Padova-Reggiana, l’analisi del “Gazzettino”

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Il posticipo dell’Euganeo ha premiato la scelta rischiosa del diggì Zamuner di rinnovare la fiducia a Brevi. Quello visto all’opera è stato infatti il miglior Padova della stagione per carattere, applicazione e voglia di lottare. Meritatissima quindi la vittoria, firmata dai sigilli di Russo su rigore nel primo tempo e di Altinier in avvio di ripresa. Il tutto di fronte a una Reggiana sicuramente poco fortunata in un paio di circostanze (la clamorosa occasione fallita sullo 0-0 da Angiulli e il palo di Trevisan che poteva riportare la gara in equilibrio), ma che quasi mai è riuscita a lasciare la sua impronta sulla gara e che anche in difesa, finora il suo punto di forza, ha lasciato a desiderare. E ora che succederà, dal momento che Brevi era dato con le valigie pronte? Di sicuro questo successo disinnesca un po’ le tensioni e rafforza la posizione del tecnico, sperando però che non sia stato un fuoco di paglia. La controprova arriva già sabato con il Santarcangelo: se il Padova riuscisse a confermarsi su questi livelli, allora il peggio sarebbe alle spalle. In caso contrario, tutto tornerebbe in discussione. La truppa biancoscudata ha esibito da subito l’orgoglio smarrito nelle ultime settimane, cogliendo impreparata una Reggiana lenta e superficiale nello sviluppo della manovra.

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(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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