Live 24! Padova-Pescara, -3: si ritorna ad allenarsi alla Guizza, bisogna reagire…

Condividi

Ore 21.00 – (Il Piccolo) La Triestina ha deciso di allungare ulteriormente la durata della campagna abbonamenti. In seguito al grande interesse dei tifosi emerso soprattutto nelle ultime settimane, la società alabardata ha infatti deciso di estendere la possibilità di acquistare gli abbonamenti per il campionato 2018/2019, pertanto il dato già molto buono di 2724 tessere stagionali vendute, potrà ancora essere incrementato. Ma non solo: anche chi è già abbonato potrà avere un grande vantaggio se porterà un amico ad acquistare la tessera. Gli abbonati fino al 26 settembre che porteranno un amico ad acquistare la tessera stagionale, potranno infatti beneficiare dell’ingresso gratis in occasione della giornata rossoalabardata, che come noto prevede l’ingresso a pagamento per tutti gli abbonati ad una partita interna di campionato. […]

Ore 20.40 – (Il Piccolo) Se da un lato ci pensano sentenze, ricorsi e imprevisti ad allontanare la gente dallo stadio, alcune volte fortunatamente bastano le parole emozionate e sincere di un giovane all’esordio con la maglia della sua città, per riappacificare l’animo del tifoso tempestato da dubbi e a volte esasperato dalle novità. «È’ stato uno dei giorni più belli della mia vita, ho provato una emozione grandissima». Sono le prime sensazioni di Luca De Panfilis, classe 2001, impiegato da Pavanel nei minuti finali . Parole dense di significato, facilmente affiancabili alla gioia di Luca Pizzul per quella firma triennale sul primo contratto da professionista. Dettagli che aiutano a cementare quell’identità intrisa dei colori della città voluta dalla società.Un esordio con alcune buone giocate nel nuovo Rocco, momenti destinati a rimanere a lungo negli occhi del giovane ragazzo. «E’ il sogno di ogni triestino esordire in uno stadio così, con questa maglia. Sono contentissimo”.Che effetto ti ha fatto vedere la curva Furlan? «I tifosi della Triestina sono unici, vedere quella curva regala una grande emozione. Il mio sogno è segnare sotto quella curva». […]

Ore 20.20 – (Il Piccolo) In queste prime tre giornate non ha ancora giocato, ma presto troverà sicuramente spazio anche lui. Del resto lo scorso anno è stato addirittura il classe 1999 con il maggior minutaggio in serie C tra i ragazzi della sua stessa età (31 presenze): stiamo parlando ovviamente di Luca Pizzul, che proprio ieri ha firmato con la Triestina il suo primo contratto da professionista. La società alabardata si tiene quindi ben stretto il promettente terzino sinistro triestino e ha raggiunto con lui un accordo di durata triennale: Pizzul ha firmato infatti un contratto con scadenza giugno 2021. Un traguardo tanto importante quanto meritato per le qualità umane e tecniche dimostrate, che nonostante la giovane età può già vantare al suo attivo ben 68 presenze.

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Quanto vale per il futuro della Triestina la partita vinta contro il Ravenna? Per il futuro è troppo presto per dirlo. Primo perché nessuno ha la sfera di cristallo e secondo perché le squadre non si possono misurare fino a quando non hanno un curriculum di almeno una decina di partite. Ma per quanto riguarda il presente la vittoria di mercoledì sera ha una valenza importante. Guardare la classifica dopo nemmeno due settimane di torneo ha senso soltanto per alimentare le suggestioni (di cui il calcio anche campa) dei tifosi. I tre punti non sono sempre conseguenti ad aspetti tecnici e tattici ma alimentano il morale dell’ambiente. Sul piano della prestazione tanto la prova di Rimini aveva evidenziato un’Unione con poco equilibrio tattico e di atteggiamento, quanto quella del Rocco con il Ravenna ha evidenziato il contrario. La Triestina ha saputo attendere, ha gestito il match non sul piano della manovra ma nella capacità di rimediare ai propri errori e di enfatizzare quelli commessi dagli avversari. Questione di episodi, come il gol segnato in avvio, ma anche di schieramento. Dal 15 luglio Pavanel sta lavorando con tre uomini a centrocampo e un trequartista (tanto per dargli un nome forse non appropriato) cha faccia da collante con i due attaccanti. La presenza di Bracaletti sin dall’inizio ha confermato che con lui in campo quel tipo di assetto a lungo provato garantisce maggior equilibrio. Petrella in quel ruolo si dà molto da fare ma al momento è meno efficace nell’economia della squadra anche se può dare un qualcosina in più sul piano dell’incisività offensiva. Quindi par di capire che in questo momento se l’allenatore sceglie di far giocare assieme alle altre due punte un attaccante (Petrella o Procaccio) questo deve stare al loro fianco. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Anche con il Sudtirol, la scorsa stagione, Leonardo Candellone era andato a segno subito, appena arrivato a gennaio, nel match di Fermo, deciso proprio dal suo gol. Con la casacca dei sudtirolesi si fermò a quota 4 in 15 partite. A Pordenone, con il gol realizzato mercoledì ai danni della Vecomp Verona (1-0 il risultato finale), l’ex torinista ha già segnato 3 reti (delle 5 totali messe a segno dai ramarri) nelle prime 3 gare della stagione e guida la classifica dei cannonieri davanti a Beccaro e Bracaletti della Triestina, Olcese della Vis Pesaro e Cori del Monza, tutti con due centri. […] Candellone non perde però la capacità di autocritica. «Avrei potuto farne un altro – dice con grande modestia -, ma non sono stato abbastanza lucido. Non ho visto il portiere uscire: avrei dovuto calciare di prima. Comunque ci avrei messo la firma se mi avessero detto: farai 3 gol nei primi 270’». […] Il bomber torna poi sul match di mercoledì. «La Virtus si è presentata al Bottecchia da ultima della classe, ma ci ha messo spesso in difficoltà. Questo a testimonianza del fatto che il campionato di serie C è tosto. Non c’è mai nulla di scontato. Poi è anche vero che noi non abbiamo fatto una grandissima partita sotto il profilo del gioco. Però credo si sia visto che sul piano dell’impegno ce l’abbiamo messa tutta, nessuno ha mollato di un solo centimetro». I ramarri non sono partiti in prima fascia nei pronostici all’inizio del campionato, ma dopo tre partite il nome della squadra di Tesser comincia a circolare. Anche in considerazione del fatto che le supposte grandi (FeralpiSalò, Vicenza e Triestina, oltre alla Ternana che non è ancora partita) hanno vissuto un inizio inaspettatamente difficile. «Dove potremmo arrivare? Ce lo dirà il tempo. Noi intanto pensiamo al Rimini. Nessuno ci ha posto né traguardi né limiti. L’importante sarà non aver rimpianti ed essere certi alla fine di aver dato tutto quello che potevamo dare». […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) In passato ha detto di ispirarsi ad Andrea Belotti. Perché il “Gallo” è una punta moderna, che sa muoversi in area, ma lavora anche per la squadra. Nella sua scelta ha inciso pure il fatto che, come lui, il centravanti bergamasco giocava nel Torino. Non si sa se Leonardo Candellone ripeterà il percorso del bomber granata, partito dall’Albinoleffe in serie C e arrivato in A. Tuttavia si può dire che l’ex attaccante della Primavera del Toro, classe 1997, ha imboccato la strada giusta. Del Pordenone capolista nel girone B di Lega Pro lui è uno dei segreti: è il capocannoniere del campionato con tre gol in altrettante partite e ha sorpreso tutti, in particolare quelli che consideravano i neroverdi privi di un goleador di categoria. Mantenere la media di una rete per match non è facile, ma chissà: anche il genoano Piatek sembrava doversi fermare. È già a sei centri in sei incontri. […] Domani, alle 10.30, la rifinitura lontano da sguardi indiscreti. Lo staff deve ancora rinunciare a Germinale e Misuraca e, per evitare ad alcuni giocatori la quarta partita di fila in dieci giorni, sta pensando a un po’ di turnover. Non è escluso che trovino spazio dal 1′ Florio (sulla corsia di destra), Damian (a centrocampo) e Berrettoni (sulla trequarti o al posto di Magnaghi davanti). Si è chiusa dopo cinque giornate e otto punti l’avventura a Palermo dell’ex trainer del Pordenone Bruno Tedino. Fatale per lui, e per il suo vice (anche lui ex neroverde) Carlo Marchetto, la sconfitta di Brescia nel turno infrasettimanale di serie B. Il patron dei rosanero Maurizio Zamparini ha così deciso di affidarsi nuovamente a Roberto Stellone, che già la scorsa primavera sostituì Tedino alla guida del team.

Ore 18.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.10 – Qui Guizza: partitella finale in corso.

Ore 17.50 – Qui Guizza: prime prove anti-Pescara.

Ore 17.30 – Qui Guizza: lavoro a parte per Salviato.

Ore 17.10 – Qui Guizza: si passa al lavoro col pallone. Assente Madonna.

Ore 16.50 – Qui Guizza: lavoro atletico.

Ore 16.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Contro il Rimini il Vicenza ha centrato il terzo pareggio in altrettante gare, e anche stavolta il punteggio sta stretto alla squadra berica che ha anche rischiato di perdere considerato che i romagnoli erano passata in vantaggio con un autogol di Bonetto al 91’. «Abbiamo sbagliato tante occasioni da rete — sottolinea Maurizio Salomoni, presidente del centro di coordinamento club biancorossi — ma la squadra ha dato tutto, ha lottato e questo la tifoseria lo ha apprezzato». La classifica vede il Monza e il Pordenone a 9 punti, il Sudtirol a 7, e la Triestina a 6, in attesa di vedere la corazzata Ternana iniziare il campionato: «Noi siamo solo a tre ma la strada è lunga e la classifica adesso ha un valore relativo — spiega il massimo esponente del tifo biancorosso – nella scorsa stagione alla quarta giornata il Vicenza era primo con 10 punti e alla fine si è salvato dalla serie D solo grazie allo spareggio». Il problema è che la squadra crea tanto ma non fa gol: «Il modulo 4-2-3-1 fa giocare bene la squadra ma finalizza poco — spiega Alessandro Sperotto che in curva sud non si perde una partita da anni — per questo mister Colella dovrebbe valutare la possibilità di giocare con due punte, Arma e Maistrello insieme». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «La fame di noi senatori? La nostra mentalità vincente l’abbiamo ampiamente dimostrata e non si perde da un giorno all’altro, battiamo il Livorno (domani al Penzo, ore 18, ndr) e cominciamo ad invertire la rotta». Non vede l’ora, Agostino Garofalo, di dimostrare come le motivazioni della vecchia guardia arancioneroverde siamo quelle di sempre, al top anche dopo il primo trionfale triennio del Venezia targato Tacopina. «Quest’estate in campo e fuori la società ha iniziato un nuovo corso, ma le novità non c’entrano nulla con le tre sconfitte di fila la schietta analisi del terzino di Torre Annunziata, domani 34enne Certo, sembrava impossibile potesse capitarci un filotto negativo, del tutto inedito perché questa squadra ha sempre ottenuto risultati, quando ha fatto per bene ciò che sa fare. Evidentemente nelle ultime tre uscite abbiamo commesso degli errori banali sui quali stiamo lavorando sodo». Quanto a motivazioni, dunque, nulla è cambiato e nello spogliatoio lagunare non è subentrato alcun appagamento dopo aver sfiorato la Serie A. «Da questo momento negativo ne usciremo da grande gruppo quale siamo. Giocare subito l’infrasettimanale dopo il ko in rimonta di Lecce sarebbe stato meglio, ma quella voglia di cancellarlo e tornare a vincere sono certo ci spingeranno contro il Livorno, avversario da azzannare con la bava alla bocca. Abbiamo grinta e voglia di rivalsa da vendere, dovremo però essere bravi ed usarle con intelligenza visto che di recente ai nostri avversari basta davvero poco, troppo poco per punirci. Sabato non sbaglieremo». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Finalmente corre. Si allena con il gruppo. Sgomita e cerca di mettere il suo indiscutibile talento al servizio della squadra. Chi aveva visto all’opera Harvey St. Clair nei primi giorni del ritiro estivo, del resto, si chiedeva fino a ieri cosa mai fosse accaduto a quel ragazzo scozzese così attento anche ai particolari, eppure perso nei meandri di un infortunio e di una piccola crisi di adattamento a un nuovo campionato, a un nuovo paese, a una nuova realtà. Crisi prevista quanto si vuole, eppure il mistero andava per forza di cose svelato. Innanzitutto una lesione muscolare arrivata proprio nel bel mezzo della preparazione, quando serviva essere sul pezzo e rimanere aggrappati alle cadenze del nuovo corso. «Sicuramente l’infortunio ha rallentato il mio inserimento nella rosa — ammette St . Clair — ma sono cose che capitano nel corso della preparazione. Ho avuto questo problema muscolare, ma adesso sto bene e sono pronto a rendermi utile alla squadra e all’allenatore». […] Inizialmente Vecchi aveva accarezzato l’idea di impiegarlo da mezzala offensiva, ma poi l’ha accantonata. In un successivo momento l’ha impiegato da trequartista, mentre c’è sempre viva l’opzione di esterno alto in un attacco a tre punte. L’allenatore, però, non ha quasi mai optato per il 4-3-3 e il mistero è ancora fitto. «Sono io a dover dare qualcosa di più — ammette St. Clair — la cosa più importante è che adesso sto bene e che mi sento pronto. Contro il Livorno, se il mister vuole, potrei dare una mano alla squadra e ai compagni, altrimenti non ci saranno problemi e rispetterò le scelte del mister». […]

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) […] «Queste tre sconfitte consecutive ci fanno male e ci fanno pensare» osservato Agostino Garofalo, terza stagione in arancioneroverde, «quello che ha messo in campo il Venezia nelle ultime tre partite non è stato sufficiente per portare a casa punti. Quindi, dobbiamo dare qualcosa in più. A cominciare dalla partita di domani contro il Livorno perché per noi è diventato un appuntamento già fondamentale». Pur conservando il 3-5-2 di Inzaghi, Vecchi ha chiesto un atteggiamento diverso, meno attendista e più propositivo. «Vecchi ci chiede un pressing più offensivo, mentre con Inzaghi facevamo fare di più la partita agli avversari e riuscivamo a far male nelle ripartenze. Personalmente condivido quanto ci sta chiedendo Vecchi, però bisogna essere sempre al top della condizione: andare a prendere gli avversari, poi dettare il tuo ritmo e il tuo gioco nella metà campo avversaria, non sempre è facile. Questa è comunque una squadra, secondo me, che può sviluppare questo tipo di gioco. Logico che non possiamo permetterci di subire gol come il secondo di Lecce. Arrivando da due sconfitte, quella di Padova e poi in casa con il Benevento, ci stava bene anche il punto». […] «Nelle ultime tre partite siamo mancati in qualcosa, senza dubbio, perché una squadra come la nostra non può inanellare tre sconfitte consecutive. È fondamentale fare di più avere più attenzione, più voglia, più rabbia. Dobbiamo azzannare nuovamente l’avversario per novanta minuti, senza mai abbassare l’attenzione, perché ci siamo resi conto che in questo periodo ogni nostro errore viene sistematicamente punito» dice ancora Garofalo, «bisogna cambiare rotta già domani contro il Livorno e portare punti alla nostra classifica. Siamo solo alla sesta giornata, ma è già una partita fondamentale per il Venezia».

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) […] Domenica al Comunale arriva il Campodarsego in quello che sarà il big match della terza giornata: entrambe le formazioni guidano la classifica a punteggio pieno. Un esame difficile per gli uomini di mister Nicola Zanini: «Sarà una gara che ci metterà sicuramente alla prova», dice il tecnico ex Vicenza, «Affronteremo un avversario molto forte e dotato di ottime individualità. Una compagine ben allenata, che negli ultimi anni è sempre stata protagonista e che è decisa a restare ai vertici. Assieme ad altre quattro o cinque squadre è secondo me la più attrezzata del nostro girone». I giallorossi, però, non hanno alcun timore reverenziale: «Siamo contenti del cammino fatto finora. C’è da migliorare in diversi aspetti, ma i ragazzi stanno bene: sono soddisfatto di come lavorano durante la settimana, vedo uno spirito positivo all’interno del gruppo e questo è un punto di partenza importante. Finora siamo stati autori di buone prestazioni e abbiamo fatto risultato. Nello spogliatoio si respira entusiasmo, ma nella misura giusta: sappiamo che si deve restare con i piedi per terra, perché siamo solo al primo chilometro di una maratona estenuante». Mister Zanini vuole che anche dopodomani l’Este scenda in campo con uno spirito combattivo: «Noi non ci poniamo limiti e non partiamo mai sconfitti. Domenica scorsa a Tamai abbiamo conquistato i tre punti grazie a un 1-0 sofferto, mettendoci grande determinazione. Dobbiamo pensare a dare il massimo gara per gara, senza nessuna paura. Contro il Campodarsego mi aspetto una squadra che voglia giocarsela alla pari».

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Il derby tra Este e Campodarsego si avvicina e la trepidazione è palpabile in casa biancorossa. Non soltanto perché si tratta dell’unica altra squadra padovana del girone C. Ma perché si colloca, proprio come il Campo, in vetta alla classifica a punteggio pieno. Pertanto dopo l’ottimo esordio, oltretutto contro squadre ostiche, i Gabbiani sono attesi a un’altra importantissima prova.«Loro hanno giocatori di qualità ma soprattutto sono più rodati come squadra», spiega il presidente del Campodarsego Daniele Pagin, «Mentre noi, in virtù di tutti i nuovi innesti arrivati quest’estate, dobbiamo ancora raggiungere un amalgama completo». Pagin si riferisce in particolare ai reparti d’attacco e centrocampo: «L’intesa non è ancora perfetta, capita a volte che i giocatori non riescano a coordinarsi in tempo per un lancio o un passaggio in profondità. Ma è una questione di tempo, la volontà e l’impegno non mancano e sono convinto che la raggiungeranno. E poi la difesa mi dà sicurezza, per i due centrali d’esperienza (Leonarduzzi e Colman Castro) rimasti dall’anno scorso che costituiscono una garanzia. Nel complesso, cioè, ho visto che sono stati trovati la quadra e un proprio gioco e sono contento». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Il Cittadella domani a Lecce non potrà contare sulla guida del suo allenatore, Roberto Venturato. Il tecnico granata martedì sera nel turno infrasettimanale contro il Benevento è stato allontanato dal rettangolo di gioco sul finire della partita e il giudice sportivo l’ha squalificato per un turno. Venturato dopo la gara aveva detto di aver fatto presente agli ufficiali di gara che al Cittadella erano stati negati tre rigori nelle ultime due partite, senza offendere nessuno (infatti non sono riportate nella delibera del giudice sportivo). Gli episodi contestati ai quali si riferisce l’allenatore granata sono quelli ai danni di Iori e Panico nel corso della partita di La Spezia (entrambi strattonati dall’avversario di turno), quindi il contatto in area tra Settembrini e il difensore Billong del Benevento. C’erano dubbi anche sul tocco di mano di Volta sulla conclusione ravvicinata di Finotto, ma pure nell’occasione l’arbitro aveva lasciato correre. La somma degli episodi ha fatto traboccare il vaso di Roberto Venturato, mai espulso in carriera per proteste. Sarà dunque il suo vice Edoardo Gorini a dirigere la squadra nella trasferta di Lecce, ultimo impegno del Cittadella prima di una lunga sosta. I granata infatti torneranno in campo soltanto il 20 ottobre al Tombolato, quando ospiteranno il Brescia dell’ex portiere Enrico Alfonso. […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) […] Ma quale volto avrà il Cittadella in Puglia? La gara contro la corazzata Benevento ha attestato che in questo momento ci sono alcuni giocatori di cui il Citta non può privarsi e lo si è visto con nitidezza dopo i cambi operati nella ripresa, che hanno consentito di mettere alle corde l’avversario. Di sicuro in difesa i margini di manovra sono limitati: dopo il turno di riposo, sulla corsia mancina dovrebbe tornare Benedetti, ma per il resto il reparto resterà invariato, considerato che l’elenco degli indisponibili continua a comprendere Cancellotti, Scaglia, Camigliano e Adorni.A centrocampo si è visto come non sia il caso di rinunciare alla verve di Settembrini, che martedì sera con il suo ingresso ha dato la scossa alla squadra sul centrodestra, al di là del contestato episodio del mancato rigore. Probabile che a capitan Iori vengano chiesti gli straordinari, mentre sul centrosinistra dovrebbe ritornare Branca. Ma è soprattutto davanti che, dopo la mini-rivoluzione degli ultimi due turni, è attesa la “restaurazione”, con Schenetti sulla trequarti dietro alla coppia Scappini-Finotto. Il primo dei due è stato fatto rifiatare nelle ultime giornate, pur non avendo problemi fisici. Il secondo ha contribuito a rivitalizzare la ripresa con il Benevento, offrendo quel punto di riferimento offensivo che prima era mancato.Senza di loro, il Citta non ha segnato per due partite di fila, interrompendo una striscia positiva che l’aveva visto andare in rete per 5 incontri consecutivi fra Coppa e campionato. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Riflettori puntati sulla designazione arbitrale, dopo le polemiche degli scorsi giorni. A dirigere il match tra Lecce e Cittadella sarà il trentenne Antonio Giua di Olbia, alla terza esperienza con la squadra granata dopo le due della passata stagione: il 2-2 con l’Avellino (quello del famigerato rigore sbagliato da Litteri a tempo scaduto, col conseguente contropiede del pari firmato da Laverone) e il 2-0 al Pescara dello scorso marzo (e anche qui ci fu un penalty, trasformato da Iori). Si tratta dunque di un fischietto giovane, che non ha remore nell’assegnare i tiri dal dischetto quando lo ritiene opportuno. Dopo la trasferta di Lecce gli uomini di Venturato non avranno impegni ufficiali sino alla sfida casalinga con il Brescia del 20 ottobre (in mezzo ci saranno il turno di riposo e la sosta del campionato per gli impegni della nazionale). Intanto, la Lega B ha comunicato le gare soggette ad anticipi e posticipi dalla nona alla dodicesima giornata: solo una riguarda il Citta, che disputerà il derby con il Venezia alle ore 15 di domenica 11 novembre. Nessuna variazione per il Padova.

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Roberto Venturato non sarà in panchina a Lecce domani. Al via del Mare, infatti, sarà il vice Edo Gorini, a guidare il gruppo visto che l’allenatore del Cittadella è stato squalificato ieri per una giornata dal giudice sportivo. Questa la motivazione: «per avere, al 34’ del secondo tempo, ripetutamente contestato l’operato arbitrale e rivolto agli ufficiali di gara espressioni irriguardose». E così il Cittadella sarà privo sia di Venturato che di Stefano Marchetti. Il dg, infatti, è solito seguire la squadra a bordocampo ma non potrà farlo fino al 18 ottobre dopo l’espulsione di La Spezia. Nel frattempo la squadra si prepara alla partita dopo le due sconfitte rimediate contro Spezia e Benevento. Venturato è pronto a rilanciare il duo Finotto-Scappini in attacco e quasi sicuramente ci sarà spazio per Schenetti da trequartista. A centrocampo, invece, Manuel Iori avrà un turno di riposo: al suo posto dovrebbe essere impiegato Pasa, ma c’è la possibilità che venga lanciato dall’inizio il giovane Maniero. Ancora fuori causa Scaglia e Adorni, in difesa probabile conferma per il tandem Frara-Drudi, con il ritorno dal primo minuto di Benedetti al posto di Rizzo. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Da fuori, l’impressione è che manchi un regista, mentre gli attaccanti sono ancora a caccia del primo sigillo. «E’ normale che oggi dopo tre risultati balordi si vada a vedere che manca il gol degli attaccanti e il vertice basso, quando invece dopo Verona e Venezia a nessuno era passato per la testa. In questo momento stiamo cercando di capire con lo staff tecnico cosa può essere successo dopo la sosta, perché ci siamo ripresentati meno brillanti: si tratta di un calo fisico o mentale, forse pensavamo di essere diventati improvvisamente bravi. Per il resto sono convinto che gli attaccanti si sbloccheranno dato che anche l’anno scorso nelle prime sette partite aveva realizzato solo un gol Chinellato, dopodiché sono arrivati i sigilli di Capello e Guidone. Avverrà lo stesso anche quest’anno». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Sull’atteggiamento rinunciatario della squadra nel secondo tempo aggiunge. «Non è di sicuro il mister che chiede ai ragazzi di arretrare, dato che chiede di aggredire magari non altissimi, ma neanche stando bassi come l’altra sera e con la Cremonese. E’ dovuto a una concatenazione di fattori: la forza di disperazione dell’avversario, un calo fisico, un fattore inconscio. Si tratta di trovare un rimedio dato che dobbiamo tornare a essere quelli ammirati nei derby». «Abbiamo bene in testa che l’obiettivo è mantenere la categoria, e forse quest’anno è ancora più difficile delle stagioni precedenti. Di comune accordo con la società abbiamo allestito una formazione con tanti giovani, sappiamo che il percorso è lungo e faticoso. Probabilmente le prime due partite hanno illuso di poter fare meno fatica di quanto avevamo messo in preventivo, invece questo campionato è difficile. Ripeto, l’importante è avere in testa l’obiettivo e rimediare agli errori che ci hanno portato a raccogliere solo un punto nelle ultime tre gare. Dobbiamo alzare la guardia, senza comunque fasciarci la testa». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Dobbiamo analizzare con serenità come mai siamo tornati dopo la sosta meno brillanti rispetto ai due derby». Un punto in tre gare, contro i quattro raccolti con Verona e Venezia, sono le due facce del cammino dei biancoscudati in questo primo scorcio di campionato, tanto da indurre lo staff ad approfondire la questione come si evince dalle parole di Giorgio Zamuner. «Abbiamo rivisto la partita durante il ritorno in treno: dopo un buon primo tempo, ci siamo abbassati un po’ troppo anche se fino alla punizione che ha portato al pareggio del Foggia non avevamo corso pericoli. Quell’episodio ha cambiato l’inerzia della gara, loro hanno preso coraggio e noi ci siamo ulteriormente abbassati. Poi il 2-1 nasce da una prodezza di Cicerelli e da una nostra lettura sbagliata. Dobbiamo trovare un rimedio in fretta analizzando cosa ci ha fatto perdere almeno due-tre punti nelle ultime gare».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Più che una questione di atteggiamento, credo che la sfida di Salerno abbia minato qualche nostra certezza. Basti pensare che una volta era molto difficile colpirci su calcio piazzato e adesso invece siamo più vulnerabili. È un problema mentale, dobbiamo assolutamente ripristinare la rabbia agonistica e l’aggressività che abbiamo sfoggiato a inizio stagione».Ma è possibile che sia bastata una sconfitta per far traballare le fondamenta di una squadra forgiata anche dalla splendida cavalcata vincente della scorsa stagione? «Probabilmente le prestazioni e i risultati che abbiamo ottenuto nelle prime due partite avevano illuso la squadra che la stagione fosse più facile del previsto. Ma non è assolutamente così. Non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo che è soltanto quello della salvezza. Ed è un obiettivo che si raggiunge attraverso un cammino faticoso e fatto di sacrifici. Per questo è necessario ritrovare subito la determinazione giusta, che è un po’ mancata ultimamente». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Ieri, durante il viaggio di ritorno da Foggia in treno, il direttore generale Giorgio Zamuner ha rivisto con calma la partita dello “Zaccheria”, che ha avuto un andamento anomalo.«Si è detto che dopo un buon primo tempo siamo spariti, ma non è stato proprio così», analizza il d.g, «abbiamo sofferto molto i primi cinque minuti, poi una volta trovato il vantaggio siamo stati bravi a controllare la partita e potevamo anche affondare per il raddoppio. Quindi il Foggia è tornato a metterci in difficoltà sul finire del primo tempo. A inizio ripresa ci aspettavamo che attaccassero a testa bassa, invece abbiamo contenuto bene fino al gol del pareggio. Lì è cambiata la sfida. A quel punto siamo come andati in panico, abbiamo difeso male e alla fine siamo usciti sconfitti».Un atteggiamento che non si era mai visto prima del k.o. subìto contro la Salernitana, dopo il quale il Padova è sembrato affrontare con piglio più rinunciatario le partite. Soprattutto dopo essere andato il vantaggio, visto che sia contro la Cremonese che a Foggia i ragazzi di Bisoli non sono riusciti a difendere o incrementare l’1-0.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La distanza che separa Montebelluna da Foggia non è solo quella dei 714 chilometri di Google Maps. Tra Montebelluna e Foggia ci sono 4 anni, 3 categorie diverse scalate, 101 presenze e 7 gol. Davide Mazzocco, ormai da tre stagioni, è l’ultimo reduce dal vittorioso campionato di serie D che segnò la rinascita biancoscudata dopo il tracollo di Penocchio e Cestaro. Davide Mazzocco fu una colonna di quella squadra, ad appena 19 anni, risultando tra i protagonisti sia per il lavoro in mezzo al campo che per la sua presenza in fase offensiva. A Montebelluna, proprio nel settembre di 4 anni fa, segnò il suo primo gol in biancoscudato.A Foggia, mercoledì scorso, si è ripetuto all’esordio in B, trovando la rete del momentaneo vantaggio e centrando un altro record personale, visto che è riuscito ad andare a segno con la maglia del Padova in tre categorie diverse. Il centrocampista di Quero è cresciuto passo dopo passo, ha resistito a tanti momenti di crisi, firmato due rinnovi contrattuali e anche questa settimana si è fatto trovare pronto non appena Bisoli l’ha chiamato in causa dopo che l’aveva spedito in tribuna per tre partite di fila. Un sogno realizzato anche se un po’ appannato dalla sconfitta biancoscudata che non gli ha permesso di vivere a pieno la gioia del primo gol in B. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è rientrato in città soltanto ieri attorno alle 15 e oggi tornerà ad allenarsi alla Guizza. C’è da preparare il prossimo impegno casalingo di lunedì (ore 21) all’Euganeo contro il Pescara, per il quale la società ha già fatto partire la prevendita online e nei consueti punti Listicket, mentre mentre i botteghini dell’Euganeo apriranno dalle 19 di lunedì.Intanto sono stati comunicati gli orari delle gare dalla nona alla dodicesima giornata. In questo periodo il Padova giocherà sempre di sabato alle 15 (contro Spezia, Cittadella e Ascoli) a parte il turno infrasettimanale previsto per martedì 30 ottobre alle 21 a Perugia.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un punto in tre partite, ma nessun dramma. Niente, insomma, che già non si sapesse all’inizio del campionato, quando tutti i pronostici indicavano come per il Padova la salvezza fosse l’unico obiettivo plausibile. Dopo il ko di Foggia, ecco il primo pit-stop: cinque punti in cinque partite, media di uno a giornata, potrebbe non bastare per galleggiare sopra la zona pericolo. Che fare, dunque? Ripartire da quello che di positivo si è visto allo Zaccheria, dove ancora una volta la squadra ha giocato un ottimo primo tempo, salvo poi cedere di schianto alla distanza, anche a causa di un baricentro che lentamente si abbassa, vuoi per i cambi conservativi di Pierpaolo Bisoli, vuoi per la paura di sbagliare che, in una squadra giovane, è sempre dietro l’angolo. «La categoria è questa — spiega il direttore generale Giorgio Zamuner — bisogna capire che, appena si abbassa l’intensità anche di poco, le avversarie ti puniscono. Dobbiamo imparare dai nostri errori e tornare quelli delle prime due giornate, quando avevamo ben figurato e ben giocato contro Verona e Venezia. Insomma, dobbiamo ritrovare lo spirito del derby». Il dg, però, spiega il perché delle assenze dalla lista dei convocati per Foggia di Della Rocca, Pinzi, Cisco e Vogliacco senza fare giri di parole. «Siamo in 27 e per forza di cose vanno fatte delle scelte — argomenta Zamuner — per quanto riguarda Pinzi l’allenatore ha fatto una scelta tecnica, motivata da quello che vede in allenamento. Della Rocca aveva lamentato un piccolo problema muscolare dopo la partita con la Cremonese ed è stato deciso di lasciarlo fuori, per Vogliacco stesso discorso perché aveva accusato qualche acciacco. E su Cisco ha già spiegato tutto Bisoli. Il mercato? Fino a gennaio non toccheremo nulla». […]




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com