Live 24! Padova, arriva la fumata bianca: ufficiale Sarno!

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Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] La carica nello spogliatoio del Mestre è tanta, così come la voglia di iniziare il 2018 nel migliore dei modi, come spiega il capitano arancionero Armando Perna. “Stiamo alla grande, abbiamo lavorato molto bene in queste due settimane preparando al meglio la partita e mettendo benzina nel serbatoio. Siamo molto fiduciosi, forti anche delle soddisfazioni che l’amichevole di sabato scorso contro il Cittadella ci ha dato, perché sebbene siamo gli stessi dell’andata abbiamo migliorato i limiti che ci sono costati tanti punti nel girone di andata”. Compresi i due persi nella prima gara della stagione contro il Gubbio, finita 1-1, dove il Mestre non riuscì a capitalizzare le tante occasioni costruite. “Quella partita però non può far testo – spiega Perna – perché da allora sono cambiate tante cose sia per noi che per loro, che nel corso della stagione hanno cambiato allenatore e trovato stabilità. Inoltre ci sono sempre meno partite alla fine del campionato e loro domani saranno a caccia di punti pesanti, quindi credo che a differenza dell’andata oseranno molto di più”. Un auspicio che il Mestre spera si possa avverare. “Alla fine abbiamo sempre fatto molta meno fatica contro le squadre che giocavano, ed il cambio di modulo ci ha dato una marcia in più. Ora siamo più offensivi ma anche più equilibrati, per ciò credo che quella di domani sarà una bella partita”. […]

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Ancora stand by in casa alabardata per quanto riguarda Francesco Della Rocca. Pare che il centrocampista della Salernitana stia prendendo tempo, anche perché nel frattempo si è inserita l’Alessandria, che è interessata al giocatore e ha proposto alla società campana uno scambio. Insomma ancora nessuna risposta alla Triestina da parte di Della Rocca e situazione che resta fluida. Tutto fatto invece per la partenza di Castiglia, che adesso è ufficiale. Il centrocampista calabrese va in prestito alla Reggina, mentre dalla società amaranto è già arrivato in cambio il giovane terzino classe 1996 Carmelo Maesano che, attenzione, arriva però in alabardato a titolo definitivo. Dopo le 17 presenze raccolte con la Reggina lo scorso anno in serie C, quest’anno Maesano non stava trovando spazio con i calabresi. C’è poi la questione dei difensori centrali: dopo l’arrivo di Lambrughi uno è di troppo e non è un mistero che il dietro front del Gavorrano su Mori, quando il prestito era dato ormai per fatto, ha complicato le cose. La sensazione è che prima di arrivare a mettere il giocatore fuori rosa si cercherà di trovare una soluzione per Mori, che ha bisogno di giocare con continuità per migliorare la sua condizione fisica, ma la soluzione non è facile. […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) C’è il mercato in fermento, ci sono i nuovi arrivi, le amichevoli, le iniziative per il centenario. Ma sarà bene non dimenticare che domani per la Triestina ritorna il campionato ed è già ora di rituffarsi nella lotta per i tre punti. Da ottenere subito, perché nella fase finale di dicembre l’Unione ne ha persi un po’ troppi ed è ora di ritornare al successo. Al Rocco domani arriva il Ravenna (inizio ore 18.30, arbitra Luciani di Roma), un avversario che sarà molto diverso da quello arrendevole dell’andata. La Triestina, da par suo, nonostante i tanti arrivi, nell’undici iniziale dovrebbe vedere tutti volti noti. Anche se c’è ancora una concreta speranza che arrivi dagli Usa il transfer per Lambrughi, che la società attende a ore, perché per il resto la sua documentazione è già a posto. Insomma oggi si saprà se il difensore centrale ex Miami potrà essere della partita. […] Per quanto riguarda gli altri ultimi arrivati, ovvero Bajic e il portiere Miori, la sensazione è che siano destinati a partire dalla panchina. […] Ribadito che tutto è ancora da decidere, probabile che contro il Ravenna, se non arriverà il transfer per Lambrughi, si riveda la difesa con El Hasni-Codromaz in mezzo, con Pizzul a sinistra e Libutti a destra. A centrocampo Meduri dovrebbe fare il play con Porcari e Bracaletti mezzali, mentre davanti Petrella e Mensah dovrebbero essere gli esterni offensivi con Arma punta centrale. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sperava tanto, il popolo neroverde, nel ritorno di Cattaneo a Pordenone. Lo testimoniano, tra l’altro, i commenti inseriti sulla sua pagina Facebook e sui siti che di lui e della sua situazione anomala a Brescia (pagato fior di quattrini la scorsa estate, per poi concedergli due sole comparsate di 27′ totali in campionato e altrettante in Coppa Italia, complessivamente per 84′) si sono occupati. La speranza si è trasformata poi in timore e disappunto quando Veleno sembrava vicino al Padova e si è spenta definitivamente ieri, con l’ufficializzazione del suo passaggio alla Reggiana dell’italoamericano, ex campione di baseball, Mike Piazza. I granata hanno battuto tutti sul tempo offrendogli un contratto sino a giugno 2020, ma soprattutto mostrando di credere in lui e nelle magie che tanto bene conoscono i supporter naoniani. Perché Luca ha scelto Reggio Emilia e non Padova o Pordenone? La risposta si può leggere interpretando il messaggio che Luca ha postato sulla sua pagina Fb per gli amici che non gli hanno mai fatto mancare la solidarietà in questi 4 mesi. «Ho riflettuto tanto e mi sono chiesto se valesse la pena di raccontare quello che mi è successo ha confessato, riferendosi all’esperienza bresciana -. Poi mi sono guardato indietro sino all’età dei primi calci al pallone e alla somma dei sacrifici fatti per arrivare al punto in cui sono. Questa riflessione Veleno è giunto alla conclusione – mi ha fatto dire: no, non ne vale la pena. Perché sarebbe ancora una volta a danno mio, e mio soltanto. Preferisco guarda avanti – chiudere un brutto capitolo, portandomi nel cuore solo i tifosi che mi sono stati incredibilmente vicini e i compagni. Oggi, finalmente felice e rispettato, inizio con entusiasmo il mio percorso in granata. Ringraziodal profondo del cuore il presidente Piazza e la Reggiana le conclusioni – per avermi dato fiducia e voluto così fortemente». […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pordenone-Fano non vale soltanto per la terza giornata del girone di ritorno. La partita di domani alle 16.30 si trasformerà anche in un vertice-lampo e sul tavolo ci sarà il mercato. Proprio in concomitanza con la gara che segnerà il ritorno in campo dopo la sosta invernale, infatti, i neroverdi potranno chiudere due trattative in uscita. Forse non saranno le ultime di questa sessione di riparazione, ma certamente si tratterà di due partenze delle quali si parla da tempo. Il Fano, prossimo avversario del Ramarro, vuole sia Pellegrini che Buratto, un rinforzo sulla fascia destra e uno per il centrocampo. Il primo è vicinissimo alla chiusura, mentre per il secondo resta da limare ancora qualche dettaglio. Quale miglior occasione, allora, se non un incontro faccia a faccia, da consumare assaggiando qualche pietanza nell’area hospitality del Bottecchia? Matteo Lovisa, l’uomo-mercato, punta proprio a questo: definire l’intesa prima di battere (si spera) l’avversario di giornata. Pellegrini è in uscita da tempo. Doveva lasciare il team già quest’estate, poi però la società ha scelto di privarsi di Alberto Boniotti (il terzino era appena rientrato in città dal Brescia) e di puntare sulla coppia Formiconi-Pellegrini. Ma il terzino destro ha avuto pochissimo spazio e ora è arrivato il suo momento di salutare. Con la società marchigiana è davvero tutto fatto, basterà stringersi la mano. Parlando di Pellegrini, però, i due club hanno trovato anche il modo di affrontare l’argomento Buratto. Il simbolo della storia recente del Pordenone (è l’unico superstite della cavalcata dalla serie D alla C) non sta trovando a centrocampo i minuti che gli servirebbero (con Tedino giocava di più e meglio) e non disdegnerebbe un trasferimento al Fano. Ecco perché la cessione potrà diventare doppia e immediata. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non esistono dubbi: se il mercato fosse già chiuso, re Mauro non sarebbe tale solo a Pordenone, ma anche nei giudizi degli esperti di operazioni di compravendita della Lega Pro. Pure secondo Bruno Tedino (sorta di banca dati vivente dei giocatori italiani), i vari Nocciolini, Zammarini, Bombagi e Cicerelli sono top player per la serie C. Quattro acquisti che restituiscono fiducia e speranza al popolo neroverde. Pur ripartendo dal settimo posto (in coabitazione con Triestina, Sudtirol e Virtus Bassano), a -13 dalla capolista Padova, la B non appare più una chimera. Sempre se il mercato fosse già chiuso, il Padova riprenderebbe in pratica con gli stessi uomini e gli stessi difetti palesati nell’ultima gara del 2017 (pareggiata su rigore al 94′), proprio con quel Fano che sarà ospite domani alle 16.30 al Bottecchia del nuovo ramarro. Con 5 punti di vantaggio sulla seconda (Renate) e lontanissima dal Pordenone, considerato in apertura dei giochi l’avversario più pericoloso, dopo l’arrivo di Gliozzi e la grancassa sulle trattative per far approdare all’Euganeo sia Arrighini che Cattaneo, sembrava che la promozione diretta fosse già in tasca biancoscudata. Oggi, saltati gli acquisti di Cattaneo (passato alla Reggiana) e Arrighini (un trasferimento bloccato dal Cittadella, che non amerebbe essere raggiunto in B dai rivali) e perso pure un giocatore importante come De Risio passato all’Avellino, i patavini si riscoprono meno sicuri della loro predestinazione. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) […] Zammarini, che ha già ben figurato nel test con il Venezia, potrebbe occupare una delle 3 slot di centrocampo, quella di sinistra, affiancato da Burrai e Misuraca. Mentre in attacco è tutto pronto per l’esordio di Manuel Nocciolini. L’ex parmense, dopo aver respirato il clima della serie B (9 presenze in gialloblù in questo scorcio di stagione), dovrebbe fare coppia con Magnaghi. Un duo inedito e ben assortito. Nell’attesa che torni pienamente a disposizione anche Federico Gerardi (domani in dubbio per la panchina), l’ariete dell’attacco neroverde. Alle spalle della coppia-gol avrebbe dovuto giostrare Berrettoni, ma ieri il trequartista si è allenato a parte a causa di una leggera contusione. Il dubbio sul suo utilizzo dovrebbe essere sciolto soltanto all’ultimo istante. Qualora non ce la facesse, potrebbe toccare a Ciurria il compito di completare il tridente offensivo. Possibile utilizzo in corsa per gli altri volti nuovi Bombagi e Cicerelli. Mentre in difesa solito ballottaggio tra Nunzella e De Agostini.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Fare gruppo. Per ripartire di slancio. Per inserire in fretta i nuovi arrivati. E pensare, senza troppa ansia, al prossimo impegno ormai imminente: domani (inizio alle 16.30) il Pordenone torna in campo dopo la lunga sosta di gennaio. Lo farà al Bottecchia, dove giocherà spesso nelle prossime settimane. Nell’attesa, una salutare cena di gruppo all’osteria “Il Favri”, nei luoghi cari al presidente Lovisa.Occasione. Il massimo dirigente neroverde nell’occasione ha rinnovato l’auspicio espresso nel corso della presentazione dei nuovi arrivati Zammarini, Cicerelli, Bombagi e Nocciolini. «Nel girone di ritorno vedremo un altro Pordenone. Già nelle scorse stagioni di Lega Pro, abbiamo cambiato marcia nella seconda parte di campionato. Perché ciò accada, dovremo sfruttare al meglio il calendario, che ci consentirà di giocare in casa tre volte su 4 in un mese». […] Oltre alla verve dei volti nuovi, servirà il calore del pubblico. Il record stagionale rimane ancorato alle 2.100 presenze col Padova. Ma la storica notte di San Siro fa pensare che si possa fare di meglio. Difficile capiti col Fano, anche se la curiosità per vedere all’opera il “nuovo” Pordenone è tanta. Anche oggi prevendita attiva nelle consuete rivendite autorizzate e online. Mentre domani la biglietteria centrale resterà aperta dalle 11 alle 12.30 e dalle 14 al termine del primo tempo.

Ore 16.10 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 15.50 – Qui Appiani: provate soluzioni su palla inattiva.

Ore 15.30 – Qui Appiani: partitella a campo ridotto.

Ore 15.10 – Qui Appiani: si lavora subito col pallone.

Ore 14.50 – Qui Appiani: in gruppo Guidone, a parte Belingheri oltre a Mandorlini e Marcandella. Assenti Cisco e Candido.

Ore 14.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.10 – Queste le dichiarazioni di Giorgio Zamuner rilasciate oggi all’Appiani: “È stato cercato Cattaneo per determinati motivi, poi quando si è aperta la possibilità di prendere Sarno devo ringraziare il presidente che ha fatto uno sforzo non indifferente. Sono molto contento di aver preso Sarno, è un’operazione molto importante per la categoria e un giocatore che salta l’uomo che ci mancava. Chinellato si sta allenando molto bene e vedremo quello che succederà. Delle parole che ha speso il mister sono molto contento perché sono convinto che sia veramente un giocatore importante, se adesso il mister è contento di aver Chinellato non mi fa altro che piacere. Casomai sarà lui a dire cosa potrà fare e se vorrà rimanere con questa concorrenza. In questo momento la lista è chiusa e potremmo rimanere così acquistando se lo riterremo opportuno un centrocampista giovane che non entri in lista. Cisco al Sassuolo? Abbiamo trovato l’accordo, lunedì o martedì ci saranno le firme. Sono soddisfatto perché ho dato la possibilità a un ragazzo del nostro settore giovanile di andare in un club di A e di aver fatto un’operazione importante anche dal punto di vista economico. A centrocampo vorrei prendere Rossetti del Torino che in questo momento è all’Alessandria”.

Ore 13.50 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Padova-Gavorrano, prima amichevole prima della ripresa del campionato: “Da quello che so il Vicenza rimarrà in piedi, troveremo una squadra agguerrita che vuole mantenere il titolo sportivo e proseguire la propria gloriosa storia. A Vicenza se si giocherà sarà la partita più difficile che ci potesse essere, ci vorrà tutto il nostro carattere. Dopo tanto tempo che non giochiamo, l’incognita è capire come ritroveremo la squadra. Non vorrei perdere terreno. Salviato e Gliozzi visti e piaciuti, sono molto indietro rispetto a noi. Li ho visti in difficoltà un po’, adesso stanno migliorando. Gliozzi l’ho visto bene, per Sarno quando lo vedo che metterà la maglia del Padova ne parliamo. Lo conosco poco, lo ammetto, ma a Foggia ha fatto benissimo e se viene e si mette a disposizione del gruppo può darci una grossa mano. Ha un ingaggio importante ed è stato bravo il direttore a venire a Padova non solo per questi sei mesi. Io e Diamanti ci sentiamo ogni 20 giorni, ma tutti i giocatori mi chiamano. La mia battuta è stata, se devi andare a Livorno allora che venga da noi… ma mi ha detto che non se la sente di scendere in Serie C. Marcandella e Cisco non ci saranno domani. Davanti abbiamo giocatori con caratteristiche interscambiabili, possono giocare tutti assieme tranne forse Guidone e Chinellato che hanno caratteristiche simili. Chinellato ha lavorato bene, magari nel girone di ritorno sarà lui la sorpresa. Non è più in uscita ? Non mettiamo nessuno in uscita, ma nessuno ha il posto fisso, è chiaro che ognuno può fare delle scelte. A centrocampo dopo De Risio? Forse potrebbe servire numericamente un altro giocatore, qualcosina bisognerebbe fare. Candido bisognerà capire quanto starà fuori. Il campionato? Spero che la Feralpi batta la Sambenedettese e spero che il Renate non vinca con l’Albinoleffe”.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il sindaco, Achille Variati, parla di «giornata triste per coloro che amano il Lane», ma cerca di guardare in prospettiva: «Almeno ora le cose sono chiare e si apre una nuova pagina». E il primo cittadino rinnova il suo appello. «Il Vicenza avrà bisogno della generosità di tanti per salvare un pezzo d’identità della nostra comunità. Da parte mia rimarrò in stretto contatto con il curatore per facilitare il percorso migliore al fine di garantire alla squadra di proseguire il campionato». E Variati chiama in causa anche l’incontro organizzato stasera al teatro Astra dai tifosi augurandosi «che la grande mobilitazione possa tradursi in un sostegno concreto». Intanto domani si gioca. A Vicenza da mesi l’attenzione è rivolta alle vicende societarie e parlare di campo è diventato quasi un optional. Quella di Teramo sarà però una partita particolare, la prima sotto la gestione del curatore Nerio De Bortoli. Una svolta attesa tra la tifoseria, che ora spera che questa fase apra alla possibilità di iniziare un nuovo ciclo più fortunato. Il clima che ieri si respirava al centro tecnico di Isola Vicentina era di una ritrovata fiducia che ha coinvolto tutto il gruppo, pronto a dare battaglia sul campo per ottenere i punti necessari a centrare la salvezza, obiettivo fondamentale. […]

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Completo scozzese e cartella in pelle rossa, all’uscita del tribunale Nerio De Bortoli sembra quasi voler dribblare i giornalisti. «Devo andare in sede a lavorare» taglia corto il curatore fallimentare appena nominato. Ma poi, di fronte alle prime domande, è un fiume in piena. «Andrò a Teramo con la squadra in pullman — spiega riferendosi al match di domani — e andiamo per vincere». E quanto alle priorità il professionista veneziano le ha ben in mente: «Ora bisogna lavorare per trovare i soldi, ce ne servono e faremo il massimo per ottenerli: solo per finire la stagione, stando ad un primo sommario calcolo, ci vorranno all’incirca tre milioni». Un calcolo come detto approssimativo, visto che da qui in avanti De Bortoli dovrà studiarsi attentamente la documentazione contabile del club, a partire dai bilanci (quello 2017 per altro non è ancora stato approvato). Di certo d’ora in poco bisognerà cercare di contenere il più possibile le spese societarie: insomma, ci sarà da tirare la cinghia. «Tutti devono fare un piccolo sacrificio», ha sottolineato il presidente del tribunale Alberto Rizzo. E alla domanda se, di qui in avanti, ci sarà qualche appello alla società civile per aiutare il Vicenza calcio a risollevarsi, De Bortoli spiega: «Tra un po’ ce ne sarà più di uno di appello, non solo alla società civile ma a tutte le sue forme, le sue manifestazioni: bisogna dare un segnale, perché realtà come questa non stanno in piedi da sole e il Vicenza calcio non è solo calcio ma è anche cultura, istruzione, amicizia, affetto, crescita e questo va capito. Noi abbiamo bisogno di questa realtà — insiste il professionista — i più giovani sono quelli che ci “costringono” a partecipare a questa esperienza ma ci servono tre milioni». […]

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il pronostico era, in fondo, facile: per il Vicenza calcio ieri è arrivata la sentenza di fallimento. Tanti i debiti, troppo grave lo stato di insolvenza: stando a quanto riportato dai giudici il debito scaduto a gennaio, da pagare subito, è di 4,5 milioni. Ma la dichiarazione di fallimento non è assolutamente da leggersi come un «fine vita» perché il tribunale ha disposto — così come sollecitato dalla procura venerdì scorso, con il deposito dell’istanza — l’esercizio provvisorio delle attività. Questo per tentare di non perdere la partita fondamentale, quella per la sopravvivenza e la rinascita del club biancorosso che è anche identità della città con i suoi 116 anni di storia, i trenta campionati di serie A, la Coppa Italia vinta nel 1997 e la semifinale di Coppa delle Coppe con il Chelsea di Hughes e Vialli la stagione dopo. «Ora si apre un’altra fase — ha detto il presidente del tribunale, Alberto Rizzo — l’attività della società proseguirà e il curatore avrà il potere di portare avanti le attività con l’obiettivo di tutelare i creditori, in primis i giocatori senza retribuzione da mesi, ricostruire un clima di fiducia attorno alla squadra, ottenere le risorse necessarie per soddisfare i crediti più urgenti e per terminare il campionato con un buon risultato, nell’interesse di società, giocatori e creditori». Insomma, ora si fa sul serio. «Da questo momento cominciamo a giocare — ha assicurato Rizzo — coinvolgendo tutte le migliori risorse della comunità, dal sindaco che ha manifestato grande sensibilità, all’Aic: e credo che il lavoro di squadra porterà a risultati positivi». […]

Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ripetiamo Foggia e Pescara, giocando in quel modo non ci andrà sempre male». Nelle ultime due trasferte verso sud il Venezia ha raccolto un solo punto sprecando troppo, Pippo Inzaghi tuttavia le prende se non a modello. Questa mattina per i suoi arancioneroverdi ultimo allenamento nel ritiro di Roma, poi partenza per Salerno dove domani (ore 15) inizierà il girone di ritorno di Serie B dopo tre lunghe settimane di sosta. «Finalmente si riparte, c’è molta voglia di ricominciare e continuare il buon lavoro fatto sin qui le parole del tecnico lagunare dalla capitale . Stiamo bene, abbiamo riflettuto sul nostro percorso e ci siamo resi conto di esser stati all’altezza senza che nessuno ci abbia mai sovrastato. La nostra testa è tutta sulla partita di domani». Il neopromosso Venezia proverà subito ad incrementare un bottino di 29 punti, uno solo di distacco dai playoff, ma anche con il fardello dell’ultima vittoria risalente ormai a più di due mesi fa. Nel frattempo il calciomercato ha portato a Inzaghi il duttile Firenze dalla Pro Vercelli ma ancora nessun rinforzo in attacco, con gli assalti decisivi per l’argentino Denis del Lanus e Litteri del Cittadella rinviati (ieri il ds Rinaudo era al lavoro a Mestre dopo due giorni a Milano) a dopo Salerno. «In B il mercato finora è stato incredibile, io però non voglio parlare di questo. La mia società sa cosa ci serve ed è bravissima, in questi anni ha fatto miracoli e con Tacopina ha raggiunto risultati fantastici mai ottenuti da nessuno. Certo vogliamo migliorarci ma ricordiamoci cosa ha fatto questo presidente. Io sono molto sereno e da sempre alleno i giocatori che ho: lasciamoli lavorare, stiamo già facendo bene e dobbiamo continuare così». […]

Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non vorrebbe parlare di mercato, Filippo Inzaghi, ma alla fine nell’antivigilia della trasferta di Salerno, gira e rigira le domande finiscono tutte lì. E di sicuro l’allenatore arancioneroverde non può essere contento della piega degli ultimi giorni, con Luca Vido che ieri è finito al Cittadella nonostante il pressing fino all’ultimo sull’attaccante. Un brutto colpo per le strategie del Venezia e di Leandro Rinaudo, che ha dovuto fare i conti con la volontà del giocatore e che adesso dovrà studiare un piano B di non semplice attuazione, visto che il centravanti dell’Atalanta non sarebbe entrato in lista A. Inzaghi inizialmente svicola: «Se mi sono speso in prima persona con Vido? No, niente domande di mercato, non parlo di mercato». Poi però, inevitabilmente, gli si chiede la motivazione dell’esclusione dalla lista dei convocati di Vittorio Fabris e di Francesco Signori e Inzaghi conferma che si tratta di una scelta tecnica che prelude alla cessione. «Siamo in 25 — taglia corto Superpippo — ne potevano partire 23, abbiamo fatto una scelta assieme alla società e spero che possano trovare la collocazione migliore possibile sul mercato e una squadra che li possa valorizzare». […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) Luca Vido torna a Cittadella. […] In serata è arrivata l’ufficialità da parte delle due società coinvolte nell’operazione, Atalanta e Cittadella: Vido arriverà il prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Lo voleva mezza serie B, l’ha spuntata il Cittadella, e si frega le mani il direttore generale Stefano Marchetti: «Sono soddisfazioni per noi, significa che certi valori hanno vinto. Il Cittadella è cresciuto, si sta portando alla pari di tante altre piazze magari più blasonate». Decisivo il volere del calciatore, che ha sempre detto di considerare quella granata la scelta migliore: «E’ stata importantissima la volontà del ragazzo, e il lavoro portato avanti dal suo agente», ha confermato Marchetti. Ma adesso, con l’arrivo di Vido, cambierà qualcosa nel reparto offensivo del Cittadella? Ci saranno uscite? «Vedremo, faremo una cosa per volta. Per me era importante l’arrivo di un giocatore come Vido, che può darci imprevedibilità nella manovra e quei colpi che possono fare la differenza. Era la prima scelta in assoluto, lo sapete, l’ho sempre sostenuto sin dall’inizio del mercato». Luca Vido sarà a Cittadella stamattina, pronto ad far parte della comitiva granata per la prima gara del girone di ritorno: «Stiamo provando a schierarlo ad Ascoli, se la Lega ci darà l’ok sarà a disposizione dell’allenatore», conclude Marchetti. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Controsorpasso granata. E, stavolta, è quello decisivo: Luca Vido è ufficialmente un giocatore del Cittadella. L’operazione è stata conclusa ieri sera e consentirà al quasi 21enne attaccante bassanese di aggregarsi alla squadra di Venturato già da stamattina e di partecipare alla trasferta di Ascoli con cui si aprirà il girone di ritorno in Serie B. L’azzurrino arriva sotto le mura in prestito dall’Atalanta sino a fine stagione, con diritto di riscatto per il Citta e contro-riscatto a favore del club orobico. Tra i più soddisfatti c’è, ovviamente, il direttore generale Stefano Marchetti, che ha lavorato duramente per riuscire a riportare qui il calciatore, decisivo nella qualificazione ai playoff della scorsa stagione con i suoi 4 gol nel girone di ritorno. «Quando dicevo che ero pessimista sul buon esito della trattativa, l’altro giorno, non stavo bluffando. Determinante è stata la volontà del ragazzo, che ha scelto noi, e l’impegno del suo agente, Massimo Briaschi, che è riuscito a convincere l’Atalanta. Ma altrettanto importanti sono stati il lavoro che stiamo svolgendo a Cittadella e i rapporti coltivati negli anni con il club bergamasco», il commento rilasciato ieri sera dal dg. […]

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) […] Il colpaccio è servito: il pressing di Stefano Marchetti è andato a buon fine e Luca Vido è nuovamente un giocatore granata. Dopo una riunione fiume durata quasi quattro ore nella sede dell’Atalanta, nonostante il club bergamasco preferisse mandare il centravanti bassanese al Cesena, ha vinto la volontà del giocatore. Non l’ha presa bene il Venezia e Inzaghi non ha voluto rispondere alle domande su Vido. Anche perché, non entrando il giocatore in lista A, era un’operazione doppiamente importante. «Lo ammetto, ero pessimista — spiega il direttore generale granata Stefano Marchetti, esausto ma soddisfatto — ma questa operazione mi rende davvero felice. Sono contentissimo che Luca sia tornato con noi, sarà subito convocato per la trasferta di Ascoli. Sono convinto che lo scorso anno se ci fosse stato ai playoff la stagione sarebbe finita in modo diverso. È stata decisiva la volontà del giocatore, lo ringrazio perché ha mostrato apprezzamento per quanto abbiamo fatto insieme». E così Vido, uno dei migliori profili del calcio giovanile italiano, oggi sarà nella lista dei convocati prima della partenza per Ascoli. Nel frattempo ci sono interessamenti per Arrighini (Novara, Entella, Padova e Pisa), Litteri (Novara, Salernitana, Foggia e Venezia), Kouamé (Crotone, Sampdoria e Atalanta) e Strizzolo (il Padova lo prenderebbe volentieri se solo si riaprisse uno spiraglio).

Ore 10.40 – (Gazzettino) Il suo ingaggio si è reso necessario dato che le condizioni di Candido non danno certezze sul recupero. […] Non manca una precisazione da parte di Giorgio Zamuner sul caso De Risio. «Sono state fatte troppe polemiche. Credo che il ragazzo abbia sbagliato un po’ i tempi, non il comportamento. Quando un giocatore manifesta la volontà di cambiare squadra soprattutto se sale di categoria, è comprensibile. Fermo restando che Padova è una piazza importante». «Bindi ha già firmato il prolungamento di una stagione. Manca la firma del presidente Bonetto che torna lunedì, poi è a posto. Non ci sono problemi neanche per Cappelletti, Russo e Mandorlini». Aggiunge. «Con Trevisan affronteremo l’argomento appena chiuso il mercato, sistemeremo probabilmente anche Serena e valuteremo con calma anche Pinzi. L’idea era sistemare prima quei ragazzi con i quali era stato toccato l’argomento in agosto, e cercare di raggiungere l’obiettivo in campionato per accontentare gli altri, anche se poi dovremo fare delle valutazioni». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Manca l’ufficialità, ma Vincenzo Sarno è il nuovo trequartista biancoscudato. Tanto che oggi raggiungerà Padova per firmare il contratto della durata di due anni e mezzo (la stessa che aveva al Foggia) e nel pomeriggio potrebbe sostenere già il primo allenamento agli ordini di Bisoli. Ieri sera il giocatore napoletano, affiancato dal suo agente Arciello, ha ottenuto la risoluzione del rapporto con il club pugliese, con il quale era finito fuori rosa per contrasti con la società, spuntando anche una buonuscita. Fumata bianca che ha spinto definitivamente il giocatore verso Padova, dato che Giorgio Zamuner aveva già trovato l’altro ieri un accordo con Arciello rispettando i parametri economici della società di viale Nereo Rocco. Destinazione, quella biancoscudata, che il giocatore ha deciso di sposare con grande entusiasmo e proprio all’ombra del Santo punta a rimettersi in discussione. Del resto le qualità non gli mancano, come testimoniano i trenta sigilli realizzati nelle ultime tre stagioni. Con l’ufficializzazione di Sarno, attesa appunto oggi, il Padova è a posto nella lista dei quattordici over dato che il napoletano va a coprire il buco lasciato dalla partenza di De Risio.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Sulle sue caratteristiche tecniche. «Non sono un attaccante statico, mi piace svariare e sacrificarmi per la squadra, tanto che spesso arretro per dare una mano». […] Ambientarsi in questi giorni non è stato un problema. «Mi hanno accolto benissimo tutti, con grande affetto. Sono davvero felice di essere biancoscudato, non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio in campionato. Bisoli? Non lo conoscevo, ma ho già avuto modo di rendermi conto che dedica molto tempo al lavoro, e questo mi piace. Solo così si può crescere e migliorare». Sui nuovi colleghi di reparto aggiunge. «Con Capello ci siamo affrontati da avversari nel settore giovanile quando lui giocava nell’Inter, con Chinellato ci siamo incrociati in ritiro nel mio primo anno al Sudtirol. Guidone ha sempre segnato in carriera. Siamo un reparto completo, formato da attaccanti di livello». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Sono venuto al Padova per completare il mio percorso di crescita e soprattutto per dare una mano alla squadra a vincere il campionato». Ecco le prime parole biancoscudate di Ettore Gliozzi, che già dalla scorsa settimana si era aggregato ai nuovi compagni. […] Nella prima parte di stagione è stato in forza al Cesena, sua prima esperienza in serie B. «Nelle prime cinque partite con Camplone avevo sempre giocato, poi purtroppo quando è arrivato Castori mi sono infortunato per un mese e mezzo e ho fatto un po’ più di fatica a rientrare». All’ombra del Santo è approdato in prestito dal Sassuolo, che quando era ragazzino l’aveva notato in occasione di una partita della rappresentativa della Calabria. «A convincermi a venire qui è stata l’ambizione del Padova, fermo restando che è difficile rifiutare una società così importante. Appena mi è stata prospettata questa possibilità, non c’ho pensato due volte ad accettare la proposta».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Con il Padova si è posto due obiettivi: «Prima di tutto mettermi a disposizione dei ragazzi per vincere il campionato. Quindi continuare il mio percorso di crescita».Mai avuto dubbi nello scendere di categoria? «No. Mi ha convinto subito l’ambizione della piazza. È una società blasonata e storica, difficile dire no al Padova. Appena mi si è presentata l’opportunità ho preso la palla al balzo. Sono stato accolto in maniera affettuosa da tutti, non vedo l’ora di esordire». Non conosceva quasi nessuno a parte due compagni di reparto. «Con Capello mi sono incrociato spesso nelle gare delle giovanili quando lui era all’Inter. Chinellato, invece, lo trovai al Sudtirol ma andò via subito dopo la fine del ritiro estivo. Per il resto mi pare un reparto completo e di livello. Io metterò a diposizione le mie caratteristiche. Non mi piace star fermo in campo, amo svariare, correre e sacrificarmi per dare una mano».E in più vuol tornare a segnare come quando era a Bolzano. «Ho fatto 24 gol in due anni. L’esperienza al Sudtirol è stata fondamentale. Sono arrivato che ero un ragazzino e sono andato via da uomo».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ci sono dei luoghi comuni nella vita come nel calcio. Ad esempio quando si chiede: “Com’è quella ragazza?”. Risposta: “Simpatica”. Traduzione: brutta. Nel calcio il concetto è simile. “Quell’attaccante è proprio generoso”. Modo gentile per dire che non la butta mai dentro. Ecco, se c’è un giocatore che vuol sfatare questa diceria è il nuovo acquisto biancoscudato Ettore Gliozzi. Centravanti “fisico”, 22 anni, ma con una buona gavetta alle spalle, si è sempre fatto il mazzo per la squadra ma ha dimostrato di saper segnare con continuità. Vedere per credere i 15 gol realizzati lo scorso anno al Sudtirol e anche il modello di riferimento al quale si ispira l’attaccante calabrese: «Ciro Immobile. Mi piace un sacco perché si sacrifica e segna molto. Il mio sogno è arrivare a quei livelli, dovrò lavorare moltissimo ma sono venuto a Padova proprio per crescere e provare a fare qualcosa di importante».Pacato, umile, ma molto determinato. Si è aggregato ai biancoscudati da una settimana, non ha perso un allenamento e si è sottoposto anche ad alcune sessioni supplementari per ritrovare la forma migliore dopo una prima parte di stagione sfortunata. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il mercato del Padova non si ferma. È fatta per l’arrivo di Vincenzo Sarno. Con un blitz nella serata di ieri il direttore generale Giorgio Zamuner è riuscito a trovare l’accordo con il 29enne trequartista napoletano. Il giocatore si è svincolato dal Foggia grazie anche a una buonuscita ed è atteso oggi a Padova per le visite mediche e la firma sul contratto che dovrebbe legarlo ai biancoscudati fino a giugno 2020. Se non ci dovessero essere intoppi potrebbe essere a disposizione di Bisoli già per l’amichevole di domani contro il Gavorrano. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Nella serata di ieri si attendeva la risposta definitiva del Foggia per la rescissione contrattuale di Vincenzo Sarno, esterno-trequartista rossonero in scadenza di contratto e pronto a lasciare la Puglia per sposare la causa biancoscudata. E in tarda serata è arrivata la conferma tanto attesa da tifosi e addetti ai lavori: il giocatore firmerà con i biancoscudati ed è atteso nella giornata di oggi nella città del Santo. Ettore Gliozzi sarà subito a disposizione di Bisoli, sin dall’amichevole di domani all’Euganeo con il Gavorrano. «Voglio dare una mano alla squadra per aiutarla a vincere il campionato — ha detto il centravanti di proprietà del Sassuolo — il mister non lo conoscevo personalmente ma ho trovato un allenatore che lavora tantissimo. Non ci ho pensato due volte ad accettare il Padova, c’è un obiettivo ambizioso e cercheremo di perseguirlo fino in fondo. A Cesena ho avuto la sfortuna del cambio di allenatore e di farmi male proprio in coincidenza dell’arrivo di Castori e ho perso il treno». Bindi, intanto, ha prolungato il proprio contratto col Padova fino al 30 giugno 2019. […]




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