Padova-Modena, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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Tris servito, adesso (magari senza dirlo troppo forte) il pensiero che in estate non si sia sbagliato tutto, come più di qualcuno cercava a tutti i costi di sostenere fino a dieci giorni fa, si sta facendo strada lentamente. Il Padova batte 1-0 il Modena, porta a casa tre punti di platino contro un avversario incerottato, sì, ma orgoglioso e da ammirare per come ha cercato di far fronte alle difficoltà con un esercito di giovani a tenere in piedi la partita fino alla fine, e bussa forte alle porte dell’Olimpo. Adesso lo si può dire senza timori, chi esce come un gigante dal momento più difficile della stagione è Giorgio Zamuner, riuscito per la prima volta da anni a questa parte a far da scudo alla tentazione (fortissima, a dire il vero) di cambiare allenatore. Oscar Brevi sembrava indifendibile, ma alla fine, grazie alla difesa con elmo e scudo del direttore generale, non solo ha salvato la panchina, ma si è preso nove punti in tre partite che pesano come macigni. Il segnale che, evidentemente, non era da buttare la campagna acquisti estiva, che la difesa con un gol subito nelle ultime tre partite sta facendo passi da gigante, che Emerson è sempre più leader, che Cappelletti giganteggia e Russo che non sbaglia più. Che Alfageme si è sbloccato pur sbagliando un gol più facile da segnare che da fallire, che la squadra sa soffrire e fare fronte a un calo fisico molto evidente nella ripresa.

[…]

Il Padova fa quadrato e si porta a casa il risultato, pur in affanno nonostante l’uomo in più.

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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