Live 24! Padova-Reggiana, la vigilia: Brevi lancia il suo “J’accuse”

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Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Poteva essere un mitico 4-3. Il rammarico, invece, è il minimo comune denominatore nelle dichiarazioni neroverdi dopo partita. Perché ci sono tanti, forse troppi, dettagli che non sono andati come dovevano. «A cominciare dal loro terzo gol – sbotta Mauro Lovisa – viziato da un fallo di mano. A Bassano, la settimana scorsa, uguale. Invece, c’era un rigore per fallo su Misuraca, non concesso». «Diciamo che non siamo fortunati con le decisioni arbitrali» cerca di ironizzare, molto serio, il presidente. Quanto al risultato, «abbiamo fatto sei gol e spiace pareggiare dopo una prestazione del genere, soprattutto dopo un gran secondo tempo». […] «La gente si è divertita a vedere sei gol» cerca di sdrammatizzare Bruno Tedino. «Il Santarcangelo all’inizio ci ha obbligato a giocare sotto ritmo e male, perché tenevano 8 giocatori dietro la linea della palla. Certo che quando siamo andati sul 2-2 la gara sembrava indirizzata a nostro favore. La terza rete l’abbiamo presa per foga, poco razionali. Il Pordenone merita 10 per quanto fatto». Senza contare gli errori? «Riuscire a recuperare per tre volte lo svantaggio non è facile» risponde l’allenatore neroverde. […]

Ore 21.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sotto per tre volte il Pordenone è stato capace di recuperare e alla fine avrebbe anche potuto vincere. Sicchè, uscendo dal Bottecchia quasi tutti si chiedevano: occasione sprecata per tornare soli in testa o punto guadagnato? Se la risposta arriva dall’esame della prestazione, soprattutto difensiva, di Stefani e compagni è punto guadagnato. Se arriva invece dai due errori del direttore di gara (convalidato un gol a Cesaretti viziato da fallo di mano e negato uno a Pietribiasi per fallo inesistente) allora ti vien voglia di mangiarti le dita. Rimane il fatto che in due partite il Pordenone ha incassato cinque gol. Sono 13 in totale. Peggio ha fatto solo il Forlì, fanalino di coda del girone. Tedino presenta una sorta di inedito 4-2-3-1 con Martignago, Berrettoni e Azzi alle spalle di Arma. Solito e collaudato 3-5-2 invece Marcolini. […]

Ore 21.10 – (Messaggero Veneto) Bruno Tedino, nella pazza serata del Bottecchia, esalta il cuore e l’orgoglio della sua squadra, nonostante quella con il Santarcangelo non sia stata una prova indimenticabile. «All’inizio abbiamo faticato a giocare sui nostri ritmi – spiega in sala stampa –, il Santarcangelo è una formazione rognosa, si difende con tanti uomini dietro la linea della palla». Il tecnico evidenzia poi la chiave di volta del match. «Una volta ottenuto il 2-2 – analizza – c’era la sensazione di poterla vincere. Invece abbiamo subìto immediatamente il terzo gol con una distrazione colossale. Paradossalmente il 2-3 era molto più evitabile delle altre due reti, ci siamo fatti trascinare dalla foga del pareggio ed è mancata la lucidità». […] Il grande rammarico, invece, si legge sul volto del presidente Lovisa: «Purtroppo l’analisi della partita è semplice: abbiamo fatto sei gol, i tre nostri e i tre loro. Se vogliamo stare in alto non possiamo permetterci questi infortuni. I portieri devono capire che bisogna stare concentrati e attenti sempre, anche se si viene poco chiamati in causa. Diventa complicato rimanere in alto concedendo 2-3 gol in ogni partita». Amaro il commento del numero uno neroverde sulle ultime direzioni di gara. «Oggi (ieri, ndr) il fallo di mano e un rigore netto su Misuraca, sabato scorso a Bassano altri episodi a nostro sfavore: è un periodo in cui non siamo fortunati con le direzioni arbitrali». […]

Ore 20.50 – (Messaggero Veneto) Tante emozioni, più di qualche rammarico nella partita più pazza del mondo. Il Pordenone esce dal Bottecchia con solo punto, ma il popolo neroverde può essere orgoglioso dei propri beniamini, che in quanto a carattere non sono secondi a nessuno. Andare sotto tre volte e recuperare il risultato è testimonianza di attributi non comuni. Sembrava di vivere la classica giornata in cui tutto gira storto. Certamente non si è visto un ramarro particolarmente preciso nelle giocate, ma il Santarcangelo non ha dimostrato molto di più di una buona organizzazione difensiva e una discreta velocità nelle ripartenze. Insomma, il Pordenone ha pagato a caro prezzo due infortuni del portiere e una terza rete di dubbia regolarità. Difficile trovare un’interpretazione tecnica sottostante a questo mancato successo, anche se qualche perplessità sull’inconsueto 4-4-2 schierato da Tedino, imbrigliato nel primo tempo dal mister dei romagnoli Marcolini, c’è stata. […]

Ore 20.30 – (Messaggero Veneto) Ci sono partite che vanno così: commetti tre errori e incassi tre gol, anche con la complicità dell’arbitro, sei costretto a gettare il cuore oltre l’ostacolo per rimontare, ci riesci e rischi anche di vincere. Se pareggi, quindi, ti puoi tutto sommato accontentare. Eppure al Pordenone resta l’amaro in bocca per la grande occasione sciupata col Santarcangelo. Nel giorno in cui frenano la capolista Sambenedettese e la Feralpisalò, e il Gubbio addirittura perde, i ramarri sarebbero potuti tornare in vetta in solitudine con una vittoria. Rimangono invece a un punto dal nuovo trio al comando dopo una partita poco adatta ai deboli di cuore. Aveva annunciato novità Tedino, e in effetti schiera un undici inedito, un 4-4-2 con Pellegrini che torna titolare come terzino destro, Semenzato a sinistra, centrocampo con Martignago a destra, Misuraca e Burrai in mezzo, Azzi a sinistra e davanti la coppia Arma-Berrettoni. […]

Ore 20.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Vetta raggiunta. Il Bassano vince a Mantova e sale al primo posto in classifica insieme a Samb e Venezia. Decisiva la partita di ieri sera al Martelli, dove i giallorossi hanno conquistato la vittoria per 1-4 grazie alla doppietta di Laurenti e ai gol griffati da Falzerano e Fabbro. Un successo costruito nel secondo tempo, dopo che il primo era finito sul parziale vantaggio dei padroni di casa nonostante l’inferiorità numerica. Un’affermazione del carattere di questa squadra, forgiata dal suo mister in pochi mesi e capace di sfruttare il 3-3 casalingo del Pordenone col Santarcangelo per diventare capolista. Squadra che vince non si cambia con D’Angelo che ripropone la stessa formazione che ha superato i «Ramarri»: Fabbro si accolla il peso dell’attacco insieme a Grandolfo e centrocampo disposto a rombo. Nei primi quindici minuti il Bassano fatica a entrare in partita col Mantova pericoloso in almeno due occasioni. […]

Ore 19.50 – (Giornale di Vicenza) Si era illuso, il Mantova, di poter battere il Bassano. L’illusione è durata un tempo, il primo, in cui i giallorossi non sono riusciti a prendere le misure all’avversario. Poi, nella ripresa, è entrata in campo un’altra squadra più convinta, più agguerrita ed i risultati si sono visti sin dai primi minuti. Gli ospiti hanno letteralmente sbaragliato il campo con Laurenti (doppietta), Falzerano e Fabbro che ha chiuso definitivamente la contesa a tempo scaduto. «Abbiamo giocato un brutto primo tempo – afferma di D’Angelo -. Ci siamo fatti sorprendere dal Mantova fino a ritrovarci meritatamente sotto. Nella ripresa, forti anche della superiorità numerica, abbiamo raggiunto presto il pari e poi aumentato i ritmi di gioco, fino a dilagare nel punteggio. Il divario maturato è comunque troppo severo per i nostri rivali». […] «Effettivamente non abbiamo avuto dei ritmi alti nel primo tempo. Quando abbiamo accelerato, nella ripresa, le cose sono andate per il meglio». Intanto la bagarre in vetta, continua con ben 9 formazioni nello spazio di tre punti in attesa del posticipo della Reggiana a Padova. «Noi possiamo puntare in alto in futuro solo se giocheremo con la determinazione e l’intensità dei secondi 45 minuti, mentre il Mantova è un complesso di qualità, ben allenato e non mi sorprenderei di ritrovarlo, al ritorno, tra le prime 4-5 della classifica. Il gol di Fabbro in pieno recupero? Lui ha il gol nel sangue, gli è capitata questa ghiotta opportunità ed ha fatto centro».

Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Un secondo tempo travolgente consente al Bassano di espugnare Mantova con un pirotecnico 1-4. Terza vittoria nelle ultime quattro gare, 10 punti in 4 partite che consentono a Bastianoni e compagni di balzare in vetta alla classifica. Eppure non è stato tutto facile come il punteggio potrebbe far pensare, nonostante la scelta di D’Angelo che conferma sia il modulo (4-3-1-2) che la formazione capace di battere il Pordenone: quello che scende in campo nel primo tempo è un undici ben diverso nello spirito e nelle idee. Durante i primi 45′ i suoi uomini raramente riescono a rendersi pericolosi e nonostante l’uomo in più dal 25′, vanno all’intervallo sotto di un gol, per poi cambiare marcia nella ripresa. […]

Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Questo è il girone più difficile, con Parma, Reggiana, Sambenedettese oltre a tutte le altre. Anche il Teramo, che si è presentato qui organizzato e giocando a viso aperto, a differenza di altre». Garofalo sottolinea come l’allenatore stia lavorando molto per arginare i problemi dei primi minuti di gioco: «Il mister sta battendo tanto su questo fattore, prendiamo il gol e poi reagiamo. Oggi però è stato diverso rispetto domenica scora, perché loro, obiettivamente, hanno trovato un gran tiro senza però costruire molto in precedenza. Dobbiamo sicuramente lavorare sull’approccio per non andare più sotto».

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Il tecnico Filippo Inzaghi non può che essere contento per i tre punti conquistati dai suoi ragazzi e anche per la vetta riconquistata: «Anche oggi è stata una partita complicata, come lo saranno tutte fino alla fine dell’anno – ha affermato l’allenatore – nella quale abbiamo preso il sesto legno in tre partite e trovato delle ottime parate del loro portiere. Siamo stati bravi a ribaltarla subito, dobbiamo continuare su questa strada, anche se dobbiamo migliorare su alcuni aspetti, come quello della gestione di palla quando siamo in vantaggio». […] Presente allo stadio anche il presidente Joe Tacopina: “Tre punti sono sempre tre punti – commenta il numero uno arancioneroverde – non siamo andati benissimo nel primo tempo, ma alla fine abbiamo vinto, e questa è la cosa che conta di più. Noi siamo forti, non è facile venire a giocare qui, ma il Teramo era ben organizzato, e faccio loro i complimenti. Quelli che faccio ai ragazzi per la grande reazione che abbiamo visto: sono un grande gruppo e si vede, una vera famiglia che lavora insieme ed è sempre pronta ad aiutarsi.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia ritrova la vittoria e la vetta, seppur in coabitazione con Sambenedettese e Bassano. Tanta grinta e finalmente sono arrivati i gol di Geijo. La squadra di Inzaghi è costretta a rimontare ancora e stavolta contro il Teramo centra il successo proprio grazie a una doppietta dell’attaccante più atteso, destinato a fare la differenza e a spingere gli arancioneroverdi verso la serie B. Due reti su azione che hanno fatto vedere concretamente le qualità della punta. C’è da registrare appunto che finalmente il reparto offensivo lagunare si è sbloccato, realizzando oltre ai due gol con Geijo, un altro con Fabris, schierato da Inzaghi in linea con gli altri in uno schieramento particolarmente offensivo, votato a centrare il successo. Eppure era difficile tornare in campo al Penzo dopo il pareggio con la Sambenedettese, con l’assillo di dover vincere ad ogni costo per mantenersi in vetta. Il Venezia ha così pagato un po’ questa situazione, giocando una partita non eccezionale sotto il punto di vista del ritmo e costellata da errori, subendo ancora una volta il gol e ritrovandosi costretto ad inseguire. Una condizione questa che pare stimolare i lagunari che spesso riescono a rimettere in piedi il match in rimonta (non è successo solamente a Pordenone). […] Meno bello che in altre occasioni il team di Inzaghi ha mostrato che le potenzialità offensive ci sono tutte e finalmente iniziano a farsi concrete. Purtroppo in negativo ci sono ancora da annotare alcune sbavature difensive che concedono troppo spazio agli avversari – ieri ficcanti con Bulevardi, Sansovini e Ilari – e qualche occasione pericolosa di troppo, costringendo Facchin a superarsi più di una volta. Quella con il Teramo è stata una prova di maturità superata pur con qualche tentennamento, grazie a una grande grinta e voglia di concretizzare che ha permesso di sopperire anche alle assenze pesanti di Domizzi e Fabiano.

Ore 18.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Uno schiaffo e poi il Venezia batte tre colpi. Come con la Samb, anche con il Teramo gli arancioneroverdi devono prendere una sberla per reagire. Ma è una reazione che porta tre punti e il ritorno in vetta, con i marchigiani e il Bassano, complici il ko del Gubbio e il pari del Pordenone. Masochismo? Niente affatto. E’ questione di spazi, perché non appena il fortino avversario si sgretola, gli uomini di mister Inzaghi trovano tutti i varchi per colpire. Festeggia due volte Geijo, con i primi acuti stagionali dopo il digiuno e le critiche. Lo imita Fabris, mentre Marsura resta a bocca asciutta con il dubbio di un pallone entrato ma forse no. E nel saldo attivo del match ci sta pure la traversa di Pederzoli. Il 3-5-2 di Nofri imbriglia il gioco arancioneroverde costringendo Geijo e Ferrari a cercare soluzioni da lontano. […]

Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) […] Il Teramo fa rompere il ghiaccio ad Alexandre Geijo e Vittorio Fabris, eroi in una giornata iniziata non bene, con la partenza ad handicap. «Per noi il gol non è mai stato un problema» dice lo spagnolo «ma è indubbio che siamo contenti. L’importante è vincere». Se possa essere la svolta per il bomber ex Brescia lo vedremo solo da Modena in poi. «Lo spero» aggiunge «anche se i tre punti sono la cosa fondamentale». A coronamento di un inizio di campionato positivo, il gol di Valerio Fabris ha permesso al Venezia di trovarsi con la strada spianata verso il successo. «Segnare è sempre bello» commenta l’esterno «anche se non sono abituato a farlo. Nasco come mezzala, ora gioco largo sulla destra e sto imparando dei meccanismi diversi. Oggi è andata bene. Stavolta abbiamo fatto tre reti ma anche in passato abbiamo avuto tante occasioni, vedi la Sambenedettese, dove sono stati colpiti quattro pali». […]

Ore 18.20 – (La Nuova Venezia) […] Tanti i temi positivi sui quali Filippo Inzaghi riflette a fine partita, pur tenendo conto che per l’ennesima volta il Venezia si è trovato in svantaggio nel primo tempo. «Se non si vuole soffrire in questa stagione, allora non si deve venire a vedere la mia squadra» attacca il tecnico arancioneroverde, «la Lega Pro è un campionato difficilissimo, non esisteranno mai partite facili e sarà sempre dura. Il torneo e il nostro girone sono troppo equilibrati per pensare che si possa vincere sempre 5-0, nessuno lo sta facendo e quindi anche noi non possiamo pensare di riuscirci». […] Soddisfatto il presidente Joe Tacopina, alla prima conferenza post partita quasi esclusivamente in italiano, come del resto aveva promesso in estate. «Preferisco i tre punti, quindi in questo momento anche se non abbiamo giocato la partita perfetta, specie nel primo tempo, quel che conta è la vittoria. Il Venezia si sveglia sempre dopo essere andato sotto, è vero, e lo abbiamo visto anche stavolta. È il nostro unico problema in questo momento del campionato, ci dobbiamo lavorare sopra per fare poi meno fatica. E lasciatemelo dire: sono contento per Alex (Geijo, ndr) che per me è il più forte attaccante del campionato di Lega Pro, e bravo anche Facchin come sempre reattivo tra i pali. La difesa? Ho visto bene anche Garofalo e Cernuto. Quest’ultimo gioca magari poco ma si è fa trovare pronto alla grandissima. Il Teramo è stata una squadra tosta, ma noi di più». […]

Ore 18.10 – (La Nuova Venezia) Se non lo pungi nell’orgoglio il Venezia non si mostra in tutta la sua forza, e così anche stavolta ci vuole il vantaggio del Teramo per veder uscire la vera anima degli arancioneroverdi, con annessi i primi gol di Geijo. Finisce 3-1 per la squadra di Inzaghi, di nuovo al successo dopo il solo punto conquistato nelle due partite precedenti, ma pagando qualche disattenzione difensiva di troppo nel primo tempo, quando la cerniera dei centrali ha fatto acqua in almeno tre occasioni e Facchin si è trovato a tu per tu con gli attaccanti avversari. Inzaghi ha fatto affidamento sul 4-4-2 e sugli uomini che ormai ritiene titolari inamovibili. Il Teramo per contro ha proposto una formazione guardinga per cercare di contrastare la forza d’impatto degli attaccanti di casa. L’avvio è stato soft, anche troppo da parte del Venezia, con gli abruzzesi a chiudersi bene lasciando pochi spazi a Geijo e Ferrari. Marsura è apparso il più brillante di tutti, cercando a più riprese la percussione da sinistra con tiro in diagonale, ma le cose migliori il Venezia le ha offerte con il lavoro sulle fasce. […]

Ore 17.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sorrisi nel dopopartita a Pisa. «Credo che non ci siano dubbi sulla legittimità della vittoria – sottolinea Pierpaolo Bisoli – alla fine del primo tempo ero arrabbiato, avevamo creato tanto senza segnare, anche se per la verità un gol l’avevamo fatto e secondo me ci è stato annullato ingiustamente. Nella ripresa dopo il vantaggio abbiamo sofferto, ma lo abbiamo fatto da squadra. Abbiamo rischiato poco, siamo stati molto attenti nelle palle inattive, questo è il risultato del lavoro in settimana». […]

Ore 17.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La cura Bisoli funziona e il Vicenza sbanca l’Arena Garibaldi. Secondo successo esterno per i biancorossi che ieri pomeriggio hanno superato di misura il Pisa grazie a Raicevic, che torna al gol dopo sei mesi e regala i tre punti alla formazione biancorossa e la gioia del primo successo al tecnico emiliano. Dopo il pareggio casalingo con il Cesena all’esordio in panchina, un altro passo avanti per Bisoli, che sta riuscendo a sollevare le sorti di una stagione iniziata sotto i peggiori auspici. La sterilità offensiva che perdurava da inizio campionato viene cancellata da un contropiede a metà ripresa che vale lo 0-1 finale e permette a tutto l’ambiente di respirare. Bisoli per la partita si affida davanti alla coppia Galano- Raicevic, con Bellomo libero di spaziare nella mediana da destra a sinistra e capace di illuminare il gioco biancorosso per buona parte del match. Il Vicenza nella prima frazione gioca un calcio spumeggiante, vincendo nel possesso palla, nelle idee e già dall’avvio sprint si capisce che all’ombra della torre si può fare bottino pieno. […]

Ore 17.20 – (Giornale di Vicenza) […] Le lodi del tecnico sono soprattutto per i suoi ragazzi. «Bellomo non lo scopro io – sottolinea Bisoli -. Sapevo che in quella zona poteva darci qualità e profondità, oggi è stato determinante e gli ho fatto fare 90′ – anche se non se l’aspettava – perché deve prendere la condizione giocando. Il lavoro in settimana è duro ed ero cosciente che qualcuno ne avrebbe risentito, ma sapevo anche che in panchina avevo dei giocatori che potevano darmi qualcosa. Signori è uscito molto stanco, perché dà l’anima e anche in allenamento a volte va oltre quello che deve dare. Rizzo però è entrato bene, nonostante fosse fermo da tre settimane. Poi ho recuperato Zaccardo e D’Elia, che per noi è un giocatore importante, come del resto Zivkov. Abbiamo dei giovani su cui lavorare e se avremo pazienza a maggio saremo contenti di quanto fatto non dall’allenatore, ma dalla squadra e dalla società».Pesanti, appunto, i tanti recuperi, che sono andati ad aggiungere petali non di poco conto alla rosa. «Se sono venuto qui sebbene fossero ultimi è perché conoscevo la qualità di questa squadra. È chiaro che ci sarà da soffrire, ma è una formazione con dei valori. Io ero più preoccupato per la fase difensiva, invece adesso sembra che non prendiamo più gol. Abbiamo punte come Raicevic, al quale ho detto di attaccare solo la porta, poi i gol li ha; Bellomo deve giocare in profondità; Galano deve tornare ad essere Galano, ci vuole pazienza. Alla fine del girone d’andata tireremo le prime somme e sono convinto che questa squadra darà delle soddisfazioni ai propri tifosi». […]

Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Dai, che un giro a Piazza dei Miracoli lo devono aver fatto. E ora, dopo la Repubblica Marinara, tocca a Marino. E potremmo continuare a lungo nella nobile arte del cazzeggio… Ma chi di sicuro non ha cazzeggiato, ieri, è stato il Vicenza, che con una prestazione di grande sostanza ha conquistato tre punti pesantissimi a Pisa. Di più: per la prima volta dall’inizio del campionato la squadra biancorossa è fuori dalla zona retrocessione. Dai, Piazza dei Miracoli. Anche solo per uno sprizzetto… In realtà nella prova del Vicenza di ieri non c’è nulla di miracoloso. Sintesi della sintesi. La squadra di Bisoli, alla sua prima vittoria in biancorosso, ha giocato benissimo nel primo tempo, ha saputo soffrire nella ripresa, ha colpito al momento giusto e poi si è difesa con le unghie e con i denti in un finale da Fort Apache. Il Vicenza ha vinto grazie a un gol di Raicevic, che non segnava da una vita (2 aprile in campionato con il Livorno, 7 agosto in Coppa con la Casertana). Perchè Raicevic ha segnato? Perchè ha “visto” la porta. E perchè finalmente l’ha vista? Perchè ha giocato da prima punta, che è quello per cui mamma e papà l’hanno progettato. Rimettere il rapace montenegrino vicino alla porta è una delle cose semplici (e quindi fondamentali) fatta da Bisoli. Che, non a caso, continua a non subire gol. Quindi difesa ben blindata – grazie anche al ritorno di D’Elia – e solida cerniera di centrocampo. E poi? Poi qualità. Quella di Bellomo, schierato da vertice alto (cioè trequartista) di un rombo che davvero funziona. L’ex barese, al suo esordio da titolare in campionato, ha giocato una gran partita, impreziosita dall’assist per Raicevic. E poi il quadro si completa con Galano seconda punta. Meglio. Perchè Robben deve fare Robben, non Muller o Lewandowski. […]

Ore 17.05 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 17.00 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 16.40 – Qui Guizza: partitella, provato nuovamente il 3-5-2. Tra i presunti titolari spiccano anche Sbraga, Boniotti e Gaiola in luogo di Cappelletti, Madonna e Filipe.

Ore 16.20 – Qui Guizza: Neto Pereira e De Risio assistono in abiti civili da bordo campo. Tutti presenti gli altri Biancoscudati.

Ore 16.00 – Qui Guizza: presenti alla seduta Giuseppe Bergamin ed Edoardo Bonetto, oltre a Giorgio Zamuner.

Ore 15.45 – Qui Guizza: i Biancoscudati scendono in campo solo ora.

Ore 15.20 – Qui Guizza: seduta video in corso.

Ore 14.55 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Brevi alla vigilia di Reggiana-Padova: “Parliamo pure della situazione che si è venuta a creare! Dal primo giorno in cui sono arrivato si sta seguendo una determinata linea, in quanto avete sempre risaltato il fatto che io venga da due esoneri consecutivi senza parlare degli aspetti positivi, perché bisognerebbe andare a vedere quali erano le situazioni di Spal e Rimini. Avete sempre messo in risalto i lati negativi, mentre non avete mai sottolineato che abbiamo giocato spesso senza Di Risio e Filipe e con Altinier a mezzo servizio. Queste non sono giustificazioni, sono dati di fatto e adesso voglio portare i dati di fatto perché leggo troppe cose sbagliate. Le responsabilità me le prendo, ma le responsabilità vanno condivise. Io non accetto di essere giudicato su Facebook, è riduttivo per me stesso e per la mia categoria! E anche per chi è passato di qua prima di me, perché inizio a capire perché il Padova ha sempre avuto difficoltà… Io darò sempre il massimo, anche domani perché non presto il fianco alle difficoltà! Io non mollo di un centimetro! E se mi fossi reso conto che il mio lavoro non fosse stato adeguato fidatevi che sarei stato il primo a dimettermi. E ringrazio gli ultras, perché è la parte più sana che ho conosciuto in questa piazza perché loro hanno dimostrato con i fatti di essere attaccati alla maglia e non con le chiacchiere. Non è un attacco rivolto a qualcuno in particolare, ma è giusto che dica ciò che mi sento dentro. Ora capisco davvero le difficoltà che ci sono state negli anni passati… Io sono uno dei responsabili, ma non sono il solo o il principale responsabile! Detto ciò, domani daremo il massimo come sempre e farò il mio dovere. Paura dei fischi? Figuriamoci, in passato mi hanno fischiato 70.000 persone… La proprietà ha già contattato altri allenatori? Quello è naturale, così com’è naturale che ci siano altri colleghi che vengono a vedere le partite dal primo giorno, ma io ho le palle e vado avanti, fino all’ultimo respiro! C’è stata indubbiamente un’involuzione nelle ultime settimane, e anche io ho commesso errori perché sennò sarei un Dio in terra… Ma sono stati evidenziati solo determinati aspetti e non che ci sono mancati e ci mancano dei giocatori importanti, che abbiamo giocato otto partite in cinque settimane senza di loro e che ci mancano anche rigori e quant’altro…”.

Ore 14.10 – (Gazzettino) Roberto Venturato perde l’imbattibilità in trasferta, e in questi casi sale sul banco degli imputati il reparto difensivo, che dopo i tre gol con il Frosinone ne incassa altri due contro il Perugia. Una difesa schierata in campo con un solo elemento impiegato nell’ultimo turno. […] Ancora gol da fermo. «Alla fine del primo tempo, negli spogliatoi, avevo detto alla squadra che un episodio avrebbe cambiato la partita. L’hanno avuto loro, su calcio piazzato, in una mischia in area. Di Carmine quasi mi sembrava in fuorigioco. Ci sta, merito del Perugia che ha sfruttato l’occasione, sta attraversando un grande momento di forma ma credo che il Cittadella abbiamo comunque disputato una buona gara, giocando a viso aperto e senza timore. Continueremo a ragionare in questa maniera. Certo, dovremo lavorare sugli episodi che ultimamente ci stanno penalizzando troppo». L’allenatore spiega poi l’esclusione di Chiaretti: «È stata una scelta tecnica. Schenetti per me è stato uno dei più bravi in campo, Chiaretti è un giocatore altrettanto bravo: mancano 33 partite alla fine del campionato. Abbiamo tempo e modo per riprenderci, e offrire all’intera rosa l’opportunità di dimostrare il suo valore». […]

Ore 13.50 – (Gazzettino) Tante, troppe note negative per il Cittadella a Perugia: prima sconfitta in trasferta (dove finora la squadra aveva sempre vinto), vetta della classifica ceduta al Verona, ma soprattutto secondo ko di fila (il terzo nelle ultime quattro partite), e anche questa volta subendo gol su palla inattiva. Suona un campanello d’allarme per i colori granata: c’è da correre ai ripari, e in fretta. In terra umbra Roberto Venturato rivoluziona la difesa. Un po’ per scelta, molto perché costretto. Oltre alla rinuncia forzata della coppia di centrali Scaglia-Pascali (entrambi infortunati) il tecnico lascia in panchina anche Martin, al suo posto gioca Benedetti. Pasa è al debutto stagionale, ma le novità nell’undici di partenza non si fermano qui, perché scendono in campo dal primo minuto anche Schenetti (Chiaretti in panchina) e il giovanissimo Kouamè a fare da spalla dell’inamovibile Litteri. Escluso il portiere, cambia dunque mezza formazione rispetto all’ultima uscita. […]

Ore 13.20 – (Mattino di Padova) «Abbiamo perso la vetta, ma vogliamo rimanere fra le prime, perché ce lo meritiamo». Nel giorno della prima sconfitta esterna dopo sette affermazioni consecutive spalmate fra due campionati, Roberto Venturato – e non era ancora successo in questa stagione – non dice più che l’obiettivo è la salvezza da raggiungere il più in fretta possibile, e alza il tiro. Una dimostrazione di fiducia nei suoi uomini, che serve a tenere alto il morale dopo il terzo stop nelle ultime quattro gare. […] Ha stupito vedere tanti cambiamenti nell’undici iniziale. Ci spiega le sue scelte? «La nostra rosa è composta da ragazzi di valore, che hanno una gran voglia di mettersi in mostra. Abbiamo avuto un problema con Salvi: nella notte è stato poco bene e non ho voluto rischiarlo. Ma le mie sono decisioni che tengono conto del fatto che avremo tre partite in pochi giorni. L’esclusione di Chiaretti è motivata da una scelta tecnica, peraltro Schenetti al suo posto ha giocato una grandissima partita. Kouamé? Ha corsa e qualità, e l’ha dimostrato». Purtroppo la sconfitta è costata la testa della classifica. «Mi spiace, perché io sono uno che vuole vincere sempre. Se guardate la mia carriera credo di essere tra i tecnici con il numero di successi più alto. Il Verona ci ha sorpassato, ma restiamo sereni, ripartiremo dal nostro gioco, cercando di offrire un calcio propositivo e i ritmi alti, che sono la nostra caratteristica. E poi cercheremo di stare più attenti sugli episodi e di portarli a nostro favore. Mancano 33 partite, abbiamo il tempo e il modo per riprenderci. Il Cittadella non teme di stare fra le prime, in questo momento se lo merita: proveremo a rimanerci». […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Maledetti tabù. Prima il Frosinone, adesso il Perugia. Il Cittadella vi si infrange contro, nel giro di otto giorni, senza trovare un antidoto in grado di neutralizzare una tradizione che non lo vuole mai vittorioso nè contro i ciociari nè tantomeno contro gli umbri. E con il terzo ko negli scontri diretti in Serie B maturato ieri al “Curi”, dove nella stagione 2013/14 era già stato sonoramente battuto (3-1), per poi concedere il bis alla 42ª e ultima giornata, con lo 0-2 al Tombolato che segnò la retrocessione in Lega Pro, con questo terzo ko, dicevamo, ci ha rimesso la testa della classifica. Dopo 8 giornate di primato, dunque, i granata scalano di un gradino all’indietro, lasciando via libera al Verona, passato in pompa magna ad Ascoli. Prima battuta d’arresto in trasferta, dopo quattro successi, ma anche terza sconfitta nelle ultime quattro giornate. È vero che, a guardarla, la classifica resta sempre splendida, ma i segnali di una crisetta bell’e buona ci sono tutti: 8 gol subìti fra Brescia, Frosinone e Perugia, contro 4 realizzati al cospetto di Trapani e Frosinone, ma anche la settima peggior difesa del torneo, con 11 reti incassate (alla pari di Virtus Entella e Salernitana). La rivincita dell’ex. Samuel Di Carmine, classe 1988, fiorentino, si è travestito da killer contro la squadra in cui aveva militato (tra i cadetti) nelle stagioni 2011/12 e 2012/13. Doppietta da centravanti puro, frutto di mestiere e scaltrezza, ma favorita anche da disattenzioni della retroguardia ospite, su cui il Citta deve recitare il “mea culpa”. Una difesa in cui hanno pesato troppo le assenze di Pascali e Scaglia, appiedati da infortuni muscolari, e dove per la prima volta Venturato proponeva, uno accanto all’altro, Pelagatti e Pasa. Il pedaggio alla novità è stato pagato in modo salato, ma è anche vero che i cambi voluti dall’allenatore non hanno sortito l’effetto sperato, nonostante un bel primo tempo da parte dell’ex capolista. Con Salvi colpito da un malessere nella notte, e dunque fuorigioco, il tecnico ha confermato il solo Pedrelli nella linea difensiva, inserendo anche Benedetti a sinistra per Martin. In mezzo ha lasciato il solito trio (Valzania-Iori-Bartolomei), variando due pedine nell’1-2 offensivo: fuori Chiaretti e dentro Schenetti come trequartista, debutto dal 1’ per il diciannovenne Kouamé al posto di Arrighini, accanto a Litteri. In totale: 5 volti diversi rispetto alla sfida con il Frosinone. Saranno anche logiche del turnover, ma forse stavolta si è un tantino esagerato. […] Venerdì c’è l’anticipo con l’Ascoli, poi lunedì 24 si va a La Spezia, sempre in anticipo. Se si vuole continuare a restare lassù, adesso serve un’inversione di rotta immediata.

Ore 12.30 – (Corriere del Veneto) Il merito: giocare sempre per vincere, non accontentarsi mai del pareggio neppure quando teoricamente ce ne sarebbe la possibilità. Il demerito: le lacune difensive sulle palle inattive, che settimana dopo settimana emergono con sempre maggiore chiarezza. Cinque reti subite nelle ultime due partite, otto nelle ultime quattro. Lentamente il Cittadella scopre i propri difetti e senza dubbio non è neppure aiutato dalla fortuna, perché perdere contemporaneamente entrambi i centrali titolari (Scaglia e Pascali) non può certo essere interpretato come un assist della dea bendata. A Perugia arriva la seconda sconfitta consecutiva, il sorpasso in vetta del Verona è cosa fatta ed ecco evidenziarsi le zone d’ombra sinora abilmente nascoste dal carattere, dal gioco e dalle capacità granata di esaltare le proprie individualità, oltre che dalla forza del gruppo. Ha ragione Venturato, quando sottolinea il buon primo tempo dei suoi. Magari esagera un po’ quando parla di «primo tempo eccezionale», ma senza dubbio il Cittadella piace. L’ennesima rivoluzione granata alla lettura delle formazioni, però, non paga, quantomeno alla resa dei conti numericamente parlando. Il perché è presto detto: d’accordo l’esclusione di Arrighini, parso un po’ appannato, ma stupisce che Chiaretti non giochi neppure un minuto. Non sarà stato il miglior Chiaretti, ma la sua qualità in mezzo si sente eccome e il pur volenteroso Schenetti non è stato in grado di garantire fino in fondo quella capacità di raccordo fondamentale per innescare Litteri. Pasa, alla prima da titolare, ha retto bene l’urto; molto meno bene Pelagatti, che ha pagato dazio di fronte allo scatenato ex Samuel Di Carmine. Cittadella lo ha coccolato, lanciato e protetto anche nei momenti difficili, poi il rapporto con la tifoseria si è deteriorato e probabilmente la prestazione del centravanti toscano è stata innescata proprio dalla voglia di rivincita. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Campodarsego e Abano a domicilio, Este e Vigontina San Paolo in trasferta oggi alle 15 nella settima giornata di serie D. CAMPODARSEGO. Finora al Gabbiano ha sempre vinto, e punta a confermare il trend anche nella sfida con il Cordenons. Ecco il tecnico Enrico Cunico: […] «Noi stiamo bene fisicamente e mentalmente, e dobbiamo riprendere dal gol subìto con il Montebelluna perché da quel momento i ragazzi si sono liberati di testa e hanno giocato con tranquillità dimostrando di essere una grande squadra. È importante dare continuità a ciò che abbiamo fatto domenica per vedere se siamo sulla strada giusta». […] ABANO. Reduce dal primo stop, punta al pronto riscatto con l’Union Feltre che è ancora imbattuto. […] «Questa volta sarà un Abano con le idee chiare su quello che deve fare in campo, abbiamo preparato bene la partita. Dobbiamo stare attenti a non commettere falli perché loro sono molto abili sulle punizioni». Una vittoria consentirebbe ai neroverdi anche di scavalcare in classifica i bellunesi, attualmente una lunghezza avanti. «Giochiamo per un risultato positivo, il fatto di dover vincere non deve essere un assillo. E se siamo quelli visti nelle prime sei giornate, è alla nostra portata». ESTE. Non ha un compito facile con il Mestre, ma è necessario fare risultato dopo avere raccolto un solo punto nelle ultime tre partite. Così Michele Florindo: […] «Abbiamo bisogno di portare a casa punti, e servirà una partita tutta cuore e grinta. Ce lo meritiamo, anche perché con Triestina e Belluno non abbiamo raccolto quanto ci spettava». […] VIGONTINA SAN PAOLO. Punta ad allungare la serie utile di tre risultati di fila nella sfida con il Tamai. […] « I risultati stanno arrivando con prestazioni di buon livello, poi siamo giovani e naturalmente bisogna continuare a lavorare per crescere e migliorare certi errori che ci sono costati caro. Non è semplice recuperare partendo sempre con l’handicap». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Mestre e Feltre per Este e Abano, Cordenons e Tamai per Campodarsego e Vigontina. Sarà una settima giornata bella tosta per le 4 padovane di Serie D (inizio alle 15): giallorossi e neroverdi avranno le sfide più complicate, mentre “Campo” e bianconeri se la vedranno con due vere e proprie incognite del girone C. CAMPODARSEGO. Il Cordenons, che oggi sarà ospite, allo stadio “Gabbiano”, degli uomini di Enrico Cunico (arbitro Luca Cherchi di Carbonia), sette giorni fa ha teso un’imboscata all’Abano, battendolo per 3-2 grazie alle reti, manco a dirlo, dei due bomber Maccan e Zubin, entrambi ex Pordenone. […] Formazione Campodarsego (3-5-2): Brino; Lebran, Beccaro, Buson; Sanavia, Callegaro, Bedin, Pignat, Severgnini; Lauria, Aliù. All. Cunico. ESTE. Dopo la capolista Triestina, ecco un’altra big per l’Este. Il Mestre è infatti la seconda forza del campionato a un solo punto dalla corazzata giuliana (arbitro Daniele Rutella di Enna). […] Formazione Este (3-4-3): Lorello; Di Maio, Montin, Busatto; Gilli, Longato, Tessari, Faggin E.; Dovico, Munarini, Ferrara. All. Florindo […] ABANO. Con l’Union Feltre sarà partita vera (arbitro Jacopo Bertini di Lucca): da una parte i bellunesi (che hanno un punto in più degli aponensi) potranno contare su organico di tutto rispetto (guidato dal bomber Madiotto e dal rifinitore Rondon) e sulla rinnovata autostima dopo la vittoria nel derby col Belluno, dall’altra Nobile e colleghi avranno la tipica voglia di riscatto e il favore del pubblico dello stadio delle Terme di Monteortone. Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Cuccato, Frison, Zattarin; Busetto, Serena; Nobile, Fracaro, Rampin; Ferrante. All. Tiozzo. VIGONTINA. I bianconeri sembrano aver trovato una loro dimensione. Lo ha confermato pure il pareggio interno contro la Virtus Vecomp. […] Formazione Vigontina (4-3-3): Vanzato; Rigon, Thomassen, Rumleanschi, Scandilori; Casagrande, Pellizzer, Episcopo; Cacurio, Michelotto, Scarpa. All. Italiano. Francesco Vigato

Ore 11.00 – (Gazzetta di Reggio) I risultati maturati ieri danno una grande chance alla Reggiana. In caso di vittoria domani nel posticio di Padova la squadra di Leonardo Colucci potrebbe agganciare il primo posto. Passare all’Euganeo non sarà certo facile, ma i granata potrebbe contare sul recuperato Ettore Marchi. Il bomber ex Pro Vercelli, infortunatosi a Modena, aveva provato a forzare i tempi di recupero ma si è deciso di andare per gradi e questa settimana, finalmente per lui e per la squadra, non ci sono stati intoppi ed il ragazzo si è potuto allenare con regolarità. Dimostrazione di un suo possibile impiego dal primo minuto è stata la seduta di ieri dove l’attaccante ha provato i movimenti nel tridente offensivo insieme a Manconi e Nolè, tra l’altro anch’essi reduci da alcuni problemi fisici che nei giorni scorsi ne avevano consigliato il riposo o un lavoro differenziato. […] Che Reggiana scenderà in campo domani? Il ritorno dell’abbondanza in ogni reparto metterà in difficoltà il tecnico granata ma anche tanta competizione in gruppo però, è facile ipotizzare un turno di stop all’acciaccato Guidone davanti, dopo un mese a ritmi serrati, mentre a centrocampo e in difesa le scelte verranno effettuate nella rifinitura odierna (via Agosti, ore 10.30): Maltese dopo la squalifica se la vedrà con Sbaffo, Angiulli, Bovo, Calvano e Bonetto; dietro è bagarre tra centrali con Spanò e Trevisan in vantaggio su Rozzio e Sabotic, Mogos e Giron verso la conferma.

Ore 10.45 – Programmata per le ore 14.30 la conferenza stampa di mister Oscar Brevi.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Senza l’inghippo della buonuscita con l’Ascoli, Petrone sarebbe già sulla panchina del Padova. «Questo non è vero. È chiaro che abbiamo avuto degli incontri, non è un segreto. Abbiamo sondato soluzioni alternative, ma è stato giusto lasciare al direttore la responsabilità della scelta». Avevate preso in considerazione l’ipotesi di mettere per questa partita Bergamo al posto di Brevi? «No, perché abbiamo condiviso la decisione di Zamuner di confermare Brevi». […] Il suo socio Roberto Bonetto si è sfogato su Facebook contro i tifosi che lo attaccano. «Personalmente non uso questi mezzi di comunicazione, se non per la lettura: se qualcuno mi deve dire qualcosa, sa dove trovarmi. Quello che ha detto è verosimile, e il suo sfogo ha delle motivazioni. Sono d’accordo con lui nel dire che le critiche sono una cosa, l’offesa invece è gratuita. La società è unita e lo è ancora di più in questa situazione difficile».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Ha parlato nelle ultime ore con Brevi? «Sì, con lui e con il direttore, e li ho messi di fronte alle loro responsabilità perché sono una persona che mette i suoi interlocutori davanti alla realtà, e non alla fantasia. Credo che l’allenatore lavori con cognizione di causa e buona volontà, e se finora i risultati non sono arrivati è perché probabilmente ha commesso degli errori, come è normale che si facciano». Ci permetta, negli ultimi giorni ha incontrato insieme a Zamuner sia Serena e sia Petrone, poi siete tornati indietro sui vostri passi. «Non siamo tornati sui nostri passi. Quando sei in una certa situazione, è prassi vedere quale può essere la soluzione. Quella più abituale è sollevare il tecnico, in questo caso dopo determinati confronti non è stato fatto essendoci chi si prende delle responsabilità. Poi se sarà per una partita o per tutto il campionato, si vedrà».

Ore 10.10 – (Gazzettino) «La società era orientata a cambiare l’allenatore, ma siamo stai corretti nel lasciare al direttore generale la responsabilità della decisione». A confermare che se Oscar Brevi è ancora alla guida del Padova lo deve a Giorgio Zamuner, è il presidente Giuseppe Bergamin, che abbiamo interpellato ieri all’ora di pranzo, poco prima che si recasse all’Appiani per seguire l’allenamento a porte chiuse della squadra in vista della sfida di domani sera con la Reggiana. Appuntamento nel quale il tecnico si gioca tutto, tanto che la domanda diventa automatica. Se arrivasse un altro flop sarebbe esonerato? «È una delle possibilità». E potrebbe rischiare anche Zamuner? «È normale che quando uno si prende una responsabilità, si guarda anche al suo lavoro. Ma non voglio parlare di questo: parto sempre da una visione ottimistica delle cose». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Le possibili varianti al consueto 3-5-2, senza Neto e De Risio ancora ai box, non sono comunque molte: o il passaggio ad una difesa a quattro, oppure il – più probabile – tridente in avanti con il mantenimento della retroguardia “tipo”. […] Dietro l’angolo c’è Mario Petrone, che sta discutendo con l’Ascoli i termini della rescissione del suo contratto e che, in caso di esonero dell’attuale tecnico, pare in pole position per sedersi sulla panchina biancoscudata. A meno che Michele Serena non vinca la corsa sul rush finale, con un colpo di coda, o che Giorgio Zamuner estragga dal cilindro un terzo nome. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La vigilia più strana dell’anno corre sui binari del silenzio: la parola passa al campo, ammesso che serva a qualcosa. Oscar Brevi è appeso ad un filo che pare ancora più sottile di quanto non vogliano far credere in viale Rocco, perché se la gara di domani sera contro la Reggiana vale come ultima chance, nella realtà rischia di trasformarsi in una passeggiata sulle braci per un tecnico ormai sull’orlo dell’esonero. LA GARA. Oscar Brevi deve inventarsi qualcosa: nella formazione da mandare in campo, nello spirito con cui caricare i suoi giocatori, nella manovra con cui provare a battere gli emiliani. Il direttore generale Giorgio Zamuner, l’unico che al momento prova a dare l’impressione di essere ancora del tutto convinto delle capacità del tecnico e della possibilità di uscire da questa situazione senza un ribaltone, l’ha detto chiaro e tondo: bisogna cambiare qualcosa e dare una scossa alla squadra. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Seconda vittoria consecutiva per il Padova Berretti, che si rilancia in classifica dopo un avvio ad handicap. I biancoscudati di Barella espugnano per 2-1 Ancona, mostrando grandi progressi e meritando la vittoria. Decisivo anche il ritorno in squadra di Scevola e Cisco, con quest’ultimo che ieri ha segnato il primo gol al 30′ dopo una fuga in contropiede. Il pareggio dell’Ancona è arrivato a due minuti dall’intervallo con Bassotti. Il gol decisivo l’ha firmato Gashi al 26′ della ripresa. Sabato i biancoscudati ospiteranno la Reggiana all’Appiani. […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Paradossale quanto accaduto fra martedì sera e venerdì: incontri con altri allenatori (Petrone e Serena), il sogno che dietro le quinte segretamente Zamuner coltiva (Mandorlini), l’unione mai così salda fra Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, concordi nell’avvertire la necessità di cambiare allenatore. Eppure Zamuner, plenipotenziario dg con delega all’area tecnica, per ora è riuscito a fare muro, scavando nelle pieghe di un cambio in panchina che tutti, ma proprio tutti, avvertono come necessario e imprescindibile. […] Sembra un vicolo buio e cieco, lunedì tutte le risposte: il Padova di Brevi affonderà definitivamente o farà come l’araba fenice?

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La settimana che precede Padova-Reggiana, posticipo di domani sera (ore 20,30) all’Euganeo, è stata la peggiore possibile per un ambiente imploso in se stesso. Oscar Brevi ha incassato un punto fra Teramo e San Benedetto, è stato sull’orlo dell’esonero per almeno 48 ore, poi è arrivata la mano tesa di chi l’ha portato a Padova, ossia il dg Giorgio Zamuner. Situazione kafkiana, verrebbe da dire, con un allenatore sulla graticola costretto a preparare una partita che potrebbe dargli il colpo di grazia in condizioni proibitive, con la tifoseria imbufalita e con Mario Petrone «congelato» dietro le quinte in attesa di capire cosa accadrà domani. Le premesse sono le peggiori possibili ma il calcio è strano e, quando tutto pare perduto, talvolta arrivano colpi di coda insperati.

Ore 08.50 – Lega Pro girone B, il prossimo turno (sabato 22 ottobre): Ancona-Gubbio, Bassano-Sambenedettese, FeralpiSalò-Fano, Lumezzane-Forlì, Modena-Venezia, Parma-Mantova, Reggiana-Maceratese, Santarcangelo-Padova, SudTirol-Pordenone, Teramo-Albinoleffe.

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano, Sambenedettese e Venezia 18, FeralpiSalò e Pordenone 17, Gubbio 16, Parma e Reggiana* 15, Santarcangelo 14, Ancona, Albinoleffe, Maceratese, Modena e Padova 10, Lumezzane 9, SudTirol e Teramo 7, Fano e Mantova 6, Forlì 2.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della nona giornata: Lumezzane-Modena 0-0, Sambenedettese-Sudtirol 2-2 (Fink (St) al 42′ pt, Di Massimo (Sa) al 26′ st, Cia (St) al 34′ st, Lulli (Sa) al 40′ st), Albinoleffe-FeralpiSalò 2-2 (Guerra (Fs) al 7′ pt, Mastroianni (Al) al 17′ pt, Gavazzi (Al) al 18′ st, Romero (Fs) al 26′ st), Fano-Ancona 1-1 (Masini (Fa) al 41′ pt, Samb (An) al 19′ st), Venezia-Teramo 3-1 (Ilari (Te) al 23′ pt, Geijo (Ve) al 30′ pt, Fabris (Ve) al 9′ st, Geijo (Ve) al 36′ st), Gubbio-Maceratese 0-1 (Colombi (Ma) su rigore al 45′ st), Pordenone-Santarcangelo 3.3 (Cesaretti (Sa) al 29′ pt, Ingegneri (Pn) al 39′ pt, Merini (Sa) al 5′ st, Arma (Pn) su rigore al 28′ st, Cesaretti (Sa) al 30′ st, Misuraca (Pn) al 39′ st), Forlì-Parma 3-5 (Capellini (Fo) al 13′ pt, Ponsat (Fo) al 22′ pt, Guazzo (Pa) al 26′ pt, Scavone (Pa) al 42′ pt, Bardelloni (Fo) al 45′ pt, Evacuo (Pa) al 22′ st, Baraye (Pa) al 31′ st, Calaiò (Pa) su rigore al 45′ st), Mantova-Bassano 1-4 (Zammarini (Mn) al 38′ pt, Laurenti (Ba) al 4′ st, Falzerano (Ba) al 16′ st, Laurenti (Ba) al 24′ st, Fabbro (Ba) al 46′ st).

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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