Live 24! Parma-Padova, -5: inizia la marcia di avvicinamento al big match del “Tardini”

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Ore 22.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Michele De Agostini fresco come un ventenne, Mirko Stefani e Andrea Ingegneri che non sbagliano più un colpo, la costante Semenzato sulla destra. E un Tomei che, dopo la partita da spettatore non pagante contro l’Ancona, ha ritrovato la forma dei giorni migliori. Tutto questo unito all’aiuto portato regolarmente dai centrocampisti e da un monumentale Berrettoni, pronto a dare una mano dietro come se fosse l’ultimo under arrivato in prima squadra. Così il Pordenone ha ritrovato la solidità difensiva dell’anno scorso. Prendere tanti gol? Era una stranezza, un neo nel calcio tediniano, che crea molto ma pretende pure massima efficienza in copertura. Ora si è tornati alla piacevole normalità. I ramarri non subiscono reti da più di 270′: 3 partite con la porta inviolata dopo un ottobre che aveva visto la casella quasi sempre piena. Ancona, Lumezzane e Reggiana, due partite in casa e una in trasferta senza prendere gol. È la miglior notizia che può arrivare all’orecchio di Bruno Tedino, che sabato ha sofferto e battuto i pugni sul vetro del box stampa, nel quale era stato costretto dopo la squalifica. […]

Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Che team! Tedino, Marchetto e Toffolo vanno d’amore e d’accordo, sia nei momenti peggiori che in quelli migliori. A volte esprimono anche insieme i loro stati d’animo (ammesso che siano veri) e insieme ne pagano le conseguenze. La squalifica del tecnico e del suo secondo, sabato ha lasciato via libera ad Andrea Toffolo, alla sua prima panchina da primo. Pochi si sono accorti (in campo e fuori) della differenza. Segno che al Centro sportivo De Marchi tutti pensano come il maestro. «Merito dei ragazzi – si copre Andrea -, che hanno seguito alla lettera il copione studiato. È stata una grande prestazione senza rischi. In fase di non possesso, noi avevamo sempre tanti uomini fra il pallone e la porta». Attenti dietro, brillanti davanti. Dopo quanto visto sabato al Bottecchia, sperare non è assurdo. Supportano tanto ottimismo, oltre alla grande prestazione dei neroverdi con la Reggiana, anche gli altri risultati della tredicesima. Con un Bassano incapace di vincere a Bergamo con l’Albinoleffe (2-2) e con un Parma che resta in bianco a Macerata (0-0), nella parte alta della classifica del girone B di Lega Pro c’è sempre più folla. Nel dettaglio: Bassano e Venezia 26 punti, Parma 25, Reggiana e Pordenone 24. […]

Ore 21.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È il Pordenone che avevamo chiesto. Che chiedeva tutto il popolo neroverde. Con i due artisti, Cattaneo e Berrettoni, insieme sul palcoscenico, liberi di esprimersi. È il Pordenone che ha disegnato Bruno Tedino in settimana e diretto Andrea Toffolo sabato nel match vinto per 2-0 sulla Reggiana: un modulo 4-3 e fantasia, con Berrettoni a supporto di Arma (prima punta), ma con discreta libertà di scegliersi la posizione migliore, e con Cattaneo più trequartista che esterno d’attacco. Con Luca nel vivo del gioco, il ramarro è stato veramente velenoso. Soliti gli altri otto con Suciu, Burrai e Misuraca padroni del centrocampo, con Semenzato, Stefani, Ingegneri e De Agostini tornati a far muro davanti a Tomei. Con questo Pordenone, nessun traguardo è impossibile. Finalmente tolto dal confino sulla fascia e portato nel vivo dell’azione, Cattaneo ha dispensato il suo veleno, dolce per il popolo neroverde, letale per gli avversari. «Quella di trequartista – conferma Luca – è la posizione che preferisco, perché sono al centro del gioco e vedo meglio la porta e i movimenti dei compagni. Io però sono duttile: gioco dove e quando decide il mister». […] «Luca si trova bene da trequartista? Ne sono felice, perché in quella posizione lo abbiamo portato noi. Prima di arrivare a Pordenone giocava sempre sulla fascia». Tedino accoglie volentieri le esternazioni di Cattaneo sulla posizione in campo. Il manager si è visto la gara dal gabbiotto dello speaker. «È stato un gran bel Pordenone – gongola Bruno -, con una prestazione importante in entrambe le fasi. […] Se sapremo lavorare sempre come abbiamo fatto in settimana e giocare sempre con questo spirito, fra le 5-6 squadre che si giocheranno la B ci saremo anche noi». Evidentemente la visione dall’alto dei suoi ramarri deve averlo lasciato veramente soddisfatto.

Ore 21.20 – (Messaggero Veneto) Il segreto della svolta, oltre a non aver commesso più errori individuali, è soprattutto uno: aver ritrovato la solidità difensiva. Sembrava perso il punto di forza della scorsa stagione, considerati i 20 gol subiti. Ora invece la porta di Tomei (in foto) è inviolata da 271’. L’ultimo centro incassato è quello del pordenonese Alberto Spagnoli nel 3-1 con l’Alto Adige, timbro apposto al minuto numero 89: da allora più niente. Nessuna rete rimediata dall’Ancona, né dal Lumezzane, né infine dalla Reggiana. Per quanto a Tedino piaccia proporre gioco e fare calcio champagne, per rimanere in alto un certo ermetismo conta e nelle ultime settimane si sono applicati i correttivi a riguardo: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. […]

Ore 21.00 – (Messaggero Veneto) Il 13º turno del girone B di Lega Pro ha portato una notizia che i tifosi sognavano da tempo: nella lotta per la promozione in B il Pordenone c’è. In virtù del successo con la Reggiana, e in seguito ad alcuni risultati delle rivali, i ramarri sono saliti al terzo posto in classifica, a soli due punti dalla vetta, occupata ora da Bassano e Venezia. Al secondo posto il Parma con 25, quindi i neroverdi con la “Regia”. Più staccate, a 22, Padova e Gubbio. Al termine del campionato mancano venticinque gare e, come si è visto sinora, le gerarchie non sono ancora del tutto chiaro. Ma la squadra di Tedino è lì, nel giro che conta. […] Con la Reggiana, per quanto la rivale abbia giocato male, ha fatto vedere codici di gioco ben definiti e in particolare un’autorevolezza notevole nell’indirizzare e gestire la gara: i primi minuti di fuoco, in cui si è passati in vantaggio, sono l’emblema in questo senso. Una squadra che ha subito imposto il proprio gioco, andando alla ricerca immediata del gol tenendo il ritmo alto: Dna da grande. E se si conta che, solitamente, le formazioni di Tedino “escono” nel girone di ritorno, c’è davvero di che sperare. […] L’unico aspetto rivedibile sono i gol degli attaccanti: anche con la Reggiana Arma e Berrettoni non sono andati in rete, prolungando un’astinenza che dura dal 24 settembre. Troveranno il centro perduto, soprattutto se giocano come sabato scorso, quando hanno smazzato assist e affrontato il match con intensità e idee. La società deve rimanere tranquilli, ma i tifosi – viste le premesse – è lecito che sognino.

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Sei ne mancavano col Padova, sette con l’Albinoleffe e la logica della progressione vada a farsi friggere, non è il caso di rincorrere altri record. Bassano ha già dato, grazie. Ora cosa può accadere di peggio? Barison che inciampa sulla stampella, travolge Grandolfo che per non stramazzare al suolo azzoppa Minesso? Gira dispari negli episodi, è il momento si stringere tutto là sotto e allargare le spalle per far fronte alle avversità. Di buono c’è che sabato alle 18.30 con la Maceratese al Mercante rientra in regia il playmaker Proietti che ha scontato il turno di squalifica. Poi è tutto in alto mare. Altrettanto certo è che rimarrà ai box Alberto Barison che a Bergamo ha sofferto il riacutizzarsi del malanno muscolare che l’ha tenuto fuori 15 giorni. […]

Ore 20.10 – (Giornale di Vicenza) Alla fine l’umore un po’ di sbieco del venerdì sera, con quel 2-2 di Bergamo, semplice da digerire come un’impepata di cozze servita dopo mezzanotte, si risolleva la domenica. Gli esiti altrui non sono poi così strabilianti: è franata la Reggiana a Pordenone, si è impantanato il Parma a Macerata mancando entrambe il sorpassone mentre il solo Venezia ha regolato l’Alto Adige (venuto da seccatore soltanto al velodromo, evidentemente) e ha riacchiappato i giallorossi al comando, peraltro ancora primatisti in virtù della classifica avulsa. La leadership seppur condivisa è meglio di trovarsi terzi, come si prospettava l’altra sera, una volta spenti i riflettori sull’anticipo con l’Albinoleffe. Assodato che Bassano trova la via del gol meglio che le api quella del miele (26 reti in 13 gare, miglior attacco del campionato alla media di due peri a gara) per fare strada è necessario riequilibrare entrate e uscite, poiché 14 gol al passivo – oltre uno a match – non è ruolino rovinoso ma va limato se si vuole abitare all’attico del torneo. E come una brava massaia, quasi sempre esimie docenti di economia domestica, toccherà a D’Angelo raddrizzare i conti. Certe sbavature in difesa faranno rizzare i capelli a un maestro della difesa come lui. È vero che ha modellato con successo una straordinaria impronta offensiva al suo Bassano, tuttavia da antico stopperone non avrà abiurato l’arte del difendersi. […] La coppia più bella del mondo virtussino è quella composta da Ciccio Grandolfo e Mattia Minesso: 7 gol cadauno, centravanti e esterno d’attacco sugli scudi. Il primo è un rapace d’area, l’avvoltoio sottoporta e il re delle seconde palle che presenta un fatturato spaventoso, indicativamente 7 centri su 8 nitide opportunità, più o meno la media dall’arco di Steph Curry nel basket NBA. E col rapace dei 16 metri si sta esaltando Mattia Minesso, uno a cui sembra abbiano messo in tavola pasta e pizza dopo anni a semolino per la fame atavica che ha. Su ogni pallone si avventa con una potenza inaudita e coi rigori è uno show: 4 su 4, ma non è il percorso netto che stupisce quanto la facilità con cui li calcia: lo fa in ogni modo, di potenza oppure di giustezza, in qualunque direzione e toglie punti di riferimento ai portieri. Non essendo bionico non potrà essere nemmeno lui infallibile ma già adesso è per distacco il miglior rigorista dei 12 anni di professionismo del club.

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Due giorni fa col Sudtirol è stato senza dubbio il migliore, autore di una prestazione a tutto campo prima di uscire tra i meritati applausi del Penzo. Stefano Moreo ha concluso al meglio la sua settimana d’oro. Prima il ritorno in campo a Santarcangelo dopo un paio di gare viste dalla panchina, poi due maglie da titolare in Coppa Italia e campionato contro il Sudtirol con lo stesso doppio risultato, gol e vittoria. «Non lo nascondo, ultimamente avevo giocato un po’ meno e sabato sentivo dentro di me la classica voglia di spaccare il mondo –  confida il 23enne centravanti milanese -. Il bello è che per i miei compagni era lo stesso, credo che la nostra prestazione si commenti da sola». […] Per Moreo è andata in archivio una settimana da ricordare, visto che al gol del 3-0 in coppa a Bolzano ha fatto seguire quello del vantaggio al Penzo. «La dedica è per la mia famiglia che sabato era a Sant’Elena e mi ha portato bene. Avevo una gran voglia di dimostrare che il Venezia può fare pieno affidamento su di me, il mister ci esorta sempre a crederci e buttarci su tutte le palle inattive e ho cercato di farmi valere. Prima del gol avevo avuto due buone palle di testa, una parata a terra dal portiere e l’altra non lontana dall’incrocio. Poi sul gol ho trovato la giusta coordinazione e forza col destro, bene così». […] Il calendario ora propone la trasferta di Salò, la Coppa Italia con la Reggiana al Penzo prima del derby casalingo col Padova. «Un’agenda a dir poco stimolante, gare difficili come lo sono tutte ma che il Venezia ha tutto per affrontare al meglio. La classifica è ancora molto compatta, magari queste partite serviranno per fare un minimo di selezione e per provare a staccarci un po’».

Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Un Venezia con l’atteggiamento, ritmo e intensità visti contro il Sudtirol non deve temere avversario. Al contrario se svuotato come a Santarcangelo può avere problemi con tutti». Da sabato scorso e fino al 15 dicembre deve accontentarsi di vivere le partite dalla tribuna (essendo stato allontanato dalla panchina sia a Santarcangelo sia in coppa a Bolzano). Poco male in fondo per Giorgio Perinetti se il Venezia lo ripaga con prestazioni convincenti condite dai gol degli attaccanti. «In panchina c’erano Ferrari, Bentivoglio, Marsura e via dicendo, inoltre ci mancavano Fabris e Fabiano. Questo è il Venezia che abbiamo voluto creare – rivendica il ds lagunare – ovvero una squadra di tutti titolari, dove tutti sono consapevoli del loro ruolo e delle loro possibilità. Due giorni fa l’aspetto più importante è stato vedere la panchina che tifa per i compagni in campo: con questa compattezza sono convinto che siamo più forti di tutte le altre squadre». Finalmente sono arrivati anche i tanti attesi gol delle punte. «Geijo è una sicurezza e non aggiungo altro, Moreo è stato bravo a mostrare tutte le sue qualità, ma due citazioni le meritano i due vecchi capitani. Domizzi è rientrato e abbiamo avuto la conferma di come con lui tutti i compagni giochino meglio, Soligo invece è semplicemente eterno. È arrivata una bella vittoria premiata anche dagli altri risultati con il nostro ritorno in vetta». Sabato (ore 18.30) visita alla FeralpiSalò, poi al Penzo arriveranno la Reggiana in Coppa Italia (martedì 22 ore 16.30) e il Padova per il derby serale di lunedì 28 (ore 20.45). «La Feralpi ha appena perso inopinatamente a Padova, è compagine molto fisica con giocatori forti. Un tris di gare tutte importanti, ma abbiamo le armi giuste per qualsiasi battaglia». […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un campionato in altalena, ma comunque sempre al vertice. Il Venezia è abbonato alle prime piazza e visto il grande equilibrio che ancora permane con almeno altre quattro-cinque squadre, si staffetta in vetta alla graduatoria, sempre più spesso a braccetto del Bassano. […] Il gioco del team di Inzaghi è ritornato brillante, dopo una breve pausa di appannamento, e in più ha trovato le reti degli attaccanti che sinora avevano segnato con il contagocce. […] Torna il sorriso smagliante in casa Venezia – così magari Inzaghi riesce a rilassarsi un po’ – in vista di una coppia di partite che sarà importante in quest’altalena in vetta. Sabato viaggio a Salò contro una Feralpi appena schiaffeggiata da quel Padova che sarà al Penzo lunedì 28. A questi appuntamenti i lagunari arrivano sereni, consci delle loro potenzialità e delle molteplici soluzioni tattiche delle quali dispongono. Con la giusta carica e un buon piglio. In attesa di trovare quella personalità definita che ancora manca.

Ore 18.40 – (La Nuova Venezia) Si apre oggi la settimana che porta alla sfida di sabato (ore 18.30) sul campo della Feralpi Salò, prima tappa di un trittico che vedrà il Venezia impegnato poi negli ottavi di Coppa Italia al Penzo contro la Reggiana (martedì 22 novembre, gli emiliani hanno proposto le 16.30 come orario d’inizio) per arrivare al derby con il Padova nel posticipo televisivo (ore 20.45) di lunedì 28 novembre. Squadra e Tacopina. Inzaghi e lo staff medico valuteranno il recupero dall’infortunio di Vittorio Fabris, ma anche la condizione atletica di Gianni Fabiano, ormai prossimo al rientro. La Feralpi Salò dal canto suo dovrà fare a meno del difensore centrale Ranellucci, espulso sabato all’Euganeo per somma di ammonizioni. Preceduto dall’arrivo in laguna del consigliere di amministrazione John Tapinis, presente sabato al Penzo, ritorna oggi a Mestre anche in presidente Joe Tacopina. Il Venezia ha intanto fatto richiesta ufficiale per ricevere la documentazione relativa alla squalifica per tre giornate di Alex Pederzoli in Coppa Italia, in base agli atti il club arancioneroverde deciderà se inoltrare o meno il ricorso. […]

Ore 18.20 – (La Nuova Venezia) Alla tredicesima giornata Venezia di nuovo in cima alla classifica. Non è un evento, perchè il Venezia al comando lo si è visto più volte in questo primo terzo del campionato, buona ultima proprio due settimane fa e proprio assieme al Bassano. Sarebbe più notizia, semmai, se Pederzoli e compagni questo primo posto riuscissero a tenerselo stretto, e mantenerlo respingendo gli attacchi delle altre pretendenti, che non sono poche. […] Bassano migliore per differenza reti (+12) rispetto agli arancioneroverdi (+9), ma proprio il Venezia oggi può dire di aver la difesa meno battuta del campionato, avendo subito soltanto nove gol. Nella fotografia della vetta del campionato c’è da aggiungere il ritorno del Pordenone, che dopo qualche settimana di cammino incerto è rientrato nel gruppone forte anche del 2-0 inflitto l’altro ieri alla Reggiana. Ai margini del gruppo il Padova, squadra che comunque subisce poco e si gioca molte chances di inserimento in pista playoff nelle prossime due partite, due trasferte di fuoco per i biancoscudati ma che allo stesso tempo possono dare una indicazione importante, questo sabato (19) a Parma e poi lunedì 28 nel posticipo del derby a Sant’Elena. […]

Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) Tra i protagonisti del doppio confronto in quattro giorni, Coppa Italia e campionato, contro il il Südtirol, Alberto Acquadro si ricandida al ruolo di uomo nuovo per il centrocampo del Venezia. […] «Essere riconfermato dopo la scorsa stagione» racconta adesso Alberto Acquadro «è stato un grande onore. Il gruppo è cambiato, abbiamo una rosa più competitiva, mi metto a disposizione del tecnico e cerco di farmi trovare pronto». Dopo un inizio un po’ così, le ultime prove hanno mostrato un Acquadro in crescita, un giocatore con più fiducia. L’assist partito nella metà campo veneziana dai suoi piedi per servire Geijo è stato una perla, allo spagnolo non è rimasto altro che depositare il pallone in porta. «Alexandre mi ha già ringraziato» rivela il 21enne di Gattinara «ma ciò che conta è l’aver giocato bene. Prima in Coppa e poi in campionato. La fiducia che Inzaghi mi ha dato è stata per me una grande carica». […] Ora per il Venezia ci sono un paio di gare d’alta quota, prima in casa della FeralpiSalò e poi l’atteso derby con il Padova. In mezzo la sfida di Coppa Italia con un’altra grande del girone B, la Reggiana. «Dopo il pareggio di Santarcangelo» conclude Acquadro «era importante tornare al successo con il Südtirol. Siamo rimasti male del risultato in Romagna ma in allenamento non manca mai il sorriso, ci prepariamo sempre bene alla gara successiva. Siamo un ottimo gruppo e con gli altoatesini era importante fare bene e tornare alla vittoria: così è stato. Ma adesso, con la testa siamo già proiettati sulla partita con la Feralpi».

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Al Menti la vittoria non arriva. Perché non arriva nemmeno il gol. Appena 2 reti in 7 partite disputate quest’anno in casa: davvero troppo poche per sperare di poter raccogliere qualcosa in più dei 4 punti incamerati finora. «È proprio quello che ci manca adesso, la finalizzazione»: Bisoli lo ha sottolineato in sala stampa ancora una volta alla fine di Vicenza-Latina, ma lo ripete continuamente anche ai suoi giocatori durante gli allenamenti al Morosini di Isola, quando le azioni d’attacco vengono provate e riprovate, ma la palla fatica tremendamente ad infilarsi in fondo al sacco, anche quando non ci sono difensori davanti al portiere ad ostacolare l’azione. E se non si riesce a segnare lì, senza avversari e senza la tensione della partita, come si può sperare di avere successo contro una retroguardia agguerrita in lotta per i tre punti? Questo Vicenza non è in grado di orchestrare il gioco in maniera fluida e continua, non è una squadra che possa imporsi con il fraseggio. L’ennesima riprova è arrivata sabato, quando contro il Latina i biancorossi hanno beneficiato di 70 minuti in superiorità numerica, arrivando però a concludere in porta appena 9 volte, centrando lo specchio dei pali solo 3, con l’ex Pinsoglio che peraltro in quelle occasioni è diventato protagonista. In 11 contro 10 il possesso palla è stato ovviamente del Vicenza (54% contro il 46% degli ospiti), e i biancorossi hanno stazionato nella metà campo d’attacco per più tempo (8 minuti e 29 secondi contro 5 e 43), ma in maniera sterile, come certifica l’indice sintetico di pericolosità: un modesto 26,3 in una scala da 1 a 100, appena poco più dei nerazzurri pontini (25,6), che pure hanno tirato in porta solo 5 volte, centrando lo specchio in un’unica occasione. E cosa te ne fai di 13 calci d’angolo contro l’unico del Latina, se da nemmeno uno di questi corner è nato un vero pericolo per gli avversari? […]

Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) In altri tempi, scorrendo i risultati maturati ieri nella 14ma giornata di serie B, ci sarebbe stato addirittura da sorridere. Vedere il lanciatissimo e superfavorito Verona beccare quattro-pappine-quattro al Bentegodi dal Novara (come da qualunque altra squadra italiana, beninteso), per chi ha il cuore biancorosso, è sempre motivo di godimento. Ma quando sei alle prese con ben altre magagne in casa tua, dal basso dello scomodissimo terz’ultimo posto, hai voglia a consolarti con un clamoroso incidente di percorso dei rivali gialloblu che, in ogni caso, continuano a guardare tutti dall’alto, consapevoli di potere solo perdere un campionato imperdibile, visto il valore tecnico fuori categoria della rosa a disposizione. […] Ora come ora, comunque, per il Vicenza è meglio concentrarsi sulla metà inferiore della classifica. La buona notizia è che tra le squadre nel raggio di tre punti dai biancorossi ieri si sono registrati solo il colpaccio del Novara a Verona, la vittoria del Cesena sul Pisa e quella della Salernitana nel confronto diretto con la Ternana. Tutto sommato non è andata male: Novara e Cesena, infatti, hanno un organico che lascia prevedere nella classifica finale del campionato una posizione dalla metà in su; la Salernitana ha battuto la Ternana che così è rimasta penultima, un punto sotto al Vicenza; e il Pisa sconfitto a Cesena, dopo un avvio di stagione all’insegna dell’orgoglio, sta chiaramente cominciando a pagare la disastrosa situazione societaria, una zavorra alla lunga insostenibile per qualunque squadra. Dovendo individuare almeno tre formazioni da lasciare indietro per non retrocedere di filato in Lega Pro, i nerazzurri toscani sono certamente da inserire nel novero delle “superabili”.

Ore 16.50 – (Giornale di Vicenza) Adesso è il momento in cui ti dimentichi perfino di essere nato a Novara e che fra una settimana potresti consumare per la prima volta sul campo il tuo personalissimo derby contro la Pro Vercelli. Adesso è il momento in cui a Nicholas Siega «non me ne frega nulla, perché ogni partita è uguale alle altre». Uguale perché non c’è da guardare in faccia nessuno, quando si tratta di essere costretti a vincere. Classifica alla mano, la Pro Vercelli è un’altra squadra che vi offre uno scontro diretto: dopo quanto accaduto contro il Latina, arriva nel momento giusto un altro tipo di gara simile? “Sì, arriva nel momento giusto. Sapevamo che avremmo avuto una serie di scontri diretti adesso, con il Latina abbiamo fatto un passo falso ma dobbiamo pensare a reagire perché già sappiamo che a Vercelli sarà difficile, però ci offre anche l’opportunità per uscirne. Per nostra fortuna la classifica è ancora corta e se riuscissimo a infilare dei risultati utili consecutivi potremmo finalmente venirne fuori”. Quella di sabato è stata una gara decisa di fatto dagli episodi: avete peccato di inesperienza? “È stato un momento, certo un po di inesperienza è toccata, ma non deve essere la colpa di un singolo perché è normale che se fa un errore un compagno – come nel caso del rigore concesso al Latina – dipende sempre dalla squadra intera. Peccato per come è andata la partita, abbiamo avuto tante situazioni per far gol. E poi dispiace non aver vinto in casa, anche se non deve essere un’ossessione perché altrimenti facciamo ancora più fatica”. Per chi vi vede anche in allenamento sembra quasi che al sabato vi trasformiate in un’altra squadra: come crede che sia possibile? “Non so dare una spiegazione precisa, non so se si tratti solo di un momento. Perché noi le occasioni da gol le creiamo, ma in allenamento è una cosa e poi in partita quando abbiamo di fronte gli avversari è tutta un’altra cosa”. […] Temete un contraccolpo psicologico? “Non lo temo e non credo che si verificherà, dobbiamo solo lavorare e rialzare la testa. Non possiamo continuare con questa altalena”. […]

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 15.50 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 15.20 – Qui Guizza: si spazia dal lavoro atletico a quello col pallone.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico, gruppo al completo.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Non può che essere contento e soddisfatto il mister del Belluno Roberto Vecchiato per la vittoria conquistata al Polisportivo contro la Vigontina. La partita è stata molto equilibrata e con pochissime occasioni, ma alla fine l’hanno spuntata i gialloblù grazie al gran gol di Marco Duravia. «E’ una vittoria importante perché la classifica al momento non è tranquilla – spiega Vecchiato – ma anche perché è stata ottenuta contro una diretta concorrente. Ovviamente i tre punti servono sempre anche al morale. La Vigontina ci ha impegnato a fondo, è la squadra che gioca più la palla tra quelle che ho visto fino ad ora, ma in settimana avevamo preparato bene la partita. Non ci sono state tante occasioni ma è stata decisa da una grande giocata».

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Un tiro, un gol. E questa volta bene così. Il Belluno conquista una vittoria fondamentale al Polisportivo contro la Vigontina grazie alla rete di Duravia e continua la striscia positiva di risultati. Non è stata una partita memorabile quella vista ieri pomeriggio tra Belluno e Vigontina. Le squadre hanno giocato con il freno a mano tirato. Il primo tiro in porta è arrivato nel secondo tempo e ha consegnato i tre punti al Belluno. Gli ospiti non hanno mai inquadrato lo specchio della porta e l’occasione più pericolosa è arrivata nel finale con una conclusione improvvisa dalla distanza di Casagrande che è finita di poco alta sopra la traversa. Mister Vecchiato non ha molte alternative per la formazione. I cambi restanti per il tecnico sono Giuseppe Granara, classe 1997, e Alessandro Salvadego, 1998. A disposizione, ma con meno esperienza rispetto ai compagni a bordo campo, ci sono anche Dosso, Da Forno e Anzolut. Proprio per le poche soluzioni a disposizione mister Vecchiato terminerà la partita senza effettuare cambi. In porta c’è Borghetto, la difesa è formata da Calcagnotto e Franchetto al centro mentre sugli esterni ci sono Mosca a sinistra, con la fascia di capitano al braccio, e Sommacal a destra. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Miniati, supportato da Masoch e Quarzago. In attacco Brotto suona la carica insieme a Duravia e Petdji. […]

Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Felice e furioso. Il tecnico dell’Abano, Luca Tiozzo, si gode il successo ma ha il dente avvelenato con l’arbitro Luca Zucchetti, autore, a suo dire, di una direzione di gara piuttosto incerta: «Sono stato espulso per aver chiesto di buttare fuori la palla per soccorrere Nobile, a terra per un infortunio piuttosto grave» sbotta Tiozzo. «Non contento ha cacciato pure un altro dello staff e, prima ancora, Berto Boscolo per un rigore che vorrei rivedere. In ogni caso, il mio difensore aveva toccato il pallone involontariamente con il braccio». «Non riesco a capire» aggiunge Tiozzo, «il motivo per cui gli arbitri non riescano mai ad applicare i regolamenti con un minimo di uniformità». Sulla partita Luca Tiozzo taglia corto: «Penso che la squadra abbia meritato ampiamente la vittoria. Ci sono state le occasioni per segnare il 3-0 e forse questa è una cosa da migliorare: i ragazzi devono ricordarsi sempre che le vittorie vanno sudate fino all’ultimo minuto con tutti gli avversari». […]

Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Ferrante, Nobile. Nobile, Ferrante. Una volta segna il bomber italo-argentino, l’altra il velocista di Mogliano Veneto. Oppure, variazione sul tema, uno fa l’assist e l’altro festeggia. E viceversa. L’Abano fa gioco (e che gioco!) corale, ma a prendersi i meriti, o comunque gli onori del tabellino, sono spesso e volentieri i due attaccanti, che regolano pure la Calvi Noale, svegliatasi troppo tardi per acciuffare un risultato positivo. Gli uomini di Giovanni Soncin, infatti, incassano l’1-0 dopo 30 miseri secondi, manco a dirlo per un’incursione di Nobile sulla sinistra che si porta il pallone in area sfuggendo a Pilotto prima di infilare Fortin con un sinistro centrale ma potente. […] Fra il 69′ e il 74′, invece, è la Calvi ad avere la meglio: prima Fantinato scalda i guanti a Cottignoli su punizione, poi lo stesso attaccante accorcia le distanze su rigore, per un fallo di mano di Berto Boscolo (espulso nell’occasione). A dirla tutta, all’87’ la compagine veneziana ha pure la palla del 2-2, ma Barichello, di testa, spedisce alto il traversone dalla sinistra di De Pieri. L’Abano conferma il suo quarto posto.

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Onore ai vinti. È il messaggio unanime che fa trasparire la dirigenza del Campodarsego una volta che i calciatori sono rientrati definitivamente negli spogliatoi. «È evidente a tutti che l’Este ha corso molto più di noi, impostando azioni e creando occasioni, del resto dobbiamo ancora lavorare molto sulla nostra condizione atletica – non fa giri di parole l’allenatore del Campodarsego Cristiano Masitto- Ma proprio per queste ragioni l’attuale vittoria riveste un’importanza fondamentale. Peraltro è la terza volta consecutiva che portiamo a casa tutti i tre punti e peraltro senza prendere gol. E questo mi dà fiducia, oltre che soddisfazione». […] Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore sportivo biancorosso Attilio Gementi che, insieme ai complimenti per gli atestini, ribadisce i problemi fisici dei suoi come scusante oggettiva e la soddisfazione per quanto ottenuto dal Campodarsego. Mentre all’allenatore dell’Este Michele Florindo non resta altro che allargare le braccia. «C’è tanto rammarico, abbiamo fatto la partita e siamo andati in più occasioni vicinissimi al gol: invece è andata fuori. Un peccato davvero anche perché, dopo cinque sconfitte di fila, ci sarebbe voluta una svolta: anche un pari a reti bianche sarebbe andato bene, portando un punto a casa dopo aver messo in difficoltà una delle squadre più forti del campionato». […]

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego fa bottino pieno nel derby padovano con l’Este, mantenendosi al terzo posto in classifica grazie al gol di Beccaro nel finale. Mentre per i giallorossi della Bassa Padovana continua il periodo nero, peraltro al netto di una buona prestazione fatta di tanti spunti ma pure di scarsa precisione e incisività, che ha portato a un risultato finale decisamente diverso da quanto avrebbero meritato. […] La partita sembra destinata allo zero a zero, finché Bedin inventa una punizione che proietta il pallone nell’area piccola, Busatto lo devia sul palo per anticipare un avversario ma arriva Beccaro che ribatte in rete una palla già quasi sulla linea. L’Este tenta un pressing disperato, con la botta dalla distanza da fuori di Di Maio su cui si fa trovare pronto Brino. Il risultato non cambia e giunge il triplice fischio finale che manda tutti negli spogliatoi e sancisce i tre punti per il Campo.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Il Cittadella perde la seconda gara in trasferta e anche il secondo posto in classifica, adesso nelle mani del Frosinone. Una sconfitta che sa tanto, troppo di beffa per quanto si è visto a Benevento, maturata per il gol di Ceravolo che approfitta di un erroraccio di Scaglia, fino a quel momento assolutamente impeccabile. Ma sarebbe ingiusto gettare la croce addosso al difensore, perché le occasioni per fare gol il Cittadella le ha avute sia prima che anche dopo lo svantaggio. Venturato conferma in blocco l’undici vincente contro la Salernitana. A giugno la squadra granata aveva espugnato il Vigorito, vincendo 4-2 nella Supercoppa di Lega Pro, ma adesso è sicuramente un’altra storia. Entrambe le squadre sono reduci da due successi di fila. […] Grande equilibrio in campo, nei primi 45 minuti Benevento e Cittadella regalano poche emozioni vere, in una gara comunque molto intensa. Rientrano dagli spogliatoi gli stessi ventidue. Il Cittadella cresce di intensità con il passare dei minuti, e al quarto d’ora il cross di Arrighini è sporcato da Padella con il pallone che finisce sulla traversa, Gori era superato. I granata mantengono il possesso della sfera, ma il Benevento nella propria metacampo concede pochissimi spazi per concludere a rete. Del resto finora al Vigorito la squadra di casa ha incassato un solo gol. […] Al 35′ l’incredibile vantaggio dei padroni di casa: appena fuori dalla propria area Chibsah verticalizza per Ceravolo, Scaglia è superato dal pallone così il centravanti si invola tutto solo verso Alfonso e lo supera in uscita. […] Ironia della sorte: il portiere di riserva del Benevento risulta il migliore in campo, perché il titolare, Cragno, è nell’Under 21. Quando si dice il segno del destino.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) E con questa fanno cinque! Cinque sconfitte in 14 giornate, contro 8 vittorie e 1 pareggio. Il Cittadella delle mancate mezze misure cade al “Ciro Vigorito” di Benevento dopo una mini-serie positiva di 3 partite valse 7 punti (pari a La Spezia, successi con Latina e Salernitana) e per la prima volta scende dai due gradini più alti della classifica, che significano promozione diretta in Serie A, scivolando sul terzo, due lunghezze sotto il Frosinone e cinque dietro il Verona. Crediamo di poter affermare, senza timore di essere smentiti, che dopo quello subìto dal Brescia questo è il ko che fa più male, per il modo in cui è arrivato e per l’ennesimo regalo concesso all’avversario di turno, andato a segno a 10’ dalla fine dei tempi regolamentari sugli sviluppi di un contropiede avviato dopo che i granata stavano producendo il massimo sforzo per cercare il vantaggio, con i giallorossi campani in palese affanno. È stata una di quelle partite in cui, pur esibendo un buon calcio e creando le situazioni ideali per sbloccare il risultato, ti ritrovi alla fine con il classico pugno di mosche in mano, e devi batterti solo il petto per ciò che hai sprecato. Almeno 5 palle-gol, oltre ad una traversa, contate nell’arco dei 90’. Un difetto che la squadra di Venturato non è nuova a manifestare, e sul quale bisogna lavorare ancora tanto. L’impressione infatti, più ci si addentra in un torneo caratterizzato dal solito, grande equilibrio, è che Iori & C. siano un po’ narcisisti, in sostanza che si beino troppo di se stessi e delle azioni che disegnano sul rettangolo verde. Alle volte, invece, bisognerebbe badare di più al sodo, magari concedendo di meno allo spettacolo, perché è con la concretezza che si va avanti e si fanno punti. Quelli, ad esempio, pesantissimi raccolti da un Benevento apparso, sì, valido come collettivo, ma qualitativamente inferiore all’ex vice-capolista e che per lunga parte della gara ha solo fatto il… prurito ad Alfonso, chiamato in causa, quando è successo, più che altro da conclusioni prevedibili e non pericolose. […] E adesso il derby con l’Hellas. Serve un grande Citta per tornare a sorridere.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) «Perdere così fa male». Roberto Venturato non ci gira troppo intorno. Né avrebbe senso farlo dopo un secondo tempo in cui, per una buona mezz’ora, il suo Cittadella è sembrato padrone del campo a Benevento. Già, mister, c’è tanto da recriminare… «La nostra è stata una prestazione molto importante, ma non siamo riusciti a essere concreti negli ultimi 16 metri. Abbiamo creato molte occasioni da gol, ma non siamo riusciti ad andare in vantaggio. Alla luce di quanto si è visto, il pareggio ci sarebbe stato stretto. Abbiamo avuto tante opportunità, senza correre rischi: è una constatazione che dice tutto di quello che è stata la gara del “Vigorito”. Bravo il Benevento ad approfittare dell’unico nostro errore, ma noi abbiamo avuto diverse occasioni sia prima dell’1-0, con Schenetti e Litteri, sia dopo, con le due capitate a Chiaretti negli ultimi minuti. Non siamo riusciti a sfruttarle». Con che stato d’animo inizierete a preparare il derby con il Verona, finito clamorosamente ko? «Andiamo a casa con l’amaro in bocca, ci rimane solo la prestazione. Per quanto visto in campo, non posso non essere soddisfatto di quanto fatto dai miei, anche se il risultato non ci premia. Ora dobbiamo resettare tutto e andare avanti, perché sappiamo che in Serie B partite del genere capitano e anche saper portare a casa uno 0-0 può rivelarsi utile. Il Verona? Non è l’unica sfida importante di novembre, un mese che potrà dirci quali saranno le nostre ambizioni». […]

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Stavolta nemmeno il piccolo Lorenzo ha portato futura a Iori e compagni. E però la baby mascotte del Cittadella, ieri, ha davvero vissuto una giornata che difficilmente dimenticherà. A farsi notare sugli spalti dello stadio Vigorito c’erano come sempre i 9 aficionados granata guidati dall’immancabile Giuseppe Ferronato, con tutta la curva degli ospiti a disposizione. A spiccare, più volte ripreso dalle telecamere di Sky, lo striscione dedicato al più giovane fra loro, Lorenzo Rossato, 7 anni, con scritto “Baby Ultras Lorenzino”. Che, tuttavia, nel primo tempo non era in curva perché impegnato a… lavorare come raccattapalle. È suo papà Mirco a spiegare come mai: «Siamo arrivati verso mezzogiorno e, come nostra abitudine, abbiamo tirato fuori il nostro banchetto, mettendoci ad affettare il salame, che offriamo a tutti. Una dirigente del Benevento ci ha notato e ha invitato Lorenzino a fare un giro attorno al campo prima della partita. Poi, visto che non era per niente timido, ci ha chiesto se il bambino avrebbe potuto fare il raccattapalle. Lorenzino ha accettato subito, e così si è visto consegnare la pettorina gialla». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino, editoriale di Claudio Malagoli dal titolo “Il ‘tridente’ non sembra un azzardo”) […] Il sabato dell’Euganeo ha regalato emozioni forti e di nuovo una serie di insulti da censurare degli ultras. Il timore della seconda sconfitta di fila è stato spazzato via dall’euforia di una rimonta vincente che ha proiettato i biancoscudati di nuovo a ridosso del gruppo di testa. Vittoria a parte, la notizia più bella è stato il ritorno alla piena efficienza fisica di Neto Pereira. Il brasiliano ha qualità e forza fisica per cambiare il corso delle partite e con il Feralpi Salò l’ha dimostrato: il suo ingresso in campo a fare da supporto ai due attaccanti ha mandato in tilt la retroguardia avversaria e in pochi minuti sono arrivati i gol di Favalli e Alfageme. Fare un pensierino al “tridente” anche per le prossime gare non sarebbe una follia, equilibri tattici permettendo.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Non manca una frecciata verso i più scettici. «Una parte della tifoseria, per fortuna minoritaria, ma che può trascinare gli altri, non sa il significato delle parole tempo e pazienza. Qualcuno applaude al gol avversario e in più c’è chi parla, anziché di quattro successi in cinque gare, dei gesti d’esultanza di Brevi per creare polemiche, ma alla fine ci prenderemo le nostre soddisfazioni». […] Il progetto di spostare le partite allo stadio Plebiscito ora potrebbe subire un rinvio o addirittura tramontare. «Si è sempre detto che giocheremo dove ci dirà l’amministrazione. A oggi abbiamo una convenzione per la gestione dell’Euganeo fino alla stagione 2018-19 e non ci sono arrivate comunicazioni ufficiali diverse. Non vogliamo essere trascinati in dinamiche politiche e non entriamo nel merito di una decisione che sta dividendo la tifoseria e che noi invece vorremmo unita». Presto le attese novità sul fronte societario. «A fine mese faremo un aumento di capitale dal notaio, ci sarà un cda e verrà presentato un nuovo socio. Siamo poi sempre aperti ad altri ingressi».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Come passare in pochi istanti dalle tenebre al sole. La rimonta vincente sulla Feralpi Salò ha rilanciato il Padova in classifica e nel morale. «Venivamo dal ko a Bassano – commenta l’amministratore delegato Roberto Bonetto – per cui dopo il loro vantaggio la tensione si tagliava con il coltello, ma i ragazzi hanno reagito alle difficoltà che si erano creati da soli, rimediando e portando a casa tre punti che fanno lavorare in serenità». Poi aggiunge: «Fino all’intervallo la squadra proponeva e attaccava di fronte a un avversario forte, abile di rimessa e che ci precedeva in classifica. Dopo il loro gol è stato bravo l’allenatore a rimescolare le carte, inserendo Mazzocco e passando al 4-3-3 con Neto che ha dato una grande mano. La vittoria è stata meritata». Cosa la fa pensare positivo? «Il fatto che nel momento difficile, dalla Reggiana in poi, i giocatori si siano guardati negli occhi e abbiano avuto una reazione, semplicemente per dimostrare il loro reale valore. Abbiamo scelto dei veri professionisti e i risultati sono stati la scintilla che ha ridato entusiasmo e serenità». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Per vincere bisogna anche sapere soffrire e quello che conta è non mollare mai perché, come noi, anche gli altri possono commettere errori». Alessandro Favalli, autore sabato del gol del pareggio con la Feralpi Salò, sottolinea la risposta caratteriale della squadra in un momento di difficoltà, una componente che potrebbe fare la differenza nelle due prossime trasferte a Parma e Venezia. «Con il Feralpi riprende ho apprezzato in primo luogo la nostra reazione dopo il vantaggio ospite e la traversa. Con il gol, poi, abbiamo trovato più forza ed energia per portare a casa la vittoria. E comunque mi è piaciuto pure il primo tempo perché abbiamo fatto le cose provate in settimana». Così sulla sua rete: «Nella posizione che occupo le occasioni arrivano più spesso e infatti mai avevo segnato due reti nell’arco di una stagione. È stato bravo Altinier a servirmi quella palla; io avevo una prateria davanti, gli avversari erano male posizionati e ho sfruttato l’opportunità. La dedica è per la squadra che lavora bene in settimana e non molla mai nelle difficoltà». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Quest’anno sono già arrivato a due realizzazioni, il mio piccolo record l’ho già battuto e ne sono davvero contento». A Padova sta scoprendo un lato di lei che ancora non conosceva? «C’è da dire che in questo ruolo le occasioni arrivano più spesso: anche ad inizio partita, sabato, ne avevo avuta una molto interessante, ma il portiere della Feralpi lì era stato molto bravo perché aveva risposto con una grande parata. Giocando come quinto di centrocampo le occasioni arrivano, i miei compagni sono bravi a costruire le azioni, e io, chiudendo con cattiveria sul secondo palo, ho più possibilità di arrivare alla conclusione». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Rientrare dall’infortunio e andare subito in gol è stato molto bello», le parole di Favalli, «se poi arriva anche la vittoria, come era accaduto a Santarcangelo, sono ancora più contento. La dedica va a tutta la squadra, perché dai momenti difficili siamo riusciti ad uscire bene, lavoriamo molto in settimana e ci stiamo meritando queste soddisfazioni». E con quello di sabato fanno due gol: è già record per lei? «Sì, e il calcolo è molto semplice da fare: quello che feci col Bassano, nella passata stagione, fu in assoluto il mio primo da professionista, quindi una rete era rimasta anche il mio record personale».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Comincia oggi, con la prima seduta di allenamento fissata per le 14.30 alla Guizza, la settimana che porta all’attesissimo match di sabato (ore 16.30) allo stadio “Tardini”, in casa del Parma. Per mister Brevi la priorità è permettere agli ultimi rientri, da De Risio a Neto Pereira, di mettere benzina nelle gambe e poter così dare una mano alla squadra nella settimana che, dopo la trasferta di Emilia, porterà all’ottavo di Coppa in casa della Carrarese di mercoledì 23 e quindi al derby di Venezia di lunedì 28. L’attesa della tifoseria, intanto, cresce: il club “Fossa dei Leoni” sta organizzando un pullman per il viaggio a Parma (costo 18 euro, con partenza da Cadoneghe alle 13.15 di sabato) prenotabile ai numeri 3386818524 o 3480437559. […]

Ore 09.00 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 26, Parma 25, Pordenone, Reggiana e Sambenedettese 24, Gubbio e Padova 22, FeralpiSalò 21, AlbinoLeffe 20, Santarcangelo 16, Fano e Lumezzane* 13, Ancona 12, Maceratese*, Modena e SudTirol 11, Teramo 10, Mantova 9, Forlì 5.

Ore 08.50 – Lega Pro girone B, i risultati della tredicesima giornata: Ancona-Lumezzane 0-1 (Barbuti (Lu) al 15′ pt), Gubbio-Santarcangelo 1-0 (Marini (Gu) al 22′ pt), Padova-FeralpiSalò 2-1 (Gerardi (Fs) al 13′ st, Favalli (Pd) al 33′ st, Alfageme (Pd) al 37′ st), Pordenone-Reggiana 2-0 (Suciu (Pn) al 4′ pt, Cattaneo (Pn) al 12′ st), Venezia-SudTirol 2-0 (Moreo (Ve) al 28′ pt, Geijo (Ve) al 38′ pt), Forlì-Modena 2-2 (Olivera (Mo) al 20′ pt, Bardelloni (Fo) su rigore al 31′ pt, Laner (Mo) al 27′ st, Bardelloni (Fo) su rigore al 49′ st), Mantova-Fano 0-1 (Masini (Fa) su rigore al 38′ st), Maceratese-Parma 0-0, Sambenedettese-Teramo 2-0. Giocata venerdì Albinoleffe-Bassano 2-2.

Ore 08.40 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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