovra granata. Le giornate «no» capitano, si sa, e per i ragazzi di Venturato quella di ieri è stata una partita nata storta e finita peggio. Troppa pressione sul «fenomeno» Cittadella? Lo potranno dire solo le prossime partite, anche se un dato resta certo: la sesta vittoria consecutiva, in serie B, resta un tabù. Ai padovani è mancata la reazione quando sono andati sotto e la squadra è apparsa stanca dopo le tre partite in otto giorni. A questo va poi aggiunta la cabala: la gara era tra le più temute dai granata perché se è vero che i numeri spesso sono lo specchio della realtà, le Rondinelle restano un avversario da cerchiare col bollino rosso. Nei precedenti 14 incontri tra le due formazioni il Citta era riuscito a vincere solo in due occasioni, confermando di nuovo il trend negativo coi lombardi. Per la partita di ieri Venturato cambia ancora formazione e a conquistarsi una maglia da titolari sono Pelagatti e Schenetti. L’avvio per i granata non è dei più semplici, con i bresciani aggressive sin dai minuti iniziali del match. Per due volte Alfonso deve immolarsi e salvare la porta: prima su un’incornata di Torregrossa, poi su un tiro al volo dalla distanza di Morosini. I padroni di casa soffrono e rischiano di capitolare al 18’ quando Pelagatti stende Torregrossa in area. L’arbitro indica il dischetto, calcia lo stesso attaccante ma Alfonso si distende e para. Purtroppo per il Cittadella è il Brescia a sfruttare l’errore per crescere ancora e continuare a sfondare per vie centrali. E nell’azione successiva al 22’ passa quando Morosini lancia in profondità Bonazzoli che si incunea tra Salvi e Scaglia gonfiando la rete con un diagonale. Per la prima volta nel torneo il Citta va sotto e la reazione è solo un palo fortuito di Chiaretti e un rigore reclamato ma non concesso per fallo su Litteri. Il Brescia continua a giocare una partita d’assalto e trova il raddoppio a cinque minuti dall’intervallo, quando un cross dalla destra di Bisoli sorprende Scaglia e Salvi che si lasciano sfuggire Morosini. Il giocatore colpisce preciso di testa e porta a due le lunghezze. Nel secondo tempo Venturato si gioca le carte Paolucci e Bartolomei. Qualcosa di meglio la capolista costruisce in fase di possesso, ma quando sembra poter riacciuffare la partita ecco l’errore del definitivo 3-0. Al 18’ Salvi, quasi irriconoscibile e decisamente sottotono, consegna la sfera a Morosini su una ripartenza che sembrava innocua. Il giocatore bresciano ne approfitta, si invola verso Alfonso, lo scarta e appoggia in rete per poi correre a esultare con i 400 tifosi giunti fino nella città murata. La partita ormai è andata e il solo Paolucci sfiora il gol della bandiera in due occasioni senza riuscirci.

(Fonte: Corriere del Veneto)




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