Il bis

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Quando il Padova cedette Cisco al Sassuolo c’è chi si strappò le vesti sostenendo che l’autore della cessione avesse depauperato il Padova di un valore assoluto. Fatto sta che, dopo il Padova, Cisco è andato all’Albissola, poi al Pescara dove non ha lasciato tracce e adesso si è trasferito a Novara. Nella migliore delle ipotesi il suo valore è diminuito di poco, nella peggiore si è dimezzato. Transfermarkt riporta i valori nel corso degli anni, quello che si può dire che, nonostante non sia testimoniato fedelmente, a me risulta consultando due fonti diverse e contrapposte che i 450mila euro incassati a suo tempo furono un colpo di genio di Giorgio Zamuner. Con tutto il rispetto di Cisco, quello che intendo dire è che, nel momento in cui una società è in Serie C, ben vengano cessioni come la sua o quella di Matteo Lovato, per il quale il Padova ha percepito una cifra di un milione di euro a quanto mi risulta, con successiva percentuale pure su futura rivendita e il 50% da conferire al Genoa come da accordi estivi.

Nessuno in estate sapeva chi era Lovato, il Padova ha dimostrato di saper vincere anche senza Lovato, con il passaggio alla difesa a quattro i sei centrali in rosa erano francamente troppi e la conseguenza è stata quanto accaduto poi. Rispetto ogni opinione, ma quello che vorrei dire è che una società in Serie C è un investimento a perdere e che non biasimo minimamente, anzi lodo Sean Sogliano per l’operazione condotta col Verona. C’era anche l’Atalanta dietro a Lovato, che aveva sirene da mezza Serie A: ed è il primo giocatore da un lustro a questa parte che dalla C passa direttamente in Serie A. Impossibile trattenerlo quando arriva il richiamo del calcio dei giganti, baciarsi mani e piedi per aver fatto respirare il bilancio (evidentemente le lezioni del passato continuano a non servire a nulla, anzi leggendo certi commenti di fronte a certi personaggi del passato c’è da mettersi le mani nei capelli), senza contare che c’è chi aveva protestato pure per la cessione (in prestito!) di Davide Marcandella, che sta facendo panchina alla Virtus Verona. Quello che voglio dire è che impostare una politica sui giovani lo puoi fare non certo in C, anzi. Puoi seminare e sperare ogni anno di fare un’operazione alla Lovato. La speranza è che il capolavoro riesca nuovamente in futuro con Piovanello oppure con l’ultimo arrivato Zecca. Dalla B in su puoi fare altri ragionamenti.

Tutto questo per dire che c’è chi accusa il sottoscritto di aver espresso certe opinioni su Sullo e aver dichiarato certe cose solo dopo il suo esonero. Delle due l’una: se si cerca di dire la verità, si viene accusati di remare contro, se invece si aspetta che le cose accadano, si cerca di lasciar lavorare l’allenatore di turno, ci si documenta per poi spiegare al pubblico cosa è successo, non va bene lo stesso. Non voglio più tornare su Sullo, perché i risultati delle prime tre partite dell’era Mandorlini dimostrano ancora una volta che il principale errore di Sogliano sia stato aver sbagliato allenatore in estate. Quando, evidentemente, non c’erano le condizioni per portare  a Padova Mandorlini, allora sotto contratto con la Cremonese, e fallì l’assalto a Pavanel, sotto contratto con la Triestina.

Poi mi si chiede un’opinione sul mercato: lo valuto da 7 e spiegherò a breve il perché. In estate fui criticato perché dissi che il Padova era da quarto/quinto posto prima degli arrivi di Buglio e Pesenti. Una volta arrivati, corressi il tiro e definii il Padova da terzo posto. Il Padova oggi è quinto ed è la posizione che oggi merita, ma il vento sembra completamente cambiato. In panchina c’è un allenatore che finalmente sta facendo vedere un gioco offensivo, che ha fatto segnare alla squadra 8 gol in 3 partite e che potrà ulteriormente migliorare. Quando Mandorlini dice “il vero Padova si vedrà fra tre mesi” dice una cosa che fa sperare che nessuno si stia accontentando, anzi, che dietro al Vicenza che probabilmente vincerà il campionato c’è ancora un posto. Certo, è uno slalom gigante fra gli ostacoli, però Mandorlini quando dice che per uscire dalla C “bisogna sporcarsi le mani” ha ben chiari i concetti dove lavorare. Detto questo: promuovo in pieno gli acquisti di Hallfredsson, Nicastro e Zecca, un giocatore che ho seguito a lungo nel corso del girone d’andata e che mi è piaciuto tantissimo e su cui sono pronto a scommettere qualsiasi cifra che farà bene. Litteri se sta bene in C non si discute, altrimenti c’è sempre Pesenti che trascinò il Pisa in Serie B nel girone di ritorno lo scorso anno: Culina l’ho visto giocare due volte, in una mi ha impressionato, nell’altra meno, tutto sta a come si adatterà a Padova. In difesa oltre a Kresic e Andelkovic ci sono anche Capelli e Cherubin, Frascatore penso che giocherà titolare e che Baraye vedrà poco il campo nel girone di ritorno a meno che non venga avanzato nel ruolo di esterno alto. Tutto il resto si capirà col tempo. Io per ora mi sbilancio. Il Padova può puntare al terzo posto, il secondo sarebbe il massimo in vista playoff, poi nella lotteria talvolta viene fuori il numero giusto e Mandorlini e Sogliano qualcosa di simile lo hanno già fatto. E vogliono il bis.




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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