Santarcangelo-Padova, l’analisi del “Gazzettino”

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Il Padova ha imboccato la strada giusta. Dopo la Reggiana, supera anche il Santarcangelo (imbattuto in casa) e centra il secondo successo consecutivo, prima volta quest’anno. Una trasformazione quasi incredibile, se consideriamo che appena undici giorni fa c’era stata la debacle di San Benedetto con il tecnico Brevi a un passo dall’esonero. Ora invece la squadra ha un’anima e il successo in terra romagnola è meritato, anche se nella ripresa si è sofferto un po’ troppo e il doppio vantaggio poteva essere gestito meglio invece di consegnarsi a metà ripresa all’avversario e di puntare solo all’arma delle ripartenze. Quello che conta comunque è che i biancoscudati abbiano condotto in porto il successo grazie ai sigilli di Russo, al secondo centro su rigore in pochi giorni, e di Favalli, che li proietta anche in una posizione di classifica con aspettative più rosee. Filipe è costretto a sventolare bandiera bianca per la solita tallonite, al suo posto Mazzocco con dirottamento di Mandorlini davanti alla difesa. Boniotti rileva Madonna (indisponibile), per il resto gli interpreti sono sempre gli stessi. La squadra prende subito campo e iniziativa, e tutto il complesso appare ispirato.

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L’ultimo brivido è l’incursione di Cesaretti con relativo cross sventato dalla difesa. E al triplice fischio è grande il sospiro di sollievo, e anche la soddisfazione per il bottino pieno.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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