Padova, il Comitato pro-Plebiscito: “Ora Giordani destini davvero come promesso i tre milioni del primo stralcio di lavori al sociale!”

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Riceviamo dal Comitato “Sì allo Stadio Plebiscito” e pubblichiamo:

 

“Comunicato ufficiale 10/07/2017

WELCOME TO PADOVA

SERGIO GIORDANI 15 GIUGNO 2017: “Sí alla manutenzione degli impianti sportivi esistenti, il Plebiscito costerà 10+10 milioni di euro e priverà le famiglie padovane del diritto di fare sport. Sono 500 euro che ogni padovano dovrà pagare per finanziare sprechi milionari come quello del Plebiscito invece che in riparazione delle buche, manutenzione delle aree verdi, sostegno ai più deboli e finanziamenti per la cultura e i giovani. Ecco, noi non ci stiamo. Con noi quei soldi saranno impegnati per il bene di tutti e non solo di qualcuno”.

Caro Giordani, MATEMATICA: € 10.000.000,00 + € 10.000.000,00 = € 20.000.000,00 MILIONI, ORA DA QUALCHE PARTE LI DEVI TROVARE E SPENDERLI A SOSTEGNO DEL VERDE O PER RIMETTERE APPOSTO I QUARTIERI ARCELLA, MORTISE E SAN GREGORIO.

MATEMATICA: € 500,00 X 210.465 (n. abitanti)= € 105.232.500 EURO, ORA DA QUALCHE PARTE LI DEVI TROVARE E SPENDERLI A SOSTEGNO DEL SOCIALE, ALTRIMENTI RIMARRANNO SEMPRE LE SOLITE BUGIE PRE ELETTORALI.

L’edizione di giovedì 6 luglio de “Il Corriere del Veneto” ha pubblicato un articolo, a firma Davide D’Attino, in cui si torna a parlare dello stadio Plebiscito. Dopo aver a lungo sbandierato ai cittadini padovani, durante la campagna elettorale, di voler destinare i tre milioni di euro previsti per il primo stralcio del lavori di ristrutturazione al sociale, il neo Sindaco Giordani è costretto a compiere una brusca retromarcia.

ORA SCOPRIAMO CHE SONO SOLO € 3.000.000,00 FINANZIATI DAL CREDITO SPORTIVO E SOLO PER LO STADIO PLEBISCITO.

Infatti la normativa vigente non consente di poter trasferire il prestito del Credito Sportivo ad altri ambiti e il CONI stesso non ha mai autorizzato devoluzioni totali. Ricordiamo che lo scorso anno, una volta che il progetto di ristrutturazione redatto dall’Architetto Pagnin aveva incassato i pareri favorevoli dei Vigili del Fuoco e del CONI nazionale e che era stato autorizzato dalla Commissione Pubblico Spettacolo, dalla Questura e dalla Prefettura, l’amministrazione Bitonci richiese la concessione di un mutuo dell’importo di tre milioni di euro, somma consona per sostenere i costi del primo stralcio dei lavori (in particolare modo per la costruzione delle due nuove curve e dei parcheggi e per la messa a norma degli impianti). Tale credito era mirato per questa tipologia di intervento, trattandosi di PROGETTO CANTIERABILE e usufruiva del bando “Ristrutturiamo gli stadi e gli impianti sportivi” indetto dal Governo con il Credito Sportivo.

Giordani, dichiarando agli elettori di voler “TRASFERIRE QUEI SOLDI AL SETTORE DEL SOCIALE” ha compiuto una mossa politica fuorviante, gettando fumo negli occhi dei padovani creduloni. La puntuale smentita non concerne dove, eventualmente, andrebbe destinato quel denaro, ma al fatto della specificità: in buona sostanza, “IL BANDO ERA ED E’ A USO ESCLUSIVO DELLO STADIO PLEBISCITO” così come era stato presentato al tempo. IL COMITATO, A MAGGIOR RAGIONE, CHIEDE CHE I SOLDI PROMESSI IN CAMPAGNA ELETTORALE DA SERGIO GIORDANI NON SI TRASFORMINO IN SEMPLICI BUGIE, MA VENGANO AD OGNI MODO INVESTITI NEL SOCIALE, E DESTINATI A QUELLE PERSONE VEDI GIOVANI, ANZIANI, ATTIVITA’ COMMERCIALI E INFRASTRUTTURE FOGNARIE NECESSARIE ALLA RIQUALIFICAZIONE DEI QUARTIERI ARCELLA, MORTISE E SAN GREGORIO.

Vanno tenuti in considerazione, poi, vari aspetti che, una parte della stampa apertamente schierata contro l’ex Sindaco Bitonci, ha tenuto a negare, nascondere e camuffare:
– come negare l’esistenza del progetto definitivo del Plebiscito ? Esso è stato depositato in Comune ed è consultabile da chiunque lo volesse visionare;
– i costi sostenuti per la progettazione ammontano a 1/4 di quello dichiarato dal solito quotidiano locale;
– ci sono vaste aree espropriate dal Comune ai privati e destinate a parcheggi per il Plebiscito.

Sarebbe un delitto cancellare tutto il lavoro svolto e sperperare le risorse impiegate sinora, o modificare la destinazione d’uso.
L’altro nodo da sciogliere sono i parcheggi attualmente previsti ma che non sono mai stati realizzati (opere che erano carico dell’ex Giunta Zanonato e del Centro Sportivo Plebiscito) che, “DOVRANNO ESSERE REALIZZATI” e che il Palaghiaccio (nato sempre per volere di Zanonato), oltre ad essere stato edificato su parcheggi, è una struttura privata che giace su suolo comunale. Il rischio concreto è che la nuova Amministrazione si trovi “costretta” a cestinare un contributo importante e sostanzioso per le opere di ristrutturazione, senza considerare il fatto che, tra qualche mese, la stessa Giunta potrebbe richiedere, tramite un altro bando, l’erogazione di un finanziamento per il secondo stralcio dei lavori.

Da qui si evince che, alla fin fine, la Città di Padova si doterebbe di un impianto completo e moderno in ogni sua parte, con una capienza di 18.000 spettatori (ANCHE TROPPI), adatto alle aspirazioni della Società Calcio Padova e consono alle dimensioni della tifoseria, con dei costi a carico del Comune di gran lunga inferiori rispetto agli interventi da fare all’Euganeo.
Il quale Euganeo, oltre ad avere criticità per la visibilità delle partite, presenta vari problemi: si pensi, ad esempio, allagamenti, fogne che straripano in alcuni periodi dell’anno, o ai tornelli non a norma, ma l’elenco degli interventi da compiere sarebbe lunghissimo.

Se, poi, l’idea del nuovo Sindaco è quella di portare il baseball ad Altichiero (negli impianti dove gioca il Valsugana Rugby) e di trasferire quest’ultimo al Plebiscito, la cosa è senz’altro fattibile, ma senza usufruire del Credito Sportivo stanziato.
Noi, come Comitato, chiediamo se sia concepibile contrapporre gli umori di queste due società interessate, anzi tre perché c’è anche il centro sportivo Plebiscito. Queste società si troverebbero a convivere con obiettivi e politiche per i settori giovanili comuni con attività come centri estivi e molte altre in piena concorrenza tra loro. Per chi ha memoria storica, sembra di rivivere le vicissitudini di 16 anni fa, allorquando Giustina Destro fece dello slogan “No al tram”, in contrapposizione a Zanonato, il suo cavallo di battaglia. Peccato che si dovette ricredere una volta diventata Sindaco, alla scoperta che erano stati già stanziati dei fondi per la costruzione della linea di trasporto pubblico, tanto desiderata da Zanonato….E tram fu.
Non sia mai che accada la stessa cosa!

25 GENNAIO 2017: Sergio Giordani si candida a sindaco di Padova, e nella conferenza stampa odierna ha parlato di Plebiscito: “Non buttiamo dei milioni per uno stadio che non ha senso per il calcio” e di Euganeo: “Ritengo opportuno FARE DUE CURVE prefabbricate a bordo campo, perché non è bello ma va valorizzato”.

Comitato SÌ ALLO STADIO PLEBISCITO”




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