Padova, 13 punti portano la firma di Guidone: “La doppia cifra? Sono sulla buona strada!”. Ma sabato non ci sarà causa…

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Marco Guidone non solo ha iniziato a trovare il gol con grande regolarità, ma sembra scegliere sempre i momenti più azzeccati nei quali andare a segno. È anche grazie alle sue reti, infatti, se il Padova è riuscito ad accelerare nel momento più caldo del campionato, piazzando un vantaggio in doppia cifra sulle immediate inseguitrici quando mancano 10 partite al termine della stagione regolare. La capolista continua a far la corsa solo su stessa, forte dei 49 punti raccolti in 24 giornate. Di questi punti, particolare non certo da sottovalutare, 13 sono arrivati proprio per merito dei gol di Guidone. A dir poco decisivo.

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Quando si dice farsi trovare al posto giusto al momento giusto… «Sì, anche l’azione del gol a Bolzano certifica questo mio momento (e sorride, ndr). Ero andato al tiro, il portiere è stato bravo nel respingere, poi sono rimasto in area e la palla, dopo il cross di Serena e qualche rimpallo, mi è arrivata giusta per andare a segno. Sono davvero felice che il mio buon momento personale stia coincidendo con quello della squadra». […] Cinque gol in sette partite del girone di ritorno. Viene quasi da pensare che le “voci” di mercato, che davano il Padova alla ricerca di vari attaccanti, l’abbiamo pungolata a dare qualcosa in più. «No, io sono un giocatore che è sempre uscito nel girone di ritorno, sarà forse per una questione fisica, mentale o di adattamento al gioco della squadra. L’importante è che sia tornato ai miei livelli».

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L’unico neo della giornata è l’ammonizione rimediata per l’esultanza eccessiva dopo il gol, che la costringerà a saltare la prossima sfida casalinga contro il Teramo, in quanto diffidato. «Mi dispiace tanto, volevo esultare davanti ai nostri tifosi come a Vicenza, e non credevo che, arrampicandomi un po’ sulle barriere, sarei stato ammonito. La colpa è dei miei compagni, che hanno calciato il cartellone, e l’arbitro ha punito me per tutti. Scherzi a parte, il gol vorrei dedicarlo proprio alla squadra, che se lo merita per quanto lavora sodo».

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

«Della gara a Bolzano mi è piaciuta soprattutto la nostra reazione che è stata da grande squadra». L’analisi del giorno dopo di Marco Guidone, autore della rete che sabato ha permesso al Padova di portare a casa un ottimo punto dal difficile impegno con il Sudtirol, mette in primo piano le qualità morali del gruppo, capace di recuperare il risultato dopo alcuni episodi sfavorevoli.

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E così Guidone può godersi il settimo sigillo stagionale, il terzo in due partite. «Viste le condizioni disastrose del terreno, non ci ho pensato due volte a impattare con cattiveria e calciare di potenza». Da cinque stagioni, con le maglie di Fondi (11 gol), Chieti (13),e Santarcangelo (23 reti in due anni) e Reggiana (11) in C il giocatore brianzolo va in doppia cifra. «Per ora – replica scaramanticamente – non diciamo altro se non che sono sulla buona strada. Purtroppo sabato con il Teramo non ci sarò perché ero diffidato. Dopo il gol l’arbitro mi ha ammonito, dichiarando che avevamo fatto troppa confusione, ultima perla dopo averne combinate una peggio dell’altra».
In questi primi due terzi di campionato l’attaccante non si è mai tirato in dietro in termini di sacrificio, lavoro sporco e sportellate per favorire gli inserimenti dei compagni, ma nelle ultime settimane, a parità di impegno e fatica messi in campo, sono arrivati pure i gol, in molti di casi di ottima fattura. «È cambiato poco, facciamo sempre le stesse cose di prima e forse mi arrivano più palloni o magari sono un po’ più in forma. Purtroppo il nostro ruolo è un po’ difficile e capitano situazioni e momenti in cui non riesci a trovare il gol, ma sono sempre rimasto lucido. Anche prima ero contento e non ho perso la serenità. Meglio così, ora non si deve mollare». Il discorso va esteso a tutta la squadra. «La classifica è difficile non guardarla e dice che vanno tenuti maggiormente d’occhio Reggiana e Bassano. Come dice Bisoli, il primo step sarà dopo la trasferta con quest’ultima squadra, ma ritengo sia troppo presto per fare calcoli. In fondo, se continuiamo a fare quello che si è fatto finora, sarà inevitabile trovarsi al primo posto». Un anno fa Guidone giocava proprio a Reggio Emilia. «Ho sempre detto che, una volta superato il momento difficile, poteva essere l’avversario più pericoloso. Fortunatamente abbiamo un buon margine, ma guai ad abbassare la guardia. Basta un attimo e rientrano in gioco. Dei miei vecchi compagni, sento spesso Andrea Bovo con cui ho un bellissimo rapporto. Non si parla di campo, ma ogni tanto lui si diverte a dirmi che abbiamo già vinto».

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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