Live 24! Padova-Cremonese, -4: oggi a Emporio Sport ad Albignasego la presentazione della terza maglia Biancoscudata!

Condividi

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Crescono ancora gli abbonamenti in casa alabardata e si viaggia ormai verso quota 2600. Anche ieri, nonostante un guasto al server nazionale che ha un po’ ritardato la procedura, sono state sottoscritte oltre una settantina di tessere stagionali, per un dato complessivo che si attesta a quota 2577. Ma non è finita qui: la campagna abbonamenti infatti proseguirà fino a martedì 25 settembre, vigilia del secondo appuntamento casalingo dell’Unione. Gli abbonamenti saranno acquistabili nella sede della Triestina( (orario 9-13 e 15-19), e in quella del Centro di coordinamento, con orari 9-12 e 16-19. Intanto la Lega Pro ha reso noti date e orari delle prossime giornate, anche se ovviamente il tutto è sempre soggetto a qualche spostamento. Dopo la trasferta di sabato a Rimini (inizio ore 20.45), la Triestina giocherà al Rocco mercoledì 26 settembre contro il Ravenna alle ore 18.30, domenica 30 settembre a Bergamo contro l’Albinoleffe con inizio alle 14.30, mentre domenica 7 ottobre al Rocco arriverà la Virtus Verona con calcio d’inizio alle 18.30 (ma l’Alma gioca alle 20.45, quindi possibile anticipo di orario alle 14.30). […]

Ore 19.00 – (Il Piccolo) Questa volta il debutto nel nuovo Rocco porta bene.L’Unione non solo vince 2-0 ma si impone con la pazienza e la solidità delle squadre che guardano lontano. Un primo tempo giocato bene ma con poche fiammate. Una ripresa invece più aggressiva con Petrella più avanzato che porta l’1-2 decisivo firmato da Beccaro e Mensah. Bravo Pavanel a saper correggere nella ripresa un’Unione troppo statica e invischiata a centrocampo dalla ragnatela ben fatta della formazione di Colucci. Bravo Granoche a lavorare per la squadra nei momenti più difficili. E un applauso al pubblico accorso in massa (per la categoria 4.600 non sono pochi) e sempre pronto a incitare la squadra. E molti di loro se ne saranno tornati a casa felici. Buona la prima al Rocco e che sia di buon auspicio per il prosieguo dell’avventura. Si riparte dopo tre settimane di rinvio dello spettacolo nel grottesco circo calcistico nazionale (non ancora concluso). E’ un’incognita sul piano mentale e fisico. Tutto da verificare da ambo le parti. Pavanel va sul sicuro pur giocandosi l’opzione più offensiva. In campo tutti i più esperti, provati nella lunga trafila di amichevoli, con Petrella al posto di Bracaletti per dare più penetrazione alla manovra offensiva. La Vis Pesaro, neopromossa e diventata succursale della Samp che ha fornito una decina di giocatori (non solo giovani) e un apporto al budget. Coreografia delle grandi occasioni della Furlan nel nuovo Rocco per la verità ancora cantierato.Petrella si posiziona alle spalle del duo Granoche-Mensah, Maracchi e Beccaro sono gli interni al fianco del centrale Coletti. Difesa in formazione tipo. […] A inizio ripresa la Triestina attacca sotto una spettacolare Furlan con Petrella posizionato a destra nel tentativo di riequilibrare la manovra offensiva su quella fascia. E proprio da destra arriva la rete all’11’. Formiconi spinge e serve Maracchi il cross è teso e Beccaro è perfetto a inserirsirsi di testa. Niente da fare per il portiere Tomei. Ottima azione e gol spettacolare. Il Rocco esplode per la prima rete stagionale.Colucci corre ai ripari e fa entrare Lazzari e Balde per Petrucci e Tessiore. Formiconi insiste a spingere e fa bene perché su quekka fascia la Vis fa fatica a contenere. Pavanel fa uscire Beccaro e inserisce Bracaletti un’alabarda a quattro attaccanti. E Pavanel ha ragione. C’è un’incursione di Petrella in area la palla arriva a Mensah che firma la stoccata del 2-0 (27′). […]

Ore 18.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.00 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 17.30 – Qui Guizza: partitella con sponde.

Ore 17.10 – Qui Guizza: schemi in corso.

Ore 16.50 – Qui Guizza: lavoro atletico. Assente Madonna.

Ore 16.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento dopo una sessione video.

Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Parte bene il Pordenone, incassando i primi tre punti della stagione grazie a una gara dai due volti. Generoso il primo tempo, concluso sul 2-0 grazie ai centri di Semenzato e Candellone. Di contenimento la ripresa, quando l’Alma Juve ha accelerato le operazioni, creando qualche brivido ai 1500 accorsi al Bottecchia e riuscendo a dimezzare lo svantaggio con Ferrante, ma solo in pieno recupero e a 40” dal termine del match. Prima dell’inizio della gara il presidente onorario ha posto una maglia neroverde sulla poltroncina numero 577 che per anni è stata occupata da Mauro Papu Brusadin, recentemente scomparso. La casacca resterà lì per tutta la stagione. A sorpresa, Tesser fa partire dall’inizio Magnaghi in prima linea al fianco di Candellone, con Ciurria a supporto. Barison, Burrai e Gavazzi presidiano il centrocampo. Nessuna sorpresa in difesa con Semenzato, Stefani, Barison e De Agostini davanti a Bindi. Epifani conferma il suo 3-5-2 con Ferrante e Lazzari in attacco. Gli ex Filippini e Lulli siedono in panca al suo fianco. Partono forte i ramarri e già al 3′ Ciurria manda la palla a sfiorare il legno alla sinistra di Sarr. Insistono i neroverdi e passano al 9′ con Semenzato, pronto a ribattere in gol la palla respinta da Sarr su botta da fermo di Burrai. […] Al 31′ è Candellone a sprecare tutto dopo una fuga solitaria, facendosi parare la conclusione da Sarr. L’ex torinista si fa perdonare 3′ dopo, deviando in rete il pallone spedito al centro da Ciurria. Apprezza e applaude il popolo neroverde. […] Soddisfatto Mauro Lovisa. «Abbiamo fatto un ottimo primo tempo – commenta il numero uno neroverde -. Nella ripresa abbiamo gestito il risultato, dimostrando grande maturità». Meno entusiasta Attilio Tesser. «Bene i primi 45′, ma nella ripresa ci siamo abbassati troppo. Su questo dobbiamo lavorare». Felice il terzino Daniel Semenzato, subito a segno al ritorno a Pordenone: «Dedico il mio gol a mia figlia Vittoria e al pubblico del Bottecchia, che non ha mai smesso di incitarci». Domenica alle 18.30 trasferta a Bergamo dall’Albinoleffe.

Ore 15.50 – (Messaggero Veneto) Mister Tesser non può che ritenersi soddisfatto della prova dei suoi ramarri. Una gara macchiata solo dal gol, per fortuna ininfluente, realizzato nel finale da Ferrante, con i neroverdi in grado di mettere in mostra varie soluzioni offensive, oltre che una solidità difensiva a dire il vero mai messa alla prova da un Fano troppo sterile davanti, al di là del gol della bandiera .«Abbiamo giocato una gara positiva, così com’è stato positivo il sostegno del Botecchia, con i tifosi che ci hanno aiutato incitandoci per tutti i 90 minuti. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, creando diverse occasioni e non andando in difficoltà contro una squadra che difendeva in cinque, uno schieramento mai facile da affrontare. Nel secondo tempo ci siamo abbassati subito, nel tentativo di portare a casa il risultato e alla fine abbiamo sofferto, prendendo gol negli ultimi istanti di gara. Una situazione che ci deve servire da monito per le prossime gare di campionato: non dobbiamo mai dare per scontato il risultato». Positivo, secondo il tecnico, il rientro di Magnaghi: «Simone aveva solo tre allenamenti nelle gambe, ma aveva risposto positivamente in allenamento e ho deciso di schierarlo dal primo minuto. Mi ha ripagato con una prestazione molto positiva che evidenzia quella che potrà essere la sua importanza per il nostro gruppo». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Semenzato ricomincia come aveva lasciato il Bottecchia: segnando, come nella sua ultima partita ufficiale in via Stadio (col Cosenza) del maggio 2017. Candellone, alla prima in casa, si presenta con un gol da bomber d’area di rigore. Ed è con questo mix che il Pordenone batte il Fano per 2-0, conquistando il successo nel turno d’apertura di serie C. La squadra di Tesser parte bene e scaccia via i dubbi della vigilia, soprattutto legati alla quantità di assenti (Germinale, Berrettoni e Misuraca). Con una frazione iniziale di qualità, aiutati anche dal recupero di Magnaghi, mandato subito in campo dal 1′, i ramarri si sbarazzano dei marchigiani e fanno capire di aver intrapreso la strada giusta anche dal punto di vista tattico. Il 4-3-1-2 su cui il tecnico lavora dall’inizio funziona.La parte centrale del primo tempo del Pordenone è di alto livello per determinazione (nell’andare a cercare il raddoppio) e intensità. Seppur aiutato da un Fano che, dopo i primi 20′, si sfalda, la squadra di Tesser potrebbe segnare molto di più del “misero” gol realizzato da Candellone e valso il 2-0, ma prima l’imprecisione di Bombagi (29′), poi quella dello stesso Candellone (31′) e infine la bravura di Sarr – che vola su una conclusione di Semenzato – negano i gol che sarebbero stati meritati. Rimangono l’approccio e alcuni meccanismi che funzionano. Burrai ha sempre in mano il comando delle operazioni, i terzini supportano l’azione pur in modo diverso: De Agostini attacca più il fondo, Semenzato si diverte maggiormente a entrare dentro il campo, dialogando con la punta o andando al tiro. Candellone, da parte sua, attacca la profondità, si muove molto e ha la bravura di andare a spezzare spesso la linea difensiva del Fano. In più, nel gol del 2-0, si dimostra attaccante d’area, andando sul primo palo e colpendo la palla con una bella torsione di testa. Dopo la sua rete la gara di fatto si chiude, col Fano che non ha la forza per andare a cercare il pareggio. […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In estate Andrea De Falco, saputo dell’interesse del L.R. Vicenza, non ha avuto dubbi sul suo futuro. «Vero — conferma l’ex mediano del Benevento — alla società campana ho fatto sapere che o rimanevo in regione oppure andavo a Vicenza. Altre soluzioni non le avrei accettate, venire a giocare al “Menti” mi lusingava molto». A Benevento De Falco ha contribuito all’impresa della società giallorossa, dalla Serie C alla massima categoria in soli due campionati. Sottolinea De Falco: «Per molti era solo un sogno, ma credendoci a volte i sogni si avverano». E magari la storia potrebbe ripetersi a Vicenza. «Qui c’è un pubblico straordinario, una società che ha un progetto serio e una piazza da categoria superiore — precisa il giocatore — Con questi presupposti non possiamo che avere obiettivi ambiziosi: realizzare i nostri sogni e quelli dei tifosi, bisogna crederci e lavorare duro». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sulla vicenda del marchio del Venezia interviene con un comunicato l’Asd Venezia 1907 dando la sua verità. «Leggiamo che il Venezia FC avrebbe vinto in un procedimento dinanzi alla Federcalcio mentre in realtà nessun procedimento è mai stato instaurato dal Venezia 1907. Ricordiamo che anche il Venezia FC (per il tramite della società di calcio giovanile Asd Venezia Soccer Academy) ha intentato il 30 novembre 2015 una causa avanti l’Euipo contro la registrazione del marchio comunitario in uso ad Asd Venezia 1907, per asserito rischio di confusione da parte del pubblico. E che tale controversia è stata poi decisa dall’Euipo il 23 febbraio 2017, con il totale rigetto dell’opposizione e la condanna alle spese in favore di Asd Venezia 1907, senza che sia stato proposto appello dalla parte soccombente». […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Disastro Serie B, finita la finta quiete all’orizzonte si intravede di nuovo lo spauracchio del ritorno in corsa a 22 squadre. Quella di sabato 22 settembre a Lecce (ore 15) sarà la quarta partita del Venezia in un campionato partito con 19 formazioni, in virtù del blocco dei ripescaggi deliberato dalla Lega B e avvallato dal commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini. Una forzatura giuridica rispetto a quanto previsto dai regolamenti, sulla quale lo scorso 11 settembre il Collegio di Garanzia del Coni, dal quale si attendeva una parola chiara e definitiva, non si è di fatto sbilanciato dichiarando solo l’inammissibilità dei ricorsi dei club di C (Catania, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana) ma senza entrare nel merito. Una mezza decisione bocciata dal Tar del Lazio che, interpellato da Ternana e Pro Vercelli, ha imposto al Coni di prendere nuovamente in esame la legittimità o meno delle pretese di ripescaggio. Il Collegio del Coni quindi, con 5 membri tutti nuovi rispetto al 15 settembre, si riunirà dopodomani (ore 14.30) per la riassunzione e il riesame dei ricorsi di Ternana e Pro Vercelli sul format della B, con una ulteriore udienza già fissata per lunedì 24 alle 14 per individuare le eventuali ripescate. Il rischio di tornare a 22 evidentemente è concreto, tant’è che ieri sera Lega B e Figc hanno chiesto a loro volta al Tar di bloccare l’udienza del 21 settembre. Una situazione ingarbugliata anche per le parole e i tweet dell’ex ministro Franco Frattini (presidente uscente del Collegio di Garanzia e dichiaratamente pro-Serie B a 22 ) che prima ha fatto intendere l’immediata sospensione del campionato cadetto, salvo poi ritrattare specificando che lo stop a scendere in campo riguarda (come confermato dalla Lega Pro) solo le 5 squadre di C ripescabili. «Noi non abbiamo ricevuto nessun tipo di comunicazione si limita a dire Andrea Rogg, amministratore delegato del Venezia Per noi non è cambiato nulla, il nostro volo è prenotato per la trasferta di sabato a Lecce». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Parola d’ordine: andare avanti senza timori di essere fermati. Per nessuna ragione. Il nuovo stadio del Venezia a Tessera si farà, nonostante le preoccupazioni serpeggianti fra i tifosi legate al rinvio di una settimana della prima Conferenza dei Servizi che vedrà sedersi venerdì mattina allo stesso tavolo, oltre al club arancioneroverde, anche Comune, Regione, Città metropolitana, Prefettura, ministero dei Beni culturali, Agenzia del Demanio, vigili del fuoco, Coni (Comitato olimpico), Enac (Ente nazionale aviazione civile), Save (aeroporto «Marco Polo»), Anas, Cav, Rfi, Usl 3 «Serenissima», Consorzio Acque Risorgive, Veritas, Venis, Enel-Terna, Avm, Italgas e Tim. Si tratta della prima tappa nell’iter burocratico avviato dal Venezia il 24 luglio scorso col deposito dello studio di fattibilità all’Ufficio protocollo di Ca’ Farsetti. Sarà il primo faccia a faccia fra le parti coinvolte, propedeutico alla delibera di pubblica utilità dell’opera che il consiglio comunale dovrà votare entro il 22 ottobre, dopo la quale il Venezia Calcio sottoporrà il progetto definitivo alla Regione. «Capisco le preoccupazioni dei tifosi — ammette il direttore generale Dante Scibilia — ma allo stesso tempo invito tutti alla calma. Gli allarmi per il rinvio della prima Conferenza dei Servizi mi sono parsi ingiustificati. Si è trattato di un posticipo di una sola settimana, nell’ambito di una collaborazione e di una volontà di andare avanti che non è mai venuta meno». E Scibilia precisa: «Le dichiarazioni del presidente Tacopina, che ha poi chiarito la sua posizione, manifestavano semplicemente un po’ di delusione più che giustificata dal dato di affluenza al “Penzo” nella prima partita con uno Spezia davvero modesto. Ma in tutto questo quadro non abbiamo mai smesso di lavorare. Le difficoltà ci sono, anche perché il progetto è ambizioso, ma invito tutti a riflettere. Quanto ha mantenuto questa società rispetto alle promesse fatte? Direi tutto, per cui credo che ci meritiamo un po’ di fiducia. E Tacopina non ha alcuna intenzione di mollare, anzi. È più determinato di prima, capisce l’importanza dello stadio a Tessera per lo sviluppo del progetto Venezia Fc». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Ritorna la difesa impenetrabile della passata stagione con il Benevento, con il trio Andelkovic-Modolo-Domizzi a presidiare l’area, ma il Venezia incassa tre reti in meno di un’ora. Paradossi del calcio, magari frutto di casualità, una di queste è che Bandinelli, autore di due gol e un assist, sarebbe forse partito in panchina senza l’infortunio che ha messo fuori gioco Nocerino. Lo scorso anno il Venezia è stato a lungo la miglior difesa della Serie B, solo i 5 gol rimediati alla penultima giornata a Cremona hanno spedito la difesa arancioneroverde (42 reti al passivo), alla spalle di Parma (37) e Palermo (39). Nella passata stagione il Venezia subì il primo gol al 43’della ripresa della trasferta di Avellino, ovvero alla quinta giornata, dopo 448′ d’imbattibilità, divisi tra Audero (358′), Russo (74′) e Vicario (14′), e, al di là dei cambi forzati tra i tre portieri (Audero in under 21, Russo infortunato), Pippo Inzaghi contò sempre sul “tridente” Andelkovic-Modolo-Domizzi. Se con Spezia e Padova, al di là del gol di Ravanelli, la difesa del Venezia ha concesso poco agli avversari, contro il Benevento è stato permesso qualche pallone d’oro di troppo, soprattutto in occasione del primo gol di Bandinelli e dell’1-3 fissato da Tello. È anche vero che la fase difensiva del Venezia sta cercando di trovare le alchimie giuste, tenendo conto che la filosofia tattica di Stefano Vecchi prevede un gioco più offensivo di quello di Pippo Inzaghi, che presentava due linee molto “strette” davanti ad Audero. Modolo, inoltre, è rientrato con il Benevento dopo aver saltato Spezia e Padova per l’infortunio alla caviglia, Andelkovic ha giocato in mezzo e non a destra con Spezia e Padova, prima con Bruscagin e poi con Coppolaro. Facendo la radiografia dei quattro gol incassati dal Venezia, si rileva che uno è arrivato su palla inattiva (Ravanelli) e uno da fuori area (il secondo di Bandinelli), mentre il primo e il terzo gol del Benevento sono scaturiti da errori difensivi su azioni nate dalle fasce. […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) Un anticipo di Scaglia al Tombolato lo si è avuto sabato scorso per Cittadella-Cosenza. Un abbraccio ai compagni, un saluto ai tifosi, prima del ritorno nella sua Torino. «Era una visita prevista. Non sono riuscito a vedere il debutto casalingo con il Crotone e nemmeno la prima trasferta a Carpi. Così ho deciso di prendermi il week end per tornare a salutare un po’ di gente e conoscere i nuovi arrivati che non avevo visto la sera della presentazione. Era giusto passare per Cittadella prima di tornare a Torino per finire la riabilitazione». Come ha visto i granata? «Direi bene, anche perché si è mantenuta l’identità di gioco di Venturato nonostante i tanti cambi del mercato. Non ho visto la partita più bella della vita perché dall’altra parte c’era un avversario che non badava certo allo spettacolo, ma il Cittadella ha fatto tutto quello che doveva fare in una partita ostica. E alla fine ha portato a casa i tre punti, che era la cosa più importante: mi sono complimentato un po’ con tutti». Il Cittadella viaggia a punteggio pieno: tre su tre in campionato, due su due in Coppa Italia. Eppure le quattordici partenze e i tredici nuovi arrivi ragionevolmente avrebbero richiesto un po’ di tempo per amalgamare l’ambiente. Si aspettava un inizio di stagione così pimpante o è rimasto sorpreso pure lei? «Sorpreso non tanto, perché anche due anni fa, al primo anno di B, avevamo cominciato la stagione davvero forte. Il nostro gioco è basato sulle idee dell’allenatore, sempre propositive, e i nuovi hanno subito capito cosa chiede loro Venturato. Sono andati via giocatori molto importanti, ma la struttura è rimasta la stessa, c’è gente con grande voglia di fare, e con questa mentalità e il lavoro, i risultati positivi arrivano». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Toh, chi si rivede. Tra i 3.855 spettatori presenti sugli spalti del Tombolato in occasione della partita col Cosenza di sabato scorso ce n’era uno che i tifosi del Cittadella hanno sicuramente notato: Filippo Scaglia. Il difensore centrale dopo la gara è rientrato nella sua Torino e proprio ieri ha svolto la visita di controllo di rito, a quattro mesi dall’operazione al crociato. Nei prossimi giorni, però, tornerà per restare. «Non ero riuscito a vedere né la sfida col Crotone né quella di Carpi, finalmente ho potuto esserci», racconta, raggiunto telefonicamente. «Ci tenevo a conoscere chi non avevo salutato nel giorno della presentazione ufficiale a luglio e, considerato che sono verso la fine del mio percorso di riabilitazione, era doveroso passare».Ma che squadra ha visto, quello che due stagioni fa era stato proclamato “miglior difensore” del campionato dai tecnici della categoria? «Ho visto un Cittadella che, nonostante i tanti cambi operati, ha mantenuto l’inconfondibile identità di gioco che ci ha saputo infondere il mister. Certo, non è stato l’incontro più bello a cui ho assistito nella mia vita, ma era impossibile che lo fosse, di fronte a una squadra che ha badato a chiudersi e non proponeva un calcio spettacolare. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo, pazientando e portando a casa il risultato». […] «Toccando ferro, tutto sta procedendo secondo i piani, persino meglio. La prossima settimana sarò a Cittadella per lavorare sulla forza al mattino e pian piano ricominciare con le sedute di tecnica al pomeriggio. Dopo un infortunio come il mio ci sono dei tempi da rispettare, ma finalmente riprenderò a respirare l’aria dello spogliatoio. Sarà importante l’esito della visita di metà ottobre, ma spero che da lì in poi si possa pensare al rientro vero e proprio a fine mese: a quel punto conteranno sempre di più le mie sensazioni. Guardare i compagni dalla tivù è la parte più brutta della convalescenza: ogni giorno che passa ho sempre più voglia di tornare assieme a loro».

Ore 11.00 – (Gazzettino) «Forse no considerato che i loro gol sono arrivati su palla inattiva, ed è una situazione che prepariamo e proviamo, sapendo di essere forti. Poi con i due centri di Ravanelli abbiamo portato a casa quattro punti, e va bene così». Lei, Bonazzoli e Clemenza siete quelli che finora avete giostrato in attacco e tutti e tre avete le qualità per fare bene anche sotto porta. «Senz’altro, l’abbiamo dimostrato in questo scorcio iniziale del campionato. Bonazzoli ha avuto qualche occasione con il Verona e per una questione di centimetri gli è stata annullata una rete che ci avrebbe permesso di vincere. Riusciamo a creare. E il gol arriverà». Magari c’è anche qualche ingranaggio da oliare ulteriormente nell’intesa. «Di sicuro si può sempre migliorare, dobbiamo fare qualcosa in più e siamo qui apposta. Abbiamo appena iniziato il campionato, che è lunghissimo. C’è tempo per crescere e per conoscersi ancora meglio e, ripeto, primo o poi il gol lo faremo». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Anche nella passata stagione Alessandro Capello ha faticato inizialmente a prendere le misure: solo con il Ravenna, alla settima partita, era infatti riuscito a sbloccarsi per poi laurearsi a fine stagione come il giocatore più prolifico del Padova, firmando tredici centri in campionato e due in Coppa. «Non avendo mai fatto la serie B, queste prime partite mi sono servite per abituarmi al livello della categoria. Poi un attaccante lavora sempre durante la settimana per arrivare a fare gol e quando non arriva è naturale che ci pensa un po’ di più, ma fino a un certo punto. L’anno scorso ho segnato, per cui non penso che sia un problema e sono tranquillo. Prima o poi, in un modo o nell’altro arriverà anche il gol. E sta a me andare a cercarlo. Spero che sia il prima possibile, anche se non è un’ossessione». È solo un caso che al momento abbiano segnato Capelli e Ravanelli?

Ore 10.40 – (Gazzettino) Lungo colloquio in campo prima dell’allenamento tra Bisoli e i giocatori ieri alla ripresa della preparazione, il tutto lontano da orecchie indiscrete. Per almeno mezz’ora Bisoli ha catechizzato i suoi, tornando certamente sugli errori che hanno comportato la sconfitta nella trasferta con la Salernitana. Terminato il faccia a faccia, è iniziata la seduta vera e propria con Pulzetti e compagni che si sono cimentati tra esercizi atletici e con il pallone. Unico assente Madonna, sempre ai box per un problema muscolare. Oggi la squadra si cimenterà in un’altra sessione di lavoro al centro sportivo della Guizza, nella quale si comincerà a mettere a fuoco la sfida con la Cremonese allenata dall’ex biancoscudato Andrea Mandorlini, nonchè padre di Matteo, che è in programma domenica sera all’Euganeo e che aprirà un trittico di gare in otto giorni che vedrà impegnati i biancoscudati con Foggia (turno infrasettimanale di mercoledì 26 settembre) e Pescara (lunedì 1 ottobre). […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Nuovo socio in vista nella compagine societaria del Padova. L’appuntamento è per lunedì alle 11.30 nella sede dell’Euganeo per la presentazione del personaggio in questione, del quale sono top secret al momento le generalità, che farà ingresso nel club di viale Nereo Rocco. Al suo fianco ci sarà naturalmente anche il presidente Roberto Bonetto che farà gli onori di casa e terrà a battesimo il nuovo collega. Le uniche notizie trapelate finora riguardo alla sua identità, è che si tratta di un imprenditore padovano e che è tifoso del biancoscudo. E il suo sarà un ingresso soft, nel senso che dovrebbe prendere possesso del cinque per cento delle quote, subentrando molto probabilmente a uno tra Giampaolo Salot e Filippo Pancolini che attualmente detengono ciascuno questa stessa percentuale. Non è dato a sapere per sapere chi tra Salot e Pancolini uscirà di scena in quanto solamente lunedì, come detto, sarà fatta chiarezza sull’avvicendamento in seno al club. La certezza è rappresentata dal fatto che la new entry non andrà a intaccare l’asse sempre più solido costituito da Bonetto, che continuerà a detenere il cinquanta per cento delle quote, e dal finanziere franco-armeno Joseph Oughourlian. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) E non ha aggiunto altro, preferendo tenere in sospeso anche il nome di chi, fra Giampaolo Salot e Filippo Pancolini, lascerà il Cda, per cui bisognerà aspettare l’inizio della settimana, all’indomani della gara con la Cremonese, per conoscere il volto nuovo che farà il proprio ingresso nel Padova. Da indiscrezioni, si tratterebbe di un imprenditore locale, grande tifoso del Biancoscudo, convinto ad accettare la proposta di Bonetto perché il progetto è serio e soprattutto duraturo. […] Archiviato senza trambusti il ko pesante di Salerno, Bonetto ha parlato anche della nuova ipotesi, sostenuta dall’ex ministro Frattini, che il Collegio di Garanzia del Coni, riconvocato per una nuova seduta venerdì, riveda tutto, dopo averlo bocciato, e deliberi il ritorno del format della B a 22 squadre. «Se decideranno in tal senso, noi presidenti delle 19 società iscritte regolarmente faremo a nostra volta ricorso. Non staremo con le mani in mano a subìre». Insomma, fra carte bollate e colpi di scena continui si preannuncia un autunno caldissimo.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Il Calcio Padova è solido, ha una proprietà in grado di garantire l’impegnativa gestione della Serie B senza problemi, tenendo i conti in equilibrio e guardando al settore giovanile come serbatoio vitale per il ricambio generazionale della propria rosa. In sintesi, ecco il pensiero di Roberto Bonetto, patron biancoscudato, dopo tre giornate di campionato. Ospite di “Tuttincampo spogliatoi”, la trasmissione condotta da Giorgio Borile su Tv 7 Triveneta il lunedì sera, il presidente ha annunciato l’ingresso di un nuovo socio nella compagine di viale Nereo Rocco. «L’azionista forte ce l’abbiamo (esplicito riferimento, pur senza nominarlo, a Joseph Oughourlian, salito al 40% del capitale azionario con l’ultima ripartizione delle quote, ndr)», ha detto ad un certo punto Bonetto, che detiene il 50%. «Ora si tratta di fare degli aggiustamenti per quanto riguarda le altre posizioni all’interno del club. Lunedì prossimo (ore 11.30) presenteremo all’Euganeo un altro socio, che rileverà uno dei due titolari del rimanente 10%».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Vista dalla panchina, la sconfitta di Salerno come si spiega? « Certe partite nascono e si sviluppano in un determinato modo, noi l’avevamo preparata come si deve, poi, dopo quel gran gol di Di Tacchio, le cose si sono complicate. Jallow, quando è entrato, ha fatto il resto, con la capacità di corsa che si ritrova. Ora bisogna resettare tutto e pensare solo alla Cremonese».Da dove riparte il Padova?«Dagli errori commessi, ma anche dalla voglia di riscatto. Non bisognerà, però, farsi prendere dalla frenesia, l’avversario è tosto e potrebbe approfittarne». […] Il Padova fatica a segnare con gli attaccanti… «Anche l’anno scorso successe la stessa cosa. Le punte vivono di momenti, noi abbiamo giocatori validi, che vedono la porta. E poi non importa chi segna, l’importante è che il Padova torni a vincere».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Luca Belingheri non è sicuro di giocare domenica sera contro la Cremonese, ma insieme a Simone Salviato è uno degli “ex” di sponda biancoscudata che vive la settimana precedente alla sfida con i grigiorossi di Mandorlini con una sensazione particolare: «Anche se sono stato lì una sola stagione, ho ricordi molto belli», confessa il centrocampista. «Una promozione esaltante dalla C alla B, così come lo è stata quella con il Padova l’anno successivo. Sono rimasti ben pochi dei compagni di quella squadra, ma rivedrò magazzinieri, massaggiatori e persone con cui mi sono trovato bene».Sulle difficoltà che attendono il Padova il 35enne di Lovere ha le idee chiare: «Una gara complessa, perché la Cremonese è stata costruita per fare molto bene in B. L’anno passato ha posto le basi per restare in categoria, adesso si è consolidata con molto elementi di esperienza, che hanno vinto campionati e fatto bene dove hanno giocato».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Mezz’ora di faccia a faccia, lontano da occhi e orecchi indiscreti, fra Bisoli e la squadra. Così ieri pomeriggio il Padova è tornato al lavoro, dopo la scoppola patita a Salerno e in vista della prossima sfida (domenica 23, alle ore 21) con la Cremonese. Unico assente Madonna.A proposito di Cremonese, sempre a Tv 7 Triveneta, Andrea Mandorlini, tecnico dei grigiorossi lombardi e papà di Matteo, reintegrato nella rosa biancoscudata dopo la partita con il Venezia, ha risposto così a Bonetto, che aveva elogiato la correttezza e la signorilità del figlio del mister di Ravenna: «Meno male che vi siste ricreduti sul suo conto!». Orgoglio di papà…Infine, stasera alle 18.30, appuntamento per tutti i tifosi all’Emporio Sport di via Marco Polo 19, ad Albignasego, dove verrà presentata la terza maglia stagionale.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Padre contro figlio. Succederà due volte, nel corso del girone d’andata dell’attuale campionato di Serie B e in entrambi i casi sotto i riflettori ci sarà il Padova. Andrea Mandorlini (padre) contro Matteo Mandorlini (figlio) domenica (sempre che il Coni venerdì non ribalti ancora una volta tutto) all’«Euganeo» in Padova-Cremonese. Pierpaolo Bisoli (padre) contro Dimitri Bisoli (figlio) sabato 6 ottobre alle 15 in Brescia-Padova. Storie e intrecci degni di una soap opera, equilibri delicati che si mescolano in un grande calderone di sentimenti e di scelte forti. Domenica ecco il primo piatto, dai sapori decisi, dai contenuti tutt’altro che banali, dai contorni tutti da definire. Con le scorie di una lunga estate e di un calciomercato che si è messo di traverso ad alzare la tensione. […] L’atteggiamento di Matteo è sempre stato impeccabile, mai una polemica, mai una piazzata, né in pubblico, né in privato. «Si è sempre comportato bene — conferma il presidente Roberto Bonetto — e alla fine è stato premiato con il reintegro in rosa». […]




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com