Cittadella-Vicenza, Paolucci: “Daremo il massimo per vincere con l’Entella! E ai biancorossi auguro…”

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Alla fine l’immagine più bella del derby non viene dal campo ma dalla sala stampa, con Andrea Paolucci che, richiamato dopo un’ottima prestazione, si presenta stringendo in braccio la piccola Calliope, sua figlia, e la tiene con sé per tutte le interviste di rito. Lei è intimidita dall’attenzione e non parla, se non quando le si chiede se il papà è bravo, e così annuisce con tutto il candore dei suoi tre anni. «È il mio portafortuna», sorride il centrocampista del Cittadella, fra i protagonisti della vittoria sul Vicenza, «perché non viene tanto spesso allo stadio, ma quando c’è le cose vanno sempre bene». E papà Andrea bravo lo è stato sul serio, anche perché ha saputo che avrebbe dovuto giocare a pochissimi minuti dalla partita, dopo l’indurimento all’adduttore accusato in fase di riscaldamento da Bartolomei, che doveva essere titolare al suo posto. «In pratica mi sono scaldato in campo, a gara in corso» ammette il centrocampista granata. «Ma è andata bene così, no? L’importante è farsi trovare pronti. In questo caso la gara era particolarmente difficile, perché si trattava di un derby da “dentro o fuori” per tutte e due le squadre».

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Poter contare su una rosa di “tutti titolari”, come ripete Venturato, è stata la vostra forza sia nella passata stagione sia in questa. «È così. Dispiace solo per gli infortuni, che ci stanno tartassando, dalla frattura alla tibia di Scaglia, che ha finito la stagione, al colpo in testa che ha subìto Varnier, a Litteri, che speriamo di ritrovare, allo stesso Benedetti, che ne avrà probabilmente per un paio di settimane».

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«Sappiamo che se vinceremo a Chiavari saremo matematicamente quarti. Daremo il massimo per riuscirci». Avete spedito il Vicenza in Lega Pro, vendicando lo sgarbo di un paio d’anni fa, quando i ruoli erano invertiti. Con Scaglia siete gli unici due superstiti di quella sfida ancora in forza al Citta. «Quando una squadra retrocede non fa mai piacere. Io ci sono passato e ora non posso che fare al Vicenza l’in bocca al lupo per una pronta risalita».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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