Live 24! Padova-Pordenone, -2: si chiudono le porte all’Appiani, per concentrarsi a dovere…

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Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Obiettivo quarto posto: Giovanni Colella benedice la sosta e guarda con ottimismo alla partita di sabato a Salò contro la Feralpi. A tutti gli effetti il Bassano vuole arrivare fra le prime quattro, in modo tale da semplificarsi il più possibile la vita ai playoff. Fare i conti è pericoloso, le sconfitte nei derby contro Padova e Mestre hanno acceso un campanello d’allarme ed è lo stesso allenatore che ammette senza alcun problema che mai sosta fu più benedetta e capitata al momento giusto. «Non amo molto i turni di riposo – conferma Colella – ma è altrettanto vero che abbiamo fatto una lunga tirata, arrivando “lunghi” e un po’ col fiatone, per cui fermarsi adesso probabilmente ci ha fatto bene. I risultati dell’ultimo weekend, poi, sono stati molto favorevoli. Non dimentichiamo che tutte le “x” presenti in calendario con le partite giocate in più o in meno ora rendono problematico valutare correttamente la classifica. Ma adesso, con il passare delle settimane, la graduatoria stessa sarà molto più veritiera». […]

Ore 19.00 – (Il Piccolo) […] La Triestina ha mantenuto sempre una sua compattezza, come dimostrano la marea di pareggi e le appena tre sconfitte racconta da gennaio in poi, ma ha sempre fallito il salto di qualità, non trovando mai il feeling con la vittoria e la chiave di giusta per vincere le partite (appena 2 successi in questo scorcio di stagione). C’è un altro dato piuttosto rilevante a registrare l’involuzione: la Triestina aveva chiuso il girone di andata con una differenza reti di +10, mentre in queste prime dodici partite del girone di ritorno ha fatto segnare addirittura un -1. Sotto accusa, in questo caso, è soprattutto il settore offensivo: se le cifre della difesa sono rimaste costanti lungo tutto la stagione (circa un gol subito a partita), l’attacco ha subito un netto tracollo passando da 1,6 gol a partita di media nel girone di andata, ad appena 0,8 nel ritorno. Praticamente l’Unione sta segnando la metà di reti rispetto alla prima parte di stagione. Tutto questo si ripercuote, come dicevamo, su una classifica del girone di ritorno che già così è preoccupante, ma che lo diventa ancora di più se si pensa che l’Unione ha giocato una partita in più rispetto a parecchie avversarie, cosa che sconterà in questo turno con il riposo. Ma lasciando perdere per ora medie punti, recuperi da fare e il caos derivante dal discrasia fra le squadre quanto a partite giocate, va registrata con una certa sorpresa che la regina del girone di ritorno è il Bassano con ben 24 punti, che stacca la coppia Padova-Mestre affiancata a 20 punti. Molto bene anche Sudtirol (19) e Reggiana (18 giocando meno di tutti), poi Sambenedettese e via via le altre fino al decimo posto, dove con soli 13 punti ottenuti troviamo la Triestina, affiancata però da Teramo e Santarcangelo. […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Domenica scorsa Favaro ha affrontato il Padova, la squadra che detiene la proprietà del suo cartellino, ma non ha fatto sconti. Anzi. Ha salvato su Guidone un gol che pareva fatto. «Zironelli lo conosco bene dai tempi di Sacile – sorride – e sapevo quando ho accettato la proposta del Mestre che non avrei giocato tutte le partite. So che il mister considera il portiere un giocatore come un altro, sono molto felice della mia scelta e la rifarei. Qui sto avendo la possibilità di mettermi in luce, anche se devo ammettere che col Padova i sentimenti sono stati forti. Mi ha fatto effetto vedere contro quelli che fino all’anno scorso erano i miei compagni. Ho fatto il mio dovere, con professionalità, perché sono un giocatore del Mestre. Ma auguro al Padova di vincere al campionato, tifo per loro perché sono ancora di proprietà biancoscudata». Sabato a Meda toccherà ancora a lui difendere la porta arancionera.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Non mollare di un centimetro, per continuare a togliersi ulteriori soddisfazioni. È questo il pensiero del presidente Stefano Serena, che dopo l’importante pari contro il Padova di domenica analizza il momento della squadra in vista della sfida di sabato contro il Renate. «È stata una partita meno bella di altre, ma forse è stata quella più importante. In tanti, nel girone di andata, ci avevano fatto notare come la nostra rosa fosse composta da tanti giocatori al debutto tra i professionisti, ma quello che per me contava maggiormente era il fatto di prendere consapevolezza nei nostri mezzi. Così è stato, e domenica lo abbiamo dimostrato ancora una volta giocando una gara molto buona sul piano tattico tenendo testa alla prima forza del girone riuscendo, soprattutto nel primo tempo, a far vedere buone giocate». […] «A Renate arriviamo nella miglior condizione fisica e mentale possibile, con entusiasmo e voglia di far bene. All’andata (1-2, ndr) sappiamo bene come andò a finire, mi auguro che la squadra possa far tesoro di quella gara e trovare i giusti stimoli per fare bene». Nel frattempo, si avvicina un’altra importante scadenza: quella della presentazione dei progetti per la Città dello sport di Mestre. «Le ultime bozze sono arrivate, siamo vicini alla chiusura e alla conferenza stampa in cui presenteremo informazioni che fino ad oggi non sono state date, compiendo un passo in avanti nel percorso. In quell’occasione sarà resa più chiara l’idea del progetto, ed il prossimo mese definiremo i primi dettagli per presentare il progetto all’amministrazione».

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Seconda giornata di lavoro agli ordini di mister Franco Lerda e cominicia a materializzarsi l’undici che sabato pomeriggio al Menti affronterà il Santarcangelo, in una gara quasi fondamentale nella corsa alla permanenza in categoria. Il tecnico piemontese ieri ha lavorato con tutto il gruppo a disposizione ad eccezione di Romizi, che ha lavorato a parte per il persistere del dolore al ginocchio che gli ha impedito di giocare domenica contro il Renate, e del giovane terzino Turi che è out ormai da gennaio. Lerda, preso atto della situazione generale della squadra, sembra abbia pochi dubbi sulla formazione da mandare in campo puntando sul 3-5-2, lo stesso modulo con cui esordì sulla panchina del Vicenza due anni fa perdendo contro il Cagliari 2-0. Il nuovo allenatore dei biancorossi ieri ha provato Valentini tra i pali con Malomo, Milesi e Crescenzi a comporre il trio di difensori centrali. A destra ha corso su tutta la fascia Bianchi, con Jakimovski a svolgere lo stesso lavoro dalla parte opposta. In mediana davanti alla difesa ha agito Tassi, in attesa di sapere se Romizi sarà recuperabile. Nel ruolo di interno di centrocampo i prescelti sono Giorno a destra e De Giorgio a sinistra, con Giacomelli e Comi che formeranno la coppia di attaccanti. L’unico dubbio di Lerda è quindi relativo alle condizioni di Romizi, la cui disponibilità è però molto incerta. […]

Ore 16.00 – In corso all’Appiani l’allenamento a porte chiuse dei Biancoscudati.

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Niente sconto a Pippo Inzaghi, squalifica confermata e stasera a Frosinone (ore 20.30) a guidare il Venezia a bordo campo sarà il vice Maurizio D’Angelo. Una trasferta del tutto inedita da affrontare con l’unica defezione del difensore Andelkovic, che per i postumi di una botta al ginocchio dovrebbe rientrare col Brescia domenica 8 aprile al Penzo (ore 15). Il Venezia, con al seguito un centinaio di tifosi tra settore ospiti e tribuna (la Curva Sud parte alle 11 con pulmini e auto dal Taliercio), ha nuovamente a disposizione i due nazionali: Stulac (non impiegato nei ko della Slovenia maggiore con Austria e Bielorussia) già ieri mattina era al Taliercio ed è partito con la squadra in treno verso Roma, ma nel ruolo di regista la sensazione è che Bentivoglio possa strappare la riconferma con l’ex Koper pronto per il recupero di lunedì a Carpi (ore 17.30). Audero invece (titolare nell’1-0 in Serbia dell’Under 21 azzurra), si è aggregato ai compagni solo ieri pomeriggio nella capitale, oggi sosterrà la rifinitura e tornerà tra i pali al posto di Vicario. Per il resto qualche novità non è da escludere: in difesa Cernuto sembra favorito su Bruscagin nel terzetto con Modolo (suo il momentaneo 1-0 nel pareggio dell’andata) e capitan Domizzi, con Frey e Garofalo (o Del Grosso) sulle fasce. In mediana Falzerano, Suciu insidia Pinato, in attacco Geijo-Litteri non si toccano. Il Frosinone a inizio febbraio era capolista solitario della B, ma dalla 25. giornata ha conquistato appena 9 punti su 21, scivolando a -5 dalla capolista Empoli pur con una gara giocata in più. I ciociari, che non segnano dal 3 marzo (Citro nell’1-0 al Novara), ritrovano in avanti Dionisi dalla squalifica (assente nello 0-0 di Terni) che farà coppia con Daniel Ciofani con Ciano trequartista per Soddimo. […]

Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Sotto con il Frosinone, poi a Pasquetta (lunedì 2 aprile) con il Carpi, 180′ per riaprire tutti i giochi visto che la seconda piazza dista 6 punti. «Già ottenerne 4 in queste due trasferte ravvicinate non sarebbe male – ammette Simone Bentivoglio – ma fare calcoli non è da noi. Questo Venezia sta dimostrando di sapersela giocare con tutti, quindi in partenza vogliamo puntare sempre e solo al massimo. La nostra mentalità ci ha portato dove siamo, non vogliamo snaturarci cambiando modo di vedere le cose. Avendolo ormai raggiunto sarebbe riduttivo parlare solo di traguardo-salvezza, ora è giusto alzare l’asticella degli obiettivi ma occorre continuare con le grandi prestazioni». Il regista lagunare domenica scorsa nel 2-1 sul Cittadella è tornato in campo dopo due mesi da spettatore delle buone prestazioni dello sloveno Stulac. Una prova positiva in parte guastata dal rigore paratogli da Alfonso. «Un vero peccato sbagliare dal dischetto, Alfonso ha indovinato l’angolo del mio tiro, per fortuna alla fine non ha pesato e grazie ai miei compagni abbiamo ottenuto altri tre punti importantissimi. Volevamo ripartire subito dopo il ko di Empoli per consolidarci nei playoff, esserci riusciti in un Penzo pieno e coinvolgente è stato esaltante, un premio per il grande impegno che ci mettiamo come gruppo». […]

Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) E’ la partita della svolta. Lo hanno capito tutti, lo ha detto a chiare lettere Filippo Inzaghi, lo ha ripetuto Joe Tacopina. E lo dice pure Leandro Rinaudo, che scommette su Frosinone-Venezia e non si tira indietro di fronte alla possibilità concreta, in caso di vittoria questa sera, di agganciare il treno che porta alla promozione diretta. «Inutile fare proclami — spiega Rinaudo — come ha detto il presidente il futuro è oggi. Siamo concentrati sulla partita di Frosinone: se riusciamo a vincere si aprono scenari impensabili, ma dobbiamo solo pensare ad affrontare questo grande avversario nella maniera migliore». Le ultime di formazione che arrivano dal bunker arancioneroverde, da cui non trapela praticamente nulla, danno per più che probabile il ritorno dal primo minuto di Stulac, mentre più incerto è il ritorno di Audero fra i pali. Vicario lo ha sostituito egregiamente con il Cittadella, il portiere scuola Juventus ha un solo allenamento sulle gambe e la decisione verrà presa all’ultimo. «Ho ancora un po’ di tempo per pensarci — ha chiarito Inzaghi, che non sarà in panchina per squalifica e sarà sostituito dal vice D’Angelo — e le scelte vanno ponderate bene. Ho un gruppo di ragazzi straordinario, che mi ha sempre permesso di gestire le situazioni in cui c’erano assenze. Per cui chiunque andrà in campo sicuramente farà il suo dovere». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Due trasferte per continuare a sognare, prima Frosinone e poi Carpi. Stasera per tenere nel mirino anche il secondo posto dei laziali, lunedì di Pasquetta per tenere a distanza gli emiliani dalla zona playoff. Il Venezia scoppia di salute, il Frosinone no. Nonostante la classifica sorrida ancora alla truppa di Moreno Longo, che però nell’ultimo mese ha visto l’Empoli eclissarsi verso un’altra galassia e il Palermo ritornare minacciosamente a contatto dopo una preoccupante sbandata. Tra le tre battistrada, chi sta peggio, è proprio il Frosinone, che punta alla promozione diretta per evitare la beffa dei playoff come un anno fa. Sornione, a fari spenti, il Venezia è lì, sesto in classifica, a 5 punti dal Frosinone, ma con una partita in meno. […] Rifinitura ieri al Taliercio, poi partenza in treno per Roma, in compagnia del presidente Tacopina, dove c’era Audero ad aspettare i compagni dopo la partita di Novi Sad con l’Under 21 azzurra, infine trasferimento in pullman a Frosinone. Il portiere dovrebbe riprendere possesso della porta, ma avendo giocato quasi l’intera partita di Novi Sad contro la Serbia potrebbe anche lasciare spazio nuovamente a Vicario per rientrare lunedì a Carpi. Più alte le quotazioni della riconferma di Bentivoglio in mezzo al campo. Anche Stulac, pur non giocando nemmeno un minuto nell’amichevole della Slovenia contro la Bielorussia, si è riaggregato ai compagni solo per la rifinitura di ieri mattina. Tenendo conto delle tre partite in otto giorni, Inzaghi è orientato a operare qualche cambio rispetto al derby con il Cittadella, possibili i ballottaggi Bruscagin-Frey (l’ex Chievo non si è mai fermato da quando ha esordito con l’Avellino) in difesa, Falzerano-Firenze e Suciu-Pinato a centrocampo. […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Le bocche, in società, sono tutte cucite. Anzi, i telefoni squillano a vuoto. Ma la notizia è data per sicura: martedì l’allenatore dell’Abano Franco Gabrieli ha lasciato la guida dei neroverdi, pare su invito dello stesso patron Gildo Rizzato, deluso dal filotto negativo di risultati da parte della squadra, avviata verso la retrocessione in Eccellenza. È soltanto l’ultimo capitolo di un tourbillon societario che va avanti ormai da dicembre, vuoi per le trattative prima avviate e poi messe sotto naftalina per la cessione del pacchetto azionario alla cordata dell’imprenditore Cecconello, vuoi per l’ingaggio del direttore sportivo Gianluca Arnuzzo, mal digerito dal resto dei membri del direttivo, usciti di scena con una conferenza-stampa indetta in via Moroni. I risultati della squadra hanno fatto il resto: 8 ko consecutivi, di cui l’ultimo incassato domenica scorsa con la Clodiense, sono costati il posto a Gabrieli. A questo punto, la certezza è che oggi, contro la Virtus Vecomp (arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno), non ci sarà nessuno in panchina, se non lo stesso direttore sportivo Arnuzzo.

Ore 13.40 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Anche se in agenda c’è ancora il recupero con la Calvi Noale, il “Campo” si trova ad inseguire la Virtus, staccata di un punto. Alle spalle, però, c’è proprio l’avversario di giornata (arbitro Mattia Pascarella di Nocera), l’Arzignano, tornato a lottare per la Serie C grazie alla poderosa accelerata di marzo. I gialloazzurri di Vincenzo Italiano, fra l’altro, sono temuti e rispettati da Aliù & C., decisi a riscattare le tre reti dell’andata. «Il match con l’Arzignano sarà molto importante, ma non decisivo», le parole alla vigilia del tecnico Gianfranco Fonti. «Bisognerà sfoderare una grande prestazione contro una delle migliori squadre del girone. La vittoria, tra l’altro, ci metterebbe nelle migliori condizioni in vista del finale di stagione». […] ESTE. Al Nuovo Stadio, l’Este avrà un’occasione d’oro per ripigliarsi il quarto posto (arbitro Carina Susana Vitulano di Firenze), primo step per andare poi ad insidiare l’ultimo gradino del podio. Il Mantova, complici le “x” messe in fila dai giallorossi nelle ultime due giornate, ha effettuato il controsorpasso, ultimo atto di un duello che prosegue ormai da un intero girone. «Le motivazioni saranno altissime, anche se non dobbiamo esasperare troppo la sfida», rileva l’allenatore atestino Michele Florindo. «Di sicuro sarà un match dai toni tecnici altissimi, con la nostra coralità opposta alle loro individualità». […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) […] La vittoria al Cittadella manca da tre giornate, ma per lo Spezia l’appuntamento del Tombolato potrebbe rivelarsi decisivo in ottica play off: «Continuo a ripetere che le prossime dieci partite saranno altrettante finali, per tutti, perché ognuno avrà i propri obiettivi da inseguire e centrare. Le gare diventeranno sempre più importanti, vorrei dire che il Cittadella dovrà metterci passione ed entusiasmo, perché per ottenere un grande risultato finale non serviranno solo i valori tecnici, che sono significativi per la nostra squadra, ma occorrerà qualcosa in più». Inevitabile tornare al derby di domenica scorsa, con il gol annullato a Scaglia che pareva regolare e poteva indirizzare la partita del Penzo su altri binari. Venturato però guarda solo in casa propria: «Non sono una persona che ama gli alibi, non l’ho mai fatto nella vita. L’arbitro ha preso una decisione, secondo me e secondo il Cittadella poteva starci il gol di Scaglia e potevamo passare in vantaggio, ma abbiamo perso per nostri errori, per gravi ingenuità commesse che ci sono costate la partita. Se siamo usciti sconfitti dal Penzo è colpa nostra, dobbiamo essere consapevoli di questo e diventare più bravi, fare meglio. Abbiamo il margine di miglioramento per riuscirvi». Perdere come successo contro il Venezia costa a livello fisico e nervoso: «Abbiamo speso molto, è vero, ma abbiamo cercato di recuperare al meglio negli allenamenti, in funzione di farci trovare pronti per lo Spezia, che ha avuto un giorno a disposizione in più rispetto a noi». […] Di sicuro Vido, Kouame e Varnier sono rientrati a Cittadella pieni di entusiasmo: «Il fatto che siano stati in nazionale e tutti e tre abbiamo fatto bene, è sintomo di un momento favorevole, dovranno trasmettere l’entusiasmo ai compagni e aiutare il Cittadella».

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Che sorpresa riserverà l’uovo del Cittadella? Il turno pre-pasquale porta stasera al Tombolato lo Spezia, nell’ennesimo scontro diretto in chiave playoff di questo scorcio di stagione. Venturato ci arriva con i suoi tre nazionali rientrati con il morale alto, ma anche con molti minuti nelle gambe: 80 per Varnier contro la Serbia Under 21, 65 per Vido – a Novi Sad autore del gol decisivo dopo essere già andato a segno contro la Norvegia a Perugia – una ventina per Kouamé, pure lui a bersaglio con la maglia della Nazionale Under 23 della Costa d’Avorio che ha superato per 5-0 il Togo. Tutti hanno preso parte alla seduta di rifinitura di ieri pomeriggio. Con loro anche Iunco, alla prima convocazione dopo l’intervento al menisco di novembre, e Arrighini, che ha recuperato dalla ginocchiata al quadricipite subìta nel derby, ma non Salvi e Bartolomei. «Salvi ha preso una botta alla rotula del ginocchio sinistro, ha un edema e gli fa male. Bartolomei si trascina il problema al tendine legato alla contusione alla caviglia di qualche settimana fa: continua ad avvertire fastidio e non riesce ad allenarsi, per cui preferisco dargli riposo», la spiegazione del tecnico granata. Benedetti si riprenderà la corsia mancina, Pasa potrebbe far rifiatare Settembrini in mezzo al campo, i dubbi maggiori riguardano proprio i tre nazionali, in particolare nel reparto offensivo, considerando che Strizzolo è stato fra i migliori al Penzo e che Arrighini è andato in gol: Vido e Kouamé potrebbero entrare in corso d’opera, nell’ultima mezz’ora. […]

Ore 12.30 – (Corriere del Veneto) Il bollettino medico della vigilia: non ci saranno Salvi e Bartolomei, entrambi infortunati, mentre i tre Nazionali (Vido, Kouamé e Varnier) sono rientrati soltanto ieri e il loro impiego stasera in Cittadella-Spezia è un autentico rebus. Al quartier generale granata, dopo la sconfitta di Venezia, c’è grande voglia di rituffarsi in pista e in questo senso il turno prepasquale offre un’immediata occasione di riscatto. Dall’altra parte della barricata ci sarà uno Spezia arrabbiato dopo aver pareggiato sabato con un gol-beffa preso in extremis dall’Ascoli e che promette battaglia. Ma Venturato non lascia, anzi raddoppia. «Da qui alla fine del campionato ci aspettano dieci finali — spiega — per vincere stasera e per arrivare più in alto possibile in classifica serve qualcosa di speciale. Serve andare oltre i propri limiti, basta guardare le rose dei nostri avversari. Lo Spezia ha giocatori come Granoche, Marilungo, Gilardino, Terzi, Pessina, penso che basti per capire la qualità dell’avversario che andiamo ad affrontare». A ieri, dei tre nazionali, quello che aveva maggiori chance di essere impiegato è Kouamé che, come ha ricordato Venturato «ha giocato venti minuti con la Costa D’Avorio, mentre Varnier ne ha giocati 80 e Vido 65. Dobbiamo valutare con attenzione, ho ancora tempo per pensare a chi mandare in campo, anche perché abbiamo giocato domenica e non è passato molto tempo». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È la sua occasione: deve convincere Fabio Rossitto a considerarlo di più, da qui alla fine del campionato, perché per ora non si è visto il centrocampista di qualità assoluta che il Pordenone diceva di aver comprato nel mercato invernale. Ora Cristian Caccetta deve sfruttare la squalifica per un turno di uno degli uomini più in forma della squadra, quel Salvatore Burrai che si era a sua volta perso nell’ultima fase della gestione Colucci e che adesso è tornato a essere il faro dei ramarri. Ma il regista sardo all’Euganeo non ci sarà. È stato ammonito per nervosismo nella partita vinta domenica contro la Reggiana e salterà la sfida con la capolista del girone. Rossitto in quel ruolo ha ben poche alternative: non ci sono registi-bis nel Pordenone. In passato il ruolo è stato ricoperto a fasi alterne da Gianvito Misuraca, ma non sembra essere quella la sua tazza di the. Il candidato numero uno alla sostituzione di Burrai, allora, è naturalmente Caccetta, rimasto per 90′ in panchina con gli emiliani. È la classica occasione da non perdere: chiaro che, quando Burrai tornerà al comando del centrocampo, l’ex catanese dovrà trovarsi un altro posto. Ma una buona prestazione nella supersfida dell’Euganeo farebbe alzare di molto le sue quotazioni. Caccetta è un duro, uno che non si spaventa se deve giocare ferito e con la testa fasciata. Figurarsi se si perde d’animo per una panchina di troppo. È fisicamente pronto, ha recuperato una condizione più che accettabile e vuole far parte almeno della rincorsa finale del Pordenone. […]

Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Nelle ultime due stagioni, alla vigilia dello scontro diretto ricorda Mauro Lovisa , eravamo sempre davanti noi. Questa volta ci stanno loro e di gran lunga. Credo che ai biancoscudati manchi davvero poco per avere la matematica certezza di salire in B. Noi, ovviamente sorride re Mauro , cercheremo di allungare un po’ la loro attesa. Scherzi a parte torna serio Lovisa , Padova è una piazza importante, con una storia altrettanto importante e merita il grande calcio. Devo fare i miei sinceri complimenti al presidente Bonetto, con il quale, al di là della rivalità sportiva, mantengo un ottimo rapporto. Bravo è stato anche il mio amico Giorgio Zamuner, che ha messo insieme un buon gruppo e l’ha fatto rendere al meglio, anche se non credo che la loro rosa sia meglio della nostra. Basta guardare i curricula dei loro giocatori. In più di noi è una sorta di mea culpa, quello di re Mauro hanno avuto in Bisoli un buon allenatore, bravissimo nella gestione del gruppo e nel saper tenere costantemente alta la concentrazione. Il mio Pordenone però – aggiunge con una punta d’orgoglio ha tanta qualità, come ha fatto vedere domenica scorsa, quando ha fatto quattro gol alla Reggiana che ha una delle migliori difese del girone, e anche in Tim Cup con Venezia, Cagliari e Inter. Ecco – scuote la testa re Mauro , probabilmente abbiamo pagato tutte le risorse mentali consumate per andare più lontano possibile (gli ottavi, ndr) nella prestigiosa manifestazione, apice dell’intera storia del calcio pordenonese». […]

Ore 11.20 – (Messaggero Veneto) «I fischi che avevo delle ultime partite col Pordenone? Mi avevano fatto male. Per sabato mi aspetto di tutto, anche se spero che i tifosi abbiano capito che sarò sempre grato ai neroverdi e a quella stagione». Parole dell’ex centrocampista dei ramarri Matteo Mandorlini, illustre ex della sfida di sabato dell’Euganeo, che col club cittadino aveva disputato un torneo di assoluto spessore nel 2015-2016, contribuendo in maniera determinante al secondo posto. […] «Al De Marchi e in città sono stato benissimo – spiega -. Ora penso ovviamente alla mia squadra: sabato sarà una partita fondamentale. Se superiamo questo step facciamo un grande passo in avanti. Il Pordenone è forte e vive un buon momento: giocheremo per la vittoria perché vogliamo chiudere la pratica promozione prima possibile».

Ore 11.00 – (Messaggero Veneto) Ultimo allenamento a porte aperte ieri per i ramarri, che da oggi si isoleranno per preparare la trasferta di Padova. Hanno lavorato a parte, oltre a Nocciolini, pure Gerardi, Misuraca e Nunzella: tutti e quattro lamentano acciacchi vari e lo staff ha preferito escluderli dal lavoro di gruppo. Saranno comunque recuperabili per la gara di sabato, la situazione di Nocciolini è la più delicata e va tenuta monitorata. Non sembra esserci alcun dubbio invece sul modulo da utilizzare, il 4-4-2, rivelatosi vincente sia con la Fermana sia con la Reggiana. L’unico ballottaggio sembra essere nel reparto difensivo, dove a lottare per una maglia sono Parodi e Bassoli. […]

Ore 10.40 – (Messaggero Veneto) Allarme meteo: le previsioni per la giornata di sabato prevedono pioggia e un progressivo peggioramento delle condizioni nel tardo pomeriggio. Per evitare così il rischio rinvio, la sfida dell’Euganeo tra Padova e Pordenone, originariamente in programma per le 20.30, è stata anticipata alle 16.30. Una decisione accolta positivamente da entrambi i club, che potranno così raggiungere prima le loro famiglie per trascorrere assieme la giornata di Pasqua. La scelta, a quanto pare, non ha influito sulla partecipazione al match da parte dei tifosi neroverdi. […] Sarà l’incontro più atteso della 33ª giornata quello tra Padova e Pordenone. Non tanto per la rivalità sportiva, nata dal 2015-2016, quanto perché l’incontro sarebbe stato – secondo le previsioni di inizio campionato – quello tra le due formazioni maggiormente accreditate a vincere il campionato. A confermare le attese solo l’undici biancoscudato, che si trova meritatamente in testa al torneo e in fuga verso la serie B. Il Pordenone ha deluso le aspettative, facendo la parte del Leone soltanto in Tim Cup.Il saluto del vescovo. Ieri la squadra ha partecipato alla messa di Pasqua a Madonna del Monte: a officiare la funzione il vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini. Anche l’anno scorso i ramarri presero parte alla messa e, anche allora, dovevano affrontare il Padova alla vigilia di Pasqua: il match si concluse con un successo dei ramarri per 1-0. Chissà, magari la scelta porterà fortuna pure stavolta…

Ore 10.20 – (Gazzettino) Oggi continuo a seguire le vicende biancoscudate, anche perché vivo in città: tutti in famiglia ci siamo innamorati di Padova, siamo felici di essere rimasti qui». Restando proprio all’attualità, il Padova è davvero vicino a centrare il salto in B. «La squadra è nelle mani di un allenatore che se ne intende, ha già vinto questo campionato ed è un guerriero. Senza dimenticare che il gruppo è formato da un mix di giocatori esperti e di giovani di valore che sta portando a risultati di rilievo. È meritato questo primato in classifica, non si faranno sfuggire l’obiettivo. Il campionato di B è il palcoscenico ideale per la piazza e per la tifoseria in questo momento, fermo restando che starebbe benissimo anche in A: ho provato sulla mia pelle cosa vuole dire giocare davanti a venticinquemila tifosi all’Euganeo». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Ma la cavalcata fantastica che ci ha portato a un passo dalla A è il ricordo più bello, tre mesi stupendi nei quali ci siamo divertiti molto dando lezione di calcio a tanti avversari. Essere stato il capitano di quella squadra per me è stato un grande motivo d’orgoglio, come anche è stata una grande emozione il coro personalizzato che mi riservarono in quel periodo i ragazzi della tribuna Fattori, davvero impossibile da dimenticare». Dalle sue parole si percepisce come sia ancora forte il sentimento per il biancoscudo. «Da giocatore mi sono affezionato tantissimo a questa maglia e alle persone che ho conosciuto. Sono sempre andato in campo dando tutto me stesso, è stato un dispiacere enorme perdere quella finale con il Novara, meritavamo noi di andare in A.

Ore 10.00 – (Gazzettino) Padova è stata l’ultima tappa significativa della sua carriera da giocatore. Tre stagioni in serie B dal 2009 al 2012, inclusa la finale play off con il Novara per la promozione in A. Vissuta per di più con i galloni di capitano al braccio. Un ricordo indelebile per Vincenzo Italiano, come tutta la sua esperienza biancoscudata (79 gare e nove sigilli) che continua a portare nel cuore, tanto più che Padova è diventata la sua città dato che ci vive da ormai quasi un decennio. «Sono stati tre anni intensi di ricordi e di colpi di scena: la salvezza raggiunta nello spareggio con la Triestina, nell’annata successiva la sconfitta nella finale con il Novara che poteva riportare il Padova nella massima serie dopo tanti anni, la terza stagione nella quale si pensava di ottenere qualcosa di straordinario e invece è arrivata una grande delusione non centrando neanche i play off.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ieri Gliozzi è tornato alla Guizza, dopo due giorni di influenza, ma si è limitato a correre a parte, è ancora un po’ debilitato e sembra da escludere che possa partire dal primo minuto. Guidone, invece, anche in allenamento ha dimostrato di essere in ottima forma e al suo fianco, nelle prove di ieri, Bisoli ha alternato varie pedine offensive. Probabile il ritorno di Capello dall’inizio, così come quello di Sarno, anche se proprio il campo pesante potrebbe indurre il tecnico a puntare su una squadra più muscolare. La difesa dovrebbe riprendere la fisionomia a quattro, ma non sono escluse sorprese, compreso rivedere Cappelletti terzino destro, con la coppia centrale formata da Russo e Ravanelli. Il rebus maggiore è a centrocampo, dove mancherà lo squalificato Belingheri, mentre è in dubbio Mandorlini, che anche ieri non si è allenato con i compagni e ha lavorato in palestra per un affaticamento muscolare. Molto probabilmente, quindi, può ritrovare una maglia da titolare Serena. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Alla fine ci sono volute le previsioni del tempo per convincere il Padova ad anticipare l’orario della prossima partita di campionato. Un po’ in ritardo rispetto ad una normale tempistica, ieri pomeriggio la società biancoscudata ha annunciato la variazione d’orario per la gara casalinga di sabato 31 contro il Pordenone. Si giocherà alle 16.30 e la motivazione arriva dal…. cielo: «La decisione di anticipare l’incontro è stata presa in considerazione delle previsioni meteo per la giornata di sabato, che prevedono pioggia ed un notevole progressivo peggioramento delle condizioni nel tardo pomeriggio. Precipitazioni abbondanti e prolungate rischierebbero di compromettere il terreno dell’Euganeo, penalizzando l’aspetto tecnico della gara. A tutela del gioco, inoltre, a partire da domani (oggi, ndr) il manto erboso dell’Euganeo sarà coperto con i teloni». […] Le condizioni meteorologiche influenzeranno anche le scelte di Bisoli? Chissà. Di sicuro contro il Pordenone non vedremo due arieti in avanti, come già successo a Bassano e con il Mestre.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] A spiegare la decisione è il presidente Roberto Bonetto, che ha avuto una riunione d’urgenza ieri a pranzo con l’intero staff tecnico, ha telefonato al presidente del Pordenone Mauro Lovisa e che, infine, ha chiesto il placet della Lega, ottenendolo. «La ragione è semplice — spiega — le previsioni meteo indicano piogge torrenziali a partire dal tardo pomeriggio. Visto che siamo reduci da un’esperienza non positiva contro il Teramo in cui probabilmente abbiamo sbagliato valutazione, abbiamo cercato di trarre il giusto insegnamento da quanto accaduto». E così Bonetto ha chiamato Lovisa per chiedergli se fosse d’accordo per un anticipo. «Ho trovato grande disponibilità da parte sua e mi fa piacere. Ci stiamo giocando un campionato e, in presenza di forti precipitazioni, neppure i teloni sarebbero stati sufficienti. A quel punto abbiamo chiesto l’ok della Lega ed è arrivato. Ci dispiace per quei tifosi che non potranno esserci, ma l’obiettivo per cui stiamo lottando è davvero molto importante e deve venire prima di tutto. È una nostra decisione, di cui ci assumiamo piena responsabilità. E ci auguriamo che i tifosi capiscano». […]




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