Padova-Cittadella, Zamuner: “Siamo stati bravi! Ascoli campo caldo, ma sono fiducioso. E Bisoli…”

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La tempesta si è attenuata ma non è ancora stata spazzata via. Il Padova, dopo il pareggio a reti inviolate contro il Cittadella, ha ritrovato fiducia e prestazione. Ma non una vittoria che manca ormai da nove giornate. Mister Pierpaolo Bisoli resta confermato al suo posto, anche se la crisi non è ancora alle spalle e per questo la società ha deciso di mantenere il silenzio stampa per tecnico e giocatori. Oggi si apre un’altra settimana importante, quella che porta alla sfida che precede l’ultima sosta del girone d’andata. Sabato prossimo il Padova farà visita all’Ascoli, con l’obiettivo di interrompere la striscia di cinque sconfitte consecutive in trasferta. «Andremo in un campo caldo per cercare in tutti i modi di invertire questo trend negativo», spiega il direttore generale Giorgio Zamuner. «Ma io sono fiducioso, perché dal derby contro il Cittadella ne usciamo rinforzati. La squadra ha dato le risposte che ci aspettavamo, ha combattuto, corso e cercato di vincere fino alla fine. E va dato merito all’allenatore. Abbiamo messo sotto una squadra forte come quella granata e credo che questa sfida possa rappresentare l’inizio di un nuovo campionato per noi. Il che non significa che abbiamo finito di soffrire, ma che ce la possiamo giocare con tutti». La classifica piange ancora. Una sola vittoria, al secondo turno, in undici giornate, e un cammino da retrocessione. «La classifica la dobbiamo guardare e la posizione può creare delle tensioni e preoccupazioni. Ma il campionato è lungo, c’è chi comincia forte e chi con il freno a mano tirato, per questo sono convito che, essendo partiti con un carico di lavoro pesante, possiamo venire fuori alla distanza anche dal punto di vista fisico». Mister Bisoli come ha accolto la prestazione contro il Citta? «Era contento. Nei momenti di difficoltà vengono fuori i valori e i giocatori hanno fatto vedere che con determinate certezze possono mostrare le proprie qualità». Abbiamo visto un tecnico più “morbido” con i suoi a bordo campo. «Forse la squadra aveva bisogno di qualche rassicurazione in più. Nei momenti di difficoltà bisogna allentare la presa, il mister l’ha fatto e si sono visiti i risultati».

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(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

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«Anche se non ho ancora rivisto a mente fredda la partita – commenta il direttore generale Giorgio Zamuner – ritengo che questo sia un pareggio di maggiore qualità dal momento che abbiamo avuto due o tre limpide occasioni per fare nostra la gara, contro una squadra che gioca bene, con entusiasmo e che ha cercato di sfruttare il nostro momento difficile. Siamo stati bravi». Nell’analisi va pure ricordato che la difesa del Cittadella è la meno perforata della serie B. «Noi, tutto sommato, siamo andati a segno quasi sempre (Padova prima a secco solo con i liguri e la Salernitana, ndr) e ci è mancato quel pizzico di fortuna per superare la difesa ospite che comunque abbiamo messo alle corde. Penso ad esempio alla conclusione di Marcandella che ha sfiorato il palo o all’occasione di Capello». Il diggì ha avuto modo di commentare il derby sabato con il tecnico Bisoli: «Siamo stati un po’ insieme dopo la gara in cui la squadra ha dato un segnale importante, percepito pure dal presidente, dimostrando che se non si lotta su ogni pallone, e a noi è capitato in qualche singolo momento di alcune partite, non si riescono a mascherare i propri difetti. Ovviamente speravamo in una vittoria, ma se questa è la strada intrapresa, i risultati arriveranno». C’è poi il discorso modulo. In questi giorni si è spesso rimarcata la necessità di puntare su uno specifico assetto per non mettere troppo in confusione i giocatori. Può essere il 4-2-3-1 la base tattica da cui ripartire? «Direi di sì perché quello, o il 4-4-2, sono gli assetti più facili che nei momenti delicati tolgono complicazioni ai giocatori e rendono i loro compiti più agevoli. Poi è ancora più importante l’atteggiamento e con il Cittadella la squadra ha mostrato voglia, determinazione e cattiveria, salvo i primi minuti in cui c’era ancora un po’ di tensione».

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(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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