Panchina Padova, Bisoli: “Cellino? Non c’è niente, abbiamo un buon rapporto”. Ma il tecnico vuole prolungamento e…

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I quotidiani in edicola oggi trattano con ampio risalto la questione – Bisoli, dopo le dichiarazioni del tecnico rilasciate a Rai3 nella giornata di ieri e le voci su una telefonata del presidente del Brescia Massimo Cellino all’allenatore di Porretta Terme fatta nelle scorse settimane. Il Corriere del Veneto scrive che “il tecnico, pur senza esplicitarlo chiaramente, chiederà alla società il prolungamento di un anno. Non vuole rimanere «in scadenza» e intende rilanciare. A questo punto la palla passerà alla società, che dovrà decidere se accontentarlo o meno. E nel calcio, si sa, le cose cambiano molto rapidamente. «Con la società dovremo trovarci al termine della stagione – spiega Bisoli dopo l’allenamento di ieri terminato con una grigliata assieme ai giocatori – e dovremo capire se i programmi coincideranno. Intanto finiamo il campionato, poi speriamo di vederci il prima possibile. Non sono venuto qui per rilanciarmi, bensì per portare il Padova in serie B. E la missione può dirsi compiuta». E la telefonata di Cellino? «Non c’è niente – dice Bisoli – ma non è una bugia che i nostri rapporti siano ottimi e di lunga data. Sono stato suo giocatore a Cagliari sei anni e pure suo allenatore. Mi ha esonerato, è vero, ma i rapporti sono rimasti ottimi. Ripeto, non c’è niente e adesso non è il momento di parlare. C’è da finire un campionato che noi vogliamo onorare fino in fondo».

Il Mattino di Padova ribadisce che Bisoli “ha fatto capire in modo esplicito di volere al più presto un confronto con la proprietà. Il fine è chiaro: chiedere un allungamento dell’accordo economico, estendendolo ad esempio al 2020, ma soprattutto capire quali dovrebbero essere programmi e obiettivi della “matricola” nel prossimo torneo cadetto.C’è una frase dell’allenatore molto significativa, arrivata a conclusione dell’intervista concessaci nel vecchio stadio di via Carducci: «Dovremo incontrarci con la società il prima possibile per vedere se le nostre idee collimano. Mi auguro che sia così, perché il lavoro qui non è ancora finito. Però, bisogna sedersi attorno ad un tavolo e mettersi d’accordo su tante cose. Vediamo…». Le “tante cose” sono anche i soldi, che hanno la loro importanza, oltre a quelle garanzie tecniche indispensabili per non fare figuracce nella categoria superiore.Le “sirene” ci sono. Ma Bisoli in cuor suo vuole restare a Padova? gli abbiamo chiesto senza tanti giri di parole. «Il sottoscritto vuole rimanere», la sua replica, «però io ho fatto tanto, la società idem. Adesso serve un confronto per capire bene dove si vuole andare». Interpretatele come volete, eppure sono frasi che lasciano trasparire l’intenzione urgente da parte di uno dei due interlocutori di stringere un patto più forte di quanto già sia. Altra domanda diretta: quali sarebbero le sue idee per l’anno prossimo? «Ho sempre detto che mi piace vincere», la risposta dell’allenatore, «il che non vuol dire che da domattina bisogna iniziare a spendere e… spandere. A Bonetto riconosco un grande merito: questa società è una delle poche ad avere i conti a posto, una delle poche che paga regolarmente e una delle poche che, prima di fare un passo, ci pensa non una, ma dieci volte per il suo stesso bene. Per mantenere un club a tali livelli è fondamentale agire così. Tuttavia…». Tuttavia? «Ci sono pure gli aspetti sportivi e tante cose, ripeto, che devono coincidere. Compreso il lato economico». […]

 




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