Padova, Ferretti: “Porto il Biancoscudo nel cuore! E gli auguro tutto il meglio…”

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Sono passati tre anni, ma nel suo cuore c’è sempre un posto speciale per il Biancoscudo. E non potrebbe essere diversamente visto che è stato uno dei protagonisti sul campo della rinascita del Padova, contribuendo con undici sigilli in diciassette partite alla promozione in serie C. Stiamo parlando di Gustavo El Rulo Ferretti, un idolo all’epoca del popolo biancoscudato che adesso sta facendo le fortune dell’Imolese in D, dove a dicembre si è accasato anche il padovano Filippo Pittarello, anche lui nella rosa della squadra in quella stagione trionfale. «Conservo un ricordo bellissimo di Padova – esordisce El Rulo – è stata un’annata indimenticabile. L’Altovicentino mi aveva lasciato a casa dopo il primo allenamento nonostante che il presidente mi avesse dato la sua parola che restavo, poi ho ricevuto la chiamata di Carmine Parlato e quando ho saputo che il Padova mi voleva non ci ho pensato un attimo ad accettare. Sin dal primo giorno ho sentito un grande affetto dei tifosi nei miei confronti, sarò sempre grato a tutti loro. Il Padova non aveva mai fatto la serie D, e sono diventato un idolo per loro. Ancora oggi in tanti mi apprezzano e mi scrivono quando sui social metto una mia foto: mi dicono che non si sono scordati di me, parlano del gol che ho segnato da centrocampo a Castelfranco. Mi fa grande piacere, perché per tutta una serie di ragioni che vanno anche al di là del campo è stato una delle mie migliori annate».

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Immaginiamo che segua anche le attuali vicende del Padova. «Certo, mi informo sempre sul risultato e spero sempre che vinca. Due stagioni fa sono anche venuto all’Euganeo a vedere la partita con il Pavia, ma mi è venuta malinconia proprio per il bellissimo ricordo che ho di quando ci giocavo. Preferisco guardalo in televisione, quando è compatibile con i miei impegni. Quest’anno ha una squadra che sta facendo la differenza. Conosco Simone Groppi, il vice di Bisoli, dato che abbiamo giocato un anno insieme a Chioggia. È una persona carismatica, e si vede che anche la squadra è molto grintosa. Auguro al Padova il meglio». Ci dica la verità: dopo la promozione sperava di essere confermato. «Sì, me l’aspettavo come è successo ad altri compagni che sono rimasti. Mi ha lasciato l’amaro in bocca la mancata conferma, però anche questo fa parte del calcio».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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