Padova, Bergamin: “La società voleva cambiare allenatore, ma ha deciso Zamuner…”

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«La società era orientata a cambiare l’allenatore, ma siamo stati corretti nel lasciare al direttore generale la responsabilità della decisione». A confermare che se Oscar Brevi è ancora alla guida del Padova lo deve a Giorgio Zamuner, è il presidente Giuseppe Bergamin, che abbiamo interpellato ieri all’ora di pranzo, poco prima che si recasse all’Appiani per seguire l’allenamento a porte chiuse della squadra in vista della sfida di domani sera con la Reggiana. Appuntamento nel quale il tecnico si gioca tutto, tanto che la domanda diventa automatica. Se arrivasse un altro flop sarebbe esonerato? «È una delle possibilità». E potrebbe rischiare anche Zamuner? «È normale che quando uno si prende una responsabilità, si guarda anche al suo lavoro. Ma non voglio parlare di questo: parto sempre da una visione ottimistica delle cose».

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Ha parlato nelle ultime ore con Brevi? «Sì, con lui e con il direttore, e li ho messi di fronte alle loro responsabilità perché sono una persona che mette i suoi interlocutori davanti alla realtà, e non alla fantasia. Credo che l’allenatore lavori con cognizione di causa e buona volontà, e se finora i risultati non sono arrivati è perché probabilmente ha commesso degli errori, come è normale che si facciano». Ci permetta, negli ultimi giorni ha incontrato insieme a Zamuner sia Serena e sia Petrone, poi siete tornati indietro sui vostri passi. «Non siamo tornati sui nostri passi. Quando sei in una certa situazione, è prassi vedere quale può essere la soluzione. Quella più abituale è sollevare il tecnico, in questo caso dopo determinati confronti non è stato fatto essendoci chi si prende delle responsabilità. Poi se sarà per una partita o per tutto il campionato, si vedrà». Senza l’inghippo della buonuscita con l’Ascoli, Petrone sarebbe già sulla panchina del Padova. «Questo non è vero. È chiaro che abbiamo avuto degli incontri, non è un segreto. Abbiamo sondato soluzioni alternative, ma è stato giusto lasciare al direttore la responsabilità della scelta». Avevate preso in considerazione l’ipotesi di mettere per questa partita Bergamo al posto di Brevi? «No, perché abbiamo condiviso la decisione di Zamuner di confermare Brevi».

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Il suo socio Roberto Bonetto si è sfogato su Facebook contro i tifosi che lo attaccano. «Personalmente non uso questi mezzi di comunicazione, se non per la lettura: se qualcuno mi deve dire qualcosa, sa dove trovarmi. Quello che ha detto è verosimile, e il suo sfogo ha delle motivazioni. Sono d’accordo con lui nel dire che le critiche sono una cosa, l’offesa invece è gratuita. La società è unita e lo è ancora di più in questa situazione difficile».

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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