Live 24! Padova, duro allenamento in vista alla Guizza: si lavora sodo pre-derby…

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) La squadra alabardata prosegue la preparazione in vista della trasferta di domenica a Ravenna (inizio ore 20.30, arbitra Colombo di Como). Se Mensah è ormai rientrato a pieno ritmo con il gruppo e ha disputato regolarmente la partitella contro gli Allievi nazionali alabardati allenati da Stefano Lotti, continuano a destare preoccupazioni in vista di domenica le condizioni di Petrella e Pozzebon, che anche ieri si sono allenati a parte assieme a Mori e non hanno preso parte alla partitella. È ovvio che l’allarme riguarda soprattutto il settore offensivo, che senza i due giocatori non avrebbe alternative al duo probabile titolare di Ravenna formato ancora da Arma e Mensah. Questi due giorni saranno decisivi per capire se almeno uno dei due sarà disponibile per domenica. Nella partitella con gli Allievi in cui Sannino ha ruotato tutti i giocatori, il risultato finale è stato di 13-1 con 4 reti di Arma, due di Mensah e una ciascuno per Brandmayr, Hidalgo, Codromaz, Grillo, Castiglia, Acquadro su rigore e Bracaletti. […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) Almeno fino a fine novembre, la maggior parte dei tifosi alabardati, quella che ama andare al Rocco nel classico orario domenicale del primo pomeriggio, può tirare un sospiro di sollievo. Il timore, con gli orari random che vengono dati ogni tanto dalla Lega Pro, era di doversi districare fra repentini cambiamenti, appuntamenti preserali o altro ancora. Timore per tre mesi svanito perché come reso noto dalla Lega, tutte le partite interne della Triestina da qui fino a fine novembre, si giocheranno infatti alle ore 14.30.Come mai non c’è l’alternanza con l’altro orario previsto per il girone B in questi tre mesi, ovvero le 18.30? Per il semplice fatto che c’è stata una precisa richiesta a proposito della società alabardata, considerato che c’è da sistemare il generatore dell’impianto di illuminazione dello stadio Nereo Rocco.Tutto dovrebbe essere risolto entro fine settembre, ma è sempre meglio con questo tipo di problemi non rischiare a andare sul sicuro. E se la soluzione forse non andrà bene a qualcuno (sempre difficile accontentare tutti), di certo la stragrande maggioranza apprezzerà la soluzione.Da calendario, si giocheranno pertanto alle 14.30 le partite contro il Sudtirol (17 settembre) Renate (1 ottobre), Fermana (8 ottobre), Santarcangelo (29 ottobre), Teramo (mercoledì 8 novembre), Modena (12 novembre) e Gubbio (16 novembre). […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Per la truppa di Mauro Zironelli si avvicina la sfida contro il Gubbio, una partita dalle mille insidie che mette a confronto una squadra ancora a caccia del primo punto in campionato e un’altra galvanizzata dal successo sull’Albinoleffe di settimana scorsa. Proprio per questo, il capitano arancionero Armando Perna chiede massima attenzione e concentrazione in vista di questo impegno. «Dobbiamo sempre avere il massimo rispetto verso ogni avversario che affrontiamo, a prescindere dalla classifica. Da parte loro ci sarà sicuramente voglia di rivalsa, dobbiamo stare attenti alla voglia del Gubbio di trovare il primo risultato utile della stagione, ma a noi non deve interessare altro se non quello che siamo e quello che dobbiamo fare sul campo». […] Senza dimenticare l’instancabile supporto dei tifosi, autentico uomo in più in ogni partita del Mestre. «Devo essere sincero, in tanti anni non avevo mai trovato un ambiente così speciale. Fa piacere al giorno d’oggi trovare una tifoseria che fa parte della squadra a tutti gli effetti, la risposta che hanno dato alla prima in casa è stata davvero notevole. Noi dobbiamo fare il massimo per tenere vivo l’entusiasmo che circonda l’ambiente, cercando di portare sempre più persone allo stadio».

Ore 18.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 17.30 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.

Ore 17.00 – Qui Guizza: proseguono le esercitazioni.

Ore 16.40 – Qui Guizza: “ripetizioni” di pressing offensivo.

Ore 16.20 – Qui Guizza: corsa a parte per Belingheri, lavoro in palestra per Candido.

Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] In attesa della partita in programma domenica a Santarcangelo, l’obiettivo è quello di dare un seguito al successo col Ravenna, che ha rotto il ghiaccio regalando i primi tre punti della stagione ai giallorossi: «Obiettivi non ce ne poniamo – spiega il centrocampista Nicolò Bianchi, dimostrando di aver imparato la lezione dello scorso anno – a un certo punto della stagione abbiamo fatto proclami che poi si sono rivelati un boomerang, stavolta dobbiamo ragionare in modo diverso. Dobbiamo cercare di non prendere uno schiaffo per dopo svegliarci e per questo Santarcangelo sarà un banco di prova. Quest’anno abbiamo cambiato molto e ci sta un periodo di assestamento, ci sono praticamente due squadre con alternative valide in ogni ruolo. Questo fa capire che squadra siamo e che tipo di squadra dobbiamo diventare».

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Federico Gerardi come Mister Hyde e il dottor Jekyll del celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, trasformato non da una pozione, ma dal gol (primo in maglia neroverde) rifilato domenica al Sudtirol. L’inzuccata che ha permesso ai ramarri di pareggiare e avviare la rimonta lo ha sbloccato psicologicamente e letteralmente trasformato. Dopo aver esultato sotto i tifosi, l’ex udinese ha cominciato a giocare veramente come sa fare, mettendo poi lo zampino anche nel raddoppio di Martignago e nel terzo centro neroverde, firmato da Ciurria. «Sì annuisce Federico -, finalmente sbloccatosi. Per me segnare al Bottecchia in maglia neroverde è stata una soddisfazione immensa. Si sarà capito sorride da come ho esultato». Un gol importante, perché ha annullato l’ottima partenza degli altoatesini. «Già conferma l’attaccante -, la partita si era messa male. Loro erano tosti e inizialmente ci hanno messo in difficoltà. Poi abbiamo saputo reagire e cambiare la storia della partita». Operata la trasformazione, in campo c’era un altro numero 9, più sicuro e convinto dei propri mezzi, pronto a dialogare con i compagni con la forza di un gigante e l’eleganza di un fenicottero. «Ma sì sorride ancora Federico -, conta fare gol. Però io so anche mettermi a disposizione dei miei compagni, facendo il lavoro sporco per favorire i loro inserimenti e magari servendo loro qualche assist importante. Conta la squadra, non i gol dei singoli». […]

Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) […] «Sono contento – fa sapere Gerardi – di essermi sbloccato proprio davanti ai nostri tifosi. Ma ancora più importante è stato ottenere i 3 punti. Nei primi 10 minuti abbiamo un po’ sofferto, ma dopo penso che il successo sia stato ampiamente meritato». Gerardi ha siglato la rete dell’1-1, ma ha pure messo lo zampino nelle altre due segnature neroverdi, in particolare la seconda, di Martignago, propiziata da una sua potente conclusione ribattuta dal palo. «Sono felice – continua l’attaccante del Pordenone – perché ho dimostrato di poter essere utile in diversi modi. Posso segnare, fare assist, l’importante è aiutare la mia squadra». […] Per Gerardi nessuna “paura” di lottare per il posto: «Se vogliamo pensare a traguardi ambiziosi, che in effetti intendiamo raggiungere, dobbiamo essere in tanti. Spetterà al mister fare le scelte. Noi dobbiamo preoccuparci soltanto di farci sempre trovare pronti». Allo stadio Mancini di Fano dovrebbe toccare ancora a lui la veste di terminale più avanzato dell’attacco del Pordenone. […] «Sarebbe bello ripetersi – sogna a voce alta il bomber neroverde -, ma il nostro obiettivo, a prescindere da chi segnerà, è continuare la striscia vincente che ci sta vedendo protagonisti da inizio stagione sia in Tim cup sia in campionato. Fano sarà un bel banco di prova: il loro campo è un piccolo fortino». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sua è stata senza dubbio la trattativa di acquisto più complicata che il direttore sportivo del Vicenza Moreno Zocchi ha dovuto affrontare in estate, ma Marco Romizi è felice della scelta fatta e ci tiene a precisare come sono andate le cose. «La proposta che mi ha presentato il Vicenza mi è piaciuta subito – sottolinea l’ex centrocampista del Bari – e se ci ho messo un po’ a mettere nero su bianco sul contratto che mi ha offerto la mia nuova società è solo perché non riuscivo a risolvere alcuni problemi che avevo con il Bari. Appena ci sono riuscito ho firmato e ho sposato in pieno la causa del Vicenza». In molti in estate avevano pensato che Romizi prendesse tempo per trovare una sistemazione in serie B, ma il mediano di Arezzo nega decisamente che sia andata così. «Premesso che perdere la serie B mi è dispiaciuto come è normale che sia – spiega Romizi – ritengo Vicenza una piazza con grande tradizione calcistica e con una tifoseria che merita ben altre categorie. Dopo una retrocessione vedere che gli abbonati sono quasi sei mila è quasi incredibile, e questo mi rende ancora più convinto della mia scelta». L’inizio di campionato è stato molto buono, due partite e sei punti. «Ho solo 27 anni ma con i tanti giovani che ci sono in rosa devo interpretare la parte del saggio – sorride Romizi – scherzi a parte la cosa che non dobbiamo assolutamente fare è dare troppa importanza ai risultati ottenuti nelle prime due giornate perché il campionato di serie C è lungo e difficile e arriveranno anche i momenti meno fortunati. Avere sei punti ci permette di lavorare con la massima serenità, la condizione migliore per crescere ed aumentare la sicurezza nei nostri mezzi. Tutti noi siamo ben consci che abbiamo margini di miglioramento notevoli e che adesso dobbiamo solo parlare poco e lavorare duro». […]

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A Bari si affida anche alla cabala il Venezia per ritrovare il piacere dei tre punti esterni tra i cadetti. Il team arancioneroverde, infatti, in Serie B è senza vittorie lontano dal Penzo da 27 partite, nelle quali ha collezionato 11 pareggi (ultimo lo 0-0 di domenica a Cesena) e 16 sconfitte. L’ultimo colpaccio risale al 28 marzo 2004, quando il Venezia passò al San Nicola con un 2-1 firmato da Biancolino e Parente dopo il momentaneo pareggio di Bruno. Al termine delle 42 giornate di regular season le due squadre si ritrovarono opposte nello spareggio playout, che regalò la salvezza ai lagunari di Angelo Gregucci grazie al 2-0 del match di ritorno al Penzo (reti di Biancolino e Brellier) che ribaltò lo 0-1 del San Nicola condannando i pugliesi alla retrocessione poi evitata con il ripescaggio. […]

Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Inzaghi contro Grosso, Bari-Venezia è derby tra campioni del mondo. Incrocio stimolante domani pomeriggio allo stadio San Nicola (ore 15) per il primo faccia a faccia da allenatori tra Pippo Inzaghi e Fabio Grosso, ex compagni in azzurro nel trionfale Mondiale di Germania 2006 deciso dal famoso rigore del tecnico barese in contro la Francia. […] Guardando ai valori sulla carta Inzaghi riconosce la superiorità del Bari. «Mettessimo a confronto le due rose non ci sarebbe gara, ma domani a differenza di Cesena noi non avremo davvero nulla da perdere. Andremo lì per fare la nostra partita, sapendo che sarà difficilissima, con la voglia di dare il massimo per cercare un risultato positivo. No, non firmerei per un pareggio, né guardo al risultato ma alla crescita della mia squadra». Per l’ex bomber una doccia fredda la botta alla coscia che mette in dubbio il debutto in attacco di Geijo (reduce da due turni di squalifica). Per il resto Inzaghi dovrà decidere tra la conferma della difesa a tre (positivo in Romagna l’esordio di Andelkovic con Modolo e Domizzi) e il ritorno a quattro. […]

Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Guai grossi per Filippo Inzaghi in vista di Bari-Venezia. Alex Geijo, che sarebbe dovuto rientrare dopo i due turni di squalifica scontati nelle prime due giornate dell’attuale stagione, con ogni probabilità non ci sarà al San Nicola. Colpa di un infortunio subito in settimana in allenamento. Lo spagnolo non si allena da martedì per un forte colpo alla coscia che gli ha procurato un ematoma. Quanto basta per escluderne l’impiego dal primo minuto e per dubitare pure della sua presenza in panchina. L’ex Udinese, nonostante l’assenza contro Salernitana e Cesena, era segnalato in gran forma e Inzaghi contava di utilizzarlo quantomeno part-time in una delle trasferte più complicate della stagione. Niente da fare neppure per Danilo Russo, uscito per infortunio a Cesena e che oggi verrà sottoposto a ulteriori esami strumentali. Si teme un lungo sto. Anche per Bruscagin si prevedono tempi lunghi, visto che il problema al polpaccio è stato più serio del previsto.

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Allarme Geijo per Pippo Inzaghi: il centravanti spagnolo, costretto a saltare per squalifica le due gare iniziali con Salernitana e Cesena, è in dubbio per la trasferta di Bari a causa di un colpo rimediato alla coscia in allenamento. «Spero di portarlo in Puglia», sospira Pippo Inzaghi, «vediamo l’esito degli accertamenti, sicuramente non sarà in grado di partire dal primo minuto». Si va, quindi, verso la riconferma della coppia Zigoni-Moreo con Falzerano pronto ad alzarsi sulla linea degli attaccanti qualora Inzaghi optasse di ritornare al 4-3-3. «Il Bari schiera tre attaccanti, uno in più rispetto al Cesena dove era più semplice giocare con tre difensori centrali», spiega il tecnico arancioneroverde, «il Venezia ha due opzioni come modulo». In caso di centrocampo a tre, ecco che Francesco Signori, l’ultimo arrivato e una manciata di minuti in campo a Cesena, potrebbe affiancare Bentivoglio e Suciu in mezzo al campo.Inzaghi ritrova Audero e Mlakar, forse Geijo, ancora out Garofalo e Bruscagin, mentre oggi si saprà finalmente l’entità dell’infortunio del ginocchio del portiere Russo. Pippo Inzaghi ritrova anche un vecchio amico, quel Fabio Grosso, da pochi mesi sulla panchina del Bari dopo i successi ottenuti con la Primavera della Juventus, con cui ha condiviso l’ebbrezza del titolo mondiale a Berlino nel 2006. «Siamo grandissimi amici, è un bravo ragazzo e un ottimo allenatore», osserva Inzaghi, «sono molto contento che sia stato chiamato dal Bari. Domani cercheremo di rendergli il pomeriggio complicato, ma sarei felice se Grosso e il Bari salissero in Serie A. E’ una piazza straordinaria, uno stadio bellissimo e tifosi che meriterebbero di stare stabilmente in Serie A. Il Venezia, comunque, proverà a sbarrargli la strada». […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) […] Sui troppi gol che il Cittadella continua a incassare, Scaglia sostiene: «Abbiamo sofferto anche l’anno scorso nei calci piazzati. C’è da lavorare ancora in particolare come mentalità, dandoci una mano. Ci sono nuovi arrivati e infortunati per cui ci vuole tempo per assimilare i concetti dell’allenatore. Le potenzialità per fare bene ci sono tutte». Sul suo rientro, riprende l’ex torinista: «Tre mesi sono lunghi e faticosi, in particolare a livello mentale. Mi è dispiaciuto molto come ho dovuto concludere lo scorso campionato e anche perdere il ritiro a Lavarone. Dopo la riabilitazione a Torino, da un mese sono tornato a Cittadella e tutti i test stanno andando meglio delle aspettative, anche se paragonati all’anno scorso. Ciò significa che anche nella prima fase avevo lavorato bene. Nelle ultime due settimane ho effettuato un recupero a livello muscolare per rinforzare il polpaccio e da poco ho iniziato a correre in campo. Anche come fiato non pensavo di stare così bene. Conto di fare lavoro tecnico e aggregarmi al gruppo dalla settimana prossima, da ottobre spero di essere convocabile per il campionato». […]

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Filippo Scaglia, quanto bisognerà aspettare per rivederla in campo in una partita ufficiale? «Il tono muscolare c’è, anche perché dal 1º giugno in poi ho sempre lavorato, prima a Torino e poi qui. Ho appena ricominciato a correre in campo e le sensazioni sono buone. Dalla prossima settimana penso di poter tornare in gruppo per le parti di tecnica, ma è ancora un po’ presto per rischiare contusioni: diciamo che conto di essere convocabile per fine mese, rientrando o per la gara con l’Entella del 30 settembre o per quella a Pescara dell’8 ottobre». […] Gli uomini di Giunti, al momento, vantano il miglior reparto offensivo della Serie B con 9 reti messe a segno in due giornate. Come si fermano quei due lì davanti?«Di Carmine è il classico centravanti a cui, in area, non puoi concedere un metro. Ce ne siamo accorti nella partita d’andata disputata l’anno scorso al Curi. Han è un elemento molto rapido e tecnico, a cui non lasciare spazi». Sarà comunque una sfida diversa da quella con il Frosinone. «Credo di sì. Il Frosinone ha la mentalità della squadra matura, che sa quando è il momento di proporsi e quando, invece, va spezzato il ritmo della partita, oltre a poter contare su terminali offensivi di un certo spessore. Il Perugia è più simile a noi, gioca a viso aperto. M’immagino ne esca un bel confronto». […] Il suo nome è stato al centro del “mercato”. Come ha vissuto questa situazione?«Sono sempre stato chiaro: a Cittadella sto bene, non ho mai chiesto di andar via. Poi, se fosse arrivata l’offerta di un club di Serie A che cambia la vita, vantaggiosa anche per la società, l’avremmo presa in considerazione. So che il direttore ha chiesto una cifra importante (2 milioni di euro, ndr) e che, con un infortunio di mezzo, era difficile che qualcuno la investisse. Il mio primo pensiero, quest’estate, era di rimettermi in forma e ora è quello di far bene al Cittadella».

Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Il pomeriggio al Tombolato è stato aperto da un servizio fotografico realizzato per Sky, per ricavare i primi piani usati nel momento in cui sono disposte in grafica le formazioni nei pre-partita. Poi la seduta non ha registrato novità, con Strizzolo, Lora e Scaglia a svolgere un lavoro differenziato (l’attaccante potrebbe anche recuperare per la gara con il Perugia, il centrocampista tornerà in gruppo la prossima settimana). […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Il Padova sta dunque crescendo di settimana in settimana. «Vero, e anche molto. Rispetto alla gara con il Renate nella quale abbiamo fatto bene per quarantadue minuti, con il Fano nei primi settanta minuti c’era solo una formazione in campo. La squadra sta crescendo molto, anche individualmente. Penso a Mandorlini che ha fatto bene, anche Pulzetti ha cominciato a carburare, e Guidone nel primo tempo è stato molto bravo a fare da sponda. Ho visto una squadra che ha voglia di continuare a crescere e a lavorare, e vi assicuro che negli gli ultimi giorni abbiamo lavorato moltissimo sull’intensità e sulla forza. Il nostro spirito deve essere sempre quello di volere migliorarsi, dare il massimo e cercare di vincere più partite possibili». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Devo solo concentrarmi sulla mia squadra. Ci attende un derby molto sentito e dobbiamo cercare di vincerlo dato che così mettiamo a posto la classifica». Manca ancora una decina di giorni alla sfida con il Vicenza, ma Bisoli è già lì con la testa. Tanto più che è un ex. «Sto vivendo questa attesa in maniera normale, anche perché c’è ancora tempo. Vorrei comunque sapere il prima possibile se giochiamo domenica o lunedì. Ho allenato l’anno scorso a Vicenza, sono stato mandato via, ma ho rimosso. Adesso sono molto concentrato sul mio Padova, e con il Fano ho visto una crescita molto importante. Ho rivisto la gara insieme al mio staff, il primo tempo è stato perfetto e se giochiamo così è difficile batterci. Nella ripresa invece abbiamo commesso qualche sbavatura più in fase di possesso che non in quella di non possesso, e questo mi fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Abbiamo subìto un tiro su punizione e possiamo concederlo in novanta minuti».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Non credo che andrò a vedere il Vicenza di persona, al massimo andrò a vedere mio figlio a Parma», l’anticipazione di Bisoli, che dopo l’esperienza difficile delllo scorso torneo, in B, sulla panchina berica, tra dieci giorni si scontrerà con il suo recente passato. «Mi sto concentrando esclusivamente sul Padova, sto vivendo questa attesa senza troppe pressioni. Ho completamente rimosso quanto è successo lo scorso anno, sarà un derby sentito e proveremo a vincerlo solo per rimettere a posto la classifica».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il giocatore più in palla rimane ancora Chinellato, che ha confermato le buone sensazioni di domenica sera con una doppietta nella ripresa, mentre Guidone, autore della rete che ha aperto le marcature, non è sembrato ancora al top della condizione fisica e mentale. L’ex bomber della Reggiana, dopo aver ribadito in rete al 23′ la conclusione di Ravanelli respinta malamente dal portiere di casa, Trombetta, qualche tiratina d’orecchi l’ha ricevuta da Bisoli, più che altro per qualche scelta infelice al momento della giocata. Nella prima frazione i biancoscudati hanno sfiorato altre tre volte la rete, prima con il giovane Chajari schierato alle spalle degli attaccanti, poi con Marcandella, e infine con Pulzetti, ma hanno dovuto attendere il bis fino al 27′, quando Marcandella ha spinto in rete il cross basso servitogli da Guidone. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nove giorni al derby con il Vicenza, forse anche dieci perché ancora non si sa se si giocherà in posticipo o no, e una sgambata al piccolo trotto che ha soddisfatto l’allenatore solo a metà. Nella settimana del (suo) turno di riposo in campionato, il Padova ieri ha battuto 4-0 in amichevole a Trebaseleghe l’Ambrosiana, formazione di Promozione, ma non ha certo brillato e il tecnico biancoscudato oggi, al ritorno alla Guizza, si farà di certo sentire con i propri giocatori. […] Sugli spalti uno striscione chiaro, direttamente riferito al derby: “17/9: deghe dentro”. […]




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