Fano-Padova, i Biancoscudati ritrovano Oscar Brevi: storia di un amore mai sbocciato…

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Una partenza inferiore alle attese tanto da arrivare sull’orlo dell’esonero, una cavalcata trionfale nella parte centrale della stagione, un finale tutto da dimenticare culminato con la cocente delusione dell’eliminazione al primo turno dei play off. È la fotografia del campionato di una stagione fa, con Oscar Brevi sulla panchina del Padova. Ora il tecnico milanese è pronto a sfidare il suo recente passato alla guida del Fano, sognando l’impresa. Brevi è stato il primo allenatore del nuovo corso biancoscudato affidato a Giorgio Zamuner, anche se l’avvio si era rivelato macchinoso. L’eliminazione ai rigori nel debutto della Tim Cup con i dilettanti del Seregno il primo campanello d’allarme di una stagione iniziata con il piede sbagliato, tanto che le cose non andarono meglio nelle prime otto gare di campionato: appena 10 punti, con in mezzo una sconfitta senza attenuanti proprio sul campo del Fano (3-1) e soprattutto la resa (2-0) nel recupero della prima giornata sul campo della Sambenedettese, con Brevi a un passo dall’esonero. Già, perché in quei giorni incandescenti con la proprietà pronta a dargli il benservito, fu proprio Zamuner a spuntarla facendogli avere un’altra opportunità nel posticipo con la Reggiana. E arrivò una vittoria che diede la svolta. «In quel momento i risultati non ci aiutavano – ricorda il diggì del Padova – e c’era malumore generale, anche all’interno della società. L’idea era quella dell’avvicendamento, ma pensavo che non fosse il momento giusto. Fatalità, dalla partita con la Reggiana in avanti i risultati sono arrivati in linea con quanto si aspettava la proprietà e con quello che ritenevamo fosse il nostro valore». Basti pensare che in ventitré partite, inclusa quella con la Reggiana, la squadra conquistò 52 punti arrivando a ridosso di Venezia e Parma, con le quali nel girone d’andata arrivarono due successi in serie, i più belli dell’intera stagione: 4-1 al Tardini, e 3-1 al Penzo.

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All’indomani dell’eliminazione, nella sua ultima conferenza stampa biancoscudata Brevi difese a spada tratta il suo lavoro, sottolineando come da trent’anni il Padova non avesse disputato una stagione simile in serie C. «Brevi ha svolto a Padova un buon lavoro in situazioni di difficoltà anche ambientali – conclude Zamuner – Un’esperienza positiva che è servita a gettare le basi per questa stagione».

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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