Live 24! Hellas Verona-Padova, il giorno dopo: grande prova dei Biancoscudati, ma da stamattina si pensa già al Venezia…

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) Pioggia e bora hanno risparmiato le compagini impegnate al Boito di Monfalcone, dove la Triestina ha sostenuto un’ulteriore fatica di avvicinamento al campionato in questa inedita estate di preparazione. La gara si conclude 10-0 per gli alabardati. L’orecchio dei tifosi è più proteso ai rumors del mercato, il sogno della gente è quello di vedere completata la rosa con l’accoppiata da urlo Granoche-Cesarini. Un tandem che a ragione posizionerebbe l’Unione tra le candidate al primo posto. […] Occasione per vedere Malonga (in prova) all’opera da titolare in coppia d’attacco con Procaccio, e Bracaletti trequartista nel 4-3-1-2 caro al tecnico. Con Boccanera in porta, in partenza difesa composta da Libutti, Codromaz, Pedrazzini, Pizzul e mediana completata da Bolis, Steffè e Marzola.La Triestina si scatena nella seconda metà del primo tempo con il gol di Codromaz (26′), la doppietta di Malonga (28′ e 44′), i gol di Marzola (30′) e Procaccio (33′), quest’ultimo ancora una volta tra i più attivi, e autore di un grande assist. Nella ripresa i gol di Steffè e le doppiette di Petrella e Mensah arricchiscono il bottino. […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) L’accordo fra la Triestina e Pablo Granoche c’è, il giocatore è convinto di tornare a vestire la maglia alabardata. Unico ostacolo al ritorno del Diablo a Trieste è rappresentato dal contenzioso fra l’attaccante e lo Spezia, squadra con la quale è ancora sotto contratto pur essendo ormai fuori dai programmi tecnici. Questa la situazione per la caccia alla punta in casa alabardata, all’inizio dell’ultima settimana di trattative, senza dimenticare che il prolungamento della scadenza del mercato lascia però sempre aperte le porte a possibili interferenze. Giorni decisivi quindi per l’operazione bomber, alla quale Mauro Milanese sta lavorando da tempo. E le parole dell’amministratore unico della Triestina, lasciano capire che Granoche è davvero molto vicino, ma che bisogna stare comunque vigili: «Con Pablo l’accordo l’abbiamo praticamente trovato – afferma Milanese – però il giocatore deve risolvere i suoi problemi con lo Spezia. Ovviamente se l’affare andasse in porto sarebbe davvero una gran cosa, forse il colpo della serie C. Granoche lo conosco bene, l’ho avuto anche per qualche mese a Varese, sa fare tante cose, inoltre ha il dono della grinta e della combattività, che spesso in serie C sono molto più utili perfino della tecnica». […] «Se devo esaminare anche altre alternative? Lo devo fare, perché non si sa mai. Sarà una settimana in cui bisogna avere nervi saldi. Di certo, io in questa operazione ho fatto il massimo». Insomma, la società alabardata ha fatto di tutto per coinvolgere Granoche nel progetto alabardato, e se alla fine per qualche motivo non si farà, non sarà certo per colpa della Triestina. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I ramarri riprenderanno ad allenarsi questo pomeriggio (inizio alle 16) dopo il fine settimana di riposo concesso da Attilio Tesser. Sarà presente anche Domenico Germinale, l’ultima stagione all’Alma Juventus Fano dove invece è approdato Luca Lulli. Hanno espresso soddisfazione per l’ingaggio di Lulli i tifosi marchigiani sulla pagina Facebook ufficiale della società, ma anche un po’ di rammarico per l’addio a Germinale. «Grazie per averci messo sempre l’anima; bomber tu avevi la passione addosso; perdiamo un grande sia come uomo che come giocatore» sono alcuni dei commenti registrati. Lulli troverà a Fano un ex ramarro molto amato dal popolo neroverde: Alberto Filippini, fresco di rinnovo. Restando in tema di mercato ieri Mauro Lovisa ha rivelato che Leonardo Nunzella ha la valigia pronta con destinazione Lucca. Dalla Lucchese in cambio dovrebbe arrivare Antonio Cardore, centrocampista classe 96. A questo punto mancherebbe per completare il programma concordato dalla società con Attilio Tesser soltanto un difensore in grado di dare il cambio a Stefani o Barison. Rivediamo quindi la tabella arrivi-partenze del Pordenone. Sono approdati in neroverde Barison (Bassano Virtus), Mazzini (Atalanta), Semenzato (Catania), Gavazzi (svincolato), Candellone (Torino), Bindi (Padova), Germinale (Fano) ai quali dovrebbe appunto aggiungersi Antonio Cardore (Lucchese) e un nuovo difensore. Hanno lasciato il de Marchi invece Perilli (Perugia), Formiconi (Triestina), Raffini (Ravenna), Peressutti (Cagliari), Lovisa (Napoli), Gerardi (risoluzione), Mazzini (risoluzione prestito), Lulli (Fano) (senza contare la dozzina di giovani del vivaio partiti per club di serie A e B), ai quali si aggiungerà Nunzella che potrebbe non essere l’ultimo dei partenti. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il divorzio consensuale tra il Pordenone e Federico Gerardi, oltre a essere arrivato a sorpresa considerato il rinnovo deciso poco più di un mese fa, ha in qualche modo spianato la strada – al di là dell’arrivo di Germinale – alla coppia d’attacco formata da Simone Magnaghi e Leonardo Candellone. Le due punte hanno convinto Attilio Tesser nel corso del lavoro svolto sinora.Entrambi hanno anche approfittato dell’infortunio accusato a inizio stagione proprio da Gerardi, malanno che ha contribuito a uscire il giocatore dai radar delle scelte tecniche. Anche per questo si è arrivati alla separazione: il pordenonese ha detto che non si sentiva più inserito nel progetto e ha deciso, a malincuore, di fare un passo indietro. La sua prossima destinazione pare essere Monopoli, sempre in C.Il ruolo di bomber in neroverde è stato ormai preso da Magnaghi, che oltre ad aver segnato nelle partitelle d’allenamento con le formazioni dilettanti, è andato in rete nella sfida di Tim cup col Pescara e nell’amichevole col Venezia, sua ex squadra: due centri ad altrettante formazioni di serie B. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Salvo sorprese, il campionato di serie C partirà nel weekend del 15-16 settembre. È la novità principale emersa al termine di un’altra, lunga, settimana trascorsa tra riunioni, assemblee e non solo. Per quanto riguarda gironi e calendari si aspetterà la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport sui ripescaggi in B prevista per il 7 settembre: dopodiché si stileranno le tappe del torneo, che visto l’avvio ritardato avrà molti turni infrasettimanali, necessari se si vuole ultimare il campionato 2018-2019 entro la prima parte di maggio (poi ci sono i playoff). […] Il fatto che il campionato non inizi prima del 15-16 settembre è per certi versi una notizia positiva per il Pordenone. Lo staff può infatti recuperare l’infortunato di lusso Emanuele Berrettoni. Il trequartista, infatti, è ai box a causa di un trauma contusivo al ginocchio. Ancora non è riuscito a recuperare dopo la brutta botta subita nel corso dell’amichevole col Venezia: i tempi di recupero “ballano” tra le due e le tre settimane. Un altro problema per il numero 10 neroverde, che arriva da una stagione estremamente sfortunata, nella quale è riuscito a dare il suo apporto solamente per un periodo limitato. Nella precedente annata agonistica aveva patito i postumi dell’infortunio di maggio 2017 e successivamente aveva avuto diverse ricadute. Un giocatore da recuperare al più presto, per la sua importanza negli schemi dei ramarri. Con Tesser, come con i tecnici precedenti. […]

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quella di sabato è stata una vittoria importante, sofferta e meritata. Il nostro campionato non poteva iniziare nel migliore dei modi. Non ha dubbi il direttore sportivo del Venezia Valentino Angeloni, decisamente soddisfatto dell’operato della squadra nel debutto stagionale in Serie B coinciso con il successo per 1-0 sullo Spezia, che ha regalato agli arancioneroverdi i primi tre punti dell’anno. Una vittoria che fa ben sperare per il futuro, vista la somma di fattori con cui il Venezia ha approcciato alla partita. Dobbiamo considerare come alla vigilia le assenze fossero molte, e tanti ragazzi non fossero al top della condizione tra cui Domizzi e Garofalo, ma nonostante questo è arrivata l’ulteriore conferma della bontà di questo gruppo. Voglio fare i complimenti a tutti, perché vittorie maturate con un po’ di sofferenza sono le più importanti. Un successo al quale va dato merito non solo ai 14 giocatori scesi in campo, ma anche a chi era in panchina. Mi ha fatto un enorme piacere vedere il sostegno arrivato dalla panchina a chi era in campo. Gli abbracci, l’unione e l’incitamento che ho visto sono elementi fondamentali, ho potuto vedere la stessa coesione che c’è a livello dirigenziale, e quando c’è questa amalgama la strada è in discesa. Perché adesso, si può solo migliorare. Possiamo solo crescere, è questo quello che pensiamo, sicuramente nella condizione fisica nonché tattica, perché poter contare su tutte le alternative che abbiamo a disposizione è sicuramente inaugurante. Tanti addetti ai lavori, esterni alla squadra, hanno affermato come questo gruppo abbia ottenuto il massimo l’anno scorso, ma a mio avviso può fare cose altrettanto importanti.
Fin dove possa spingersi non lo so, ma sono certo che questa squadra abbia qualità per fare ancora meglio, perché lo ha nel suo dna. Sia chi è rimasto sia i nuovi arrivati hanno importanti qualità tecniche, fisiche e soprattutto morali. […]

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Senza la deviazione di Mora non solo la palla non sarebbe entrata, ma forse nemmeno arrivava in porta». Si schernisce sollevato e con beata sincerità il match winner Simone Bentivoglio, il cui inserimento dal primo minuto contro lo Spezia al posto di Schiavone ha francamente spiazzato tutti. Alla fine mister Vecchi ha visto giusto e come nella scorsa Serie B, in quell’occasione alla terza giornata (dopo due 0-0) su rigore e in tandem con Zigoni a Bari, c’è la firma del centrocampista piemontese sulla prima vittoria in campionato di un Venezia costretto e capace di far fronte alle troppe assenze. «Sono davvero molto contento per il gol e i tre punti, conquistati al termine di una gara molto complicata per tanti motivi, non ultimo per il valore dello Spezia e perché ad inizio stagione è difficile essere continui la soddisfazione post partita del numero 7 arancioneroverde Il nostro merito è stato quello di aver cercato e trovato il gol, nonché di aver saputo tenercelo stretto fino alla fine con una prestazione intelligente e matura. Nel secondo tempo, infatti, abbiamo capito di non poter mettere la stessa intensità avuto nel primo e siamo stati accorti nel gestire le nostre energie riuscendo a non correre praticamente nessun rischio». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Vittoria importante, anche se ottenuta al termine di una gara non bellissima, quella di sabato sullo Spezia (1-0, gol nel recupero del primo tempo di Bentivoglio), che molti sperano possa risvegliare l’entusiasmo di una tifoseria apparsa un po’ distratta in occasione del debutto del Venezia al Penzo.
Solamente metà delle persone che hanno seguito la gara d’esordio della stagione passata si sono presentate nuovamente sulle tribune di Sant’Elena all’inizio della nuova avventura. A pesare possono essere stati tanti fattori: una campagna acquisti priva di nomi importanti, l’effetto-Inzaghi ormai sfumato, forse anche l’aver raggiunto la semifinale promozione lo scorso anno sfiorando la serie A e poi dover ripartire da capo. Il presidente Joe Tacopina è esploso dagli States a fine gara per i numeri registrati al botteghino, ma alla fine non ha fatto che scoprire l’acqua calda. Si sa che il pubblico veneziano non ha un legame così ferreo con la sua rappresentanza calcistica, e non solamente poiché figlia della fusione, infatti tolti brevi lontani periodi, non c’è mai stata una grandissima partecipazione allo stadio, tantomeno negli ultimi due passaggi in Serie A. Se a questo si aggiunge un intervento societario sul fronte fidelizzazione di sicuro non eccezionale, si può inquadrare in maniera più completa la caduta di presenze al Penzo. E non dimentichiamo che anche la ritardata presentazione del progetto-stadio e l’ulteriore slittamento di tre anni dell’ipotizzata apertura al pubblico, possono aver inciso sull’aspetto partecipativo. […]

Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) Matteo Bruscagin sta meglio, nonostante gli 11 punti di sutura che gli sono stati applicati sabato sera all’ospedale all’Angelo di Mestre, dove è stato trasportato a seguito dalla violenta zuccata con Domizzi. Il difensore è stato dimesso dall’ospedale dopo la suturazione della ferita e ma dovrà ripresentarsi oggi per una visita di controllo. Il Venezia riprende oggi pomeriggio la preparazione in vista del derby di Padova, sarà a disposizione Pinato che ha scontato la squalifica. Sono da valutare le condizioni di Modolo, uscito con una caviglia malconcia dalla rifinitura di venerdì, il recupero o meno di Vicario, Litteri e Zigoni. […]

Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Faccia sveglia, furba, sorridente, anche più rilassata dopo aver rotto il ghiaccio, sabato in campo non è passato inosservato. Alla sua prima gara in Serie B contro lo Spezia, Giacomo Vrioni si è fatto vedere, eccome, per impegno, aiuto ai compagni e primo difensore, correndo da una parte e dell’altra. È mancato il gol ma siamo solo a fine agosto e tempo per carburare ce n’è ancora. «Era importante vincere la prima di campionato» esordisce il talento scuola Sampdoria «e lo abbiamo fatto sapendo soffrire. Stringendo i denti, siamo riusciti a portare a casa il successo». Lo scorso anno, il Venezia aveva cominciato con un pareggio, sempre al “Penzo”, contro la Salernitana. Stavolta non si è dovuto aspettare la terza giornata (un anno fa a Bari ndr) per brindare ai tre punti. I meccanismi sono ancora da oliare ma qualcosa di buono si è visto. «L’obiettivo è fare come lo scorso anno» continua l’attaccante «e, se possibile, anche di più». […] In attesa del primo gol, il calendario propone per sabato prossimo il derby con il Padova, la prima stagionale in trasferta. E magari all’Euganeo, dove un anno e mezzo fa il Venezia ha messo il sigillo alla promozione in Serie B con il gol di Moreo, potrebbe arrivare la prima gioia. «Da oggi inizieremo a pensarci» prosegue Vrioni «e sappiamo quanto la partita sia importante anche per i tifosi: è una gara a sé. Però andremo a Padova con il morale alto dopo la vittoria con lo Spezia. L’obiettivo è venire via con i tre punti».

Ore 14.50 – (Gazzettino) «Non sono preoccupato per la sconfitta pesante con il Vicenza. Al di là del risultato che fa un po’ colpo, sono soddisfatto perché ho visto muoversi bene la squadra». Niente allarmismo in casa Campodarsego dopo il 5-0 rimediato sabato nel test con la formazione berica, e le parole del presidente Daniele Pagin sono eloquenti: «Rispetto alle amichevoli con Arcella e Primavera del Venezia, la squadra mi è apparsa in crescita sul piano del gioco tenendo il pallino per una ventina di minuti, senza dimenticare che davanti avevamo una formazione di categoria superiore. L’intesa tra i giocatori sta crescendo e ho visto un miglioramento anche nella velocità del gioco, per cui va bene così. Tanto più che nella ripresa abbiamo giocato quasi con tutti i ragazzi provenienti dalla juniores, e anche loro si sono comportati bene». In attesa del pronunciamento del Collegio di garanzia del Coni il 7 settembre sui ripescaggi, anche la serie D si è uniformata alla Lega Pro facendo slittare l’inizio del torneo a domenica 16 settembre. Esattamente due mesi dopo l’inizio della preparazione dei biancorossi, che è scattata il 16 luglio. «Sinceramente mi disturba un po’, perché questo spostamento comporterà un aumento dei turni infrasettimanali. Già si prospetta un campionato a venti squadre che di per sé prevede di giocare qualche volta al mercoledì, iniziando il campionato con due settimane di ritardo sarà inevitabile affrontare in totale quattro-cinque gare durante la settimana. È un problema anche in termini di pubblico, perché in quelle occasioni non avremo una grande affluenza allo stadio dato che al mercoledì molta gente è impegnata a lavoro». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino) Il risultato finale non importa poi molto («I rigori non li ho nemmeno guardati», confida il tecnico Zanini), mentre molto più importanti si rivelano le indicazioni che il team giallorosso ha saputo fornire nell’arco dei tempi regolamentari. «Da allenatore sono soddisfatto della buona prestazione fornita. Soprattutto nel secondo tempo, sono convinto che se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Il mio giudizio si ferma ovviamente al novantesimo, in quanto l’esito dei rigori lascia poi il tempo che trova», argomenta l’allenatore giallorosso. «La gara è stata interpretata bene e rispetto, ad esempio, all’amichevole disputata sempre contro il Legnago due settimane fa, credo che siano stati fatti non uno ma due o tre passi in avanti, perciò mi posso ritenere soddisfatto». […] «Nel primo tempo eravamo un po’ bloccati, anche a causa del vento che infastidiva un po’ la manovra, nonostante i ritmi si siano mantenuti alti. La squadra nei novanta minuti è venuta fuori, tanto che nella ripresa abbiamo anche fallito tre limpide occasioni da gol, sebbene poi abbiamo rischiato di perderla all’ultimissimo secondo. Ci vuole un po’ più di cattiveria sotto porta ma il collettivo c’è e anche dal punto di vista atletico i ragazzi hanno dimostrato di essere in condizione», sottolinea Zanini. […]

Ore 14.10 – (Gazzettino) Ci sono voluti i rigori per decidere chi, tra Este e Legnago, avrebbe passato il primo turno della Coppa Italia di serie D. Dal dischetto hanno prevalso i veronesi ma per i padovani si registrano comunque riscontri positivi. Ospiti pericolosi dopo un paio di minuti con l’incornata di Veratti dal cuore dell’area, la palla sfila però oltre il palo. L’Este si fa vivo al 12′, grazie alla staffilata potente ma di poco alta di De Giorgio. Passano pochi minuti e Tanasa imita il compagno da una distanza maggiore, con palla che termina anche molto più in alto. All’improvviso, il Legnago si porta però in vantaggio, sfruttando la marcatura non impeccabile della retroguardia atestina. È il 25′ quando Veratti e Vita scambiano corto appena oltrepassato il vertice alto sinistro dell’area, cambiando quindi fronte dall’altra parte, dove arriva di gran carriera Michelotto, abile nell’infilare Lorello in girata acrobatica. I padroni di casa faticano a reagire ma i veronesi non affondano il colpo, limitandosi ad un tiro velleitario di Marin, al 32′. Negli ultimi scampoli del primo tempo, i giallorossi danno invece timidi segnali di risveglio e i risultati si concretizzano quasi subito. Al 43′, sulla respinta della difesa in seguito ad un corner, Pozza spara infatti una bordata da fuori che viene intercettata in tuffo da Rizzo. L’arbitro non ha esitazioni nel concedere il rigore, ammonendo anche il centrale veronese per l’evidente tocco di braccio. Sul dischetto si presenta Debeljuh, il quale spiazza Cuoco e fissa il punteggio sull’1-1. […] Dal dischetto, si rivela quindi fatale per gli atestini l’errore di Pizzolato, ipnotizzato dal portiere.

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) La Coppa Italia continua a essere indigesta per l’Este, che al primo turno esce in casa contro il Legnago Salus dopo la lotteria dei rigori. Deciso, dal dischetto, l’errore di Pizzolato, il cui tiro poco potente è facile preda del portiere avversario Cuoco. La sfida è andata oltre i tempi regolamentari in virtù dell’1-1 maturato nei 90 minuti (più recupero), con gli ospiti andati in vantaggio a metà del primo tempo con la rete di Andrea Michelotto, e raggiunti sul finale di frazione con il rigore trasformato da Debeljuh. […] Dal dischetto, i legnaghesinon sbagliano un colpo mentre l’Este, dopo le trasformazioni di Viscomi e Debeljuh, inciampa nella parata di Cuoco su Pizzolato. Passa il Legnago, per l’Este testa al campionato.

Ore 13.20 – (Gazzettino) Partenza a razzo del Cittadella, che ha surclassato una delle cosiddette corazzate della categoria, il Crotone. I padroni di casa hanno impresso le accelerate decisive in avvio dei due tempi, siglando l’1-0 dopo tre minuti di gioco e raddoppiando anche in avvio di secondo tempo. Venturato, che nella conferenza stampa della vigilia aveva detto di avere qualche dubbio di formazione, manda in campo l’undici, con Ghiringhelli che ha vinto il ballottaggio con Cancellotti in difesa. Schenetti agisce dietro le due punte, Scappini e Finotto. Nel Crotone, il tecnico Stroppa ha preferito Simy in attacco a Stoian. Quella calabrese, appena retrocessa dalla serie A, è indicata come una delle favorite per la vittoria finale del torneo, ma il Cittadella vanta una tradizione favorevole al Tombolato: la squadra granata ha vinto infatti cinque delle otto partite casalinghe contro il Crotone nel campionato cadetto, mantenendo la porta inviolata ben cinque volte. I numeri sono subito confermati, con la squadra di casa che al primo affondo della partita è passato in vantaggio: Benedetti ha allungato sulla corsia di sinistra per lo scatto di Finotto, pronto il cross sottomisura per lo stacco vincente di testa di Scappini che non ha lasciato scampo a Cordaz, ex dell’incontro. […] Tutto sommato equilibrato il primo tempo, il Cittadella ha cominciato la ripresa con il piglio giusto: Finotto ha spedito alto sulla traversa il cross di Benedetti, quindi Scappini ha impegnato a terra Cordaz. Il bersaglio l’ha centrato Schenetti al 4′, infilando il portiere avversario sul secondo palo dopo l’assist di un ottimo Finotto. Il Crotone è apparso in difficoltà, improvviso è stato il palo colpito da Rohden al 12′ che ha ridato fiducia alla compagine ospite, ma la reazione dei calabresi si è spenta ben presto, con il Cittadella che ha impegnato Cordaz due volte in un minuto, dapprima con Scappini e poi con Schenetti. Applausi meritati per l’uscita dal campo di Scappini alla mezz’ora della ripresa, al suo posto Strizzolo che è il giocatore che ha chiuso i conti, al 44′, con il tocco ravvicinato sulla respinta del palo, colpito da Benedetti. Prima del 3-0 di Strizzolo era stato Settembrini a impegnare a terra Cordaz che ha respinto sulla linea di porta.

Ore 13.00 – (Gazzettino) La prima volta al Tombolato non si scorda tanto facilmente. L’emozione dei cinque debuttanti del Cittadella messi in campo dall’inizio dal tecnico Venturato con la maglia granata è tangibile e contagiosa. Squadra rivoluzionata, quella disegnata dal direttore generale Stefano Marchetti, con capitan Iori e il gioiellino Schenetti a fare da chioccia ai tanti esordienti nel campionato cadetto. Nella piacevole e frizzante serata cittadellese, il pubblico ha risposto all’appello della società di avere un Tombolato fortino del Cittadella per tutto questo strano campionato di serie B che vede ai nastri di partenza 19 squadre rispetto alle 22 della passata stagione. Gli abbonati superano le 2.150 tessere e le tribune a pochi minuti dal fischio d’inizio presentano un discreto colpo d’occhio. Tra gli spalti tanta curiosità ed entusiasmo per rivedere all’opera la squadra del presidentissimo Andrea Gabrielli, per la decima stagione alla guida del sodalizio voluto e cresciuto dal papà super tifoso Angelo, dopo l’exploit in coppa Italia ad Empoli. Stadio anche più luminoso rispetto allo scorso anno dopo che sono stati aggiunti quattro fari per ogni torre per raggiungere i 1.200 Lux, in attesa dei nuovi led attorno al rettangolo di gioco che arriveranno a fine settembre. Tombolato anche più sicuro in virtù di qualche telecamere in più in curva nord per controllare la tifoseria ospite. […]

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Per avere le idee più chiare occorrerà aspettare ancora qualche settimana. Ne è convinto il presidente Andrea Gabrielli, all’alba del suo decimo campionato da numero uno della società granata. Di sicuro l’impressione lasciata da questo primo mese abbondante di allenamenti e partite, al di là del risultato di ieri sera, «è positiva, anche se sicuramente l’amalgama è da mettere a punto e i nuovi dovranno maturare esperienza con la categoria. Anch’io, come tutti i tifosi, sto iniziando a conoscerli adesso, d’altra parte i nuovi arrivati sono 13, non pochi. Sapete che non amo parlare dei singoli, ma su un punto mi sento di sbilanciarmi: dal punto di vista caratteriale quelli dei nuovi arrivati sono profili “da Cittadella”. Si tratta di ragazzi che hanno capito in quale realtà sono arrivati e hanno le caratteristiche morali per fare bene». […] «Ci vorrà qualche settimana per capire quali sono i valori del campionato, anche per quanto riguarda le altre. Però, per questa mia decima stagione che inizia ora, terrei a un bel risultato», sorride. «Per i bilanci ci sarà tempo: aspettiamo la prossima estate quando i 10 anni saranno ufficiali e poi comunque conto che ce ne siano molti altri davanti. Quello che posso dire è che le emozioni sono state tante. Dentro ci metto pure i momenti negativi, come la retrocessione: anche quella è servita a crescere. E comunque nel conto non finiscono solo i risultati, ma anche la crescita di tutto l’ambiente: pensiamo ad esempio allo stadio Tombolato e ai tanti miglioramenti adottati stagione dopo stagione, l’ultimo dei quali riguarda i nuovi seggiolini in Tribuna Est». […]

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Avviso ai naviganti: attenti a questo Citta. Partirà pure indietro nei pronostici della maggior parte degli addetti ai lavori, ma non ha perso la voglia di stupire né le qualità che consentono di farlo. E la debordante prova di ieri sera, un nitido 3-0 al Crotone, cioè a una delle favorite per la promozione, ne è la conferma. Scappini, Schenetti e Strizzolo decidono una partita a tratti spumeggiante, in cui gli uomini di Venturato sono riusciti ad accelerare quando hanno voluto, concedendosi un solo passaggio a vuoto di una ventina di minuti nel primo tempo, quando la squadra si è abbassata un po’ troppo, ma rialzandosi subito alla grande.Le scelte di venturatoNelle file di casa Ghiringhelli vince il ballottaggio con Cancellotti come terzino destro, ma per il resto la formazione è quella attesa. Nelle file calabresi la novità è data dalla panchina di Stoian, sostituito in attacco dal mastodontico Simy accanto a Nalini nel 3-5-2 voluto da Stroppa. Neanche il tempo di veder tutti i tifosi seduti sui seggiolini che già il risultato cambia. L’asse è quello che tanto bene ha fatto nelle amichevoli e nelle gare di Coppa Italia agostane: Benedetti avvia l’azione, Finotto scende sul fondo e scodella per il suo “compare” Scappini che, di testa, anticipa tutti e fulmina l’ex granata Cordaz. I giri di lancetta non sono ancora 3 e il Citta è già davanti. […] Schenetti, dopo un fraseggio stretto al limite dell’area, ricevendo da Finotto inventa uno dei gol più belli della sua carriera con un destro a giro – “alla Del Piero” , si potrebbe dire – a incrociare alla sinistra di Cordaz. Finotto manda alto poco dopo non sfruttando un’incursione di Ghiringhelli, Rodhen replica cogliendo il palo alla sinistra di Paleari, dalla distanza, ma il Citta non si ferma e ci prova di nuovo con Scappini, Schenetti (due volte) e Settembrini (clamoroso salvataggio di Cordaz su assist del neoentrato Strizzolo). E a tempo quasi scaduto ecco il tris, con Strizzolo che deposita in rete a porta sguarnita dopo un palo di Benedetti. È vero che è solo la prima ed è bene rimanere prudenti, ma il Citta c’è. Eccome.

Ore 11.50 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Merelli 7; Ravanelli 7, Capelli 6.5, Trevisan 6.5; Zambataro 6.5, Cappelletti 6.5, Pulzetti 6.5, Contessa 7; Clemenza 6.5 (Broh sv) , Capello 6.5 (Belingheri sv); Bonazzoli 6.5 (Guidone sv). 

Ore 11.40 – (Gazzettino) La soluzione può arrivare dalle palle inattive e le reti sono frutto proprio di due punizioni. Al 23′ Almici pesca il jolly. Gran punizione dell’esterno difensivo gialloblù con palla che scavalca la barriera, sbatte sulla traversa e poi si insacca in porta. E così l’Hellas, dopo un inizio difficoltoso, passa in vantaggio. Ma il Padova è squadra solida, non affonda, anzi. Patavini subito pericolosi. Henderson perde palla e ne approfitta Capello che calcia davanti a Silvestri: ottimo l’intervento del portiere di casa che evita il pareggio, rimandato di poco. Minuto 35′, calcio di punizione biancoscudato, palla in area calibrata da Clemenza e Ravanelli è il piu’ veloce di tutti e lasciato colpevolmente solo, trafigge Silvestri in spaccata. […] Il Verona è pericoloso nelle mischie e sfiora il vantaggio ancora con Caracciolo, ma la palla gol più ghiotta se la crea Pazzini proprio allo scadere del recupero. Di Carmine spizza, Pazzini si inventa una gran girata all’angolino con Merelli che si allunga e devia. Giusto così, Padova certamente promosso.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Buona la prima per il Padova. L’undici di Bisoli esce dal Bentegodi con un punto di spessore anche in considerazione del fatto che il Verona è accreditato a recitare il ruolo della favorita nel campionato cadetto. Ma certamente Padova pericoloso e combattivo che per almeno un’ora di gioco è stato migliore degli avversari, correndo a doppia velocità rispetto ai gialloblù. Che passano in vantaggio con un calcio di punizione, ma si fanno raggiungere da Ravanelli e rischiano di soccombere al calcio pratico ma efficace della truppa di Bisoli.
Ritardo di condizione evidente per l’Hellas, centrocampo quasi sempre messo sotto, attaccanti in sordina. Non parte bene la formazione di casa, che poi nella ripresa si rianima grazie anche ai cambi, e che qualcosa di buono lo fa vedere. Ma la formazione biancoscudata è organizzata, regge bene e grazie ad un prodigioso intervento di Merelli nel finale su Pazzini esce con un pareggio assolutamente meritato. Come da copione un derby è una partita difficile da interpretare. I ritmi cosi all’inizio sono decisamente lenti. Partita bloccata in avvio. Il Verona tiene il possesso della palla, ma fatica a tirare in porta. […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) In più avevamo otto under in campo, giovani che vogliono arrivare. Senza dimenticare i vecchietti che sono sempre pronti a dare la loro esperienza. È un mix del quale sono contento, il Padova ha armi importanti». Ci riferiamo all’inserimento a centrocampo di Cappelletti, anche se in realtà è la stessa mossa che Bisoli aveva adottato l’anno scorso nel derby con il Vicenza al Menti. «È una soluzione perché Capelletti ha capacità di lettura della palla, ha fatto tantissimi cambi di gioco perfetti e ha corsa. Il suo impiego ci può permettere di schierare tanti giocatori di qualità, altrimenti chi copre? Anche perché fino al 75 minuto avevamo le ali che andavano, non erano terzini. Sabato nella conferenza stampa avevo detto che sto pensando di avanzare Vogliacco, ma è appena arrivato. E allora sono tornato indietro a gennaio, e ho parlato questa mattina (ieri, ndr) con Cappelletti dicendogli che mi doveva dare qualcosa d’importante a centrocampo, ed è stato bravo. Anche perché attraversa un momento particolare dato che si è visto sfilare la maglia da un giovincello che ha anche segnato», ossia Ravanelli.

Ore 11.10 – (Gazzettino) «I ragazzi hanno sfoderato una prestazione superlativa, sono molto contento». Bisoli promuove a pieni voti i biancoscudati, e ha parole al miele per tutti. «Per ottanta minuti abbiamo fatto bene, poi quando abbiamo iniziato a lanciare la palla non riuscivamo più a fare come prima, non avendo davanti un terminale che tiene il pallone. Però ho visto una squadra importante che gioca palla a terra, che cerca le triangolazioni, e che va al tiro. L’abbiamo fatto quattro-cinque volte: il gol era regolare, ma posso anch’io sbagliare a compiere una sostituzione, per cui non sto qui a recriminare se l’arbitro ha sbagliato, pazienza. Recrimino semmai sulle situazioni che abbiamo avuto nel primo tempo: la palla passata davanti alla porta, il tiro di Clemenza uscito di un niente, la palla di Capello, deve essere più cattivo in quella circostanza. Nella griglia di partenza siamo stati inseriti tra le ultime, ma se queste sono premesse ci toglieremo delle soddisfazioni». Poi il tecnico aggiunge: «Chiaro che ci sarà da soffrire come è stato negli ultimi dieci minuti, però il Verona non ha creato niente a parte la conclusione di Pazzini, e in quella occasione è stato bravo Merelli.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Molto soddisfatto a fine gara anche il capitano Nico Pulzetti. «Il risultato ottenuto per noi è importantissimo esordisce – e non potevamo partire meglio. C’è il rammarico per quel gol annullato che ci è stato detto era regolare, ma abbiamo fatto una partita di grande sacrificio contro una squadra con un ottimo organico e candidata a vincere il campionato. Volevamo iniziare con il piede giusto, in un derby atteso e con tantissimi tifosi che ringrazio. Tutto questo ha fatto la differenza, come il nostro atteggiamento e la nostra volontà di andare subito forte in un campionato per molti disputato per la prima volta in cui ci vogliono grande abnegazione impegno ed esperienza». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Il suo compito era quello di limitare cavalli di razza in attacco come Di Carmine, Ragusa e Pazzini, ma non solo ha svolto queste mansioni, ma ha anche fatto meglio di loro stessi in fase realizzativa, segnando la rete in spaccata che ha permesso al Padova di riportare la gara in parità. Luca Ravanelli non poteva dunque debuttare meglio in serie B: «Giocare in questo stadio e in un derby commenta il giovane centrale difensivo – penso sia il sogno di qualunque calciatore ed era soprattutto il mio da bambino. È stato incredibile, siamo molto contenti della prestazione perché abbiamo dimostrato di esserci e che possiamo puntare a qualcosa di bello per questa stagione. Per me, poi, andare a segno è stata una grandissima gioia». Solo nel finale il pacchetto arretrato ha accusato momenti di sofferenza. «Siamo una squadra molto concreta che si difende e punta a ripartire. Alla fine abbiamo un po’ calato i ritmi e loro hanno giocatori come Pazzini e Di Carmine che, se gli lasci qualcosa, si girano e tirano. Siamo stati però molto bravi e pratici; si vede che formiamo un bel gruppo». […]

Ore 10.30 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Merelli 6.5; Ravanelli 7 , Capelli 6.5, Trevisan 6; Zambataro 6, Cappelletti 6, Pulzetti 6.5, Contessa 6.5; Clemenza 7 (Broh sv), Capello 6.5 (Belingheri sv); Bonazzoli 6.5 (Guidone sv)

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) La sua conclusione, potente anche se non troppo angolata, supera Merelli e si insacca dopo aver sbattuto sulla traversa. […] Ma l’1-1 è rimandato solo di qualche minuto. Al 36’Clemenza disegna una traiettoria insidiosa su calcio di punizione e il più lesto ad avventarsi sul pallone è Ravanelli, che in spaccata batte il portiere da due passi. Se ad Almici c’era voluta una vita per trovare la prima gioia personale, il giovane difensore trentino bagna con il gol il proprio esordio in B. Pareggio meritato e biancoscudati che vanno vicini al vantaggio a ridosso dell’intervallo, con un tiro a giro fuori di poco del solito Clemenza. […] Nel finale la squadra di Bisoli deve difendersi a denti stretti, con Merelli che sfodera due ottimi interventi, prima sul destro dal limite di Laribi (39′), quindi sulla zampata del neo entrato Pazzini in pieno recupero.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il Padova strappa un ottimo pareggio all’esordio in campionato, fermando il Verona sull’1-1 al Bentegodi. I biancoscudati sfoderano una prestazione convincente al cospetto di una delle favorite alla vittoria della serie B, giocando anche meglio dei gialloblù per quasi un’ora, dopo aver recuperato con Ravanelli, a fine primo tempo, il gol iniziale di Almici. Un solo cambio per Bisoli rispetto alla formazione annunciata, ma è di quelli che sorprendono. Il tecnico rispolvera dal cassetto un vecchio esperimento, avanzando Cappelletti in mediana al fianco di Pulzetti. Confermato il modulo con due trequartisti alle spalle di Bonazzoli, mentre nell’Hellas c’è Di Carmine in avanti con Pazzini in panchina. L’avvio è gradevole, ma senza troppe occasioni. Il Padova tiene il campo con autorità ma paga caro una piccola ingenuità. Al 23′ Capelli trattiene Di Carmine 5-6 metri fuori area, l’arbitro fischia la punizione e sul pallone si presenta l’ex Almici.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Con il 3-4-2-1 e l’inserimento a sorpresa di Cappelletti sulla linea mediana, l’allenatore di Porretta Terme ha sorpreso tutti: «Quando ho comunicato la formazione ai ragazzi, si sono stupiti. Ho dato alcune indicazioni, rassicurandoli che sarebbe andato tutto bene. E poi, per quanto mi riguarda, Cappelletti è un difensore centrale sprecato».«Questa squadra», ricorda Bisoli, «è composta da ragazzi che vogliono dimostrare di meritare questo campionato. Come ho già detto, ci sono giovani di valore ed elementi di esperienza come Pulzetti che danno garanzie e sono un esempio per tutti. Con lo spirito di oggi, potremo dire la nostra su tutti i campi. In un campionato difficile come la Serie B ci saranno momenti di sofferenza – come i 10 minuti finali col Verona – ma ci divertiremo». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nel post partita, il tecnico del Padova Pierpaolo Bisoli è decisamente sorridente. L’1-1 nel derby con l’Hellas Verona, infatti, permette ai biancoscudati di partire con il piede giusto: «La prestazione dei ragazzi è stata superlativa», esordisce. «Con una squadra di “vecchietti terribili” e di giovani importanti siamo riusciti a mettere in difficoltà una corazzata che partiva con tutti i pronostici a favore. Io, però, a Verona non ho mai perso…». In effetti, Pulzetti & co. hanno sorpreso per intraprendenza e coraggio: «Potevamo vincere perché abbiamo giocato palla a terra e creato tante occasioni, almeno quattro nel primo tempo e due nella ripresa, oltre al gol annullato a Bonazzoli. In quell’occasione probabilmente ha sbagliato l’arbitro, ma ci può stare: come posso sbagliare io la formazione, lui può fare una valutazione erronea».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È il “solito” Nico Pulzetti. Per impegno, qualità e sacrificio. Anche contro l’Hellas Verona, il capitano del Padova ha offerto una prestazione tutta cuore e polmoni, guidando il centrocampo in coppia con Daniel Cappelletti: «È stato importantissimo strappare un punto qui a Verona», afferma il mediano 34enne. «Alla fine, è stato un match deciso dagli episodi: avremmo potuto portare a casa la vittoria come una sconfitta, quindi va benissimo così perché questo pareggio ci permette di partire con il piede giusto». «Sapevamo che il Verona era una squadra importantissima, che affronta la Serie B con l’intenzione di vincerla e vanta un pubblico caldissimo. Noi però dobbiamo ringraziare i nostri sostenitori che ci hanno seguito in tanti e ci hanno dato la spinta per disputare una grande partita».L’intesa con Cappelletti, schierato a sorpresa a centrocampo, è stata ottima: «Abbiamo fatto un buon lavoro per contenere i giocatori che agivano fra le linee. Ci siamo capiti alla grande». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il calcio sa regalare ancora qualche favola e quella biancoscudata risponde al nome di Luca Ravanelli. All’esordio assoluto in serie B, a 21 anni, il difensore di proprietà del Sassuolo segna il gol che regala al Padova il primo preziosissimo punto in serie B, sotto la curva dei 1.160 tifosi biancoscudati che per un momento hanno ammutolito i 13 mila del Bentegodi. Meglio di così era difficile da immaginare. «Era quello che sognavo da bambino», il sorriso di Ravanelli. «Esordire in serie B, in uno stadio così importante e in un derby molto sentito, riuscendo anche a segnare, è stato veramente il massimo. Quando ho visto la palla entrare in rete ho provato un’emozione fortissima, che non saprei nemmeno descrivere. Mi sono girato un attimo verso il guardalinee per controllare che il gol fosse valido e poi sono corso dai miei compagni. Clemenza mi ha messo una palla fantastica. La dedica? Alla mia famiglia». […]




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