Live 24! Padova-Sambenedettese, -2: porte chiuse all’Appiani, sorprese in vista?

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Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si muove il mercato in uscita per il Bassano. In partenza ci sono Julien Rantier, Giacomo Cenetti e Alberto Barison, in bilico ci sono Nicola Bizzotto, Elia Bastianoni e pure Tommy Maistrello. Non partiranno tutti, questo è certo. E si dovrà anche sostituire gli eventuali partenti, considerati i recenti infortuni di Crialese e di Bianchi. Per Rantier si sono fatte avanti Taranto e Triestina: quest’ultima cerca un trequartista e Rantier pare corrispondere al profilo inquadrato nel mirino dal diesse Mauro Milanese. Per Cenetti la pista più probabile è l’Arezzo, ma c’è anche un’ipotesi di scambio con Filipe imbastista con il Padova. Al momento pare una pista non facile. Bizzotto, nonostante la perdita della fascia di capitano, potrebbe decidere di rimanere, mentre non ci sono certezze per Maistrello e Bastianoni, scavalcato nelle gerarchie da Rossi.

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Tra le avversarie elette del Bassano negli ultimi campionati, la Reggiana “a stelle e strisce” di questo campionato (suo proprietario-presidente è l’ex campione di baseball americano Mike Piazza), nonostante il primo inchino di fronte ai propri tifosi nel derby disputato lunedì sera col Parma rimane in alta quota con un ruolino di marcia interno di tutto rispetto: 8 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta al Mapei Stadium-Città del Tricolore, con tre gol al passivo. Col settimo miglior attacco del girone dopo Pordenone, Bassano, Padova, Venezia, Samb e Parma, la Regia vanta la terza miglior difesa assoluta del campionato (17 reti, preceduta dal Venezia e dal Lumezzane), si è fin qui dimostrata squadra vincente in 11 occasioni totali (alla pari del team allenato da Pippo Inzaghi e dei neroverdi friulani) ed è la terza formazione per marcature in casa (15 reti, alla pari del Pordenone, dopo Bassano e Venezia). Nelle ultime 10 partite il collettivo che ospiterà il team di D’Angelo ha conquistato 7 volte l’intera posta (mettendo a segno peraltro 8 reti sulle 13 totali nel primo tempo), lasciando invece tutti i punti, oltre che al termine dell’ultimo impegno in casa giocato con i ducali, al Pordenone e sul campo del Forlì (tutti confronti persi con lo stesso risultato di 2-0).

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Brusca frenata per il reintegro di Cenetti in rosa, uno dei tre reprobi epurati domenica sera. Il primo tentativo di ricucitura coi comandanti virtussini è fallito. Difficile ce ne possa essere un altro. Le premesse incoraggianti del lunedì sono andate a farsi friggere il martedì, dopo che in un rapido faccia a faccia col giocatore i grandi capi di via Piave hanno espresso il loro totale sgradimento a un ritorno del pitbull partenopeo. Salvo dietrofront inimmaginabili, il mediano andrà sul mercato. Il club dietro i toni apparentemente non perentori del comunicato post Fano, ha scelto di abbracciare la linea dura. Sicchè Giacomino, che aveva manifestato con eccessivo disappunto la mancata proposta di rinnovo contrattuale rinunciando, per un momento, a mettersi a disposizione del tecnico, verrà collocato sul mercato. Su di lui ci sarebbero l’Arezzo del suo antico estimatore Stefano Sottili e soprattutto il Padova. Il club biancoscudato avrebbe avanzato l’ipotesi di uno scambio alla pari tra Cenetti e il brasiliano Filipe Gomes Ribeiro, 29 anni e un metro e 81, più noto come Filipe, mezzala con doti di regia ma che può fungere anche da incontrista. […] Ci sono buone possibilità che l’operazione possa andare in porto se arriverà il benestare di D’Angelo e Seeber. Intanto su Rantier, altro partente di lusso, c’è da registrare l’interesse di Taranto e Vibonese nel girone C e Triestina in serie D. Tutto fermo in uscita riguardo Barison. Detto che non sono da escludere novità tra i pali (taluni sussurri danno Bastianoni ai saluti a gennaio, la settimana scorsa il club ha provato un portiere svincolato), differente la situazione riguardante Nicola Bizzotto: privato della fascia, la sua posizione non è a rischio ma il segnale è chiarissimo. Non esistono intoccabili e chi sbaglia paga senza sconti.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tra il Pordenone e Davide Diaw, l’attaccante cresciuto tra Sanvitese e Tamai ora in forza alla Virtus Entella, non è ancora tutto fatto. La volontà delle due parti (giocatore e società neroverde) c’è ancora e c’è tutta, ma di mezzo c’è un’idea del Pordenone sulla quale il club di Chiavari ora sta riflettendo. Mauro Lovisa starebbe infatti pensando di investire seriamente sul profilo di Diaw e non di considerarlo solamente un rinforzo a tempo da gennaio a giugno. Per questo la proposta finale potrebbe riguardare sì un prestito, ma guarnito dall’opzione per il riscatto. E qui ballerebbero, come spesso accade, le cifre. La Virtus Entella è un club che da anni punta sulla valorizzazione dei giocatori, magari scovati – come Diaw – nelle categorie inferiori, e anche in questo caso non vorrebbe rischiare di perdere un potenziale patrimonio. Per questo per i liguri il prestito secco sarebbe la soluzione migliore. Si continua a trattare, anche se la sensazione è che alla fine un accordo si troverà e Diaw tornerà come già annunciato a giocare in provincia di Pordenone, stavolta tra i professionisti. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Secondo in classifica a un punto dalla capolista Venezia, il Pordenone è solo al decimo posto nella graduatoria dell’affluenza media di spettatori nei match casalinghi del girone di andata gruppo B. Alle 10 partite dei ramarri al Bottecchia hanno assistito 14.450 spettatori, per una media di 1.445 a partita. Un dato che stride a confronto degli 89.106 (in 9 gare) accorsi al Tardini (9.901 di media) per sostenere il Parma (quarto con 33 punti). Come stride il confronto fra i quasi 20mila biglietti staccati lunedì sera al Mapei stadium per il derby fra Reggiana e lo stesso Parma (3 mila crociati al seguito) e i 1.250 venduti per la sfida di cartello di domenica pomeriggio fra Pordenone e Sambenedettese. Il Bottecchia è il più piccolo fra i 20 impianti del girone. La sua capienza, dopo la recente posa delle tribunette mobili è di 2.500 spettatori, come quella del Turina di Salò. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Solo 1200 spettatori domenica al Bottecchia ad assistere alla sfida d’alta classifica fra Pordenone e Sambenedettese, che poteva consegnare ai ramarri il titolo di mid-term (poi andato al Venezia). La delusione si leggeva evidente sul volto di Giampaolo Zuzzi mentre saliva i gradini della tribuna centrale guardandosi attorno. Troppi spazi vuoti soprattutto in gradinata. «Sì – conferma il presidente onorario neroverde – deluso dal fatto che non riusciamo a riempire questo stadio, che pure è il più piccolo fra i 20 impianti del girone». […] «Domenica al Friuli c’era il Crotone, penultimo in classifica, non la Juve, e sono stati staccati 15mila biglietti. Gli udinesi si identificano nell’Udinese, i pordenonesi – scuote la testa il presidente onorario – non ancora nel Pordenone. Cosa dobbiamo fare di più di quello che stiamo facendo per portarli allo stadio?». Difficilmente Tedino e i suoi ragazzi possono fare meglio: garantiscono spettacolo e punti. Il problema quindi non sta sul campo. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Gubbio, città che profuma di storia e di arte. Eppure, la prossima meta neroverde è soprattutto conosciuta per “Don Matteo”, fiction televisiva che l’ha portata alla ribalta del grande pubblico. E il calcio? Ha dato anch’esso il suo contributo alla promozione della splendida cittadina umbra. In particolare sul finire della prima decade degli anni Duemila. Proprio ad allora risale l’ultima volta di una provinciale a Gubbio. Fu la Sacilese di Stefano De Agostini, neopromossa in Seconda divisione di Lega Pro, a farle visita nel marzo del 2010, uscendone con le ossa rotte: un 4-1 reso appena più sopportabile da una rete di Kabine. Alla fine della stagione, però, brindarono entrambe: gli umbri salirono nell’ex C1 attraverso i playoff, i liventini conquistarono una memorabile salvezza nei professionisti. L’anno successivo fu quello in cui si scrisse la storia della prossima rivale del Pordenone: arrivò infatti un’incredibile promozione in serie B. […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Due novità nell’undici di partenza. Ad altrettanti giorni dalla sfida di Gubbio, Bruno Tedino pare intenzionato a puntare sugli stessi giocatori che hanno sfiorato il successo con la Sambenedettese, ad eccezione di Semenzato in difesa e Broh a centrocampo. Il primo ieri è stato fermato dal giudice sportivo per un turno dopo aver rimediato l’ammonizione che ha fatto scattare la recidiva. Al suo posto, sulla destra, si dovrebbe vedere Pellegrini (ma c’è pure la carta Parodi). Mentre il promettente ex Sassuolo lascerà spazio al rientro di Burrai, assente per squalifica contro i marchigiani e destinato a tornare in cabina di regia.

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Il girone d’andata non poteva che chiudersi all’insegna dell’incertezza. Il leit motiv di un campionato in cui nelle posizioni di testa c’è stato un andirivieni continuo. Il colpo del Parma nel derby di Reggio Emilia ha ampliato il novero delle pretendenti al primato. Cinque squadre in sei punti. Sembra un ritornello. Potrebbe diventarlo da qui al termine della stagione. Perché al momento, oltre a Venezia, Pordenone, Reggiana, Parma e Padova, in rigoroso ordine di classifica, non sembrano esserci altre formazioni in grado di lottare per la promozione in serie B. Dopo il mercato di gennaio si vedrà. Viste le risicate differenze emerse sinora, gli scontri diretti potrebbero assumere una valenza fondamentale. Per la squadra di Tedino il girone che comincerà venerdì a Gubbio, con la trasferta più lunga della stagione, ha un significato emblematico. Sarà proprio lontano dal Bottecchia, infatti, che i neroverdi potrebbero giocarsi la fetta più consistente delle loro chance. Nel ritorno dovranno recarsi a Parma, a Venezia, e a Reggio Emilia. Tardini, Penzo e Mapei stadium: tre “teatri” d’eccezione in cui scrivere la storia. L’unica rivale del quintetto magico che dovrà recarsi al Bottecchia nella seconda parte del torneo è il Padova. Un bene o un male? Se i numeri emersi sinora sono affidabili, e non vi è motivo per ritenere il contrario, il mini-calendario delle big, per il Pordenone così sfacciatamente di marca esterna, non deve spaventare più di tanto il popolo neroverde. Stefani e compagni, infatti, in trasferta possono sinora vantare un ruolino quasi da record: 7 vittorie in 9 partite, di cui le ultime 4 consecutive. Ventuno punti su 38, ovvero più della metà, sono arrivati lontano dal Bottecchia. […]

Ore 15.00 – In corso all’Appiani l’allenamento a porte chiuse dei Biancoscudati.

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Babbo Natale è passato in anticipo e ha i colori arancioneroverdi per i bambini del reparto di pediatria dell’Ospedale Civile. Ieri, infatti, il club lagunare ha rinnovato la tradizione di far visita in prossimità del Natale ai piccoli pazienzi del nosocomio di Venezia. Accolti dal primario Maurizio Pitter e dal dottor Andrea Cattarozzi i giocatori Edera, Galli, Stulac, Pellicanò e il dirigente Paolo Poggi hanno donato ai bambini giochi e sciarpe autografate dall’allenatore Pippo Inzaghi, il quale questa mattina con altri arancioneroverdi si recherà al reparto di pediatria dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre.

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il 3-3 non è un risultato da buttare, anche se la sensazione è senza dubbio quella di aver perso due punti». Gettato nella mischia a meno di mezzora dal termine col risultato fermo sull’1-1, Alex Geijo ha dato al Venezia la spinta decisiva verso quella vittoria sfumata pochi secondi prima del 90′. Un paio di occasioni, un gol annullato e uno realizzato per il 33enne spagnolo comprensibilmente rammaricato. «Meritavamo di vincere e di sicuro non ci piove, il problema è che ci sono anche gli avversari e quindi in un campionato come questo non puoi mai permetterti di sbagliare perché tutti possono punirti. Dispiace perché abbiamo creato tantissimo, soprattutto in un secondo tempo davvero super e nel quale eravamo stati bravi a riprenderci la gara in pugno». Numeri alla mano il Venezia ha confermato di faticare più in casa che in trasferta: 20 dei 39 punti che hanno sancito il titolo di campione d’inverno in solitaria sono stati conquistati nelle 9 trasferte (con 9 gol fatti e 4 subiti), gli altri 19 invece nelle dieci uscite al Penzo (17-11 le reti). In particolare a Sant’Elena pesano la sconfitta con il Padova e i pareggi (oltre a quello con la Maceratese) negli scontri diretti con Reggiana, Sambenedettese e Bassano, alle quali bisognerà rendere la visita nel girone di ritorno. «Dopo una partita così strana non c’è niente di meglio che giocare immediatamente, infatti la testa è già a Forlì. Una trasferta insidiosa come sempre, il nostro obiettivo però è quello di mettere in campo tutta la voglia figlia della consapevolezza che il nostro primato avrebbe potuto essere più largo». […]

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Al Taliercio però si lavora sodo per preparare al meglio la sfida contro Il Forlì, dopo il pareggio per 3-3 con la Maceratese, che ha messo in spolvero Davide Marsura: «Sono contento fino a un certo punto» le parole dell’attaccante veneziano «perché alla fine il mio gol non è servito ad arrivare ai tre punti, ma abbiamo comunque disputato una grande partita. Purtroppo ci sono anche giornate come questa, dove crei tanto e devi accontentarti di portare a casa un punto». La sconfitta della Reggiana nel derby col Parma lascia i lagunari da soli in vetta, ma non muta certo gli scenari per la corsa alla promozione: «Penso che sia la Reggiana il nostro avversario principale, ma non sottovaluterei né il Pordenone né il Parma, anche perché con l’apertura del mercato è chiaro che arriveranno dei rinforzi» continua Marsura. «Il titolo di campione d’inverno? Conterà in primavera essere avanti a tutte le altre, ora questa posizione ci soddisfa, ma non dobbiamo distarci. Siamo una squadra fortissima e abbiamo i presupposti per fare un grande campionato». […]

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia allarga i suoi confini. Doppio annuncio in prossimità del Natale: il nuovo progetto di membership e l’app per i tifosi. Se la squadra di Pippo Inzaghi ha chiuso il girone d’andata al primo posto solitario, la società vuole un rapporto sempre più stretto con i propri tifosi, ma anche con chi arriva a Venezia come turista. Insider Pass. Dante Scibilia e Ted Philipakos hanno presentato il Venezia FC Insider Pass, il programma di membership a livello internazionale che garantisce una serie di benefit. «È il segnale che la società vuole crescere anche sul piano commerciale», ha spiegato il direttore generale Dante Scibilia, «parte un progetto per il quale abbiamo lavorato per mesi. L’obiettivo è avvicinarci sempre di più ai nostri tifosi e, allo stesso tempo, consentir loro di dimostrare l’attaccamento alla società». […] Sono due le versioni di “Insider Pass” che avrà validità biennale: una per i tifosi costa 110 euro e una per turisti e supporter internazionali costa 230 euro. Il box contiene la membership card, la lettera di benvenuto del presidente Tacopina in italiano e inglese, la sciarpa autografata da Inzaghi e un flyer riepilogativo di tutti i benefit. Si potrà acquistare entrando nel sito www.veneziafcpass.com, nelle agenzie Vela comunicate, nei negozi Biancat e Doni e, da gennaio, al T Fondaco dei Tedeschi. Sono una decina gli alberghi aderenti e una quarantina i partner tra ristoranti, bar e negozi, oltre a musei, chiese, mostre scontati APP. Da ieri, poi, il Venezia ha attivato una web app, utilizzabile attraverso il browser del dispositivo mobile, con l’obiettivo di ampliare e migliorare la fruibilità del sito web ufficiale.

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Vicenza è uno dei giocatori più amati dalla tifoseria biancorossa e non solo per i suoi dribbling e la sua capacità di inventare in campo qualche giocata spettacolare. Stefano Giacomelli è entrato nel cuore della gente vicentina perché ha dimostrato con i fatti di voler restare a giocare nel Vicenza anche quando poteva andarsene dove avrebbe guadagnato di più, e non l’ha fatto. «I soldi non sono tutto nel calcio – precisa Giacomelli – due anni fa ho voluto restare a Vicenza con tutto me stesso e alla fine ci sono riuscito. Avevo altre offerte, questo è vero, ma la mia volontà era quella di rimanere in una città dove mi trovo bene e dove sono cresciuto molto». Nella scorsa stagione Giacomelli è stato importante nella fase finale del campionato quando, pur menomato da un problema alla caviglia destra, è riuscito da dare il suo contributo segnando il gol decisivo per la salvezza al Menti contro la Virtus Entella. «Nel finale dello scorso campionato ho stretto i denti perché centrare la permanenza in serie B era fondamentale per il futuro del Vicenza. Tutti noi avevamo ben chiaro che un’eventuale retrocessione in Lega Pro avrebbe potuto portare alla sparizione della società dal calcio che conta. E’ vero – continua Giacomelli – gli ultimi tre mesi sono stati un calvario, la mia caviglia non mi permetteva di essere al meglio, ma non potevo mollare». […] «Prima di tutto devo dire che mi dispiace per mister Lerda che ha pagato per tutti. L’arrivo di Bisoli mi ha fatto felice perché è un allenatore attento e preciso ed è un martello, uno che ti sa motivare come pochi». Con Bisoli Giacomelli si è ripreso il posto da titolare e anche la fascia da capitano. «Ho lavorato duro per guadagnarmi il posto in squadra – sottolinea Giacomelli – ed è stata per me una grande gioia e un onore quando mi è stata consegnata la fascia da capitano. Ci pensavo e un po’ ci speravo, ma nessuno mi aveva mai detto niente, e forse anche per questo la contentezza è stata pari alla responsabilità che sento in ogni partita». […]

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) […] Lunedì, alla cena di Natale organizzata dalla società, si sono finalmente visti dei sorrisi. Anche quelli del presidente Alfredo Pastorelli, che con tempismo comico ha tamponato il ritardo nell’arrivo delle portate: «Pane ne avete tutti, vero?». Ma l’argomento su cui hanno fatto perno le dichiarazioni del presidente del Vicenza è stato il mercato. «Prendere tanto per prendere – ha dichiarato (con diretta a TvA) – non mi interessa. Io farò di tutto affinché possa arrivare qualcuno di qualità, a centrocampo e in attacco, che possa aiutare i giocatori che già abbiamo. Non in loro sostituzione». Gli vengono sottoposti i nomi di due illustri ex, Di Gennaro (ora al Cagliari) e Moretti (al Latina). «Di Gennaro è fuori budget – taglia corto il numero uno biancorosso -. Poi se mi arriva domani una telefonata del suo procuratore che mi dice che il ragazzo vuole venire a Vicenza, e soprattutto i soldi chiesti sono quelli che può permettersi la società, è un altro discorso. Moretti è tutta un’altra cosa. Anche lui non è che costi poco… Però ci sta che non stando bene a Latina lo lascino libero. Magari, se non pretende la luna, si può vedere». Al netto di ciò, sembra che la pista che porta al centrocampista risponda però sempre più al nome di Robert Gucher (’91), in scadenza a giugno con il Frosinone e con sole 4 presenze all’attivo. Sempre in scadenza a giugno, ma in casa biancorossa, è anche Vigorito: sul portiere si sono posati gli occhi di Salernitana e Trapani. […]

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Quando gli sorge un dubbio, anche in campo, Daniel Adejo mette davanti le sue certezze: la salute e la famiglia. É da questi due speciali campi della vita che il difensore del Vicenza trae la forza e l’energia che sprigiona ogni fine settimana, in casa e in trasferta. Adejo, sono arrivate due belle vittorie di fila che vi hanno ridato ossigeno… “Stiamo attraversando un momento positivo e dobbiamo continuare così, la strada imboccata è quella giusta. Non ci si deve fermare ora, perchè il lavoro che stiamo facendo è enorme e sarebbe un peccato doverlo buttare via”. […] Le cose stanno andando bene anche nel reparto arretrato. Finalmente avete trovato un’identità? “Sì, credo che identità sia la parola giusta. Ora c’è un reparto che si conosce meglio, gioca di più insieme, ciascuno di noi ha capito meglio il compagno che gli sta di fianco. Io almeno parlo per il mio reparto, per l’attacco so che ci pensa già il mister…”. […] Sabato un altro derby, stavolta col Cittadella. Fate un bel regalo ai tifosi? “Le partite vanno giocate a prescindere dall’avversario. Noi ce la metteremo tutta perchè vogliamo continuare a fare punti e dobbiamo cercare di salire ancora in classifica che ancora piange. Non vogliamo stare là sotto, non si sta bene a rincorrere sempre, anche perchè si sprecano molte energie”.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Doppio rinforzo in attacco per la Vigontina San Paolo, pronta a chiudere le operazioni nelle prossime ore. Oggi il club bianconero definirà gli ultimi dettagli per l’ingaggio di una prima punta e stando ai rumors si tratterebbe di Andrea Antenucci, fratello più giovane del bomber spallino Mirko. La seconda trattativa sarà perfezionata dopo Natale, ma l’accordo è già stato trovato: si tratta del trentenne Adriano Bernardes, altra prima punta possente fisicamente, che si è svincolato dall’Adriese ed è pronto a sposare la causa bianconera. Il giocatore è in Spagna per trascorrere le feste e al rientro in Italia firmerà il contratto. Il duplice intervento sul mercato si è reso necessario, oltre che per ragioni di classifica, anche per l’infortunio a Michelotto che la settimana scorsa in allenamento si è rotto il legamento collaterale del ginocchio: per lui la stagione è terminata. […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) Luca Maniero, classe 1998, ha fatto l’esordio da titolare sabato al Tombolato nella partita vinta sul Pisa dopo che era entrato dalla panchina nel finale di gara con la Ternana. «È stata una emozione indescrivibile, un sogno che si è avverato. Non nego che prima della partita mi aveva preso un’ansia totale, era la prima volta a questi livelli. Già nel riscaldamento, però, grazie all’aiuto dei miei compagni, ho superato l’emotività e sono sceso in campo sentendomi bene, con tanta adrenalina addosso. Volevo fare tante cose». […] Tanti i complimenti arrivati a Maniero dopo l’esordio e il successo. «Me li hanno fatti l’allenatore, i compagni, gli amici. Personalmente sono soddisfatto, ma con un piccolo rammarico perchè sento che posso dare ancora di più. Mi impegno per crescere ancora, voglio trovare il mio spazio». Sul fallo costato a Di Tacchio il cartellino rosso precisa: «Non mi ero accorto che era stato espulso. Ho sentito una gomitata improvvisa e rivedendola non mi è apparsa volontaria. Forse il giallo sarebbe bastato». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Piccoli Chiaretti crescono. Quando la scorsa estate il d.g. Marchetti spiegava che avere un altro trequartista nella rosa del Cittadella non era necessario perché, con il fantasista brasiliano indisponibile, Luca Maniero avrebbe potuto sostituirlo, in molti pensavano bluffasse. E invece la 18enne “promessa” granata, promossa in prima squadra all’inizio di questa stagione, ha fatto capire contro il Pisa di poter dire la sua anche tra i “grandi”, con un convincente debutto dal primo minuto. «È stata un’emozione indescrivibile, ho sempre sognato un momento come questo», racconta oggi Luca, padovano di Padova. «Prima della partita ero in uno stato di ansia totale. Ma man mano che passava il tempo, la tensione diminuiva: mi sono detto che le cose da fare in campo sono sempre quelle, quale che sia il livello. Dovevo solo… giocare». Come valuta la prova? «Sono soddisfatto, ma potevo fare di più. Avevo l’adrenalina addosso e nei minuti iniziali ho faticato a trovare la posizione. E poi alla lunga il mio rendimento è calato. Forse ho consumato energie con la tensione. Di sicuro è un aspetto su cui devo migliorare». Candidatura a vice-Chiaretti? «Andiamoci piano. Lucas è straordinario e io in allenamento cerco sempre di carpirne i segreti, studiando come si muove. Nelle scorse stagioni ho giocato più spesso come mezzala e ho tanto da imparare da uno come lui». Altri modelli calcistici? «Marchisio, il mio idolo. Gioca in una posizione un po’ più arretrata rispetto a me, ma sino ad un paio di stagioni fa s’inseriva spesso in area avversaria. Mi è sempre piaciuto come tiene il campo». […] Primi passi calcistici mossi fra i biancoscudati. «Sì, sono approdato al settore giovanile granata dopo il fallimento della società». E ora la prima squadra. Cosa hanno detto i “senatori” del gruppo? «Di solito mi prendono in giro perché sono il più piccolo, ma mi hanno detto bravo. Anzi, bravo bocia».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Quando sono arrivato al Padova c’erano altre aspettative sia da parte mia e sia da parte della società, quanto al futuro valuteremo tutta la situazione insieme al club. Vedo scritte tante cose sul mio conto in ottica mercato che sono infondate, anche che sono già sul piede di partenza magari nell’ottica di uno scambio. È tutto falso». Lei ha due anni di contratto: immaginiamo che voglia dimostrare al Padova il suo valore. «Quando ho sposato questo progetto c’erano gli stimoli giusti da entrambe le parti, adesso dobbiamo vedere un attimo. Magari per una serie di motivi la situazione è cambiata, e dopo le prossime due partite ne parlerò con la società». Si aspetta di giocare con più continuità? «Questo non è un problema, perché sono in una squadra forte e conta la meritocrazia nel giocare o meno. Chi sta andando in campo sta facendo bene, ed è giusto che sia così. Però bisogna vedere se il club vuole puntare ancora su di me: ho determinate caratteristiche tecniche ed è giusto valutare insieme se proseguire o meno il nostro rapporto per il bene mio e del Padova». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Con Mandorlini ai box per squalifica, tutto lascia pensare che venerdì nella sfida con la Sambenedettese scoccherà di nuovo l’ora di Filipe in cabina di regia. Un’occasione da sfruttare per il brasiliano che finora ha potuto fare vedere solo a sprazzi il suo potenziale, essendo stato penalizzato a lungo anche da problemi fisici «Ci sono tutti i presupposti perché torni in campo – afferma l’interessato – ma ovviamente la scelta dipende dal tecnico. Io mi sto allenando al massimo, come faccio sempre, per dimostrare che posso starci. La fascite plantare? Adesso ci convivo, anche se non mi dà più di tanto fastidio. È da molte settimane che mi alleno senza problemi. Ad Ancona tutti, tra stampa e tifosi, hanno detto che non stavo ancora bene, ma non è così: l’allenatore mi ha sostituito per scelta tecnica e non perché avevo male». Non si è ancora visto all’opera il vero Filipe. «Non cerco scuse, anche se la fascite mi ha condizionato tanto. Per quasi due mesi non mi sono mai allenato, e comunque quando il tecnico aveva bisogno sono andato ugualmente in campo. Non è stata finora un’annata facile».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Una location sportiva il Palaindoor vicino all’Euganeo per la tradizionale cena di Natale del Padova che lunedì sera ha coinvolto trecento persone. A fare gli onori di casa il presidente Giuseppe Bergamin che ha rivolto la propria attenzione anche alle persone più sfortunate: «Questo è un momento per pensare a tanta gente che vive da sola e nel silenzio più rumoroso». L’amministatore delegato Roberto Bonetto ha invece strizzato l’occhio al tecnico Brevi. «Visto mister ha scherzato che ha mangiato il panettone? Anch’io a un certo punto ero un po’ arrabbiatello, ma come ha detto lei, chi le ha, vince. Grazie pure a Zamuner, a luglio sembrava avessimo fatto la rivoluzione francese, c’era scetticismo, ma i risultati non arrivano in un attimo e servono pazienza e perseveranza. E Bergamin è il primo ad avere pazienza perché non è facile operare con me». Cosa succederà a giugno al termine dell’ormai noto progetto triennale? «Si può fare come con gli affitti delle case: tre più tre». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Proseguendo nel suo discorso, tuttavia, l’a.d. ha voluto lanciare un’ulteriore frecciata, indirizzata a parte della stampa e a tutto l’ambiente. «In estate eravamo partiti fra mille scetticismi, poi però abbiamo dimostrato che qualche volta cambiare serve», le sue parole. «I risultati stanno migliorando, e questa ne è la dimostrazione. A Bepi (Bergamin, ndr) chiedo di portare pazienza, perché so che non è facile lavorare con me, ma io ci metto sempre tanta passione e tanto entusiasmo. Abbiamo un gruppo di ragazzi di grande valore, sia dentro che fuori dal campo, e ringrazio Zamuner per come l’ha costruito». […] «I padovani hanno un patrimonio che va preservato, un blasone che merita di essere portato il più in alto possibile», le parole di patron Bergamin, «e dobbiamo essere noi a farlo, non possiamo sperare che qualcun altro se ne occupi al posto nostro. Nonostante le difficoltà, e come sempre nei limiti delle nostre possibilità, l’impegno rimarrà intatto».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Non è mancato, come in tutte le feste, il classico momento di imbarazzo. Dopo le parole del presidente Giuseppe Bergamin e del vicepresidente Edoardo Bonetto, chiamati dal conduttore Remigio Ruzzante, sul palco è salito l’amministratore delegato Roberto Bonetto, che ha esordito con una battuta un po’ infelice: «Mister Brevi», ha detto rivolgendosi al tecnico che sedeva in platea, «ha visto che alla fine ha mangiato il panettone?». Il tono scherzoso ha stemperato un po’ la tensione, ma l’effetto di quelle parole si è sentito: nessuno tra i presenti poteva ignorare il fatto che due mesi e mezzo prima la stessa società, escluso il solo d.g. Giorgio Zamuner, fosse arrivata ad un passo dal dare il benservito al tecnico milanese. «Io ero fra quelli che ad un certo momento erano un po’ arrabbiati», ha proseguito Bonetto senior, «ma lei ha dimostrato tutto il suo valore e almeno fino a Pasqua adesso andiamo avanti, che ne dice? Fateci un regalo: ora battete la Sambenedettese». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Daniel Cappelletti e Matteo Mandorlini non ci saranno contro la Sambenedettese: puntuale, dopo il quinto “giallo” rimediato a Lumezzane, è arrivata lo stop del giudice sportivo e i due venerdì salteranno il match dell’Euganeo (ore 14.30). Oggi all’Appiani allenamento a porte chiuse. In casa marchigiana, dove per squalifica mancherà il regista Sabatino, il clima è sempre più infuocato: dopo aver vietato al ds Federico di seguire la squadra a Pordenone, il presidente Fedeli ha dato il benservito al team manager Diomede, «per la tranquillità dello spogliatoio».

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) […] Ferve, intanto, il mercato. Il Bassano ha rifiutato, pare definitivamente, uno scambio Filipe-Cenetti, con il Padova che avrebbe anche coperto la differenza di stipendio esistente fra i due, mentre l’ultima idea per l’attacco porta a Lucca, dove il club versa in difficili condizioni economiche e dove sembrerebbe possibile arrivare a Francesco Forte, classe 1993, forte attaccante di proprietà dell’Inter con all’attivo già 13 gol in 19 presenze. Proprio la precaria situazione della Lucchese potrebbe favorire il Padova, che tiene aperta nel contempo anche la pista che porta a Caetano Calil, in uscita da Catania dove pure ha giocato titolare nell’ultima partita con la Casertana. Resiste pure l’idea Di Piazza (Vicenza), ma l’impressione è che tutto dipenderà dall’esito delle prossime due partite. Se il distacco dalla vetta dovesse rimanere colmabile, ecco che potrebbe scapparci il botto. Ma quello vero…

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) È stata quasi una «confessione» a cuore aperto, quella compiuta da Roberto Bonetto durante la cena di Natale del Calcio Padova andata in scena al PalaIndoor, a due passi dallo stadio Euganeo. L’amministratore delegato ha preso la parola per ultimo, mentre il presidente Giuseppe Bergamin aveva aperto le danze con un lungo discorso pronunciato con la consueta moderazione. Bonetto, invece, è stato decisamente più diretto e fra le righe è parso di cogliere anche una sorta di mea culpa per alcune spigolosità caratteriali che hanno reso, a volte, difficile il rapporto col socio storico Bergamin: «Sinora siamo andati bene – ha detto l’amministratore delegato di viale Nereo Rocco – ma vogliamo andare avanti e non vogliamo fermarci. In estate eravamo partiti fra mille scetticismi, sembrava che avessimo fatto la rivoluzione, invece qualche volta cambiare serve e i risultati che stanno migliorando lo dimostrano. Siamo in linea con gli obiettivi prefissati, perché in estate avevamo detto di voler migliorare il quarto posto». […]




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