FeralpiSalò-Padova, le pagelle Biancoscudate: premiamo l’ardore dimostrato, ma ci sono anche due insufficienze…

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Bindi 6: Spiazzato dal dischetto da Guerra, non può francamente fare molto su Ferretti. E il paradosso è che praticamente non compie altre parate…

Madonna 6.5: È sulla sua fascia di competenza che la FeralpiSalò cerca maggiormente di sfondare. Ma ci riesce davvero pochissime volte, perché difensivamente chiude quasi ogni varco. E se spinge meno del consueto è anche colpa del campo…

Cappelletti 5.5: Pro: dal suo piede parte l’azione dell’1-0. Contro: causa il (presunto) rigore del pareggio verdeblu e da una sua incertezza si sviluppa il momentaneo 2-1. Tutto tranne che la sua miglior partita, insomma. Ma guai a preoccuparsi: sappiamo che solitamente i suoi standard sono elevati…

Trevisan 7: Altro che spada o fioretto, oggi servivano lancia ed elmetto. Lui si “arma” a dovere e risponde presente. Come? Spazzando lo spazzabile, e contrastando il contrastabile. Senza guardare in faccia nessuno. Così si va in battaglia…

Contessa 6.5: Sfrutta anche le intemperie (dicasi improvvise folate di vento) per cercare di mettere in difficoltà Caglioni, ma è soprattutto la retroguardia gardesana a “tremare” ogni qual volta va al cross. E il campo a dir poco pesante non gli permette di “arare” la fascia a pieno…

De Risio 6.5: Preferito a sorpresa a Mandorlini e Serena, mette tutta la sua fisicità al servizio della squadra consentendo così di conquistare una preziosa supremazia a centrocampo. E col tempo da lupi che imperversava sul “Turina” era davvero difficile fare tanto di meglio…

(Mandorlini 6): Entra e combatte, come sa fare lui…

Pinzi 6.5: Mettere ordine in mezzo al campo con simili condizioni atmosferiche è un compito a dir poco improbo. Eppure lui ci riesce, dando l’esempio a chi gli gravita intorno. Con un faro così c’è gran poco da temere…

Belingheri 7: Alla voce “l’uomo giusto al momento giusto” compare la sua foto, perché l’intuizione che lo porta a fiondarsi sul pallone vagante ed a sbloccare il risultato è nuovamente da categoria superiore. Così come l’intelligenza tattica, che lo porta a correre il giusto. È anche da queste cose che si misura la grandezza (calcistica) di un uomo…

(Russo S.V.)

Pulzetti 7: Gioca per un’ora con un’intensità ed un’efficacia a dir poco clamorose, creando da solo almeno quattro occasioni da gol tra traversa “spezzata” e miracolo di Caglioni. Lascia il campo solo causa acciacco, altrimenti avrebbe continuato ad insegnare calcio…

(Candido 6): Si danna, e sfiora anche il gol…

Guidone 6.5: I movimenti lungo tutto il fronte offensivo sono come al solito efficaci, perché porta sempre via almeno un uomo. E se non fosse per la faccia di Ranellucci avrebbe anche potuto “timbrare il cartellino”. Lascia il campo con un leggera zoppìa: speriamo bene…

(Chinellato 5.5): Ok, Caglioni avrà anche fatto la parata del secolo. Però occasioni simili vanno sfruttate, e non gettate. Punto.

Capello 7: Di piede aveva già dato. Di testa idem. Mancava solo il tacco. Detto, fatto: Belingheri “ispira”, e lui crea. Perché gol simili li metti a segno solo se hai il “killer instinct”. Ah, stava anche per segnare in rovesciata. Sarebbe stata una combo micidiale…

(Serena S.V.)




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