Live 24! Triestina-Padova, -4: sul campo si lavora sodo, mentre sugli spalti si prepara l’invasione Biancoscudata…

Condividi

Ore 20.30 – Recupero serie C girone B, fischio finale: Vicenza-Fermana 1-1.

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dal ruolo di indispensabile al sacrificio sulla fascia, fino all’infortunio dell’ultima ora a breve distanza da Pordenone-Reggiana e alla panchina contro il Padova. Quello di Manuel Nocciolini, pezzo pregiato del mercato invernale, è un momento nero. E mancano anche i gol, motivo numero uno per il quale il Pordenone aveva deciso di profondere un altro sforzo economico dopo le fatiche dell’estate. Il contratto dell’ex attaccante del Parma, giustiziere dei neroverdi l’anno scorso al Bottecchia, parla di un prestito che scadrà a giugno, e se tempo fa sembrava quasi ovvia la riconferma in neroverde all’inizio dell’estate, ora è di nuovo tutto in discussione. Nocciolini è un buon giocatore, non è il caso di mettere in dubbio le sue qualità. Tecnicamente valido, fisicamente a posto, ha dimostrato anche di potersi sacrificare. Ma onestamente in questo momento il Pordenone è costretto a chiedergli di più. Il problema è che il di più non sta arrivando, e anche per questo la squadra non è ancora sicura di partecipare alla post-season. Si parta dal numero più evidente e simbolico: Nocciolini è fermo al gol segnato nella trasferta di Gubbio, nel giorno del terzo esordio di Fabio Rossitto come allenatore del Pordenone. Nelle due gare successive (Ravenna e Albinoleffe) ha giocato titolare ma non è riuscito a incidere, mentre nel derby contro il Mestre almeno ha sfornato due assist, rivelatisi poi inutili ai fini del risultato. Poi è arrivata la gara contro la Fermana, quando Rossitto l’ha spostato largo sulla destra a fare a sportellate e addirittura a dare una mano a Formiconi. Spesso e volentieri distante 50 metri dalla porta, Nocciolini non si è quasi mai visto in area, ma ha accettato l’esilio in fascia e ha corso a più non posso. A Padova, invece, è rimasto in panchina. Non era ancora al meglio, e quando è entrato non è riuscito a dare all’attacco del Pordenone l’imprevedibilità richiesta. […]

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Non mi interessa la classifica e non guardo il calendario. Io so solo che dovremo fare il pieno nelle prossime (e ultime, ndr) tre partite». È un Fabio Rossitto determinatissimo quello che ha ripreso ieri pomeriggio a dirigere gli allenamenti dei neroverdi dopo la pausa pasquale di tre giorni concessa dalla società in occasione delle festività pasquali. «Adesso abbiamo dieci giorni (complice il riposo forzato di domenica, ndr) per preparare la sfida al Menti con il Vicenza. Saranno promette il crociato giorni di lavoro a grande intensità perché non ammetto più cali di tensione come quelli patiti a Padova (ramarro sconfitto 0-3, ndr)». […] Le gare da qui alla fine della stagione serviranno appunto a definire quali saranno gli otto vecchi che si meriteranno di restare in riva al Noncello. Premio che di questi tempi, con tante società in difficoltà se non addirittura sull’orlo del fallimento, deve essere conquistato dando anche l’anima sul campo. Chi non comprende questo concetto non merita più di vestire neroverde. «Ora però riprende Fabio – dobbiamo pensare alle tre gare che ci restano, la prima a Vicenza, le altre due al Bottecchia con Sambenedettese e Renate. Un finale difficile, da affrontare con grande umiltà, ma anche con la consapevolezza che nei momenti più difficili il Pordenone sa dare il meglio di sé. Per noi conclude Rossitto i playoff cominceranno già al Menti». […]

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Lo scorso giugno, tra le varie cause relative all’eliminazione dai playoff di serie C del Pordenone di Bruno Tedino, ci fu la direzione di gara di Luigi Pillitteri, non proprio all’altezza nella semifinale col Parma. Sempre un arbitro (Livio Marinelli di Tivoli), nel recupero di serie B proprio con gli emiliani, ha penalizzato Tedino: è stato il protagonista in negativo della sfida terminata 3-2 a favore dei gialloblù. Il mancato rigore concesso ai rosanero per netto fallo subito da Nestorosvki e la rete convalidata a Calaiò, in posizione irregolare, hanno aperto un battibecco tra le due società e il patron dei siciliani, Maurizio Zamparini, ha ricordato la sfida tra Pordenone e Parma. «Lunedì sera – ha detto – è successo lo stesso film della semifinale playoff di serie C. Temevo molto la partita per quello che è poi successo, cioè per l’arbitraggio: un fatto che si verifica sempre col Parma e con Tedino La Figc indaghi sull’arbitro del nostro match». La replica degli emiliani: «È curioso che il patron del Palermo menzioni una gara della scorsa stagione, che non riguarda la sua società e che presumibilmente gli è stata dipinta in modo parziale da chi, probabilmente, non vuole accettare il verdetto del campo».

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Manca ancora più di una settimana alla partita col Vicenza: il Pordenone, infatti, domenica prossima osserverà il primo dei due turni di riposo. Tuttavia Fabio Rossitto è già carico in vista della sfida del Menti, in programma domenica 15 aprile. «Per noi sarà la prima di tre finali» è il grido di battaglia che l’allenatore dei neroverdi lancia ai suoi. Partecipare ai playoff non è così scontato (la squadra disputerà due partite in meno rispetto alle rivali) ed è per questo motivo che il trainer definisce così i match con i veneti, con Sambendettese e Renate, in cui «bisogna fare più punti possibili». Ieri i ramarri hanno ricominciato a lavorare dopo i due giorni di pausa concessi al termine del match col Padova. «Bisogna subito ripartire e mettere alle spalle la gara dell’Euganeo» afferma l’allenatore, consapevole della brutta sconfitta (3-0) e della pessima prestazione della ripresa che ha fatto arrabbiare il presidente Lovisa. «Eravamo reduci da tre gare positive ma coi biancoscudati non siamo stati noi – spiega -. Non eravamo in palla e l’avversario ci ha messo sotto. Ora dobbiamo lavorare forte per preparare al meglio questo finale di campionato, in cui ci giochiamo tutte le nostre carte». Il Pordenone, per prendere parte alla post season, non deve più sbagliare. Poi si aggrapperà ai risultati delle altre: il destino non è più interamente nelle sue mani. «Ma noi ci dobbiamo credere per forza – continua il tecnico -. Adesso libereremo bene la testa e metteremo benzina nel motore per essere al top. Ripeto: col Vicenza sarà la prima delle tre finali. Per noi i playoff cominciano al Menti». […]

Ore 18.30 – Recupero serie C girone B, fischio finale: FeralpiSalò-Ravenna 0-1.

Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Missione compiuta, raggiunta la quota-salvezza dei 50 punti il Venezia adesso può guardare solo in alto. Seppur non esaltante lo 0-0 di lunedì a Carpi è bastato agli arancioneroverdi per blindare la permanenza in Serie B con largo anticipo, così da potersi ora concentrare solo sull’obiettivo di tenersi stretto un posto nei playoff per la Serie A. «Aver raggiunto con nove giornate ancora da giocare il traguardo che ci eravamo prefissati la soddisfazione del ds Leandro Rinaudo dimostra che a Venezia si sta facendo un lavoro eccezionale. Ora puntiamo ai playoff, siamo ottavi ma non sarà semplice. Guardiamo avanti con grande entusiasmo proprio per la forza dimostrata da questo gruppo, sul piano caratteriale, dell’attaccamento e della voglia di raggiungere qualcosa di importante. A tutto ciò mister Inzaghi ha aggiunto la sua voglia, centrare i playoff sarebbe straordinario». A Pasquetta il Venezia ha così raccolto il primo 0-0 del girone di ritorno, quinto stagionale dopo quello al Penzo con la Salernitana e quelli esterni di Cesena, Chiavari e Palermo. Il presidente Joe Tacopina prima di fare rientro negli States ha mugugnato parlando di occasione sprecata e di squadra troppo timorosa contro un Carpi che non è l’Empoli. «Il Carpi veniva da un buon periodo prosegue Rinaudo lo abbiamo tenuto a -2 quando avrebbe potuto superarci, mantenendo pure il vantaggio negli scontri diretti, quindi il pareggio è positivo. Non ci sono state grandi emozioni, loro erano rinunciatari, non volevano sbilanciarsi sapendo che avremmo potuto colpirli. Nelle ultime 4 gare con tre trasferte abbiamo aggiunto 4 punti, con il rammarico di non aver pareggiato a Empoli e Frosinone: di sicuro meritiamo di essere dove siamo». […]

Ore 17.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Rinaudo, che ne pensa delle parole del presidente? «Il presidente vuole il massimo ed è giusto. A Carpi la qualità della partita non è stata entusiasmante, ma è vero che al Cabassi in pochi nelle ultime settimane erano riusciti a vincere. E c’è un aspetto che magari non è stato considerato a sufficienza». Vale a dire? «Il fatto che, pareggiando, abbiamo mantenuto il vantaggio nello scontro diretto. Non è scontato che andiamo ai playoff, sarebbe un traguardo molto importante dopo essere partiti dalla D. Diamo merito ai ragazzi per quello che stanno facendo». Perché la vittoria in trasferta manca da cinque mesi? «E’ un aspetto su cui ci manca qualcosa. Probabilmente il gruppo, quando è chiamato a giocare partite come quella di lunedì, inconsciamente può avere un po’ di paura». Quante possibilità ci sono di andare i playoff? «Le possibilità ci sono. Siamo nel gruppone, ci confrontiamo con squadre di primissimo livello e con altre, come il Cittadella, che giocano insieme da anni e hanno una mentalità di un certo tipo. In casa abbiamo un rendimento da serie A diretta con tante vittorie e ce la siamo giocata con chiunque: vogliamo continuare a farlo». […]

Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Un poker di partite temuto, superato limitando i danni (4 punti in 4 partite) e rimanendo dentro all’area playoff. Il Venezia si è lasciato alle spalle Empoli, Cittadella, Frosinone e Carpi, da domenica contro il Brescia può lanciare la volata verso i playoff partendo da una posizione di privilegio. Inattesa a inizio stagione, meritata per il cammino compiuto finora da Domizzi e compagni. Il pareggio di Carpi ha ratificato il raggiungimento di quota 50, ritenuta la “spiaggia” della salvezza. «Aver centrato questo primo obiettivo con 9 partite ancora da giocare», ha spiegato il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo, «evidenzia quanto di positivo sia stato fatto finora da società, mister e giocatori. Questo ci permette di guardare al futuro pensando anche a un obiettivo più ambizioso che sono i playoff». Venezia che ha superato quasi indenne 4 sfide molto complicate conservando due punti di vantaggio sulla nona posizione, occupata dal Carpi. «Con il quale potremmo anche terminare a pari punti, avendo a favore l’esito dei due scontri diretti», osserva Rinaudo, «sono state 4 gare molto complicate, visto che Empoli e Frosinone sono partite per salire in Serie A. Abbiamo recuperato due volte lo svantaggio in Toscana e creato non pochi problemi alla capolista, mentre a Frosinone fino alla fine ero convinto di poter pareggiare. Il valore del Cittadella è indiscutibile, secondo me il punto di Carpi sul piano tecnico è pesante». Una prestazione che non è stata però accolta con il sorriso sulle labbra da Joe Tacopina. «Il presidente è un vincente e vorrebbe sempre vincere, come è giusto che sia, rimane comunque un pareggio che ci dà continuità. Quanti punti serviranno per centrare i playoff? È ancora presto, ma come per la salvezza, meglio farli per tempo». […]

Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.00 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 15.30 – Qui Guizza: schemi in corso.

Ore 15.10 – Qui Guizza: assenti Zivkov, Salviato e Mandorlini, torna in gruppo invece Contessa.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Silenzio stampa per tutti e conferenza di mister Franco Lerda annullata. La decisione del curatore fallimentare Nerio De Bortoli è stata motivata con una nota ufficiale in cui spiega che «a tutela della squadra e dell’intero ambiente comunico che a tutti i tesserati e collaboratori del Vicenza Calcio è imposto il silenzio stampa fino alla fine del campionato. Lavoriamo tutti assieme e giochiamo per l’obiettivo salvezza. Ai tifosi che ci seguono con fede, passione e affetto chiedo di continuare a farlo ancora e di credere in noi fino al risultato finale. Agli organi di stampa e di comunicazione chiedo la loro responsabile comprensione e collaborazione e di continuare a pubblicizzare tutte le iniziative in corso e che saranno in seguito ideate a supporto dell’esercizio provvisorio». Di più non è possibile sapere, anche se leggendo tra le righe è evidente che in via Schio ci siano tensioni e problemi e si ritiene che, lasciando libera parola ai tesserati, potrebbero anche aumentare. Il silenzio stampa è soluzione messa in pratica quasi sempre per uscire da contesti complicati, ma in via Schio è probabile che la svolta possa avvenire solo se il gruppo saprà ritrovare quella serenità e determinazione che nell’ultimo periodo è svanita. Ma nel calcio, la medicina migliore quando si è in grande difficoltà, è tornare a prendersi i tre punti con la vittoria sul campo. Questo e niente altro serve al Vicenza oggi con la Fermana, squadra che gioca un calcio difensivo ma è abile nel ripartire in contropiede sfruttand le doti di Lupoli, Petrucci e Sansovini. Il Vicenza dovrebbe ripresentare dall’inizio in mediana Romizi, che si piazzerà davanti alla difesa con il centrocampo che potrebbe giocare a tre, con due tra Tassi, Alimi e Giorno a fare le mezzali se De Giorgio sarà impiegato sull’esterno oppure dietro le punte. In avanti Lerda dovrebbe confermare la coppia formata da Comi e Giacomelli, mentre in difesa è possibile che i biancorossi lascino la difesa a tre per tornare a quattro con due terzini più di spinta come Bianchi e Jakimovski. […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Fra il Campodarsego e la vetta del girone C di Serie D c’è la Calvi Noale. Una vittoria nel recupero di oggi con i veneziani (ore 15, arbitro Caldera di Como) potrebbe regalare ai “Gabbiani” il controsorpasso nei confronti della Virtus Vecomp (ora a + 1), con la quale sta andando in scena un duello rusticano per la promozione in Serie C. Il match casalingo con la Calvi – che era stato rinviato (rispetto a domenica 18 marzo) per la partecipazione alla Viareggio Cup del portiere Caio Pirana – sarà importante per almeno due buone ragioni: con i tre punti, i biancorossi potrebbero allungare la serie positiva dopo i successi contro Liventina e Arzignano Valchiampo e lanciarsi verso il doppio impegno esterno con Mantova ed Este. «Dobbiamo prendere questa gara con le pinze», avverte il tecnico del “Campo”, Gianfranco Fonti. «Abbiamo la chance di tornare primi e di accrescere ancora di più l’entusiasmo del gruppo, ma non dobbiamo pensare che, dopo aver battuto l’Arzignano, tutte le altre gare siano più abbordabili. Ci sarà da lottare e soffrire ancora». La Calvi Noale, penultima a quota 23 punti, ha bisogno del bottino pieno per scavalcare la Liventina e portarsi in zona spareggi con Tamai e Montebelluna. «Gli avversari si stanno giocando tutte le cartepossibili per provare a salvarsi e di recente hanno battuto Virtus Vecomp e Delta Porto Tolle», prosegue Fonti. «Servirà la concentrazione necessaria per non gettare al vento il patrimonio costruito giovedì. I ragazzi faranno attenzione, ne sono sicuro». […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) L’esordio da titolare nella nazionale Under 21 allenata da Alberigo Evani, nell’amichevole vinta la settimana scorsa in Serbia, ha dato una carica particolare a Marco Varnier soprattutto in vista delle prossime partite del Cittadella. «Dopo essere stato in panchina nella precedente sfida a Perugia – sostiene il centrale difensivo, che compirà venti anni nel prossimo mese di giugno – non mi aspettavo di scendere in campo dal primo minuto. All’inizio la tensione era alta, ma poi in campo ho cercato di giocare semplice e di sbagliare il meno possibile». La prestazione di Varnier è risultata senza alcuna sbavatura e molto apprezzata per gli interventi puliti, essenziali ed efficaci. Il selezionatore azzurro sarà stato certamente soddisfatto. Su Evani e sul suo modo di giocare, sottolinea: «Ogni allenatore ti insegna qualcosa di nuovo. Nella riunione tecnica ci ha spiegato cosa vuole sia per quanto riguarda la fase difensiva sia per quella offensiva. Sono contento della mia prestazione e lo ringrazio per la fiducia che mi ha dato». Ci sono delle analogie con l’impostazione di gioco della squadra granata di Venturato. «Ognuno ha la propria concezione di calcio – precisa – però entrambi puntano molto sul palleggio e su un possesso palla che non sia sterile, ma propositivo». […] Passando dall’azzurro al granata, le note sono meno gaudiose. Le due sconfitte con Venezia e Spezia e soprattutto i quattro gol incassati, stonano con le sole due reti subìte nelle precedenti sei partite: l’assenza di Varnier è stata determinante? «Non credo – risponde l’azzurrino – Non ho potuto vedere la partita con il Venezia perchè ero in aereo, ma sono state due sconfitte condizionate dagli episodi. Il gol di Scaglia era regolare e se fosse stato convalidato avrebbe indirizzato diversamente il derby. Con lo Spezia a fare la differenza è stato Gilardino, ma il Cittadella avrebbe meritato molto di più, in particolare nel secondo tempo. Sembrava che la palla non volesse proprio entrare nella porta dei liguri. In altre partite era girata decisamente meglio». Adesso bisogna cambiare trend. «Il nostro obiettivo è quello di stare a ridosso delle prime in classifica. Ci sono ancora nove partite da disputare e sono convinto che possiamo farcela». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) […] Ieri si sono giocati gli ultimi due recuperi. La vittoria del Perugia a Vercelli (2-0) ha lanciato la squadra umbra al quarto posto in classifica, a quota 53 punti, alla pari di Parma e Bari. Il Cittadella è così scivolato al settimo posto in graduatoria, a 50 punti come il Venezia, due lunghezze di vantaggio sul Carpi che è la prima squadra che insegue la zona promozione. Nell’altra sfida di giornata, Brescia e Entella hanno pareggiato 0-0. Dopo i tre giorni di riposo concessi alla squadra da Venturato in occasione della Pasqua, ieri il Cittadella è tornato ad allenarsi in previsione della trasferta di sabato a Terni. Doppia seduta, al mattino la parte atletica mentre nel pomeriggio quella tecnico-tattica in campo. Ancora a parte Bartolomei (problema alla caviglia) e Salvi (contusione al ginocchio). I due giocatori saranno monitorati in questi giorni, entrambi dovrebbero recuperare per il prossimo impegno.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, dai recuperi di campionato non giungono buone notizie per il Cittadella, scivolato al settimo posto della classifica di Serie B. Il margine sulla nona piazza della prima esclusa dai playoff, attualmente il Carpi, si è ridotto a sole due lunghezze: siete appaiati al Venezia con 50 punti, e gli emiliani sono a 48. Cosa cambia per voi? «Cambia questo: che i prossimi risultati diventeranno ancora più importanti», risponde il tecnico granata, che ieri ha ritrovato i suoi uomini al Tombolato dopo i tre giorni di riposo lasciati per Pasqua (Salvi avverte ancora dolore al ginocchio, Bartolomei si è allenato in parte in gruppo e in parte da solo). «Per cui, se vogliamo rimanere tra le prime, dobbiamo riuscire in quel cambio di passo che altri hanno già fatto, non noi». […] Dopo lo stop interno con lo Spezia, ha rimarcato che il suo compito ora è soprattutto quello di tenere alto il morale della truppa. Cos’ha detto ai suoi? «Semplicemente che dobbiamo continuare per la nostra strada, perché, anche se abbiamo perso sia a Venezia che contro i liguri, le prestazioni ci sono state e abbiamo confermato di avere una nostra identità. Per indole credo che si debba sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: oggi non dobbiamo abbatterci, al contrario servono equilibrio, serenità ed anche un certo entusiasmo, perché il nostro è stato sin qui un campionato importante e ora arriva la parte più stimolante. Dobbiamo solo imparare ad essere più concreti». E qui affrontiamo un argomento spinoso, perché gli errori sotto porta sono una costante del Citta. Schemi e fluidità di manovra si allenano, ma come si allena la concretezza? «È un fattore individuale, che affini con l’esperienza e l’abitudine a giocare a certi livelli. In questo senso, noi scontiamo un po’ il fatto che la maggior parte dei componenti la rosa raramente in passato ha giocato a questi livelli. Ecco perché dico che la maturità deve arrivare anche sul piano mentale, per riuscire a far fruttare le qualità che indubbiamente ci sono. Mi riferisco in particolare agli attaccanti: sono 5 elementi di valore, ma tutti giovani e non hanno mai vissuto prima momenti del genere». […]

Ore 11.20 – (Il Piccolo) Dopo la pausa per le festività pasquali, gli alabardati si sono ritrovati ieri pomeriggio a Prosecco per iniziare a preparare la sfida di domenica con il Padova. Ancora out e a bordo campo Bariti, Grillo e Keita, mentre Petrella ha svolto lavoro personalizzato a scopo precauzionale ma non dovrebbe essere in dubbio per domenica. Buone notizie per Coletti, ormai completamente guarito e più che mai voglioso di rituffarsi a centrocampo per dare forza e sostanza all’Unione. Stamane allenamento a Prosecco, poi due sedute pomeridiane domani e venerdì sempre sul terreno del Rona, quindi sabato mattina la rifinitura della vigilia al Rocco. […]

Ore 11.00 – (Il Piccolo) Non ci sono scuse che tengano: il fascino della sfida contro il Padova di domenica prossima al Rocco (inizio ore 14.30, arbitra De Santis di Lecce) è troppo grande perché i tifosi della Triestina possano perdersi questo appuntamento. Anche se agli abbonati toccherà acquistare il biglietto come gli altri (è stata indetta la Gornata Rossoalabardata), al Rocco ci si attende il pubblico delle grandi occasioni. I motivi per esserci non mancano di certo, e spetta a un tifoso doc come il presidente del Centro di coordinamento Sergio Marassi, elencarli tutti. «Innanzitutto – comincia Marassi – c’è il fascino di una rivalità storica e di una partita che a livello di professionisti manca da parecchi anni. Loro avranno al seguito tantissimi tifosi e noi dobbiamo rispondere in maniera massiccia per sostenere l’Unione. Un fascino amplificato dal fatto che arriva la capolista, e sfidare i primi della classe è sempre stimolante. Ma domenica è anche una partita fondamentale sul piano del risultato e della classifica per la Triestina: parliamoci chiaro, questa può essere la partita della svolta per l’approdo ai play-off. Siamo decimi, ormai mancano poche partite e bisogna ricominciare assolutamente a far punti. A tutti chiedo uno sforzo, perché mancano solamente tre partite casalinghe e bisogna sostenere la squadra alla grande». Il presidente del Centro di coordinamento, non vuole assolutamente sentir parlare di scuse: «Il freddo è finito, ora fa caldo e domenica probabilmente sarà una bellissima giornata. Si giocherà alle 14.30, un orario canonico per il calcio a cui tutti sono abituati. E poi questa squadra merita il sostegno dei tifosi: al contrario di come sento polemizzare troppo soprattutto sui social, questa Triestina non ha fatto assolutamente male: ha sempre fronteggiato tutti a viso aperto, spesso ha imposto il suo gioco, certo ha qualche lacuna e ha mancato varie occasioni. Ma non ci si può certo lamentare di questa squadra, a parte rare occasioni come Teramo». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Quest’anno ci sentivamo in dovere di vincere, e ce la stiamo mettendo tutta per riuscirci perché una squadra e una piazza come Padova non possono restare in C, quantomeno devono fare dalla B in su. Ci sentivamo questa responsabilità, e riuscire a farcela sarebbe motivo di grande orgoglio». […] Alla luce della sua esperienza in cadetteria, così come è questo Padova si può togliere soddisfazioni? «Questo gruppo ha le qualità per fare la B. Negli ultimi anni è stato sempre un campionato particolare, con neopromosse come Benevento e Spal che hanno vinto subito senza stravolgere l’organico. Per cui se resta la maggiore parte della rosa è un ottimo punto di partenza per disputare un campionato importante. Poi magari qualche innesto di qualità per la categoria andrà fatto, ma si parte da una base ottima». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Essere primi a cinque giornate dalla fine con un vantaggio sulla seconda di nove punti considerando gli scontri diretti, nessuno se lo sarebbe immaginato, neanche i più ottimisti. Con la vittoria dell’altro ieri la Reggiana è potenzialmente a -7, per cui credo che ci servano ancora sei-sette punti. Proviamo a farne tre domenica, sarebbe un ulteriore passo avanti. Siamo a pochi metri dal traguardo, e vogliamo raggiungerlo il prima possibile. Non vediamo l’ora di ottenere i punti che servono per festeggiare». Già, perché avendo già conquistato due promozioni in carriera (Atalanta in serie A e Spezia in B) con i biancoscudati sarebbe il suo terzo salto di categoria. «Sentirei anche mia questa promozione, anche se avrei preferito partecipare fino alla fine.

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Sono a un buon punto – racconta Madonna – Il fatto di essere tornato ad allenarmi alla Guizza e poter fare tante cose sul campo è già un bel passo avanti, anche se per tornare a fare tutto mi ci vuole ancora un mesetto. In questo periodo tutto è andato per il verso giusto, non ho mai dovuto rallentare il recupero non avendo accusato per fortuna alcun fastidio. Spero che proceda così. Se forzassi i tempi potrei anche tornare per l’ultima o per la penultima di campionato, ma non c’è fretta. Penso solo a recuperare bene per l’inizio del ritiro e presentarmi al meglio». […] Proprio a novembre, mese del suo infortunio, la squadra si è insediata in vetta alla classifica e non ha più abbandonato il primato. «Già tre-quattro gare prima della partita d’andata con la Triestina venivamo da un bellissimo momento, e fino adesso abbiamo disputato un campionato stratosferico.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Dopo due giorni di riposo Pulzetti e compagni hanno ripreso gli allenamenti alla Guizza. Tutti i giocatori hanno lavorato tra esercizi fisici e con il pallone agli ordini di Bisoli, ad eccezione di Salviato, Zivkov e Mandorlini che hanno svolto un lavoro differenziato in palestra. In vista del derby con la Triestina solo Mandorlini potrebbe recuperare, più difficile invece per Salviato e Zivkov. Bisoli comunque potrà contare sui rientri dalla squalifica di Trevisan e Belingheri. Intanto, ieri il diggì Zamuner non era al campo perché è andato a vedere un paio di partite: prima Monza-Prato, considerato che nei brianzoli milita anche Tentardini che è legato al Padova fino a giugno 2019, e poi Brescia-Virtus Entella. Chissà che non sia stata l’occasione per seguire qualche giocatore in vista della prossima stagione. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Gli unici a non aver ancora esordito dall’inizio sono stati Lanini (che finora non è riuscito ad imporsi in un attacco molto affollato) e un po’ a sorpresa Cisco. Il giocatore che può essere definito la più grande sorpresa della stagione (non fosse altro per la sua cessione al Sassuolo) è sceso in campo 11 volte, ma sempre da subentrato. L’ultima partita contro il Pordenone, inoltre, ha offerto un altro esempio lampante della grande varietà delle soluzioni a disposizione di Bisoli. Con l’incornata vincente di Mazzocco e il tris di Gliozzi, salgono a 15 i marcatori stagionali biancoscudati in campionato. Anche in questo caso non è proprio un record (il Pordenone ne ha 16) ma è comunque un dato notevole, visto che hanno timbrato il cartellino più della metà dei giocatori di movimento schierati. […] Parlavamo di record. Due freschi freschi (e statisticamente pesanti) sono stati centrati dopo l’ultimo successo. Il 3-0 inflitto al Pordenone ha permesso al Padova di diventare in un colpo solo anche il miglior attacco del girone (raggiungendo a quota 40 reti realizzate proprio i “ramarri”) e la difesa meno battuta (23 gol al passivo come la Sambenedettese).

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Quando l’accezione “la forza del gruppo” non è soltanto una frase fatta. Il Padova che sta dominando il proprio girone di Serie C è stato in grado di mettere in vetrina praticamente tutti i giocatori della rosa, non ha garantito il posto fisso quasi a nessuno e ha avuto una capacità di adattarsi alle varie situazioni che gli ha permesso di superare indenne qualsiasi ostacolo presentatosi fino a questo momento. In parole povere, Bisoli è stato in grado di rivoltare la sua rosa come un calzino, senza mai accusare cali di prestazione o risultato e soprattutto offrendo una chance a chiunque.Tutti titolari. Gli ultimi esordi di Mazzocco e Zambataro, gettati nella mischia a sorpresa contro il Pordenone, dopo che non erano mai partiti titolari in nessuna delle precedenti partite, evidenziano ancor di più un dato anomalo, specialmente se si parla della capolista. Fino a questo momento mister Bisoli ha fatto scendere in campo dal primo minuto in campionato, almeno una volta, ben 28 giocatori sui 30 avuti a disposizione da agosto in poi. Soltanto il Santarcangelo (che, però, ha rivoluzionato la propria fisionomia a gennaio) ne ha fatto debuttare uno in più. Hanno giocato quasi tutti almeno una gara dal primo minuto, anche il secondo portiere Merelli, in campo contro la Fermana per l’infortunio di Bindi.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Operazione “sbarco dei mille”? Difficile fare previsioni in questo momento, ma le ultime stime arrivano ad ipotizzare una trasferta di massa dei tifosi biancoscudati domenica a Trieste. E che si possa addirittura sforare quota 1.000 padovani al seguito della capolista allo stadio “Rocco”. Intanto si sono moltiplicati i pullman, pronti a partire da città e provincia e al momento sono già sette quelli prenotati. Ma non è escluso possano aumentare. L’Aicb ne ha pronti due, così come la “Tribuna Fattori”, c’è un pullman in partenza da Curtarolo del club “Alta padovana” e si sono mobilitati pure i tifosi di Camposampiero e del club “Lele Pellizzaro”. L’entusiasmo è in forte crescita e lo si vede sia dal numero di presenze di sabato scorso all’Euganeo contro il Pordenone (5.560 spettatori, secondo miglior dato stagionale dopo il derby con il Vicenza) che dall’affluenza sempre maggiore in trasferta. E così, dopo i 617 tifosi ospiti per Bassano-Padova e i 720 di Portogruaro per il derby con il Mestre, ipotizzare quota mille non sembra così azzardato. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La forza di una squadra la si vede, anche e soprattutto, fra le cosiddette «seconde linee». E il Padova, ancora una volta, soprattutto nella giornata di sabato, ha dimostrato di avere un organico capace di mettersi dietro la concorrenza. Dando uno sguardo interessato al calendario, poi, si scopre che il traguardo.promozione è davvero a un passo. Tra i protagonisti assoluti ci sono stati Eyoub Zambataro e Davide Mazzocco, due che a Bassano a inizio marzo erano finiti addirittura in tribuna e che, quasi all’improvviso, sono stati ripescati dalla naftalina, gettati nella mischia e sono stati fra i migliori in assoluto nella vittoria di Pordenone. Prima di loro, nel corso della stagione era toccato a Riccardo Serena, uno che fino allo scorso anno aveva militato soltanto in serie D, a Davide Marcandella, stoppato da Bisoli da un prestito nei dilettanti. Senza dimenticare Andrea Cisco, autore della doppietta che aveva ribaltato la partita con l’Albinoleffe e poi ceduto al Sassuolo per una cifra superiore ai 400mila euro, o la scalata vertiginosa di Luca Ravanelli o della professionalità di Michele Russo. Quest’ultimo avrebbe potuto lasciare il Padova a gennaio, così come Davide Mazzocco, ma ha voluto rimanere per conquistare un traguardo sempre più vicino e che nobiliterà l’intera rosa. E così, mentre alla ripresa degli allenamenti Bisoli ha provato ancora il 3-5-2, domenica al Rocco potrebbero esserci esclusioni eccellenti, come quelle di Luca Belingheri e di Trevor Trevisan, entrambi rientranti dalle rispettive squalifiche. Perché chi ha giocato ha fatto molto bene e Bisoli è uno che non trascura i segnali che arrivano dal gruppo. […]




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com