Serie D, Masitto al via: “Ci vorrà pazienza, ho visto una condizione fisica un po’ precaria”

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Comincia il nuovo corso tecnico targato Cristiano Masitto. L’ex allenatore di Monselice, Thermal, San Paolo, Triestina e Montebelluna da oggi è il nuovo allenatore del Campodarsego. Arriva dunque il momento delle presentazioni ufficiali, in attesa del primo allenamento a Reschigliano fissato per domani pomeriggio.

“Abbiamo scelto Masitto dopo aver incontrato diversi allenatori”, la spiegazione del presidente Daniele Pagin“Cristiano è un tecnico che avevo sempre apprezzato, ancor prima di incontrarlo negli ultimi giorni, e mi ha convinto la sua schiettezza, la sua gran voglia di misurarsi con la realtà di Campodarsego. In lui ho visto grande grinta, ci abbiamo pensato bene e dopo il confronto abbiamo deciso di puntare su di lui senza alcun dubbio”.

Spazio, quindi, alle prime dichiarazioni di Cristiano Masitto
“Il Campodarsego era partito con obiettivi importanti quest’anno, e non è mai facile ripetere annate come le ultime due dei biancorossi. Quando è arrivata la chiamata, ne sono stato molto orgoglioso. Ho già lavorato con lo staff tecnico che incontrerò qui, e forse anche questo ha influito nella scelta che, alla fine, è ricaduta su di me. E ne sono davvero contento”.
Con quali obiettivi arriva sulla panchina del Campo?
“Alla società ho chiesto un po’ di pazienza, innanzitutto per cominciare a trasmettere i miei modi di lavorare alla squadra. Non vedo l’ora di cominciare ad allenare questi ragazzi, voglio vederli lavorare e approcciarsi al campo, trovando delle soluzioni interessanti per risalire la classifica. La partenza non è stata delle migliori, ma questo può capitare”.
Il club cosa le ha chiesto?
“Di valorizzare le caratteristiche dei giocatori, e di riportare un’idea calcistica che forse prima del mio arrivo non si era ancora riuscita a trovare del tutto. Nel mio Campodarsego non dovrà mai mancare la voglia di lottare su ogni pallone, la voglia di essere sempre propositivo. Le mie squadre sono caratterizzate dal voler avere sempre il possesso della palla, la padronanza del gioco, l’umiltà di rincorrere l’avversario”.
Ieri ha visto la gara con il Legnago dalle tribune del “Gabbiano”: qual è la prima impressione che ha ricavato della squadra?
“I ragazzi sono stati bravi, hanno messo cuore e hanno cercato di fare il massimo possibile. Rispetto alla gestione precedente, si è provato un cambio di modulo passando alla difesa a quattro, e sono stati bravi ad interpretarlo. Ho la sensazione che questo Campodarsego paghi qualcosa per una condizione fisica un po’ precaria, e infatti nel finale la squadra si è abbassata molto, riuscendo comunque a portare a casa tre punti importanti”.




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