Live 24! Padova-SudTirol, -3: vittoria da manuale a Ravenna, ma c’è da pensare subito a domenica…

Condividi

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia attento, il Genoa e la Serie A ti soffiano il ds Giorgio Perinetti, il mago della doppia promozione. È rimbalzata ieri sera quella che sembrerebbe più di una indiscrezione qualsiasi, visto che a fare il nome del direttore sportivo arancioneroverde, Giorgio Perinetti, quale prossimo direttore generale genoano è stato il patron rossoblù Enrico Preziosi, intervistato dalla tivù ligure Telenord. La notizia si è via via arricchita di particolari, come ad esempio quello che Perinetti avrebbe già dato la sua disponibilità di massima al Genoa, e che l’annuncio sarebbe atteso già la prossima settimana. «C’è stata questa manifestazione d’interesse nei miei confronti, devo prima confrontarmi con il presidente Tacopina» le uniche parole di un Giorgio Perinetti legato contrattualmente al Venezia fino al prossimo 30 giugno. Nelle prime due stagioni arancioneroverdi il 66enne romano aveva declinato, data la ferma ostruzione del presidente lagunare Joe Tacopina, le proposte del suo Bari e dallo Spezia di Serie B, ma ora la prospettiva di poter risalire in Serie A minaccia di avere tutt’altro peso. E di sicuro oggi come oggi non sembra agevolare il Venezia il fatto che il più volte ventilato prolungamento del contratto di Perinetti sia rimasto niente più di un’ipotesi senza seguito, peraltro dopo un calciomercato estivo quantomeno complicato per la prudenza nell’investimento adottata dalla proprietà americana, dopo il trionfale doppio salto effettuato dai dilettanti della Serie D alla Serie B, vincendo anche la Coppa Italia di Lega Pro. […]

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sgroppata sulla fascia, corsa, assist. E, magari, quando capita pure il gol. Uno schema che si ripete e che, da quando Filippo Inzaghi ha scelto il 3-5-2, sta regalando grandi soddisfazioni a Venezia a Giuseppe Zampano. Decisivo a Terni in occasione della prima rete di Gianmarco Zigoni e ripetutamente pericoloso anche nella ripresa. Insomma, un magic moment, quello dell’ex esterno del Crotone, che ha raggiunto rapidamente il top della condizione atletica dopo aver svolto tutta la preparazione estiva con i compagni di squadra a Sappada: «La catena di destra – sorride Zampano – sta funzionando bene. Con Falzerano giochiamo assieme da gennaio scorso, siamo arrivati entrambi nella sessione invernale e penso di poter dire anche a nome suo che ci troviamo benissimo. Anche in allenamento ci cerchiamo spesso, ormai uno conosce le caratteristiche dell’altro e cerchiamo di mettercela tutta per rifornire al meglio gli attaccanti. Sono felice che Zigoni abbia segnato sabato a Terni, è stato importante sbloccare subito il risultato, così la partita si è messa sui binari giusti. Il mister ha deciso di giocare con il 3-5-2 per essere più compatti. Io mi trovo bene anche così, come quinto di centrocampo, ho l’obbligo di fare tutta la fascia, con meno compiti difensivi. Così magari ho più possibilità anche di segnare. E comunque, penso che i dieci punti realizzati in sette partite siano un buon bottino, anche perché è il primo anno di B dopo tanti campionati». […]

Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Il Genoa corteggia Giorgio Perinetti. La notizia è rimbalzata ieri sera dalla Liguria, dopo che Enrico Preziosi, patròn del Genoa, lo ha rivelato all’emettente TeleNord, sostenendo di aver individuato nell’attuale responsabile dell’Area Tecnica del Venezia il potenziale nuovo direttore generale. Preziosi nei mesi scorsi ha tentato di cedere il club rossoblu, senza riuscirci. Pur confermando che la società rimane in vendita, Preziosi – che puntualmente è oggetto della contestazione di una parte della tifoseria – è partito nella fase di cambiamento e Giorgio Perinetti è l’uomo a cui affidare la ristrutturazione. Difficile che il presidente rossoblù, proprio per il suo debole indice di gradimento ai tifosi abbia sparato una bufala infondata, e questo fa pensare che qualche fondo di verità effettivamente esista. […] Tacopina sicuramente in queste ore verrà informato della dichiarazione fatta da Preziosi in televisione e sarà interessante vedere la sua reazione. E Perinetti? Cellulare spento, ieri sera, quello del direttore sportivo del Venezia. Solo un sms di risposta: «Interesse vero, ma vedremo». Dunque Perinetti non ha chiuso la porta a Preziosi che avrebbe proposto un contratto triennale. Ovvio che per passare al Genoa Perinetti deve quantomeno parlarne con Tacopina e trovare un accordo, visto che, val la pena ricordarlo, fino al 30 giugno è legato al Venezia. Ma da Genova, sponda Grifone, dicono che questa sarebbe una formalità e che con il via libera di Tacopina già dalla prossima settimana Giorgio Perinetti potrebbe cominciare a lavorare per il club rossoblu.

Ore 19.00 – (Gazzettino) C’era una volta il campionato con tutte le partite che venivano giocate in contemporanea e chi guardava era fisicamente presente alla sua partita. Adesso i tempi sono cambiati e lo spezzatino imposto dalle moderne tecnologie consente a chi ne ha voglia di guardare in successione più partite, in particolare in tivù. Domenica a Pescara toccherà al Cittadella disputare il match delle 12,30 contro la compagine di Zeman, apportando le opportune variazioni sulla preparazione e sull’alimentazione, come spiega Andrea Redigolo, dalla stagione 1993-94 preparatore atletico dei granata: «Abbiamo deciso di mantenere il più possibile gli standard soliti in quanto per trarre dei benefici dalle variazioni non bastano due giorni, per cui gli svantaggi supererebbero i vantaggi. Non ci sono studi specifici in merito a queste variazioni momentanee, ma noi abbiamo deciso di seguire questa linea. A Pescara ci andremo sabato in pullman, il viaggio sarà lungo per cui faremo sul luogo un allenamento leggero alla sera. Per quanto riguarda l’alimentazione che precede la partita di domenica ci sarà alle nove una abbondante colazione integrata con carboidrati e per chi vuole bresaola, in pratica dovrà sostituire il pranzo». Il pasto pre-partita nel Cittadella segue di norma un menù fisso. «Le varianti a discrezione del giocatore sono minime – riprende Redigolo – Si inizia con le verdure crude o cotte, poi sono previsti pasta in bianco o riso per chi lo preferisce, con l’aggiunta di pomodoro a seconda dei gusti. Per secondo c’è bresaola con grana, mentre il dolce si limita a una crostata, perciò niente creme o cioccolata». […] Ieri la preparazione è proseguita con il recupero di Alessandro Salvi, che a Pescara sarà a disposizione; Filippo Scaglia sta lavorando in gruppo, così come Filippo Lora, che però evita i contrasti e la partitella. Giacomo Caccin oggi alle 18 sarà impegnato a Gorgonzola con l’Italia Under 20 che affronta l’Inghilterra nel Otto Nazioni, rientrerà in tarda serata.

Ore 18.30 – (Mattino di Padova) Qualcosa cambierà nelle abitudini, ma senza rivoluzioni. Tra le incognite legate alla trasferta di Pescara di domenica c’è anche l’orario, perché, per la terza volta nella sua storia, il Cittadella si ritroverà a scendere in campo per una gara di B all’ora di pranzo, dopo il k.o. interno di misura con il Varese del dicembre 2012 e il successo nel derby con il Padova nell’ottobre del 2013. Giocare alle 12. 30 scombussola le consuetudini dei giocatori, ma fino a che punto?«In questi casi ci sono due scuole di pensiero», spiega il medico sociale granata Ilario Candido, «sia per quanto riguarda gli allenamenti sia per l’alimentazione. Dopo esserci confrontati con lo staff tecnico e il preparatore atletico Redigolo, abbiamo preferito non stravolgere le solite abitudini. Ci sono società in cui gli allenamenti della settimana sono tutti spostati all’orario della partita, noi, invece, per non complicare troppo le cose a livello organizzativo continueremo a svolgerli regolarmente al primo pomeriggio e soltanto nel giorno dell’incontro modificheremo il nostro comportamento. La sveglia sarà data circa un’ora prima, verso le 7-7.30, e la colazione varrà come pasto pre-gara attorno alle 9 e sarà “rinforzata”, aggiungendo a fette biscottate, toast e marmellata anche bresaola e prosciutto crudo». I famigerati spaghetti a colazione, per Iori e compagni, quindi, non ci saranno.«Ci sono realtà, appunto, in cui si preferisce far fare la colazione con la pasta, ma è una scelta che rischia di essere controproducente perché, se ci sono giocatori che la mangerebbero senza problemi, ce ne sono altri che avrebbero difficoltà. Chi sceglie questo tipo di alimentazione in genere modifica già nella settimana precedente le abitudini legate ai pasti. Va anche detto che è più facile riuscirci se la squadra si allena di mattina, cosa che noi non facciamo». […]

Ore 18.00 – (Il Piccolo) L’Unione aveva l’obbligo di non perdere e ci è riuscita. Sannino avrebbe voluto vincere e ha ottenuto dalla sua squadra una prova più brillante delle ultime. Triestina comunque incapace di creare significative palle gol. Le occasioni invece le ha avute l’Albinoleffe: un palo pieno, uno quasi e poi due bordate parate dal bravo Boccanera. Lo 0-0 è giusto ed è la prima volta che la Triestina non subisce gol. I problemi non sono ancora risolti ma a sprazzi si è visto qualche spunto alabardato di quelli di inizio stagione. […] Sannino fa debuttare Libutti (oltre al portiere Boccanera per l’assenza di Perisan)a destra (a sinistra rientra Pizzul) con El Hasni e Aquaro centrali. Recupero in extremis anche di Bracaletti a sinistra al fianco di Acquadro e Porcari con Bariti esterno destro. Davanti il tecnico torna alla coppia più affidabile Arma-Mensah. Alvini risponde con il suo classico 3-5-2 ma deve fare a meno degli squalificati Gavazzi e Scrosta. L’Unione va in pressing con convinzione e prende in mano il gioco. Mensah è l’uomo in più sulla destra prima con un cross leggermente arretrato per Arma e poi con una progressione che finisce nelle braccia di Coser. La prima opportunità arriva con Bariti il cui destro a volo (17′) sfiora il palo alla destra di Coser. I padroni di casa subiscono ordinatamente la maggior intraprendenza dell’Unione ma sono proprio loro ad andare vicinissimi al vantaggio. Fallo di Bariti ai venticinque metri, il sinistro di Sbaffo è potente e preciso e solo il palo salva Boccanera al 23′. Brivido per la trentina di supporters alabardati appolaiati proprio sulla tribuna dietro la porta dell’Unione. I celesti non si vedono ma si sentono e al 33′ un cross da destra di Gonzi crea qualche grattacapo a Boccanera e soci. […] L’Albinoleffe nella ripresa va subito vicino al gol. Gonzi gode di eccessiva libertà a destra, cross sul prim palo e deviazione al volo di Kouko e gran risposta di Boccanera. Entra Codromaz per il claudicante El Hasni. L’Unione però lascia troppo campo ai padroni di casa e il piatto di Sbaffo accarezza il palo (6′) e 4′ più tardi è Kouko a sciupare da buona posizione. […] Finisce senza gol. Con soddisfazione di entrambe le squadre.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un gol per tempo e il Mestre è condannato alla prima sconfitta casalinga da una Sambenedettese solida e brillante, abile nello sfruttare le ripartenze che ha dimostrato di meritare l’attuale classifica. Arancioneri dai due volti. Nel primo tempo piuttosto sottotono, dove lo sviluppo della manovra di un centrocampo impreciso non è stato adeguato e dove gli sbocchi in una fase offensiva che a volte si è troppo intestardita per vie centrali si sono contati sulle dita di una mano. La ripresa ha visto un Mestre generoso condurre il match quasi costantemente nella metà campo di una squadra ospite leggermente calata e che ha dimostrato tra le sue virtù anche di saper soffrire. Nel Mestre c’è Casarotto sin dall’inizio preferito a Kirwan, la Samb invece si presenta con gli stessi effettivi andati ad espugnare Reggio Emilia. […] Mestre sfortunato quando la punizione di Beccaro si stampa sulla traversa, ma al 32′ gli arancioneri si devono mangiare la mani davanti all’incredibile errore di Bussi che calcia alto a porta vuota. A gol sbagliato gol subito. Al 35′ difesa mestrina impreparata e Miracoli incorna alle spalle di Gagno un perfetto cross di Valente. Il Mestre riapre la contesa al 40′ su rigore di Beccaro, ma ormai è troppo tardi.

Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Da ieri il Mestre ha un problema portiere. L’errore di Riccardo Gagno che ha letteralmente consegnato il gol del vantaggio alla Sambenedettese, poi vittoriosa per 2-1 al Mecchia, pone un serio problema a Mauro Zironelli. Che già aveva sovvertito le gerarchie iniziali mettendo in panchina Alessandro Favaro. Il bivio da superare: tornare a puntare su Favaro oppure insistere su Gagno? Dilemma mica da poco, anche perché quello del portiere è un ruolo fondamentale e non sarà una scelta semplice da compiere. Il ko di ieri è il primo della stagione fra le mura «amiche» di Portogruaro, dove il Mestre è costretto in esilio per l’indisponibilità del Baracca e il tecnico arancionero a fine gara fa spallucce: «Il primo gol della Sambenedettese – sospira nel dopo gara – è nato da un nostro regalo, poi ne abbiamo fatto un altro quando Bussi ha sbagliato il gol del pareggio da pochi passi nella ripresa. Non posso dire nulla ai miei ragazzi sul piano della generosità, però questa sconfitta ci deve servire da esperienza e da lezione. Gli errori in questa categoria si pagano a caro prezzo». Impossibile, nel tracciare un’analisi di quanto accaduto ieri, soprassedere su quanto accaduto al 21’ del primo tempo, quando Gagno regala incredibilmente un pallone a Troianiello, che non crede ai propri occhi e appoggia a Miracoli. Tocco leggero e vellutato, palla in fondo alla rete fra lo stupore generale. Un errore, quello di Gagno, da matita blu, che purtroppo fotografa le zone d’ombra della scelta estiva di puntare su estremi difensori under. Capaci di grandi interventi, ma anche di altrettante amnesie. Ma è solo un errore, passerà anche questa. […]

Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) Alla fine è arrivata anche la seconda sconfitta. Forse questa fa più male perché con un po’di attenzione in più e con un pizzico di fortuna, si poteva almeno strappare un punto. Questo è il pensiero di Mauro Zironelli, il primo ad arrivare in sala stampa. «Inutile negarlo. Ci sono stati troppi errori da parte nostra e il primo gol è stato un nostro regalo. Poi, quando vai ad attaccare e pressare, prendi il secondo in contropiede il colpo non puoi non sentirlo. Non siamo stati brillantissimi anche se nel secondo tempo li abbiamo schiacciati. Al momento, come squadra e contropiedisti, sono certamente i più tosti che abbiamo affrontato ma per generosità e prestazione non ho niente da dire ai giocatori. Dobbiamo solo fare esperienza, di partite come questa ne arriveranno altre. Mentre loro le palle buone le hanno sfruttate noi siamo stati imprecisi. Dieci giorni lontani dal ritmo gara (il riferimento è al Modena) forse si sono fatti sentire. Dovevamo forse essere più cattivi e, ripeto, non siamo stati capaci di sfruttare le occasioni create». […]

Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Nel primo tempo la qualità della Sambenedettese, nel secondo tempo il cuore del Mestre. Tiriamo le somme e la bilancia dice ancora Samb. Finisce 2-1 per i marchigiani, che in questo modo, in tre giorni, centrano due vittorie fuori casa contro Reggiana e Mestre. Due squadre che non si battono per caso. Del Mestre resta l’uscita con dignità: forse non è stata la miglior partita degli arancioneri, di sicuro la Samb è però la miglior squadra finora affrontata. Insomma, ci può stare di perdere. La differenza sul risultato? La Samb ha fatto un eccellente primo tempo e ha castigato il Mestre su un rinvio sbilenco di Gagno, il Mestre ha macinato con tanto impegno nella ripresa, e nello slancio ha commesso altri errori. Una traversa per parte, okay, ma pesa una palla sparata in mischia da Bussi direttamente sulla parabolica del velodromo. E tre minuti più tardi, il 2-0 della Samb. Una partita comunque gradevole, nella quale la Samb ha fatto vedere subito il suo senso geometrico ed ha affidato a Troianiello il compito di guastatore sulla destra. Squadra ben messa, non legata a schemi rigidi, con lo sloveno Bacinovic a mettere ordine. Se poi in avanti hai uno che si chiama Miracoli…Dall’altra parte Mestre tradizionale, tre in linea ed esterni alti , Boscolo Papo alla guida del centrocampo, Neto Pereira a muoversi qualche metro dietro Sottovia. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Successo, vetta e primato, tutto col minimo sforzo e in un pomeriggio da linea Maginot. Il Bassano, dopo il successo esterno di ieri pomeriggio sul campo della Fermana (0-1), guarda tutti dall’alto e in attesa del Pordenone impegnato quest’oggi col Gubbio, si gode la testa della classifica del girone B di serie C. Partita ostica in terra marchigiana, dove i padroni di casa hanno attaccato tutto il secondo tempo per recuperare la rete di Bianchi, collezionando 18 calci d’angolo e recriminando sul finale per un gol annullato. Dal canto suo il Bassano ha retto bene, capitalizzando al massimo la prima vera occasione della sfida: Fabbro e compagni lasciano giocare gli avversari, colpiscono alla prima occasione e stringono i denti nella ripresa, rintuzzando ogni attacco. […] L’episodio più discusso avviene poi in pieno recupero. Quando la lancetta dell’orologio segna il 94esimo la Fermana segna la rete del pareggio. Il guardalinee però ravvede una posizione irregolare di Lupoli e alza la bandierina, azzeccando la scelta. L’arbitro annulla e scattano le proteste di tutti. Al triplice fischio la tensione è inevitabile, tanto che si sfiora la rissa in mezzo al campo e a farne le spese è capitan Bizzotto che si becca il rosso. Lentamente gli animi si calmano e il Bassano può godersi questo meritato primo posto. I giallorossi, alla terza vittoria consecutiva, si sono dimostrati cinici, coriacei e in grado di soffrire, tutti ingredienti graditi a mister Magi, capace in poche giornate di far venire le vertigini.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Vicenza vince ma non convince, almeno non del tutto. Fatica più del dovuto per battere un Fano modesto ma arcigno. Risultato giusto ma ci si aspetta qualcosa in più, soprattutto dalla manovra. Si gioca in un clima surreale, i tifosi della Sud hanno tenuto fede al loro proposito della vigilia di starsene zitti e di ammainare le bandiere; troppa la delusione e l’insoddisfazione per il mancato passaggio di proprietà tra Vi.Fin. e Boreas. Solo uno striscione, ma eloquente: «Chiuso per dignità». Comunque pare, il condizionale è d’obbligo, che ci siano all’orizzonte delle importanti novità dell’ultima ora: sarebbe atteso a breve un bonifico (si parla di circa 2,5 mln di euro) che andrebbe a rimpinguare le misere casse biancorosse e che rappresenterebbe la prima tranche di pagamento per l’acquisto del Vicenza Calcio. Poco si sa circa l’identità degli acquirenti: i bene informati dicono che la trattativa sia stata favorita da Marotta, dg della Juventus, da questa estate vicino alle vicende biancorosse. Ci sarebbe anche una seconda cordata, in svantaggio rispetto alla prima ma pur sempre in lizza. Staremo a vedere: l’auspicio è che quanto prima si giunga alla parola fine a questa stucchevole e dannosa «telenovela» che ormai ha finito per scocciare un po’ tutti. […]

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Vuoi vedere che ancora una volta ha ragione Mauro Lovisa, che ha indicato nel Bassano la vera avversaria del Pordenone nella corsa verso la serie B? Zitti zitti, i giallorossi hanno incassato, oltre al pareggio in rimonta con il Pordenone (2-2), 5 vittorie, compresa quella di ieri a Fermo (1-0), nelle prime 7 giornate. Finale incandescente sul rettangolo di Fano. La Virtus era passata in vantaggio al 31′ con Bianchi, smarcato di tacco da Gandolfo. Al 4′ di recupero però la Fermana era pervenuta al pareggio con Lupoli. Gol annullato dal direttore di gara, Nicola De Tullio di Bari, non si è capito bene se per un fallo in attacco o per la posizione irregolare del giocatore. Inutili le proteste dei marchigiani, che hanno letteralmente circondato l’arbitro. Ha mantenuto la calma invece Giuseppe Magi che non si è esaltato per la conquista, almeno temporanea, del primo posto. «Oggi si è visto un Bassano dai due volti ha affermato il tecnico giallorosso -. Ancora dobbiamo capire cosa possiamo fare, ma soprattutto dobbiamo prendere in maniera positiva l’entusiasmo e la grinta che abbiamo messo in campo». Non parla di primo posto, Mago Magi, ma è certo che oggi lui e parecchi dei suoi tenderanno le orecchie verso le notizie che proverranno dal Bottecchia. […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Bassano vince (1-0) con polemiche per il gol del pari annullato alla Fermana, scavalca il Pordenone e si porta in testa alla classifica a quota 16. Anche la Sambenedettese opera il sorpasso ai danni dei neroverdi e affianca il Renate (riposava) in vetta a quota 15. I marchigiani hanno battuto 2-1 il Mestre a Portogruaro. Stefani e compagni sono ora quarti a quota 14.I  neroverdi avranno però due gare consecutive in casa per riprendersi il comando. Questo pomeriggio (16.30) con il Gubbio e domenica (14.30) con il Ravenna. Il popolo naoniano chiede l’en plein. «Per me, al momento – non abbocca Colucci – esistono solo i lupi. Al Ravenna avremo tempo di pensare da domani. Ora voglio concentrazione massima sul match che disputeremo con i rossoblù». […]  Proviamo allora a ipotizzare l’undici iniziale. Essendo Zommers impegnato con l’Under 21 lettone, è scontata la conferma di Perilli fra i pali. In difesa Formiconi, Stefani, Bassoli e De Agostini (Nunzella). A centrocampo Buratto, Burrai e Lulli. In attacco Martignago, Magnaghi (Gerardi) e Sainz Maza. […]

Ore 14.10 – (Messaggero Veneto) Parola d’ordine: vincere. Il Pordenone vuole e deve tornare al successo. Ci prova oggi, al cospetto del Gubbio, nel posticipo del turno infrasettimanale (7ª giornata), il via alle 16.30. Attualmente i ramarri sono scivolati al quarto posto in classifica con 13 punti dietro al Renate (che riposa), ma anche a Sambenedettese (a quota 15 dopo il successo col Mestre) e Bassano, splendida nuova capolista capace di battere anche la Fermana e di volare a 16 punti. Si sta correndo, nei quartieri alti: la squadra di Colucci non può perdere il ritmo e mira a riconquistare l’intera posta in palio dopo il pareggio con la FeralpiSalò. Se ci riuscisse, tornerebbe sola in vetta. […] «Mi auguro e sono convinto che i ragazzi abbiano recuperato – afferma a proposito il trainer Leo Colucci -. Con il Gubbio mi aspetto una grande prestazione. Dobbiamo portar loro grande rispetto, senza guardare la classifica, che in questa fase non conta. La rosa avversaria è molto buona, con giocatori d’esperienza e qualità. Penso a chi ho già avuto, come Marchi e Pedrelli lo scorso anno a Reggio Emilia – continua l’allenatore -, ma anche, fra gli altri, Casiraghi, Giacomarro e Burzigotti. Pagliari è un allenatore esperto e che fa giocare bene le sue squadre». […] Oggi tuttavia potrebbero esserci quattro cambi rispetto alla gara di Salò: Nunzella per De Agostini, Parodi per Bassoli, Lulli per Buratto e Martignago per Sainz-Maza ma Colucci per ora non si sbilancia. «Valuteremo attentamente i giocatori sotto l’aspetto psicofisico – spiega -. Considerate le tre gare così ravvicinate decideremo nella giornata di domani (oggi, ndr). Qualcuno riposerà sicuramente, ma nulla è scontato: ci sono giocatori che possono giocare tutte e tre le gare. Affrontare una partita non è mica come lavorare in miniera…». […]

Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Se qualcuno avesse avuto dei dubbi sulla voglia del Belluno di andare avanti in Coppa Italia, ora può definitivamente archiviarli. Perché contro l’Este, in una partita dai ritmi non chissà quanto elevati ma vera e combattuta, i gialloblù giocano bene e, una volta sotto, hanno la forza di reagire. Come spesso accade, dunque, sono a sorpresa i giallorossi ad andare avanti, e siamo già quasi a metà ripresa. L’arbitro concede un rigore molto generoso per un mani attaccato al corpo di Sommacal, tra l’altro con palla che rimbalza prima sulla gamba del difensore di casa, permettendo al capocannoniere del campionato Florian di mettere avanti l’Este. A quel punto il Belluno si scatena, pareggiando quasi subito con Pramparo e ribaltandola a sei minuti dal novantesimo. Lanciato in profondità, Rocco trova un live contatto con il diretto marcatore; sembra possa essere tutto regolare, ma il signor Munerati di Rovigo indica con sicurezza il dischetto. Un invito a nozze per capitan Corbanese, che realizza nonostante l’intuizione di Lorello.

Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Nel turno di Coppa Italia (trentaduesimi di finale) il Campodarsego liquida l’Adriese con un secco tre a zero, frutto di una prestazione che non ammette repliche. La partita, che vale quindi il passaggio ai sedicesimi di finale, viene definita tutta nel primo tempo. Tanto che i padroni di casa vanno in gol dopo neanche cinque minuti con Dalla Vedova, che sfrutta un’esitazione della difesa avversaria e fa partire un rasoterra dal limite. […] Radrezza (in assoluto uno dei migliori in campo) sigla il raddoppio al termine di una bella azione avviata da Michelotto e portata avanti da Kabine. Il due a zero seppellisce i granata rodigini, che diventano fantasmi in campo, in balia della netta supremazia territoriale e del gioco degli avversari. E Nalesso cerca di approfittarne per il tris, con una spaccata al volo su cross di Beccaro che non ha fortuna. Il terzo gol resta comunque nell’aria e arriva dal piede di Kabine: sull’ennesima pennellata di Radrezza, si aggiusta il pallone e supera Milan. […]

Ore 12.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 12.30 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Mandorlini e prima in palestra e poi a parte per Marcandella e Tabanelli.

Ore 12.10 – Qui Guizza: seduta defaticante per i titolari di ieri, mentre le riserve lavorano già ad alta intensità.

Ore 11.50 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 11.30 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 6; Madonna 7, Cappelletti 6.5, Trevisan 6.5, Contessa 7; Pulzetti 7, Pinzi 6.5 (Serena sv), Belingheri 7 (Russo sv); Candido 6.5 (De Risio sv); Capello 7, Guidone 6.5 (Chinellato sv).

Ore 11.20 – (Gazzettino) Ma tutta la squadra si muove in maniera armoniosa: pressa alto per recuperare palla e quando ce l’ha tra i piedi la qualità di Pinzi, Pulzetti e Belingheri fa la differenza. Candido, poi, è una trottola tra le linee, e davanti Guidone e Capello fanno un grande movimento. Fatto sta che il Ravenna appare alle corde, e quando Madonna alla sua prima sgroppata sulla destra mette il turbo surclassando in velocità il diretto avversario, il vantaggio è cosa fatta: al bacio il cross del terzino con sfera addomesticata da Belingheri, che con il destro in diagonale infila Venturi. Bastano pochi minuti per esibirsi anche nel bis. Questa volta sugli sviluppi di una rimessa laterale, con palla in area per Guidone atterrato da Ierardi. L’arbitro decreta il penalty. Dal dischetto Capello spiazza Venturi, e festeggia il suo primo sigillo in campionato sommerso anche dai compagni della panchina. […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Prova di forza del Padova che al Benelli di Ravenna infila la terza vittoria consecutiva, la seconda in trasferta. E allargando l’orizzonte fanno tredici punti nelle ultime cinque gare. Un segnale forte anche in termini di classifica, visto che i biancoscudati rispondono agli acuti di Bassano e Sambenedettese, rosicchiando tre punti al Renate fermo per riposo. Belingheri e Capello, quest’ultimo dagli undici metri, gli autori dell’uno-due micidiale che stende in quattro minuti i romagnoli, legittimando una superiorità schiacciante nel primo tempo. Se poi ci mettiamo il carattere e la maturità mostrate nella ripresa, ecco servita la partita perfetta che consolida un processo di crescita sotto gli occhi di tutti. […] A parte un paio di angoli di fila dei romagnoli che fruttano un’inzuccata di Maistrello (alta), i biancoscudati prendono subito il comando delle operazioni. Contessa sulla corsia mancina è uno stantuffo che spinge che è un piacere arrivando più volte al cross, uno dei quali non sfruttato a dovere di testa da Guidone.

Ore 11.00 – (Gazzettino) «Siamo sulla buona strada, ma non dobbiamo esaltarci. Anche se ho per le mani un gruppo che ha voglia di fare qualcosa d’importante». È soddisfatto più che mai al termine della partita il tecnico biancoscudato Bisoli, che però sottolinea: «Bisognava segnare il terzo gol per essere più tranquilli, dato che ne abbiamo avuto l’opportunità. Anche perché se prendi un gol, si riapre una gara non è stata mai in discussione». Ancora una volta decisivo il gioco sulle fasce. «Già, adesso tutti gli avversari cercano di bloccarci proprio lì. Ma quando attacchiamo in velocità, siamo sempre pericolosi. In questa occasione ci è riuscito tutto, si saranno altre partite nelle quali troveremo maggiori difficoltà, ma intanto abbiamo ottenuto una vittoria importante». Pulzetti, Pinzi e Belingheri formano un centrocampo da categoria superiore. «Sono d’accordo. Belingheri in questa posizione va meglio rispetto a quando gioca trequarti. Abbassandolo come interno abbiamo aumentato la capacità di palleggio verso il basso e riusciamo a creare superiorità sulle fasce. Bisogna vedere se con altri avversari riusciremo a sopperire a quattro giocatori potenzialmente d’attacco. È stato molto bravo anche in fase difensiva, gli devo fare i complimenti». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Per effetto del turno di sosta dal Renate e in attesa dell’impegno casalingo di oggi del Pordenone con il Gubbio, in vetta alla classifica si registra un nuovo cambio, In testa ora c’è il Bassano grazie al successo di misura conquistato sul campo della Fermana. A decidere la gara una rete di Bianchi nella ripresa. Alle sue spalle si porta la Sambenedettese che a Mestre conquista la seconda vittoria di fila, con doppietta di Miracoli e gol della bandiera di Beccaro. Quarto posto per il Vicenza che batte il Fano. Il primo gol stagionale di Altinier a Santarcangelo regala solo un punto alla Reggiana che oggi ufficializzerà in panchina l’ex Roma Dellas. […] La classifica: Bassano 16, Renate e Sambenedettese 15, Pordenone e Vicenza 14, Padova 13, Fermana e Mestre 11, Albinoleffe 10, Ravenna 9, Feralpi Salò e Sudtirol 8, Triestina 6, Reggiana e Teramo 5, Gubbio e Santarcangelo 4, Fano 3, Modena 0.

Ore 10.30 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Bindi 6; Madonna 7, Cappelletti 7, Trevisan 6.5, Contessa 7; Pulzetti 7, Pinzi 6.5 (Serena sv), Belingheri 7 (Russo sv); Candido 6.5 (De Risio 6); Capello 6.5, Guidone 6.5 ( Chinellato 6).

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Per la prima volta la squadra è scesa in campo indossando la terza maglia a disposizione, quella nera, dove campeggia l’immagine del Gattamelata e dove sono riportate le parole della canzone “Ma quando torno a Padova…”, diventato una sorta di inno della tifoseria. Bisoli ha deciso per un solo cambio nella formazione-base, con il ritorno di Contessa sulla fascia sinistra, lo spostamento di Trevisan centrale e il conseguente dirottamento di Russo in panchina. E la scelta si è rivelata azzeccata, perché a tratti, nel primo tempo, è parso di vedere già una squadra che si muove con pregevole sincronia ma soprattutto che sa perfettamente ciò che vuole. […] Ora c’è il Sudtirol, domenica prossima, all’Euganeo. Bisogna insistere, perché la chance casalinga va sfruttata al meglio, ma con l’autostima e il morale alle stelle acquisiti in queste settimane si può sperare in un altro successo (sarebbe il quinto, quarto di fila). E a quel punto, chi lo fermerebbe più, questo Padova?

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) E tre. Terza vittoria consecutiva (che porta il conto totale a 4 dall’inizio del campionato) del Padova e biancoscudati che si avvicinano a grandi falcate al podio del girone B di Serie C. Dopo il 3-0 al Santarcangelo, ecco il blitz a Ravenna, come se le squadre romagnole fossero delle vittime predestinate di fronte alla gran voglia di scalare posizioni su posizioni della classifica. È un filotto iniziato a San Benedetto del Tronto e che ha fatto svoltare nella direzione auspicata Pulzetti & C., il cui passo è davvero da grande squadra. Bisoli ha plasmato il gruppo come il suo “credo” imponeva, e i risultati si vedono: un Padova che conquista campo dopo pochi minuti, detta i tempi della manovra da compagine esperta e solida e affonda, colpendo non appena ne ha l’opportunità, in modo chirurgico. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] La sfida del “Benelli” è servita anche a sbloccare Capello, che ha trovato il primo gol in campionato: «Sono felice sia per il gol che per i tre punti fondamentali. È molto importante la fiducia che mi sta dando Bisoli, ma allo stesso tempo so che c’è tanta concorrenza in avanti, se una partita dovessi finire in panchina, resterei tranquillo».È lei, quindi, il primo rigorista della squadra?«Il tecnico prima della gara ha indicato me, Candido e Belingheri come rigoristi. Quando l’arbitro ha fischiato il penalty, ho chiesto ai miei compagni di tirarlo perché ci tenevo a sbloccarmi. Me l’hanno concesso e li ringrazio. Dedico la rete alla mia famiglia e alla mia ragazza, che erano in tribuna».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nella vittoria di Ravenna sono veramente pochi gli aspetti negativi in un Padova che ha sofferto il minimo indispensabile. «Abbiamo palleggiato bene, ma dovevamo fare un gol in più per mettere al riparo la sfida. Se loro avessero trovato la rete, rischiavamo di compromettere un’ottima gara. È un difetto su cui dobbiamo lavorare, ma per il resto la squadra mi è piaciuta». Ancora una volta la chiave di volta è stato il gioco sulle fasce: «Tutti stanno cercando di raddoppiarci sugli esterni mettendo due uomini, ma, quando riusciamo a palleggiare velocemente e arrivare dalle retrovie, sappiamo essere pericolosi. E questo Madonna, che ha aumentato l’autostima, è di categoria superiore».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Potenzialmente saremmo primi in classifica». Non ha ancora il quadro completo dei risultati, ma la graduatoria se la ricorda bene mister Bisoli, che, quando viene aggiornato, fa due calcoli al volo e non ha timore a sottolineare come, avendo già effettuato la giornata di riposo, i tre punti che separano il Padova dalla vetta possono valere sulla carta il primato. «Ma adesso non esaltiamoci troppo per queste tre vittorie consecutive», smorza poi gli entusiasmi il tecnico. «Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da lavorare. La fortuna è di avere tra le mani un gruppo che ha voglia di fare qualcosa di importante».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) In tribuna non poteva mancare Andrea Mandorlini, ravennate doc, ex allenatore biancoscudato e papà di Matteo. […] «Ho ammirato veramente un buon Padova, la squadra mi sembra bene attrezzata e può ambire a qualcosa di più rispetto allo scorso anno. Il campionato è appena iniziato, c’è il “mercato” di gennaio che potrebbe spostare gli equilibri, ma in questo momento i biancoscudati e il Pordenone mi sembra abbiano qualcosa in più rispetto alle altre. Potrebbe essere sino alla fine una corsa a due». Nonostante sia rimasto in panchina soltanto mezza stagione nel 2006/07, Mandorlini ha lasciato un ottimo ricordo nei tifosi padovani e ciclicamente, quando c’è da cambiare allenatore, il suo nome torna in auge come papabile. «È una cosa che mi inorgoglisce. Padova mi è sempre rimasta nel cuore, ci sono affezionato in particolar modo ora, visto che gioca mio figlio e il direttore è un mio amico. Un mio ritorno? Mai dire mai, ma la scorsa estate non c’è stato nessun contatto. Adesso c’è un tecnico bravissimo come Bisoli. Spero che il Padova torni presto dove deve stare».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il blitz di Sambenedetto, i tre gol di domenica al Santarcangelo, i due di ieri al Ravenna. E nessuno al passivo. Magari è presto per dire che il Padova abbia innestato davvero la quinta marcia, ma i tredici punti conquistati nelle cinque uscite successive al tremendo 0-3 dell’esordio a Meda con il Renate (da lì in poi, appunto, quattro vittorie e un pareggio) sono già una sentenza precisa. Pierpaolo Bisoli continua a ripetere che la squadra sarà al top a novembre, eppure l’impressione è che la crescita dei singoli, del collettivo e della condizione generale sia già ampiamente cominciata. Una risposta sontuosa alla concorrenza, in un campionato che lentamente sta scremando il ristretto gruppo di protagoniste che puntano dritte al primo posto. […] Voglia di essere protagonisti, smania di segnare, trend ansiogeno che non permette sufficiente lucidità. Ma sono sfumature, piccolezze, quisquilie: la sostanza è che il Padova continua a vincere, a segnare e a non subire gol. E oltretutto, a differenza del passato, sfrutta il calendario favorevole mettendo insieme punti su punti. Se son rose…




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com