Padova-FeralpiSalò, le pagelle Biancoscudate: Favalli al top, Alfageme si salva, “Roulette-Russo”…

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Bindi 6.5: Nel primo tempo salva il risultato su Gerardi. Incolpevole sul gol, ma è a dir poco provvidenziale quando esce di testa dall’area. Neuer parte seconda…

Cappelletti 5.5: Vince il ballottaggio con Sbraga, ma appare meno convinto del solito e gli errori vengono da sé. Prima Bassano, poi FeralpiSalò: se non è un campanello d’allarme poco ci manca…

(Neto Pereira 6.5): In venti minuti cambia il volto della partita.

Emerson 6: Nel “profondo rosso” difensivo è lui l’unico a salvarsi grazie ad una prestazione senza fronzoli ma concreta. Proprio quella che servirebbe sempre in Lega Pro…

Russo 5: Basta l’errato disimpegno che porta al momentaneo 0-1 per valutarne la prestazione. Ma non gettategli la croce addosso…

Madonna 6: Tra inserimenti, tagli, allunghi e cross prova a rendersi pericoloso sulla destra. Il risultato è altalenante, ma l’impegno è lodevole…

Mandorlini 6: Un passaggio lo azzecca, uno lo “canna”. Una chiusura la azzecca, una chiusura la “canna”. Un recupero lo azzecca, un recupero lo “canna”. Da sei, insomma…

Filipe 5: Incappa in una giornataccia personale, sbagliando suggerimenti che solitamente fanno parte della sua “routine”. Consideriamolo un passaggio a vuoto, dai…

(Mazzocco 6): Si guadagna la sufficienza con un paio di belle incursioni.

Dettori 6.5: Nelle ultime gare è stato oltremodo criticato. Perché il tifoso padovano, una volta che si fa la bocca buona, vuole mantenere standard elevati sempre e comunque. Ma non sempre è possibile. Ed anche nelle partite “sciagurate” c’è chi prova a spiccare. E lui è proprio uno di quelli. Che vi piaccia o no…

Favalli 7: Il migliore. Perché è sua la prima clamorosa occasione da gol, perché spinge come un ossesso, perché dispensa assist. Ma soprattutto perché sigla la rete che riapre le speranze. Prendetene la caparbietà e dispensatela…

Alfageme 6: Una premessa fondamentale: senza il gol-vittoria sarebbe stato ampiamente insufficiente. Basti pensare agli almeno otto fuorigioco fischiatigli, ma anche alle sponde sbagliate. Quando serve, però, si dimostra freddo davanti a Livieri. Ed alla fine della fiera, paradossalmente, è ciò che più conta…

Altinier 6: Non segna, ma ci prova. Trova pochi varchi, ma li cerca con insistenza. Vorrebbe timbrare, ma preferisce dialogare coi compagni. Si mette a disposizione, insomma. Ed è pur sempre una lezione…

(Sbraga S.V.)




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