Padova, l’intervista integrale testuale al presidente Daniele Boscolo Meneguolo

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La trascrizione integrale della video intervista rilasciata dal presidente del Padova Daniele Boscolo Meneguolo. La potete trovare in video sulla nostra pagina facebook

Che ne pensa della flessione tecnica della squadra di queste ultime settimane?
«Abbiamo ricostruito completamente la squadra, come tutte le cose nuove c’è bisogno di rodaggio e ha bisogno di crescere e di maturare. Abbiamo fatto un ottimo inizio, per certi versi inaspettato, le altre squadre si sono consolidate e stiamo cercando di tenere il passo e di dare il massimo. Adesso abbiamo lasciato per strada qualche punto, ma dobbiamo essere pronti a lottare fino in fondo perché la classifica cambia molto velocemente, sia in salita che in discesa».

Siamo a qualche giorno dalle novità di assemblea e di cda. Il cda della scorsa settimana ha visto un consolidamento importante societario di Oughourlian, salito all’85,5% e un’immissione di denaro fresco per comunicare solidità e volontà d’intenti.
«Alla proprietà il Calcio Padova interessa molto. Abbiamo un orizzonte temporale di far tornare il Padova nelle serie che si merita. Vogliamo creare un ambiente che abbia valore. L’obiettivo è quello di creare valore, c’è un grosso impegno sul settore giovanile per ricostruire dalle radici il club e per riportarlo in B in un arco temporale di tre anni».

Ci racconta di come ha fatto conoscere Bonetto e Oughourlian? Si tratta di un passaggio che potrebbe far svoltare la storia del club
«Oughourlian lo conosco perché abbiamo lavorato insieme attraverso la mia società. Abbiamo fatto investimenti insieme a Bonetto in Indonesia nel campo delle energie rinnovabili. Conoscendo i due, sapevo che Roberto cercava qualche sponda importante per far crescere il Padova e mi è venuto naturale presentargli Joseph, che sapevo aver avuto esperienze felici sia in Colombia col Millonarios e in Francia con il Lens».

Come si convince Oughourlian a mettere radici a Padova e a trasformare l’investimento in una fonte di profitto. In Serie C è molto difficile…

“Un club cresce in tutti i suoi aspetti, nelle infrastrutture, nel settore giovanile e in tutti gli aspetti nell’ambito di una sostenibilità economica e se questo avviene c’è la continuità aziendale”

Oughourlian è davvero interessato al Padova pur essendo lontano?
«Oughourlian è convinto di far crescere il Padova, così come sta facendo con le altre due squadre. Vogliamo salire di categoria sempre nell’ambito di una sostenibilità economica. Joseph riconosce nel Veneto e nel territorio padovano una grande operosità, che lo ha convinto a mescolare io due aspetti».

E’ corretto dire che Oughourlian ha deciso di investire nel Calcio Padova nell’ambito di una molteplicità di interessi nel territorio veneto?
«L’attività principale di Oughourlian si è configurata con la mia società e in altre realtà finanziarie venete. Il Veneto e Padova gli interessano, le due strade (finanziaria e calcistica) si sono incrociate».

Nella figura di presidente si è impegnato a risolvere la questione bandiere, che ha creato molto dibattito. Un punto della situazione?

“La questione bandiera è un po’ particolare ed è emersa in questi ultimi giorni. Ci siamo incontrati con il Questore che con la presidentessa dell’Osservatorio e ci siamo trovati d’accordo nel rendere il tutto fruibile da parte del tifoso in maniera precisa. Vogliamo agevolare al massimo chi partecipa all’evento sportivo nell’ambito dei regolamenti. Stiamo lavorando per risolvere alcune incomprensioni che sono sorte, ma abbiamo il comune intento di favorire il tifo. Vedo qui a  Padova un potenziale incredibile, 110 anni di storia sono un patrimonio da non rispondere, bisogna ringiovanirlo, alimentato, valorizzato e gli va dato fiducia. Bisogna vivere l’evento calcistico”

Come commenta, dopo che in estate avevate presentato domanda di ripescaggio in B, il fatto che Fabio Petroni sia indagato dalla Procura Federale per doppia proprietà di Trapani e Juve Stabia?
«Non conosco bene tutti gli aspetti legali della vicenda. Se dovesse emergere che avremmo dovuto essere in Serie B sarebbe davvero un peccato che non sia stata fatta chiarezza nel momento in cui ci siamo iscritti. Servono norme e verifiche stringenti».

Chiedereste nel caso fosse valutata la colpevolezza un risarcimento danni?
«Nell’eventualità valuteremo, siamo in una fase di indagine e bisogna capire in cosa consiste l’illecito e se era prevedibile o meno».

Come si restituisce entusiasmo a una tifoseria e una città scottata dalla retrocessione e che reagisce negativamente ad ogni risultato non positivo?

“Cercando di vincere partita dopo partita, sentendo lo scudo sul petto e dando tutto sul campo lottando fino in fondo. Se arrivano anche i risultati si ristabilirà il legame col cuore pulsante della tifoseria”

Vi piace il progetto di restyling dell’Euganeo del Comune?

“Lo stadio così come lo vuole cambiare il Comune è già qualcosa in più di quello che c’è oggi. E’ qualcosa che vede noi come spettatori, ma vediamo di buon occhio che venga fatto qualcosa per avvicinare i tifosi alla partita”

Nei giorni scorsi è stato chiuso lo store in pieno centro cittadino. Come avete intenzione di procedere?

“Mi dispiace molto di quanto accaduto. La nostra impostazione societaria è per una sostenibilità. Il negozio in centro ha bisogno di qualcosa che lo sostenga e in questo momento questa sostenibilità non c’è. Stiamo lavorando sulle critiche dei tifosi sulla vendita di alcuni oggetti in modo tale che tutti possano partecipare e in questi giorni arriveremo alle soluzion

Il bel gesto di domenica di Carlo Pelagatti nei confronti di un bambino di Gubbio ha fatto il giro del web ed è stato lodato anche dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli
«Un gesto semplice che dimostra però una grande attenzione per i più piccoli, una bello spot per un calcio che ci sa emozionare al di là dei gesti tecnici».




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