Live 24! Parma-Padova, la vigilia: rifinitura, pranzo e viaggio in terra emiliana

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Ore 21.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un passato fatto di una stagione buia, la più buia della recente storia del Pordenone. Un presente che non sorride, dal momento che alla voce gol fatti il tassametro è fermo a quota uno, all’interno di un reparto – l’attacco del Modena – che risulta ai minimi storici quanto a potenzialità realizzative. È la storia dell’ex della partita di lunedì sera al Braglia: Riccardo Ravasi. Al Pordenone arrivò come rinforzo nel mercato invernale, nel gennaio del 2015. Se lo trovò in rosa Fabio Rossitto, che nel frattempo aveva preso in mano le redini del club dopo l’addio di Luciano Foschi. Nella cavalcata verso il raggiungimento dei playout, però, Ravasi non riuscì a incidere. Zero gol per lui nella sua breve parentesi con la maglia dei ramarri. […] Infine l’approdo al Modena. Criticato come tutto il reparto dalla tifoseria gialloblù, ora Ravasi cerca il riscatto proprio contro la squadra che aveva creduto in lui nel gennaio del 2015. Attualmente il classe 1994 è fermo a una sola rete realizzata in tutto il campionato. Attenzione però allo scherzetto dell’ex, sempre in agguato. Perché Ravasi punta proprio il Pordenone per sbloccarsi.

Ore 21.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Se Portogruaro è andato in B; se Sassuolo, Crotone, Frosinone e anche il Treviso del 2005-06 sono arrivati sino alla serie A, non vedo perché il Pordenone non possa fare il salto in cadetteria». Attilio Tita Da Pieve è neroverde dentro. Una fede che nasce dall’aver difeso per 9 anni la porta dei ramarri (1974-1983, compresa la promozione in C2 del 1979) e per aver occupato per tre stagioni (1994-1997, con due salti di categoria consecutivi dalla Promozione all’Interregionale) la panca naoniana, avendo ai suoi ordini anche Mauro Lovisa. Oggi fa l’allenatore al S.A. Porcia. È il nono anno di fila anche in questo caso. […] «Con Tomei in porta è ben coperto anche il Pordenone di oggi. Buona pure la difesa, diretta da uno Stefani esemplare. Davanti Arma, Berrettoni e Cattaneo sono ben assortiti. È in mezzo, a mio modo di vedere, che manca un po’ di qualità rispetto allo scorso anno. Un Pederzoli non si rimpiazza facilmente. Il Pordenone 2016-17 però è compatto. A lungo termine usciranno Parma e Venezia. Se tuttavia il ramarro saprà mantenere la solidità del gruppo e lo spirito di squadra, potrà fare da terzo litigante. Era bravo anche Adriano Buffoni, il nostro tecnico del ’79, ma Tedino e il suo staff sono una team preparatissimo e competente». Per l’ultimo giudizio Da Pieve guarda in alto. «Lovisa? Bravo in campo, ma meglio dietro la scrivania. Lo dicono i fatti. Da presidente conclude – ha realizzato il suo sogno giovanile: arrivare fra i professionisti».

Ore 21.00 – (Messaggero Veneto) La trasferta di Padova è forse quella più attesa da parte del popolo del Pordenone. Sia per la fattibilità, vista l’ora di strada che separa i due capoluoghi di provincia, sia per la presenza di alcuni ex nelle fila biancoscudate. Così, per la gara dell’Euganeo del prossimo 4 dicembre, due gruppi di tifosi neroverdi organizzano altrettante corriere. Il fan club Nogaredo e i Supporters stanno infatti allestendo i bus, al costo di 10 euro (escluso il prezzo del biglietto): qualora qualcuno fosse interessato può contattare rispettivamente lo 0434 541662 (per il Nogaredo) o recarsi al bar Libertà di Claudio Schiavo. Adesioni ce ne sono già state ed è probabile che Padova sarà una delle trasferte con più tifosi al seguito, esattamente come a Bassano dove sulle tribune del Mercante battevano circa 200 cuori neroverdi. […] A Padova si potrebbe registrare il record di tifosi in trasferta, considerato che anche i veneti lottano per l’accesso ai playoff e la promozione in serie B.

Ore 20.40 – (Messaggero Veneto) Squadra che vince si cambia? É questo il dubbio di Bruno Tedino nei giorni che precedono la sfida col Modena. Un interrogativo che si scioglierà con un “no”, molto probabilmente, visto che gli undici di sabato scorso hanno demolito la Reggiana. Salvo sorprese il tecnico darà continuità a quella formazione, magari apportando qualche modifica dal punto di vista tattico visto che l’avversario che sarà di fronte ha un’altra forza rispetto a quella dei granata. Intanto ieri Pellegrini non si è allenato dopo l’infortunio col Fontanafredda ed è destinato a saltare il match. […]

Ore 20.20 – (Messaggero Veneto) È da tre anni a Palermo, ma l’accento romagnolo non l’ha perso. Così come il buonumore, la voglia di scherzare e un sincero affetto per il Pordenone. Giovanni Bosi, classe ’69, sta al sole della Sicilia (guida la Primavera rosanero) e parla volentieri della sfida di lunedì sera tra Modena e neroverdi, squadre di cui è doppio ex. In gialloblù ha giocato, vincendo nel 1989 il campionato di C1 e rimanendo sino al 1992. Con i “ramarri” ha fatto il debutto in prima squadra da allenatore nel 2009 in D, lasciando poi il club nel 2011. «Due piazze che mi sono rimaste nel cuore – dice –: non voglio fare pronostici per la singola gara, punto soltanto sulla promozione in B del Pordenone. Per me ce la può fare». Bosi, da tecnico della Primavera segue molto il campionato di Lega Pro. Cosa ne pensa? «È un torneo equilibrato, con grandi valori agonistici e buoni contenuti tecnici. Ci giocano alcuni ragazzi che abbiamo lanciato a Palermo, ma anche giocatori che ho avuto in passato. A Pordenone ci sono Pellegrini, mio “allievo” a Treviso nel settore giovanile. Poi Semenzato che ho avuto in prima squadra sempre a Treviso. Quindi Ingegneri, che però conosco perché frequentavamo lo stesso bagno al mare in Romagna». […] Il Pordenone può puntare alla serie B? «Perché no? E’ un club maturo e in campo sta dimostrando di poter sognare in grande. La classifica parla chiaro, è da un anno che i neroverdi lottano per le zone alte. Inoltre questo è un campionato equilibrato, può succedere di tutto. Se il Pordenone è favorito lunedì? Non voglio fare pronostici, anche perché pure quella di Modena è una piazza che mi ha lasciato tanto». […]

Ore 19.50 – (Giornale di Vicenza) Sono sempre agitate le acque sulle panchine di Lega Pro: in queste ore sia il Mantova che il Teramo hanno ribadito totale fiducia ai loro rispettivi allenatori, Prina e Nofri nonostante i rovesci col Fano in casa e a S. Benedetto del Tronto. In casa abruzzese, poi, Nofri aveva rilevato l’esonerato Lamberto Zauli e un secondo cambio sarebbe dispendioso mentre riguardo al Mantova, Prina è da settimane in bilico ma la società l’ha voluto confermare sino al termine del campionato nonostante un ruolino scadente. Intanto alla Maceratese, rivale domani del Bassano, è atteso per martedì prossimo l’annunciato passaggio di consegne col nuovo proprietario, l’imprenditore italo-svizzero Spalletta al posto dell’attuale presidentessa Tardella.

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Abbagliante in attacco, Bassano squaderna in prima linea cifre grasse senza nemmeno scomodare tutti i pistoleri della sua scuderia. Tra i sicari giallorossi sono in tanti a spartirsi il bottino: i tiratori scelti sono Grandolfo e Minesso, i giustizieri virtussini a quota 7, tuttavia sono diversi quelli con la Colt fumante nella fondina: Michael Fabbro a 4 timbri, Laurenti a 3 e la sorpresa del medianone Bianchi a 2. Fabbro e Laurenti, giocatori ai box da settimane, altrimenti chissà dove schizzerebbe il montepremi offensivo del Soccer Team, oggi il migliore del mazzo con 24 reti, alla rassicurante media di due a gara. O la stessa situazione di Tommy Maistrello, presto a bersaglio, eppoi frenato da un fastidioso malanno al piede che l’ha condizionato per quasi un mese. E alcune frecce pregiate come Rantier o Robertino Candido non si sono ancora iscritte al registro dei marcatori. […]

Ore 19.10 – (Giornale di Vicenza) Nicola Pasini oltre a essere il fidanzato ideale desiderato da ogni mamma per la propria figlia e quello che ha segnato un gol basilare a Venezia spingendo il portiere lagunare Facchin quasi a un trattato di fisica, è anche un buon soldato che farebbe la felicità di qualunque colonnello. STEP BY STEP. Il primo posto è un accessorio. La polpa è la Maceratese domani sera (alle 18.30) al Mercante. Pasini in questo senso è un manifesto programmatico di prosaicità. «Io so che tutti guardano la classifica, vedono noi in alto e la Maceratese ai margini della zona rischio e hanno già deciso che la vinceremo facile. Invece è una colossale sciocchezza perché nel calcio non funziona così – argomenta – se osserviamo il nostro cammino è proprio con le avversarie sulla carta più abbordabili che si è sofferto di più, penso al Lumezzane, al Modena o all’Alto Adige. Per questo dovremo fare leva ancora una volta sulla nostra mentalità vincente, la stessa che ci permette di affrontare qualunque rivale allo stesso modo, provando ad aggredire dal primo minuto. Tuttavia francamente mi vien da leggere quelli che… ” la classifica la valutiamo solo a maggio oppure a gennaio…”. Ma cosa significa? Tanto io che i miei compagni sappiamo che adesso esiste solo la Maceratese, poi da lunedì penseremo a quella dopo, un passo alla volta. Mi rendo conto che può sembrare una banalità. Noi ragioniamo così». […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Via anche i teloni pubblicitari, il Venezia allarga i distinti-Solesin e sogna il tutto esaurito contro il Padova. Ieri, nel terzo giorno di prevendita in vista del derby di lunedì 28 al Penzo (ore 20.45), è salito a 1.850 il totale dei biglietti bruciati dai tifosi, ai quali va aggiunto lo zoccolo duro dei 1.111 abbonati. Di fatto quota 3.000 è stata raggiunta e, a undici giorni dal fischio d’inizio, altrettanti sono i posti rimanenti per gli appassionati lagunari. Un’attesa che non accenna a scemare e che snobba persino la concorrenza televisiva (il match sarà in diretta su RaiSport), tant’è che la società nei distinti ha subito aperto al pubblico 5 settori su 7 (1.594 posti, per metà circa già bloccati, su una capienza di 2.245) rispetto ai tre soli abitualmente accessibili. Il settore più richiesto ovviamente è la curva sud, dove restano in vendita poco più di 700 biglietti prima di gremire tutti i 2.063 posti, mentre in curva nord (1.356 posti) avranno accesso i tifosi padovani che finora hanno risposto presente in 340. Per quanto riguarda la tribuna coperta, invece, sono acquistabili circa mille dei 1.762 posti. […]

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «A Salò una sfida chiave per il passo avanti tanto atteso. Per noi sarà una finale di Champions». Filippo Inzaghi non lo nasconde, si aspetta molto dal suo Venezia atteso domani dalla Feralpi (stadio Turina ore 18.30) per quello che, pur col divario di 5 punti (26 a 21 a favore dei lagunari), è a tutti gli effetti uno big match d’alta classifica. «Conosco molto bene i bresciani per averli studiati in estate quando seguivo Fabris e Tortori e posso assicurare che è una squadra, soprattutto dal centrocampo in su, tra le più forti del campionato e del nostro stesso livello. Ha perso a Padova senza meritarlo, ma ha vinto a Parma come noi a conferma che è un grande team». Eccezion fatta per Fabiano (in ripresa dal lungo infortunio) e Galli (noie muscolari) tutti gli arancioneroverdi sono a disposizione compreso Fabris, recuperato dopo aver saltato il 2-0 al Sudtirol. «Sono felice di avere l’imbarazzo della scelta in una rosa di 25 titolari che, come pensavo, oggi tutti sono in condizione invidiabile. Potrei pescare gli undici a sorte tanta è la fiducia che ho nei miei ragazzi e non faccio mai esperimenti. Tutte le partite sono difficili e lo tocchiamo con mano, quella di Salò però è fondamentale, data la forza della Feralpi e anche perché conquistare tre punti sarebbe il miglior viatico verso la Coppa Italia con la Reggiana (la società ha rinunciato a presentare ricorso contro la squalifica di tre giornate a Pederzoli, ndr) e il derby col Padova». […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Mancano ancora nove giorni ma la febbre da derby continua a salire. Le prevendite a ieri sera hanno toccato quota 1850 tagliandi già staccati, compresi gli oltre 350 ticket già acquistati dalla tifoseria padovana. Insomma, si sta andando spediti verso un Penzo gremito come non si vedeva da molti anni lunedì 28 novembre, quando alle 20,45 andrà in scena il derby fra Venezia e Padova che vale le zone altissime della classifica.Con il passare dei giorni si sta quasi esaurendo la disponibilità della curva Sud, mentre quasi sicuramente verranno aperti anche gli ultimi due settori dell’impianto di Sant’Elena, omologato per 7650 spettatori: dopo i 4300 registrati col Bassano sarebbe un successo tornare a riempire il Penzo. Intanto la squadra si sta preparando in vista di una settimana cruciale per i progetti arancioneroverdi: domani la squadra di Pippo Inzaghi sarà attesa dalla sfida di Salò con la Feralpi, squadra da prendere con le pinze. Inzaghi avrà tutti a disposizione ad eccezione di Fabiano e, all’ultimo momento, di Galli, che ha avuto un risentimento muscolare e dovrebbe essere quindi indisponibile. […]

Ore 17.40 – (La Nuova Venezia) A grandi falcate verso quota 2.000. Non si esaurisce la spinta dei tifosi verso il derby con il Padova, anche se prima bisogna superare l’insidiosa trasferta in riva al lago di Garda. Tagliandi a quota 1.850 al terzo giorno di prevendita, nell’occasione la società ha deciso di aprire altri due settori dei distinti- Valeria Solesin (600 posti in più) Pippo Inzaghi ha invece messo da giorni nel mirino la trasferta a Salò. «È una tappa molto importante per la nostra stagione», ha esordito il tecnico del Venezia, «può diventare la partita chiave del campionato. Sarebbe un bel segnale imporci sul campo di una squadra che ha vinto a Parma e che sabato scorso avrebbe meritato di vincere a Padova. Ho avuto modo di seguire tante partite della Feralpisalò, l’intelaiatura di squadra è ottima, soprattutto a centrocampo e in attacco, non ha niente da invidiare a formazioni come Parma o Reggiana. Non vinci al Tardini, se non sei una grande squadra. Per passare a Salò servirà lo stesso Venezia ammirato nelle due partite con il Sudtirol». […] Inzaghi punta anche sulla spinta dei tifosi. «Mi aspetto che arrivino numerosi anche a Salò, questa squadra sente la carica del pubblico. Il derby con il Padova è sentito ed è importante, ma noi prima dobbiamo pensare alla Feralpisalò e poi alla Reggiana».

Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Vicenza è partito ieri mattina, con un giorno di anticipo rispetto al programma consueto, per il ritiro di Novara in vista della sfida di domani che si giocherà al Piola contro la Pro Vercelli. A casa sono rimasti Vita, che deve curare il problema alla caviglia e Galano, pure lui alle prese con una distorsione alla caviglia destra. […] «Ritrovare il Vicenza per me è sempre un piacere – spiega Mustacchio – tanto che lo dico subito: se per caso domani segnassi non esulterei. Di Vicenza ho tanti bei ricordi e il rammarico di non aver disputato le mie stagioni migliori a parte l’ultima, quando mister Lopez mi diede fiducia e di questo lo ringrazio tutt’ora. Poi sono state fatte altre scelte, sono andato ad Ascoli a vincere un campionato di Lega Pro e poi sono arrivato alla Pro Vercelli dove mi trovo bene e sono soddisfatto del mio rendimento». Contro i biancorossi la Pro Vercelli cercherà di ritrovare la vittoria per allontanare una diretta rivale alla salvezza anche se Mustacchio non vuole mettere limiti al campionato della squadra piemontese. «Il primo nostro obiettivo è la salvezza e su questo non ci sono dubbi – sottolinea – ma non credo sia giusto mettere limiti, bensì invece giocare per centrare sempre il massimo partita dopo partita. A primavera vedremo in che posizione saremo, ma stare qui a far calcoli non sia giusto né producente; la nostra priorità adesso è battere il Vicenza, poi penseremo alla partita successiva». […]

Ore 16.50 – (Giornale di Vicenza) Da “grande colpo” di mercato, giunto dalla serie A argentina per diventare il nuovo pilastro della retroguardia del Vicenza, a difensore in esubero ai margini della rosa, con il quale si è giunti ieri alla rescissione ufficiale del contratto. Il tutto in meno di quattro mesi. È questa la parabola di Fabricio Fontanini, per il quale l’avventura con la maglia del Lane si è chiusa senza di fatto essere nemmeno cominciata: due presenze in Coppa Italia, una in campionato con il Carpi, 186 minuti in tutto.E dire che le premesse erano ben altre. […] Chissà se era proprio lui il difensore ritenuto dal presidente “quattro volte più forte di Brighenti”. Di certo non l’hanno valutato così né Lerda prima, né Bisoli poi, definendolo entrambi «inadatto al calcio italiano perché sa solo marcare a uomo». E così “El Muro” lascia Vicenza, lasciando di sasso quei tifosi che avevano riposto in lui le loro speranze.

Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Daniel Adejo corre dalla difesa all’attacco: in campo, e si è visto, ma anche fuori, con le parole. E quella che più di tutte pronuncia è «gruppo». La cosa più importante che per lui esista, adesso. Lunedì Bisoli si è appellato al vostro cuore: è ciò che più di tutto serve ora? “Va unito tutto: il cuore, la testa, le gambe. Ma come dicono da sempre, la medicina per queste situazioni è il lavoro. Ma il lavorare tutti assieme. Ce lo siamo detti e lo stiamo facendo. Anche se abbiamo avuto tanti infortuni e non abbiamo potuto allenarci ancora davvero tutti assieme”. Quando è arrivato a Vicenza, si aspettava di diventare il punto fermo che è oggi? “Devo essere sincero, no. Non all’inizio, almeno. Perché sono arrivato a febbraio e in genere in quel periodo le squadre sono già fatte, il mister ha già i suoi uomini e le sue idee. Magari mi aspettavo di giocare qualche partita, subentrando, ma non così. Poi credo che con il lavoro e l’umiltà sono riuscito a ricrearmi un mio spazio. Uno spazio che, una volta guadagnato, non voglio più lasciare”. Come ci si sente adesso in questa posizione? “Ci si sente bene, però l’importante è non adagiarsi. Perché si è sempre in competizione, visto che ogni sabato il mister cerca la formazione migliore. Quindi ogni settimana cerco sempre di dare il massimo di me stesso. E quindi ne approfitto anche per parlare del gruppo in generale”. Prego. “Nelle partite alle volte capita che non siamo al massimo, ma dobbiamo cercare di aiutare la squadra, soprattutto i più giovani. Parlo dei tifosi ma anche della stampa: in questa situazione dobbiamo aiutarci tutti, dobbiamo aggrapparci a tutto”. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Verona) La sorpresa dell’ultima ora è che Antonio Caracciolo c’è. Nella lista dei convocati dell’Hellas, dopo quattro giorni fuori, compare il centrale. Pronto per far uscire il Verona dall’emergenza la difesa gialloblù, già priva di Nicolò Cherubin? Fabio Pecchia nicchia: «Non so, vedremo, valuteremo. Completeremo in mattinata la preparazione. Di certo sarò molto attento, perché con lui non voglio rischiare nulla». Si ferma qui, l’allenatore dell’Hellas, e altro non svela sulle sue intenzioni per il duello con il Cittadella. Quando gli chiedi se sia più propenso a una variazione ad ampio raggio nella linea a quattro – Pisano e Bianchetti in mezzo con Romulo spostato sulla fascia destra – o a un aggiustamento mirato (il lancio di Boldor, se non di Riccardi: improbabile), Pecchia tiene tutte le carte dentro al mazzo: «Vedremo: considero sempre l’intero reparto». […] La serata del Tombolato mette il Verona di fronte alla terza forza del campionato. Sono 30 i punti dell’Hellas, 25 quelli del Cittadella, sorpresa grande di questa B, da neopromossa che ha ruggito all’inizio – cinque vittorie consecutive – prima di rallentare. Pecchia commenta: «Penso che potranno restare in alto fino alla fine. Hanno organizzazione, un allenatore come Venturato con esperienza. E, più di tutto, hanno un’idea di calcio. Vanno in verticale, si propongono sempre. Per questo sono sicuro che la partita che ci aspetta sarà bella e stimolante, con tanti tifosi a seguirci, e di fronte avremo un gruppo pieno di entusiasmo, che ha vinto la Lega Pro. Non contano i nomi: il Cittadella è una squadra forte». […]

Ore 15.30 – (Mattino di Padova) Non sarà una partita qualsiasi e, al di là delle dichiarazioni di prammatica, lo sa bene anche Roberto Venturato. Non solo perché Cittadella-Verona, anticipo della 15ª giornata del campionato di Serie B, è un derby e, come tale, una sfida già di suo ammantata di un fascino particolare. Ma perché di fronte, in un Tombolato vestito a festa, ci saranno la sorprendente terza forza della classifica e la capolista. Mister, è stata una settimana come le altre o ha avvertito sensazioni diverse nel preparare questa gara? «Affronteremo una squadra che l’anno scorso era in Serie A e che ora ha l’obiettivo di ritornarvici. Ne siamo consapevoli, come del fatto che il Verona abbia alle spalle una piazza ambiziosa e possa contare su un pubblico straordinario. Detto questo, abbiamo cercato di avvicinarci all’incontro come facciamo sempre. È una partita importante, ma quella di domenica scorsa a Benevento e quella con la Salernitana di due turni fa non erano da meno. In questa fase della stagione tutti gli incontri valgono tantissimo, perché si cominciano a definire le vere dimensioni delle squadre e i punti in palio rivestono un peso specifico nel futuro del campionato». […] S’immaginava ad inizio stagione di arrivare alla sfida in questa situazione di classifica? «Per raggiungere i propri obiettivi occorre crederci: noi abbiamo lavorato per poterci giocare questa opportunità in questa posizione di classifica. Sappiamo bene che il difficile arriva adesso, perché siamo chiamati a confermarci». […] Tra i convocati, la novità dell’ultima ora è il forfait di Kouamé per un problema al bicipite femorale della gamba destra. Pecchia in difesa non potrà contare su Cherubin, ma dovrebbe recuperare Caracciolo.

Ore 15.10 – (Mattino di Padova) Altri 359 biglietti venduti nelle ultime 24 ore. Il totale delle presenze sugli spalti, considerando anche gli abbonati granata, sale così a 5.346, senza considerare nel conto almeno un centinaio di accrediti. Il record dei 5.899 spettatori al Tombolato per la gara dei playoff con il Brescia del 2 giugno 2010 è più che mai alla portata. Oggi sarà ancora possibile acquistare il proprio tagliando per Cittadella-Verona rivolgendosi alla sede granata di via Ca’ dai Pase, dalle ore 9 alle 12 e, nel pomeriggio, direttamente ai botteghini dello stadio, che alzeranno le serrande alle 16. Anche la coreografia del Tombolato sarà “da evento”: i tifosi, oltre a bandiere e striscioni, hanno organizzato anche il lancio di coriandoli e palloncini biancogranata all’ingresso delle squadre in campo. […]

Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Ha affrontato il Padova da giocatore, da tecnico, e adesso si appresta a sfidarlo per la prima volta nelle vesti di presidente. Il tutto senza aver mai vestito i colori biancoscudati. Strano, e anche un po’ deprimente per il calcio di casa nostra, visto che Nevio Scala da Lozzo Atestino è una delle eccellenza assolute del football padovano. Basti pensare che, tra la carriera in campo e quella in panchina, ha vinto tutto quanto c’era da vincere, in Italia, in Europa e all’estero. Ma, nonostante un’innata vocazione internazionale, ha sempre mantenuto un legame forte e radicato con la propria terra d’origine. E nel vero senso della parola, visto che continua a gestire con i figli l’azienda agricola di famiglia sui Colli Euganei. […] Finora il bottino è soddisfacente, visto che in 16 mesi ha ottenuto la promozione in Lega Pro e adesso viaggia ad un punto dalla vetta. «Ma non siamo ancora al top, puntiamo molto in alto e stiamo lavorando per essere più su in classifica». E il Padova, secondo lei, può puntare al top? «Certo. Città, tifoseria e società non possono permettersi di restare nell’anonimato. I biancoscudati non sono partiti bene, ma sono cresciuti molto e al momento penso che Padova e Parma si equivalgano. Sarà una sfida bella ed equilibrata». Visto che torna sempre a Lozzo, ha già incontrato qualche tifoso biancoscudato che l’ha stuzzicata sulla partita di domani al Tardini? «No, ma ne ho sentiti tanti al telefono e alcuni saranno miei ospiti in tribuna. Nel complesso tutti i tifosi biancoscudati saranno ospiti graditi al Tardini». […]

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) Dalla parte opposta, invece, ecco schierati i tanti affari recenti che hanno legato direttamente le due società dal ritorno in B e fino alla nascita della Biancoscudati Padova, passando per l’arrivo (non secondario) in viale Rocco di Luca Baraldi. A Parma era transitato Lazar Petkovic, “recuperato” poi da Fabrizio De Poli tra gli svincolati, così come pure Davide Mazzocco, che dopo il fallimento ducale ha messo radici a Padova. Andrea Rispoli giunse senza troppi proclami, e oggi è stabilmente in campo nel Palermo, mentre Daniele Vantaggiato arrivò a Padova con un faraonico contratto quinquennale. In mezzo, però, ci sono anche i grandi affari misteriosi: a partire dallo scambio Galli-Portin, finito sotto la lente dei tribunali sportivi per il sospetto di plusvalenze fittizie (e si scoprì, un mese dopo, che il finlandese non avrebbe nemmeno più potuto giocare), passando per i vari De Vitis, Nwankwo, Modesto (arrivato in cambio di Vicente), Feltscher, Santacroce e Schiavi. In uscita, pure il padovano Pietro Baccolo prese la via dell’Emilia. E sulla panchina biancoscudata transitò anche Franco Colomba, senza lasciare di certo un ricordo lusinghiero. Parma-Padova, insomma, si gioca anche sugli affari di mercato. Ma non domani, quando la parola spetterà solo al campo.

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Intrecci, affari più o meno limpidi, stelle nascenti e autentiche meteore. Padova e Parma negli ultimi anni si sono legate a doppio filo tra le pieghe del calciomercato. Parma-Padova di domani la giochiamo così: da una parte una formazione di grandi big in comune, dall’altra un undici composto da tutti i recenti affari di mercato, nel bene e nel male. C’è Mirko Benevelli a difendere la porta: tre anni a Parma a metà anni Settanta, quattro nel Padova di Marino Puggina. Colonna per i ducali, giocatore-simbolo all’ombra del Santo. Ma con lui ci sono anche altri giocatori sbocciati a Padova e poi lanciati nel grande calcio: Antonio Benarrivo, strappato al Padova nel 1991 proprio dal Parma, o Luigi Sartor, cresciuto nel vivaio biancoscudato e transitato in Emilia tra il 1998 ed il 2002. C’è un futuro campione del mondo come Simone Barone, l’altro nazionale azzurro Stefano Fiore, e pure l’attuale regista biancoscudato Matteo Mandorlini, che con il Parma esordì in Serie A nel 2006. Infine, lì davanti, un attacco da far paura: Cristiano Lucarelli, Filippo Maniero e Nicola Amoruso, tre icone tra gli anni Novanta e Duemila sia in biancoscudato che in maglia crociata. In panchina, quel Renzo Ulivieri che a Parma conquistò i preliminari di Champions League dopo le dimissioni di Arrigo Sacchi, e che a Padova, invece, non lasciò un’impronta da ricordare.

Ore 14.10 – (Mattino di Padova) È la vigilia di una delle trasferte più attese dell’anno, seconda probabilmente solo a quella che tra dieci giorni porterà al “Penzo” di Venezia (per la quale sono già stati staccati 350 biglietti). Il Padova si prepara con fiducia all’impegno del Tardini, impianto in cui manca dal lontano febbraio 1996, conscio del fatto che domani (ore 16.30, arbitro Pillitteri di Palermo) non sarà solo al cospetto del “muro” gialloblù: saranno tantissimi anche i tifosi biancoscudati, che hanno risposto in massa all’appello, facendo sì che anche sugli spalti, perciò, la gara sia tutta da vivere. Alle 19 di oggi chiude la vendita dei biglietti per il settore ospiti, ma sono già 429 i tagliandi staccati nella città del Santo. I supporter al seguito di Altinier e compagni, insomma, saranno tantissimi, e starà proprio al tecnico Brevi e alla squadra fare di tutto per non deluderli. […]

Ore 13.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 13.30 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 13.10 – Qui Guizza: ultime prove tecniche di 3-5-2.

Ore 12.50 – Qui Guizza: tutti presenti, mister Brevi potrà contare sull’intera rosa a Parma.

Ore 12.30 – Qui Guizza: inizia solo ora la rifinitura dei Biancoscudati.

Ore 12.00 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.

Ore 11.40 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi alla vigilia di Parma-Padova: “Parma? È una partita tra due squadre che vengono da un ottimo periodo. Loro sono una squadra forte, attrezzata è una sfida bella da affrontare. Siamo entrambe in un buon momento, loro vengono da tre vittorie, dobbiamo interpretarla a viso aperto per ottenere il massimo. È una sfida da affrontare con le nostre caratteristiche. È una partita equilibrata, loro giocano con la difesa a 3, sarà importante la gestione della palla, sarà importante colpirli nelle difficoltà. Il Padova sta bene, abbiamo tutti a disposizione, è un momento positivo, ma veniamo da una buona settimana. De Risio? Sono tutti disponibili, lui come Neto, è chiaro che non hanno ancora la tenuta come i compagni, stiamo cercando di accelerare per mettere tutti in una condizione ottimale. Neto dall’inizio? Non è per forza presto, ma realisticamente non può avere i novanta minuti in questo momento in cui i ritmi sono alti. Non possiamo rischiare tutti quelli che non danno garanzie a livello fisico. Alfageme e Neto? Cerchiamo di mettere tutti in condizione per sfruttare le proprie caratteristiche, potrebbe essere una soluzione alternativa ad Altinier. Nessuna squadra può tenere un pressing alto per novanta minuti, per cui la gestione della partita è importante. I pericoli del Parma ? Non è solo Calaio’, hanno tante situazioni dove sono bravi, siamo ancora concentrati sul lavoro nostro al di la dell’avversario. I tifosi al seguito? Sono importanti per il Padova e per lo sport, cercheremo di dargli soddisfazione. Piano piano l’obiettivo è quello di avere sempre più gente al seguito e regalare una partita bella. Mentalmente una partita simile davanti a 10mila persone? Gli spettatori fanno parte nel lavoro di ogni giocatore, è normale che qualcuno sia più abituato, ma servirà come crescita a chi non è abituato a queste situazioni. Parma? Non è corretto giudicare gli avversari, hanno vinto un campionato l’anno scorso, ma non è mio compito giudicare l’allenatore degli altri. Il Parma è organizzato, ha giocatori di spessore, bravi nelle palle inattive, sono costruiti per vincere, adesso c’è molto equilibrio ed e’ normale con un campionato del genere”.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Nemmeno il tecnico del Cittadella avrebbe immaginato ad inizio stagione di trovarsi alla vigilia di un incontro così importante: il derby con il Verona di stasera, anticipo della 15ma giornata di campionato, è incontro di alta, altissima classifica, tra la prima e la terza del torneo. «Sarà una gara molto difficile per i nostri colori, ma altrettanto bella, emozionante ed appagante per tutti. Certi risultati per ottenerli li devi anche immaginare, sognare e crederci, e noi abbiamo lavorato duramente per arrivare a sfidare il Verona per l’alta classifica. Siamo altrettanto consapevoli che il difficile inizia proprio adesso, perché sei chiamato a confermare i risultati positivi sin qui ottenuti». Cittadella-Verona è una gara dal grande richiamo, che non si vive come tutte le altre. Come si presenteranno i granata all’appuntamento? «Abbiamo la consapevolezza di affrontare una squadra forte, che l’anno scorso giocava in serie A, ed è stata costruita per tornarci subito. La piazza è molto ambiziosa, il pubblico è straordinario, Verona merita la massima categoria. Il Cittadella in questi giorni ha preparato al meglio il confronto, ma il lavoro è stato lo stesso delle altre settimane, perché se è vero che il derby è importante, non lo era da meno la trasferta di Benevento né le gare che giocheremo da qui in avanti. Tutte hanno tre punti in palio, punti che peseranno sempre di più strada facendo. Il campionato sta definendo i valori delle singole realtà, Cittadella-Verona ci dirà qualcosa in più sulla nostra forza». […] Venturato dovrà rinunciare oltre a Pascali anche a Kouame, fermatosi ieri per un problema al bicipite femorale della gamba destra, che sarà valutato nei prossimi giorni. Si va verso la conferma dell’undici di Benevento. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Il derby di stasera godrà di un Tombolato gremito. E’ sicuro il record di spettatori per l’impianto cittadino, e si va verso il tutto esaurito. Uno spettacolo per gli occhi di spettatori e protagonisti in campo: «Dico sempre che il sale del calcio è il pubblico, la gente che viene allo stadio. Sono felice che ci siano tante persone ad assistere al derby, che spero si riveli una bella partita. Mi auguro che il Tombolato possa essere sempre pieno di gente, anche quando non ci sarà il Verona a sfidarci».
Questo il pensiero di Roberto Venturato alla vigilia del confronto di stasera, e i numeri dicono che ci sarà davvero una splendida coreografia allo stadio, anche perché i vari club hanno preparato un’accoglienza come si deve per l’ingresso delle squadre in campo: oltre alle tradizionali bandiere, agli striscioni e alle sciarpe, saranno lanciati coriandoli bianco-granata e palloncini degli stesso colori prima del fischio d’inizio, per rendere il derby davvero indimenticabile, almeno sotto il profilo del pubblico.
Per quanto riguarda i biglietti, a ieri sera erano stati venduti quasi 3.600 tagliandi, a questi vanno aggiunti i 1.800 abbonati, con gli accrediti siamo oltre quota 5.500. […]

Ore 10.20 – (Corriere del Veneto) Quota seimila alla portata, pienone come mai prima d’ora: da Verona arriveranno in 1.500 per onorare il big match della serie B in salsa veneta. Cittadella-Verona è anche questo: partita stuzzicante, derby atipico e match calamita per il pubblico delle grandi occasioni. Le ultime proiezioni diffuse nella tarda serata di ieri indicavano come più che possibile un Tombolato stracolmo e, sul campo, due squadre in grado di offrire grande spettacolo. Dietro le spalle, per entrambe, una sconfitta. Incredibile, quantomeno nelle proporzioni, quella del Verona in casa (4-0 con il Novara); meno roboante ma non meno dolorosa quella del Citta (1-0 domenica scorsa a Benevento). Che fare? Sulla carta per i valori in gioco non dovrebbe esserci storia, se poi si pensa che un attaccante come Giampaolo Pazzini fino a due anni fa militava in un top club come il Milan ecco che l’ago della bilancia dovrebbe pendere in direzione Verona. «E’ un giocatore di un’altra categoria — dice Roberto Venturato in conferenza stampa — ha sempre giocato in serie A ma non è l’unico di cui preoccuparsi e i ragazzi dovranno essere concentrati come sempre. Non dimentichiamoci giocatori del calibro di Ganz, Luppi, Siligardi, Bessa, hanno grandi alternative e imprevedibilità. Hanno giocatori di grande qualità, noi abbiamo la voglia di provarci. Pecchia? Non lo conosco di persona ma credo sia molto preparato e abbia le idee chiare». […] Capitolo formazioni: nel Cittadella non ci sarà Pascali, dietro potrebbe spuntarla Pelagatti su Pasa, mentre in mezzo è molto probabile il rientro di Bartolomei. Chi gli farà posto? È possibile sia Schenetti, ma neppure Valzania è sicuro del posto. Pecchia nel Verona non sembra intenzionato a rischiare Antonio Caracciolo, out pure l’infortunato Cherubin. Potrebbe toccare a Boldor, mentre Bessa in settimana ha lanciato segnali chiari in allenamento, è lui l’uomo più in forma. E Pazzini? Il gol manca da qualche settimana e ora vuole sbloccarsi.

Ore 09.50 – (Gazzettino) «Fermo restando che è a tutto il Parma che dobbiamo prestare attenzione dato che hanno giocatori di spessore anche negli altri ruoli». Naturalmente il Padova ha le sue carte da giocarsi e la vittoria consentirebbe di agganciare gli emiliani in classifica. «Mi aspetto una bella partita tra due compagini che puntano in alto. Speriamo di divertirci e di divertire chi viene a vederci, avremo tanti tifosi al seguito. Sarà importante esprimersi al meglio sul piano dell’atteggiamento e del gioco, oltre a commettere meno errori possibile. Stiamo attraversando un momento positivo e l’auspicio è allungarlo. Rispettiamo il Parma, però dobbiamo andare tranquilli a fare la nostra partita». […]

Ore 09.40 – (Gazzettino) «Calaiò? Un attaccante di categoria superiore, ma anche noi abbiamo giocatori che possono fare la differenza». Le parole sono di Emerson che avrà il compito di guidare il pacchetto arretrato anche al Tardini, stadio che ha già calcato ai tempi del Livorno in serie A. Un big match che apre un trittico di fuoco (Venezia e Pordenone le prossime avversarie) e che potrebbe ruotare attorno ai duelli individuali. In tale ottica Calaiò, bomber dei ducali con sei sigilli (due rigori), dovrà essere gioco forza il primo osservato speciale dalla retroguardia biancoscudata. «L’ho già affrontato in passato, come anche Evacuo. Sono giocatori molto conosciuti e sappiamo quale è il loro valore, il che significa che dobbiamo mantenere la concentrazione sempre al massimo e limare quegli errori che ogni tanto commettiamo, come è accaduto anche nell’ultima partita con la Feralpi Salò».

Ore 09.30 – (Gazzettino) Sale la febbre per la sfida di cartello con il Parma in programma domani alle 16.30 al Tardini. Sono 429 i biglietti acquistati dai tifosi biancoscudati e i tagliandi riservati al settore ospiti (dieci euro) possono essere acquistati entro oggi alle 19 sul sito Listicket e nelle tabaccherie di via Buonarroti 89, via Facciolati 4 e via Conselvana Guizza 230. I biglietti per gli altri settori si possono comprare solo sul web o domani allo stadio. Intanto, va a gonfie vele anche la prevendita per il derby con il Venezia al Penzo che si giocherà lunedì 28: sono già 350 su duemila i tagliandi venduti a Padova. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E’ febbre da tifo. Il calendario aiuta, il resto lo fanno i tifosi, che hanno deciso di muoversi in massa per le due trasferte più stimolanti dell’anno. Quella a Parma domani alle 16,30 e quella a Venezia, in occasione del super derby dello stadio Penzo di lunedì 28 novembre alle 20,45. […] Ieri Oscar Brevi ha provato nuovamente il 3-5-2, per cui almeno inizialmente l’allenatore milanese ha abbandonato l’idea di schierarsi con la difesa a quattro e con il tridente offensivo composto da Neto Pereira trequartista e dal duo Alfageme-Altinier in attacco. […] Anche a Parma, nonostante i risultati tutto sommato positivi, Luigi Apolloni è finito nel mirino della critica per un gioco non proprio spumeggiante, un po’ come accade a Padova a Brevi: «Questa squadra non è ancora riuscita a esprimere un calcio che trascina la gente — ha detto il ds Andrea Galassi — probabilmente è dovuto anche un po’ alle caratteristiche di questi giocatori. Stiamo valutando bene quanto stiamo facendo. Se riterremo opportuno intervenire, lo faremo. Stiamo compiendo valutazioni ad ampio raggio, in particolare su quanto ci può mancare nello sviluppo del gioco. Il nostro girone è molto competitivo. Credo, per esempio, che l’Alessandria, che sta dominando il girone A, se fosse nel nostro raggruppamento avrebbe meno punti. Cerchiamo di non mettere troppa pressione a questa nostra squadra». […]

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 26, Parma 25, Pordenone, Reggiana e Sambenedettese 24, Gubbio e Padova 22, FeralpiSalò 21, AlbinoLeffe 20, Santarcangelo 16, Fano e Lumezzane* 13, Ancona 12, Maceratese*, Modena e SudTirol 11, Teramo 10, Mantova 9, Forlì 5.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della tredicesima giornata: Ancona-Lumezzane 0-1 (Barbuti (Lu) al 15′ pt), Gubbio-Santarcangelo 1-0 (Marini (Gu) al 22′ pt), Padova-FeralpiSalò 2-1 (Gerardi (Fs) al 13′ st, Favalli (Pd) al 33′ st, Alfageme (Pd) al 37′ st), Pordenone-Reggiana 2-0 (Suciu (Pn) al 4′ pt, Cattaneo (Pn) al 12′ st), Venezia-SudTirol 2-0 (Moreo (Ve) al 28′ pt, Geijo (Ve) al 38′ pt), Forlì-Modena 2-2 (Olivera (Mo) al 20′ pt, Bardelloni (Fo) su rigore al 31′ pt, Laner (Mo) al 27′ st, Bardelloni (Fo) su rigore al 49′ st), Mantova-Fano 0-1 (Masini (Fa) su rigore al 38′ st), Maceratese-Parma 0-0, Sambenedettese-Teramo 2-0. Giocata venerdì Albinoleffe-Bassano 2-2.

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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