Live 24! Padova, la scelta dell’allenatore sarà ardua: il borsino è in continuo mutamento…

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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) […] Nel frattempo, le gerarchie di preferenza stilate dalla società le avete viste ieri: da queste, come avrete intuito, è uscito definitivamente Mario Petrone (insormontabili motivi di incompatibilità alla base del mancato ritorno), mentre restano in piedi le candidature di Gianluca Atzori e Diego Zanin. Col rispetto dovuto a due professionisti del pallone, si tratta entrambe di opzioni molto deboli. Il loro ruolino è eloquente, è in ribasso da diverse stagioni e una società che viaggia sull’onda dell’entusiasmo come Bassano, con una proprietà e una base economica invidiabile non può permettersi di scommettere su due profili in cerca di rilancio. Persone stimabilissime, beninteso, ma con più flop che successi nel curriculum. Molto meglio semmai, investire su un emergente o su un giovane di prospettiva. […] Ecco perché il management virtussino monitora da vicino anche il mondo della Primavera. E se ieri è spuntata l’eccellente figura di Massimo Pavanel, ex timoniere dei ventenni dell’Hellas, che ha scelto di uscire anticipatamente dal contratto con gli scaligeri per mettersi in gioco in una Lega Pro, oggi è affiorata anche l’ipotesi di Federico Guidi, 42 anni, fiorentino, skipper della Primavera viola che domani sfiderà la Juve nella semifinale scudetto a Sassuolo. Anche lui, dopo diversi campionati nel vivaio dei gigliati ha deciso di cominciare l’avventura col calcio dei grandi, è quotatissimo sul piano tattico e dell’organizzazione, meno in quello dei rapporti con lo spogliatoio. Non ha cioè le capacità comunicative di Pavanel, per capirci, anche se è abituato da sempre a ottenere risultati coi giovani. Sullo sfondo rimane infine William Viali, 43 anni, ex condottiero dell’Alto Adige da cui è stato esonerato nel corso della stagione ma con minori chance di approdo e soprattutto Giuseppe Magi, 46 anni, l’artefice del Gubbio boom. […]

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Riecco Tacopina, tocca al presidente fissare le certezze per dare il via all’operazione-Serie B. Settimana chiave in casa di un Venezia i cui tifosi attendono, innanzitutto, una parola definitiva circa la riconferma del ds Giorgio Perinetti e dell’allenatore Pippo Inzaghi. Entrambi hanno già il contratto per la stagione 2017/18 ma finora, nonostante le varie dichiarazioni volte a rassicurare l’ambiente, non è mai stata data quell’ufficialità necessaria per sgombrare definitivamente il campo dai dubbi. Il numero uno Joe Tacopina ascolterà le richieste tecniche (e strutturali fuori dal campo) di Perinetti al quale ha già proposto un prolungamento oltre il 30 giugno 2018 e di Inzaghi, cercando la definitiva quadratura sul fronte del budget da investire e degli obiettivi da inseguire. […] Per quanto riguarda le date il campionato di B inizierà venerdì 25 agosto, proseguirà anche nelle festività natalizie (24 e 31 dicembre) e terminerà il 18 maggio: sosta invernale di tre settimane a gennaio, turni infrasettimanali il 19 settembre, 24 ottobre, 27 febbraio e 17 aprile. Sul fronte dei diritti televisivi (appena iniziata la discussione sul triennio 2018-2021) nel 2017/18 la pay tv Sky darà alla Lega Serie B 22 milioni da ripartire tra 19 società (una parte uguale per tutti e una legata ai risultati), escluse le tre retrocesse dalla A che avranno un loro paracadute. […]

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ieri pomeriggio, nella sede di via Rosellini a Milano della Lega di serie B, nel corso dell’assemblea che apre di fatto le danze per la nuova stagione, sono state tracciate le linee guida per il prossimo campionato cadetto. Campionato a cui parteciperà il Venezia, che si aggiungerà al Cittadella in rappresentanza del Veneto. È stato confermato per la prossima stagione 2017-2018 il title sponsor ConTe.it; Kappa, invece, firmerà il pallone ufficiale per i prossimi quattro campionati così come le Players Kit della rappresentativa serie B Italia. Stabilite, inoltre, le date di inizio e di fine campionato. L’open day della competizione è fissato per venerdì 25 agosto 2017, con chiusura di sipario prevista venerdì 18 maggio 2018. Quattro, infine, i turni infrasettimanali: martedì 19 settembre 2017, martedì 24 ottobre 2017, martedì 27 febbraio 2018 e martedì 17 aprile 2018. Alla riunione ha partecipato anche il dg del Venezia Dante Scibilia, che poi ha raggiunto nuovamente in serata Mestre, dove oggi è atteso il presidente Joe Tacopina. Il numero uno arancioneroverde è partito ieri sera da New York e farà il suo sbarco in Italia oggi dove lo attendono decisioni molto importanti. Fra queste la posizione di Filippo Inzaghi resta l’argomento più importante su cui sciogliere le riserve: non certo da parte del numero uno arancioneroverde, ma è l’allenatore a chiedere certezze tecniche per rimanere senza esitazioni. […]

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia entra in Serie B, Joe Tacopina atterra a Tessera. Ieri il direttore generale Dante Scibilia e il segretario generale Davide Brendolin hanno partecipato all’assemblea ordinaria della Serie B, diretta dal vicepresidente Corradino e dal direttore generale Paolo Bedin, la prima che ha preso in esame le tematiche per la stagione 2017-2018 e ufficializzate le date della prossima stagione. «Abbiamo cercato di capire come funziona la nuova macchina organizzativa» commenta Dante Scibilia, «siamo stati presenti in veste di uditori in quanto, come le altre neopromosse, non abbiamo ancora diritto di voto. Sono state affrontate le tematiche relative alla legge Melandri e ai diritti televisivi del triennio 2018-2021, visto che per questa stagione la suddivisione è già stata stabilita». Metà in parte uguali e metà in base ai risultati ottenuti sul campo. In dirittura d’arrivo anche l’ufficializzazione delle date di Sappada. «Ieri ci siamo scambiati i contratti» conferma il direttore generale «l’annuncio potrebbe arrivare anche in giornata». […] Il ritorno di Tacopina sbloccherà la situazione, innanzitutto avrà dei colloqui con Perinetti e Inzaghi per l’allestimento della squadra. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà una final four più nordica che mai, ma soprattutto dai grandi numeri, che ha già premiato – per composizione – il girone del quale faceva parte il Pordenone. Oltre ai ramarri ci sono infatti le due emiliane, Parma e Reggiana, arrivate rispettivamente seconda e quinta nel raggruppamento vinto dal Venezia di Pippo Inzaghi. Completamente escluso dalle migliori quattro il gruppo del Sud, che nel 2016 era arrivato in finale con il Foggia di De Zerbi e che quest’anno mastica amaro dopo le eliminazioni di Lecce e Cosenza. Ecco allora tutti i numeri della competizione che inizierà martedì alle 20.45 con Pordenone-Parma. Se i dati della stagione regolare facessero fede anche durante le partite secche, trionferebbe a priori l’Alessandria. La squadra piemontese è quella che, tra le quattro magnifiche, ha totalizzato il maggior numero di punti. Nella corsa a due poi persa contro la Cremonese, i grigi hanno toccato quota 78, distanziando le altre di un abisso. Quella dell’Alessandria è anche la miglior difesa delle finali, con solamente 33 reti subite a fronte delle 36 del Parma e delle 42 del Pordenone. Ma è del ramarro, e qui lo scettro non lo può rubare nessuno, l’attacco più prolifico. Rachid Arma e compagni sono riusciti a segnare ben 68 gol, superando di quattro reti gli alessandrini e distanziando pure Parma (55 i centri all’attivo nella stagione regolare) e Reggiana (quello granata è il reparto offensivo meno prolifico: solamente 43 le reti in totale). […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tanto rumore per nulla. L’avventura nel profondo Sud si è conclusa nel migliore dei modi. Le porte dell’inferno promesso via web dai tifosi cosentini sono rimaste chiuse. Fantastico, caloroso e fragoroso il sostegno dei supporter rossoblù, ma corretto e sportivissimo. I complimenti al tifo del San Vito-Marulla sono arrivati da Lovisa («Un ambiente e un pubblico che meritano categorie superiori»), quelli per la squadra di De Angelis da Bruno Tedino che, con la sua consueta onestà, ha affermato: «Probabilmente, prendendo in esame complessivamente le due partite, abbiamo meritato il passaggio alle semifinali. Ma domenica il Cosenza avrebbe meritato di vincere». Il collega Stefano De Angelis ha apprezzato: «Tedino ha ammesso che avremmo dovuto vincere. Lo ringrazio. Alla fine però conta il risultato». […] Già durante il rientro in treno (fino a Mestre, incontrato in vettura il vescovo Pellegrini) e poi in pullman sino al De Marchi (tifosi festanti hanno accolto il gruppo), il pensiero di Tedino era tutto rivolto alla semifinale di martedì al Franchi con il Parma. Riavrà a disposizione Michele De Agostini, ma dovrà rinunciare ancora una volta all’apporto di Stefani. Il capitano, già in diffida, si è beccato un giallo e sarà costretto a saltare la supersfida con i ducali. «È un’assenza pesante ammette l’allenatore , per la sua esperienza, la sua personalità e il suo carisma. Ma altre volte abbiamo dovuto rinunciare a lui, così come ad altri giocatori importanti, e siamo sempre riusciti a cavarcela, grazie all’impegno e alla serietà di chi è subentrato». In dubbio pure la disponibilità di Arma per uno stiramento.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «E adesso andiamo a Firenze a divertirci, senza escludere di poter riservare la sorpresina anche al Parma». L’appetito vien mangiando. In realtà a Mauro Lovisa quell’appetito non è mai mancato. Alle finali a 4 del Franchi inizialmente credeva solo lui. Anzi, il livello dell’asticella della prestazione che si alzava di mese in mese dava fastidio a più di qualcuno, nell’ambiente. Bisogna ammettere che ancora una volta re Mauro aveva ragione. Pordenone al Franchi insieme a Parma (l’avversaria della semifinale di martedì 13 alle 20.45), Reggiana e Alessandria. Innanzitutto va fatta una considerazione: delle 4, ben 3 hanno militato nel girone B. Questo sottolinea ulteriormente il livello qualitativo del gruppo nord-orientale ed esalta una volta di più l’ottima stagione di Bruno Tedino e dei suoi ragazzi. «È come una favola sorride Lovisa -: Cenerentola e le tre sorelle. Certamente, fra le quattro società arrivate alle semifinali, noi siamo quella con il budget decisamente più contenuto. Nel calcio, però, non sempre hanno la meglio i più ricchi – evidenzia il presidente -. Quello che ha fatto l’Atalanta è estremamente indicativo. Noi non spendiamo i soldoni delle altre, ma abbiamo un progetto serio. Siamo in C da sole tre stagioni, eppure conclude re Mauro con soddisfazione – nelle ultime due abbiamo raggiunto le semifinali. Per ora». Sulla strada della finalissima del 17 giugno c’è dunque il predestinato Parma. I crociati avrebbero dovuto essere fra le tre (Cremonese, Venezia e Foggia) già promosse. Ha soffiato loro il posto il Venezia di Pippo Inzaghi, grazie anche a qualche episodio di autolesionismo in casa giallobù. Domanda: chi vedrebbero meglio in B i signori del sistema calcio fra un Parma, conosciuto in tutta Italia e all’estero, capace di portare una media di 10 mila spettatori al Tardini in una stagione di Terza serie meno brillante del previsto, e un Pordenone che riesce a riempire l’esiguo Bottecchia (capienza 2400) solo un paio di volte l’anno? Per fortuna, come ha sottolineato Lovisa, gli dei del pallone non sempre favoriscono le logiche di mercato. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Il centro De Marchi è affollato già alle 20, nonostante la squadra sia partita appena mezz’ora prima in pullman da Mestre. L’atmosfera, già calda, esplode definitivamente quando il pullman neroverde passa il piazzale Atleti azzurri d’Italia e arriva attorno alle 20.30 nel parcheggio della casa del Pordenone: il primo a scendere dalla corriera è il dirigente Enrico Pitau, poi via via tutti gli altri, accolti con un applauso sincero dalla folla. L’ovazione è per il tecnico, Bruno Tedino, forse l’autore principale del miracolo dei ramarri: il trainer è chiamato a gran voce dal pubblico, in molti cercano una foto con lui o semplicemente vogliono scambiare due battute sul momento e sullo storico traguardo raggiunto dalla squadra. I fan poi si spostano assieme allo staff tecnico e giocatori vicino al bar del centro, dov’è stato preparato un rinfresco per festeggiare. Non si sono mai visti così tanti tifosi ad accogliere il Pordenone al rientro di una trasferta. Un aspetto che ha fatto felici i giocatori, sia quelli più abituati a raccogliere l’abbraccio della gente, sia tutti gli altri e in particolare Matteo Buratto, che il neroverde lo indossa dal 2013 e con questi colori ha ottenuto la promozione in Lega Pro. […] La squadra riprenderà a lavorare domani alle 16, dopo un ulteriore giorno di riposo concesso da Bruno Tedino. D’altronde il gruppo ne aveva bisogno, visto che il viaggio di ieri è stato pesante: 12 ore tra treno e corriera per un totale di 1.100 chilometri. Nelle prossime ore si farà di tutto per recuperare Rachid Arma, ma non c’è grande fiducia nello staff medico. Il bomber marocchino ha subito uno stiramento e domani si dovrebbe sottoporre agli esami del caso. Per il resto sono tutti a disposizione, eccetto Berrettoni. Mirko Stefani si allenerà e spererà in un’altra impresa dei compagni: in finale il capitano vuole esserci.

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Ancora una volta – ed è la seconda di fila – il Pordenone è in semifinale playoff di Lega Pro. Una vera impresa quella della stagione in corso, in quanto i neroverdi in campionato erano inseriti nel girone più duro e perché, per arrivare sin quaggiù, hanno dovuto superare tre turni (e non uno solo come nel 2015-2016). Sulla strada di De Agostini e compagni ora c’è il Parma, con cui durante l’annata hanno perso in entrambe le occasioni. Tuttavia la serie negativa si può ribaltare, seppur i ramarri affronteranno il match del 13 giugno a Firenze – si giocherà alle 20.45, diretta tv su Raisport) privi di due pedine importanti e pure di Bruno Tedino, squalificato per un turno per essersi rifiutato di effettuare il terzo tempo. […] I ramarri, però, oltre che senza gli infortunati Berrettoni e Arma, giocheranno a Firenze privi di Stefani (squalificato) e pure di Tedino, anche lui appiedato per una giornata per avere rifiutato di partecipare al terzo tempo e per aver rivolto all’arbitro un’espressione irriguardosa. Questa la motivazione del giudice sportivo e, a dirla tutta, sembra strano che il tecnico si sia rifiutato di partecipare a un momento di fair play soprattutto dopo aver avuto la certezza del passaggio del turno: Tedino è uomo di sport e si è sempre distinto per la sua correttezza. A riguardo la società non ha voluto rilasciare dichiarazioni: lo farà dopo aver letto il referto del delegato. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Materialmente non è stato certo un esodo biblico: 12 fedelissimi neroverdi (9 “eroi” arrivati in pulmino, 3 in aereo compreso l’assessore Loperfido) a fronte di undicimila persone presenti allo stadio San Vito-Marulla… Però l’esodo è stato “morale”. Sì, perché migliaia di appassionati e non, che magari lo diventeranno o lo sono diventati nell’occasione, hanno abbracciato il Pordenone, impegnato a Cosenza per il ritorno dei quarti di finale playoff, di fronte al maxischermo di piazzetta Calderari. Pronti a trattenere il fiato nei momenti di maggior rischio per la porta di Tomei e ad esplodere di gioia al triplice fischio. Maxischermo che sarà riproposto martedì sera per la semifinale di Firenze contro il Parma. Le immagini stavolta saranno quelle di Raisport, mentre Udinese tv assicurerà una trasmissione con pre e post-partita e collegamenti durante da piazzetta Calderari. […] Oggi la Lega Pro dovrebbe fornire i dettagli sulle prevendite e sul numero di tagliandi a disposizione. Il Franchi ha 43 mila posti, non dovrebbero esserci problemi di disponibilità, anche se il Parma verosimilmente porterà in toscana almeno 10 mila tifosi, che è poi grossomodo il numero dei suoi abbonati. La stima è che da Pordenone potrebbero partire 500, forse mille tifosi. Si stanno già organizzando pacchetti con viaggio in pullman e c’è anche ci si sta già organizzando con mezzi propri o prenotando posti sui treni veloci per non rischiare di trovare prezzi maggiorati. Attenzione però: potrebbe essere necessaria la tessera del tifoso per tutti. La benedizione. A proposito di treni, ieri rientrando da Cosenza sul Frecciargento Roma-Mestre, i ramarri hanno incontrato un loro tifoso speciale, il vescovo Giuseppe Pellegrini, di rientro da Roma: «Se sarò a Firenze? – ha detto dopo gli immancabili complimenti -. È complicato. Ma vi penserò nelle mie preghiere…».

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Alfredo Pastorelli non è più il presidente del Vicenza calcio. Con una comunicazione ufficiale al consiglio d’amministrazione e a quello sindacale, poco dopo le 18 di ieri l’ormai ex massimo dirigente ha comunicato le irrevocabili dimissioni dalla carica di presidente, amministratore delegato e di consigliere della società biancorossa. «Ringrazio sentitamente i dipendenti e i collaboratori tutti – ha precisato Pastorelli nel comunicato – consapevole di lasciare la società con un passivo significativamente ridotto e rimodulato e con un conto economico che – al netto di poste infragruppo ovvero non ricorrenti, frutto di precedenti gestioni – risulta essere in sostanziale equilibrio». Una decisione giunta un po’ a sorpresa ma non del tutto inaspettata, visto che molte delle persone vicine a Pastorelli avevano segnalato la sua insofferenza crescente nei confronti di critiche, attacchi e contestazioni, anche all’interno del suo lavoro quotidiano, lontano dalle vicende del Vicenza calcio. Quanto invece le dimissioni siano legate alle attuali vicende del club è difficile da stabilire, considerato come in via Schio l’ordine tassativo sia quello del silenzio: le voci e le indiscrezioni che escono possono a volte essere prive di fondamento. Quello che è certo è che i soci di Vi. Fin., proprietari del Vicenza calcio, stanno cercando di cedere la società perché, soprattutto con l’uscita di scena di Pastorelli, l’alternativa ad un mancato passaggio di proprietà potrebbe essere il fallimento, considerato che un po’ tutti i soci della finanziaria vicentina hanno dichiarato che di mettere mano al portafoglio non ne hanno più l’intenzione. Vista la situazione, la domanda che sorge spontanea è a che punto siano le trattative (o la trattativa?) che potrebbero portare ad un altro cambio di proprietà in via Schio? Dalle poche notizie che sono filtrate oltre il muro del silenzio eretto in via Schio, le consultazioni tra le parti e le contrattazioni sono tuttora in corso. Questo è un elemento importante, che consente di affermare che le parti si stanno confrontando e che c’è margine per arrivare alla fumata bianca. […]

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Era il 31 maggio dell’anno scorso, 370 giorni fa. Dopo la firma notarile del 30 maggio che aveva sancito il passaggio di proprietà del Vicenza Calcio da Finalfa a Vi.Fin., il primo cda del nuovo corso di via Schio nominava come presidente Alfredo Pastorelli. Un’esperienza che l’uomo di Orbetello ha deciso di troncare ieri, inaspettatamente, con le dimissioni servite attraverso uno stringato comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale della società biancorossa alle 18.39: «Il Vicenza Calcio comunica che, in data odierna, il presidente Alfredo Pastorelli ha rassegnato le proprie dimissioni da tutte le cariche ricoperte all’interno del consiglio di amministrazione del club biancorosso». Il comunicato si chiude con un commento a margine dello stesso Pastorelli: «Ringrazio sentitamente i dipendenti e i collaboratori tutti, consapevole di lasciare la società con un passivo significativamente ridotto e rimodulato e con un conto economico che – al netto di poste infragruppo ovvero non ricorrenti, frutto di precedenti gestioni – risulta essere in sostanziale equilibrio». Un altro comunicato stampa, dunque, dopo il precedente del 23 maggio scorso, che si concludeva con una dichiarazione d’intenti del presidente di tenore in apparenza opposto: «L’unica certezza per il futuro è che il sottoscritto c’è stato, c’è e, soprattutto, ci sarà per il bene del Vicenza Calcio». Che cosa sia successo e sia cambiato nei 370 giorni trascorsi da Pastorelli al timone di via Schio è evidente. Decisamente più complicato, invece, è interpretare che cosa sia mutato in questi ultimi 13 giorni in modo così radicale da portare il presidente ad un’inversione di rotta repentina quanto netta: dalla certezza della presenza nel futuro del Vicenza, all’abbandono di tutte le cariche. Beninteso, le sue dimissioni restano virtuali fino a quando il prossimo cda del Vicenza non le accetterà, ma la presa di posizione di Pastorelli è quanto mai risoluta e le poche parole affidate al comunicato di ieri, che hanno interrotto un lunghissimo silenzio (come si ricorderà, il presidente non ha più rilasciato alcuna intervista dopo la retrocessione), risuonano come una sorta di messaggio cifrato. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Si farebbe prima a dire ciò che è rimasto: poco. Manca quasi tutto per ripartire in Lega Pro con un progetto serio, quello che invocano i tifosi dopo la cocente delusione. A quasi tre settimane dalla matematica retrocessione oggi il Vicenza non ha un presidente, Alfredo Pastorelli si è dimesso ieri pomeriggio come scriviamo a parte, non ha un direttore generale, un direttore sportivo, un allenatore e c’è pure una squadra da rifare. E’ ancora in piedi invece Vi.Fin. la finanziaria che detiene le azioni del club biancorosso, e che è presieduta da Marco Franchetto. Il fatto è che ormai tra Alfredo Pastorelli e gli altri soci di Vi.Fin. c’è una frattura che appare ormai insanabile.E questo è anche il solo dato certo ad oggi. Finché non ci sarà chiarezza su questo punto non si potrà avviare la programmazione della prossima stagione. Chi ha la responsabilità di farlo deve dare rapidamente una svolta alla situazione, in caso contrario aumenterà il rischio di infilarsi in un tunnel ancora più buio. […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) Simpatico siparietto ieri mattina nel corso di DeeJay chiama Italia, condotta da Linus con Nicola Savino. Nella trasmissione radiofonica si è rispolverata una vecchia tesi che raccontava dei giocatori di calcio tutti un po’ storditi, ed è intervenuto telefonicamente Manuel, calciatore (non ha rivelato il cognome, ma era Pascali) a confermare il tutto, reduce dalla (dis)avventura al rientro della moglie Chiara dall’addio al nubilato di un’amica, svoltasi a Ibiza. Niente di particolare, se non fosse che Pascali ha sbagliato aeroporto: la moglie è sbarcata a Malpensa, lui invece si è presentato agli arrivi di Orio al Serio (Bergamo). «E avevo pure preso la brioche integrale al miele per fare bella figura», ha raccontato il difensore granata, che nel frattempo al telefono aveva rimediato la classica lavata di capo da parte della moglie: «Dove hai la testa..». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Vido colpisce, Zaccagno conserva, e l’Italia under 20 conquista a spese dello Zambia una storica qualificazione in semifinale. Parla decisamente padovano l’impresa degli azzurri ai mondiali di categoria in Corea del Sud che ha visto ergersi nel ruolo di assoluti protagonisti due giocatori cresciuti nel vivaio del Padova e poi esplosi indossando rispettivamente le maglie granata di Cittadella e Torino. Luca Vido è entrato a cinque minuti dal termine con l’Italia in inferiorità numerica per la discussa espulsione prima dell’intervallo di Pezzella. Ha fatto in tempo ad assistere al gol del 2-1 degli avversari e al pareggio in extremis su punizione di Dimarco. Si è andati dunque ai supplementari e al minuto 111 l’attaccante di Bassano, dopo essersi guadagnato un angolo, sulla battuta di Dimarco, con perfetta scelta di tempo ha incornato in rete dalla linea dell’area piccola il definitivo 3-2. Nella seconda parte della stagione Vido, il cui cartellino è di proprietà del Milan ha giocato in prestito nel Cittadella, con un finale in crescendo che lo ha visto realizzare quattro reti decisive per la conquista dei play off che però non ha potuto disputare proprio a causa degli impegni con la nazionale under 20. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] Ecco, reparto per reparto, la situazione in casa granata. Portieri ok. Qui è già tutto sicuro, con Alfonso che ha da poco rinnovato per un’altra stagione e con Paleari che, già ad aprile, ha addirittura prolungato sino al 2021. Tre dubbi in difesa. Sulla fascia destra Salvi è una certezza, Pedrelli non lo è nella stessa misura: è in scadenza e già nel corso del “mercato di riparazione” aveva ricevuto offerte. Al centro si riparte da Scaglia e Pelagatti, mentre Pascali, al momento, è in stand by: sul piatto della bilancia ci sono da una parte la personalità e l’esperienza, dall’altra i 36 anni che compirà a settembre. C’è poi il gioiellino Varnier, nel mirino di molte società, Sassuolo e Atalanta su tutte, ma a cui un’altra stagione al Tombolato potrebbe far bene. A sinistra Benedetti, che la scorsa estate aveva firmato un biennale, è già stato riscattato dal Chievo e resterà in granata come Martin, che potrebbe avere un’altra chance dopo un campionato iniziato bene e poi proseguito con diversi passaggi a vuoto. Capitan Iori è stato il primo a rinnovare, la cabina di regia è sua. Dovesse schierare soltanto i giocatori oggi sotto contratto, Venturato piazzerebbe Bartolomei o Schenetti a destra e Pasa – in futuro, per stessa ammissione del tecnico, destinato a un ruolo da playmaker, ma non subito – a sinistra. Paolucci è in scadenza e altrove potrebbe giocare di più, ma è un calciatore “bandiera” e, quindi, il Citta ha l’interesse a trattenerlo al di là dei meriti tecnici. […] Chiaretti, corteggiato da molti – su tutti il Bari – è un punto fermo, così come lo sono Litteri e Strizzolo. Lo diventerà anche Kouamé: già alla festa di fine stagione Marchetti ha chiarito che eserciterà il diritto di riscatto nei confronti del Prato. Per trattenere Arrighini occorre fare altrettanto con l’Avellino, ma l’impressione è che il d. g. asspetti la scadenza per rinegoziare eventualmente l’accordo. Per Iunco, che a gennaio aveva firmato per 6 mesi, vale il ragionamento fatto per Pascali. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Il tecnico sembra essere pronto a prendere in considerazione tutte le proposte che gli arriveranno, anche se al momento resterà ancora qualche giorno a Livorno. Fermo restando che la sua esperienza in riva al Tirreno è ai titoli di coda. Lo ha fatto capire a chiare lettere domenica il presidente Spinelli, imbufalito per l’eliminazione. «Abbiamo un allenatore troppo difensivista, l’anno prossimo ne chiamerò uno con caratteristiche diverse. Ne voglio uno che vuole vincere e non aspetta gli avversari». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Tenendo a mente un principio di fondo tanto caro al tecnico ex Reggiana: deve essere la squadra a trascinare il pubblico e non viceversa, il che si può ottenere solo con un atteggiamento propositivo al di là di quello che è il modulo. Proprio quello che sta cercando il Padova per cambiare completamente registro rispetto al campionato da poco concluso. […] Colucci non è comunque l’unico nome sul taccuino di Zamuner, che ha parlato anche con altri pretendenti (Grassadonia e Magi). Un candidato può essere anche Claudio Foscarini, che domenica ha terminato la sua stagione alla guida del Livorno in virtù dell’eliminazione nei quarti di finale dei play off con la Reggiana.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Sono giorni caldi per il toto-allenatore, con la fumata bianca che potrebbe arrivare entro il fine settimana. Giorgio Zamuner continua a tessere la sua tela, anche se il ventaglio dei papabili sembra ormai essere circoscritto a tre-quattro profili. Ieri, come moltissimi altri addetti ai lavori, il direttore generale biancoscudato si è recato a Sassuolo per assistere a Inter-Chievo nella fase finale del campionato Primavera. E al Mapei Stadium c’era anche un forte indiziato alla panchina biancoscudata, vale a dire Leonardo Colucci. Che ha già fatto una chiacchierata con Zamuner la scorsa settimana, e nell’occasione si è parlato un po’ di tutto, inclusa naturalmente la squadra e il modo di farla giocare.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Tre delle quattro formazioni che parteciperanno a Firenze alla fase finale dei play off erano compagne di avventura del Padova nel girone B. Proseguono infatti la loro corsa alla ricerca del salto categoria il Parma che ha eliminato la Lucchese con un doppio 2-1, il Pordenone, uscito imbattuto dal campo di Cosenza dopo il successo in extremis dell’andata e la Reggiana che solo ai supplementari è riuscito a spuntarla nella doppia sfida con il Livorno. Simile esiti, se da una parte rendono un pizzico di giustizia in più alla stagione biancoscudata nel raggruppamento che si è confermato più impegnativo, al tempo stesso lasciano l’amaro in bocca nel vedere altre squadre protagoniste nella fase più importante del torneo. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Un tecnico di prim’ordine per la categoria sarebbe la scelta migliore, ma far collimare le richieste dei singoli con le possibili garanzie a disposizione del Padova non è cosa scontata. Quello di Gaetano Auteri, in rotta con il Matera, sarebbe ad esempio un nome interessante. Con Magi e Colucci (ex Gubbio e Reggiana) ci sono stati solo contatti esplorativi, mentre l’approdo alle final four del Pordenone, almeno per il momento, taglia fuori Bruno Tedino. Rimarrà solo da capire se il d.g. abbandonerà la pista del tutto, decidendo di chiudere per il nuovo tecnico già entro la settimana, o se lo aspetterà per prendere solo allora la decisione definitiva.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Tutta colpa – ma non è certo una novità – dell’istrionico Spinelli, che domenica sera era tornato a Reggio Emilia ad assistere dal vivo ad una gara della sua squadra per la prima volta dopo la retrocessione di dodici mesi fa. E che al termine, come da tradizione, ha mandato in scena il suo solito show. «Sono incavolato nero», lo sfogo a fine gara del patron, dopo che il Livorno, in vantaggio per 2-0, si era appena fatto rimontare ed eliminare. «Non esiste mettersi a difendere il 2-0, dovevamo continuare ad attaccare. Abbiamo un allenatore troppo difensivista: non è possibile, noi siamo il Livorno. L’anno prossimo ne chiamerò uno con caratteristiche diverse. Ne pretendo uno che voglia vincere e che non aspetti gli avversari. Noi non possiamo giocare per il pentolino, ma andare sempre all’attacco e vincere. Abbiamo buttato via un campionato in questo stadio, sono certo che con l’Alessandria in semifinale avremmo vinto. E invece sono qui a sfogarmi, deluso da Foscarini e arrabbiato». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo i quarti di finale dei playoff di Lega Pro, c’è un allenatore al quale, fra breve, verrà dato il benservito. È Claudio Foscarini, ex tecnico del Cittadella e che nella stagione appena conclusa ha condotto il Livorno agli spareggi-promozione: dopo il 2-2 di Reggio Emilia, che ha spedito alle final four di Firenze la Reggiana, il patron amaranto Aldo Spinelli ha di fatto annunciato che rinuncerà a proseguire il rapporto con il tecnico di Riese Pio X. Adesso la palla passa a Giorgio Zamuner, che continua a sfogliare la margherita dei papabili in cerca del nome giusto a cui affidare il Padova. La sedizione. Il direttore generale biancoscudato ieri pomeriggio era in Emilia, dove, diviso tra Sassuolo e Carpi, ha assistito a due partite dei quarti di finale del campionato Primavera, Inter-Chievo e Roma-Lazio. Proprio lì è stato raggiunto dalla notizia della fine del rapporto tra il Livorno e Foscarini.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Ci sono due correnti di pensiero al Padova in questi convulsi giorni di giugno, che porteranno a strettissimo giro di posta alla scelta del nuovo allenatore. C’è un filone legato, per così dire, a una scelta rassicurante per la piazza: un profilo esperto capace di calmare una tifoseria che mai ha legato con Oscar Brevi e che stavolta non ammette sbagli. […] La maggior parte degli appassionati appoggia il filone dell’allenatore esperto; in tal senso va letta la volontà di Zamuner di incontrare entro la fine della settimana Claudio Foscarini, reduce dal buon campionato di Livorno e dall’eliminazione per mano della Reggiana ai quarti di finale dei playoff. L’impressione, tuttavia, è che il vero obiettivo del dg, se dovesse prevalere questo orientamento, sia Serse Cosmi: un profilo che stuzzica molto la piazza. Zamuner ha preso contatti anche con l’ex allenatore di Trapani e Perugia, approfondendoli ieri in occasione delle finali del campionato Primavera. Per chiudere definitivamente il cerchio di questo «filone» ci sarebbe pure Gaetano Auteri, il profilo forse più intrigante ma che a Matera viaggia su cifre fuori dalla portata, a livello di un allenatore di serie B e che richiederebbe uno sforzo economico imponente. C’è poi il filone B, quello degli allenatori emergenti, su cui probabilmente punta Zamuner. Ossia un tecnico che abbia le spalle larghe (Cristian Brocchi ad esempio) e sia abituato alle pressioni. […] Fra gli emergenti, Bruno Tedino è una pista praticamente impossibile (il via libera di Mauro Lovisa non arriverebbe mai per Padova), Gianluca Grassadonia (incontrato nei giorni scorsi) sembra in ribasso così come Leonardo Colucci. Rimane forte anche la candidatura di Giuseppe Magi, bel gioco e grandi risultati in D (due promozioni con Maceratese e Gubbio) e debutto esaltante pure in Lega Pro, in cui ha ottenuto un ottimo sesto posto. […]




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