Spal-Cittadella, ‘capitan’ Lora è tornato: “Ora scendo in campo con l’entusiasmo della prima volta e la fame dell’ultima!”

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Ha vinto il Cittadella, ma più di tutti ha vinto lui, Filippo Lora. Sono trascorsi 11 mesi da quella maledetta partita con il Pisa e dalla risonanza magnetica che lo scorso 19 dicembre gli aveva confermato la “rottura del crociato del ginocchio destro con interessamento del menisco mediale”, costringendolo al terzo intervento chirurgico, dopo quelli del 2013 e del 2014. Ce n’era abbastanza da stendere un bisonte. Non lui. Il 24enne centrocampista scuola Milan non si è mai arreso e tornando in campo, alla grande, contro la Spal in Coppa Italia, per di più con addosso una simbolica fascia da capitano, si è preso la sua rivincita contro il destino. «La fascia credo fosse dovuta all'”anzianità”, perché sono qui da cinque anni. Al di là del ruolo di capitano, sono contento sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico, perché, giunti al 90′, ne avevo ancora per andare avanti. Pensavo di accusare di più la stanchezza, invece mi sento sorprendentemente bene». Quanto è diverso il Lora di oggi da quello di prima? «Questi mesi mi hanno segnato tanto. Dopo quello che mi è mancato in questo periodo, ogni allenamento e ogni partita sono una gioia. La marcia in più di oggi è dovuta al fatto che scendo in campo con l’entusiasmo della prima volta e con la “fame” dell’ultima. La partita con la Spal è servita a lanciare un messaggio a me stesso, al mister e anche agli addetti ai lavori. So che c’era chi si chiedeva: ma “Pippo” Lora è sparito? Sta in piedi? Potrà giocare ancora? A Ferrara c’è stata la mia riposta, destinata a tutti quelli che pensavano fossi finito. Questo è un punto di partenza per la mia nuova carriera. Con la Spal c’è stata la vittoria del collettivo, ma, per una volta, anche la mia vittoria personale».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Bentornato capitan Pippo! Sì, perchè la fascia al braccio è nel destino di Filippo Lora: l’aveva indossata nella Primavera del Milan prima del suo arrivo al Cittadella, e l’ha ritrovata martedì scorso a Ferrara nella vittoriosa sfida con la Spal. Manuel Iori è avvisato, anche se il condottiero granata ha di recente affermato di voler giocare ancora per parecchio tempo. «Ho saputo solo poco prima della partita che sarei stato io il capitano – racconta Lora – Immaginavo di fare parte dell’undici iniziale, ma non di avere la fascia al braccia. La scelta però non mi ha sorpreso essendo a Cittadella da cinque anni e avendo già fatto il capitano nell’amichevole della settimana precedente con la Fontanivese». Il ritorno in campo in una partita ufficiale era atteso dal dicembre scorso, quando il ventiquattrenne di Valdagno si era infortunato seriamente in campionato con il Pisa rimediando per la seconda volta una lesione del menisco crociato destro. «Sono contento perchè tornare a giocare dopo un lungo periodo è sempre un evento molto atteso e sentito, ma sono soddisfatto soprattutto per la mia prestazione dal punto di vista sia tecnico che fisico. A fine partita avevo ancora energie per continuare, se ce ne fosse stato bisogno. Direi che il test è stato superato nel migliore dei modi sotto ogni punto di vista, oltretutto contro una squadra di serie A e in una partita dal risultato secco». La soddisfazione di Lora è stata condivisa un po’ da tutti. «Anche i miei compagni erano contenti per il mio rientro e me lo hanno espresso chiaramente. Lo stesso sentimento si poteva cogliere nell’intero ambiente, l’allenatore dandomi i gradi di capitano mi ha dato fiducia e responsabilità. La vittoria sulla Spal, poi, è stata una gratificazione collettiva, oltre che personale».

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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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