Live 24! Maceratese-Padova, -2: continua la preparazione, assente solo Fantacci

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Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non parla spesso ma quando lo fa sono quasi sempre fuochi d’artificio. E frasi non certo banali. Stefano Rosso, numero uno del Bassano, si è presentato ieri nel tardo pomeriggio nella sede del club giallorosso, accompagnato dal dg Werner Seeber, e ha fatto il punto della situazione dopo due mesi difficili al quartier generale giallorosso. Rosso non si è tirato indietro neppure quando si è trattato di spiegare la vicenda del discusso trasferimento al Venezia di Marcello Falzerano. «La vicenda Falzerano è la più spinosa — ha attaccato frontalmente — lo abbiamo cercato di trattenere fino all’ultimo. Negli ultimi giorni del mercato estivo aveva espresso il desiderio di andare in una categoria superiore, anche se poi alla fine in realtà nessuno ce l’ha chiesto. Fino a settembre ha fatto il suo dovere, poi a dicembre è entrata a gamba tesa un’altra società, che ha promesso mari e monti al ragazzo. Abbiamo tentato di trattenerlo, ma alla fine ha vinto il “vile denaro” di fronte alla categoria. Il giocatore si è comportato in maniera scorretta nei confronti della società e dei compagni. Di fronte a testimoni ha detto di voler boicottare la squadra e che avrebbe preferito vederla ai playout che non ai playoff». E Rosso ha spiegato ulteriori particolari. «Avevamo due alternative, metterlo fuori rosa, oppure cederlo. Abbiamo trovato due soluzioni in serie B, ma lui le ha rifiutate entrambe. Siamo stati molto tentati dal trattenerlo anche contro la sua volontà, alla fine lo abbiamo lasciato andare alle nostre condizioni. Il suo comportamento non è stato in linea con i valori della società, mi auguro che capisca quanto questo sia controproducente per la sua carriera. E vorrei sottolineare che nessuno ci ha preso per il collo. Gli uomini fanno la differenza, in campo è una cosa ma se poi fai disastri fuori dal campo… Sono stati in primis i compagni a chiederci di intervenire, perchè stava danneggiando la squadra». […]

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) […] «Ringrazio Pellizzer – attacca Gerli – che mi ha parlato benissimo di Bassano e del Bassano, mi ha detto che è un ambiente tranquillo in cui potrò fare bene. E mi ha rassicurato anche Breda, pure lui di queste parti, sulla scelta compiuta. In effetti – prosegue Fabietto – l’Entella sino all’ultimo era indecisa se lasciarmi partire o continuare con loro in B. Poi negli ultimi 4, 5 giorni la trattativa ha subito un’accelerazione. Mi piace giocare da vertice basso di centrocampo anche in una mediana a rombo ma posso muovermi anche da mezzala di costruzione. La Lega Pro, l’ho sperimentata 6 mesi al Santarcangelo lo scorso anno e c’è da pestare duro. Del Bassano conoscevo già Soprano per averlo affrontato da avversario in Liguria nelle giovanili con la maglia del Genoa e Formiconi, laziale cresciuto nel vivaio biancoceleste come me. Se il mister ha bisogno io giocherei anche già Lumezzane, sto bene e negli ultimi tempi vi ho seguito parecchio. Ci sono squadre che in B farebbero un figurone ma noi puntiamo ai playoff».

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Profondo Rosso. In gran spolvero, come un centrattacco d’area di rigore, Stefano Rosso viaggia a 360 gradi sulla galassia Bassano, toccando punto per punto i temi caldi del Soccer Team di oggi e di domani. […] Il numero uno del club ha poi rimarcato la strategia di mercato adottata nella sessione invernale. «Sino all’autunno eravamo convinti di cambiare pochissimo, poi le situazioni si sono modificate in corso d’opera con taluni elementi che per uno scadimento di rendimento o per motivi comportamentali si sono fondamentalmente autoesclusi. Tra questi cito Cenetti, col quale avremmo voluto rinnovare presto, ma che a Gubbio ci ha messo in seria difficoltà rifiutando di scendere in campo in una gara in cui eravamo in emergenza a centrocampo e reclamando il mancato rinnovo dopo un 4-0 preso». Il presidente torna poi sulla querelle della fascia tolta a capitan Bizzotto che ha innescato tra la tifoseria le congetture più fantasiose. «Dopo il bruciante ko di Gubbio avremmo potuto fare una ramanzina in spogliatoio al martedì ma tempo due minuti la squadra l’avrebbe dimenticata. Così oltre ai provvedimenti presi nei confronti di alcuni calciatori abbiamo pensato di nominare capitano Gianmaria Rossi e non più Bizzo. Voi sapete che, dipendesse da me, Bizzotto lo vorrei a vita con la nostra maglia ma in quel momento serviva una direttiva forte e di rottura per ripristinare la normalità. Non è affatto detto che presto non possa tornare a indossare quella fascia». Rosso oltre ai cronisti risponde idealmente ai supporter che paventano un programma di ridimensionamento. «Non è mutato nulla – assicura -. Noi vogliamo rincorrere ugualmente la serie B, l’unica categoria in cui il calcio è sostenibile perché la Lega Pro non produce utili e noi non vogliamo buttare i soldi dalla finestra. Certo, potremmo fare 3 anni alla grande col rischio di non salire ugualmente e il quarto anno però fallisci. E io ho già visto Venezia e Padova andare in malora in questo modo. E allora proseguiamo sulla linea della gradualità, se non sarà quest’anno – e io ci credo ancora perché tutto può succedere – sarà quello dopo o l’anno seguente». […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Incontrare la regina del mercato proprio alla fine della sessione invernale di trattative non è la migliore delle fortune. […] Il Parma ha investito come un club di serie B ed è pronto ad azzannare il girone di ritorno. Il colpo più altisonante è sicuramente quello di Luigi Scaglia. Ex Torino, l’esterno offensivo è arrivato dal Latina nell’ultimo giorno di mercato, dopo 4 anni al Brescia e un passato al Lumezzane. È un giocatore di lusso assoluto per la Lega Pro. Dalla B, nelle ultime ore di trattative, sono giunti al Tardini anche altri due elementi. Il primo è Valerio Di Cesare, difensore centrale molto esperto (classe 1983), arrivato dal Bari con un contratto fino al 30 giugno del 2019. Potrebbe essere già in campo al fianco di capitan Lucarelli con il Pordenone. Poi c’è Simone Iacoponi, difensore esterno destro che fino alla settimana scorsa giocava titolare nell’Entella. Per il centrocampo sono stati ingaggiati Scozzarella (Trapani) e Munari (Cagliari). In porta dentro Frattali (ex Avellino), in attacco c’è Edera dal Venezia.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il rendez vous Ciriani-Lovisa per il nuovo stadio avrà luogo mercoledì o giovedì della prossima settimana. A confermarlo è lo stesso sindaco. Sarà il primo passo verso la realizzazione di un impianto più moderno e funzionale, pronto per la serie B, e, restando fra i più ottimisti, anche per la massima serie del calcio Italiano. «L’ha chiesto Lovisa – racconta Alessandro Ciriani -. L’ho visto bello caldo, impaziente di avviare l’iter per la realizzazione dell’opera. Ha detto di rappresentare una cordata pronta a finanziare l’operazione con soldi privati. Non so se si tratti di pordenonesi o meno (il presidente onorario Gianpaolo Zuzzi la scorsa settimana ha parlato al Gazzettino di foresti, ndr). Né – riprende il primo cittadino – la cosa mi interessa più di tanto. L’importante è che sia, come sono convinto, un’operazione seria, con basi solide. In tal caso anche l’Amministrazione comunale farebbe la sua parte». Ma che tipo di struttura sarà? «Non lo so ancora. Credo che mi mostreranno la prossima settimana il progetto di massima, fatto a loro carico, come accadrà per quello definitivo. Sono anch’io curioso di scoprire se sarà un impianto a uso esclusivo del calcio o se avrà anche una palestra e altri locali utilizzabili dalla comunità. In questo ultimo caso è ovvio che il nostro interesse aumenterebbe ulteriormente». Cosa si aspetta Lovisa dal Comune di Pordenone? «Quello che è lecito attendersi risponde il sindaco -: soprattutto l’identificazione di un’area adatta e la garanzia di una procedura burocratica per quanto possibile snella. Per questa ragione sarà presente all’incontro anche l’assessore all’Urbanistica. Abbiamo già identificato rivela Ciriani due o tre aree in Zona interporto e in Zona industriale che potrebbero ospitare il nuovo stadio. Sarebbe così vicino sia al De Marchi che allo svincolo dell’autostrada». Tempi di realizzazione? «Sarà un incontro interlocutorio, per capirci reciprocamente risponde -, ma se tutto si svolgerà senza intoppi in un paio di anni potrebbe essere pronto». […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Sorriso a metà, per non dire a denti stretti, per Bruno Tedino. In vista della trasferta del Tardini, il tecnico del Pordenone ritrova Berrettoni e Semenzato, ma continua a non poter disporre di Ingegneri e Martignago, anche ieri tenuti a riposo. Per i primi due, tornati ad allenarsi col gruppo, non è certo il recupero per la partitissima di domenica, tant’è che la loro situazione è ritenuta ancora da monitorare, mentre per quanto riguarda il difensore e l’attaccante ulteriori, e probabilmente decisive, indicazioni sono attese nel corso dell’allenamento odierno, in programma dalle 14.30. Qualora Ingegneri non dovesse farcela, si aprirebbe un ballottaggio, al momento dato alla pari, tra Marchi e Parodi per il ruolo di spalla di capitan Stefani. Entrambi offrono ottime garanzie. Ma l’assenza di un perno della retroguardia come l’ex Cesena, in una gara così delicata e al cospetto di uno degli attacchi più forti del campionato (soltanto Bassano e Pordenone hanno segnato di più), è al momento l’ipotesi che crea la maggiore apprensione. […] Prime parole da neroverde per il centrocampista Danilo Bulevardi, arrivato in prestito dal Pescara: «Il Pordenone ha dimostrato grande fiducia nelle mie qualità e così non ci ho pensato un attimo ad accettare. Posso promettere di metterci sempre l’anima. Ho tanta grinta e corro per 90 minuti, anche di più. Con il Teramo ho purtroppo saltato la sfida del Tardini per squalifica. Sarà affascinante giocare in uno stadio da serie A, contro una squadra top, ma dovremo andare lì consapevoli dei nostri mezzi. Se il mister dovesse chiamarmi in causa mi farò trovare pronto».

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Grandi stadi, impianti che profumano di blasone e di storia. C’è chi li subisce e chi, invece, si carica alla sola idea di giocarci. Il Pordenone sembra appartenere a questa seconda categoria. Una tendenza, per il momento consolidata, che rappresenta uno dei motivi per i quali guardare con fiducia alla prossima trasferta, sulla carta difficilissima, al Tardini di Parma. Blasone. Sì, il Tardini. Uno degli stadi più antichi d’Italia. Un catino da circa 25 mila posti che negli anni Novanta era abituato a coppe nazionali e internazionali. Quando il Parma era una delle realtà più competitive della serie A e in campo europeo. Altri tempi per la società gialloblù, alle prese con una rapida rinascita dopo il fallimento della primavera 2015. Ma quello stadio continua a conservare il fascino dei grandi appuntamenti. E il pubblico (domenica ci saranno anche un centinaio di supporter neroverdi) rimane d’alto livello. Per il Pordenone sarà una prima volta. Ma senza timore. Ne ha avuto sinora ben poco la squadra di Tedino quando è stata chiamata a esibirsi in un palcoscenico di altra categoria. Gli esempi nelle ultime due stagioni si sprecano. Si parta dal ricordo forse più eclatante, se non altro perché inaspettato. Il roboante 4-1 rifilato alla Reggiana al Mapei stadium (pure casa del Sassuolo), nel novembre 2015. Un successo firmato da De Cenco, Filippini (doppietta) e Pederzoli. Fu il segnale inequivocabile che quel Pordenone faceva sul serio. E infatti arrivò sino alle semifinali play-off. […] Ora il Tardini, nella speranza che la tradizione continui. E nell’attesa, chissà, del Franchi di Firenze, dove da quest’anno si disputeranno le final four dei play-off di Lega Pro.

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.00 – Qui Guizza: ultima sessione di cross e tiri in porta.

Ore 15.40 – Qui Guizza: continue spiegazioni da parte di mister Brevi ai Biancoscudati.

Ore 15.20 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2, ma con gli interpreti mischiati.

Ore 15.00 – Qui Guizza: assente solo Fantacci. Spunta addirittura il sole.

Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Alex Pederzoli a fine corsa, il Venezia non ne aspetta il recupero e scarta il suo regista. Manca solo l’ufficialità ma la decisione ormai è presa: per ristabilire il numero regolamentare di 16 over in rosa (e nati prima del 1. gennaio 1994) il club arancioneroverde è obbligato a tagliare un giocatore diventato di troppo dopo l’acquisto della mezzala Falzerano dal Bassano. […] La spada di Damocle, dopo che la società aveva respinto le richieste dalla B (Entella) per il jolly Fabris, sembrava pendere su un Bentivoglio crollato nelle preferenze di Inzaghi (12 volte titolare nelle prime 12 giornate e appena 4 presenze nelle ultime 11) ma il recente infortunio di Pederzoli ha ribaltato tutto: il 32enne piacentino (18 gare e 3 gol in campionato più 2 in Coppa Italia) ne avrà infatti per circa altre tre settimane per una lesione al legamento collaterale del ginocchio. «Ufficializzeremo la nostra scelta solo domani quando consegneremo la lista alla Lega Pro – precisa il direttore sportivo Giorgio Perinetti – ma ad oggi Pederzoli (sotto contratto fino al 30 giugno 2018, ndr) è in effetti il giocatore che ha più probabilità di uscire. In ogni caso sarà una decisione presa collegialmente dalla società». […]

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Alla fine la scelta è stata compiuta, non senza sofferenze e qualche comprensibile imbarazzo. Sarà Alex Pederzoli a rimanere fuori lista fino al termine della stagione. Il regista ravennate, sin dal primo momento, era parso il predestinato per una serie di ragioni, non ultima l’infortunio al ginocchio (lesione di secondo grado del legamento collaterale del ginocchio) che lo terrà fuori ancora diverse settimane. Pederzoli era stato più volte sul punto di essere ceduto a gennaio e la pista più concreta portava ad Avellino. La trattativa, che a un certo punto pareva in dirittura d’arrivo, si è arenata proprio alle battute finali, perché il club irpino ha scelto Federico Moretti come regista di centrocampo, ritenendolo più adatto al 4-4-2 di Walter Novellino rispetto a quanto sarebbe stato Pederzoli. Oltre a Pederzoli era stato in ballo anche Gianni Fabiano mentre l’opzione su Loris Tortori, pure ventilata, è subito accantonata quasi subito. Adesso per Pederzoli si aprono due strade: la prima è quella di uno sgradevole «parcheggio» in tribuna fino a giugno, senza poter disputare partite ufficiali. Assieme al suo agente, però, si sta valutando anche un possibile prestito all’estero per il regista ravennate. Un po’ di tempo per trovare una strada alternativa c’è, staremo a vedere cosa verrà deciso. E intanto Rolando Bianchi, dopo aver rifiutato il trasferimento in Lega Pro al Venezia, ha ricevuto due offerte: una dall’Olanda e una dalla Grecia. Essendo svincolato, ha tempo fino al 28 febbraio prima di prendere una decisione. […]

Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Alex Pederzoli in pole position per finire fuori dalla lista che il Venezia presenterà domani alla Lega. «In questo momento è lui il candidato principale”, ha ammesso Giorgio Perinetti, responsabile dell’Area Tecnica del Venezia, «ci prendiamo comunque tutto il tempo a disposizione. In due giorni può accadere tutto o niente». Vale a dire fino a domani, una scelta non facile, dettata anche dall’infortunio al ginocchio sinistro, rimediato nell’amichevole contro la Berretti al Penzo, che terrà fuori il centrocampista piacentino almeno per altre due settimane. Pederzoli, come quasi tutti i componenti della rosa di Pippo Inzaghi, ha il contratto con il Venezia fino al 30 giugno 2018, è stato titolare inamovibile nel Venezia saltando solo 38’ nelle prime 15 gare di campionato, fino al derby con il Padova. Poi la panchina a Fano, dettata anche dal turn-over del turno infrasettimanale, nuovamente titolare (e decisivo con il penalty trasformato) contro il Gubbio, in panchina a Bergamo contro l’Albinoleffe, poi altre due gare da titolare con Maceratese (due assist) e a Forlì. Inzaghi lo ha escluso, preferendogli l’emergente Leo Stulac, anche contro il Mantova. Poi l’infortunio al ginocchio (giovedì 19 gennaio), la diagnosi (distorsione) e lo stop, quantificato in tre-quattro settimane dalla società. Pederzoli ha finora collezionato 18 presenze in campionato (con 3 reti) e 2 in Coppa Italia (2 gol), dove deve scontare due delle tre giornate di squalifica rimediate con il Sudtirol. Questa la situazione al momento, quindi nessuna rescissione del contratto, nessuna messa fuori rosa, ma un’esclusione dalla lista che sarà presentata alla Lega che impedirà di disputare partite ufficiali con il Venezia. […]

Ore 12.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non sarà tesserato, almeno per il momento, il diciannovenne Leonardo Rocha Miramar, attaccante arrivato ieri a Vicenza e subito allenatosi con la squadra. La società, infatti, prima di procedere, vuole valutare le condizioni della punta brasiliana con passaporto portoghese, che ha appena rescisso il contratto col Bayern Monaco B e che è stato seguito dal Foggia a gennaio. Da sottolineare, comunque, che il ds Antonio Tesoro ha tenuto un posto libero in lista e che, fino al 28 febbraio, nell’eventualità, sarebbe possibile tesserare uno svincolato. Ieri sono circolate voci a proposito di un interesse per Rolando Bianchi, che ha rescisso nei giorni scorsi dal Perugia. Voci subito smentite, tanto che al momento la destinazione del centravanti sembra essere la Grecia o l’Olanda, da cui sono arrivate proposte concrete. La squadra, intanto, continua la preparazione in vista della trasferta di Bari, dove ritroverà subito due ex come Cristian Galano e Filip Raicevic. Un doppio incrocio curioso, considerato che il percorso inverso lo hanno compiuto nel frattempo Soulemayne Doumbia e Giuseppe De Luca. […]

Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) Adesso la parola passa, definitivamente, al campo. Se e quanto il tecnico Pierpaolo Bisoli è soddisfatto della campagna acquisti invernale condotta dal presidente Pastorelli e dal ds Tesoro, lo spiegherà in maniera dettagliata nella conferenza stampa che precederà Bari-Vicenza. Di certo l’attacco del Vicenza è cambiato profondamente: via Filip Raicevic e Cristian Galano, diretti proprio a Bari, dentro Giulio Ebagua e Giuseppe De Luca, peraltro già compagni due anni fa nel capoluogo pugliese, oltre che al Varese nel 2010/11. […] A centrocampo la sensazione è che il ds Tesoro abbia individuato il giocatore che mancava: Robert Gucher ha infatti le caratteristiche del regista vero e proprio, ruolo in cui finora il Vicenza si era dovuto affidare solamente al duttile Urso, jolly preziosissimo opportunamente mantenuto in organico. L’ex capitano del Frosinone aggiunge senso del tempo, della geometria ed esperienza ad una linea mediana che pare ben assortita con il combattente Rizzo e una mezzala tutta corsa come Signori. C’è poi la curiosità di scandagliare le potenzialità del giovane Joseph Perfection giunto in prestito dalla Roma: il fisico c’è di sicuro, vedremo il resto. La difesa era il reparto che più degli altri aveva cominciato a funzionare a dovere, e opportunamente è stata preservata e puntellata. In porta, dati i frequenti acciacchi di Benussi e Vigorito, si è acquisito un terzo portiere come Costa, un po’ più rodato dei giovanissimi Dani e Zironelli. A destra la coperta è ampia con Pucino, Zaccardo e Bianchi; lo stesso Zaccardo può alternarsi senza contraccolpi da centrale ai pilastri Esposito e Adejo; a sinistra, considerando la “via crucis” muscolare di D’Elia, è stato opportuno aggiungere un terzino di ruolo (Doumbia) oltre all’adattato e inesperto Zivkov. […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) Amedeo Benedetti fa correre la memoria alla strepitosa vittoria granata al Tombolato con il Verona e a quella punizione dal limite calciata di sinistro a girare che si infilò sotto l’incrocio: perla che brilla in quel 5-1 che resterà nella storia. Ma l’incantesimo va rotto e bisogna guardare avanti. «Spero proprio che per me quel gol non sia l’ultimo – auspica l’ex Chievo-, lavoriamo di frequente durante la settimana sui calci piazzati. Anche negli anni scorsi ho calciato spesso le punizioni. Magari segnassi di nuovo sabato con la Pro Vercelli, ma conta di più la vittoria della squadra in qualsiasi modo arrivi. Meglio sarebbe sbloccare il risultato all’inizio, però andrebbe bene anche se si vincesse al 90’». […] Sull’avversario aggiunge il ventiseienne di Rovereto: «Nell’andata sono andati in difficoltà nella fase difensiva, ma poi si sono sistemati. Si sono rinforzati a gennaio con alcuni elementi molto validi, fra cui Vives, un giocatore da serie A tecnicamente molto forte che darà loro una mano. Mi aspetto una Pro Vercelli preparata e arrabbiata che vorrà rifarsi dalla sconfitta di sabato scorso con il Trapani, dove avrebbe meritato un altro risultato soprattutto nel primo tempo. Giocheranno guardinghi e cercheranno di colpirci nelle ripartenze. Noi dovremo metterci attenzione e scendere in campo con la massima determinazione per fare la nostra partita».

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) L’aria di Cittadella stimola… i terzini. È curioso, ma in questa stagione, nel giro di pochi mesi, sono diventati papà o papà bis Salvi, Pedrelli e Martin, che hanno tutti arricchito le rispettive famiglie con l’arrivo di un maschietto. «Mancavo solo io, ma ai primi di aprile mi aggiungerò al gruppo, visto che nascerà Matilde», sorride il venticinquenne Amedeo Benedetti, instancabile pendolino sulla fascia sinistra granata. «Vorrà dire che avremo un altro argomento di discussione in spogliatoio. Ancora non ho chiesto consigli ai compagni, ma mi sa che troverò facilmente chi potrà darmi qualche dritta su come comportarmi». […] Una delle differenze più grosse rispetto alla scorsa stagione riguarda le difficoltà che state incontrando lontano dal Tombolato, dove avete perso 6 delle 11 gare disputate, 5 delle quali di fila. «Ma non credo ci sia un “fattore trasferta”. Prendete quella di Terni: la prestazione c’è stata, come in quasi tutte le partite di questa stagione. Abbiamo disputato una buona gara, ma non ci ha portato punti. Se l’avessimo sbloccata subito, la Ternana si sarebbe sbilanciata e avremmo assistito a un altro tipo di sfida. Però è evidente che dobbiamo migliorare, perché abbiamo dimostrato che arriviamo sin lì, ma ci manca qualcosa per fare il salto definitivo. Non ci resta che lavorare, è l’unica ricetta che esiste». Avrete modo di rifarvi contro la Pro Vercelli domani al Tombolato, stadio che vi ha regalato 24 punti su 37. «Abbiamo una grande voglia di rifarci, ma credo sia la stessa che hanno i piemontesi. Sarà una gara difficile perché anche loro arrivano da una sconfitta immeritata: hanno perso 3-1 con il Trapani, ma, a fine primo tempo, guardando le occasioni avute, potevano trovarsi avanti di due o tre gol». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) «Siamo quattro-cinque squadre a poter puntare in alto: oltre a Venezia e Parma, con quest’ultimo che ha fatto un mercato invernale fuori classifica, la Reggiana ha un organico attrezzatissimo e il Pordenone mi ha impressionato per il suo gioco. Quanto a noi, dobbiamo continuare a usare le nostre armi come abbiamo fatto fino adesso, mettendoci fame e umiltà». […] Tra i nuovi arrivati c’è anche Luca Berardocco, che è già stato suo compagno un anno fa alla Carrarese e ancora prima al Pescara. «Lo conosco bene. E’ un bravissimo ragazzo e sa giocare a calcio. Ci darà una grande mano anche perché è un giocatore dotato di personalità: si fa dare la palla e non ha paura di niente. Ma è tutta la squadra che deve continuare a esprimersi con la convinzione di potersela giocare fino alla fine. Sappiamo che non dobbiamo mollare mai». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Domenica comunque ci vorrà attenzione, perché anche la Maceratese è più forte avendo un organico che le permette di stare a ridosso della zona play off. Troveremo una formazione che in casa ha faticato sempre un po’ essendo abituata a giocare di rimessa, e ciò significa che nel fare la partita non dovremo scoprirci prestando il fianco alle loro ripartenze». Naturalmente si punta al risultato pieno nell’auspicio di rosicchiare ulteriore terreno a Venezia e Parma, che sono comunque a portata di mano. «La cosa più importante, che ci siamo anche detti tra noi giocatori durante la sosta, è restare agganciati il più possibile al treno di testa perché il campionato si deciderà in primavera, e dobbiamo arrivarci nelle migliori condizioni mentali e di graduatoria».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Il suo primo gol biancoscudato risale a un girone fa proprio nella sfida con la Maceratese, che sarà domenica di nuovo sulla strada del Padova lanciato più che mai nella corsa al vertice. Il protagonista in questione è Francesco Dettori, pronto a suonare la carica in vista dell’appuntamento in terra marchigiana. «Ho un ricordo agrodolce di quella partita, nel senso che ero contento per essermi sbloccato, ma anche rammaricato per una gara stregata dato che dopo aver dominato avevamo subito il pareggio nell’ultima azione. Di sicuro oggi siamo una squadra più matura e convinta dei nostri mezzi, mentre in quella occasione attraversavamo un momento non felicissimo che aveva influito anche sul risultato».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Questione di obiettivi, quindi? «Ci crederò fino alla fine, sono convinto che il Padova possa giocarsi tutte le sue carte per la promozione in Serie B, e io ho deciso per questo di declinare la proposta che mi è arrivata. In attacco siamo in tanti, ci sono ottimi giocatori, ma non è il semplice numero delle presenze che cambia la mia stagione: anche se non posso giocare sempre, non mi tirerò mai indietro». Uscito Germinale, entrato De Cenco: lì davanti i numeri sono rimasti gli stessi anche dopo il mercato. «Il mister ci chiede di dare tutti quanti il massimo, siamo quattro attaccanti molto validi e tra noi c’è una sana concorrenza: l’importante è che ci sia sempre una soluzione. Altinier e Neto stanno giocando bene, le loro qualità non si discutono, ma noi siamo pronti a dire la nostra quando ce n’è bisogno».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per lo meno, fino a che negli ultimi giorni non è arrivata l’offerta della Casertana, l’unico club in cui avrebbe potuto nuovamente trasferirsi. «Da quando sono arrivato in Italia già due volte mi sono spostato a gennaio. E non è che sia andata male, però cambiare a campionato in corso è sempre un passo complicato. Qui a Padova abbiamo costruito una base, c’è un gruppo di bravi ragazzi, una vera famiglia all’interno della quale mi trovo bene, con tutti. A Caserta sarei tornato in un ambiente e in una città che già conosco, ma qui so che cosa può fare la squadra, e ci credo fortemente».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Con il mercato invernale finalmente alle spalle, da ora in avanti sarà solo il campo a parlare. Soprattutto per chi, nelle ultime settimane, ha visto il proprio nome accostato ad altri club. È il caso di Luis Alfageme, che proprio negli ultimi giorni di gennaio è tornato ad essere chiacchierato. Ha scelto lui, in prima persona, di rimanere in biancoscudato. E il motivo è presto detto. «Io ho sempre pensato al campo e al Padova, a dire la verità», le parole dell’attaccante argentino. «Non ho mai avuto l’intenzione di muovermi da qui, le mie partite sin qui le ho sempre giocate e dal tecnico mi sono sempre sentito considerato. Per questo ero tranquillo».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Prosegue la preparazione del Padova in vista della trasferta di domenica pomeriggio in casa della Maceratese. Ieri, come di consueto al giovedì, l’allenamento è stato incentrato su una partitella in famiglia, nel corso della quale mister Brevi ha mischiato le carte. Unico assente Tommaso Fantacci, a causa dell’infortunio alla spalla subìto due giorni fa. Quella di oggi, però, è una giornata cruciale proprio per il tecnico: la Corte d’appello della Figc deciderà infatti in merito al ricorso del Padova contro le due giornate di squalifica. Se verrà accolto, Brevi potrà tornare in panchina già contro la Maceratese. I biglietti per il settore ospiti dello stadio “Helvia Recina” saranno intanto disponibili in prevendita fino alle 19 di sabato nei punti vendita di Padova (Totoricevitoria “Casa Fortuna”, presso il centro commerciale La Corte) e Cittadella (Bar dello Sport di via Gabrielli 13) al costo di 12 euro, con riduzioni per over 65, donne, under 18 e portatori di handicap. È attiva la promozione “Porta un amico allo stadio”, e sul sito del circuito BookingShow è anche possibile acquistare i biglietti e stamparli da casa. […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Non è passata sotto silenzio la vicenda del trasferimento last minute del centrocampista gambiano Yusupha Bobb, conteso fino all’ultimo fra Bassano e Padova. Ieri, al quartier generale giallorosso, il presidente Stefano Rosso e il dg Werner Seeber hanno convocato una conferenza stampa durante la quale è stato toccato anche l’argomento Bobb: «Visto l’infortunio grave subito da Bianchi — ha spiegato Seeber precisando che il centrocampista rimarrà fuori almeno un mese e mezzo — abbiamo voluto tutelarci e avevamo individuato un bel giocatore (Bobb appunto, ndr) chiudendo già la trattativa col Chievo, firmando i moduli e raggiungendo l’accordo anche col procuratore. Poi è intervenuta un’altra società, che evidentemente deve aver offerto più soldi e abbiamo virato su altri obiettivi. Il Chievo, che aveva in mano la nostra documentazione, ha voluto che venisse rispettato l’accordo, poi evidentemente qualcuno si è rivelato molto convincente. Loro hanno una procedura molto particolare, non vengono a fare il mercato a Milano, stanno nella loro sede e la documentazione viene inviata lì. E noi non ce la siamo certo inventata, quella documentazione….». Rosso ha poi rincarato la dose, precisando che evidentemente «qualcosa non è andato in modo lineare, purtroppo il mercato va così, sono leggi che talvolta lasciano perplessi…». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Berardocco, com’è andato il debutto con il Padova? «Sono soddisfatto. È stata una giornata di festa, era il compleanno della società, c’era tanta gente allo stadio, non potevamo sbagliare partita. E infatti l’abbiamo portata a casa, giocando un buon calcio. Direi che è stata una bella sensazione. Quanto a me, ho cercato di non strafare, posso fare ancora di più». La sensazione, infatti, è che lei abbia giocato scegliendo la semplicità. «E’ così, ho cercato di fare solo le cose che mi aveva chiesto il mister. Loro hanno pressato alto soprattutto nel primo tempo e ho cercato di far viaggiare il pallone. Ogni partita fa storia a sé». Com’è stato ritrovare qui il suo vecchio amico Francesco Dettori? «Ci conosciamo molto bene, l’anno scorso abbiamo militato assieme nella Carrarese, quindi ognuno sa come gioca l’altro e come fare per trovarlo. Non serve nemmeno parlarci a volte, so come si muove Ciccio e lui sa come mi muovo io. Credo che la squadra ne abbia beneficiato, ma quello che mi ha favorevolmente impressionato del Padova è che c’è un grande gruppo. Uno spirito di squadra non comune». Lei si crede nella promozione diretta? «L’ho detto sin dal primo giorno: ci credo. E sarà bene cercare di pensare solo a noi stessi, senza stare lì a guardare troppo la classifica. Domenica c’è stato un turno favorevole, abbiamo recuperato due punti a Venezia, Parma e Pordenone, la vetta adesso è distante solo quattro punti. Ma ci vuole tanta pazienza, il campionato è ancora molto lungo, verrà il tempo degli scontri diretti. Insomma, ne devono succedere ancora di cose…».

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 46, Parma 43, Padova e Pordenone* 42, Reggiana 40, Bassano 37, FeralpiSalò, Gubbio* e Sambenedettese 35, AlbinoLeffe 30, Maceratese* 28, Santarcangelo 27, SüdTirol 24, Ancona e Forlì 23, Lumezzane* e Modena* 22, Mantova 20, Teramo* 19, Fano 16.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della ventitreesima giornata: AlbinoLeffe-Forlì 1-1 (Guerriera (Al) al 36′ pt, Tentoni (Fo) al 34′ st), Lumezzane-FeralpiSalò 0-1 (Surraco (Fs) al 43′ st), Modena-Teramo 2-1 (Ilari (Te) al 17′ pt, Diop (Mo) al 7′ st e al 13′ st), Sambenedettese-Gubbio 2-0 (Vallocchia (Sa) al 22′ pt, Mancuso (Sa) al 32′ st), SudTirol-Bassano 1-1 (Furlan (St) al 16′ st, Minesso (Ba) su rigore al 45′ st), Venezia-Parma 2-2 (Baraye (Pr) al 15′ pt, Nocciolini (Pr) al 18′ pt, Moreo (Ve) al 4′ st, Geijo (Ve) su rigore al 42′ st), Ancona-Maceratese 0-1 (Quadri (Ma) su rigore al 45′ st), Padova-Fano 3-0 (Neto Pereira (Pd) al 36′ pt, Altinier (Pd) al 11′ st, Cappelletti (Pd) al 15′ st), Pordenone-Mantova 0-0, Santarcangelo-Reggiana 0-2 (Cesarini (Re) su rigore al 42′ pt, Rozzio (Re) al 29′ st)

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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