Live 24! Padova-Fano, il giorno dopo: festa e regalo, ma ora si pensa al mercato…

Condividi

Clicca qui per aggiornare la diretta

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Per gli ultimi due giorni di mercato a Milano sarà presente il presidente Alfredo Pastorelli. Comunque come ha detto il direttore sportivo Antonio Tesoro non sono molte le operazioni che vedranno impegnato il Vicenza. La prima riguarda Filip Raicevic. Dopo l’incontro con il Bari di giovedì che è finito con un nulla di fatto è probabile che oggi le parti si rimettano al tavolo; i termini rimangono simili: 500 mila più eventuale bonus e passaggio del prestito di Giuseppe De Luca al club di via Schio.L’attaccante montenegrino resta un obiettivo per il direttore sportivo pugliese Sean Sogliano, ma c’è da risolvere il problema legato alle commissioni, probabile che alla fine però si possa trovare un accordo. […]

Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Due partite, zero gol ma la conferma di servire, e molto, a questo Vicenza. Giulio Ebagua, che anche sabato al Menti, dopo la trasferta di Carpi, si è caricato sulle spalle l’attacco, ha messo a nudo il proprio repertorio fatto di grandi recuperi, corsa, gestione della palla, sponde per i compagni, guadagnandosi gli applausi dei tifosi. L’attaccante nigeriano, giunto in prestito dalla Pro Vercelli, non vuole però fare il passo più lungo della gamba. «Ho molta fiducia in questa squadra, ma dovremo lottare fino alla fine per il nostro obiettivo, non ci è concesso distrarci». Ebagua, avete accarezzato la vittoria contro la seconda in classifica. È un pareggio che sa un po’ di sconfitta? “C’è molta delusione per come è finita la partita, perchè ce l’avevamo in mano, eravamo stati bravi a passare in vantaggio, e abbiamo lasciato due punti che ci avrebbero fatto davvero comodo”. E invece Floccari… “Bravo lui ad avventarsi su quella palla, e noi purtroppo avremmo dovuto fare meglio nell’occasione, difenderci con maggiore attenzione. Con più esperienza l’avremmo portata a casa”. Eppure il Vicenza in campo aveva anche giocatori esperti… “Sì, è vero. Mettiamola così: siamo stati un po’ ingenui. Bisogna fare tutti quanti il classico mea culpa. Forse anch’io ho sbagliato. Quando la Spal ha battuto la punizione avrei potuto stare per più tempo davanti al pallone, rischiando anche di essere buttato fuori. Peccato, ci servirà di lezione, perchè beccare gol all’ultimo minuto di recupero fa male”. […] Ecco allora visto che siamo alle battute conclusive del mercato e diverse punte sono state accostate al Vicenza, chi suggerirebbe al presidente Pastorelli? “Si è parlato anche di Granoche nei giorni scorsi. Penso che il Diablo sia un grande attaccante. Ma chiunque arriverà sarà il benvenuto, ma dovrà sapere che può giocare tutte le partite oppure non giocare mai. Io sono venuto a Vicenza con questo spirito”.

Ore 19.30 – (Gazzettino) Un Cittadella che si porta al tiro ben undici volte – di cui sette nello specchio della porta – colpisce un palo e si vede salvare un gol sulla linea a portiere battuto avrebbe tutte le ragioni di prendersela con la cattiva sorte, ma né Roberto Venturato prima, né Stefano Marchetti poi tirano in ballo la sfortuna. «L’unica che abbiamo noi, e di questa voglio parlare, – sottolinea il diggì granata – è quella legata ai tanti infortuni che ci stanno bersagliando in questo periodo, tutti nello stesso reparto, quello offensivo. Ci penalizza non poco. È questa la nostra vera sfortuna, che fatico davvero ad accettare. In campo, invece, fortuna e sfortuna te le crei da solo». Sabato si è fatto male Strizzolo, che va ad aggiungersi a Litteri e Kouame fermi ai box. «Farà un’ecografia per valutare l’entità del guaio muscolare». Venturato rischia così di ritrovarsi con sole due punte, Arrighini e il neo arrivato Iunco. «Per Litteri c’è ancora da avere pazienza, perché superati i problemi cervicali dovrà poi entrare in condizione», spiega Marchetti. Che non esclude a priori l’intervento sul mercato: «È difficile fare operazioni perché ho la lista degli over piena, dovrei prima liberarmi di un mio giocatore, oppure cercare un giovane. Vedremo negli ultimi due giorni di trattative. La cosa più semplice sarebbe recuperare i nostri infortunati». Marchetti oggi andrà a Milano, sede delle trattative di mercato, aspettando notizie da Strizzolo prima di capire se e come muoversi. […]

Ore 19.00 – (Mattino di Padova) Luca Strizzolo tiene in ansia il Cittadella. All’indomani dell’1-0 incassato a Terni, a preoccupare l’ambiente granata, più ancora della quinta sconfitta esterna consecutiva, sono le condizioni dell’attaccante friulano, che ha abbandonato la partita a metà primo tempo per un problema muscolare. «Oggi, alla ripresa degli allenamenti, si sottoporrà ad accertamenti», spiega il direttore generale Stefano Marchetti. «La speranza è che il suo sia soltanto un indolenzimento, visto che ha sentito il muscolo indurirsi subito dopo aver preso una botta. Ma potrebbe essere una contrattura come uno stiramento, senza un’ecografia possiamo solo parlare di sensazioni. Certo è che in questo periodo non siamo proprio fortunati: abbiamo quasi un intero reparto indisponibile. È facile dire che abbiamo difficoltà sotto porta, ma è come se alla Juventus mancassero tutti assieme Higuain, Dybala e Mandzukic». Con il mercato che chiuderà i battenti domani sera è ancora possibile intervenire, nel caso si tratti di un problema serio? «Ma non è che possiamo aggiungere giocatori solo per risolvere un problema temporaneo. Oggi la priorità per il Cittadella è recuperare Litteri e Strizzolo quanto prima e, nel giro di un mese e mezzo o due, Kouamé. Torneranno a disposizione e, con un altro arrivo, ci troveremmo in una situazione di sovrabbondanza non facile da gestire. E poi c’è una lista di over 21 di cui tener conto: abbiamo giù tutte le caselle piene». Sarà a Milano per la chiusura del mercato? «Ci andrò, ma non è detto che chiuda operazioni. Quello che eventualmente farò non sarà determinante per il futuro del Cittadella, perché il futuro sono Litteri, Strizzolo e Iunco da portare al 100% della condizione». […]

Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) […] Prestazione a parte, l’eroe del pomeriggio è stato Mattia Minesso che ha realizzato il gol dell’ex: «Sono felice per il gol, soprattutto perché è servito a pareggiare. Oggi abbiamo sofferto su un campo difficile, quindi il punto è davvero importante. Come si fa a segnare un rigore a pochi minuti dalla fine? Sono contento di avere avuto questa responsabilità, per cui cerco di farmi trovare sempre pronto». La chiusura è del dg Seeber, anche lui un ex biancorosso: «Per come si era messa la partita, il pareggio è un risultato ottimo, ma per quello che si è visto durante l’arco dell’intera gara ritengo sia il risultato più giusto. Il rigore non concesso nel primo tempo mi pare sia stato l’episodio più evidente, il braccio era largo ed ha interrotto la traiettoria del passaggio. Dove vogliamo arrivare? Una partita alla volta. Adesso affronteremo il Lumezzane, ricordandoci di quanto ci capitò all’andata dove non giocammo assolutamente bene».

Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) L’euforia dei giallorossi, esibita al triplice fischio, è utile per mitigare il freddo pungente che avviluppa l’atmosfera altoatesina. Mister Luca D’Angelo arriva in sala stampa con l’espressione serafica di chi è consapevole di aver conquistato un punto prezioso. «Penso che sia stato un risultato meritato, perché siamo riusciti a reagire dopo aver preso il gol nel nostro momento migliore. L’Alto Adige ha giocato una gran partita, sapevamo che ci attendeva una sfida tosta, su un campo difficile. Siamo una squadra molto tecnica e giocare su questo fondo non ci ha aiutato. Anzi, sotto questo punto di vista siamo andati in difficoltà, però alla fine il risultato di parità è quello giusto».«Capisco il loro rammarico per aver preso gol nel recupero – prosegue il tecnico giallorosso -, ma bisogna anche considerare che giocavamo in dieci. È un altro risultato importante, anche se oggi non abbiamo disputato una gran partita dal punto di vista tecnico. Le nostre ambizioni? Possiamo competere con tutte, se pensiamo una partita alla volta. Non possiamo commettere l’errore di giocarne tre o quattro contemporaneamente». […]

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Chiamatela pure zona-Bassano. Ancora una volta nel finale la formazione giallorossa agguanta un risultato positivo, e si porta a casa un pareggio meritato. La sconfitta infatti sarebbe stata una punizione troppo severa per il Bassano, anche perché l’Alto Adige aveva trovato il vantaggio grazie ad una gemma di Alessandro Furlan. A salvare il Bassano è stato Minesso dal dischetto, che ha trasformato un rigore regalato da Obodo. In pieno recupero, però, da sottolineare il gran salvataggio – quasi sulla linea – di Bizzotto su Tulli. Tutto sommato un passettino importante in classifica per il Bassano, rivoluzionato dal mercato. Dopo il successo della scorsa settimana con l’Ancona il tecnico Luca D’Angelo ha deciso di schierare lo schema ad albero di Natale. Il nuovo acquisto Zibert non c’è, anche se entrerà nel corso del primo tempo per l’infortunio di Bianchi e si presenterà con un cartellino rosso. Candido, più che da seconda punta, agisce in tandem con Minesso alle spalle di Maistrello, preferito a Grandolfo. […] Ma la rete del pareggio è casuale, perché arriva a causa di un’ingenuità clamorosa di Obodo che scivola con il braccio alto sul tiro di Proietti: rigore ineccepibile che l’ex Minesso realizza spiazzando Marcone. In pieno recupero c’è ancora tempo per un’emozione. Serpentina di Tulli in mezzo a due avversari, Bizzotto salva il risultato mandando in angolo.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pareggiano Pordenone e Mantova. Perde il palazzo di Lega Pro. O almeno quella parte che ha voluto imitare i grandi e cedere alle esigenze televisive, adottando anche in Terza serie il calcio spezzatino. Giocare il 29 di gennaio nel Nordest alle 18.30 è autolesionismo da incoscienza. Lo hanno pagato i mille che hanno sfidato il freddo sugli spalti e i 27 giocatori che hanno rischiato l’incolumità sull’erba ghiacciata del Bottecchia, circondata dalla scivolosa pista del velodromo. Una denuncia fatta al termine della gara da entrambi i tecnici. Giocare su un fondo così insidioso dove era difficile e anche il solo correre correttamente diventava un’impresa impossibile. Ciò premesso, bisogna anche ammettere che il Mantova si è adattato meglio alla situazione e ha dimostrato di essere ben più vivo di quanto il penultimo posto in graduatoria e la crisi societaria avessero lasciato presagire. Il team di Graziani non ha quindi rubato nulla. […] Un pareggio che, unito a quello fra Venezia e Parma e alle vittorie di Padova e Reggiana, compatta ulteriormente il pacchetto di testa.

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) In sala stampa, al termine della gara, l’opinione dei protagonisti è quasi unanime: campo ai limiti della impraticabilità da quanto ghiacciato. Il primo a essere di questo avviso è il tecnico del Pordenone Bruno Tedino. «Non si è giocato a calcio – attacca –. Non c’erano le condizioni per poter stare in piedi, figurarsi per disputare una partita. Non è un alibi per giustificare il risultato, anzi: lo 0-0 è giusto. Dico che per le condizioni in cui si è scesi sul terreno di gioco questo incontro non è giudicabile». Il trainer neroverde si addentra poi nell’analisi della disputa in senso stretto: «Il Mantova si è guadagnato con intelligenza e sacrificio il punto. L’ha messa sul piano della fisicità e noi non siamo stati capaci di controbattere: la nostra squadra è più brava a giocare di fioretto che di spada. In secondo luogo, a mio parere, partite così vanno sbloccate subito. Poi più passa il tempo e più è difficile trovare il gol». Visti i risultati delle altre, è un’occasione persa? Tedino non è d’accordo: «Per me addirittura è un punto guadagnato – afferma il tecnico –. Il Mantova è un’ottima squadra, molto ben allenata: sarebbe stata una gara difficile anche su un campo diverso da questo. Per concludere, non si possono disputare partite in queste condizioni: c’era ghiaccio in quasi tutte le zone». Di questo avviso anche il portiere dei “ramarri” Matteo Tomei. «Noi siamo pagati per giocare e dobbiamo accettare tutto. Però è una forzatura scendere in campo d’inverno alle 18.30 a Pordenone. Detto questo abbiamo fatto fatica: la situazione ci ha messo in difficoltà e non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco, che è sempre propositivo». […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Il pari tra Venezia e Parma avrebbe potuto regalare tanto in caso di vittoria: secondo posto a una lunghezza dalla capolista con una gara da recuperare. Una bella prospettiva. Il Pordenone però non sfrutta la chance. Nella quarta giornata del girone di ritorno di Lega Pro, su un campo impraticabile per quanto era ghiacciato, la squadra di Tedino sbatte sul Mantova penultimo e imita il risultato degli altri due team, capaci ieri di un 2-2 al Penzo. Sulla carta una partita da vincere, questa con i virgiliani, tuttavia in campo i “ramarri” non hanno trovato il modo per rendersi realmente pericolosi per tutto l’arco della gara confermando una difficoltà: far risultato pieno in casa con le “piccole”. Con quello di ieri fanno tre pareggi nelle ultime quattro partite al Bottecchia. Le altre due “ics” riguardano gli incontri con l’Albinoleffe (0-0) e con la Sambenedettese (1-1). Il ritorno in campo dopo un mese coincide così con un mezzo passo falso e il fatto di prolungare la striscia positiva della prima gara dell’anno – mai un ko negli ultimi 14 anni – consola ben poco il gruppo di Tedino, che voleva a tutti i costi vincere per scavalcare il Parma e avvicinarsi ulteriormente al Venezia. […] I neroverdi non riescono a rendersi pericolosi per vie centrali e il Mantova in questa occasione fa un figurone: compatto e molto attento sulle seconde palle, non dà via di scampo né ad Arma né a Padovan, che comunque non è dispiaciuto al suo esordio in neroverde. Finisce così, domenica prossima il Pordenone va a Parma per la sfida nel più glorioso stadio di Lega Pro: c’è la possibilità di superare i gialloblù nonostante la gara da recuperare col Teramo (ancora da stabilire la data).

Ore 15.30 – (Gazzettino) Come all’andata è stato Stefano Moreo a rilanciare il Venezia contro il Parma. Per l’attaccante sesto gol stagionale, miglior marcatore arancioneroverde al secondo centro di fila dopo quello di Reggio Emilia. «Mi sento bene, sono contento della continuità che sto trovando. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con la cattiveria giusta e sono convinto che con qualche minuto in più a disposizione avremmo vinto afferma il numero 18 . Abbiamo sbagliato approccio? Non credo, di sicuro però il Parma è partito meglio di noi e sotto di due reti ci siamo affidati troppo ai lanci lunghi snaturandoci. Ad ogni modo avremmo potuto dimezzare il passivo già prima dell’intervallo, poi nella ripresa abbiamo mosso finalmente bene la palla e abbiamo chiuso gli avversari nella loro area». Sesto gol in campionato anche per un Alex Geijo che dal dischetto ha valorizzato la sua prestazione a muso duro con tutti. «Ho litigato molto sorride l’attaccante spagnolo d’altra parte i loro difensori sono molto forti, aggressivi e oggi torno a casa con dolori dappertutto. Comunque nel primo tempo abbiamo avuto qualche opportunità, nemmeno nel secondo è stato facile perché era difficile trovare spazi contro un Parma molto chiuso: siamo arrivati tante volte in area, forse con poche occasioni limpide, però c’eravamo sempre. Restiamo a +3? Cambia poco e non sarebbe cambiato nulla nemmeno se avessimo perso e neanche in caso di vittoria».

Ore 15.00 – (Gazzettino) Soddisfatto a metà. Bene per la reazione sotto di due gol, male per l’avvio di gara con un Venezia «poco sveglio». Il presidente Joe Tacopina non parla di occasione persa ma, dopo il 2-2 in rimonta col Parma, «bacchetta» gli arancioneroverdi per un approccio troppo molle. «Nei primi 20′ non eravamo svegli, abbiamo dormito e non so perché» esordisce il numero uno lagunare ricordando l’uno-due firmato Baraje e Nocciolini che ha messo in salita la partita di Soligo e compagni. «Forse abbiamo subito l’atmosfera, uno stadio pieno, gente in festa, la partita importante, il grande seguito mediatico. Peccato aver iniziato male, se avessimo giocato col piglio dimostrato sul 2-0 forse sarebbe andata diversamente».
Col pari il Venezia mantiene la testa del campionato e tiene invariato il +3 sul Parma. «Il Parma è un’ottima squadra ma noi sulla carta siamo più forti perché siamo primi. In campo è stata una battaglia, poi loro hanno trascorso tanto tempo a terra» la stoccata di Tacopina riferendosi al tempo trascorso a terra dai giocatori emiliani dopo i contatti («della direzione di gara non parlo, abbiamo un regolamento interno che ci vieta di parlare di arbitri anche se a volte è difficile rispettarlo»). […] Alla chiusura del mercato mancano due giorni e il Venezia potrebbe ancora effettuare qualche movimento in entrata, anche se Tacopina è soddisfatto dell’attuale rosa: «La panchina è forte, col Parma c’erano giocatori come Zampano, Bentivoglio, Fabiano, tutti arrivano dalla serie B e dalla A. Sulla carta, ripeto, siamo i più forti. Il problema è che alla fine in campo ne vanno undici e poi io sono il presidente, la domanda va posta al ds Perinetti».

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Filippo Inzaghi può tirare un sospiro di sollievo. «Questo risultato ci permette di mantenere i tre punti di vantaggio sul Parma, ma anche quello nello scontro diretto nel computo delle due sfide di campionato» è il primo aspetto sottolineato nel dopo gara. E poi il tecnico del Venezia non risparmia lodi agli avversari. «Il Parma è uno squadrone però siamo partiti un po’ timorosi. Il Venezia ha fatto una partita fantastica dopo i primi due gol “strani” che abbiamo preso. Siamo riusciti a reagire, a creare tantissimo, e la ripresa è stato un monologo nella loro area. Ok, avevamo un uomo in più, ma è successo perché per fermarci dovevano fare tanti falli. Cosa penso del Parma? Che è una corazzata e ci renderà la vita difficile fino alla fine del torneo. Dobbiamo convincerci che possiamo giocarcela con tutti. Nonostante loro abbiano tanti giocatori di categoria superiore, abbiamo creato tantissimo e meritavamo di più». Inzaghi però sperava nel terzo gol. «Vedendo il Venezia della ripresa speravo ovviamente di vincerla, ma contro gente esperta come Lucarelli, per come si era messa, il pari va bene. Dovevamo segnare prima per avviare la rimonta e così aver più tempo a disposizione per cercare di fare i tre punti. Domenica dovremo vincere per forza con l’Ancona, perché Pordenone e Parma si sfideranno e qualcuno perderà punti inevitabilmente». […] Infine un passaggio sul mercato. «Penso che la società mi abbia già dato quel che avevo chiesto. Non c’è bisogno di stravolgere nulla. Zampano e Caccavallo sono arrivati. Il gruppo è valido». […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Per come si era messa, al Venezia può andar bene così. Esci dal naufragio della prima mezzora prendendo due sberloni dal Parma e poi, alla fine, chiudi con un bel 2-2 che ti mantiene il primo posto in classifica: cosa vuoi di più? In realtà dietro il risultato si nascondono alcuni errori, alcune interpretazioni sbagliate, o quantomeno discutibili. Chi ha buttato via la partita? Il Parma che aveva due gol di vantaggio e non li ha amministrati o il Venezia che ha giocato mezza partita con un uomo in più, senza riuscire a vincere? In attesa della sentenza dei posteri, ecco una partita comunque piacevole, giocata in una splendida cornice di tifo, con due curve che meritano di meglio della Lega Pro. Una partita giocata da due belle squadre, giusto per farci dire che la classifica non è bugiarda. Se il Venezia dopo 18 minuti si trova sullo 0-2 comunque non è un caso. […] Volete due righe sull’arbitro? Partita difficile, nervosa, giusti espulsione e rigore, inspiegabile avarizia nel concedere solo 3’ di recupero in una partita costellata di proteste, falsi infortuni e infinite meditazioni prima delle rimesse dal fondo. Distrazione, freddo o treno in partenza?

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Il Montebelluna acciuffa il pareggio solo nei minuti di recupero del secondo tempo e la Vigontina si mangia le mani. Nonostante infatti abbia concluso la partita in otto (tre espulsioni), il Montebelluna ha faticato molto a impattare anche a causa della poca concretezza e il cuore che i padovani hanno messo in campo. Un punto che serve a poco ad entrambe le squadre ai fini della classifica e alle speranze di raggiungere una salvezza tranquilla. Primo tempo con pochi tiri in porta. […] L’allenatore della Vigontina Vito Antonelli è visibilmente amareggiato: «Non voglio parlare dell’arbitro, posso solo fare i complimenti ai ragazzi perché ci hanno messo il cuore. Meritavamo la vittoria. Queste espulsioni pesano molto, la prossima partita con la Calvi Noale sarà tosta».

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) La Calvi Noale fallisce l’aggancio e viene punita da un gol di Vianello che la condanna ad una pesante sconfitta interna contro l’Este, ridotto in dieci dalla mezz’ora del primo tempo. Quarta giornata di ritorno e seconda chance casalinga per la Calvi Noale che dopo il successo infrasettimanale prova a ripetersi con l’Este per raggiungere proprio la squadra padovana a quota 23 in classifica. Due gli esordi, uno per parte. Con i padovani parte dall’inizio il neo arrivato Marian, autore di qualche scampolo di partita la settimana scorsa, mentre per la Calvi subito in campo il classe ’98 Giacomo Zanetti, tesserato in tempi record venerdì. Partita anche da grandi ex con Longato che lo scorso anno vestiva la casacca noalese, mentre Gusella e Munarini hanno un passato nell’Este. […] Alla fine mister Soncin è sconsolato: «Non possiamo prendere gol in questo modo. In superiorità numerica dovevamo gestire il pallone in maniera diversa. Peccato perché meritavamo almeno il pareggio. Ma non eravamo salvi prima, non lo siamo ancora di più adesso. Vorrà dire che dovremo andare a vincere a Vigonza».

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) «Di sicuro non è stata la nostra partita migliore», spiega il tecnico dell’Abano Luca Tiozzo. «La Virtus Vecomp è una buona squadra e l’ha dimostrato. I nostri avversari avevano perso immeritatamente le prime tre partite del girone di ritorno mentre stavolta sono riusciti a capitalizzare. C’è da dire, però, che i loro gol sono scaturiti da due nostre disattenzioni: loro sono stati bravi a bloccare le nostre fonti di gioco limitandoci tantissimo in fase di attacco». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Una domenica da appallottolare e buttare nel cestino. Come una fotocopia sfuocata, l’Abano si guarda allo specchio e si scopre piuttosto bruttino, senza quel fascino dimostrato apprena sette giorni prima a Campodarsego. E ne piglia due (reti di Mensah e Speri nel giro di cinque minuti) da una squadra abituata alle prime cinque-sei posizioni, ma non famosa per il bel gioco: perché la Vecomp è quadrata, fisica quanto basta e brava a colpire con un’infilata che lascia quasi interdetti. […] Il triplice fischio chiude l’incontro ma riapre qualcosa in chiave classifica: la Virtus Vecomp rosicchia tre punti all’Abano, ora a +3. Capitan Busetto e compagni possono consolarsi: la sconfitta del Campodarsego contro il Mestre lascia invariato il distacco con i cugini, ancora a +4.

Ore 12.10 – (Gazzettino) «Faccio un plauso ai ragazzi, hanno disputato una grande partita soprattutto quando siamo rimasti in dieci». È naturalmente dispiaciuto per la sconfitta Cristiano Masitto, ma al tempo stesso consapevole che il suo Campodarsego è uscito a testa alta dal confronto con il Mestre. Decisiva nell’economia del match l’espulsione di Lebran in avvio di ripresa per un fallo su Beccaro. «Purtroppo sì. Non sembrava che fosse l’ultimo uomo, ma l’errore c’è stato. Abbiamo comunque fatto bene anche in dieci, e preso il pareggio nella maniera più sporca. Alla fine ha vinto il Mestre, ma ai miei – ripeto – deve fare i complimenti perché hanno lavorato bene nel primo e nel secondo tempo». Il primo posto ormai non sembra essere più alla portata, resta la corsa per la seconda piazza. «Noi abbiamo l’obbligo di andare in campo per disputare delle belle gare sempre con la stessa mentalità, e abbiamo lo scontro diretto in casa con la Triestina. Pensiamo però a una gara alla volta, a cominciare da quella con la Virtus Vecomp che ha battuto l’Abano che era dato in rampa di lancio. Ci dobbiamo mettere la stessa rabbia di oggi e se lavoriamo con questa abnegazione i risultati arriveranno». Anche il direttore generale Attilio Gementi promuove la squadra: «Abbiamo giocato una grande partita, non meritavamo di perdere. Peccato per la traversa di Lauria nel primo tempo che poteva valere il 2-0 e per il gol del 2-1 preso al novantesimo. All’andata il Mestre si era lamentato per l’arbitraggio, in questa occasione è stato determinante l’episodio dell’espulsione di Lebran. Non era ultimo uomo perché c’era Sanavia: il fallo su chiara occasione da rete non era così evidente». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Dicono che la vendetta sia un piatto da consumare freddo. Infatti il Mestre per riscattare l’unica sconfitta finora subita in campionato ha aspettato un intero girone. Forse era la partita più attesa del ritorno, anche più della Triestina ma dopo il minuto di silenzio per le vittime di Rigopiano, la “bestia nera” Campodarsego sembra voler fare male ancora: memmeno il tempo di schierarsi che va in rete con Luaria che, a tu per tu con Gagno, non perdona. Ma ieri il Mestre ha dimostrato perché è primo in classifica: testa bassa, rimonta e sorpasso. […] Proprio allo scadere, però, Sottovia ribadisce il motivo per cui è capocannoniere. Al limite dell’area prende la distanza dal centrale sinistro e incrocia il rasoterra del sorpasso. Sigillo della vittoria al 2’ di recupero con Kabine, l’ex di turno, che intercetta un cross di Beccaro e infila a fil di palo. Game over e Campodarsego a -16.

Ore 11.20 – Le pagelle del Padova (Gazzettino, Andrea Miola): Bindi 6; Cappelletti 6.5, Emerson 6.5, Russo 6.5; Madonna 7, Mandorlini 6.5, Berardocco 6, Dettori 6 (Mazzocco sv), Favalli 6; Neto Pereira 7 (Alfageme sv), Altinier 6.5 (De Cenco sv).

Ore 11.10 – (Gazzettino) Il Padova si è fatto un doppio regalo per festeggiare il suo compleanno numero 107: i tre gol rifilati al Fano e i due punti guadagnati in un colpo solo a Venezia, Parma e Pordenone, le prime tre della classifica. Il tutto condito da una festa a tinte biancoscudate davvero ben riuscita, che ha avuto il suo epilogo in uno spettacolo pirotecnico. Reduce dall’amaro ko di Forlì, il Padova (guidato in panchina da Bergamo a causa della squalifica di Brevi) è partito subito con il piede sull’acceleratore. Molto efficace soprattutto la spinta sulla corsia di destra che ha esaltato le qualità di Madonna, pericolosissimo dopo sette minuti con un sinistro di rara bellezza che si è stampato sull’incrocio. Poi altre due traverse hanno negato il vantaggio alla truppa biancoscudata, quasi che la fortuna non fosse stata invitata ai festeggiamenti. […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) A Forlì la squadra aveva sciupato diverse occasioni. Cosa ha pensato dopo le tre traverse colpite a inizio gara? «Ho toccato l’intoccabile (sorride, ndr). Mi sono detto: non può capitare due volte di seguito, però ero tranquillo perché già dal riscaldamento si vedeva che la squadra era sul pezzo e voleva fare la partita per vincerla». […] Ecco proprio Neto Pereira: «Fa piacere segnare quando vinci e prendi tre punti. Giochiamo tutti con il cuore, questa è la strada giusta. Dobbiamo metterci in testa che sarà difficile fino alla fine, abbiamo accorciato la classifica ed è fondamentale restare agganciati alle squadre che ci precedono. Dopo il passo falso di Forlì era importante tornare alla vittoria». Un flash di Cappelletti: «Sono contento perché il mio gol ha messo al sicuro il risultato, anche se la partita era già nelle nostre mani. Era rimasto ancora un po’ di amarezza per lo stop di Forlì, questa vittoria ci permette di guadagnare qualche punto in classifica. Siamo sempre vicino alle dirette concorrenti, noi ci crediamo».

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Giuseppe Bergamin passa a commentare la prestazione della squadra. «Era importante vincere per riprendere la nostra strada. Quello che fanno le avversarie viene dopo, bene comunque così. Dobbiamo restare attaccati alla zona importante della classifica. Mancano quindici partite e possiamo dire la nostra. Anche Venezia, Parma, Reggiana e Pordenone hanno delle buone formazioni, però i conti si fanno alla fine». Sulla festa per il compleanno della società, il presidente sottolinea: «Una bella celebrazione che il Padova merita. Vogliamo scrivere pagine importanti di questo club, sperando che siano all’insegna dei successi». È il turno di Andrea Bergamo, che elogia naturalmente i biancoscudati. «I ragazzi sapevano che se facevano quello che hanno sempre fatto, sarebbe andata bene. Al di là della posizione di classifica del Fano, abbiamo trovato un avversario tonico che attuava un buon palleggio, ma siamo rimasti sempre tranquilli e da squadra esperta abbiamo portato a casa la vittoria».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Tanti bei ricordi, una torta gigante e alla fine i fuochi d’artificio, ma i botti più importanti per celebrare il compleanno numero 107 del Padova arrivano dal campo, con protagonisti Neto Pereira, Altinier e Cappelletti che rendono ancora più bella la festa dei quasi cinquemila tifosi presenti all’Euganeo. Un pomeriggio da incorniciare, aperto all’insegna dell’amarcord, con l’inaugurazione della mostra dei cimeli biancoscudati aperta fino al 30 giugno. Allo stadio si parte con la passerella delle numerose società giovanili gemellate ed è poi da brividi il Nessun dorma di Puccini cantato dalla soprano Stefania Miotto, compagna di Andrea Bergamo che nell’occasione siede in panchina per la squalifica di Brevi. All’ingresso in campo delle squadre, circondate dai ragazzini dell’Academy, partono le coreografie. Nelle due tribune sventolano duemila bandierine bianche e rosse, mentre i ragazzi della Fattori rispondono con una sciarpata e con lo striscione Tanti auguri biancoscudato. I tuoi ultras. […]

Ore 10.20 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Bindi 6; Cappelletti 7, Emerson 7, Russo 6.5; Madonna 7, Mandorlini 7, Berardocco 6.5, Dettori 6 (Mazzocco sv), Favalli 7; Neto Pereira 7.5 (Alfageme sv), Altinier 7 (De Cenco 6).

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Ma che partita è stata? Quasi a senso unico, dato che si è giocato per lunghi tratti in una sola metà campo, ma ogni tanto la difesa di casa si è fatta trovare scoperta su alcune ripartenze degli ospiti. Una gara che inizialmente è sembrata maledetta, perché quella palla non voleva saperne di entrare. […] Dunque, con 42 punti dopo 23 giornate le prospettive si fanno di nuovo interessanti quantomeno per il secondo posto, anche se il Pordenone deve recuperare l’incontro di Teramo. Con 35 gol all’attivo quello di Brevi è il terzo attacco del torneo alla pari con il Parma (dietro a Pordenone, 39, e Bassano, 36), mentre la difesa è la terza meno perforata insieme a quella della Maceratese con 20 reti subìte (dietro a Lumezzane, 18, e Venezia, 19). Siamo in linea con le attese della proprietà, anche se la verifica di Macerata, domenica prossima, diventa a questo punto probante per capire se la tanto auspicata continuità può diventare il valore aggiunto del gruppo. Sino a marzo bisogna restare lì, incollati al vertice, e poi a primavera ci si giocherà tutto. Non diciamolo a voce troppo alta, però, altrimenti rischiamo ancora una volta di scottarci…

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Buon compleanno, Padova. La torta per i 107 anni di storia del club si arricchisce di altre tre candeline, come il risultato tondo tondo con cui la squadra festeggia gli anni spegnendo il Fano fanalino di coda, e a al quale il cambio di allenatore (da Cusatis a Cuttone) per il momento è servito a ben poco, visto che è arrivata la tredicesima sconfitta in campionato. Il riscatto di Neto & C. rispetto a Forlì è il frutto di una partita concreta, di qualità nella fase offensiva, ma anche con qualche brivido di troppo corso nella propria area, sebbene alla fine Bindi abbia tenuto inviolata la propria porta. Vittoria numero 12 per i biancoscudati, con benefiche ricadute sulla classifica: di nuovo sul podio (terzo posto ex aequo con i friulani), approfittando del pareggio casalingo del Pordenone con il Mantova, ma rosicchiando due lunghezze a Venezia e Parma, che ora si trovano rispettivamente a quattro e ad un punto di distanza. Insomma, una serata positiva, che cancella le ombre affiorate in Romagna, quando si era sbagliato l’impossibile sotto porta. Stavolta è andata come si sperava, per la gioia dei tanti bambini finalmente accorsi in un Euganeo pavesato a festa, con bandiere, striscioni, maxi-torta portata sul campo e fuochi d’artificio alla fine.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Dopo le tre traverse iniziali, però, non ha temuto che potesse finire come una settimana fa? «Diciamo che ho fatto tutti gli scongiuri possibili, un po’ quelle paure sono ritornate, ma dentro di me continuavo a ripetermi che non sarebbe potuto accadere per due volte di fila. Poi le mie sensazioni sono state confermate: già dal riscaldamento vedevo la squadra sul pezzo, un gruppo che voleva fare la partita e vincerla». E così è stato… «Non è stata una passeggiata, chiariamolo subito. Il Fano, al di là della classifica, è una squadra tonica, che ha mostrato un buon palleggio e ha fatto girare bene la palla. Noi, però, eravamo tranquilli, non ci siamo fatti prendere dalla frenesia e, da squadra veramente esperta, l’abbiamo portata a casa. Sarebbe da ipocriti dire che non guardiamo la classifica, adesso. Eppure non ci concentriamo su di essa: dobbiamo pensare a fare i punti, non i conti».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Oscar Brevi, squalificato, ha visto la partita dall’alto del secondo anello. E lì, dalla gradinata ovest, si sarà sicuramente goduto il Padova che ha battuto, con relativa autorevolezza, un Fano decisamente inferiore. Tanto che, stando a quanto giurano i protagonisti, in panchina non sono arrivate telefonate nel corso della gara. «Non ce n’è stato bisogno», il sorriso di Andrea Bergamo, suo vice, in sala-stampa. «Alla fine non mi sono inventato nulla, siamo arrivati a questa gara dopo sei mesi di lavoro e già prima del match, sia in settimana che in ritiro, il mister aveva già detto ai ragazzi tutto quello che avrebbero dovuto fare. Io ho solo un po’ mosso le braccia (e sorride di nuovo, ndr), e mi sono preoccupato di tenere calmi arbitro e assistente». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) E alla fine è stata una vera e propria festa di compleanno, con tanto di torta, cantante e anche fuochi d’artificio sparati al fischio finale. Il Padova ha celebrato in grande stile il 107º anniversario della propria fondazione, già dal pre-partita, con la soprano Stefania Miotto (compagna del vice-allenatore Bergamo) che ha intonato l’aria “Nessun dorma”. L’ingresso delle squadre in campo è stato accompagnato dai piccoli calciatori dell’Academy e dalla coreografia biancorossa della tribuna Est, a cui si sono uniti gli striscioni della “Fattori”. Nell’intervallo taglio della torta a centrocampo con la dirigenza. «Abbiamo una storia gloriosa, fatta di soddisfazioni e sofferenza. Vogliamo scrivere altre pagine di sport e amicizia», le parole del presidente Bergamin, alle quali sono seguite quelle dell’a.d. Bonetto: «Andiamo a riprenderci la nostra storia, tutti assieme». Ciò che resterà di questa festa, almeno per i prossimi sei mesi, è la mostra di maglie e cimeli storici inaugurata ieri di fronte alla sede, nell’area dove c’è il museo parzialmente abbandonato dopo il crack Penocchio. […]

Ore 09.00 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 46, Parma 43, Padova e Pordenone* 42, Reggiana 40, Bassano 37, FeralpiSalò, Gubbio* e Sambenedettese 35, AlbinoLeffe 30, Maceratese* 28, Santarcangelo 27, SüdTirol 24, Ancona e Forlì 23, Lumezzane* e Modena* 22, Mantova 20, Teramo* 19, Fano 16.

Ore 08.50 – Lega Pro girone B, i risultati della ventitreesima giornata: AlbinoLeffe-Forlì 1-1 (Guerriera (Al) al 36′ pt, Tentoni (Fo) al 34′ st), Lumezzane-FeralpiSalò 0-1 (Surraco (Fs) al 43′ st), Modena-Teramo 2-1 (Ilari (Te) al 17′ pt, Diop (Mo) al 7′ st e al 13′ st), Sambenedettese-Gubbio 2-0 (Vallocchia (Sa) al 22′ pt, Mancuso (Sa) al 32′ st), SudTirol-Bassano 1-1 (Furlan (St) al 16′ st, Minesso (Ba) su rigore al 45′ st), Venezia-Parma 2-2 (Baraye (Pr) al 15′ pt, Nocciolini (Pr) al 18′ pt, Moreo (Ve) al 4′ st, Geijo (Ve) su rigore al 42′ st), Ancona-Maceratese 0-1 (Quadri (Ma) su rigore al 45′ st), Padova-Fano 3-0 (Neto Pereira (Pd) al 36′ pt, Altinier (Pd) al 11′ st, Cappelletti (Pd) al 15′ st), Pordenone-Mantova 0-0, Santarcangelo-Reggiana 0-2 (Cesarini (Re) su rigore al 42′ pt, Rozzio (Re) al 29′ st)

Ore 08.40 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com