Padova, il fisioterapista olandese Kindt: “Ero alla Lazio, ma il progetto Biancoscudato mi ha conquistato!”

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In una rosa che, nelle ultime stagioni, è sempre più italiana, lo straniero biancoscudato dell’anno è il personaggio che meno ti aspetti. Il nuovo fisioterapista è l’olandese Robert Kindt, un guru del mestiere. E nonostante conservi un accento che a Padova evoca ancora dolci ricordi (vi dice nulla Michel Kreek? ), si può dire sia ormai un italiano d’adozione. Arrivato nel Belpaese nel 1987, dopo dieci anni di attività da libero professionista Kindt ha iniziato a collaborare con l’Udinese, iniziando una lunga carriera “calcistica” che l’ha portato a lavorare per Vicenza, Atalanta, Bologna, Siena, Verona e Lazio, la sua ultima fermata la scorsa stagione. «Non è stato semplice lasciare Roma, perché ho vissuto un campionato speciale», racconta Kindt. «Quando sono stato avvicinato da Zamuner e Mateos ho riflettuto molto, ma alla fine l’ambizione del Padova mi ha convinto. Io ho bisogno sempre di nuove sfide e il progetto biancoscudato mi ha conquistato».

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In quasi 20 anni tra serie A e B ha avuto modo di lavorare con alcuni tra i più grandi tecnici italiani: «All’Udinese ho giocato le Coppe al fianco di Zaccheroni, Guidolin e Spalletti. A Siena sono stato promosso in A con Conte, ma il tecnico con il quale ho il rapporto più stretto è Mandorlini, che mi ha voluto al suo fianco in diverse squadre».

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(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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