Cittadella-Brescia, l’analisi del “Gazzettino”

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Si infrange sul più bello il sogno del Cittadella di conquistare la sesta vittoria di fila ed entrare nella storia. Ma è anche un brusco risveglio: al Tombolato un super Brescia (che non vinceva in trasferta da nove mesi) ha surclassato i granata sul piano del gioco e delle occasioni, prendendosi meritatamente i tre punti. Il ko, anche se netto, non scalfisce però quanto di esaltante fatto finora dalla truppa di Venturato, che resta in vetta alla classifica e che certamente saprà fare tesoro degli errori commessi. Il principale merito del Brescia è stato quello di avere affrontato la partita senza il minimo timore reverenziale, anzi. La squadra di Brocchi ha subito preso il controllo delle operazioni, attaccando quasi a pieno organico con giocate rapide e continui movimenti. Una pressione costante su tutto l’arco offensivo, che ha mandato in tilt gli equilibri dei granata. Soprattutto a centrocampo il Cittadella è andato in affanno: Iori non è riuscito a legare i reparti, sempre costretti a rincorrere gli avversari sia Schenetti che Lora, quasi inesistenti le marcature preventive. Il poco filtro ha spalancato il campo alle folate degli ospiti e costretto i difensori granata a rischiosi duelli uno contro uno. L’unico a opporsi al monologo bresciano è stato il portiere Alfonso, protagonista di quattro interventi decisivi nei primi venti minuti, compreso il rigore neutralizzato a Torregrossa (fallo di Pelagatti sullo stesso attaccante). Al quinto tentativo le “rondinelle” hanno però centrato il bersaglio grosso: decisivo un inserimento centrale di Bonazzoli che ha tagliato in due la retroguardia avversaria. Solo dopo la mezz’ora, a parte un paio di punizioni dal limite procurate da Litteri e non sfruttate al meglio, il Cittadella è finalmente entrato nel match. La prima scossa è arrivata da una sassata mancina di Chiaretti che il portiere ospite ha deviato in angolo con l’aiuto del palo. Poi lo stesso brasiliano ha impegnato ancora Minelli di testa. Ma è stato un fuoco di paglia perchè una micidiale ripartenza del Brescia ha fruttato la rete del raddoppio: perfetto il cross dalla destra di Bisoli sul quale si è avventato a centro aerea Morosini che di testa ha fulminato Alfonso. Punti sull’orgoglio, i granata hanno provato a riaprire la gara nel finale di tempo con una girata a incrociare di Litteri che ha lambito il palo. Quasi inevitabile il doppio cambio voluto da Venturato in avvio di ripresa: fuori Lora e Schenetti, dentro Bartolomei e Paolucci. Chiara l’intenzione del tecnico di dare più sostanza alla linea mediana dopo gli imbarazzi del primo tempo. Ed effettivamente così è stato. Il Cittadella ha alzato il baricentro, sbarrando sul nascere le iniziative del Brescia e riproponendosi con più continuità in avanti. Il pallone buono per rimettere i granata in corsa l’ha avuto Scaglia (7’) imbeccato da una punizione con il contagiri di Paolucci: l’impatto aereo con il pallone non è stato però dei migliori e l’occasione è sfumata. Chi non ha sbagliato è stato invece ancora Morosini, lesto ad approfittare di uno sfortunato disimpegno di Salvi per involarsi nella metacampo granata, evitare Alfonso in uscita e mettere definitivamente in ghiaccio la sfida.

(Fonte: Gazzettino)




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