Live 24! Brescia-Padova, va in scena la “sfida in famiglia”: mister Bisoli vuole invertire il trend

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Ore 14.30 – (Gazzettino) Un week end senza calcio per il Cittadella al quale il calendario ha imposto il turno di riposo. L’occasione giusta per fare un bilancio delle prime sei giornate di campionato con il capitano granata Manuel Iori. «C’è sempre da migliorare, soprattutto all’inizio. Valuto comunque in maniera positiva il nostro avvio di campionato. Abbiamo fatto benissimo nelle prime tre partite dove abbiamo vinto, ma anche nelle successive sconfitte con Spezia e Benevento il Cittadella si è comportato bene. Non è stato messo sotto e ha cercato di puntare al risultato. Alla resa dei conti siamo stati penalizzati forse da qualche episodio dubbio che poteva evitarci la sconfitta». Gli episodi ai quali si riferisce Iori sono ancora sotto gli occhi di tutti. Il capitano granata però chiede di andare oltre. «Bisogna essere più bravi e forti, non dobbiamo permettere agli avversari e a nessun altro di compromettere il nostro lavoro. Lo dico senza polemizzare: il Cittadella può fare bene in ogni circostanza». Anche quando ci sarà da stringere i denti durante i novanta minuti o nell’arco della lunga stagione cadetta. «Soprattutto quando andremo in difficoltà oppure gli altri ci costringeranno a soffrire. Faccio l’esempio di Lecce, dove stavamo perdendo 1-0 per un episodio dubbio, mentre dalla nostra parte un’analoga situazione non è stata interpretata nella stessa maniera. Nonostante tutto questo, il Cittadella ha avuto le opportunità di pareggiare prima e poi anche di vincere l’incontro. Fossimo stati più decisi in determinati frangenti, saremmo tornati con una vittoria, anche a discapito di qualche decisione dubbia». Tra dare e avere, parlando di fortuna ed episodi, il Cittadella è in credito? «La fortuna la devi portare dalla tua parte con la forza. Certe decisioni invece potevano essere interpretate diversamente, ma dobbiamo prenderne atto e considerarle parte del calcio giocato: dobbiamo concentrarci solo su di noi, sul lavoro che stiamo facendo, che mi sembra molto buono. Il Cittadella ha tutte le potenzialità per fare bene, come del resto ha dimostrato». […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Comunque vadano a finire le partite di oggi, il settimo turno di campionato lascerà il Cittadella dentro alla zona playoff. Dovessero anche imporsi le squadre che ora sono più vicine ai granata tra quelle dietro in classifica – come il Brescia, che alle 15 se la vedrà col Padova, lo Spezia, di scena alla stessa ora a Livorno, o una fra Palermo e Crotone, in campo alle 21 – comunque capitan Iori e compagni, ora quinti in classifica con 10 punti, rimarranno fra le prime otto, nonostante la giornata di sosta appena vissuta. Una constatazione che consente di guardare con ulteriore ottimismo verso la partita del 20 ottobre col Brescia.Ieri il gruppo ha completato la settimana di allenamenti tornando a lavorare al Tombolato, dopo essere stato in “trasferta” a Vigardolo nei giorni precedenti. Oggi e domani riposo, con la ripresa dei lavori fissata per martedì pomeriggio nel centro sportivo di via Gabrielli. Difficile inserire amichevoli sufficientemente probanti per l’indisponibilità di avversarie, sabato prossimo, comunque è stato fissato un test con la Calidonense, formazione di Eccellenza, alle 15 a Caldogno. […]

Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Se Dionisi non potrà disporre dell’undici titolare anche Tesser ha i suoi problemi. Alle scontate assenze di Misuraca e Germinale si sono aggiunti ieri i dubbi sulla possibilità di utilizzare questo pomeriggio (18.30) al Romeo Galli anche Barison (febbricitante per una forma influenzale) e Gavazzi (leggera distorsione alla caviglia in allenamento). Il tecnico attenderà le ore immediatamente precedenti l’inizio del match per decidere se utilizzarli o meno. La possibile formazione anti-Imolese deve quindi necessariamente contenere qualche parentesi. Nessun dubbio su Bindi guardiano fra i pali. Esterni in difesa saranno De Agostini e Semenzato. A fianco di Stefani, se Barison non ce la farà, ritornerà Bassoli. A centrocampo con Burrai e Bombagi, qualora Gavazzi dia forfeit, dovrebbe esserci Damian. In alternativa Tesser potrebbe decidere di arretrare in mediana Ciurria che altrimenti occuperebbe il suo nuovo ruolo di trequartista alle spalle della coppia di centravanti formata da Magnaghi e Candellone. «Sono problemi scuote la testa Attilio Tesser che riducono ulteriormente la possibilità di scegliere, di fare turnover e soprattutto di cambiare la situazione in corsa qualora necessario». L’Attilio sottolinea spesso la ristrettezza della rosa neroverde. Domani a tale proposito verrà discussa la posizione di Luca Bruno, difensore classe ’96, l’anno scorso in forza alla Pro Vercelli, che da qualche giorno si sta allenando con i ramarri. «In verità ha specificato Tesser è un centrale, mentre noi cerchiamo un esterno mancino, ma Luca può essere adattato anche a sinistra. A inizio settimana decideremo se tesserarlo o meno». […]

Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) Luca Bruno, classe ’96, ex Pro Vercelli, svincolatosi dal Crotone: dovrebbe essere lui il prescelto dal Pordenone per rinforzare la difesa. Centrale adattabile sulla fascia sinistra, si è allenato coi neroverdi per tre giorni e sembra aver convinto Tesser e il suo staff. «Lunedì decideremo se farà parte della rosa – afferma il tecnico -. A mio parere si tratta di un giocatore interessante».Il suo arrivo è fondamentale in un momento di difficoltà dal punto di vista delle scelte. «Bisogna andare avanti a lavorare – sprona il trainer -. Non ci voleva lo stop di Barison, ma non ci lamentiamo. Al suo posto giocherà Bassoli. Gestiamo il periodo con serenità: pensiamo adesso a fare risultato con una squadra forte e organizzata. Temo la loro mentalità: non hanno paura di esprimere il loro gioco». Capitolo Gavazzi: se non dovesse recuperare – difficile – Ciurria retrocederà in mediana e sulla trequarti giocherà Berrettoni. Ultima battuta sul campionato: «Si è alzato il livello medio: ci sono molte squadre in pochi punti, ma alla fine chi è strutturalmente più forte arriverà davanti».

Ore 12.40 – (Messaggero Veneto) Un’altra trasferta in Romagna, un obiettivo: mantenere il primato. Dopo la gara di Rimini il Pordenone è impegnato a Imola nella seconda partita esterna consecutiva. L’avversario sono i rossoblù locali, neopromossi ma ambiziosi, come testimoniato dagli sforzi del presidente Lorenzo Spagnoli, ex “stella” del Cervia del reality “Campioni”, e dai risultati: l’Imolese non ha ancora perso una partita. Il problema dei ramarri è sempre il solito: gli indisponibili. Dopo Germinale e Misuraca, ancora out, si ferma anche Barison, influenzato. Il difensore sarà tra i convocati, ma giocherà Bassoli. In queste condizioni la squadra di Tesser punta a mantenere l’imbattibilità e tornare al successo dopo il pareggio di domenica scorsa: tra sette giorni al Bottecchia c’è il Vicenza ed è preferibile presentarsi da capolista. Almeno parzialmente la squadra ha ripreso a lavorare senza dover affrontare una gara a metà settimana. I ramarri si sono ritrovati mercoledì scorso e hanno svolto cinque sedute di fila: il tecnico di Montebelluna desiderava un momento così, una parentesi per riprendere dei concetti tecnico-tattici tralasciati dopo l’avvio di stagione contraddistinto da quattro gare in dieci giorni. Il gruppo ha potuto riposare e poi preparare al meglio la partita. Ce n’era bisogno, anche perché gli effettivi a disposizione sono sempre quelli: Germinale è ancora out, così come Misuraca, mentre Berrettoni non è ancora al meglio. Il problema è che si è dovuto fermare pure Barison e Gavazzi, ieri, non ha terminato l’allenamento per un problema muscolare. Quest’ultimo, però, sarà recuperato. Morale? Davanti a Bindi si sistemeranno Semenzato (unica new entry dopo Rimini), Stefani, Barison e De Agostini; al centro del campo, al fianco del regista Burrai, Gavazzi e Bombagi mentre nel reparto offensivo, di fronte a Ciurria, cercheranno di pungere Magnaghi e il capocannoniere Candellone (4 reti in altrettanti match). Il modulo sarà il 4-3-1-2. […]

Ore 12.10 – (Il Piccolo) Dopo le prime due infrasettimanali notturne, la Triestina ritorna oggi al Rocco per giocare finalmente nel canonico primo pomeriggio della domenica, quella che una volta era il classico momento dedicato al calcio in tutte le serie. La soluzione migliore anche per l’afflusso dei tifosi e a questo proposito oggi, oltre alla sciarpata dalla Curva Furlan, ci sarà il ritorno degli striscioni dei Triestina Club del Centro di coordinamento nella Tribuna Colaussi. Ma anche se si cambia giorno e orario, si spera che l’esito rimanga quello delle prime due partite, nelle quali la squadra di Pavanel ha fatto bottino pieno segnando cinque reti e non subendone nessuna. L’obiettivo, naturalmente, è quello di ottenere la terza vittoria consecutiva casalinga, ma attenzione, perché la Virtus Vecomp Verona che arriva oggi al Rocco (inizio 14.30, arbitra Carrione di Castellamare di Stabia), è un avversario di quelli malleabili solamente sulla carta. […] È ovvio che si cercherà di recuperare El Diablo fino all’ultimo, ma la sensazione è che si cercherà di tenerlo ancora a riposo per quanto possibile. Anche se in settimana si è allenato e nel caso è in grado di giocare almeno una manciata di minuti. Per il resto, Pavanel dovrebbe orientarsi sul 4-3-1-2 di partenza, anche se in settimana ha provato soluzioni diverse come il 4-4-2 e qualche sorpresa è sempre possibile. E in ogni caso, anche partisse con il modulo più collaudato, è pronto a cambiare le carte in tavola in corso d’opera, come avvenuto nelle altre partite. Quanto ai singoli, in difesa Lambrughi, Malomo e Sabatino sembrano certi, mentre è ballottaggio fra Libutti e Formiconi. A centrocampo il terzetto favorito è Maracchi-Coletti-Beccaro, ma Steffè legittimamente spera di esserci, mentre in attacco, davanti a Bracaletti, la coppia dovrebbe essere quella Petrella-Mensah, con Procaccio possibile alternativa.

Ore 11.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Dare continuità alla vittoria ottenuta a Salò. È questo l’obiettivo della truppa guidata da Giovanni Colella che alla vigilia del match contro la Vis Pesaro ci tiene a sottolineare anche gli aspetti meno positivi della gara contro la Feralpi. «Nel calcio la vittoria porta sempre positività — precisa Colella — ti fa vivere bene la settimana, ma non può essere una sola vittoria a cambiare la stagione. Contro la Feralpi abbiamo vinto ma ci sono state delle situazioni che abbiamo interpretato non al meglio e altre in cui dobbiamo migliorare. Se si guarda la partita bisogna dire che ci è anche andata bene perché Guerra poteva segnare il gol dell’uno a uno e Nicolò Bianchi ha salvato sulla linea, e ad inizio ripresa il palo ci ha salvato dalla rete dell’uno a due che avrebbe riaperto la partita. Diciamo che abbiamo fatto una buona gara ma non perfetta, e non ci dobbiamo far ingannare dal risultato. Contro la Vis Pesaro sarà un’altra storia anche se non credo che loro verranno a difendersi in dieci dietro la linea della palla perché sono una buona squadra allenata da un tecnico bravo». Contro la squadra marchigiana mister Colella dovrà valutare le condizioni di Alessio Curcio e di Andrea Mantovani che in settimana hanno saltato un paio di sedute. «Ho già detto tante volte che per come intendo il calcio chi non si allena non gioca — sottolinea il tecnico del club berico — regola che solo raramente concede qualche limitata eccezione. Curcio in settimana ha dovuto togliere un dente del giudizio e adesso è sotto antibiotico per cui è probabile che parata dalla panchina. Mantovani invece ha sofferto di una dolorosa lombalgia, e se pensiamo che in estate ha lavorato quasi sempre da solo, è normale che faccia più fatica degli altri a recuperare. Solerio invece sta bene, deve indossare la mascherina protettiva al naso che gli dà qualche problema soprattutto di visibilità, ma è disponibile e valuterò se farlo giocare dall’inizio». […]

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Tornano in campo oggi le due squadre padovane di serie D. Alle 15 il Campodarsego di Antonio Paganin incontra in casa i friulani del Chions (arbitro Angiolari di Ostia Lido), neopromosso della categoria. «Affrontiamo una squadra che ha meno qualità sulla carta», dice l’allenatore Antonio Paganin, «ma che andrà a mille per il livello agonistico. È molto fisica e ben organizzata, con l’entusiasmo delle neopromosse. Si è visto nell’ultima gara: perdevano 3-0 e hanno segnato due gol, sfiorando poi il pari».L’entusiasmo non manca neppure in casa dei Gabbiani. «Il bilancio dopo tre partite è di 7 punti, giusto premio per il lavoro fatto finora. Anche se può esserci un po’ di rammarico per l’epilogo della sfida di domenica ad Este, non dobbiamo dimenticarci che abbiamo giocato tre gare toste, a maggior ragione con due trasferte». […] L’Este affronta oggi (fischio d’inizio alle 15, l’arbitro è Marco Cecchin della sezione di Bassano del Grappa) l’insidiosa trasferta di Belluno. Il direttore sportivo Gabriel Maule non ha dubbi: «Sono una squadra compatta e organizzata, hanno un bravo allenatore e dei veterani con un forte senso di appartenenza. È vero, finora non hanno fatto molti punti, ma vedendo la classifica è un po’ bugiarda. Non hanno mai demeritato, se la sono sempre giocata con avversari forti».Gli uomini di Nicola Zanini arrivano a questa quarta giornata in una buona condizione: «Il match di domenica scorsa ci ha dato un’indicazione importante: che siamo un gruppo con carattere e personalità, capace di reagire se va in svantaggio e di non mollare fino alla fine. Credo molto nel lavoro che lo staff tecnico sta portando avanti e spero che a Belluno confermeremo lo stesso spirito battagliero». […]

Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Broh, Mazzocco; Clemenza, Capello, Minesso.

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Suazo avrà capacità importanti ma se i risultati non arrivano, con Cellino incappi in questo. Corini ha esperienza e come prima cosa ha dato equilibrio alla squadra, tanto che ora è più difficile bucarla. Il nostro pareggio con il Pescara deve essere però un punto di partenza importante, anche se siamo in linea con quello che potevamo fare: ci mancano i due punti con la Cremonese e allora eravamo qui a festeggiare un’altra classifica. Ma sono tranquillo, i ragazzi hanno solo bisogno di crescere». «Il 4-2-3-1 ha dato segnali positivi con il Pescara, ma è un modulo offensivo e ha meccanismi che bisogna oliare un po’ alla volta. Il 4-3-3 cambia poco rispetto al 4-3-1-2, basta allargare due giocatori: se in questo modo riusciamo a coprire meglio il campo, la squadra ne trae beneficio». Confermerà Cisco? «Non è pronto per partire dall’inizio, è un’arma importante quando ci sono i campi aperti e bisogna dare velocità. Va lasciato crescere con tranquillità. È il classico giocatore al quale non devi dare compiti tattici: lui prende la palla e va. Ma quando inizia la partita, bisogna essere collegati ai propri compagni. Ha ancora tanto fango fa mangiare per diventare un giocatore importante». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Invertire il trend lontano dall’Euganeo e allungare la striscia utile dopo il pareggio in rimonta con il Pescara per andare alla sosta con una buona dose di serenità. È la doppia missione che attende oggi il Padova nella trasferta con il Brescia, sfida che rappresenta anche un incrocio in famiglia per il tecnico che troverà come avversario il figlio. «È fondamentale dare continuità – sottolinea Bisoli – In casa abbiamo una media punti da quinto-sesto posto, fuori da retrocessione avendo fatto solo un punto a Verona. È anche vero che abbiamo giocato in campi dove l’agonismo e la cattiveria la fanno da padrone (Salerno e Foggia, ndr) e questo non è congeniale per una squadra giovane come la nostra, che all’inizio del suo percorso. Brescia invece è una trasferta tipo Verona dove possiamo esprimere le nostre qualità. Ci manca una vittoria per cercare di mettere a posto le sconfitte di Salerno e Foggia, cercheremo di ottenerla a Brescia sapendo di affrontare una formazione costruita per vincere, che ha un attacco tra i più forti della serie B». Poche settimane fa le Rondinelle hanno cambiato guida tecnica.

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Mazzocco, Broh, Pulzetti; Clemenza, Capello, Minesso.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Non nego che fuori casa abbiamo una media da retrocessione. Finora, però, abbiamo giocato su campi che non sono congeniali a una formazione poco esperta come la nostra. Ma nel complesso siamo in linea con le aspettative di inizio stagione, ci mancano solo i due punti persi contro la Cremonese che ci avrebbero permesso di festeggiare un’ottima classifica».La formazioneLa rimonta contro il Pescara ha offerto a Bisoli anche nuove chiavi di lettura dal punto di vista del sistema di gioco. Confermata la difesa a 4, oggi pomeriggio al “Rigamonti” si dovrebbe vedere un assetto diverso, con due esterni offensivi larghi. Da vedere se sarà 4-2-3-1 o, molto più probabilmente, 4-3-3. «Abbiamo provato nuove soluzioni, ma il 4-3-3 non è così diverso dal modulo che facevamo lo scorso anno. Il secondo tempo di martedì mi ha dato segnali importanti. Con questo sistema potremo coprire meglio il campo». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E adesso capiremo cosa avranno portato in dote quei cinque minuti di fuoco. Cinque minuti a tempo scaduto che hanno raddrizzato non solo la partita contro il Pescara, ma anche la piega di una stagione che aveva iniziato a incrinarsi pericolosamente. Il Padova questo pomeriggio sbarca a Brescia più sereno e con la carica d’adrenalina ereditata dall’ultima sfida. Basterà per avere la meglio sua delle squadre più insidiose del campionato? «Dobbiamo sfruttare questo momento di euforia», conferma mister Bisoli, «abbiamo recuperato una partita quando nessuno ci credeva e questo non può che darci grande carica. È un punto di partenza importante per trovare la giusta continuità. In ogni caso non vorrei ridurre la sfida con il Pescara agli ultimi 5 minuti. L’ho riguardata e secondo me siamo stati bravi anche nel primo tempo». Ora occorre invertire la marcia anche in trasferta, dove il Padova ultimamente ha balbettato.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tre pullman, tante macchine e un entusiasmo sempre a grandi livelli. Saranno più di 520 i tifosi biancoscudati che raggiungeranno lo stadio Rigamonti sperando di tornare a esultare in trasferta, visto che la vittoria lontano dall’Euganeo manca da 7 mesi in campionato. Di fronte il Padova si troverà un Brescia che ha già cambiato allenatore (via Suazo dopo tre giornate, largo a Corini) ma ha raccolto solo una vittoria in campionato. «Battere il Padova ci permetterebbe di chiudere nel migliore dei modi un ciclo positivo», le parole di Eugenio Corini, «ma non sarà facile. I biancoscudati sono una squadra molto caparbia che non molla niente, ci sarà da battagliare. Devo fare i complimenti a Bisoli per come ha cresciuto suo figlio. Oltre ad avere qualità tecniche, ha l’attitudine per diventare un calciatore importante perché è un ragazzo a modo con grandi valori».

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Broh, Pulzetti; Minesso, Clemenza, Capello; Bonazzoli.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Tutto si può contestare a Pierpaolo Bisoli fuorché mancanza di coerenza. Chi si allena bene, con lui gioca o quantomeno ha chance di farlo. Al contrario le possibilità scendono drasticamente, fino quasi ad azzerarsi. Sarà così anche oggi al Rigamonti di Brescia, dove ancora una volta rimarranno fuori dai convocati Pinzi e Chinellato, ai quali si aggiungono Marcandella, Belingheri (problema al ginocchio) e Madonna. Tornano, invece, Vogliacco e Della Rocca, che si accomoderanno in panchina. Il dubbio della vigilia è soprattutto il modulo, che oscilla fra 4-2-3-1 e 4-3-3, mentre chi si aspettava Cisco fra i titolari rimarrà deluso. Perché Bisoli in conferenza stampa gela subito gli entusiasmi dopo l’eurogol del talento «fatto in casa» che ha permesso al Padova di rientrare in partita martedì contro il Pescara. « Se lo vedevate in questi due giorni di allenamento — ringhia subito — è tornato quello di due settimane fa. Posso aggiungere anche che se lui mi avesse dato dei segnali, partite come contro il Foggia, la Cremonese e il Venezia le avrebbe giocate. Non è ancora pronto per partire dall’inizio. Lui è molto individualista, in 48 minuti non ha mai passato la palla con il Pescara, bisogna che si sintonizzi con i compagni. E aggiungo pure che in spazi stretti ancora fa fatica. Ho sentito che ha detto di aver mangiato fango: ne ha mangiato troppo poco per i miei gusti, non ha mai fatto la fase difensiva. Non se lo può permettere Cristiano Ronaldo, figuriamoci Cisco». […]




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