Padova-Sambenedettese, Bindi: “Si apre il mese decisivo per l’andamento del campionato! E quell’uscita su Miracoli…”

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È uno dei leader più importanti del Padova. Probabilmente (con mister Bisoli è sempre meglio usare la formula dubitativa) l’unico ad avere il posto assicurato. Assieme al bomber Capello, il giocatore decisivo per strappare il pareggio nello scontro diretto con la Sambenedettese è stato il portiere Giacomo “Jack” Bindi: ha compiuto due interventi tanto difficili quanto fondamentali che hanno salvato il risultato e permesso ai biancoscudati di tenere inalterate le distanze dalla seconda della classe.

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Nemmeno il ginocchio malmesso gli ha impedito di uscire alla disperata, alla mezz’ora della ripresa, per anticipare l’attaccante Miracoli lanciato a rete con la difesa biancoscudata mal posizionata. Un episodio che ha tenuto con il fiato sospeso i cinquemila dell’Euganeo, finché il portiere non è riuscito ad arrivare di un soffio prima dell’avversario: «In quel momento non riuscivo a capire se il centravanti fosse in vantaggio rispetto a me. Lo vedevo solo molto vicino alla palla, così sono scattato subito, fortunatamente la sfera è schizzata veloce verso di me, mi sono allungato e ci sono arrivato. In quei casi basta una minima incertezza e sei fritto». Riavvolgendo il nastro, già nel primo tempo è stato protagonista di una grande parata sul diagonale di Bellomo. «Un tiro che è passato in mezzo a una selva di gambe ed è stato anche deviato da Cappelletti, rendendolo ancora più complicato. Devo dire che non era semplice».

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Adesso arriva il bello, gli impegni si infittiscono e i punti diventano sempre più pesanti. «Si apre il mese decisivo per l’andamento del campionato. Il nostro distacco non deve diminuire ma aumentare, sappiamo che nessuno ci aspetta e non vogliamo aspettare nessuno. Le prossime due gare saranno molto pericolose, perché nel girone di ritorno le squadre che lottano per salvarsi non possono permettersi passi falsi. Noi siamo in salute e dobbiamo raccogliere subito più punti possibile». E alla fine Bindi svela anche una sua fonte di ispirazione. «Prima della gara ho letto un’intervista a Buffon nella quale spiegava le tre caratteristiche che deve avere un portiere: sicurezza, solidità e concentrazione. Da parte mia provo a riassumerle nel migliore dei modi in ogni gara». Conferma che è fatta per il suo rinnovo? «Sì e sono contento».

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

«Anche se abbiamo il destino nelle nostre mani non dobbiamo abbassare la guardia. Questo mese e l’inizio di marzo sono decisivi per l’andamento del campionato e il distacco, anziché diminuire, dovrà aumentare ancora». Parla chiaro e tiene ben alta la soglia dell’attenzione Giacomo Bindi dopo il pareggio casalingo con la Samb, che complici i ko di Renate e Feralpi e per effetto del saldo attivo negli scontri diretti con i marchigiani, porta virtualmente a nove punti il vantaggio del Padova sulle concorrenti. Va però tenuta d’occhio la Reggiana, una sola sconfitta e 26 punti nelle ultime undici partite, ora dietro di dieci lunghezze, ma con una gara in meno e con lo scontro diretto con il Padova in casa alla penultima di campionato. Il portiere biancoscudato pone l’accento in particolare sul comportamento mentale da tenere di qui a fine stagione. «Se ci si mette a guardare le gare degli altri spiega Bindi pensando a quali vadano vinte o meno, poi di conseguenza anche l’atteggiamento in settimana durante gli allenamenti diventa un po’ troppo attendista e questa sorta di stand by sarebbe deleteria». E quindi? «Credo si debba dare il massimo sempre, gestendo bene le partite nei suoi singoli momenti, capendo dunque quando c’è da attaccare e spingere e quando invece si deve recuperare, ma non certo la loro preparazione». Poi il portiere rivela un dato curioso sul prepartita: «Prima di giocare non conoscevo i risultati delle avversarie perché ero concentrato sulla gara già da dopo pranzo. Fa piacere avere allungato sulle inseguitrici, ma mancano ancora tante partite. Siamo in salute, dobbiamo macinare e cercare di raccogliere più punti possibile». Il pareggio con la Sambenedettese viene così accolto con un mezzo sorriso. «Un punto importante, anche se dispiace un po’ perché si era passati in vantaggio e quindi c’erano tutti i presupposti per vincere. Se poi vediamo come si era messa la gara il pareggio ci può stare e l’impressione dal campo, vedendo il tempo che perdevano prima di riprendere l’azione, è che a loro potesse bastare questo risultato».

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(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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