Pordenone-Padova, l’analisi de “Il Gazzettino”

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Sono tre punti pesantissimi quelli ottenuti dal Padova a Pordenone su un campo che in passato non aveva mai espugnato e contro una diretta concorrente nella lotta promozione, ora lontana cinque lunghezze e con due partite in più. E se l’undici di Bisoli riesce a portare a casa la vittoria in una gara che per parte del primo tempo non sembrava incanalarsi sui binari giusti sul piano del gioco e dell’atteggiamento, il segnale lanciato al campionato, con una vera e propria prova di forza, è forte e chiaro. Bravi e fortunati Pinzi e colleghi nel primo tempo in cui si dimostrano capaci di soffrire per poi colpire nel finale, ma abili anche ad inizio ripresa nell’assestare un immediato colpo del ko subito dopo il pareggio friulano e capaci infine di gestire il vantaggio con personalità per il resto dell’incontro. Bisoli rilancia dal primo minuto Pinzi e Pulzetti; nei friulani, ancora privi di capitan Stefani, Misuraca e Gerardi, modulo ad albero di Natale. L’impatto alla gara dei biancoscudati, non agevolati dal terreno di gioco piccolo e scivoloso, non è dei migliori e la sfida nel primo quarto d’ora fatica a decollare, con leggera prevalenza territoriale dei locali che però con il passare dei minuti alzano i ritmi e premono, chiudendo nella propria trequarti il Padova che fatica ad alzarsi e a riavviare la manovra palla a terra. Pericolosi in particolare tra le linee Ciurria e Sainz Maza dai cui piedi nascono sempre situazioni pericolose.

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E’ Belingheri per lui quarta rete stagionale a rompere gli equilibri: Serena serve in profondità Guidone che si sposta la palla sul destro e calcia a incrociare, centrando clamorosamente il palo, ma poi ci pensa l’ex Livorno con la consueta freddezza a ribadire in rete. Protestano i friulani per la posizione della prima punta, ma sulla sinistra De Agostini lo teneva in gioco. Ben altro piglio per il Padova nella ripresa, ma una bambola complessiva della difesa rischia di costare cara. È De Agostini a entrare in area indisturbato dalla sinistra, Bindi si supera sul piattone di Danza, dopo un rinvio poco preciso di Trevisan, e Ciurria brucia sul tempo Contessa e insacca. Neanche il tempo di disperarsi che i biancoscudati si ritrovano avanti con il primo gol stagionale di Pulzetti che, servito sulla sinistra dell’area da Pinzi, trova la zampata vincente. Anche in questo caso le proteste friulane non trovano riscontro in quanto il trequartista, al momento del passaggio, era alle spalle di Formiconi e dietro pure a Parodi. Più dubbia la posizione di Capello che però non è entrato nell’azione.

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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