Pordenone-Padova, Guidone: “Guai ad andare al ‘Bottecchia’ pensando di poterci acocntentare di un pari! E Colucci…”

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I due gol contro il Mestre, per Marco Guidone, sono stati una manna, una liberazione vera. Aveva giocato dieci gare in campionato, per complessivi 751 minuti, senza riuscirci, ma solo avvicinandosi in due o tre circostanze. Due sere fa, invece, è stato l’uomo-copertina. «Sono davvero contento, finalmente mi sono sbloccato», confessa l’attaccante brianzolo. «Non nascondo che avevo voglia di segnare, dentro di me c’era sempre stata, e nelle ultime occasioni avevo cominciato ad innervosirmi. In questi mesi sono rimasto lucido, ho sempre lavorato bene, e ne sono stato ripagato. Speravo davvero che i primi gol arrivassero davanti al pubblico dell’Euganeo».

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E dire che sembrava che non dovesse nemmeno giocare… «Fino a martedì non ero in ottime condizioni, ma non si trattava di un problema muscolare, bensì di un fastidio alla schiena: quando ho capito che non correvo rischi particolari ho voluto stringere i denti e dare la disponibilità al mister. Sono contento di esserci stato, era importante vincere: ma con questi due gol ha avuto un altro sapore». Che dirà a Marcandella, dopo quei due assist? «È stato fondamentale, c’è poco da dire. La sua gara dimostra meglio di ogni altra cosa lo spirito di questa squadra: non era mai partito titolare in questo campionato, si è fatto trovare pronto ed ha ripagato sia noi che il mister. Questa mentalità, in un gruppo, è fondamentale».

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Domenica si va a Pordenone da capolista, con due punti di vantaggio e due gare in meno rispetto a loro. Meglio di così… «Ci siamo messi veramente in una posizione importante nei loro confronti, ma l’errore più grande che ora possiamo commettere, è quello di andare al “Bottecchia” pensando di poterci anche accontentare di un pareggio, solo perché poi a loro toccheranno due turni di riposo». Lei che conosce bene il tecnico, perchè lo ha avuto, che Pordenone si aspetta? «Colucci è stato l’anno scorso il mio allenatore a Reggio Emilia, so quale può essere la forza di questo Pordenone. Affrontiamo una squadra ferita (che non vince da 5 turni e arriva da due ko di fila, ndr) e con una rosa competitiva. Lui fa giocare bene le sue squadre e pretende che non si molli mai di un centimetro: non sarà semplice».

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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