Cesena-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Come a Carpi. Un pari che lascia un po’ di amaro in bocca al Padova, anche se sul risultato non c’è molto da dire, perché il Cesena ha fatto una signora partita, mettendo spesso in difficoltà i biancoscudati e trovando con merito l’1-1 a due minuti dal 90′. Andrea Mandorlini sale a 8, tanti sono i punti raccolti con lui in panchina in 4 giornate, grazie a 2 successi casalinghi e a 2 nulli, appunto, in trasferta. Non gli riesce, tuttavia, di sfatare un tabù che lo perseguita quando affronta i bianconeri: con questo, infatti, per lui, nativo di Ravenna, siamo al nono pareggio su dieci scontri diretti, dato che il decimo è coinciso con una sconfitta. Mai vinto con i “cugini”. L’effetto pratico dell’1-1 è che non cambia nulla a livello di classifica, quinti si era e quinti si rimane, pur avendo rosicchiato una lunghezza al Sudtirol e pur avendo staccato, sempre di un punto, la FeralpiSalò. Per ora va bene così, il lavoro da fare però è molto e, conoscendo il mister, questo non è ancora il “suo” Padova”: questo l’incipit dell’analisi di Cesena-Padova fatta su “Il Mattino di Padova” da Stefano Edel.

 

Le pagelle de “Il Mattino di Padova”: Minelli 6; Fazzi 5.5, Kresic 6, Andelkovic 6, Frascatore 5.5; M. Mandorlini 6, Ronaldo 5.5 (Buglio 7), Hallfredsson 5.5; Zecca 6 (Germano 6), Litteri 6 (Santni 7.5), Culina 5 (Soleri 5.5).




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