Live 24! Cosenza-Padova, -4: doppia seduta alla Guizza, ed è allarme rosso in difesa…

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Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In casa biancorossa, alla vigilia del match contro il Sudtirol guidato dal vicentino Paolo Zanetti, l’obiettivo era centrare la quinta vittoria consecutiva al Menti. Un successo, visti i risultati che sono arrivati dagli altri campi, avrebbe lanciato il nuovo Vicenza in testa alla classifica del girone B di serie C, ma i biancorossi non sono riusciti ad ottenere la vittoria in una gara che si è invece chiusa con la prima sconfitta stagionale al Menti. Il 4-2 con cui la formazione bolzanina ha superato la squadra berica lascia più di un rammarico per come si è sviluppato il match, ma il tecnico della società di via Schio Giovanni Colella non accampa alibi e scusanti. «Non cerchiamo appigli e giustificazioni, quando si subiscono quattro gol significa che abbiamo commesso troppi errori e che li abbiamo pagati tutti a caro prezzo. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, potevamo andare sul 2-0 se il gol di Arma fosse stato convalidato, ma nella ripresa sull’1-1 le due reti subite in un minuto ci hanno tagliato le gambe. Nel finale, spinti anche da un pubblico straordinario, abbiamo tentato una clamorosa rimonta ma il gol del 4-2 di Costantino ha chiuso la gara». […]

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Letteralmente trasformato dalla cura-Zenga il Venezia ora viaggia ad un ritmo da Serie A. Grazie al meritato successo ottenuto sabato al Penzo contro il quotato Brescia un 2-1 che, nelle proporzioni, non rende piena giustizia alla supremazia dimostrata malgrado 75′ di inferiorità numerica gli arancioneroverdi hanno fatto salire infatti a 11 i punti conquistati nelle prime sei gare con l’Uomo Ragno al timone. Un bottino quasi triplo rispetto ai 4 punti ottenuti, sempre in sei uscite, nell’iniziale gestione di Stefano Vecchi. L’ex portierone ha preso in mano un Venezia penultimo in Serie B, con due sole lunghezze di margine sull’ultimo posto del Livorno, mentre oggi esibisce un +9 sui toscani (sempre sul fondo), un +4 sui playout e un -3 dai playoff, in una graduatoria al solito molto compatta. Con Zenga il team lagunare ha vinto a Cremona e con Salernitana e Brescia al Penzo, pareggiato con Verona e a Palermo, perdendo solo a Cittadella, per un totale di 11 punti strappati ad avversarie tutte in migliore posizione di classifica. Nelle ultime sei giornate solo il Palermo capolista ha fatto meglio con 14 punti, mentre con 10 si avvicinano al Venezia solo Benevento, Salernitana e Cittadella. Miglioramenti figli della ritrovata solidità in difesa e di una maggiore prolificità offensiva, visto che la differenza reti è passata dai 5 gol fatti e 8 subiti di Vecchi, agli 8-6 di Zenga (tre dei quali incassati a Cittadella). Un caso atipico è proprio quello del Foggia che lunedì prossimo nel posticipo del 14. turno, ospiterà gli arancioneroverdi allo Zaccheria (ore 21). […]

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ricorso d’’urgenza contro la squalifica di Marcello Falzerano. È stato presentato entro le 16 di ieri, termine ultimo concesso dal regolamento al Venezia per evitare la squalifica del centrocampista arancioneroverde. Espulso nel corso di Venezia-Brescia dopo 23 minuti per un fallo su Sandro Tonali, che i replay televisivi hanno dimostrato non esserci, Falzerano spera di evitare lo stop. Di sicuro le immagini dimostrano che il contatto non è stato intenzionale o comunque tale da determinare un «rosso». Il ricorso del club, curato dall’avvocato Gianmaria Daminato, punta sostanzialmente sull’applicazione dell’ex articolo 35 del Codice di giustizia sportiva. Il Venezia, infatti, mira a dimostare «la evidente simulazione che determina la espulsione diretta del calciatore avversario». A spiegare la strategia del Venezia provvede il Ceo Andrea Rogg, che evidenzia su cosa abbia puntato la società in vista del comunicato del giudice sportivo atteso per la giornata di oggi. «A nostro avviso — sottolinea Rogg — non solo non c’erano gli estremi per l’espulsione, ma non c’è stato neppure alcun intervento volontario teso a provocare il danno che Tonali ha subito. Non direi neppure che Tonali abbia simulato, perché magari il colpo è stato preso in modo del tutto involontario dopo il fischio dell’arbitro, ma allo stesso tempo di sicuro l’espulsione non aveva alcuna ragione d’essere tale. E non puntiamo a far scagionare Falzerano, perché non venga neppure squalificato. Di fatto l’espulsione non c’era, senza “se” e senza “ma”. Su questo ci auguriamo che il giudice sportivo, visionando le immagini, si renda conto del fatto». […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) La “manovra preventiva” del Venezia, a tutela di Marcello Falzerano, è diventata operativa ieri quando il legale della società, Gianmaria Daminato, ha inoltrato al giudice sportivo nazionale della Serie B la memoria, correlata da immagini televisive, per provare a evitare la squalifica del giocatore o, almeno, evitare le due giornate di stop previste dal regolamento in questo caso. Falzerano è stato espulso dall’arbitro Pillitteri di Palermo, al 22′ del primo tempo, che lo ha ritenuto colpevole di un atto violento nei confronti di Sandro Tonali, centrocampista del Brescia, successivo al normale fallo di gioco accaduto pochi secondi prima. La riforma del Codice di Giustizia Sportiva, entrato in vigore nel 2015, prevede infatti la possibilità dell’utilizzo della prova televisiva come mezzo istruttorio a disposizione degli organi di giustizia sportiva, che hanno la facoltà di utilizzare, al solo fine di comminare sanzioni disciplinari nei confronti dei tesserati, anche riprese televisive o altri filmati che offrano piena garanzia tecnica e documentale. Il Venezia fa appello all’ex articolo 35 comma 1.3 del Codice di Giustizia Sportiva, che contempla le quattro casistiche di “condotte gravemente antisportive”: la evidente simulazione da cui scaturisce l’assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra del calciatore che ha simulato; la evidente simulazione che determina l’espulsione diretta del calciatore avversario (e questo è il caso su cui punta il Venezia); la realizzazione di una rete colpendo volontariamente il pallone con la mano; l’impedire la realizzazione di una rete, colpendo volontariamente il pallone con la mano. Il giudice sportivo può decidere in due direzioni: ritenere inammissibile la memoria del Venezia e affidarsi unicamente al referto arbitrale oppure prenderla in esame e poi emettere il giudizio. In caso di squalifica per due giornate, è possibile che il Venezia decida di presentare ricorso alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale per provare, quanto meno, a ottenere la riduzione della squalifica. è…]

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) «La riserva scritta è stata formulata prima dell’inizio della partita e con uno spazio temporale di quasi un’ora e mezza, nel corso del quale si sarebbe potuto porre rimedio all’irregolarità accertata. Questo per chiarire come non si sia trattato di una scelta operata dopo la pesante sconfitta sul campo». Lo precisa la dirigenza dell’Este in seguito alla decisione del giudice sportivo di respingere il ricorso legato al colore delle porte (grigio cromato e non bianco) nella sfida persa 4-1 lo scorso 4 novembre contro il Bolzano all’Internorm Arena. […] La dirigenza atestina ribadisce di non aver in alcun modo abdicato «ai fondamentali principi di lealtà e di sportività», bensì di aver chiesto «il rispetto delle regole federali, che ne costituiscono il necessario presupposto».

Ore 11.40 – (Gazzettino) Il Cittadella è la squadra che può vantare la migliore difesa della serie B, con soli 8 gol subiti, l’unica a non essere andata in doppia cifra in questa particolare classifica. Proprio perché si tratta di un gioco di squadra, i meriti non sono mai del singolo calciatore, ma vanno spartiti fra tutti, anche se è innegabile che Alberto Paleari abbia contribuito in prima persona, in più circostanze, a raggiungere l’ottimo risultato. E quando non ci ha pensato il portiere, è stata la buona sorte a dargli una mano, come successo sabato a Livorno, quando un suo intervento falloso in area di rigore è stato convertito dall’arbitro in punizione dal limite. «Il contatto con Murilo c’è stato, il rigore era netto», ammette Paleari senza tanti giri di parole. «Per una volta la fortuna ha girato dalla nostra parte. In tante altre occasioni invece avevamo avuto da ridire, ma io avevo sempre cercato di sdrammatizzare, dicendo che toccava a noi fare gol per vincere le partite, di essere più forti di tutto». Il portierone del Cittadella non si era reso conto di dove fosse successo il contatto con Murilo. «C’è stato un errore sul pallone alto, ho cercato poi di intervenire sull’avversario per non farlo calciare, ho avvertito il tocco». Episodio di Livorno a parte, la difesa granata sta diventando un punto fermo. «I nuovi innesti si sono integrati bene nei meccanismi, in ogni allenamento lavoriamo sodo per affinare i movimenti e studiare le situazioni, provando e riprovando gli episodi che si potrebbero verificare in partita». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Ripresa degli allenamenti sotto la pioggia, ieri, al Tombolato. Il Cittadella si prepara per il suo tour de force dicembrino, in un mese in cui tra campionato e Coppa Italia scenderà in campo 7 volte. Iori e compagni lavoreranno ininterrottamente sino al 9 dicembre, giorno della trasferta a Cremona, senza pause. Continua ad allenarsi a parte Drudi, che salterà anche la sfida con la Salernitana (per la quale la prevendita dei biglietti è già attiva da ieri). Altro sicuro assente nel match di sabato sarà Finotto, che oggi conoscerà il suo destino, anche se pare probabile che venga squalificato per un solo turno. A Livorno l’attaccante ha rimediato una botta alla spalla, per cui anche oggi seguirà un programma differenziato, così come Strizzolo, cui sono stati applicati alcuni punti di sutura al sopracciglio: eviterà i contrasti per un paio di giorni. Regolarmente in gruppo Iori, che aveva ricevuto una violenta pallonata al ventre, e Camigliano, vittima dei crampi.

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Protagonista, suo malgrado. C’è il nome di Alberto Paleari impresso sullo 0-0 del Cittadella a Livorno. Per un paio di interventi non banali su Giannetti, certo. Ma, soprattutto, per quell’uscita su Murilo che tanto ha fatto discutere, un fallo commesso in area ma derubricato a punizione dal limite dal direttore di gara, primo vero episodio a favore dei granata dopo diversi errori ai loro danni.«Il rigore era netto», ammette il portiere, «è una ruota che gira, alcune volte non ce ne sono stati assegnati di simili per noi, stavolta siamo stati fortunati e invece che dentro l’area il fallo è stato valutato fuori. Io mi ero accorto di aver toccato il giocatore nell’uscita, ma non potevo avere la percezione esatta della posizione. Ero un filo in ritardo nella lettura del loro rinvio: il primo errore c’è stato sulla palla alta che ha preceduto quel contrasto, a quel punto ho cercato di non far calciare Murilo e se non fossi intervenuto avremmo probabilmente preso gol». La trasferta lascia in dote molti segnali positivi: per la sesta volta in questo campionato Paleari ha lasciato la propria porta imbattuta, confermandosi come l’estremo difensore meno perforato del torneo cadetto. Il tutto, nonostante la coppia di centrali davanti a lui sia cambiata ancora una volta. «Significa che stiamo lavorando con attenzione nella fase difensiva. Sono contento in particolare per la prova di Camigliano, che si è comportato bene pur avendo giocato meno degli altri. Significa che stiamo assumendo una certa identità che prescinde dagli interpreti. Certo, non sarà facile mantenere la porta inviolata, anche perché nelle prossime gare ci troveremo di fronte attaccanti più che pericolosi, a partire da Bocalon della Salernitana, uno dei più “rapaci” della categoria. Dovremo studiarli con attenzione per limitarli». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) In casa biancoscudata l’auspicio è che la completa guarigione avvenga nei tempi prestabiliti per avere il giocatore a disposizione per il trittico di Natale (Lecce, Benevento e Livorno), al contrario non si forzeranno i tempi e Ravanelli tornerà a disposizione nel nuovo anno. Diverso il problema riscontrato da Contessa, con Foscarini che nell’immediato dopo gara ha ammesso che qualcosa nella gestione della situazione non ha funzionato dato che si è dovuto bruciare subito una sostituzione. Il terzino mancino ha sentito dolore vicino all’inguine al termine dell’allenamento di giovedì disputato a porte chiuse, e i successivi test di controllo hanno escluso un’inconveniente muscolare, trattandosi di un dolore tendineo. Venerdì il giocatore ha effettuato solo parte della rifinitura (sempre lontano da occhi indiscreti) e sabato nei minuti finali del riscaldamento pre-gara ha avvertito di nuovo dolore. Da qui la valutazione tra staff tecnico e medico di schierarlo ugualmente pensando che potesse farcela, anche se il giocatore non era convinto del tutto. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Oltre alle già note difficoltà tecniche, il passo falso con il Carpi ha messo a nudo anche problemi di natura fisica tra infortuni e condizione non ottimale di alcuni giocatori. Emblematico lo stop forzato di Contessa dopo pochi minuti di partita e nella ripresa quello di Ravanelli, entrato al suo posto, che di fatto hanno costretto Foscarini a cambi obbligati nel reparto arretrato, già privo di Capelli (squalifica) e Trevisan (emicrania). Più preoccupante l’infortunio del giovane difensore in prestito dal Sassuolo, al quale è stata riscontrata la frattura del quinto metatarso del piede destro, frutto di un pestone rimediato nel secondo tempo da un avversario. Nei prossimi giorni sarà sottoposto a ulteriori controlli specialistici per definire meglio il programma terapeutico, e comunque si ipotizza che dovrà rimanere ai box per venti-venticinque giorni. Anche se non è escluso uno stop più lungo, trattandosi di una frattura in un punto delicato, per cui ci vuole cautela.

Ore 10.10 – (Gazzettino) All’Euganeo il Padova non segna da 284 minuti. Le ultime reti casalinghe di marca biancoscudata risalgono infatti all’ormai lontano 2 ottobre quando a tempo scaduto Cisco e Cappelletti regalarono un insperato pareggio per 2-2 contro il Pescara che fino al novantesimo era avanti di due reti. Poi il nulla: dopo quell’exploit all’ombra del Santo la squadra è rimasta a digiuno in tre occasioni, con i pareggi a reti bianche contro Spezia e Cittadella e la brutta battuta d’arresto di sabato con il Carpi. In generale l’attacco padovano è, nella sua versione interna, il peggiore della serie B, con solo quattro gol all’attivo in sei gare, al pari di Livorno e dello stesso Carpi che però ne ha disputate cinque. Tre volte su sei non ha segnato, mentre in trasferta solo a Salerno è rimasto a secco e pure le modalità con cui sono arrivate le reti e i loro artefici sono significative. Contro il Venezia a regalare i tre punti è stato Ravanelli di testa su calcio di punizione battuto da Clemenza che a sua volta ha perforato la porta della Cremonese, sfruttando un’accelerazione di Broh. Contro il Pescara Cisco ha superato il portiere avversario con un gran tiro dal limite dell’area e Cappelletti ha ristabilito la parità con un colpo di tacco sottoporta, premiando il generoso e disperato forcing finale della squadra. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per fare un confronto bisogna risalire alla quattordicesima giornata, visto che quell’anno il secondo turno di campionato per i biancoscudati rimase in sospeso più di 6 mesi, considerato il rinvio della partita contro il Carpi (già, c’è di mezzo ancora la squadra emiliana) dopo il blackout dello stadio Braglia. In ogni caso, cambia poco. 13 partite, 11 punti, anche se un andamento leggermente diverso. Quest’anno il Padova ha vinto soltanto due volte, a fronte di cinque pareggi e sei sconfitte. Cinque anni fa, invece, dopo 13 giornate le vittorie erano già tre (oltre a due pareggi), grazie anche al discreto impatto iniziale che ebbe Bortolo Mutti, subentrato a un Dario Marcolin capace di raccogliere in avvio un pari e cinque sconfitte. Quel Padova prendeva anche meno gol di questo (19 reti a 21, peggior difesa attualmente della Serie B), ma segnava anche meno (9 gol contro 13) e infatti scattò subito la corsa a un centravanti svincolato e il prescelto fu Tommaso Rocchi. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Un cammino da retrocessione. Esattamente identico all’anno dell’ultima retrocessione. Andamento, numeri e statistiche inchiodano il Padova: il ruolino di marcia che sta portando avanti la formazione biancoscudata ricalca sul campo la stagione sciagurata di Penocchio, che si concluse con la discesa in Lega Pro e tutto ciò che ne conseguì. Dopo un terzo di campionato Pulzetti e compagni sono inchiodati nei bassifondi e per riuscire a salvarsi dovranno invertire il trend. Il Padova di quest’anno ha raccolto 11 punti in 13 partite giocate, per una media di 0,84 punti a match. Il cambio di allenatore deciso dopo l’undicesima giornata ha portato in dote l’immediata vittoria di Ascoli (la prima in trasferta), ma pure il successivo k.o. nello scontro diretto con il Carpi (il primo in casa della stagione). Anche nel campionato 2013/14, dopo 13 partite, il Padova aveva raccolto 11 punti.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Brutta tegola per il Padova. L’infortunio rimediato da Luca Ravanelli nel secondo tempo della partita contro il Carpi è più serio del previsto, con il difensore trentino che ha riportato la frattura del quinto metatarso del piede destro. Quello che sembrava un semplice pestone si è rivelato invece un guaio ben più rognoso, che va a privare il Padova di un giocatore appena rientrato da un problema muscolare, in un reparto che ultimamente continua a perdere pezzi. Non c’è ancora una prognosi definita per quanto riguarda il rientro in campo di Ravanelli, in questi giorni il giocatore verrà sottoposto a ulteriori controlli specialistici che definiranno il percorso terapeutico. Ma al momento sembra molto difficile che possa tornare in campo prima della fine del girone d’andata e così il suo 2018 potrebbe essere già terminato.Foscarini sarà costretto a mettere nuovamente mano alla difesa, e l’unica buona notizia arrivata dalla ripresa degli allenamenti di ieri alla Guizza riguarda il ritorno in gruppo di Daniele Capelli. Il centrale, squalificato per la partita contro il Carpi, ha smaltito il problema muscolare accusato una decina di giorni fa e a Cosenza farà il suo ritorno. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Piove sul bagnato in casa Padova. Non bastasse il tracollo casalingo col Carpi, che ha fatto piombare nuovamente l’ambiente nella paura di retrocedere, ci sono anche gli infortuni che agitano le acque. Troppi, decisamente, quelli muscolari degli ultimi giorni per non accendere la sirena dell’allarme rosso. Sabato a Cosenza, in un vero e proprio scontro diretto, Claudio Foscarini dovrà fare la conta dei superstiti. L’ultimo a dare forfait in ordine di tempo è Luca Ravanelli: per lui frattura al quinto metatarso del piede destro. Questa la diagnosi dell’infortunio patito con il Carpi, che quasi certamente terrà fuorigioco il difensore biancoscudato fino al nuovo anno per evitare rischi e pericolo di ricadute. Una mazzata che priva Foscarini del difensore probabilmente più affidabile dell’intero pacchetto arretrato. Si attendono notizie anche su Sergio Contessa, uscito dopo appena quattro minuti di gioco sabato pomeriggio, si è sottoposto ieri a risonanza magnetica che sembrerebbe escludere guai seri. Oggi si avrà il responso decisivo, ma ieri si respirava un cauto ottimismo. […]




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