Live 24! Padova-Triestina, la vigilia: rifinitura alla Guizza, squadra rivoluzionata per l’impegno di Coppa?

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Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Di secondo nome dopo Chiavari potrebbe fare Salvatore, visto che con le sue parate Emil Audero ha letteramente tenuto in piedi la baracca di un Venezia la cui resistenza è stata messa davvero a dura prova dall’Entella. «È stata una gara tosta, in effetti abbiamo concesso più del solito ammette il 20enne portiere di proprietà della Juventus anche se, ne sono convinto, non tanto per nostri demeriti quanto perché i nostri avversari sono stati bravi a metterci in difficoltà. Di solito è vero concediamo meno, siamo un po’ rammaricati perché si poteva vincere e salire in testa, ma con onestà alla fine, per come si era messa, va bene così». […] E a Chiavari il numero uno ha spiegato con tante, decisive parate, perché i gradi di titolare spettino a lui. «Il mio compito è quello di farmi trovare sempre pronto, quando ci riesco sono felice. Nella prima fase del primo tempo ho parato bene sui tiri di Nizzetto e Troiano, l’intervento forse più difficile e di cui vado più fiero è quello a inizio ripresa sulla girata di testa di La Mantia, perché ho preso bene il tempo e ho avuto la giusta reattività su una palla ravvicinata. Sì, poi c’è stata anche quella su Diaw, ma lì i meriti vanno ad Andelkovic che ha anticipato Luppi con un gran recupero». […]

Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Battendo il Cittadella può riprendersi la vetta solitaria della B il Palermo, staccando Venezia e Frosinone che l’hanno appena agganciato a quota 25, mentre la coppia Bari-Parma sta un punto più su. Tutto da vedere se e come influiranno sui rosanero di Bruno Tedino le disavventure societarie di Maurizio Zamparini, dopo che la Procura di Palermo ha presentato istanza di fallimento per un presunto buco di bilancio di oltre 70 milioni di euro. Il Venezia intanto nel pomeriggio torna in campo al Taliercio per preparare il match di sabato al Penzo (ore15) contro un Novara fermo a 18 punti, avendo perso 2-1 al Piola contro il Bari. Fino a metà settimana il solo Fabiano era ai box, dovendo seguire il programma di recupero dalla distorsione alla caviglia. A lui però si sono aggiunti prima Pinato, per una botta al polpaccio che l’ha costretto in tribuna a Chiavari, poi Garofalo uscito dal campo per un problema muscolare prima dell’intervallo. Per entrambi la situazione andrà monitorata giornalmente. Intanto con il suo quarto cartellino giallo capitan Domizzi è il primo arancioneroverde in diffida e a rischio squalifica. […]

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Non si può pensare di avere sempre vita facile e vincere, alla fine in mano ci resta un punto senza dubbio positivo». Questa la filosofia post-Entella di un Cristiano Del Grosso gettato in corsa nella mischia da Pippo Inzaghi, complice l’acciacco muscolare patito da Garofalo costretto ad alzare bandiera bianca ad una manciata di minuti dall’intervallo. Pur concordando sulla sofferenza patita nei 90′ del Comunale l’ex atalantino parla di «una prestazione comunque positiva, soprattutto il primo tempo, mentre nel secondo il team è stato più difenderci e ripartire. Il che a volte ci è riuscito e altre meno, nel complesso però siamo stati bravi a stringere i denti, questi sono davvero segnali importanti da parte di una squadra». Anche mister Inzaghi ha ammesso ad ogni modo che sul piano della pericolosità offensiva il Venezia era andato meglio nelle ultime gare, anche col Perugia per non parlare di Brescia. «Abbiamo fornito una grande prova caratteriale su un campo difficile e veloce prosegue Del Grosso . Penso che a livello tattico l’abbiamo interpretata bene, l’unica cosa è che forse abbiamo sbagliato alcune scelte risultando imprecisi nell’ultimo passaggio, quello che ci avrebbe consentito di essere più pericolosi in zona gol». […]

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia di ferro regge anche nella tana dell’Entella riuscendo, per l’ottava volta in 15 giornate, a mantenere inviolata la propria porta. Quella arancioneroverde continua a essere la difesa più ermetica della Serie B, con appena 11 gol subiti a legittimare la permanenza nell’alta classifica, al momento a -1 dalla vetta. Alla fine lo 0-0, per quanto non troppo esaltante, serve per raggiungere i 25 punti, vale a dire la metà dei 50 indicati dal tecnico Pippo Inzaghi come traguardo prioritario per confermarsi in B, dopo il quale alzare l’asticella degli obiettivi e delle ambizioni. Al triplice fischio il presidente Joe Tacopina aveva comunque sorriso: «Vorrei sempre vincere ma quello ottenuto contro l’Entella è un buon punto. È stata una partita difficile, non abbiamo portato a casa l’intera posta ma continuiamo il nostro percorso con serenità». Un’analisi con la quale concorda il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo: «Audero ha fatto delle parate importanti che giustamente risaltano, però non ho visto una loro supremazia netta nei nostri confronti l’analisi del dirigente lagunare . È stata una gara equilibrata, su un campo sintetico molto favorevole a loro, ma anche noi abbiamo avuto le nostre situazioni, come l’occasione in ripartenza con Falzerano che, tenendo la palla più bassa, avrebbe senz’altro potuto inquadrare la porta. L’Entella poi ha ottimi elementi per la B, aver dato altra continuità è ciò che conta». […]

Ore 20.10 – (La Nuova Venezia) […] Il Del Grosso visto sabato in Liguria è un giocatore in crescita rispetto alle prime giornate di campionato. «Sono entrato in un momento particolare della gara» spiega l’esterno abruzzese «e non mi sono neppure potuto scaldare a dovere. Poi credo di essermi mosso bene, mi sono fatto trovare pronto. Siamo un grande gruppo, solido e in campo si vede». Il pomeriggio primaverile della costa ligure non ha mostrato un Venezia brillante, compatto sì, ma poco incisivo là davanti, dove le opportunità sono state poche e quelle avute sono state sprecate più per demerito che per l’abilità del portiere. «Il campo sintetico era molto veloce» spiega Del Grosso «e non siamo abituarti a giocarci con frequenza. Siamo andati meglio nel primo tempo, nel secondo ci siamo difesi di più, a volte ripartendo. A livello tattico, abbiamo interpretato bene l’incontro, anche se l’Entella ci ha creato delle difficoltà. Vero, siamo stati un po’ imprecisi ma abbiamo dimostrato carattere e la prova è positiva. Dobbiamo continuare così, il punto dell’altro ieri è importante». […] «Dobbiamo prepararci bene come abbiamo sempre fatto» conclude Del Grosso «perché ogni partita è un banco di prova, nulla è semplice e scontato. Sabato riceveremo il Novara ma dalla Liguria ritorniamo più tranquilli e determinati».

Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Tre mesi di campionato, Venezia terzo in classifica, quarto se stasera il Palermo non perde il posticipo in casa contro il Cittadella. Alla tentazione di fotografare cosa funziona e cosa non funziona – tipica delle pagine sportive e dei discorsi dei tifosi – per adesso bisogna saper resistere. Perchè se la classifica parla così chiaro significa che tutto funziona. In realtà, a fronte di una difesa di eccellente qualità (solo 11 gol subiti, nessuno ha fatto meglio) fa da contraltare un attacco che qualche bisticcio con i numeri ancora lo fa. Diciassette gol in quindici partite non sono tanti, oltrettutto nel tabellino dei marcatori sono entrati spesso centrocampisti e difensori. Il capocannoniere della squadra è Zigoni (3 gol), un centravanti che ha fatto vedere quanto vale l’anno scorso contribuendo alla promozione in Serie A della Spal ma che quest’anno non è stato messo, per il momento, nelle condizioni di dare il meglio. Nelle ultime partite Inzaghi si è affidato all’accoppiata Marsura-Moreo, ragazzi che sul piano dell’impegno vanno applauditi e ringraziati, ma che sembrano più adatti al gioco di rimessa, da trasferta. Coppia collaudata l’anno scorso, ma la categoria è cambiata e bisogna fare i conti con difese di livello superiore. Nel caso di Marsura (tecnicamente il migliore) si vede come gli riesca meno facile saltare l’uomo, vincere l’uno-contro-uno che l’anno scorso era un’arma letale del Venezia. Ai due attaccanti arancioneroverdi manca al momento quella che adesso si usa chiamare “cattiveria” sotto porta, capacità di castigare il minimo errore avversario. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Storie di calcio. Da una parte si ride e si scherza per un 2-0, dall’altra arriva la notizia dell’esonero per mister Colombo, considerato tra i principali imputati di un campionato fallimentare per il Vicenza. Mauro Zironelli, invece, gongola dall’alto degli applausi ricevuti per i trascorsi in terra berica. «Sono contento, è stato emozionante rivedere vecchi amici e questo stadio. Mi dispiace non aver dato ciò che avrei voluto, faccio a loro il più grande in bocca al lupo per il prosieguo del campionato». Il discorso si sposta sulla partita. «Nel primo tempo abbiamo sprecato tanto – afferma – poiché è vero che è finito 0-0 ma abbiamo sbagliato diverse palle gol». La ripresa ha fatto giustizia. «Diciamo che non c’è stata storia. Ci serviva questo risultato dopo due sconfitte di fila che hanno fermato la nostra marcia». Tornare al successo. «Abbiamo cambiato qualcosa e si è visto. Adesso arriviamo con più facilità in zona tiro e, soprattutto, ci arriviamo con diversi giocatori e non più solo con le punte». A chi chiede del Vicenza che risponde? «Mi dispiace vederlo in questa situazione e mi dispiace anche per Colombo (allarga le braccia ndc). Ma fa parte della nostra professione purtroppo». […]

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un dominio assoluto. Il Mestre sbanca il Menti mettendo in mostra gioco, capacità di leggere l’incontro e una difesa pressoché perfetta. Il Vicenza sbatte contro un muro, un muro di gomma creato appositamente da Mauro Zironelli, uno che qui era di casa e che in molti, ieri sera, hanno rimpianto. Gli orange hanno avuto un solo rimpianto, quello di non aver concretizzato prima l’enorme mole di gioco svolto ma il risultato alla fine ha premiato comunque la squadra di Zironelli. Anche se in partite del genere sarebbe necessario farlo (concretizzare), altrimenti il risultato resta in bilico fino alla fine. Vicenza con Comi in panchina con Magri, dentro Beruatto a sinistra e capitan De Giorgio in mezzo. Sul fronte orange in porta Gagno, Gritti inizia seduto vicino a Zironelli, Sodinha come trequartista. […]

Ore 18.50 – (La Nuova Venezia) Carichi per la vittoria dopo due sconfitte consecutive i giocatori del Mestre escono dallo spogliatoio soddisfatti soprattutto per la prestazione. Il primo a parlare è Marco Beccaro, ex altovicentino e autore del primo gol che ha aperto la partita in favore degli arancioneri. «Siamo venuti qui ad affrontare una grande squadra. Venivamo da due sconfitte e avevamo voglia di riprendere la corsa. La formazione poteva sembrare rimaneggiata ma qui siamo tutti titolari. Noi facciamo la nostra gara, partita dopo partita ma il gioco l’abbiamo sempre fatto. L’atmosfera alla fine era un po’ surreale con le due curve che si comportavano in maniera diversa. La nostra che esultava, l’altra che offendeva i propri giocatori. Non avevamo demeritato nelle altre gare ma stavolta è proprio una vittoria che fa morale e ci serviva. Adesso vogliamo solo riprendere il cammino interrotto con il Padova. Scherzi a parte ieri ho dovuto tirare 5 volte prima di segnare. Mi sembrava di essere tornato bambino nei campetti con la regola con ogni tre angoli, un rigore». Interviene poi Rubbo che ha fatto una gran partita a centrocampo. «Abbiamo vinto e siamo contenti. Avevo anche fatto un gol e non so se era da annullare o meno ma va bene così. Il nostro obiettivo deve rimanere la salvezza poi quello che verrà verrà. Sodinha ieri è stato perfetto e ci ha dato una grossa mano ad aprire le maglie vicentine. Anche chi è entrato ha fatto il suo dovere ma Sodinha ha messo in gran difficoltà i vicentini con le sue giocate. Si vede che è di categoria superiore e non è ancora al 100 per cento». […]

Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) Zironelli esce per primo. Emozionato ma soddisfatto del risultato. «Paradossalmente abbiamo giocato meglio con il Padova eppure non avevamo demeritato. Abbiamo cambiato qualcosa dalle ultime due partite ma adesso riusciamo ad arrivare più facilmente al tiro. So che è un gioco dispendioso quello che chiedo e riusciamo a imporre il nostro gioco. Mi dispiace perché so che a Vicenza la situazione non è idilliaca ma devo pensare al Mestre. Tra il primo e secondo tempo ho detto ai miei che eravamo sempre sul pezzo con un pressing molto alto ma dovevamo essere più cinici. I ragazzi hanno recepito il messaggio e siamo entrati molto più concreti. Menzione al merito a Sodinha che ha fatto vedere quanto vale. Non è facile perdere 20 kg e riprendere a giocare a certi livelli dopo un anno e mezzo di stop ma ho parlato con lui e gli ho spiegato che o si impegnava e ci dava una mano o non potevamo aspettarlo. Oggi si sono visti i risultati. Certo mi sono emozionato a rientrare al Menti anche mentre facevo la strada. Ero tifoso del Vicenza dai tempi di mio nonno e mi spiace non mi abbia visto esordire ma credo che sia contento anche lui per questa vittoria. Dobbiamo migliorare sui calci piazzati: su quelli non riusciamo ad incidere». […]

Ore 18.10 – (La Nuova Venezia) La marcia arancionera non poteva riprendere in modo migliore. Vittoria nel derby azzerando un Vicenza in una crisi che costa la panchina all’allenatore, con un 2-0 che non fa una piega e almeno 6/7 palle gol non sfruttate. Zironelli torna al Menti da allenatore del Mestre e mischia le carte. Fuori Gritti e dentro Sodinha dietro le punte per un 3-4-1-2. Zironelli prima del fischio di inizio saluta tutta la panchina biancorossa ricevendo l’applauso del Menti. […] Secondo tempo che inizia senza cambi. Il primo tiro in porta contro il Mestre arriva solo al 18′ con un colpo di testa di Giacomelli su cui è bravissimo Gagno anche se l’azione era stata fermata per fuorigioco. Sul ribaltamento di fronte lancio perfetto di Sodinha per Beccaro che controlla, avanza di un paio di metri e in diagonale batte Valentini sul secondo palo. È l’1 a 0. Zironelli effettua un triplice cambio e passa al 3-5-2 con l’entrata di Casarotto e affianca Neto a Spagnoli per contenere la reazione vicentina. Al 29′ altro gol annullato per fuorigioco per il Vicenza. Lancio di Beruatto, tiro di Comi che inganna Gagno su deviazione di Perna ma per fortuna del Mestre il vicentino era già in fuorigioco di rientro. Al 31′ Zironelli riporta la squadra con le 3 punte facendo entrare Bussi e arretra leggermente Neto per recuperare palloni e farsi fare fallo. Al 34′ Casarotto sfiora il capolavoro. Galoppata di 50 metri palla al piede e tiro da fuori che scheggia il palo. Al 39′ Neto fa vedere tutta la sua classe. Recupera palla, si fa venti metri palla al piede e batte Valentini in diagonale complice anche un’incertezza del portiere. […]

Ore 17.40 – (Mattino di Padova) Finalmente, a due mesi e mezzo dall’inizio del campionato, la formazione dell’Abano ha trovato la prima vittoria stagionale. Si tratta di un successo che, classifica alla mano, serve tantissimo al morale dei termali, visto che i padovani, pur rimanendo saldamente all’ultimo posto, erano di fatto al bivio della stagione. Adesso, a metà novembre, l’Abano si trova a quattro punti dai diretti avversari di ieri, ma se è vero che vincere aiuta a vincere l’auspicio dell’intero ambiente neroverde è che in Friuli sia stato poggiato il primo tassello per un nuovo, fortunato, inizio.In casa friulana al contrario il morale non può che essere sottoterra: il Cjarlins Muzane è precipitato in quella penultima posizione che, al momento, significherebbe retrocessione diretta a braccetto coi termali. Ma la classifica nei bassifondi è davvero corta e per i neroverdi, visto che mancano ancora parecchie partite alla fine del campionato, non tutto è ancora perduto. Analizzando l’andamento della partita giocata ieri in Friuli, è a dir poco incredibile la metamorfosi degli uomini di Franco Gabrieli, che per gran parte del primo tempo sono stati costretti nella propria metà campo. Ma che soprattutto hanno avuto il merito, dopo essere andati sotto, di concretizzare le uniche occasioni avute, arrivate tra l’altro su due errori difensivi regalati dai locali. […]

Ore 17.20 – (Mattino di Padova) La vittoria con la Calvi Noale vale un pronto riscatto. Ecco perché, nel post partita, il tecnico dell’Este Michele Florindo si gode il 2-0 senza badare troppo alle occasioni degli ospiti: «C’è stato l’episodio del rigore nel primo tempo ma, nel complesso, questa era una gara da vincere», commenta il mister. «Sono contento perché abbiamo creato, giocato e anche rischiato qualcosina in più del solito. In questo senso, forse abbiamo anche pagato il match di Mantova (terminato 1-0 per i virgiliani, ndr) che ci aveva particolarmente spremuto. Voglio comunque fare i complimenti ai ragazzi, soprattutto a chi è subentrato». […]

Ore 17.00 – (Mattino di Padova) I complimenti ai suoi giocatori appena terminata la partita avevano un che di liberatorio, tanta era la tensione accumulata dal presidente Daniele Pagin. «Ci tenevo molto a fare bella figura, la squadra ha risposto alle attese con una grande prestazione», confessa una volta negli spogliatoi, visibilmente disteso in volto. «Il “Campo” ha dato continuità al gioco dell’ultimo periodo». Al che mister Gianfranco Fonti ribadisce: «È quanto è mancato ad Arzignano, un primo tempo eccezionale e poi nella ripresa siamo calati». Qui, invece, è stata proprio la seconda frazione a fare la differenza a favore dei padovani. Continua Fonti: «I miei ragazzi hanno giocato in maniera strepitosa e meritato una vittoria che hanno dimostrato di volere ad ogni costo. Peraltro contro un Mantova bene organizzato e a cui non bisognava concedere nulla. Ma se ci si avventura alla ricerca del gol, è naturale subìre nelle retrovie qualche iniziativa avversaria, specialmente quando c’è gente come Carrasco che sfrutta ogni opportunità. In ogni caso, dal punto di vista psicologico questi avversari sono stati un’importante spinta». […]

Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.

Ore 15.50 – Qui Guizza: formazione praticamente fatta, con l’inedito trio difensivo De Risio-Russo-Mandorlini.

Ore 15.30 – Qui Guizza: provato il 3-5-2.

Ore 15.10 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Marcandella e Trevisan, mentre corrono a parte Candido, Belingheri, Pinzi, Contessa, Cappelletti, Guidone e Capello.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico per i 18 Biancoscudati che verranno convocati per la sfida di Coppa Italia di domani con la Triestina.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 13.30 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Padova-Triestina: “Dispiace tantissimo per Madonna, è un infortunio serio che purtroppo può capitare. Perdiamo un uomo e un professionista seria, non mi aspettavo un responso così serio. Mi aveva detto che non sentiva dolore, dentro di me ero preoccupato perché mio figlio che si è fatto male aveva le stesse sensazioni. Nicola aveva fatto tutte le partite assieme a Bindi, dobbiamo proseguire su questa strada, ma il modulo non serve cambiarlo, quando dobbiamo difenderci un po’ più alto mettiamo la difesa a tre, che ci permette di stare dieci metri più avanti. La soluzione a tre potrebbe essere utilizzata anche a inizio partita, come accadrà domani in Coppa Italia. Faremo un 3-5-2 che potrebbe diventare un 3-4-1-2. Madonna non l’avremo più per tutta la stagione e a gennaio dovrà essere sostituita. Non tornerà prima di maggio, gli sconsiglierei di tornare prima. Trevisan non giocherà domani per un problema al tendine d’Achille. Dietro giocheranno De Risio, Mandorlini e Russo, è molto probabile che giochino loro, anche perché gli altri hanno bisogno di riposare. Zambataro e Zivkov possono giocare a cinque e anche a quattro, domani voglio verificarlo. Giocheranno anche Serena, Mazzocco, Chinellato e Cisco. È una competizione importante, ma il nostro obiettivo rimane il campionato. La classifica? Tolte le prime tre, le altre si sono un po’ staccate. Le cinque partite che rimangono da qui al 29 dicembre possono farci fare un ulteriore passo in avanti. Da quello che sento dire il calendario non verrà toccato, la maggior parte dei calendari non verrà toccata, ne basta uno per far saltare tutto. Pinzi e Belingheri non li convoco domani, abbiamo bisogno almeno di quattro giocatori che stiano fuori e faranno un lavoro mirato. Ravanelli viene perché sette – otto minuti li può fare, Tabanelli può fare una ventina di minuti, Pulzetti può fare una mezzoretta. Russo è bravissimo quando bisogna fare una difesa a tre, quando dobbiamo mantenere la difesa a quattro Ravanelli lo vedo più adatto”.

Ore 12.50 – (Gazzettino) Soltanto due punti più in su della zona retrocessione. I risultati del week end hanno fatto scivolare il Cittadella in classifica, che adesso più che pensare ai play off – comunque ancora a portata di tiro – deve cominciare a guardarsi le spalle, anche perché la trasferta di Palermo, posticipo della quindicesima giornata, sulla carta appare molto difficile. «Sta succedendo quello che avevo detto un po’ di tempo fa – esordisce Roberto Venturato nella conferenza stampa della vigilia – Le squadre che hanno rose di giocatori di spessore, di alto livello, sarebbero emerse entro la fine del girone di andata. E l’ultimo turno ha confermato questa tesi». Il tecnico si sofferma poi sulla classifica dei granata. «Non stiamo vivendo un momento particolarmente brillante per quanto riguarda i risultati. Ci restano buone prestazioni, che però in un torneo così difficile non bastano per vincere le partite. Bisogna rimanere equilibrati e sereni, ma serve concretezza. La squadra ha i mezzi e le capacità per fare risultato, anche se finora abbiamo sprecato tanto e lo stiamo pagando». Concretezza è la parola più usata dall’allenatore negli ultimi tempi: tutto quello che manca al Cittadella si può riassumere con questo sostantivo? «Se nella concretezza includiamo determinazione, cattiveria e agonismo, direi proprio di sì. Lo stiamo facendo a tratti nell’arco dei novanta minuti, dobbiamo riuscirci per tempi più lunghi. Siamo peccando in questo senso, bisogna alzare l’asticella». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Per Bruno Tedino il Cittadella è uno degli avversari più scomodi che potesse capitare in questo momento. «I granata hanno quattro punte molto veloci e brave negli spazi. Giocano un calcio importante, ho molta stima dell’allenatore e della squadra. Bisognerà essere bravi nell’organizzarci e nel restare compatti. Sarà una gara assai difficile. Tutte le partite nascondono delle insidie. Stavolta avremo di fronte una compagine muscolare e tecnica. Abbiamo tanta stima del Cittadella. Ci vorrà un Palermo stratosferico per vincere». Finita l’emergenza sulla fascia sinistra con il rientro di Aleesami, visto che non c’erano più giocatori di ruolo ed erano stati adattati Fiordilino ed Embalo. «Aleesami sta facendo bene. Preferirei metterlo subito dall’inizio, al 99% sarà in campo. Embalo? È un calciatore molto duttile ed importante, lo tengo in grande considerazione. Sta facendo assai bene, potrebbe giocare con Aleesami, ma ci sono altre soluzioni che mi stuzzicano e che tengo per me». Poi il tecnico rosanero ribadisce: «Vi garantisco al 1000 per cento che siamo convinti di essere serenissimi. Io, Bruno Tedino, sono molto sereno». […] «I ragazzi mi hanno dato un messaggio di grande applicazione durante l’allenamento di questa mattina (ieri, ndr). Questo gruppo ha dimostrato di essere sempre presente durante gli allenamenti e le partite. Io sono sempre pronto a sfidare le… sfide, mi piacerebbe che pure la squadra avesse questo atteggiamento. Si vince tutti insieme, squadra, tifoseria ed ambiente. Solo così, uniti, possiamo arrivare dove vogliamo».

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) […] «Mi aspettavo – spiega Venturato – che le squadre che hanno più ambizione cominciassero ad emergere nella fase finale del girone d’andata, e i risultati di sabato vanno proprio in questa direzione. La nostra classifica è frutto della scarsa concretezza che mostriamo in questo periodo della stagione, ma la serenità non deve venir meno, anche se siamo consci di aver buttato via tante occasioni. Questa squadra ha i mezzi per risalire, anche se va ad affrontare proprio una di quelle avversarie ambiziose a cui facevo riferimento». Spesso contro le “grandi” avete dato il meglio, basti pensare alle scorribande di Empoli e Pescara. E poi, in un certo senso, al “Barbera” ci si può presentare con la mente più libera. «Ma la mente sgombra e la voglia di proporre un certo tipo di calcio devono esserci sempre: in ogni gara bisogna saper dare segnali a se stessi e al campionato. Noi, invece, spesso abbiamo “peccato” sotto questo aspetto». È solo la scarsa concretezza il limite del Cittadella attuale? «È il più evidente, perché le prestazioni continuano ad esserci, mentre non sempre arrivano i risultati. Ma dobbiamo anche migliorare nella capacità di mantenere determinazione e cattiveria agonistica per tutta la gara. Sono qualità che dimostriamo solo a tratti». La vera differenza tra il rendimento dello scorso anno e quello di questo campionato sembra essere tutta racchiusa nei gol degli attaccanti, che oggi mancano. Litteri, giunti a questo punto, era già in doppia cifra, mentre ora è fermo a 3 reti.«Gli attaccanti stessi hanno ben chiara qual è la situazione e stanno lavorando per mettersi nelle condizioni di sfruttare le loro grandi qualità. È un momento un po’ così, eppure tutti devono mantenere un certo equilibrio, senza vivere il gol come un assillo». […]

Ore 11.40 – (Il Piccolo) Per gli alabardati è già ora di tornare all’Euganeo. Domani sera infatti (inizio ore 20.30) va di nuovo in scena Padova-Triestina, stavolta valevole per i sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie C. Sannino non avrà a disposizione, oltre agli infortunati Aquaro, Grillo e Mori, neanche Acquadro, che in Coppa Italia è squalificato. Probabile l’utilizzo di giocatori che fin qui hanno giocato meno, anche se l’intenzione è quella di cercare la qualificazione. La gara è secca: chi vince accede agli ottavi. In caso di parità si giocano i supplementari e gli eventuali rigori. […]

Ore 11.20 – (Il Piccolo) I due errori difensivi che sono costati la sconfitta di Padova, sono gli ultimi di una serie di qualche black-out di troppo che ha avuto la retroguardia alabardata in questo primo scorcio di stagione, pur in un contesto di rendimento soddisfacente. Ma per una valutazione più accurata bisogna partire dal dato del minutaggio dei difensori centrali: nettamente in testa c’è El Hasni con 1038 minuti giocati, poi Aquaro e Codromaz quasi alla pari (716 e 689), quindi l’irrilevante apporto di Mori con appena 79 minuti in campo. È evidente che se rispetto alle attese della vigilia e dell’ipotetico ranking dei quattro difensori (un parere pressoché unanime tra gli addetti ai lavori visto il curriculum dei giocatori), il numero 3 capeggia di gran lunga su tutti, il 2 e il 4 sono alla pari come impiego mentre il numero 1 non ha praticamente mai giocato, ecco che alcune amnesie difensive dell’Unione possono essere comprensibili. Mister Sannino però, e giustamente considerato il suo ruolo, più che di una questione di qualità dei difensori avuti a disposizione, punta l’attenzione sulla mancata rotazione in un reparto nevralgico, a cui è stato costretto proprio dagli infortuni: «Avendo quattro difensori centrali a disposizione – afferma il tecnico – come doveva essere all’inizio, potevo far girare tutti e ruotarli a seconda delle partite. In questo girone di andata ho dovuto fare di necessità virtù, causa infortuni ne ho avuti a disposizione praticamente due e mezzo, e meno male che nelle disgrazie ci sono due giocatori che comunque hanno fatto bene ma che devono continuamente giocare». […] Il vero problema è quello di Mori, che doveva essere il leader della difesa e appena rientrato dall’infortunio di quest’estate è di nuovo andato ko. Ora da circa un mese gli è stata data la possibilità di andare a curarsi dove confida di poter mettersi definitivamente a posto. La speranza di tutti è che la situazione sia in fase di soluzione. […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Intanto già circolano voci su un possibile interesse del Padova per l’attaccante Perez dell’Ascoli e per il trequartista Cattaneo del Brescia. «Sul mercato in settimana scambierò qualche parola con Bisoli e più avanti con la proprietà, ma è ancora presto. Vorrei non dovere toccare nulla, significherebbe che Chinellato si è sbloccato e che siamo ancora in testa». […] La sfida a Bergamo (sabato, ore 20.30) con l’Albinoleffe sarà un ulteriore banco di prova. «Una squadra tosta già dall’anno scorso che evoca a me e ai giocatori rimasti brutti ricordi, con la clamorosa eliminazione dai play off. Loro sono in alto, ma abbiamo le armi per fare bene, in un campo bello in cui possiamo esprimere il nostro gioco». Prima ancora, domani alle 20.30 all’Euganeo, l’impegno bis con la Triestina per la Coppa Italia. «Si punterà sui ragazzi che hanno giocato di meno per dare loro minutaggio e potrebbe esserci Pulzetti, assente venerdì. Quanto agli infortunati, Candido rientrerà in gruppo mercoledì, Marcandella sta molto meglio e il suo risentimento muscolare non preoccupa, mentre Madonna sarà sottoposto a un controllo specialistico».

Ore 10.40 – (Gazzettino) In termini di punti, come riferito a parte, questo Padova è già nella storia. «Non conosco i numeri del passato, ma siamo tutti consapevoli di avere svolto a oggi un cammino importante, testimoniato dalla classifica e dalla media punti e per questo siamo soddisfatti e contenti. Sappiamo però che è lunga e dunque dobbiamo tenere le orecchie dritte». E il popolo biancoscudato sta apprezzando. «Si percepisce questo ritrovato calore ed entusiasmo dei tifosi. Loro sanno che il Padova sa soffrire, a sprazzi gioca bene, ma soprattutto lotta ed è in tale aspetto che la gente, soprattutto in questa piazza, s’identifica nella squadra». Sono in effetti tanti gli aspetti positivi che accompagnano la vetta della graduatoria. «Si è formato un gruppo di spessore in cui chi entra fa subito la sua parte. Venerdì si è visto con Ravanelli, si è confermato Marcandella e sono entrati bene De Risio e Chinellato, a dimostrazione del fatto che tutti si sentono coinvolti. Loro sanno che con Bisoli gioca chi in allenamento dà più garanzie». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Nelle difficoltà il Padova si ricompatta, combatte, sa soffrire e rintuzzare i colpi per poi sferrare quello del ko. Tutto ciò caratterizza le squadre forti». Giorgio Zamuner, 53 anni compiuti sabato, ha ricevuto qualche ora prima il regalo più atteso, con la preziosa vittoria nel difficile derby con la Triestina, la terza di fila in un mese di novembre che si annunciava decisamente complicato. E ora i biancoscudati hanno tre lunghezze di vantaggio sul Renate, bloccato ieri sullo 0-0 dal Teramo. «Direi proprio un bel regalo anche perché le vittorie sofferte sono quelle che danno maggiore soddisfazione e consapevolezza. Ogni squadra ha i mezzi per metterti in difficoltà e prima avevamo affrontato Feralpi, Mestre e Pordenone in campi pesanti, pagando un po’ in termini di stanchezza e con la Triestina più fresca per avere riposato la domenica prima».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Da quando vengono assegnati i tre punti a vittoria (stagione 1994-95) mai il Padova aveva conquistato un bottino così alto tra i professionisti. Gli attuali ventinove punti all’attivo in tredici partite (media 2,23) sono il frutto di nove vittorie, di cui tre di fila per 2-1 negli ultimi impegni di Pinzi e colleghi, due pareggi (Vicenza e Feralpisalò) e altrettante sconfitte rimediate fuori casa con Renate e Teramo. Soltanto in serie D, nel campionato 2014-15, i biancoscudati hanno fatto meglio, raggiungendo quota 32, con un bilancio di dieci vittorie, due pareggi e un ko per 1-0 alla tredicesima giornata sul campo della Sacilese guidata dall’attuale tecnico del Mestre Zironelli. E in tema di ricorsi storici, il primo mezzo passo falso dopo otto successi in avvio di stagione era arrivato proprio all’Euganeo (1-1) contro la Triestina. Andando più indietro nel tempo, è stato avvicinato un simile bottino nel campionato di serie B 2011-12 quando il Padova allenato da Alessandro Dal Canto, grazie a una vittoria di misura sul Livorno, aveva raggiunto quota 26 (otto vittorie, due pareggi e tre sconfitte). In quel momento la squadra era quarta in classifica alle spalle di Torino, Pescara (poi promosse) e Sassuolo. […] Anche in C2, nel campionato 2000-2001 chiuso al primo posto, la squadra allora guidata da Varrella aveva 26 punti (sette vittorie, cinque pareggi e una sconfitta) ed era seconda, scherzi del destino, alle spalle del Mestre (27) e a pari merito con la Triestina. In serie C1 il top era stato raggiunto nel torneo 2007-2008 con Ezio Rossi in panchina: 25 punti e terzo posto alle spalle del Cittadella e del Sassuolo di Allegri, entrambe a quota 28. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Un primo posto da gestire adesso con intelligenza”) Il Padova è primo in Serie C, ma in due settimane ha creato le premesse per una fuga importante, anche se probabilmente non ancora decisiva. Un’occhiata alla classifica giustifica la fiducia e l’entusiasmo progressivamente lievitati di fronte alle vittorie in serie dei biancoscudati, guidati da un allenatore serio, preparato e che ha grinta da vendere qual è Bisoli. C’è tutto per continuare a far bene, e quelle tre lunghezze sul Renate secondo, inseguito dall’Albinoleffe contro cui ci si misurerà sabato prossimo, impongono ora una gestione attenta ed equilibrata del ruolo di battistrada. Stare sul pezzo è un dovere, e possiamo essere certi che su questo il tecnico di Porretta Terme non mollerà di un centimetro. Equilibrio, però, significa che non solo dentro lo spogliatoio, ma soprattutto al suo esterno tutte le componenti che hanno a cuore le sorti del Biancoscudo devono essere in grado di fare la loro parte per la causa della promozione in Serie B. Come? Nel modo che compete loro: i tifosi con l’affluenza e il sostegno continuo, gli sponsor con la loro presenza, le istituzioni garantendo un occhio di riguardo nei confronti di società, squadra e strutture (leggasi Euganeo), i media favorendo un clima il più possibile sereno e costruttivo attorno ai giocatori. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Troveranno sicuramente spazio alcuni ragazzi che sin qui hanno giocato meno degli altri, è normale, ma dovremo stare attenti e fare delle considerazioni soprattutto per il reparto difensivo. Sabato, contro l’Albinoleffe, Trevisan non ci sarà per squalifica e Madonna al 99% starà fuori, infortunato. Dovremo ponderare bene come sfidare gli alabardati». La situazione degli infortunati preoccupa? «Oggi Madonna farà ulteriori esami al ginocchio, e, anche se la sensazione è che non si tratti di un infortunio troppo serio, manteniamo una certa cautela: aveva fatto una risonanza già sabato, che però non ha dato risposte definitive e precise, quindi lo staff medico ha richiesto ulteriori accertamenti. Marcandella, invece, è meno grave di come sembrava venerdì dopo la gara: domani non ci sarà, ma per l’Albinoleffe potrebbe anche recuperare, e nella peggiore delle ipotesi tornerà contro la Fermana. Candido mercoledì riprende con il gruppo e sarà a disposizione per Bergamo».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Il pari conquistato dal Teramo è un risultato che ci fa prendere un margine sul Renate», commenta il direttore generale del Padova, Giorgio Zamuner. «Il gioco di Asta, solido e difensivamente importante, avrebbe potuto costituire una trappola per i nerazzurri, e così è stato. È venuto fuori un risultato che ci avvantaggia ancora di più».Si può parlare di primo tentativo di fuga?«È il tentativo di cercare di mantenere la prima posizione il più possibile. Visti i risultati delle altre, adesso un certo distacco sulle dirette inseguitrici, soprattutto tra quelle più accreditate, ce lo abbiamo. Il Renate ha fatto tanti punti, e quindi dobbiamo sempre stare sul pezzo perché sono solo a – 3 da noi, ma la classifica oggi è davvero interessante, non lo possiamo negare». […] Domani si torna di nuovo in campo, ancora con la Triestina.«La Coppa è un’altra manifestazione in cui teniamo a fare bella figura.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È costata la panchina all’allenatore Alberto Colombo la sconfitta casalinga (0-2) subìta dal Vicenza ad opera del Mestre nel derby veneto che caratterizzava ieri il 15º turno del girone B di Serie C. Una sconfitta netta, che porta l’impronta del padovano Beccaro, in gol al 20′ della ripresa, e di un “ex” biancoscudato che ha lasciato un ottimo ricordo di sè a Padova, Neto Pereira, bravo a raddoppiare al 39′. Ma soprattutto ha il sigillo del tecnico Mauro Zironelli, “ex” giocatore biancorosso. Ad ufficializzare la decisione è stata la stessa società di via Schio, che in una nota precisa che «nell’immediato dopo-gara si è svolta una riunione del Consiglio di amministrazione volta ad un’approfondita e precisa valutazione del delicato momento sportivo, al termine della quale è stato disposto l’esonero di mister Colombo». Nel ringraziarlo per la professionalità e l’impegno profuso, il Vicenza Calcio fa sapere che la guida tecnica della squadra è stata momentaneamente affidata all’allenatore in seconda, Antonino Praticò, il quale dirigerà l’allenamento in programma nella giornata odierna. Nel frattempo il club ha già avviato le immediate consultazioni per definire la nuova guida della prima squadra.Dunque, è saltato un altro mister, dopo i licenziamenti di Cornacchini (Gubbio), Menichini (Reggiana), Moriero (Sambenedettese) e Cuttone (Fano), sostituiti rispettivamente da Pagliari, Eberini-La Rosa, Capuano (che era al Modena ma è stato “liberato” per il fallimento della società gialloblù) e Brevi. […]




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