Live 24! Padova, è un inizio giugno caldo: le prime offerte sono state già recapitate, si attendono le risposte…

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Per le firme, si sa, bisogna attendere luglio e l’inizio ufficiale del calciomercato, e fino a quel momento gli accordi sono fatti sulla parola e sulle strette di mano, che comunque in gran parte vengono rispettati. Ma a parte la prudenza del caso, doverosa per qualsiasi operazione, la Triestina è molto vicina a piazzare quello che sarebbe il suo primo colpo di mercato, ovvero uno degli obiettivi dichiarati, che come ricordiamo sono innanzitutto due terzini e due mezzali, oltre al portiere. La società alabardata in pratica avrebbe concluso un accordo con il difensore Sergio Sabatino, 30 anni, terzino sinistro reduce da una brillante stagione ad Arezzo. Talmente brillante che il giocatore lo scorso maggio ha appena vinto il Cavallino d’oro, un riconoscimento che va al miglior giocatore della stagione della squadra amaranto. La provenienza aretina indica chiaramente che nell’operazione c’è lo zampino di Pavanel, che ha avuto il giocatore per tutta la stagione ed evidentemente lo stima al punto da poterlo considerare un eventuale pilastro anche per la prossima Triestina. Insomma si tratterebbe di una richiesta del mister che Milanese sarebbe a un passo dal soddisfare. Se l’operazione andrà davvero in porto, Sabatino dovrebbe firmare un biennale, ma pare che possa esserci anche un’opzione per il terzo anno in caso di promozione fra i cadetti. […]

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ho grande fiducia che il calcio Mestre e specialmente il suo settore giovanile continueranno il percorso intrapreso». Parola di Marcello Benedetti, team manager della Berretti arancionera, che con grande ottimismo rasserena l’ambiente con le sue parole e tende già lo sguardo alla prossima stagione. «Ovviamente siamo in attesa delle dichiarazioni del presidente Stefano Serena, ma sappiamo che comunque vada l’anno prossimo i ragazzi continueranno a vestire la maglia del Mestre. Noi siamo pronti ai blocchi di partenza, c’è un progetto triennale iniziato quest’anno che ha già dato buon risultati e che intendiamo far diventare ottimi. Non nego infatti le tante richieste arrivate per i ragazzi della nostra Berretti da parte di squadre di serie D, a dimostrazione del lavoro e della crescita avuta in questa stagione». […]

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si è andati avanti a trattare anche ieri ma ancora non ci sono notizie certe sul futuro del Mestre e sulla trattativa in fase avanzata fra Stefano Serena e un imprenditore pronto, se la manovra andrà in porto, ad acquistare circa il 70% delle quote del club e a tenerlo in vita iscrivendolo alla serie C. La condizione per proseguire l’attività del Mestre nella prossima stagione era che il sindaco Luigi Brugnaro aprisse alla ristrutturazione dello stadio Baracca. E Brugnaro quell’apertura richiesta l’ha data in extremis. Stando alle sue parole, dicendosi pronto a «cofinanziare il progetto», mentre dalle parole di Serena sembra che l’apertura sia stata addirittura più ampia e che il primo cittadino abbia chiesto solo di allestire una squadra competitiva. Allo stadio avrebbe pensato il Comune. Non resta che attendere ancora poche ore, mentre ieri da Avellino rimbalzavano voci di un interesse per Mauro Zironelli, unico tesserato sotto contratto assieme al centrocampista svedese Daniel Stensson. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il trentenne Federico Maracchi non piace soltanto al Pordenone, ma si sta lavorando per rendere la destinazione neroverde come la più ambita. Intanto da Trapani arriva una notizia che apre all’idea dello spostamento del centrocampista triestino dalla Sicilia. Il suo cartellino, infatti, è ancora di proprietà del club isolano, ma il dissesto societario che sta vivendo la società trapanese scandisce meglio i tempi della possibile operazione. […] Sul mulo di Trieste ci sono tanti club. Il Pordenone lo ha cercato ancora prima che finisse la stagione regolare cadetta, ovvero quando Maracchi era ancora impegnato in serie B con il Novara. Ora sulle sue tracce c’è mezza Italia del Nordest. Si parte dalla B (con ambizioni di A), ovvero dal Cittadella, che ha chiesto informazioni sull’ex ramarro già da qualche giorno. Però ci sono anche la Triestina (sarebbe per lui un ritorno a casa), la FeralpiSalò (altra eventuale rimpatriata) e il nuovo Vicenza. Insomma, per Maracchi c’è la fila, ma il Pordenone spera ancora di convincere il grande ex che si vuole ricondurre al Bottecchia. A centrocampo il Pordenone starebbe puntando anche su Simone Palermo, mediano del Ravenna che è seguìto pure dalla Pro Vercelli, neoretrocessa. Un altro candidato che circola è un terzino destro giovane. Per la precisione si tratta di un classe 1996, che risponde al nome e al cognome di Stefano Pino, esterno basso che gioca nella Virtus Francavilla. Ha un passato diviso tra Matera, Lecce e Sambenedettese. Piace pure al Potenza. Il secondo nome da seguire è quello di Mattia Altobelli, centrale difensivo classe 1995, arrivato al Siracusa durante la scorsa estate.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tutti a pendere dalle labbra di Stefano Serena. Non solo i tifosi del Mestre, che aspettano la decisione del presidente per scoprire se i neroarancio punteranno alla B o non verranno nemmeno iscritti alla C. Ad attendere che l’imprenditore mestrino (che svolge però la sua attività principalmente a Conegliano) decida è anche il popolo neroverde. Solo se sarà liberato da Serena, Mauro Zironelli potrà passare al Pordenone. Lo ha detto chiaro e tondo lo stesso Serena e lo ha ribadito pure Zironelli che, legato al Mestre da contratto sino a giugno 2019, ha dichiarato: «Rispetterò le decisioni del mio presidente». Di più, Ziro non ha voluto o potuto dire. […] L’ex sacilese rientrerà dalle ferie domenica 10. Sino allora difficilmente la situazione di stallo muterà. È stato ripetuto più volte, nelle ultime due settimane: le principali alternative a Ziro sarebbero Paolo Zanetti e Stefano Sottili. Il primo sta facendo strada nei playoff per la promozione in B e ha portato il Sudtirol (unica squadra del girone B rimasta) alle semifinali. Walter Baumgartner, presidente dei biancorossi, è stato lungimirante e l’ha legato alla società altoatesina sino a giugno 2020. Inoltre, con l’allungarsi della stagione bolzanina si allunga pure la lista degli ammiratori, anche di categoria superiore. Ancora più vicino al grande calcio sembra Sottili. A lui starebbe puntando il Venezia, che a fine stagione saluterà Pippo Inzaghi, ormai pronto a occuparsi del Bologna. La fretta è cattiva consigliera, ma aspettando troppo si corre il rischio di restare a mani vuote. Serafico Mauro Lovisa. «Una cosa vi posso garantire ha detto sorridendo re Mauro -: la panca del Pordenone non resterà vuota».

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Archiviati i quarti di finale, oggi tornano i playoff. Si gioca stasera gara-1 delle semifinali. Alle 20.45, con diretta su Rai Sport, c’è Siena-Catania. Alle 20, invece, è la volta di Alto Adige-Cosenza. Non c’è alcun dubbio che la sfida più interessante sia quella in calendario in Toscana. I padroni di casa ospitano la favorita numero uno per la promozione in serie B e lo fanno dopo aver guadagnato la qualificazione in maniera rocambolesca, vale a dire con un rigore – parso inesistente – assegnato e messo in rete al 97′. La Reggiana, la formazione che ha subìto il torto, ha rimediato una stangata dal punto di vista delle squalifiche, con Altinier fermato per 8 giornate per aver minacciato di morte l’arbitro. Gli etnei rimangono comunque i favoriti. A Bolzano, invece, gioca l’unica rappresentante rimasta del girone B, vale a dire l’Alto Adige. La sfida è aperta: gli altoatesini sono forti del secondo posto in campionato ma i calabresi, quinta forza del gruppo C, viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e sono la sorpresa della post-season.Il ritorno è in programma domenica. In caso di parità dopo 180′ si procede ai supplementari ed eventualmente ai rigori. La finale è in calendario il 16 giugno a Pescara.Intanto si rivede in panchina un ex allenatore del Pordenone. Luciano Foschi, in neroverde da settembre e novembre del 2014, è il nuovo tecnico del Ravenna. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Sì, Mauro Zironelli piace. Però bisogna fare in fretta, perché nessuno vuole aspettare ancora molto per definire la questione allenatore. È questo il pensiero dei tifosi del Pordenone in merito ala stagione neroverde 2018-2019, che ha un prescelto – “Ziro”, appunto – ancora tesserato con il Mestre. La situazione di stallo preoccupa i sostenitori dei ramarri, che vorrebbero sfruttare al top il tanto tempo a disposizione avuto “grazie” all’uscita prematura dai playoff.Divertente. Dopo un torneo fatto più di delusioni che di gioie, un trainer come quello arancionero è l’ideale per ripartire. È l’opinione di Mauro Gasparotto, storico affezionato del Bottecchia e dei colori del club cittadino. «Il suo gioco mi piace, è divertente – afferma -. Non può esserci di meglio visto ciò che abbiamo passato lo scorso campionato. Se si esclude lo splendido sogno della Tim Cup, ci siamo tolti ben poche soddisfazioni. Come tifoso sento l’esigenza di divertirmi e vedere Zironelli sulla panchina del Pordenone mi attrae. Spero però che l’affare si concretizzi al più presto: ogni giorno che passa aumenta la preoccupazione. Confido nel buon senso del Mestre. Mi auguro che liberi il suo mister visto il momento di incertezza che sta vivendo il club». “Ziro” ha infatti ancora un altro anno di contratto e la sua posizione dipende dal futuro del club: il presidente Serena ha fatto capire che, per proseguire l’avventura, ha bisogno e voglia di un altro socio. […]

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La luce in fondo al tunnel potrebbe arrivare molto presto. E il sindaco di Bassano Riccardo Poletto ha le idee chiarissime. […] «Con Renzo Rosso i rapporti continuano ad essere buoni – spiega il primo cittadino – lui è libero di fare le scelte che ritiene più opportune. Allo stesso modo io mi sto muovendo in varie direzione per far ripartire il Bassano, anche dalle categorie inferiori. Perché da Rosso non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali ma sappiamo che sposterà il Bassano come oggi lo conosciamo a Vicenza. Niente contro il Lane, ma Bassano è una cosa diversa. Ci era stata chiesta in tempi non sospetti la concessione dello stadio Mercante. L’abbiamo data a due condizioni: che ci giocasse il Bassano Virtus e lo facesse in serie C. Se non ci saranno queste due condizioni, noi volteremo pagina». E Poletto si sbilancia: «Potrebbero esserci più scenari – spiega – leggo che Zarattini si è chiamato fuori, ne prendo atto. Ci sono altre strade, una legata alla fusione con realtà limitrofe, altre che ripartirebbero da zero. Entro il 20 giugno chiuderemo il cerchio».

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La stagione è stata lunga e con una serie incredibile di ostacoli da affrontare, ma al termine la soddisfazione di andare sotto la curva dei tifosi biancorossi a festeggiare con loro la salvezza è stato un premio che forse ha ripagato di tutto. «Quei momenti per me e anche per Gino (Giorgio Sterchele, ndr ) resteranno indimenticabili. Questa parola — dice Nicola Zanini, allenatore prima esonerato e poi richiamato a salvare il Vicenza — direi che spiega molto di quello che abbiamo provato a Santarcangelo al fischio finale. Per questo aver portato a termine l’obiettivo salvezza è stata una gioia ma anche una liberazione perché aver allenato, supportato ed accompagnato la squadra del nostro cuore, la squadra della nostra città, la stessa squadra in cui abbiamo terminato la carriera da giocatori, è stato bello ma anche dispendioso dal punto di vista emotivo». L’elemento più bello è stato il legame con i tifosi che alla fine l’hanno rivoluta sulla panchina biancorossa. «A gennaio, quando era in programma la partita di Coppa Italia di serie C contro il Padova che avremmo dovuto giocare con la Berretti, è nato un legame che poi è diventato sempre più forte. Quel giorno in cui i tifosi hanno fatto in modo che non si andasse a giocare a Padova, c’è stato quasi un patto che noi abbiamo sempre cercato di mantenere dando tutto noi stessi. Se ce l’abbiamo fatta a centrare la permanenza in serie C il merito è stato di tutti, soprattutto dei tifosi che ci hanno sostenuto anche nel momento più buio della storia biancorossa». […] Adesso per il Vicenza si apre una nuova era con l’arrivo di Renzo Rosso. «E’ un imprenditore molto importante — chiude Zanini — che ha dimostrato di ottenere grandi risultati e che tutti si augurano riesca a riportare il calcio a Vicenza nella massima serie. Di certo non sarà semplice, ma questa nuova società ha tutto per farcela».

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Venezia-Palermo è anche la sfida tra i lagunari piacevolmente incoscienti, sereni e desiderosi di continuare a stupire, contro i siciliani spalle al muro dopo aver fallito la promozione diretta in Serie A.
«Noi non abbiamo niente da perdere e vogliamo giocarcela al massimo contro un avversario fortissimo le parole alla vigilia di mister Pippo Inzaghi che torna in panchina dopo il turno di squalifica . Sappiamo che per passare servirà un Venezia eccezionale e quel pizzico di sana follia che tante volte quest’anno ci ha visto sovvertire i pronostici. Ai miei ragazzi e ai tifosi dico godiamocela perché ce la siamo meritata». Nell’arena di Sant’Elena gli arancioneroverdi si sono spesso esaltati, tre giorni fa contro il Perugia (Stulac, Modolo e Pinato) e poco più di un mese stendendo proprio il Palermo (Suciu, Stulac e l’ex Andelkovic) con un analogo 3-0. «Fu una grande partita in un loro momento particolare con Tedino in bilico ma oggi non conta nulla, anche per l’incognita legata al fatto che noi abbiamo speso molto poche ore fa col Perugia, mentre loro sono freschi e riposati. Per questo deciderò all’ultimo la formazione, qualcosa potrei cambiare, Frey ha scontato la squalifica e mi spiace solo che dovrò mandarne uno in tribuna (Zampano o Soligo gli indiziati, ndr). Di sicuro ci crediamo e vogliamo fare il massimo, sperando basti contro uno squadrone come il Palermo». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Rifinitura mattutina oggi al Penzo, ovviamente a porte chiuse, per gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi. Il tecnico lagunare ha ventilato qualche possibile avvicendamento nel suo 5-3-2 di partenza, probabilmente dettato più da qualche affaticamento che non dal rischio squalifica per Domizzi, Garofalo e Suciu. Tutti e tre, ammoniti contro il Perugia, rischiano di saltare la trasferta di Palermo se ammoniti, ma è difficile pensare che Inzaghi possa rinunciare proprio stasera al capitano e al terzino sinistro. Già più plausibile, invece, l’avvicendamento Suciu-Pinato, anche se quest’ultimo si è confermato un’arma preziosa entrando in corsa. In avanti, invece, Litteri sembra intoccabile mentre Marsura potrebbe avvicendare Geijo nell’undici titolare, con Zigoni di scorta. Il 33enne arbitro Daniele Chiffi di Padova, già al Penzo tre giorni fa contro il Perugia come addizionale di porta, fischierà Venezia-Palermo dopo aver già diretto lo 0-0 del 2 dicembre al Barbera, quando ammonì due volte Domizzi che fu squalificato per tre gare, mentre il 3 febbraio nel 3-1 di Venezia-Bari cacciò Litteri per doppio giallo e mister Inzaghi per proteste. […]

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Palermo non gioca dal 18 maggio (2-0) ma benedice il rinvio dei playoff che ha restituito capitan Nestorovski. L’attaccante macedone, che con 10 gol (13 totali) aveva firmato il platonico campioni d’inverno della B, a parte 3′ a Cesena non gioca da metà aprile per una lesione muscolare. Dal ritiro di Roma il tecnico Roberto Stellone non ha sciolto le riserve se con La Gumina ci sarà subito Nesto o uno tra l’ex Moreo (15 presenze senza reti) e l’altro macedone Trajkovski. Ko due titolari, Struna e Chochev, assenze invisibili dato l’organico sterminato. Sul piano tattico Stellone potrebbe rinunciare al trequartista passando al 4-4-2 con Rolando e Coronado sulle ali. «Non ho ancora deciso, ma di certo non dovremo cercare di non subire bensì offendere con equilibrio – puntualizza il 40enne, subentrato a Tedino dopo lo 0-3 del Penzo -. Ho l’imbarazzo della scelta, ogni mia mossa può essere giusta o sbagliata, mi interessa solo che i ragazzi si diano una mano. Il Venezia ha fatto un ottimo campionato, possiamo fargli male, ragionando sui 180′ con attenzione massima al loro contropiede. Stulac? Ha grandi colpi da fuori area, dobbiamo essere rapidi uscendo a chiudergli il tiro. Mi interessa solo portare in A un Palermo costruito per vincere».

Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Una partita a scacchi, anche, da giocare fino all’ultimo secondo tra i due allenatori. E ci sono dei confronti all’interno della partita che potrebbero anche, chissà, cambiare il corso del match. Dicono per esempio che il Venezia non abbia un bomber. Invece ce l’ha eccome, si chiama Gianluca Litteri ed è una di quelle operazioni fatte a gennaio che assomiglia molto al coniglio dal cilindro estratto dal responsabile dell’area tecnica arancioneroverde Leandro Rinaudo. È da un po’ che non la mette dentro Litteri, da quel rigore (inutile) segnato alla Cremonese. Ma nelle partite importanti di solito non sbaglia praticamente mai e quella di oggi al Penzo sembra proprio la sua partita. Il Palermo dietro ultimamente balla il samba, le sue caratteristiche sembrano quelle giuste per mettere alla frusta la difesa rosanero e Litteri ci crede. Vuole lasciare il segno, vuole regalare al Venezia un sogno. Quel sogno serie A che Ilija Nestorovski vuole tornare a toccare con mano dopo un infortunio che lo mise ko poco prima dell’esonero di Bruno Tedino. Sono 28 presenze, 13 gol, ma anche tante pause e tante voci di mercato che lo hanno accompagnato pure nel mese di gennaio. Sembra un po’ la storia di Paulo Dybala, che scese in B col Palermo e pareva un pesce fuor d’acqua, tanto che qualcuno dubitava delle sue qualità. E poi tornò in A per timbrare gol uno dietro l’altro e decollare. Nestorovski ha recuperato, ma ieri i rumors dal ritiro del Palermo lo davano ancora fuori dall’undici titolare. Potrebbe giocare l’ex Stefano Moreo, che in Sicilia dopo la giravolta invernale non ha saputo per adesso lasciare il segno. Gira e rigira è una questione di attaccanti: Litteri e Geijo, Litteri e Marsura, perché no pure Litteri e Zigoni. Perché Inzaghi, Litteri, lo schiererà anche oggi dal primo minuto. […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Tacopina, nel 2015 lasciò Bologna e sbarcò a Venezia dicendo: porterò questa squadra in B in due anni. È stato di parola e adesso potrebbe riuscire in un’impresa pazzesca… «Quando lo dissi, mi presero per pazzo o per un mitomane… Ma io la mia forza la conosco, quando mi tuffo in un progetto metto tutto me stesso e cerco ogni strada possibile per arrivare a dama. Lo feci a Roma, l’ho rifatto a Bologna, ci sto provando anche oggi a Venezia». Quando scelse Inzaghi era più o meno questo periodo, due anni fa. Adesso vi state giocando la A… «Nella prima conferenza dissi che saremmo arrivati in serie A, non so quando, ma che avremmo centrato quell’obiettivo. E che lui era l’allenatore giusto. Ne ero convinto sul serio, perché ha una mentalità vincente come la mia. A Bologna avevamo un grande gruppo, uno spogliatoio di ferro, a Venezia sta succedendo la stessa cosa». Sul web sta impazzando un video che la ritrae mentre carica la squadra prima di Venezia-Perugia… «E sono soltanto alcuni spezzoni… Sapevo quello che dicevo e sapevo a chi lo dicevo. Quando dico che il Venezia non deve avere paura di nessuno, lo dico perché ci credo davvero, che siamo la squadra più forte di questi playoff. Il Palermo merita grande rispetto, ma non siamo inferiori e lo abbiamo dimostrato nella regular season». […] Inzaghi finirà al Bologna? «Io con lui ho parlato e ci siamo ripromessi di vederci a fine stagione. E’ normale che qualcuno lo abbia avvicinato, due anni fa dissi che ci avrebbe portato in serie A e lo sta facendo. Non so come finirà questa nostra rincorsa, posso dire però che per ora sto mantenendo la promessa. E che se andiamo in A, Pippo potrebbe anche restare». […]

Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) […] Sarà una partita diversa rispetto a domenica con il Perugia, proprio perché si gioca nell’arco di 180′ e forse di più: il Venezia dovrà cercare la vittoria, perché due pareggi lancerebbero il Palermo, ma avere anche la furbizia di lasciarsi aperta la porta per il confronto di ritorno. L’ultima visita del Palermo al Penzo non fa testo (3-0), non deve illudere, stasera sarà una partita diversa, e non solo perché c’è Stellone, e non più Tedino, sulla panchina isolana, rispetto a quel venerdì ci sono Coronado e Nestorowski che potrebbero sparigliare le carte in tavola. Pericolo giallo per il Venezia che si presenta alla gara d’andata con il Palermo con Domizzi, Garofalo e Suciu in diffida dopo l’ammonizione di domenica sera. Rosa al completo, rientra anche Frey, che potrebbe partire titolare al posto di Bruscagin. Inzaghi non si priverà del trio Andelkovic-Modolo-Domizzi, anche se il capitano può rischiare la squalifica, come di Garofalo a sinistra. Possibili dei cambi in mezzo al campo e in attacco, magari affidandosi subito alle incursioni di Marco Pinato, Falzerano è uscito claudicante con il Perugia, ma sembra abbia recuperato, in caso contrario scalpita Gianni Fabiano. Questione attacco: la sensazione è che Geijo possa partire dalla panchina per subentrare a gara in corso con la conferma di Litteri al centro dell’attacco e Marsura favorito su Zigoni ad affiancarlo. […]

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) «No, non ho mai pensato di non sedermi più sulla panchina del Penzo». Sorride Pippo Inzaghi, dopo aver sofferto domenica sera nella “piccionaia” dello stadio. «Sarà una partita diversa da quella giocata qualche settimana fa contro il Palermo in campionato», osserva il tecnico del Venezia, «quella sera Tedino era in bilico, ci si giocava tre punti e non un posto nella finale che vale la Serie A. Bisogna ragionare nell’ottica delle due sfide, dei 180′ di gioco, ci saranno tante variabili diverse». Il Venezia proverà ad allungare il sogno. «Siamo pronti, abbiamo avuto poco tempo per recuperare le energie profuse domenica sera, al contrario del Palermo che non gioca da tre settimane, ma non dobbiamo avere nessun alibi».Come avere anche tre diffidati (Domizzi, Garofalo e Suciu) in vista della gara di ritorno, mentre il Palermo riparte da zero anche nei cartellini gialli. «Ci sarà uno stadio intero che ci spingerà contro il Palermo, stiamo vivendo un sogno, non vogliamo risvegliarci. Affrontiamo una squadra che voleva andare direttamente in Serie A e che adesso ci riprova passando per i playoff. Con una rosa fortissima e che ha il vantaggio del piazzamento in classifica. Noi sappiamo che dobbiamo vincere almeno una di queste due partite, meglio iniziare dalla prima, così da poter andare a Palermo con un risultato positivo. Dobbiamo fare una partita perfetta per superare una squadra come il Palermo». Inzaghi ritorna in panchina dopo avere scontato la squalifica l’altra sera contro il Perugia. «Non avevo timori, anzi D’Angelo è meglio di me. L’unico timore era di non far arrivare indicazioni utili rapidamente. Meglio comunque stare in campo, accanto ai miei giocatori. Palermo più riposato di noi? Non so se sia un vantaggio o no, lo vedremo in campo. L’unico dato sicuro è che il Venezia giocherà tre partite in una settimana». […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Sono 4.300 i biglietti venduti fino a ieri sera in prevendita, non male in solo due giorni, c’è da aspettarsi una vigorosa impennata in giornata, ma anche a ridosso della partita. Curva Sud esaurita, come con il Perugia, e per la prima volta sarà ufficialmente la curva Michael Groppello come stabilito dalla giunta comunale lunedì, una curva ribollente di tifo, colorata, che spingerà Domizzi e compagni. Il turno infrasettimanale, l’orario in notturna e la distanza non hanno attirato molti tifosi del Palermo che finora ieri avevano acquistato 260 biglietti in curva Diporto Velico. I biglietti possono essere acquistati anche oggi nei punti vendita, fino a ridosso della partita.Tre i vaporetti messi a disposizione dei tifosi del Venezia per la partita, in partenza da San Giuliano alle 19.20, 19.30 e 19.40, mentre a fine partita il primo dei tre mezzi si muoverà attorno alle 23 da Sant’Elena. Il Venezia ritrova sulla sua strada l’arbitro Daniele Chiffi di Padova, che Domizzi e Litteri ricordano molto bene per essere stati espulsi il primo nella gara d’andata proprio con il Palermo al Renzo Barbera, il secondo per somma di ammonizioni contro il Bari, la seconda per simulazione, dopo avere realizzato due reti. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Due partite per entrare nella storia. Il Cittadella oggi al Tombolato affronta il Frosinone nell’andata delle semifinali play off (il ritorno domenica, in trasferta, alle 21): in palio l’accesso alla doppia finale che vale l’ultimo posto per la serie A. Un traguardo realisticamente nemmeno ipotizzabile tre anni fa, quando è iniziata l’era-Venturato con i granata appena retrocessi in Lega Pro, ma che la squadra si è guadagnato sul campo. Il Cittadella ha già fatto meglio dell’ultima stagione, quand’era stata sconfitto dal Carpi nel turno preliminare. E adesso, come ha sottolineato il diggì Stefano Marchetti, comincia il bello. Davanti però c’è lo scoglio rappresentato dal Frosinone e l’ostacolo è di quelli davvero tosti, sia per quanto ha dimostrato la squadra laziale in campionato, dov’è stata beffata all’ultimo respiro dal Parma, sia perché i numeri nei confronti diretti non sorridono per niente ai colori granata, che non hanno mai vinto di fronte al Frosinone: sei vittorie e sei pareggi per i ciociari, che nella stagione regolamentare hanno fatto l’en plein con due successi, entrambi per 2-1. «Il Cittadella ha sempre stentato – afferma alla vigilia Venturato – perchè il Frosinone è una formazione molto forte, che da diversi anni ha mantenuto un’ossatura importante, arrivando fino alla serie A. Anche dopo la retrocessione sono rimasti molti giocatori della rosa, ai quali si sono affiancati validi giovani come Paganini, Gori, Crivello che sono cresciuti tanto. Se sbagli la prestazione finisci in grande difficoltà di fronte ad avversari così forti, ecco perchè servirà il miglior Cittadella». Il Frosinone poi avrà tutta la rabbia della beffa subita negli ultimi minuti di campionato. «Sarà una difficoltà in più per noi. I ciociari vorranno rifarsi dalla delusione patita, quando in pochi istanti sono passati dalla serie A a dover disputare questi play off, con tutte le incognite connesse. Il Frosinone sarà per questo molto determinato e dovremo affrontarlo con le stesse armi per tenergli testa». […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) Il popolo granata farà ancora la sua parte per spingere il Cittadella verso il sogno promozione e, come già successo contro il Bari, il Tombolato indosserà pure oggi il vestito della festa, nonostante si giochi nel tardo pomeriggio di un giorno lavorativo. Dopo i 1.832 biglietti venduti lunedì, si continua infatti a viaggiare su numeri importanti e nel tardo pomeriggio di ieri il dato parziale segnava 3.513 biglietti venduti di cui 114 per il settore ospite, quest’ultimo ora non più disponibile. Proseguendo su questi ritmi saranno come minimo avvicinati i 5.703 paganti di domenica e per un’affluenza all’altezza della situazione si è attivato pure il Centro Coordinamento Club Granata che si è riunito lunedì sera e con un comunicato invita tutti a una vasta diffusione, coinvolgendo familiari, gruppi, associazioni e appassionati per questo rilevante appuntamento con una gremita partecipazione. Per chi nel frattempo non si fosse procurato il tagliando, oggi i botteghini dello stadio saranno operativi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 fino all’inizio della partita. I biglietti sono inoltre disponibili online al sito listicket.it e nei punti del medesimo circuito. Non è più disponibile però la tariffa promozionale a favore degli abbonati. Questi i prezzi dei tagliandi, diritti inclusi: tribuna coperta est 14 euro (under 14 2 euro); tribuna ovest laterale scoperta 25 (over 60, under 20 e donne 20); tribuna ovest centrale 35 (over 60, under 20 e donne 30); tribuna ovest vip fedelissimi 50; tribuna ovest vip autorità 70. Il consiglio per tutti è quello di muoversi con un certo anticipo, a maggiore motivo per chi raggiungerà Cittadella da Padova o dalla zona sud del territorio provinciale vista la concomitanza con il concerto allo stadio Euganeo di Vasco Rossi con 45 mila spettatori presenti e inevitabili ripercussioni sulla viabilità della zona. […]

Ore 12.50 – (Gazzettino) Un’assenza di peso in ciascun reparto oggi per il Frosinone che dovrà rinunciare al difensore Ariaudo, al centrocampista Maiello, fermato lunedì in allenamento da una distorsione alla caviglia, e all’attaccante Daniel Ciofani. Al Tombolato il tecnico Moreno Longo schiererà l’undici laziale con il modulo 3-5-2 o in alternativa con il 4-4-2, il tutto a seconda della posizione più o meno avanzata dell’esterno sinistro Crivello. In avanti la coppia formata da Dionisi e Ciano, da poco diventato papà, mentre a centrocampo agiranno Sammarco, Gori e Konè o Beghetto. A proteggere la porta difesa da Vigorito ci saranno Matteo Ciofani, Terranova e Brighenti. Al di là della formazione, le vere incognite in casa laziale riguardano però la tenuta mentale della squadra che si vista sfuggire la promozione diretta in serie A a un minuto dalla fine dell’ultima partita contro il Foggia. «A livello nervoso assicura Longo – ho avuto buone risposte dal gruppo, la squadra ha lavorato bene e ha recuperato sia dal punto di vista fisico che sul piano mentale. Anche se in passato non abbiamo mai perso con il Cittadella, dovremo stare assolutamente molto attenti perché ai play off si azzera tutto e dunque, più che a ciò che è stato, bisogna pensare solo ad affrontare la gara nella maniera giusta, mantenendo la nostra qualità, ma lottando allo stesso tempo su ogni pallone». Stesso concetto riguardo al vantaggio a favore del Frosinone del potere contare su due risultati. «Lo sappiamo, ma non facciamo calcoli perché abbiamo già dimostrato di non essere una squadra che gestisce le partite. Servirà maturità, ovvero arrivare a dieci minuti dalla fine e capire come si sta in campo. Dovremo comunque fare un incontro di grande ritmo e intensità perché siamo una squadra che deve sempre andare in campo per vincere. L’atteggiamento dovrà essere poi quello di una provinciale». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Nulla è vietato ad una squadra con l’entusiasmo alle stelle”) Ed eccoci al secondo, affascinante capitolo del romanzo playoff della Serie B. Eliminato il Bari – con pesanti ripercussioni, sul piano disciplinare, per i pugliesi, sui quali è calata la scure del giudice sportivo, con 12 giornate di squalifica a 4 giocatori – tocca adesso al Frosinone pararsi di fronte al Citta per cercare di tarparne il volo verso una finale che, se raggiunta, avrebbe dell’incredibile.È tutta un’altra storia, questa semifinale, rispetto al turno secco di domenica scorsa. Intanto perché il confronto è articolato su 180′ invece che su 90′, con coda di supplementari (come si è visto…), e poi perché sono i gialloblù laziali a godere del vantaggio di potersi qualificare anche con due pareggi, in virtù della migliore posizione in classifica acquisita a fine campionato.Per i granata diventa importantissimo vincere una delle due sfide, non importa con quale risultato, ma l’importante è mettere il naso davanti a quello dell’avversario, il cui impatto con la lotteria degli spareggi-promozione è una grossa incognita. […] Venturato, che ha la qualità indiscutibile di preparare benissimo le partite, dovrà chiedere ai suoi uno sforzo mentale particolare: provare a far gol subito, per poter poi incanalare la gara sui binari preferiti dal Citta, le ripartenze e la manovra avvolgente sulle fasce. Non sarà semplice, ma il suo gruppo ha entusiasmo, gamba e tanta, tanta voglia di stupire. Se riuscisse a farlo anche stavolta, davvero il grande sogno sarebbe ad un passo dal trasformarsi in realtà.

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, che sia la volta buona per sfatare il tabù Frosinone? «È una squadra che abbiamo sempre sofferto perché è molto forte. Da diversi anni conta su un’ossatura importante, che ha vinto i campionati di Serie C e B e si è comportata bene anche in Serie A. Il Frosinone ha mantenuto molti dei giocatori cresciuti nel settore giovanile, come Gori, Paganini o Crivello, elementi che hanno trasmesso un’identità ai nuovi arrivati. È normale che chi lo affronta vada in difficoltà. Puoi superarlo solo attraverso una grande prestazione, di testa, di cuore e anche di corsa». Il tecnico del Cittadella risponde al termine dell’allenamento di rifinitura, interrotto dal violento acquazzone caduto sul Tombolato. Anche per la semifinale d’andata dei playoff ha convocato 22 uomini, gli stessi precettati per la gara con il Bari, e li ha portati con sé in ritiro all’Hotel Filanda. Stavolta ha qualche dubbio in più riguardo all’undici titolare, perché in diversi hanno terminato il match di domenica con i crampi (Benedetti e Varnier su tutti). Mister, adesso il quadro è un po’ diverso. I ciociari si presentano qui ancora feriti per la promozione sfumata all’ultimo, e per il secondo anno di fila… «Quanto è successo le avrà dato ulteriore rabbia, la stessa che dovremo avere noi per continuare a cullare il nostro sogno. In più credo che in questi 15 giorni abbia avuto il tempo per recuperare le energie nervose spese». Dal punto di vista tattico, quanto cambierà rispetto alla gara secca con il Bari, in cui vi bastava anche il pari?«Cambierà, perché qui si gioca su due gare e almeno una devi vincerla, possibilmente bene. Loro sono favoriti perché hanno una rosa costruita per tornare in Serie A e per il piazzamento in classifica, un aspetto, questo, che potrà condizionare la partita. Ma noi sappiamo qual è la situazione, non è una sorpresa: sono stati più bravi di noi a fare punti in campionato e hanno meritato questo vantaggio». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Un grande telo che raffigura le mura di Cittadella e, disegnati davanti, alcuni dei giocatori più rappresentativi. È questa la scenografia studiata nelle scorse ore dal gruppo dei “Rabaltai”, i tifosi della Tribuna Est che, nel brevissimo tempo a disposizione, hanno lavorato alacremente per colorare il Tombolato. Il maxi-quadro dovrebbe anche consentire di ovviare ai “buchi” che, rispetto al precedente impegno dei playoff, qua e là potrebbero registrarsi sugli spalti, perché l’orario del match, le 18.30, non agevola chi lavora e magari, arrivando da Padova e dalle code che potrebbero formarsi in tangenziale per il concerto di Vasco Rossi, rischia di presentarsi in ritardo all’appuntamento più importante della stagione. A ieri sera i tagliandi staccati erano 3.513, di cui 114 acquistati dai tifosi del Frosinone. […] Di certo ci sarà bisogno del massimo sostegno, anche perché storicamente non esiste avversario più indigesto. Quella di stasera sarà infatti la tredicesima volta che le due rivali si troveranno di fronte, con un bilancio di 6 vittorie dei laziali e 6 pareggi nei 12 precedenti in Serie B. L’excursus parte dalla stagione 2008/09, per quello che rimane anche l’unico incontro senza marcature: al Tombolato finì 0-0. Dopo, 3 vittorie ciociare tra la gara di ritorno e le due della stagione 2009/10. I campionati 2010/11 e 2014/15 vedranno sempre la sfida terminare 1-1, nel mezzo tre anni in Lega Pro per i gialloblù. Nella scorsa stagione vittoria al Tombolato per la formazione guidata da Pasquale Marino, al ritorno ancora un pareggio per 1-1, con la prima rete in granata di Bartolomei. Nella gara di andata di questa stagione, ad Avellino (il nuovo Stirpe non era ancora pronto), non basta Litteri: Crivello e Ciofani puniscono gli ospiti. In quella di ritorno segna Varnier, ma è sempre 1-2. Insomma, l’incitamento servirà eccome. […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Che Frosinone sarà quello che affronterà il Cittadella? Sicure le assenze di tre elementi importanti dello scacchiere ciociaro come Ariaudo, Maiello e, soprattutto, Daniel Ciofani, faro offensivo dei laziali, andato in gol contro i granata sia all’andata che al ritorno nel doppio 2-1 in campionato. Abbastanza certo anche il modulo, che dovrebbe essere un 4-4-2. “Abbastanza”, perché Moreno Longo potrebbe anche proporre un “3-5-2” mascherato, con il duttile Crivello, sulla sinistra, pronto a restare più basso o più alto a seconda delle esigenze. A riguardo, il tecnico, prima di partire per il Veneto, a chi gli faceva notare che i suoi uomini hanno battuto i granata due volte su due giocando sempre con la difesa a tre, ha replicato: «Il Frosinone ha trovato un’identità nel finale di stagione giocando a quattro in difesa. Andare a snaturare un concetto di gioco ci viene difficile e di conseguenza la squadra manterrà questa fisionomia. Poi, visto che abbiamo fatto anche la difesa a tre, se dovesse servire sapremo come muoverci». Pochi i dubbi sull’undici iniziale, confinati al ballottaggio tra Soddimo e il figlio d’arte Beghetto (suo padre, Massimo, allena la Primavera granata) come esterno alto di sinistra, e Koné che potrebbe rubare il posto a Gori o Chibsah. […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Il regolamento dei playoff di Serie B prevede che, dopo il turno preliminare in gara secca, che ha visto Cittadella e Venezia eliminare Bari e Perugia, le semifinali siano articolate su partite di andata e ritorno, senza seguire il meccanismo dei match di coppa: dunque, i gol in trasferta valgono esattamente come quelli segnati in casa. A parità di punteggio dopo le due sfide, viene privilegiata la squadra che ha ottenuto il miglior piazzamento nella stagione regolare (e il Frosinone ha chiuso al terzo posto, contro il sesto dei granata). La finale, anch’essa in due incontri, il 13 e 16 giugno, segue gli stessi criteri delle semifinali, per cui, al termine dei 180′, in caso di parità, sale di categoria chi si è piazzato meglio al termine del campionato. […]

Ore 10.40 – (Corriere del Veneto) L’entusiasmo da una parte: 3500 biglietti in prevendita, uno stadio che si dipingerà di granata, una squadra che vuole alzare ancora l’asticella. Il realismo e gli acciacchi dall’altra: Varnier a ieri era a pezzi, Benedetti pure, Vido e Kouamé alle prese con un recupero problematico, Iori cercava di gestire le (poche) forze. I 120 minuti di battaglia col Bari, del resto, non potevano non farsi sentire. Per questo Cittadella-Frosinone, oggi alle 18.30 al Tombolato, primo atto della semifinale playoff che porta alla serie A, sarà il passaggio più difficile o quasi dell’anno per i granata. Davanti c’è un’autentica corazzata, magari senza la forza e le capacità tecniche di un bomber come Daniel Ciofani, ma reduce da una settimana di riposo in più con cui metabolizzare il bruciante finale di regular season con la promozione sfumata a un minuto dal fischio finale. E il Frosinone a tutti gli effetti oggi è favorito, fermo restando che la posta è in gioco, che la formazione è un rebus e che Longo ha parlato di difesa a quattro ma dovrebbe giocare con i tre centrali dietro, perché le trappole sono disseminate ovunque lungo il percorso. «Dobbiamo cercare di vincere almeno una delle due partite — chiosa Roberto Venturato — loro sono i favoriti perché hanno chiuso al terzo posto: ne prendiamo atto. I 120 minuti contro il Bari si faranno sentire, potevamo risparmiarci i supplementari ma ormai è andata cosi». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Sarebbe comunque il piano di riserva, dato che la sua volontà è appunto quella di giocarsi la serie B con il Padova. Sul piatto ballano dieci-quindici mila euro di differenza e se tra le parti ci sarà davvero la volontà di venirsi incontro, non potrà che essere fumata bianca. Con Zivkov destinato a cambiare aria nonostante un contratto in essere per un altro anno, a completare il gioco delle coppie nel ruolo di terzino sinistro potrebbe essere Albertazzi. Nelle ultime due settimane di attività della squadra impegnata nella Supercoppa, il giocatore si è allenato con i biancoscudati e adesso la società gli ha prospettato la possibilità di entrare a far parte del gruppo per la prossima stagione. […] Riguardo ai giovani invece, va monitorata la situazione del centrocampista Proia, in forza quest’anno al Bassano (24 partite e 6 gol), ma di proprietà dello Spezia. Una mezzala dalla buona tempra fisica e abile negli inserimenti: la società biancoscudata l’ha tenuto sotto osservazione durante la stagione, e si sarebbe già mossa effettuando un sondaggio approfondito.

Ore 10.00 – (Gazzettino) La prima offerta non è stata quella che il giocatore si aspettava, ma tra le parti si sta continuando a lavorare con il proposito di trovare la fatidica quadra. Senza però tirarla ancora troppo per le lunghe, tanto che se non sarà questa settimana, entro la prossima è attesa la decisione definitiva. Stiamo parlando della trattativa per il rinnovo del contratto di un anno a Giampiero Pinzi, tra i protagonisti della doppietta biancoscudata in campionato e Supercoppa, e pronto nelle intenzioni a fare la sua parte anche nella prossima stagione in serie B, sia in campo e sia nello spogliatoio. […] Pinzi vuole il Padova, ed è questa la sua priorità. Tanto da avere momentaneamente lasciato in stand by anche qualche altra soluzione che nel frattempo gli è stata prospettata come Pordenone e Cjarlins Muzane (club quest’ultimo di serie D di proprietà di Zanutta che è sponsor dei biancoscudati e che ha messo nel mirino anche a Neto Pereira), e che gli consentirebbe di restare comunque nei paraggi di Udine dove vive con la famiglia.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il quale lo scorso gennaio ha vinto la vertenza con il club scaligero, si è ritrovato svincolato e adesso deve ricostruire una carriera che a 18 anni, dopo un grande Mondiale Under 20 con la maglia azzurra, sembrava quella del “predestinato”. […] Zamuner, intanto, continua a muoversi per incastrare i primi tasselli. In questi giorni farà un ultimo tentativo con Giampiero Pinzi, anche se al momento l’accordo tra il Padova ed il centrocampista per il rinnovo contrattuale è abbastanza lontano. Ieri il d.g. era a Sassuolo per assistere alla semifinale del campionato Primavera 1 tra Atalanta e Fiorentina. L’occasione è venuta buona anche per riallacciare i contatti con la società nerazzurra, dalla quale si attende il via libera per il rinnovo del prestito di Zambataro, ma non solo. Zamuner punta anche a monitorare da vicino alcuni talenti della Primavera bergamasca, che il prossimo anno faranno il salto tra i professionisti.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) E se il primo rinforzo della campagna acquisti il Padova ce l’avesse avuto già in casa? Nell’attesa di piazzare i primi colpi per la Serie B, la società biancoscudata ha presentato un’offerta a Michelangelo Albertazzi, il difensore svincolato che nelle ultime due settimane di maggio si è allenato in prova agli ordini di Bisoli. Albertazzi, classe 1991, è reduce da due anni completi di inattività, considerato che la sua ultima partita risale alla fine del campionato 2015/16 in Serie A con il Verona. Da allora un vero e proprio calvario, visto che ad un grave infortunio al ginocchio il giocatore di scuola Milan ha aggiunto una lunga diatriba con il Verona, che dopo averlo messo fuori lista si è visto intentare una causa per mobbing dallo stesso Albertazzi.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) A Livorno sono certi: Andrea Schiavone diventerà molto presto un giocatore amaranto. A Cesena replicano: il giocatore vuole rimanere in Romagna. Altre fonti: Schiavone andrà a Padova. Nulla di tutto questo. La verità è che il centrocampista torinese non ha ancora deciso il suo futuro. Non ha ancora detto no al Cesena, è combattuto fra cuore e ragione. Il Padova, questo sì, gli ha offerto tre anni di contratto per strapparne la risposta positiva. Ma non ha alcuna intenzione di alimentare aste. L’offerta è irrevocabile, il dg Giorgio Zamuner aspetterà un paio di giorni e poi, in caso di risposta negativa, virerà su altri obiettivi. Schiavone piace, può arrivare a zero euro come costo del cartellino, ma l’idea del club di viale Rocco è venuta anche alla concorrenza. Poi c’è l’attacco e i nomi abbondano: tanti sondaggi, tra questi Giannetti, Maniero, Zigoni, Melchiorri e anche per le seconde punte: Bonazzoli, De Luca, Marilungo, Ceter. Per ora i prezzi sono troppi alti, più avanti si vedrà. […]




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